m&a n.8 novembre/dicembre

Page 24

SPECIALE IIOT E SICUREZZA A CHE PUNTO SIAMO? ALL’INTERNO INDUSTRY DESIGN 4.0 MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS DesignIndustry 4.0 IN PRIMO PIANO SPECIALE SPS magazine ROBOT E COBOT NEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE TECNOLOGIE SERVITIZZAZIONE #8 novembre dicembre 2022 mensile www.meccanica-automazione.com ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI | PROGETTAZIONE | AUTOMAZIONE | ATTUALITÀ DOSSIER COBOT PER L’INDUSTRIA 5.0
M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 3

Solutions for beverage industry Produttività & Sostenibilità

Per molti anni, a sostegno dell’industria per la produzione di bevande, SMC ha sviluppato competenze specifiche per com prendere il processo produttivo e le soluzioni progettuali - efficaci e sostenibili - per poter soddisfare le crescenti richieste di questo mercato. Oggi, la nostra azienda è pienamente consapevole della necessità di produrre “in modo sostenibile” in termini di complessità dei macchinari e di nuove tecnologie. L’industria delle bevande può contare su di noi per supportare gli obiettivi di “Zero emissioni di carbonio” e di riduzione delle acque reflue, grazie alla nostra attenta politica di riduzione delle emissioni di CO2 e alle nostre soluzioni per l’efficienza energetica. SMC, un fornitore unico per le vostre esigenze.

L’innovazione SMC Italia al Padiglione 1 - Stand S22 T21

SIMEI - Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento Milano, 15 / 18 Novembre 2022

www.smcitalia.it

Expertise – Passion – Automation Expertise – Passion – Automation

INTERAZIONI E INTERFACCE

PPartiamo da una definizione condivisa e comprensibili di interazione uomo-computer (HCI).

Anche detta interazione uomo-macchina, la HCI tratta lo studio dell’interazione tra le persone (utenti) e computer (macchina) per la progettazione e lo sviluppo di sistemi interattivi che siano usabili, affidabili e che supportino e facilitino le attività umane. Grazie all’integrazione tra tecnologie 4.0 declinate nella visione umanocentrica 5.0, si vuole che questa interazione sia sempre più al servizio dei bisogni dell’uomo e quindi realizzata tramite la progettazione di interfacce utili a soddisfare tale ambizione. In termini più semplici, se è vero che l’intenzione è di riportare tutti i paradigmi produttivi e le soluzioni offerte ad orientarsi verso i bisogni e il benessere dell’uomo, occorrerebbe ideare il desiderabile, progettare l’usabile, realizzare l’utile.

Progettare un’interfaccia vuol dire capire ed analizzare un bisogno, valutarne le possibili realizzazioni, verificarne l’usabilità ed infine valutare che l’interazione tra uomo e macchina sia corrispondente ai bisogni per cui era nata. Certo, una volta su un milione capita anche il fortunato errore della colla che non incolla da cui è nato il successo post-it, o la degenerazione e il fallimento di un prodotto formidabile. La progettazione dell’interfaccia è indubbiamente una fase determinante per rendere un prodotto usabile oppure no, un robot collaborativo oppure no, un software di sicurezza, utile oppure no.

Forse ho fin troppo personalizzato e semplificato il concetto ma, quanto penso, respiro e promuovo una nuova frontiera

tecnologica, più che il ben noto “effetto wow” vorrei aiutare a generare ad offrire soluzioni reali, accessibili e migliorative da ogni punto di vista. Penso ad esempio, parlando sempre dei robot collaborativi, che dovrebbero essere degli strumenti flessibili e facili da utilizzare, anche nelle mani di operatori poco esperti di automazione, magari non più giovani, progettati per essere “user friendly” e garantire la massima sicurezza. Penso agli strumenti che garantiscono la sicurezza e la protezione del nostro patrimonio di conoscenza che dovrebbero essere agili, intuitivi e rassicuranti. Penso infine ad un’intelligenza artificiale comprensibile, affidabile e spiegabile che aiuti a realizzare obiettivi sempre più ambiziosi e finalizzati al bene comune. Penso all’oggi e al futuro di un bambino che non dovrebbe essere fatto di schermi piatti o visori immersivi almeno quanto la nostra operatività non dovrebbe essere legata ad esperienze limitate e frustranti come si dimostrano moltissime applicazioni. Perché ormai lo sappiamo abbiamo reso le macchine capaci di imitare e riprodurre fedelmente il comportamento umano ma troppo spesso non siamo questo grande esempio.

chiara.tagliaferri@cnr.it

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 5
EDITORIALE
di Chiara Tagliaferri
M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 6 IN COPERTINA Giovenzana International B.V. Amsterdam, Succursale di Chiasso Corso San Gottardo 4A, 6830 Chiasso (TI) Switzerland Ph. +41 916958055 www.giovenzana.com SPECIALE IIOT E SICUREZZA A CHE PUNTO SIAMO? #8 novembre dicembre 2022 mensile ISSN: 1126-4284 MACCHINE UTENSILI PROGETTAZIONE AUTOMAZIONE ATTUALITÀ DOSSIER COBOT PER L’INDUSTRIA 5.0 SOMMARIO NOVEMBRE/DICEMBRE #8 EDITORIALE 5 Interazioni e interfacce CALEIDOSCOPIO 8 News e novità PANORAMA 10 Più efficienza nei reparti produttivi 12 Mantenance, Repair, Operations: la prima ricerca suò procurement dei materiali indiretti 16 Buon compleanno CMZ Italia 18 Un’unica realtà con due anime distinte FOCUS ON 21 Digitalizzazione e sicurezza nella smart factory 8 12 23 31 26
STORIA DI COPERTINA 24 Alta qualità e… la sicurezza prima di tutto DOSSIER ROBOTICA 29 Cobot, i robot collaborativi mobili per l’industria 5.0 32 Smart, la pinza pneumatica di Camozzi 34 Flessibilità ed alta velocità nel Pet Food 36 Fabbriche smart e AMR, la coppia più bella del mondo 38 Robotica e intelligenza artificiale: i vantaggi dell’integrazione 40 Soluzioni innovative per migliorare l’impiego dei robot a guida autonoma 42 Un progetto pionieristico con Helmo 44 La robotica collaborativa secondo OnRobot SPECIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY 46 IIoT e sicurezza a che punto siamo? RICERCA E INNOVAZIONE 60 Internet of things e cybersecurity: questo matrimonio s’ha da fare PRISMA 64 Prodotti 46 64 Salva il 40% del tempo nella progettazione dei tuoi schemi elettrici SEE Electrical Richiedi la tua prova gratuita oggi stesso a info@ige-xao.it o chiamando lo 035 4596167 www.ige-xao.com/it Con SEE Electrical avrai a disposizione uno strumento completo per la progettazione di impianti elettrici • Potente software per la realizzazione di schemi elettrici • Gestione dei componenti, inclusi fili, morsettiere, dispositivi, ecc. • Una suite di software completa, professionale e intuitiva • Facile da apprendere • Database multiproduttore (>1,000,000 parti)

CALEIDOSCOPIO NEWS E

NOVITÀ

ANNIVERSARI

MARPOSS CELEBRA 70ANNI E GUARDA AL FUTURO

“Un solido e potente trampolino verso il futuro” così il Presidente Stefano Possati commenta questi 70 anni di storia Marposs. Le origini dell’azienda risalgono al 1952, quando fu fondata a Bologna dall’ingegnere Mario Possati (1922-1990). L’idea da cui nacque Marposs era legata alla produzione e alla commercializzazione di un’innovativa apparecchiatura elettronica per la misura in-process durante la lavorazione di rettifica. Il processo di internazionalizzazione inizia solo dieci anni dopo con la prima filiale estera aperta in Germania. Negli anni Sessanta furono avviate operazioni per garantire il supporto tecnico e post-vendita in Paesi importatori di macchine utensili italiane: sono state così create le sedi in Svizzera, Svezia, Francia e Stati Uniti e Canada. Fu il 1970, invece, a segnare l’apertura di Marposs al mercato asiatico con la sede Giapponese, seguita poi da quelle Coreana e Cinese. A partire dagli anni 2000, a questa spinta verso l’internazionalizzazione che aveva portato nel frattempo Marposs ad essere presente in maniera diretta in tutti i mercati strategici, si è affiancata una strategia di diversificazione che attraverso un piano di acquisizioni di aziende solide ed innovative ha permesso di ampliare il portfolio di soluzioni tecnologiche e di entrare in nuovi settori di mercato.

Oggi Il Gruppo è presente con oltre 80 sedi proprie in 34 Paesi e conta ben 28 acquisizioni. Marposs si è sempre contraddistinta nella fornitura di soluzioni all’avanguardia per il controllo qualità in ambiente d’officina, che vanno dalla misura di precisione di componenti meccanici prima, durante e dopo il processo di lavorazione, ai controlli dei processi e delle condizioni della macchina utensile, dai controlli di tenuta per tutti i settori industriali, a soluzioni di ispezione basate su Intelligenza Artificiale fino a linee automatiche di montaggio e controllo.

Come sottolinea il Presidente Possati, «Marposs sta gestendo con successo i grandi cambiamenti in corso nelle tecnologie della mobilità accompagnando i maggiori costruttori automobilistici nella transizione verso la mobilità elettrica”. Non solo automotive, però, nel portfolio targato Marposs, ma anche soluzioni per i settori aerospaziale, biomedicale, dell’elettronica di consumo, dei semiconduttori e del vetro. Nuovi settori per nuove ambizioni, dunque, che rendono questi 70 anni di attività non solo un importante traguardo, ma un punto di partenza per un futuro.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 8
PER LEGGERE GLI ARTICOLI COMPLETI VISITATE IL SITO WWW.MECCANICA-AUTOMAZIONE.COM

WÜRTH ITALIA È PARTNER UFFICIALE

DELLE NAZIONALI ITALIANE DI CALCIO

Würth Italia, azienda leader nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio e il montaggio a livello nazionale, continua a sostenere i valori dello sport e annuncia di essere Official Partner delle Nazionali italiane di calcio.

Würth Italia sosterrà tutte le Squadre Azzurre, le Nazionali Maschili e Femminili, quelle di Futsal, Beach Soccer, eSports. Spirito di squadra, impegno costante e voglia di dare il massimo sono elementi essenziali del calcio, ma anche i valori della cultura d’impresa di Würth, che continua ad affermarsi come brand legato al mondo dello sport e dal forte attaccamento al territorio italiano.

“Come Würth, siamo estremamente orgogliosi di questa partnership con FIGC, che ci permette di rinnovare il nostro impegno verso il mondo dello sport italiano. Le prerogative che lo caratterizzano,

come lo spirito di squadra, la voglia di migliorarsi costantemente assieme ai principi di lealtà e correttezza si riflettono

anche nei nostri valori aziendali” – ha dichiarato Nicola Piazza, Amministratore Delegato di Würth Italia. “Come azienda che opera in Italia da quasi sessanta anni, e con più di 300.000 clienti, 4.000 collaboratrici e collaboratori e 220 negozi su tutto il territorio nazionale, siamo pronti a supportare e far sentire agli Azzurri tutto il nostro sostegno e il nostro entusiasmo da tutta Italia”.

“Diamo il benvenuto a Würth come official partner delle Nazionali italiane di calcio.

Per essere una grande squadra c’è bisogno di talento e di organizzazione, caratteristiche tipiche di Würth, che rappresenta una delle eccellenze del suo settore. Anche per questo siamo felici che abbia riconosciuto nei valori della maglia Azzurra il comun denominatore su cui avviare i diversi progetti della nostra collaborazione”. – ha dichiarato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.

UCIMU MAESTRO DELLA MECCANICA 2022

Foto 4

Ivano Corsini, 3D4MEC (Sasso Marconi - BO), Mario Finazzi, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE (Pozzuolo MartesanaMI), Claudio Ugo Protaso Repossini (Milano), Mauro Tiraboschi, CMS (Serina - BG) sono i Maestri della Meccanica 2022. La premiazione è avvenuta sabato 15 ottobre a fieramilano Rho, nel contesto di 33.BI-MU, la biennale internazionale dedicata all’industria costruttrice di macchine utensili a asportazione, deformazione e additive, robot, digital manufacturing e automazione, tecnologie abilitanti e subfornitura. La fiera, promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione e organizzata da EFIM-ENTE FIERE ITALIANE MACCHINE, ha infatti ospitato, all’interno di BI-MUpiù - l’area eventi della manifestazione – la cerimonia di premiazione dei quattro nuovi Maestri.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 9 NEWS

PIÙ EFFICIENZA

NEI REPARTI PRODUTTIVI

UNA RICERCA CONDOTTA DAL MARCHIO TORK RIVELA CHE NELL’INDUSTRIA, UN GRAN NUMERO DI ADDETTI IN PRODUZIONE VIENE INUTILMENTE INTERROTTO ALMENO 20 VOLTE DURANTE LA GIORNATA LAVORATIVA PER PRENDERE O SMALTIRE PANNI PER LA PULIZIA E L’IGIENE. INOLTRE, LO STUDIO RIVELA CHE SPESSO VENGONO PRESI PIÙ PANNI DEL NECESSARIO PER EVITARE TROPPE INTERRUZIONI a cura della redazione

La riduzione degli sprechi per aumentare la produttività è un principio fondamentale della Lean Manufacturing: quell’insieme di metodi e strumenti per portare l’azienda verso un’organizzazione efficiente che consenta di produrre ottimizzando le risorse.

Per comprendere meglio come migliorare l’efficienza Tork, un marchio Essity, ha condotto una ricerca* nei reparti di produzione. I risultati mostrano che il posizionamento dei panni, se non ottimizzato, può generare sprechi di tempo e di prodotto, oltre a causare stress tra i lavoratori.

La ricerca mostra che:

- Il 44% dei lavoratori interrompe il lavoro almeno 20 volte durante la giornata per procurarsi o smaltire i panni.

- Il 74% degli addetti prende più panni di quelli necessari, per evitare di dover andare a prenderne altri.

- Il 69% dei lavoratori dichiara di essere stressato se viene interrotto nel suo lavoro quando ha molto da fare.

- Il 90% dei lavoratori concorda che

avere Dispenser di panni industriali robusti e professionali a portata di mano, supporterebbe la pulizia, l’efficienza e la loro soddisfazione.

Sistema di erogazione Tork Performance - progettato per ogni tipo

di attività

La soluzione consiste nel posizionare i panni sulla postazione di lavoro, in modo che gli operatori delle macchine non debbano percorrere alcuna distanza per prenderli. Ma poiché gli ambienti di produzione sono vari, può essere difficile trovare una soluzione adatta a ogni azienda. Ecco perché i dispenser Tork Performance® sono stati progettati con una serie di opzioni di montaggio uniche e flessibili, che consentono di posizionarli dove sono più necessari, a portata di mano dell’operatore. Questa caratteristica progettuale elimina efficacemente la causa principale degli spostamenti inutili e degli sprechi di materiale evidenziati dallo studio. “Grazie alla nostra conoscenza dell’ambiente produttivo, siamo in grado non solo di aiutare le aziende a identificare nuove

fonti di spreco, ma anche di fornire una soluzione al problema. I nostri prodotti possono aiutare le aziende a migliorare continuamente riducendo gli sprechi di tempo e di prodotto”, ci spiega Riccardo Trionfera, Direttore Commerciale di Essity Professional Hygiene.

Un nuovo strumento di facile utilizzo: il calcolatore dello spreco di tempo per gli spostamenti Per sostenere i clienti nella loro ricerca di riduzione degli sprechi, Tork ha sviluppato un nuovo strumento gratuito di facile utilizzo: il Calcolatore degli sprechi. Per esplorare il sistema di erogazione Tork Performance, visitate il sito www.tork.it/ riduzionedeirifiuti 

*Fonte: Ricerca Tork sugli operatori di macchine (Luglio 2019)

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 10
PANORAMA Inquadra il QR Code per provare Tork
Calcolatore

Riduci gli sprechi di risorse

I dispenser Tork Performance ® sono progettati per essere collocati esattamente dov’è più necessario: presso le postazioni di lavoro. La gamma completa di dispenser Tork comprende formati versatili, diverse opzioni di montaggio e vari tipi di panni adatti a ogni attività.

Il 74% dei lavoratori
per evitare di doverne
prendere altri*
prende più panni del necessario
andare a
Aumenta la produttività con i dispenser Tork Performance
* Ricerca Tork sugli operatori di macchine (luglio 2019)
www.tork.it/riduzionedeirifiuti Tork, un marchio di Essity
Scopri di più su:

MAINTENANCE, REPAIR, OPERATIONS

MERCATO ITALIANO a cura della redazione

Le imprese italiane si trovano ad operare in una fase storica tra le più sfidanti degli ultimi due secoli. La pandemia di Covid-19 ha ridisegnato le logiche di scambio su base globale, la crisi geopolitica ha modificato la percezione del futuro e la tecnologia sta ridisegnando anche le relazioni inter-

organizzative.

Le imprese, sottoposte a queste forti pressioni, vivono una fase di cambiamento trasversale. Per assicurare continuità del business e sviluppo organizzativo, si muovono in un quadro complesso e articolato di fabbisogni e metodologie.

Superare queste pressioni e, allo stesso

tempo, assicurare il controllo dei costi d’acquisto non è un processo semplice e vede i professionisti del settore mettere in campo diverse strategie: ottimizzare il numero dei fornitori, gestire le informazioni attraverso nuove modalità, innovare e digitalizzare i processi di comunicazione tra clienti interni e clienti esterni, prestare maggiore

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 12 PANORAMA
I RISULTATI DELLA PRIMA RICERCA ITALIANA SUL PROCUREMENT DEI MATERIALI INDIRETTI SVELANO UN APPROCCIO ANCORA POCO STRUTTURATO E GRANDI POTENZIALITÀ PER IL

attenzione alla sostenibilità. I vantaggi sono molteplici (risparmio di denaro e incremento dell’efficienza nei flussi d’acquisto) ma la strada è disseminata di ostacoli.

Sono alcuni dei risultati emersi nella prima ricerca italiana sul procurement dei materiali indiretti “Mantenere il controllo mentre la pressione aumenta”, titolo che esprime il grande impegno degli operatori del Procurement in un mondo sempre più complesso.

A promuoverla RS Italia, marchio commerciale di RS Group plc, fornitore omnicanale globale di prodotti e servizi a valore aggiunto, e ADACI, l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, in collaborazione con l’Università Europea di Roma.

La ricerca scatta una fotografia del panorama italiano, indagando le prassi più comuni e le criticità condivise in tema di sostenibilità, digitalizzazione, esternalizzazione e gestione dei fornitori da parte delle aziende italiane.

I dati sono stati raccolti tra Maggio e Agosto 2022 attraverso una survey telematica somministrata al database dei soci ADACI e dei clienti RS, senza alcuna clusterizzazione settoriale né geografica. 121 il numero di risposte validamente raccolte ed elaborate.

Affrontare le sfide strategiche con nuove metodologie e strumenti

Le decisioni sui fabbisogni dei materiali indiretti e dell’MRO (Maintenance, Repair and Operations), ovvero di tutte quelle attività indispensabili a garantire la manutenzione, la riparazione e il

corretto funzionamento di attrezzature, macchinari e risorse impiegate all’interno del processo produttivo, sono influenzate da una serie di pressioni competitive, in particolare: l’ottimizzazione nella gestione del magazzino, la riduzione dei budget operativi e la necessità di rispondere ad esigenze nuove o emergenti. Emerge come l’ufficio acquisti subisca la pressione dei clienti interni e non riesca a imporsi per standardizzare i processi, definire le procedure e scegliere i fornitori migliori per l’MRO.

La raccolta dei fabbisogni risulta, dunque, eterogenea: molte aziende non sono strutturate, e, soprattutto nel caso del procurement di MRO, decidono di ingrandire i propri stock o di comprare al bisogno. Di conseguenza, il tasso di acquisti “Maverick o off-contract”, ossia al bisogno e in emergenza, è altissimo e produce una falsa percezione di controllo della catena degli acquisti: il 55% dei rispondenti afferma di inviare richieste spot ai fornitori con medio-alta frequenza. In contesti ad alta incertezza – come quello in cui si è svolta l’indagine – le imprese sentono la pressione al cambiamento e alla revisione delle procedure di acquisto. In particolare, il 22,6% del campione intende procedere anche ad una razionalizzazione del numero dei fornitori (per semplificare il controllo della spesa ed il monitoraggio delle prestazioni) e il 18,9% delle imprese intervistate dichiara di voler aumentare l’efficienza degli acquisti

MRO con nuove procedure operative.

Migliorare l’integrazione e la comunicazione con i clienti interni L’incapacità di quantificare ex-ante i fabbisogni di materiali indiretti impedisce al 28,4% delle imprese italiane di consolidare con sistematicità le esigenze e di ridurre l’efficienza dei processi di acquisto. In generale, tra le imprese analizzate non risultano né un’approfondita pianificazione né una sensibilità radicata in merito all’approvvigionamento dei materiali indiretti e, in particolare, di MRO. Se da un lato l’ufficio acquisti fatica ad assumere un ruolo centrale nei confronti di clienti interni ed esterni, dall’altro i responsabili della gestione degli stock MRO si trovano a dover fare di più con budget inferiori, senza perdere di vista gli obiettivi di sostenibilità, efficienza e innovazione.

Utilizzare la tecnologia come leva strategica

Il 27,2% delle imprese del campione intende investire in digitalizzazione dell’impresa (Industry 4.0 – Internet of Things) mentre il 15,1% vorrebbe investire nella digitalizzazione delle relazioni con i fornitori. La transizione alla digitalizzazione, percepita anche come leva strategica per la formazione del personale dell’ufficio acquisti, e l’utilizzo di piattaforme di e-procurement sono molto apprezzati per i vantaggi promessi: il controllo dei costi di acquisto e il risparmio di denaro (soprattutto per grandi organizzazioni

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 13
TAB 1 Quale elemento rende difficile il consolidamento dei fabbisogni di MRO nell’impresa?

PANORAMA

con elevati volumi di transazioni), l’efficienza nei processi d’acquisto e la misurazione delle prestazioni attraverso i Key Performance Indicators.

Ciò nonostante, il 73,6% del campione analizzato dichiara di non adottare il Vendor-managed inventory (VMI o inventario gestito dal fornitore) per gli acquisti di MRO, che però assicura enormi vantaggi alle imprese che lo utilizzano: minori costi di gestione dei magazzini, minore complessità di gestione dei processi di acquisto, maggiore efficienza e produttività.

Rimanere sostenibili in un contesto in continua evoluzione

In merito alle pratiche sostenibili dedicate agli acquisti MRO, il campione risulta complessivamente molto attento al consumo energetico e all’impatto ambientale: il 22,5% dichiara di monitorare con costanza il consumo di energia rinnovabile il cui utilizzo, per il 38% delle imprese intervistate, rappresenta una priorità strategica. Eppure i fornitori di MRO sono generalmente valutati sulla base di alcuni parametri prestazionali, in particolare prezzo, qualità e puntualità delle forniture, e solo la metà del campione utilizza parametri oggettivi e/o privilegia fornitori certificati e socialmente responsabili.

A tale riflessione si associa una esigenza sempre più palese da parte delle imprese: misurare e monitorare la sostenibilità per far sì che non sia solo un obiettivo strategico ma una filosofia con cui tutte le procedure aziendali vengono progettate.

Monitorare e ottimizzare la rete di fornitura

Solo il 35,6% delle aziende afferma di gestire al massimo 10 fornitori MRO. Dunque, la razionalizzazione del numero di fornitori per l’acquisto di prodotti e servizi a valore aggiunto è attuata da poco più di un terzo del campione, nonostante sia chiaro il forte

impulso verso quest’obiettivo. L’indagine è stata presentata oggi 10 novembre a Milano nel corso di un evento che ha offerto ai partecipanti l’opportunità di commentarne i risultati insieme a Diego Comella, Managing Director di RS Italia, Fabrizio Santini, presidente di ADACI, ed Emanuela Delbufalo, preside della Facoltà di

TAB 2 Quali obiettivi di sviluppo sostenibile (ESG) vengono monitorati più direttamente?

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 14

“La pandemia di Covid-19 ha ridisegnato le logiche di approvvigionamento e di scambio su base globale, spingendo le imprese, incluse quelle italiane, ad abbracciare un cambiamento trasversale. Il ruolo dei professionisti del procurement è diventato centrale: un maggiore controllo delle comunicazioni con gli interlocutori interni ed esterni all’azienda e una migliore quantificazione dei fabbisogni MRO sono elementi indispensabili per garantire l’efficienza dell’intero processo”, rimarca Diego Comella, Managing Director di RS Italia. “In tal senso, la tecnologia è oggi un supporto fondamentale per garantire la sostenibilità di tutta la catena di fornitura, la razionalizzazione

dell’approvvigionamento e il raggiungimento di significativi obiettivi di riduzione dei costi e dell’uso di materie prime. Affidarsi a un unico fornitore, come RS, porta certamente vantaggi significativi – che si tratti di ridurre i costi o di consentire alle imprese di occuparsi di attività direttamente connesse al business. L’inflazione, l’aumento dei costi e l’identificazione dei fattori di rischio nelle catene di fornitura saranno le sfide da superare. Sono certo che i risultati della prossima edizione di questa ricerca testimonieranno il successo del nostro impegno”. “Durante gli ultimi tre anni si è assistito alla tempesta perfetta dove, di fronte ad aumenti stratosferici del costo delle materie prime e a problemi distributivi ed all’incertezza delle previsioni di mercato, si è compreso che per le risorse umane impiegate in azienda erano necessarie

specializzazioni adatte alle nuove ed inaspettate esigenze. Tra le tante difficoltà – dal reperimento della merce al monitoraggio della catena di approvvigionamento, dalla gestione degli inventari alla soddisfazione delle aspettative dei clienti – è mancata, in particolare, la capacità aziendale di prevedere e gestire gli imprevisti reagendo in tempi e modi adeguati alla propria salvaguardia del business”, commenta il presidente di ADACI, l’ingegner Fabrizio Santini, che aggiunge: “Le direzioni aziendali si sono accorte che i supply manager/ CPO sono figure essenziali perché la profittabilità si gioca spesso nella catena di fornitura e distribuzione. Per superare questo momento complesso e per essere in grado di promuovere soluzioni innovative nell’ottica della Value AnalysisValue Engineering (VA-VE) servono conoscenza, creatività, tenacia e resilienza. Per questo ADACI cerca di essere vicino al professionista del procurement per farlo crescere in conoscenze, competenze ed abilità attraverso network, convegni e corsi di formazione per ottenere attestazioni/ qualifiche/certificazioni professionali come la Q2P ai sensi della legge 4/2013”.

“Le categorie merceologiche analizzate nell’indagine tagliano trasversalmente molteplici settori industriali e di servizi e la tipologia di acquisti MRO è analizzata attraverso molteplici prospettive, utili a definire trend e best practice ma anche criticità e vulnerabilità condivise”, spiega Emanuela Delbufalo, Preside della Facoltà di Economia dell’Università Europea di Roma e Professore Ordinario di Operations & Supply Chain Management. “Dai risultati emerge un quadro complesso e articolato di fabbisogni e metodologie con, in controluce, la complessità del fenomeno e l’impatto che l’incertezza gioca sulla sua evoluzione. La ricerca fotografa distintamente il ruolo strategico dei processi di approvvigionamento per la competitività aziendale”. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 15
Economia dell’Università Europea di Roma e Professore Ordinario di Operations & Supply Chain Management.

PANORAMA

BUON COMPLEANNO CMZ ITALIA

LA NOTA CASA PRODUTTRICE DI TORNI E CENTRI DI TORNITURA CNC FESTEGGIA I DIECI ANNI DELLA FILIALE ITALIANA di Luca Vieri

Dai primi anni 2000 in avanti CMZ, azienda basca della famiglia Zumarraga, ha iniziato un processo di internazionalizzazione sviluppatosi con l’apertura di molte filiali all’estero. Nel 2012, per essere ancora più vicini al mercato italiano, che aveva raggiunto vette importanti grazie all’impegno dell’indimenticato Paolo Paccagnini e del suo team, la direzione decide di aprire a Magnago, a due passi dall’aeroporto di Milano Malpensa, CMZ Italia.

Da allora sono trascorsi dieci anni, la filiale italiana è passata nelle mani di Renzo Codari coadiuvato dal Direttore commerciale Alessandro Senzapaura, da una rete di vendita capillare e da uno staff tecnico in continua espansione in grado di assicurare un prezioso servizio di assistenza pre e post-vendita. Nonostante gli alti e bassi del

mercato, soggetto a imprevedibili scossoni vuoi per crisi geopolitiche piuttosto che per emergenze sanitarie, CMZ Italia ha seguito un trend di crescita costante come spiegato da Alessandro Senzapaura intervenuto alla

conferenza stampa organizzata per celebrare l’anniversario:

«CMZ deve il suo successo alla propria missione che è quella di costruire torni di alta qualità affidabili e durevoli nel tempo. In questi dieci anni di vita della filiale italiana siamo stati capaci di consegnare complessivamente sul territorio nazionale, dall’Alto Adige alla Sicilia, ben 1.155 macchine che sommate alle 320 fatte da Momac negli anni precedenti al 2012, fa un totale di circa 1.500 macchine installate e funzionanti (dato aggiornato a fine ottobre 2022, ndr).

«Le previsioni per l’anno in corso ci dicono che dovremmo raggiungere un fatturato di circa 21 milioni di euro, in linea con il tasso di crescita di CMZ Italia negli ultimi anni fatta eccezione

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 16
Foto ricordo per i festeggiamenti del decimo anniversario di CMZ Italia Da sinistra Renzo Codari, Amministratore unico di CMZ Italia, e Aitor Zumarraga. Direttore generale di CMZ che, insieme al fratello Iñaki, controlla l’azienda dal 1987

eccezione per l’anno del Covid, negativo per tutto il comparto della macchina utensile, e per il 2021 che, viceversa, ha rappresentato un anno record per tutti. Anche le consegne seguono lo stesso trend: lo scorso anno abbiamo consegnato torni per 26,7 milioni di euro sul mercato italiano che secondo le nostre previsioni dovrebbero essere superati nel 2022 raggiungendo i 27,4 milioni di euro. Il nostro obiettivo, ambizioso ma con ottime premesse, è quello di eguagliare o superare anche se di poco i valori di quest’anno anche nel 2023.»

Il livello di affidabilità e di qualità delle macchine utensili CMZ è testimoniato dalla scarsissima disponibilità di questi prodotti nel mercato dell’usato ma, soprattutto, dal fatto che oltre il 62% dei clienti ancora in attività ricompera i torni di produzione dell’azienda basca apprezzandone l’elevato rapporto qualità prezzo, tema alquanto importante a cui il mercato è particolarmente sensibile.

«A livello di Gruppo – prosegue Senzapaura – CMZ ha venduto al 31ottobre 368 macchine, confermando anche in Europa la fidelizzazione della clientela visto che, nel 2022, oltre il 50% ha deciso di puntare nuovamente su un nostro tornio.»

I risultati raggiunti in questi dieci anni hanno richiesto parallelamente ingenti sforzi economici e produttivi da parte di CMZ per poter stare al passo con la domanda del mercato.

«Tali sforzi sono evidenti osservando i 5 stabilimenti produttivi nei Paesi Baschi che si occupano sia di costruire i torni, sia gran parte della componentistica degli stessi, per controllare il processo, utilizzare componenti di prima qualità e ridurre costi – racconta Aitor Zumarraga. L’ultimo tra questi in ordine cronologico è Neoprec, il nuovo impianto di lavorazione attrezzato con FMS per lavorare su turni non presidiati. Entro l’anno verrà anche completato l’ampliamento dello stabilimento di tornitura Precitor con un’area dedicata alla tornitura e rettificatura cilindrica in ambiente controllato con camere bianche ISO 8.»

Per sostenere il trend di crescita illustrati, CMZ Italia sta puntando sul rinforzamento dello staff dedicato all’assistenza tecnica che riguarda installazioni, interventi in garanzia, interventi post vendita fuori garanzia.

Spiega Raul Gonzalez, responsabile globale del Service CMZ: «Il servizio pre e post-vendita oggi ha una grande importanza nel mondo della macchina utensile. In Italia abbiamo iniziato dieci anni fa con soli tre tecnici

che venivano da Momac. Il grande lavoro svolto da queste persone ha permesso di migliorare costantemente le prestazioni del Service che oggi può vantare ben dieci tecnici sul campo più altri tre che svolgono un lavoro di back office per assistere sia i clienti che i tecnici stessi.»

Il piano di assunzioni previsto dalla filiale di Magnago prevede di aumentare la capacità sul campo da dieci a tredici tecnici e la capacità in ufficio da tre a cinque persone, di cui quattro dedicate all’hot line per le richieste più urgenti e una dedicata all’Accademy, ovvero al miglioramento della formazione degli operatori che andranno a lavorare sulle macchine CMZ.

Torni CNC per diversi processi produttivi

L’anniversario CNC Italia è stato anche una valida occasione per mostrare ai

partecipanti all’evento la forza di CMZ in qualità di costruttore specializzato di torni e centri di tornitura. Nella show room allestita per l’occasione sono stati presentati alcuni modelli tra i più fortunati della vasta gamma proposta dall’azienda basca a cominciare dal Tornio a torretta singola della serie TA modello 20YS dotato di robot tipo gantry GL20II. I caricatori gantry, che rispetto ai robot antropomorfi sono più economici, più ergonomici, molto più semplici da programmare, fanno parte delle soluzioni di automazione personalizzate per lotti produttivi di piccola o grande dimensione.

La serie ad alte prestazioni TD era rappresentata dai modelli 30YS-800 e 45Y2200. Tutti i modelli di questa seriehanno una torretta con motore diretto (built-in) raffreddata ad olio, in grado di portare porta-utensili motorizzati da 12.000 giri. I tempi di lavorazione sono ridotti grazie ai mandrini integrati. Anche in questo caso l’automazione sia di lotti piccoli che di lotti grandi è possibile grazie ai sistemi Gantry robot GL20 e GL100. Quest ‘ultimo in grado di movimentare fino a 100kg.

La serie TTS, lanciata nel 2021, insieme alla TTL costituisce la famiglia di torni multitorretta per la lavorazione da barra. Si tratta dei torni più piccoli di tutta la gamma di grande precisione e affidabilità dedicati a settori quali Oil&Gas, Medicale, Meccanica generale. Il modello presentato era un 46-46-T1Y-T2Y caratterizzato dal diametro interno del tirante di 46 mm, dotato di 2 torrette e tre canali per l’impiego di 3 utensili in simultanea, diametro massimo tornibile 120 mm, distanza tra facce dei mandrini di 638 mm. Per quanto riguarda la serie TTL - torni a 5 assi senza cinghie – ha fatto bella mostra di sé il modello 66-66-T1Y-T2Y.

Nei torni 5 assi della serie TTL, il bloccaggio della torretta avviene mediante corone di accoppiamento curvico di grande diametro che offrono massima stabilità e precisione. La torretta ha due motori. Il primo viene utilizzato per indexare il disco della torretta (indexaggio 30º in 170 ms). Il secondo è un motore integrato che fornisce all’utensile motorizzato 14 kW, 42 Nm e 12000 giri / min. La torretta è interamente raffreddata ad olio, consentendo di lavorare senza interruzioni a 12000 giri / min. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 17
Vista della show room all’interno dello stabilimento di Magnago di CMZ Italia Tornio modello TD 30YS-800 Tornio TTS 46-46-T1Y-T2Y

UN’UNICA REALTÀ CON DUE ANIME

L’ingranaggio è per antonomasia un componente facente parte di un meccanismo perfetto. La metafora è a dir poco scontata se riferita alla fusione tra Romani Components e Licat. La prima da circa venticinque anni distribuisce componenti di precisione per la movimentazione lineare, la seconda progetta e realizza dal lontano 1961 organi di trasmissione di precisione,

in particolare ingranaggi rettificati. Il meccanismo perfetto corrisponde alla funzionalità dell’accordo che pone le basi per la crescita di entrambe le aziende sia sul mercato nazionale che su quello estero.

Andiamo per ordine. Il 14 febbraio di quest’anno, come riportato ampiamente da tutte le principali testate nazionali di settore, Romani Components, tramite la capogruppo Federik S.r.l., acquisisce il 100% delle quote di Licat S.r.l. Obiettivo

dichiarato da parte di Paolo Agosteo, Amministratore delegato di Romani Components, e ora alla guida anche di Licat, è quello di unire la forza commerciale della sua azienda a quella produttiva della società torinese. Una strategia che punta non solo ad ampliare la gamma di prodotti offerti, bensì a potenziare il servizio al cliente. Per capire il concetto ed esaltarlo a dovere occorre fare un passo indietro e analizzare la storia di Romani Components.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 18
PER FORNIRE SOLUZIONI STANDARD
ROMANI COMPONENTS E LICAT SI SONO PRESENTATE PER LA PRIMA VOLTA ALLA BIMU DOPO LO STORICO ACCORDO DELLO SCORSO FEBBRAIO CHE HA DATO VITA A UN POLO DI RIFERIMENTO PER IL MERCATO ITALIANO DI INGRANAGGI, RIDUTTORI, CREMAGLIERE, SISTEMI COMPLETI PER LA TRASMISSIONE LINEARE DI ALTA PRECISIONE di F. C.
DISTINTE
O CUSTOMIZZATE
PANORAMA

Trasformatori più che distributori

Romani Components è qualcosa di più che un distributore in esclusiva di componenti di precisione per la movimentazione lineare di alcune delle migliori marche internazionali. La definizione più corretta è quella di trasformatori capaci di personalizzare le soluzioni per la trasmissione del moto derivanti da fornitori esterni in base alle esigenze dei clienti. Il grado di customizzazione del prodotto non poteva però spingersi troppo oltre non potendo contare su una reale esperienza produttiva. In un mercato dove oramai il servizio al cliente sta diventando sempre più importante, condizionato da una perdurante crisi energetica e di carenza di materie prime, era dunque necessaria una svolta epocale. Grazie all’acquisizione di Licat, coronamento di circa due anni di contatti commerciali e non solo, oggi Romani Components è in grado di offrire ai clienti sia prodotti standard, attraverso una gamma ancora più completa, sia soluzioni su misura potendo gestire direttamente la produzione nello stabilimento Licat di Orbassano. Ovviamente si tratta di un accordo che fa bene a entrambe le parti.

Il limite di Licat, per contro, è sempre stato quello di non avere una forza vendita capillare. Le due anime insieme, quindi, creano una struttura che è competente sia sotto l’aspetto produttivo, sia sotto quello commerciale garantendo al cliente un supporto che trascende la pura vendita per valutare gli aspetti tecnici e arrivare a proporre un prodotto standard, customizzato o ibrido. I vantaggi non si fermano qui, come spiega Davide Cucchi Direttore Operativo di Licat e Direttore Tecnico di Romani Components.

«Licat oggi si propone di diventare un punto di riferimento europeo per i grandi marchi rappresentati da Romani Components, per tutto ciò che attiene la prototipazione di un prodotto, ma anche per intervenire prontamente in qualità di fornitori di backup in caso di ammanchi temporanei di prodotti ai quali si può facilmente rimediare con una produzione ad hoc destinata al cliente che ha necessità di

ricevere i componenti in tempi assolutamente rapidi. Questo è il vantaggio di poter gestire internamente la produzione senza ricorrere a servizi esterni. Il servizio che quindi possiamo dare ora al cliente non è più solo l’assistenza alla vendita, ma abbiniamo un’attività guidata per indirizzarlo alla scelta del prodotto migliore tra quelli esistenti a catalogo, oppure personalizzati, che sono assolutamente equivalenti e presenti in forma molto equilibrata in entrambe le realtà. Lavorando in questo modo, ci siamo resi conto fin dai primi mesi dell’esistenza di fette di mercato in Italia che in qualche modo non erano mai state toccate, se non in modo marginale, dai contatti commerciali che Licat tradizionalmente aveva.»

Una gamma tra le più complete sul mercato

Romani Components offre una vasta gamma di sistemi di trasmissione lineare a catalogo di piccola e media dimensione, fino ad arrivare a soluzioni completamente personalizzate non solo in termini di dimensioni, ma anche di soluzioni. Per esempio, nel settore delle cremagliere e pignoni vi sono profili diritti, elicoidali, cremagliere a vite per il sostentamento idrostatico, riduttori planetari, riduttori a recupero di gioco elastico o elettrico di tipo Dual Drive; sono altresì disponibili guide standard e speciali, ovvero un pannello di prodotti che copre praticamente tutta la gamma della trasmissione lineare che si incontra nella macchina utensile, che rimane il settore di riferimento principale del Gruppo, seguito da altri comparti considerati strategici per l’economia nazionale, quali i trasporti navali e ferroviari, l’Aerospaziale ecc. A seguito di questa acquisizione, è stato inoltre fatto un notevole investimento in nuove tecnologie produttive negli stabilimenti Romani Components e Licat, concretizzatosi nell’acquisto di una rettifica per denti di

ingranaggi e una rettifica tangenziale, per permettere di integrare le produzioni di Licat e YYC – nota società taiwanese che produce ingranaggi, cremagliere e relativi pignoni senza alcuna sovrapposizione tra le due offerte.

«Tutto questo – prosegue Davide Cucchi – ha portato a un incremento di fatturato che non è soltanto la somma algebrica delle due realtà aziendali ma che incorpora una percentuale aggiuntiva frutto della sinergia che si è innescata. I due marchi rimarranno comunque separati perché è molto importante che l’immagine della forza commerciale Romani Components rimanga inalterata, così come deve rimanere intatta l’immagine di Licat come azienda di produzione. Il family feeling ora inizia a creare una certa armonia, ma le due anime resteranno necessariamente complementari e indipendenti dal punto di vista operativo, perché esse rispondono a esigenze diverse, sebbene entrambe abbiano come comune denominatore il cliente finale. Cliente che avrà a disposizione un unico referente tecnico-commerciale per entrambe le aziende, avente una conoscenza approfondita del prodotto, capace di orientarlo nelle scelte tecniche (spesso i funzionari commerciali classici scontano una competenza un po’ troppo teorica, specialmentein presenza di applicazioni complesse), e in grado di percepire e anticipare i fabbisogni del mercato. Tutto ciò allo scopo di ottimizzare tempi e risorse, ormai aspetti critici per ogni azienda.»

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 19
Paolo Agosteo, Managing Director di Romani Components e Amministratore unico di Licat Davide Cucchi, Direttore Operativo di Licat e Direttore Tecnico di Romani Components
IL CONVEGNO DIGITALE SUI SISTEMI E COMPONENTI PER LA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE www.progettistapiu.it LA SECONDA EDIZIONE SAVE THE DATE 24 - 27 GENNAIO 2023 Con il patrocinio di: Sponsor: Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it

FOCUS ON

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 21

DIGITALIZZAZIONE E SICUREZZA NELLA SMART FACTORY

ULTIMI ANNI; TUTTAVIA, OGGI LA REALTÀ ITALIANA È ANCORA MOLTO ETEROGENEA

Ci sono aziende più strutturate e con una visione a lungo termine che hanno già tratto beneficio dell’applicazione delle tecnologie “digitali” nelle proprie fabbriche e chi, invece, deve ancora maturare il vantaggio dell’evoluzione Industry 4.0.

Quello che è certo è che i benefici della digitalizzazione oggi sono tangibili e che, anche in Italia, grazie al PNRR l’innovazione sarà sempre più centrale nei futuri investimenti. Mitsubishi Electric è da sempre impegnata a portare il proprio know-how a servizio dei clienti accompagnandoli anche nella

transizione digitale. L’approccio sviluppato da Mitsubishi Electric sull’esperienza delle proprie fabbriche in Giappone è chiamato SMKL (Smart Manufacturing Kaizen Level) e si basa sull’applicazione della filosofia giapponese Kaizen, del miglioramento continuo, a servizio dello Smart Manufacturing. La trasformazione

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 22 FOCUS ON
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE HA CAMBIATO IL MODO DI CONSIDERARE E UTILIZZARE I DATI E HA ALIMENTATO LO SVILUPPO DI NUOVI MODELLI ATTI A MIGLIORARE L’EFFICIENZA DELLE OPERAZIONI AZIENDALI. IL CONCETTO DI INDUSTRY 4.0 IN ITALIA HA SUBITO UNA FORTE ACCELERAZIONE NEGLI
Servosistemi MR-J5

digitale non può avvenire dall’oggi al domani ma necessita di una programmazione e implementazioni a step, dove ogni azione porti beneficio e abbia un ritorno dell’investimento chiaro e misurabile.

In base alla metodologia SMKL, prima di ottimizzare un processo produttivo occorre passare per “livelli” intermedi (Maturity Level): raccogliere i dati, visualizzarli in modo comprensibile, analizzarli per capire quali informazioni ne influenzano il rendimento e poi sfruttare la conoscenza ottenuta per migliorare la produttività. Questo processo deve partire da una specifica macchina o lavorazione per poi essere esteso gradualmente a tutta la linea, all’intera fabbrica e infine coinvolgere la catena di approvvigionamento, la distribuzione e la rete di vendita (Management Level).

Intelligenza artificiale e servitizzazione

Tra le tecnologie chiave della digitalizzazione rientra sicuramente l’intelligenza Artificiale, che sarà di grande supporto all’industria del futuro e sarà applicata a tutti i livelli dello Shop Floor. Mitsubishi Electric sta investendo molto per integrare la propria esperienza nel campo dell’automazione con le nuove tecnologie. Da questa volontà nasce infatti MAISART, il brand di Intelligenza Artificiale di Mitsubishi Electric, il cui nome significa “Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology”. L’IA sarà applicata a tutti i livelli nella fabbrica del futuro, supporterà la gestione dell’intera fabbrica e arriverà fino al bordo macchina. Mitsubishi Electric ha già portato l’IA, unita alla propria conoscenza, nei propri prodotti e soluzioni di automazione. I

nuovi inverter FR-E800, ad esempio, integrano nuove funzioni intelligenti che permettono di indentificare in anticipo potenziali guasti sia dell’inverter stesso che delle parti controllate riducendo down-time del sistema. Anche i nuovi servo MR-J5 integrano funzioni di manutenzione predittiva in grado di rilevare lo stato operativo della macchina analizzando i consumi e le vibrazioni della meccanica a cui sono applicati per prevenire anomalie e usure. Nei nuovi Robot della famiglia FR l’Intelligenza Artificiale abilita funzioni di manutenzione predittiva basate sul reale assorbimento dei motori e gestiti secondo i modelli matematici

Protezione dei dati e Cybersecurity

La digitalizzazione della fabbrica comporta inevitabilmente anche alcune problematiche legate alla sicurezza dei dati, dovute all’utilizzo di sistemi di connessione legati a Internet. Il settore industriale utilizza una serie di accorgimenti per proteggere i dati aziendali da possibili attacchi esterni. Le misure di sicurezza che vengono attualmente adottate sono quelle utilizzate anche nel settore consumer, come certificati digitali, criptazione dei dati, password, sistemi di identificazione.

Mitsubishi Electric interviene sul tema della Cybersecurity anzitutto dotando i propri prodotti di automazione di apposite misure di protezione come password, filtri degli indirizzi IP dei PLC, chiavi di sicurezza che bloccano la possibilità di copiatura del programma del PLC. Inoltre, Mitsubishi Electric

è impegnata nella sensibilizzazione dei propri clienti su questo tema, suggerendo un approccio alla sicurezza che è quello indicato dalla normativa di riferimento IEC 62443.

generati dall’esperienza di produttore di Mitsubishi Electric. Nel futuro, nuovi modelli di business entreranno anche nell’automazione, come il modello EaaS (Equipment as a Service). L’industria manifatturiera italiana, composta per lo più da PMI, potrebbe beneficiare di questa servitizzazione per poter condividere tecnologie innovative e “costose” tra un gruppo di utenti più vasto con un accesso al credito inferiore. L’esempio più evidente è oggi rappresentato dalla robotica collaborativa, dove esistono già offerte sul mercato per l’utilizzo in Pay per Use o in affitto di soluzioni robotiche e servizi ad esse legate.

A questo scopo Mitsubishi Electric ha creato anche un apposito gruppo di lavoro, chiamato PSIRT (Product Security Incident Response Team), che ha il compito di elaborare delle linee guida generali sulle strategie e le misure da adottare per evitare attacchi ai dati aziendali (software, reti VPN, switch…). Il gruppo PSIRT aggiorna costantemente queste linee guida in base all’evoluzione dei fattori di vulnerabilità e manda periodicamente report e documentazione aggiornata ai clienti di Mitsubishi Electric, in modo che dispongano di tutte le informazioni necessarie per attuare le corrette misure di protezione dei propri dati aziendali.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 23
FR-E800
Inverter
M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 24 STORIA ALTA QUALITÀ E… LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO! CERTIFICAZIONI E TEST SU TUTTI I PRODOTTI SONO LA BASE DEL SUCCESSO DELLA GIOVENZANA INTERNATIONAL B.V. Di Fabio Chiavieri di copertina GIOVENZANA

NAL B.V. progetta e produce soluzioni di sicurezza per l’industria da 70 anni. Oggi è riconosciuta come punto di riferimento a livello internazionale nella componentistica rivolta prevalentemente ai settori industriali relativi ad ascensoristica, sollevamento, ATEX/IECEx ed automazione.

Giovenzana investe nell’innovazione

La Giovenzana nasce nel 1952 nel settore dell’automazione industriale per poi evol vere il proprio business nella componenti stica per il sollevamento, la movimentazione e per l’ascensoristica, dove si afferma presto come leader, sempre esclusivamente con prodotti propri. Gli stessi che negli ultimi anni si sono evoluti anche per le aree peri colose a rischio di esplosione. Parliamo da sempre di una forte attitudine nei confronti dell’innovazione e delle attestazioni (certifi cazioni aziendali e di prodotto) in grado di testimoniare immediatamente la qualità e la conformità dei propri prodotti a livello nor mativo, utile e in molti casi indispensabile “passaporto” per accedere a mercati e clienti italiani ed esteri di ogni parte del mondo. Grandi investimenti, dunque, che la pro prietà ha sempre affrontato con attenzione e con fiducia, in modo costante e progres sivo concentrandosi soprattutto ad un’ottica d’innovazione tecnologica, di Industria 4.0 e di progettazione quotidiana del futuro. Nel 2019, ad esempio, la sede italiana si è dotata di un magazzino automatizzato

(di circa 2.000 pallet), che ha consentito di velocizzare il picking dei materiali in entrata e in uscita. Ancora più recentemente sono stati incrementati gli investimenti in ambito di Ricerca e Sviluppo, dedicando un nostro ingegnere al Joint Lab, laboratorio congiunto tra l’Istituto Italiano di Tecnolo gia e il Consorzio Intellimech, promosso da Confindustria Bergamo, Kilometro Rosso e l’Università degli Studi di Bergamo. Un progetto finalizzato al trasferimento tecno logico e a creare una sinergia tra il mondo della ricerca e le esigenze industriali. Tra gli altri obiettivi vi sono la formazione di figure professionali di alto livello e la valo rizzazione dell’eccellenza tecnologica del territorio. I processi di innovazione sono guidati da nove aziende Champion (tra cui la Giovenzana), che forniscono i contesti applicativi per le tecnologie sviluppate nel laboratorio. Fondamentale l’inserimento di questa realtà nel Parco Tecnologico del Kilometro Rosso di cui Giovenzana è “Resident Partner”. Proprio quest’anno è stato aperto un nuovo ufficio dedicato alla Digital Transformation e focalizzato su tematiche come la software engineering, l’elettronica, i dispositivi smart e la digita lizzazione. Nel Joint Lab le aziende costru iscono dei propri “use case” ponendosi degli obiettivi di miglioramento di prodotto o di processi. Il primo use case della Gioven zana porta sotto esame il collaudo delle pulsantiere in manutenzione studiando la fattibilità dell’applicazione di algoritmi di teaching e learning ai robot collaborativi

per migliorare la flessibilità della worksta tion e semplificarne la programmazione.

Giovenzana investe in qualita’ e sicurezza

La Giovenzana ha deciso di puntare moltissimo sulla Qualità e la Sicurezza dei propri prodotti. Test e certificazioni sono ambiti primari sul quali si basano le strate gie d’innovazione competitiva della società, al punto da possedere da diversi decenni quote importanti di INTEK spa, un labo ratorio di prove e misure d’eccellenza.

Sin dagli esordi della propria attività, la proprietà ha scelto di testare rigorosa mente e certificare tutti i propri prodotti alzando, da subito, l’asticella della Qualità offerta, dandone evidenza oggettiva a tutti i clienti, attivi e potenziali, e ai possibili mercati di sbocco. Senza perdere tempo a snocciolare con orgoglio l’infinita serie di certificazioni possedute dalle aziende del gruppo, citiamo quella riguardante la norma ISO 45001 (volta al miglioramento delle politiche di prevenzione e protezione dei lavoratori), ottenuta quest’anno e par ticolarmente sentita dalla nostra Direzione. Per ogni prodotto da progettare, l’obiettivo finale non è la semplice “dichiarazione di conformità” bensì la ben più complessa e onerosa certificazione specifica per il ter ritorio d’interesse, con tutto il contorno dei test ad essa collegati. In quest’ottica va inquadrata la rilevante partecipazione socie taria in INTEK spa, laboratorio di prove e misure di Rezzato (BS), che rappresenta un partner fondamentale inquadrato nella strategia di garanzia di qualità di prodotti e processi appena citata. Ogni volta che nasce un’esigenza da soddisfare, è sottoposta ad INTEK ottenendo rapide e interessanti reazioni, a livello di suggerimenti, consigli, indicazioni operative concrete e affidabili, fino addirittura ai nuovi servizi di prova, creati appositamente per rispondere in modo completo alle richieste specifiche.

La Giovenzana è interessata alle nuove opportunità e ai nuovi mercati ed ha scelto una strategia basata sulle attestazioni uffi ciali della Qualità offerta, ampiamente riconosciuta e premiata a livello globale. Quotidianamente la società riceve continue richieste dalla clientela per la creazione di nuovi prodotti o per la personalizzazione degli standard. La strategia di business si

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 25

STORIA di copertina

fonda su di un ampio catalogo prodotti, che affianca all’ampia base dedicata agli “stan dard” una altrettanto estesa parte riservata alle soluzioni “custom”, completamente “tai lor-made” e a misura delle singole esigenze.

Giovenzana investe in prodotti custom altamente certificati

Un esempio particolarmente evidente del rapporto privilegiato con la clientela fidelizzata è quello del grande cliente pro duttore di piattaforme di sollevamento, interessato a sostituire la movimentazione via cavo con un’altra soluzione tecnologica. La Giovenzana ha progettato per lui un nuovo modello di “blindo” verticale (già prodotto in versione orizzontale per i can tieri). Si tratta di una vera e propria inno vazione per il cliente, che tra l’altro diventa anch’esso protagonista diretto della fase di test sul prodotto.

Questo dimostra una fiducia in progres siva e continua crescita da parte dei clienti; le nuove partnership di questo tipo riguardano sempre più prodotti relativi a nuovi ambiti innovativi. Quotidianamente riceviamo proposte di nuovi prodotti e lavoriamo su prodotti speciali, senza dimenticare anche

gli adeguamenti di prodotti già a catalogo che si evolvono per soluzioni specifiche. Ad esempio, al loro impiego in ambienti a rischio d’esplosione, che naturalmente hanno diverse esigenze e le cui caratteristi che e prestazioni devono soddisfare severe norme di riferimento. Così analizzando in dettaglio le modalità per modificare e aggiornare i vecchi modelli, la Giovenzana decide quali siano i prodotti esistenti parti colarmente interessati per il mercato ATEX approcciando da subito sia alla certificazione IEC (valida in Europa) che Ex (valida nel resto del mondo), con test abbastanza simili ma prescritti diversamente a seconda degli ambiti di riconoscimento.

Giovenzana investe nel settore ATEX e IECEx

La divisione ATEX è stata aperta nel 2015, creando il quarto macro settore di riferimento dell’azienda dopo i tre storici (Automazione, Sollevamento e Tecnolo gia Lift) e tutt’oggi, dopo una partenza in ambito ATEX come trasformatori di pro dotti già a catalogo, modificati con studi approfonditi per rispondere agli standard normativi, la Giovenzana sta rapidamente

passando alla progettazione e produzione di prodotti completamente nuovi e customiz zati, nati proprio per l’impiego in ambienti a rischio, con il conforto dei ritorni ricevuti durante gli ultimi anni. L’attuale catalogo ATEX vanta, infatti: sezionatori e commu tatori in cassetta metallica, finecorsa rota tivi e di posizionamento, microinterruttori, una linea festoni per la trasmissione di energia in ambito carropontistico, custodie certificate e attualmente si stanno comple tando i test di certificazione per le cassette di derivazione e per i quadri di comando e di potenza. Questi ultimi prodotti sono completamente costruiti e personalizzati su richiesta del cliente. Tutto questo ha richiesto fin dall’inizio una stretta e siner gica collaborazione con il partner INTEK, fondamentale per effettuare i test (nume rosissimi in ambito ATEX) più appropriati a seconda della specifica applicazione. Un rapporto di continua collaborazione e reciproco scambio di conoscenze con un partner determinante, che ha esteso pro gressivamente le proprie competenze e le tipologie di test erogabili in quest’ambito per far fronte all’evoluzione delle nostre richieste, offrendoci l’importante valore

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 26

aggiunto di effettuare decine di test: d’in vecchiamento del prodotto a caldo e a freddo, d’impatto, sulla polvere e sull’acqua, prova dei raggi UV, prove d’esplosione, ecc.

Dato che la rete commerciale Gioven zana copre essenzialmente tutto il Mondo, la filosofia è sempre stata fin dal princi pio su tutti i prodotti di questo settore, quella di abbinare la certificazione IECEx a quella ATEX. Come è noto, la certifica zione ATEX è obbligatoria per il mercato

Europeo e fa riferimento alla Direttiva 2014/34/UE del parlamento Europeo e del Consiglio, mentre la IECEx è uno schema di certificazione, accettato a livello inter nazionale, per dimostrare la conformità agli standards Ex, emanati dalla Interna tional Electrotechnical Commission (IEC) dei prodotti elettrici destinati all’installa zione nelle aree a rischio di esplosione, facilitando il commercio internazionale di apparecchiature Ex, garantendo i livelli di

sicurezza richiesti e migliorando la visibi lità internazionale del processo di valuta zione del prodotto. Tutti i prodotti sono quindi certificati sia ATEX e IECEx, e la maggior parte di loro ha in aggiunta anche certificazioni locali in ambito explosion a seconda delle varie aree di mercato, come ad esempio: EAC-Ex per il mercato eura siatico, InMetro-Ex per il mercato brasi liano e UL HazLoc per il mercato nordamericano. Questo settore è in continua crescita, oltre ai prodotti già citati e a quelli in fase di certificazione, sono già in fase di realizzazione varie analisi e studi di nuovi dispositivi che saranno presentati in futuro.

Sempre vigile sul mercato e attenta alle novità, Giovenzana dà ascolto alle esigenze del cliente con un continuo confronto, soprattutto in ambito tecnico e normativo, per cercare di soddisfare ogni esigenza con un prodotto customizzato e su misura. L’attenzione agli standard qualitativi e al rispetto delle norme vigenti è in ogni caso sempre alla base di tutta la produzione.

Giovenzana investe da sempre mol tissimo sulla qualità e sulla sicurezza del prodotto, al di là di quanto prescritto dalle normative, nella certezza che questo tipo di strategia paghi adeguatamente a livello competitivo. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 27

Gamm è un partner d’eccellenza per l’industria in tantissimi settori. Tutto si fonda sul valore delle persone: capacità di ascolto, di fare rete, di affiancare clienti e fornitori alla ricerca della soluzione più adatta nel minor tempo possibile. Il tutto crescendo costantemente e arricchendo il proprio bagaglio di esperienze, dal punto di vista tecnico ma soprattutto umano.

Gamm Srl

Via della Tecnica 21/23 36075 - Montecchio Maggiore (VI) – Italy Tel. +39 0444 706311 comm@gamm.com - www.gamm.com

Industrial
Handles Solutions
Scopri tutta la gamma dei nostri prodotti Ascolto. Comprensione. Tempestività.

DOSSIER

ROBOTICA

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 29
A CURA DI PATRIZIA RICCI
DOSSIER ROBOTICA COBOT, I ROBOT COLLABORATIVI MOBILI PER L’INDUSTRIA 5.0 ROBOT COLLABORATIVI E MOBILI, SICURI, VERSATILI, FLESSIBILI E DI FACILE IMPLEMENTAZIONE, COME STRATEGIA VINCENTE PER LE SFIDE DELLE PMI NELL’ERA 5.0 M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 30

Negli ultimi 10 anni, è cresciuto notevolmente il mercato della robotica collaborativa e ormai i cobot (collaborative robots) sono diventati onnipresenti, quasi quanto i classici robot industriali. Sono infatti sempre di più le aziende che li impiegano per migliorare la propria produttività e che li scelgono per aiutare i propri lavoratori nello svolgimento di attività ripetitive e faticose. Uno dei principali trend della robotica collaborativa, oggi, è quello della “robotica mobile collaborativa”, che sembra acquisire sempre più rilevanza negli sviluppi futuri del settore. Ormai, infatti, non è raro imbattersi in uno o più robot mobili all‘interno di un ambiente logistico come un magazzino o di uno produttivo come una fabbrica. Il “Mobile Robot” è un robot che può muoversi in un ambiente fisico; più precisamente, con questo termine si intende un veicolo automatizzato, controllato da un software, che utilizza sensori e altri dispositivi per identificare l’ambiente circostante e che, combinando i progressi dell’intelligenza artificiale con la robotica fisica, è in grado di navigare nell’ambiente circostante. Da qualche anno a questa parte, la popolarità di questi robot è cresciuta grazie al passaggio dagli AGV (Automated Guided Vehicle) ai più recenti AMR (Autonomous Mobile Robots) che ha fatto sì che la mobile robotics, cioè la robotica mobile, non sia più soltanto una tecnologia ad appannaggio delle grandi industrie logistiche ma anche delle PMI.

AGV e AMR, caratteristiche e differenze Se con il termine cobot si fa riferimento, in maniera generica, a qualsiasi tipo di robot collaborativo, sia esso mobile, fisso o antropomorfo, con AGV si intendono invece i veicoli/robot a guida automatica con limitata intelligenza “a bordo” che utilizzano dei percorsi fissi per muoversi, generalmente lungo bande magnetiche incorporate al pavimento dello stabilimento. Questa tipologia di robot mobili è presente oramai da decenni nei magazzini e nei centri logistici. I modelli più innovativi usano dei semplici sensori per rilevare gli ostacoli presenti lungo il percorso, senza tuttavia poterlo modificare o variare. In pratica, quando viene rilevato un ostacolo, il robot si ferma e attende che l’ostacolo venga rimosso. L’AGV, infatti, può solo attenersi al percorso prestabilito dalle tracce lungo le quali è vincolato a muoversi, senza avere la possibilità di abbandonarlo o cambiarlo. Gli AMR, invece, nati proprio come evoluzione degli AGV, sono in grado di superare questi limiti e ostacoli, richiedendo poca o nessuna guida esterna e necessitando soltanto di una connessione stabile. Quindi un AMR è un Robot Mobile Autonomo a navigazione naturale, in grado di ridefinire percorsi ed evitare ostacoli. Per navigazione naturale si intende che il robot possa effettuare una mappatura dell’ambiente, essendo in grado di navigare e localizzarsi semplicemente “osservando” l’ambiente stesso in cui è inserito. Ciò significa che l’AMR può definire il percorso al momento, senza richiedere percorsi fissi predefiniti e che, se viene rilevato un ostacolo, regola in autonomia velocità e traiettoria, per navigare intorno all’oggetto mentre, nel caso in cui ciò non fosse possibile, è in grado di ricalcolare autonomamente il percorso per raggiungere la destinazione prevista. L’impiego più diffuso di questa tipologia di robot riguarda principalmente il trasporto dei materiali all’interno e all’esterno degli stabilimenti, lungo le linee di produzione e assemblaggio

e da e verso il magazzino, ad esempio; un’attività ripetitiva, che richiede tempo e certamente non ha valore aggiunto per l’intelletto umano, e quindi propria della robotica collaborativa, tecnologia che sta prendendo sempre più piede nel mondo industriale, proprio in relazione alla possibile sostituzione degli operatori in diverse operazioni non ergonomiche e ripetitive nella maggior parte delle aziende. Questo è vero soprattutto per il mondo dell’assemblaggio, dove i cobot ormai si sono fatti strada all’interno degli stabilimenti. I principali vantaggi degli AMR consistono quindi nell’autonomia, in virtù della loro capacità di guida naturale, nella sicurezza, data dal movimento sicuro tra persone e ostacoli, la velocità di implementazione e configurazione, la flessibilità e la facilità di programmazione e di utilizzo, tramite tablet o smartphone, i costi di installazione e messa in servizio contenuti e, infine, la scalabilità, ovvero la possibilità di gestire la dimensione della flotta in base alle esigenze dettate dalle variazioni del carico di lavoro.

Le applicazioni della robotica collaborativa e mobile Robotica collaborativa e mobile e intelligenza artificiale sono considerate tra le principali tecnologie abilitanti l’industria 4.0 perché in grado di ridisegnare e ottimizzare i processi di produzione in diversi settori e di modificare il rapporto tra macchina e uomo, così come tradizionalmente inteso. In particolare, i cobot sono una delle principali leve dell’evoluzione 5.0 dell’industria proprio per la capacità di interagire fisicamente e in sicurezza con l’uomo e di condividerne lo spazio, senza rimanere più confinati in una sorta di “gabbia” di separazione. Il robot così diventa in grado di sollevare l’uomo dalle operazioni gravose con un rischio biomeccanico elevato, quali ad esempio il trasferimento e la manipolazione di carichi elevati, l’esecuzione di mansioni ripetitive ed usuranti, e d’altro canto il robot può beneficiare delle abilità individuali dell’uomo, in grado di prevedere e risolvere situazioni imprecise, adattarsi alla flessibilità e alla variabilità dei compiti (Pieskä and Kaarela 2018). Questa sua capacità persiste anche in ambienti arbitrari e non strutturati, in un layout di impianto altamente flessibile, quale quello tipico della piccola media impresa, dove è richiesta una maggiore flessibilità di linea e di prodotto. Il grande vantaggio applicativo assicurato dai cobot sta proprio nella loro capacità di assolvere a una gran quantità di attività diversificate, dalle più semplici alle più complesse. Quello che emerge quotidianamente, dal confronto con le aziende che utilizzano i cobot, è la sostanziale mancanza di limiti all’utilizzo dei robot collaborativi. L’uso dei cobot ha infatti un effetto dirompente sulle operazioni di Pick&Place, un vero must per questi robot, di asservimento macchine utensili come CNC o macchine per lo stampaggio plastico, anche per la produzione di prototipi e piccoli lotti di prodotto, così come automatizzare e ottimizzare la produzione di lotti lunghi, di packaging e pallettizzazione, di controllo qualità, operazione di precisione e ripetibilità, e di assemblaggio, dove, quando dotati di un sensore forza/coppia sul polso possono essere integrati in qualsiasi applicazione, garantendo costantemente l’erogazione della giusta forza nella manipolazione dei componenti.

Nel dossier che segue alcune delle soluzioni di robotica collaborativa e mobile proposte dalle aziende del settore. Buona lettura!

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 31
N

SMART, LA PINZA PNEUMATICA DI CAMOZZI

UN CONCEPT TECNOLOGICO ALTAMENTE INNOVATIVO CHE INTEGRA LE FUNZIONI DI UNA MANO, COMBINANDO EFFICIENZA, FLESSIBILITÀ, ERGONOMIA E INTELLIGENZA IN UN SOLO DISPOSITIVO

GGli organi di presa robotici sono la parte terminale della catena cinematica di un robot industriale, ossia l’effettivo collegamento tra robot e l’oggetto da manipolare. Nel caso di pinze, i principali tipi di azionamento sono pneumatici o elettrici. Le pinze pneumatiche sono le più diffuse, poiché hanno costi contenuti, forniscono una buona forza di presa ed il controllo risulta più semplice rispetto gli azionamenti elettrici. Di contro non permettono di modulare in modo flessibile forza o posizione delle dita di presa.

Le pinze elettriche, grazie all’attuatore elettrico che muove le dita, permettono un controllo molto preciso, a discapito del costo e della forza di presa.

La pinza Smart è frutto di un progetto di ricerca che ambisce allo sviluppo di una serie di prodotti e tecnologie per le pinze Camozzi del futuro svolto, nell’ambito del laboratorio congiunto CamozziIstituto Italiano di Tecnologia di Genova. L’obiettivo è stato quello di sviluppare un sistema di presa che coniugasse i vantaggi di entrambe le tecnologie mediante l’utilizzo di pneumatica proporzionale. Leader

nella progettazione e produzione di componenti per il controllo del movimento e dei fluidi, e di sistemi e tecnologie per l’automazione industriale, il settore dei trasporti e del life science, Camozzi è da sempre orientata alla semplificazione progettuale di sistemi complessi, a partire proprio dai componenti stessi.

“La pinza Smart Camozzi è un concept tecnologico innovativo che integra le funzioni di una mano, combinando efficienza, flessibilità, ergonomia e intelligenza in un solo dispositivo. Ma non solo. È in grado anche di vedere e “percepire” gli oggetti che devono essere manipolati, esigenza di fondamentale importanza nel settore del gripping e negli end effector per il mondo della robotica, di analizzarne e stimarne le dimensioni, il peso e la distanza”, ha spiegato Fabio Bottarelli, Product Manager Actuation & Handling - Business Development Manager Handling & Robotics di Camozzi Automation. Una manipolazione sempre più efficiente, ambito in cui Camozzi eccelle per tecnologia e soluzioni innovative, è determinante per l’incremento della produttività.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 32
ROBOTICA DOSSIER
CAMOZZI AUTOMATION

Le principali funzioni della pinza pneumatica Smart

• Controllo di forza in anello aperto: controllo proporzionale della pressione in ingresso.

• Controllo di forza in anello chiuso: integrazione nel controllo ad anello aperto di estensimetri (celle di carico) posizionate direttamente sulle dita con una risoluzione da 0,5 a 1,75 N.

• Controllo di posizione e di dimensioni grazie all’utilizzo di un encoder assoluto.

• Funzione peso del pezzo tramite l’uso di estensimetri.

• Funzione object detection tramite sensori di visione/prossimità (TOF).

• Funzione rilevamento oggetti in avvicinamento: grazie alla presenza dei sensori di visione/prossimità disposti sui lati della pinza, si è in grado di rilevare oggetti in avvicinamento (15 cm).

• Rilevamento del centro di contatto nella presa del pezzo: grazie ad una pelle sensibile posizionata sulle dita si è in grado di rilevare il centro di contatto e quindi anche di capire se intervengono eventuali movimenti/ scivolamenti del pezzo durante la fase di movimento del Robot.

• Funzione antiscivolamento: tale funzione può essere eseguita anche attraverso l’utilizzo dei sensori di visione utilizzati per l’object detection o attraverso le celle di carico (estensimetri).

• Comandi a pulsante programmabili: la presenza dei sensori TOF permette, a fronte di programmazione flessibile, di utilizzarli come dei tasti che in funzione della combinazione di TOF attivata possono gestire funzioni pinza (apertura/chiusura griffa per esempio) o comunicare al Robot di eseguire delle funzioni, ad esempio, attivare la funzionalità free drive.

I vantaggi dell’integrazione

pneumatica

La pinza sviluppata è dotata di valvole miniaturizzate, che sono pilotate da un controllo integrato nel corpo, oltre ad essere integrata di sensori in grado di raccogliere informazioni sul componente preso e sull’ambiente circostante, per poi elaborarle e mettere in atto reazioni adeguate in base alla situazione. La pinza è così in grado di eseguire controllo in forza in anello aperto, in anello chiuso (sulle celle di carico integrate), di posizione delle dita (tramite un encoder integrato), di peso del pezzo (per mezzo delle celle di carico), di “object detection” (utilizzando i sensori a tempo di volo). L’integrazione di elettronica sulla pinza pneumatica permette di elaborare localmente i segnali provenienti dai sensori e di fare controlli di manutenzione predittiva, nonché di riconfigurare la pinza in modo rapido, abbattendo i setup o i cambi formato. Il concept attuale prevede diverse configurazioni della parte di processing a bordo pinza. L’obiettivo è quello di interfacciare la pinza nella maniera più semplice possibile, quindi “plug & play”, ai cobot in commercio, ricorrendo ai più comuni protocolli di comunicazione. Questa soluzione garantisce un aumento della produttività dei processi e riduzione degli scarti, un miglioramento della sicurezza dell’operatore e degli impianti e una maggiore flessibilità e riusabilità. Si pone quindi come uno dei vari sviluppi tecnologici all’interno del percorso che Camozzi sta seguendo verso la fabbrica intelligente, interconnessa ed ecosostenibile.

Una pinza con 5 sensi

La pinza Smart di Camozzi vede, comunica, analizza, percepisce e connette. La pinza può inoltre svolgere alcune funzioni di sicurezza, come rilevare oggetti in avvicinamento e pilotare il robot per

comportarsi di conseguenza e verificare, grazie alla pelle sensibile sulle dita, se il pezzo sta scivolando per eventualmente segnalarlo o stringerlo più forte. Questa pinza intelligente può essere programmata tramite Wifi o NFC ed è predisposta per interfacciarsi con i principali protocolli di comunicazione seriale. Alcune funzioni possono essere impostate in modo custom, ad esempio programmando i sensori a tempo di volo per eseguire funzioni specifiche, come ad esempio, mettere il robot in modalità free drive.

Cosa può fare la pinza Smart

Dotata di sensoristica avanzata e collegata a un cobot, la pinza è uno strumento non solo di presa del pezzo, ma anche di misura e interazione avendo capacità di adattamento, presa, sensibilità ed elaborazione. Può svolgere operazioni di handling articolate e molto complesse. “In pratica, la pinza diventa un componente smart connesso e un generatore di dati di processo per le piattaforme. Oltre ad essere una pinza intelligente, è anche una piattaforma di sviluppo tecnologico dalla quale verranno derivati i futuri prodotti per il mondo dell’handling, che si basano in buona parte sulla sensoristica avanzata”, ha dichiarato Bottarelli. Le tecnologie e le funzionalità introdotte sono in grado di offrire una serie di vantaggi, tra i quali l’aumento della produttività dei processi e la riduzione degli scarti, la possibilità di rendere in tempo mascherato attività come la misura e il peso del pezzo, che altrimenti avrebbero avuto una loro stazione dedicata, oppure, attraverso la manutenzione predittiva eseguita sui componenti interni, limitare i fermi macchina. La pinza consente inoltre l’incremento della sicurezza dell’operatore e degli impianti ed è caratterizzata da una notevole flessibilità e grazie alla possibilità di riprogrammare la pinza ed utilizzarla in applicazioni diverse.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 33
dell’elettronica sulla pinza

FLESSIBILITÀ ED ALTA VELOCITÀ NEL PET FOOD

UUno dei segmenti di punta in cui GAMPACK GROUP, con sede a Piacenza nel cuore della Packaging Valley emiliana, è cresciuto negli ultimi anni è il cibo per animali domestici. Il Gruppo piacentino può vantare un know-how acquisito nel corso degli anni nell’integrazione di sistemi di packaging secondario e terziario. Oggi, progetta e costruisce soluzioni innovative per una gestione ottimale del fine linea principalmente per l’industria alimentare, lattiero-casearia, pet-food, cosmetica, chimico-farmaceutica, dell’igiene e cura della persona. Il Gruppo è in grado di offrire un supporto tecnologico di alto profilo nella progettazione e realizzazione di sistemi di confezionamento efficienti e moderni.

Nello specifico, le soluzioni proposte da GAMPACK GROUP per i sistemi di confezionamento e pallettizzazione si basano su una sapiente combinazione tra innovative soluzioni robotiche e l’applicazione delle più avanzate tecnologie alle tradizionali

macchine confezionatrici.

Grazie alla sua sinergia di rete e al contestuale sviluppo nell’innovazione e nell’eco-sostenibilità, GAMPACK GROUP è stata in grado di controbilanciare il periodo di crisi dovuto alla pandemia da Covid19 che ha investito l’economia mondiale, capitalizzando i propri core asset e sfruttando la flessibilità delle proprie macchine confezionatrici per rispondere alle esigenze del mercato.

Uno dei segmenti in cui GAMPACK GROUP è cresciuto maggiormente negli ultimi anni è quello del PET FOOD, che nel 2021 ha registrato una crescita di circa il 6% negli Stati Uniti e del 4% in Europa. Solo in Italia il comparto dell’alimentazione degli animali domestici ha sviluppato un giro d’affari di 2.431 milioni di euro con un incremento del fatturato del +8%. I clienti di questo settore hanno bisogno di macchinari molto affidabili e flessibili, che abbiano dimensioni compatte. Per soddisfare tali richieste, l’azienda ha da

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 34
ROBOTICA DOSSIER
SOLUZIONI ROBOTICHE E TECNOLOGIE AVANZATE PER UN’INNOVATIVA LINEA DI PACKAGING PER UNA PRIMARIA AZIENDA AUSTRIACA LEADER NEL SETTORE DEGLI ALIMENTI SECCHI PER ANIMALI GAMPACK GROUP

poco creato un’innovativa linea di confezionamento robotizzato per una nota azienda austriaca leader nel settore degli alimenti secchi per animali.

Una linea robotica flessibile ed efficiente

Il sistema progettato dal Gruppo offre un’elevata flessibilità, garantendo al contempo un alto grado di efficienza. Entrando nello specifico del progetto, gli alimenti secchi per animali domestici sono confezionati all’interno di doypack provenienti dalla macchina riempitrice. I pacchetti arrivano sdraiati con il fondo in avanti.

All’inizio passano attraverso una bilancia integrata dinamica, dotata di un dispositivo di espulsione dedicato che elimina i doypack non vendibili mediante uno scivolo in acciaio inossidabile. I prodotti giungono poi su un nastro trasportatore che, grazie ad un sistema di visione 3D, controlla la posizione di ogni singolo pacchetto comunicandola a due robot Delta ad alta velocità.

Questi ultimi prelevano ciascun doypack e lo posizionano correttamente all’interno delle scatole precedentemente formate da una stazione robotizzata dedicata; i prodotti sono posizionati secondo la disposizione prevista (in questo caso prima viene riempito il coperchio, poi il vassoio è posizionato al di sopra e infine la confezione è capovolta, mentre in altri casi la confezione può essere differentemente composta). I coperchi delle scatole vengono forgiati usando un robot a tre assi che preleva le fustelle stese dal magazzino

orizzontale, le forma tramite una tramoggia e le posiziona su un sistema di trasporto inclinato motorizzato che si muove in controflusso rispetto all’arrivo dei prodotti, garantendo la massima efficienza di riempimento.

A questo punto viene riempito il coperchio e chiuso lateralmente, successivamente un robot manipolatore preleva la fustella stesa dal magazzino cartoni e la posiziona sul coperchio formato e riempito al fine di completare la confezione. Le scatole chiuse sono poi capovolte e spostate su di un nastro trasportatore che le porta verso l’uscita seguendo il flusso del prodotto con una velocità massima di uscita di 15 confezioni al minuto.

La linea qui descritta ha rappresentato per il Cliente la risposta ottimale ai suoi problemi di spazio, garantendo nel contempo la migliore sinergia tra la riempitrice dei Doypack e la confezionatrice a valle, le quali sono collegate tra loro in una soluzione progettuale armonica.

La chiave del successo di GAMPACK GROUP è la sua forza innovativa e la vicinanza al mercato, due caratteristiche che consentono all’azienda di rispondere alle esigenze dei Clienti sviluppando soluzioni pionieristiche e dedicate. Grazie alla significativa esperienza maturata anche nel settore del PET FOOD, ancora una volta GAMPACK GROUP è stata in grado di offrire un supporto tecnologico di alto profilo nella progettazione e realizzazione di sistemi di confezionamento efficienti e moderni.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 35

FABBRICHE SMART E AMR, LA COPPIA PIÙ BELLA DEL MONDO

DDigitalizzazione e robotica sempre più coese, stanno tracciando la direzione che prenderà la fabbrica smart nell’immediato futuro. Logistica e processi all’interno delle fabbriche sono sempre più robotdigitalizzati.

Mobile Industrial Robots - MiR, pioniere nell’automazione della logistica, attraverso i suoi rivoluzionari AMR, scatta una fotografia sull’attuale scenario industriale e di ciò che succede all’interno delle fabbriche. Un percorso attraverso la materia grezza che si trasforma in prodotto finito: dal momento in cui le merci e le materie prime arrivano in fabbrica fino a quando i prodotti finiti sono pronti per la distribuzione. L’automatizzazione dei processi, così come i robot mobili autonomi, ricoprono un ruolo cruciale nella gestione delle fasi del ciclo produttivo, anche se restano ancora ampi margini di miglioramento.

Cosa sono attualmente gli AMR?

I robot mobili autonomi (AMR) sono uno dei pilastri nella

tecnologia di automazione e uno strumento ideale per aiutare a raggiungere l’ottimizzazione nei processi di produzione che si basano su strategie lean, durante l’intero percorso del prodotto. Le caratteristiche che li hanno resi indispensabili sono l’altissima flessibilità, l’essere collaborativi e di semplice utilizzo, nonché la rapidità di integrazione in una o più parti di logistica interna. I risultati che conseguono dalla loro adozione sono la garanzia di un flusso coerente ed efficiente di materiali e merci in qualsiasi direzione. Un altro aspetto importante è il ruolo che gli AMR ricoprono nell’incrementare il grado di sicurezza sul posto di lavoro, ovvero ridurre il contatto dei dipendenti con mezzi pericolosi e minimizzare l’incidenza di problemi fisici del personale dovuti ad azioni ripetitive o alla movimentazione di carichi pesanti. L’adozione di AMR per i compiti gravosi e ripetitivi, mira ad ottenere un luogo di lavoro sicuro che possa contribuire per prima cosa alla salvaguardia del bene più prezioso, il personale. Un maggior livello di benessere lavorativo è generato

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 36
ROBOTICA DOSSIER
MIR

per prima cosa dall’esclusione degli operai dai compiti ripetitivi e di scarso valore.

L’intralogistica interna può ancora migliorare

Probabilmente si tende a non prendere molto in considerazione che, all’interno di un sito produttivo, il percorso che compie la materia prima per trasformarsi in prodotto finito si traduce in diversi chilometri. MiR prende in considerazione tutte le varie fasi e tutti gli spostamenti fisici che materia prima, semilavorati e prodotto finito compiono e i compiti svolti e che potranno assolvere in futuro i robot mobili autonomi. Le materie prime e i componenti subiscono un lungo processo costituito da molti passaggi, dall’area di ricezione, ai punti di stoccaggio nel magazzino, fino alla consegna alle linee di produzione. Una volta ottenuto il prodotto finito avviene il processo in senso opposto fino alla zona di spedizione. Lo scenario attuale mostra che anche negli ambienti industriali altamente automatizzati, alcuni processi di movimentazione sono ancora svolti manualmente sia tramite trans pallet e carrelli che da carrelli elevatori.

Logistica inbound e outbound

La logistica inbound riguarda le aree di ricezione dove le materie prime, le attrezzature e i resi merce devono essere scaricati, visionati e trasportati in modo efficiente e sicuro verso ogni destinazione interna alla fabbrica. Nella maggior parte degli ambienti, i carrelli elevatori vengono utilizzati per prelevare la merce dai mezzi di trasporto esterni e movimentare i materiali all’interno dello stabilimento. Con l’uso di carrelli elevatori esiste tuttavia un significativo rischio di incidenti con relativi danni a persone e merci. Per questo motivo i carrelli elevatori dovrebbero operare soltanto tra punti di scarico e consegna/spunta, lasciando quindi la restante movimentazione a carico del personale. Gli AMR più potenti possono assolvere a questo compito trasportando autonomamente e in qualsiasi area interna dello stabilimento pallet di varie dimensioni, mitigando in modo significativo i rischi dovuti al transito dei carrelli elevatori o i transpallet elettrici. Quando il prodotto è finito e confezionato, è previsto lo spostamento da fine linea verso le zone di immagazzinamento e spedizione. La peculiarità degli AMR è quella di poter trasportare prodotti finiti pesanti o di grandi dimensioni ponendo rimedio a più problematiche: ad esempio nastri trasportatori non adatti a dimensioni/peso del prodotto finito, o movimentazione manuale che potrebbe causare problemi/infortuni ai dipendenti. Anche in questo ambito, gli AMR influiscono in modo positivo nel limitare l’uso dei carrelli elevatori soltanto a quei compiti dove risultano più sicuri ed efficienti, come il carico su camion o nei container di spedizione. Inoltre, gli AMR possono essere usati anche per altri incarichi che richiedono tempo, come il recupero e la restituzione di pallet vuoti o materiali di imballaggio usati, sottoprodotti e scarti di lavorazione dalle varie aree della fabbrica verso

le zone dedicate per lo smaltimento. La movimentazione dei materiali necessari alle linee di produzione e assemblaggio si svolge in ambienti dinamici e alla presenza di numerosi dipendenti, pertanto l’uso dei classici carrelli elevatori o transpallet elettrici non è raccomandato. Il grande vantaggio degli AMR è che non è richiesta alcuna modifica all’infrastruttura come invece lo è per gli AGV. Poiché oggi è richiesto un livello di flessibilità produttiva sempre crescente, è quantomai necessario avere un elevato livello di riconfigurabilità dei percorsi.

La logistica interna con l’interoperabilità dei sistemi Gli AMR possono svolgere un’ampia gamma di compiti e applicazioni e ciò è dovuto anche a diversi moduli top come scaffalature, unità di sollevamento, nastri trasportatori e bracci robotici. Inoltre, l’AMR sta diventando collaborativo anche con altri sistemi automatizzati grazie al grado di autonomia di livello elevato, diventando così parte integrante di un più ampio sistema. A questo proposito, MiR si sta concentrando nello sviluppo di applicazioni che vedono nell’interoperabilità dei sistemi la caratteristica principale. Uno degli esempi più interessanti è il sistema che combina l’AMR con il magazzino verticale automatico, soluzione messa a punto da MiR e Modula. Questa applicazione è in grado di preparare il materiale, prelevarlo e trasportarlo verso le linee produttive come anche compiere il percorso inverso, dall’area di ricezione della merce verso il magazzino verticale, per le operazioni di stoccaggio. Inoltre, soluzioni come questa, sono implementabili attraverso l’utilizzo di una flotta di AMR e hanno la possibilità di interagire anche con un software di orchestrazione in modo da ottenere dati di processo fruibili per l’analisi e l’ottimizzazione dei flussi, nonché la situazione real time sul corretto svolgimento delle operazioni e per l’eventuale previsione delle scorte. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 37
M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 38 UNA DELLE TENDENZE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL MOMENTO È L’INTEGRAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI SISTEMI ROBOTICI TRADIZIONALI, GRAZIE ALLA POSSIBILITÀ DI IMPLEMENTARE, TRA L’ALTRO, FUNZIONI AVANZATE DI MANUTENZIONE PREDITTIVA ROBOTICA DOSSIER MITSUBISHI ELECTRIC ROBOTICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: I VANTAGGI DELL’INTEGRAZIONE SECONDO MITSUBISHI ELECTRIC

UUno degli sviluppi più promettenti della robotica è l’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) e, in particolare, l’implementazione di funzioni avanzate di manutenzione predittiva. Quest’ultima permette di fornire all’utente un avviso tempestivo relativamente alle parti difettose o deteriorate. La disponibilità di queste informazioni offre al team dedicato al supporto tecnico l’opportunità di eseguire qualsiasi manutenzione con largo anticipo rispetto a qualsiasi guasto effettivo, riducendo i tempi di inattività non pianificati e diminuendo i tempi di inattività pianificati. Ciò è rilevante tanto per i robot quanto per altri aspetti della linea di produzione: è infatti necessaria una manutenzione periodica sui vari servocomandi del robot per garantire un funzionamento affidabile a lungo termine. La manutenzione predittiva può essere migliorata in modo significativo dall’intelligenza artificiale, in cui gli algoritmi di machine learning guidano analisi basate sulle reali operazioni della macchina, non solo confrontando il tempo operativo con un modello statico, ma andando oltre e prendendo decisioni su dati in tempo reale e sulla base di trend storici. Un esempio di manutenzione predittiva basata sull’intelligenza artificiale è offerto dall’opzione MELFA

Smart Plus di Mitsubishi Electric, fornita nell’ambito delle ultime serie di robot. Questa nuova tecnologia integrata verifica l’assorbimento degli assi del robot e li confronta con i modelli di degrado dei componenti soggetti ad usura, ricavando i programmi di manutenzione in base alle condizioni operative effettive. Offre inoltre funzionalità di simulazione per prevedere la vita del robot durante la fase di progettazione dell’applicazione e stimare i costi di manutenzione annuali. Ciò offre agli ingegneri l’opportunità di modificare il funzionamento del robot per prolungare il ciclo di vita. Riconoscendo l’importanza strategica della tecnologia, Mitsubishi Electric sta sviluppando sistemi di intelligenza artificiale con un marchio distinto, MAISART (Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology), con l’obiettivo di consentire alle aziende di ottenere i massimi benefici dall’AI.

Digitalizzazione step by step

Recentemente Mitsubishi Electric ha supportato un cliente in ambito automotive che, grazie al Digital Twin, è passato da un approccio di manutenzione preventiva a uno di tipo predittivo, e quindi da una stima basata sul tempo operativo del robot proprio dell’approccio preventivo ad un calcolo basato sul reale assorbimento degli assi del robot. Questo secondo approccio tiene conto di tutti i parametri dell’applicazione, valutando velocità, accelerazioni e stato di carico previsti dal ciclo. Poiché oggi i dati che alimentano il Digital Twin ricoprono un ruolo centrale e sono diventati indispensabili in ogni azienda, Mitsubishi Electric propone un nuovo approccio per accompagnare i clienti nel loro percorso di digitalizzazione. Questo approccio, chiamato SMKL - Smart Manufacturing Kaizen Level - si basa sulla filosofia giapponese Kaizen del

miglioramento continuo e mira a conseguire obiettivi ambiziosi ma con un approccio metodico e graduale, che prevede un miglioramento passo dopo passo, partendo dalla raccolta, visualizzazione, analisi e ottimizzazione dei dati per il singolo processo, linea o fabbrica, fino a coinvolgere l’intera Supply Chain. Questa filosofia è basata su chiari KPI per un ROI (Ritorno dell’investimento) misurabile.

Il Progetto RAISE™

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale apre la strada a scenari applicativi sempre più vasti. Mitsubishi Electric ha stretto recentemente una partnership con la start-up italiana MYWAI per lo sviluppo dell’innovativo progetto RAISE™ (Robotics as an Intelligent Services Ecosystem), in cui un ecosistema distribuito formato dalla soluzione Edge AI MYWAI™, i Robot Mitsubishi Electric e la soluzione SCADA ICONICS sarà orchestrato usando il nuovo standard aperto di interoperabilità OPC UA Robotics della OPC Foundation. Il progetto è stato realizzato per il Consorzio Europeo Trinity Robotics, che coinvolge numerosi partner EU tra cui CECIMO™, l’associazione Europea dei costruttori OEM di Macchine Utensili. “Fornire Edge Intelligence per tutti” è il principio su cui si basa l’attività di MYWAI, start-up nata nel 2021 a Sestri Levante, in provincia di Genova, specializzata sul tema della convergenza su Edge Computer di Artificial Intelligence, Industrial IoT e Blockchain. MYWAI sta realizzando, in collaborazione con Mitsubishi Electric, Yolo Insurtech e Neurotechnologjios, un nuovo ecosistema per Equipment as Intelligent Services. Inizialmente rivolto al mercato dei robot industriali, ma applicabile a qualunque macchina utensile evoluta, l’ecosistema utilizza nuovi standard per l’interoperabilità semantica delle macchine e dei loro gemelli digitali (l’OPC UA Information Models della OPC Foundation), attualmente condivisi da un numero crescente di fornitori e acquirenti di macchine utensili europei con l’obiettivo di sviluppare nuovi modelli architetturali e di servizio per il monitoraggio, la manutenzione, il pagamento, l’assicurazione, la certificazione e l’interazione di macchinari sia nel mondo reale che in quello cyberphysical del nascente Metaverso produttivo. La visione prevede un digital twin della macchina certificato all’interno dell’ecosistema digitale, che permetta alle aziende e agli enti coinvolti di avere accesso da remoto ai dati reali della macchina e del ciclo, aprendo a differenti scenari di business, basati sul tempo di utilizzo e soprattutto sulla reale produttività del bene. Il progetto trae origine dalla premessa che oggi, dopo che il modello di business “as a service” ha confermato la sua validità in mercati come quello dei media, dei servizi e della mobilità recentemente passati attraverso una trasformazione digitale pervasiva, il concetto di servitizzazione sta per coinvolgere anche il settore manifatturiero. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 39

SOLUZIONI INNOVATIVE PER MIGLIORARE L’IMPIEGO DEI ROBOT A GUIDA AUTONOMA

PPer progettare processi e metodi di produzione altamente flessibili, i sistemi di trasporto senza conducente sono sempre più utilizzati nelle fabbriche intelligenti. Rispetto ai sistemi di movimentazione tradizionali, gli AGV e AMR sono più flessibili, svolgono molte mansioni, anche gravose, e vengono utilizzati per svolgere qualsiasi compito, come ad esempio la movimentazione. È noto come questi robot a guida autonoma riducano l’errore umano nelle esecuzioni ripetitive dei lavori e ottimizzino le attività a favore di una maggiore disponibilità produttiva. Gli AGV e AMR migliorano l’ergonomia, la sicurezza e sono perfetti per potenziare l’efficienza della propria attività.

D’altro canto, un impiego massiccio dei sistemi AGV e AMR all’interno della propria struttura e organizzazione comporta nuovi assetti e opportuni adeguamenti. In primo luogo la sicurezza: quali misure di sicurezza adottare per far coesistere i diversi dispositivi in un unico ambiente? Come preservare l’integrità degli operatori e delle macchine? Come far interagire questi robot con l’ambiente circostante in totale sicurezza? Oltre alla sicurezza occorre anche considerare il sistema di navigazione di tali robot, aggiornarlo e tararlo per una maggiore dinamicità e flessibilità.

Se non si dispone di un sistema di comunicazione affidabile e stabile si compromette infine l’intero processo produttivo.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 40
ROBOTICA DOSSIER
NELLA SMART FACTORY, I SISTEMI DI TRASPORTO SENZA CONDUCENTE, COME GLI AUTOMATED GUIDED VEHICLES (AGV) E GLI AUTONOMOUS MOBILE ROBOTS (AMR), SONO SEMPRE PIÙ UTILIZZATI, PERMETTENDO DI AUMENTARE ULTERIORMENTE LA FLESSIBILITÀ DELLA PRODUZIONE PHOENIX CONTACT

Come rendere la comunicazione efficiente tra i vari robot a guida autonoma? Come possono interagire con le altre macchine e gli operatori? Queste sono alcune delle domande a cui Phoenix Contact, leader mondiale per i componenti elettronici, sistemi e soluzioni di ingegneria elettrica, elettronica e per l’automazione industriale, fornisce una risposta attraverso le sue soluzioni innovative.

Una gamma di soluzioni avanzate per l’automazione

Grazie ad un’esperienza ventennale nel supportare i propri clienti nello sviluppo di macchine e impianti, Phoenix Contact propone una serie di soluzioni innovative utili a migliorare l’impiego dei robot a guida autonoma: dal controllore di ultima generazione PLCnext Technology a bordo veicolo che permette l’integrazione di ulteriori funzioni secondo un approccio modulare, a sistemi per la trasmissione affidabile di dati via wireless, ai dispositivi per una interazione sicura uomo-macchina e macchina-macchina, fino ai dispositivi per la gestione dell’energia efficientando l’alimentazione della batteria e la relativa ricarica.

Una gamma completa di soluzioni d’automazione avanzate in grado di soddisfare funzioni di controllo, di sicurezza, di alimentazione e di comunicazione dei robot a guida autonoma per migliorare la gestione dei sistemi AGV/AMR e rendere ancora più efficiente l’attività produttiva.

Elettrificazione da un unico fornitore

Il pacchetto di soluzioni di Phoenix Contact consente una facile integrazione delle funzioni con il controllo a bordo veicolo. Tramite la piattaforma di controllo aperta PLCnext Technology, con sistema operativo Linux, è possibile aggiungere e programmare diverse funzioni del robot a guida autonoma con software di terze parti e

impiegare linguaggi di alto livello come C, C++, Matlab, Phyton. Le funzioni aggiuntive consistono in hardware estremamente compatto a salvaguardia dello spazio per altre installazioni.

I moduli della serie WLAN di Phoenix Contact garantiscono una comunicazione wi-fi efficiente e affidabile per la trasmissione dei dati stabile e senza interferenze. Grazie a soluzioni in grado di gestire in modo ottimizzato l’alimentazione delle varie componenti installate all’interno del robot, è possibile ottenere una maggiore autonomia della batteria. La batteria è inoltre impiegata minimizzando il più possibile la dissipazione di calore. L’assenza di interazioni e di disturbi nell’alimentazione dei vari sottosistemi presenti a bordo dell’AGV/AMR sono un ulteriore beneficio derivante dall’impiego delle soluzioni proposte.

Le soluzioni Phoenix Contact consentono una navigazione libera da infrastrutture fisse e la massima libertà di movimento del robot a guida autonoma. Grazie al sistema di navigazione Accerion, l’azienda offre un’accuratezza sub-millimetrica, anche in ambienti dinamici. La configurazione è facile ed immediata su tutti i robot mobili.

Maggiore libertà di ricarica con il sistema docker wireless: efficienza e produttività aumentate agli AGV e AMR grazie alla ricarica wireless che consente un’esecuzione rapida, senza usura, e azzera le attività di manutenzione. Il sistema wireless proposto elimina eventuali problematiche elettriche e permette una ricarica veloce per una maggiore disponibilità dei robot. La soluzione si adatta a qualsiasi pacco batteria pre-esistente.

Infine, la piattaforma di controllo PLCnext Technology garantisce una maggiore sicurezza degli operatori e integrità delle macchine. Grazie alle funzioni di sicurezza Profisafe, i dispositivi mobili possono interagire simultaneamente con la linea di produzione in totale sicurezza. Le distanze sono gestite secondo un approccio più dinamico con la possibilità di modularne la profondità in funzione della velocità durante le missioni: “Motion Monitoring”.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 41
OECHSLER, FORNITORE AUTOMOBILISTICO MULTINAZIONALE, STA PORTANDO L’AUTOMAZIONE NELLA PRODUZIONE ADDITIVA A UN NUOVO LIVELLO CON UN PROGETTO PILOTA PIONIERISTICO NEL CAMPO DELLA ROBOTICA MOBILE. PER FARLO HA SCELTO DI UTILIZZARE IL ROBOT MOBILE HELMO DI STÄUBLI ROBOTICA DOSSIER STÄUBLI UN PROGETTO PIONIERISTICO CON HELMO, IL ROBOT MOBILE DI STÄUBLI PER LA PRODUZIONE ADDITIVA Il robot mobile HelMo posiziona in modo rapido e preciso le piattaforme di costruzione nel dispositivo di distacco. Foto: Ralf Högel L’arrivo di HelMo sulla linea di produzione ha eliminato mansioni manuali gravose. Photo: Ralf Högel Con una ripetibilità di ±0,03 mm, il robot è preciso e dinamico allo stesso tempo. Foto: Ralf Högel

TTra le tecnologie chiave di OECHSLER vi è la produzione additiva. L’azienda dispone di circa 150 stampanti, che utilizza per produrre una varietà di materiale per l’industria dello sport e dello stile di vita come suole per scarpe e caschi protettivi.

OECHSLER si caratterizza nella stampa 3D di componenti per la sua post-elaborazione multistadio, una svolta nella produzione industriale. Negli ultimi anni l’azienda ha acquisito una vasta esperienza nella post-elaborazione per la produzione in serie additiva di componenti, rendendola una delle poche imprese al mondo in grado di offrire la produzione di stampa 3D su scala globale.

Massima flessibilità fino a lotti di un singolo pezzo

La produzione di stampa 3D tocca il massimo livello di flessibilità. “Possiamo tranquillamente stampare in lotti da un singolo pezzo, che in realtà è ciò che stiamo facendo per vari progetti, poiché i prodotti differiscono per profili e dimensioni. I nostri processi di stampa erano già altamente automatizzati, ma abbiamo identificato buon potenziale per l’automazione nella post-elaborazione, che originariamente era eseguita a mano”, afferma Michael Trottler, Head of Automation Technology di OECHSLER. Nella fase di postelaborazione, le parti prodotte nel processo additivo acquisiscono le proprietà meccaniche predefinite in varie fasi di lavoro, tra cui pulizia e trattamento termico. Questi passaggi, precedentemente eseguiti manualmente, richiedono la manipolazione di piastre con un peso che tocca i 5,5 chili.

Il team OECHSLER era alla ricerca di una soluzione innovativa per automatizzare questo passaggio. “Il robot mobile HelMo di Stäubli sembrava perfettamente idoneo a questo compito”, afferma Trottler. “Soprattutto perché questo sistema incorpora un TX2-90, un robusto braccio industriale a 6 assi con elevate prestazioni. HelMo ha quindi soddisfatto tutti i criteri. L’intenzione era evitare l’usurante sollevamento manuale di pesi gravosi”, aggiunge.

Ridurre la manipolazione di carichi pesanti

riferimento sulla linea di produzione. Questa calibrazione, che dura pochi secondi, consente al robot di lavorare con una precisione di un decimo di millimetro. Il fattore rilevante è che HelMo viene utilizzato per l’intero ciclo come un robot fisso installato in modo permanente, come spiega Trottler: “Nella stampa 3D, rendere la produzione più flessibile è fondamentale, ed è per questo che abbiamo scelto HelMo. Quando verranno installate ulteriori linee di produzione, HelMo che si muoverà da una postazione all’altra. Inoltre, l’adattabilità di HelMo ci offre l’opportunità di garantire la flessibilità della nostra post-elaborazione, dandoci la flessibilità di poter eventualmente aggiungere altri processi”.

I compiti del robot mobile

Nell’attuale applicazione di HelMo, i componenti stampati in 3D vengono creati utilizzando il processo di stampa liquida. Qualsiasi materiale residuo deve essere rimosso con un processo di pulizia. HelMo alimenta la stazione di pulizia con i componenti stampati. Il tempo ciclo per la pulizia varia a seconda del tipo di componente, delle sue dimensioni e complessità. Il robot poi rimuove i componenti e li posiziona con precisione sulla stazione di separazione. Qui vengono staccati dalla loro piattaforma di costruzione e scaricati tramite un nastro trasportatore. HelMo raccoglie le piattaforme vuote e le impila, pronte per il riutilizzo. Il robot è dotato di una pinza pneumatica doppia che gli consente di gestire l’intera gamma di mansioni. L’inserimento nel sistema di pulizia, in particolare, richiede una sequenza di movimenti precisa e senza scatti per ottenere un bloccaggio sicuro nei supporti. Anche il meccanismo di bloccaggio a molla sul dispositivo di tenuta viene attivato dal robot con la sua pinza. La logica del dispositivo di distacco comunica con il controllore CS9 Stäubli, un sistema di accoppiamento multiplo intelligente di Stäubli Connectors gestisce non solo l’alimentazione del sistema, ma anche la trasmissione dei dati basata su Ethernet.

Grazie alla suo raggio d’azione, il robot mobile può accedere a tutte le postazioni di lavoro senza doversi spostare fuori posizione. Foto: Ralf Högel

L’arrivo del robot ha cambiato la qualità della produzione additiva; viene eseguito manualmente solo lo scarico delle piattaforme delle stampanti 3D che vengono poi inviate ai processi di finitura dove è integrato il robot mobile. Il risultato complessivo dell’integrazione di HelMo è stato quello di ottimizzare il processo e creare un ambiente di lavoro collaborativo. Nella prima fase di post-elaborazione, i componenti stampati vengono puliti e preparati per la fase finale. Il sistema completo è costituito dal robot mobile HelMo, una stazione di pulizia dove viene rimosso il materiale residuo e una stazione di separazione. Grazie a HelMo, tutti i processi di movimentazione in questa stazione sono completamente automatizzati. All’inizio del processo, HelMo si sposta dalla sua posizione di parcheggio alla sua postazione di lavoro, dove si collega al sistema utilizzando un meccanismo di accoppiamento. Si calibra in completa autonomia mediante un sistema di imaging e punti di

I risultati promettenti del progetto pilota OECHSLER ha pienamente raggiunto ciò che si era prefissata di realizzare, scoprendo un nuovo lato dell’automazione. HelMo svolge il suo lavoro in modo rapido, preciso e affidabile e l’obiettivo di sollevare i dipendenti da compiti gravosi è stato realizzato. Il progetto non avrebbe potuto essere realizzato in modo così fluido, veloce ed efficiente se non fosse stato per l’alto livello di competenza del team OECHSLER e dal supporto professionale di Stäubli. “L’assoluta complessità di un tale progetto pilota non dovrebbe mai essere sottovalutata”, aggiunge l’esperto di automazione Trottler. “Ci sono una serie di questioni chiave, dalla valutazione del rischio alla comunicazione fluida, che richiedono risorse e input. Siamo lieti di aver superato tutti gli ostacoli e di essere stati in grado di migliorare le nostre conoscenze, non da ultimo attraverso corsi di formazione Stäubli dedicati, che saranno sicuramente di grande beneficio per noi in tutti i progetti futuri che coinvolgono la robotica mobile”. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 43

LA ROBOTICA COLLABORATIVA SECONDO ONROBOT

U“Un unico sistema, nessuna complessità”, questo il claim di OnRobot, azienda nata come società globale dalla fusione della compagnia danese On Robot, dell’ungherese OptoForce e dell’americana Perception Robotics nel 2018 a Odense, in Danimarca, la città che ha dato i natali e in cui si sono sviluppate altre due altre realtà peculiari della scena robotica mondiale: Universal Robots e MiR, il produttore di robot mobili autonomi. Se all’origine l’azienda danese offriva sistemi di presa molto particolari, pensati per robot collaborativi basati su tecnologie innovative, oggi OnRobot è una realtà molto diversa rispetto a qualche tempo fa ed i suoi prodotti non comprendono soltanto i sistemi di presa ma sensori, sistemi di sostituzione e software che consentono ai piccoli e medi produttori di automatizzare i loro processi come mai prima d’ora: in modo veloce, efficiente ed economico. I prodotti OnRobot offrono nuove possibilità per automatizzare attività che non avresti mai pensato

possibili. I sistemi all’avanguardia di presa e rilevamento per l’automazione industriale di OnRobot consentono di progettare facilmente applicazioni veramente collaborative che permettono al personale di lavorare fianco a fianco con robot collaborativi su assemblaggio, finiture superficiali, pick and place, asservimento e/o collaudo di macchine. Le soluzioni OnRobot consentono di risparmiare tempo e di far crescere l’azienda velocemente con una programmazione unificata e una facile implementazione.

“Abilitando l’automazione collaborativa accessibile ad aziende di ogni dimensione e competenza tecnologica, OnRobot sta abbattendo le barriere globali alla sua adozione, creando un unico ‘One Stop Shop’ progettato per soddisfare tutte le esigenze di automazione e business delle aziende manifatturiere e di stoccaggio”, sottolinea Enrico Krog Iversen, CEO di OnRobot.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 44
ROBOTICA DOSSIER
L’INNOVAZIONE CHE AVVIENE NEL CAMPO DELLE SOLUZIONI DI ROBOTICA COLLABORATIVA È LA NUOVA FRONTIERA DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE PER AZIENDE DI TUTTI I SETTORI E DI OGNI DIMENSIONE ONROBOT

Un unico sistema da un unico produttore e fornitore

Le applicazioni collaborative sono il futuro dell’automazione, in quanto consentono una rapida implementazione, facilità di sostituzione e sicurezza a fianco degli operatori. I produttori acquistano il vero valore aggiunto con le applicazioni collaborative innovative rese possibili da una serie completa di soluzioni Plug & Produce per l’automazione che le rende possibili. OnRobot offre la più ampia gamma di strumenti di fine braccio e soluzioni software per applicazioni collaborative, utilizzando un’interfaccia meccanica unificata che aiuta le aziende manifatturiere ad automatizzare in modo rapido ed efficiente. L’approccio innovativo e incentrato sul produttore consente di risparmiare tempo e denaro per poter proseguire con l’attività. “L’idea di OnRobot – dichiara Iversen - è di prendere in considerazione tutti gli utensili che possono essere utili in una fabbrica - frese, avvitatori, sistemi di presa, accessori per la pulizia o per il cambio utensili - e renderli disponibili alle aziende da un unico produttore e fornitore, nonchè il software necessario per la programmazione o per il risk assessment”. Il vantaggio di questo modello aziendale sta nel potersi rivolgere ad unico fornitore dove trovare tutti i prodotti di cui un’azienda ha bisogno. Tutti basati sulla stessa tecnologia, progettati per lavorare insieme e riconoscersi tra loro, lasciando da parte i problemi di integrazione, poichè tutti i prodotti OnRobot sono compatibili con le principali marche di robot collaborativi ed industriali leggeri. Pertanto, il tempo necessario all’utente finale per settarli e programmarli si riduce moltissimo. Per realizzare un’applicazione completa di robotica collaborativa, non è quindi più necessario acquisire il sistema di presa da un’azienda, quello di visione da un’altra e gli accessori e i complementi da una terza ancora. A parità di personale e quantità di ore-lavoro, oggi, con OnRobot un integratore può completare molti più progetti di prima. “Grazie alle nostre soluzioni si può arrivare a decuplicare il numero di applicazioni progettate e realizzate dallo stesso team. Un orizzonte estremamente promettente per un mercato, come quello della robotizzazione, che sta avanzando moltissimo, a un ritmo molto accelerato, e che si prevede in forte crescita nei prossimi anni”, afferma Iversen. “Per risolvere i problemi che avrebbero dovuto affrontare i system integrator per far fronte alla crescita della richiesta, abbiamo pensato a un modello di business che ci consente di supportare con la nostra tecnologia i system integrator, affinché queste aziende possano seguire le richieste del mercato e trarne vantaggi”, continua Iversen. OnRobot può dunque essere definito come un “abilitatore

del mercato” che mira a rendere la tecnologia disponibile in un modo semplice e ad un costo accessibile, non soltanto ai grandi gruppi industriali ma anche alle tantissime aziende di piccole e medie dimensioni, sia in Italia che a livello globale.

OnRobot Palletizer, la soluzione completa per la pallettizzazione

Disponibile nel mercato da giugno 2022, OnRobot Palletizer è una soluzione di pallettizzazione versatile e collaborativa progettata per superare le complessità fisiche e finanziarie dei processi di pallettizzazione. Configurabile e modulare, supporta le principali marche di robot, tra i quali Doosan, Fanuc, Omron, Techman e Universal Robots. È disponibile sia come sistema completo sia tramite singoli componenti per creare una soluzione mix-and-match. Grazie al suo ingombro ridotto e alla capacità di gestire diverse tipologie di scatole, pacchi, modelli, pallet e altezze di impilamento, OnRobot Palletizer estende l’approccio di OnRobot (“One System, Zero Complexity”) all’automazione collaborativa basata su applicazioni, consentendo agli utenti di scegliere un sistema di pallettizzazione esigenze applicative adatto alle loro specifiche. Come il resto della gamma di prodotti, OnRobot Palletizer è progettato per una rapida implementazione pronta per l’uso e presenta una programmazione veloce, anche per coloro che hanno una minima esperienza di robotica o di processo. La soluzione comprende quattro nuovi prodotti hardware e software. Il primo è OnRobot Palletizing, software di pallettizzazione intuitivo che guida gli utenti nell’intera implementazione, grazie a un’unica interfaccia intelligente per tutti i componenti. Il secondo è OnRobot 2FGP20, una pinza di presa elettrica per pallettizzazione potente e versatile con un carico utile di 20 kg e bracci personalizzabili in grado di gestire scatole pesanti o aperte, prodotti da scaffale e altri contenitori che non possono essere gestiti con le tradizionali pinze a vuoto. Un terzo elemento è OnRobot Lift100, un elevatore a corsa lunga e ad alto carico con una deflessione minima che assicura un posizionamento preciso delle scatole, anche a velocità elevate. Le sue caratteristiche di sicurezza integrate, con funzionalità di arresto certificate da TÜV, facilitano l’impiego collaborativo. Infine, la OnRobot Pallet Station è un apparecchio per pallet robusto, montato a terra, che assicura un posizionamento solido e comprende un sensore integrato per rilevare la presenza dei pallet.

L’integrazione pronta all’uso, con la soluzione di pallettizzazione OnRobot, riduce il tempo di implementazione e offre una flessibilità a prova di futuro. 

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 45
Enrico Krog Iversen, CEO di OnRobot

SPECIALE

IIOT E A CHE PUNTO SIAMO? I sicurezza

Industrial Internet of Things (IIoT) e Industry 4.0 procedono di pari passo. Nel comparto manufatturiero, e non solo, la rapida affermazione dei processi di digitalizzazione e la progressiva crescita di soluzioni e tecnologie IIoT sembrano essere inscindibili l’uno dall’altra, dato che le aziende fanno leva proprio sull’approccio Industry 4.0 per efficientare i propri processi di produzione. Tuttavia, questo binomio, così efficace nel migliorare e ottimizzare tutte le procedure aziendali, introduce nuovi elementi di rischio che toccano soprattutto gli aspetti che riguardano la sicurezza industriale. Il paradigma della Quarta Rivoluzione Industriale (Industry 4.0) trova il suo principale abilitatore proprio nell’Internet of Things, alla base del quale troviamo i dati a giocare il ruolo di protagonisti. Dati, o più precisamente Big Data, che rappresentano il vero valore dell’azienda in quanto essenziali per l’ottimizzazione e l’efficientamento di qualsiasi procedura e processo, nonché indispensabili per abilitare nuove possibilità come quella della manutenzione predittiva, purchè valorizzati. Il concetto di Smart Factory, ovvero la digitalizzazione della fabbrica e quindi la concretizzazione dei principi dell’Industry

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 46
INDUSTRIAL IOT & SECURITY
GLI STRUMENTI DI SICUREZZA A MISURA DI IIOT PER PROTEGGERE L’INDUSTRIA 4.0 E UN QUADRO DELLO STATO DELL’ARTE E DEI TRENDS PIÙ SIGNIFICATIVI IN MATERIA DI CYBERSECURITY INDUSTRIALE di Patrizia Ricci

SPECIALE

PULIZIA INDUSTRIALE

4.0, sta trasformando le aziende manifatturiere di tutto il mondo e oggi più che mai rappresenta una leva fondamentale per mantenere, difendere e guadagnare vantaggio competitivo. Da qualche anno infatti, la parola d’ordine del mercato è flessibilità. La sua traduzione pratica è la Smart Factory, un modello di fabbrica intelligente nel quale la trasformazione digitale, combinata all’automazione industriale, crea un sistema interconnesso di dialogo continuo tra persone, macchinari e sensori e dove i dati interni, rilevati ed elaborati dai dispositivi IoT, diventano la base informativa su cui fondare gli interventi di efficientamento. In base ad una ricerca di Reply, si stima che entro il 2025 il mercato della Smart Factory di Germania, Italia, Francia, Belgio e Paesi Bassi triplicherà, arrivando a un valore di 23 miliardi di euro, con in testa la Germania seguita da Italia e Francia, che passeranno dai 580 milioni di euro del 2020 a 1,547 miliardi di euro. Sensori e dispositivi IoT rendono interconnesso un impianto industriale, ma soprattutto consentono l’acquisizione e il successivo management dei dati, che, aggregati ed elaborati, vengono arricchiti, valorizzati e trasformati in informazioni utili per l’azienda. A seconda della tipologia e della criticità degli stessi, le aziende possono scegliere se optare per un’elaborazione all’interno della propria rete, che garantisce latenza prossima allo zero e controllo totale, oppure attraverso infrastrutture di cloud pubblico, che assicurano scalabilità pressoché infinita e possono agevolmente “accogliere” i grandi volumi di dati generati a livello di shopfloor.

IIoT e sicurezza: verso una cybersecurity OT/IT intelligente

Il grande volume di dati generati ormai sia dentro che fuori dall’impianto rappresenta il maggiore elemento di rischio. Tuttavia, non sono solo le macchine e le linee produttive fisicamente presenti nell’impianto a determinare moli di dati sempre maggiori. Infatti, anche la creazione dei digital twin delle procedure logistiche e produttive, indispensabili per monitorarne le performance e lo stato di funzionamento, genera quantità enormi di dati che mettono a repentaglio la sicurezza dell’impianto nel momento in cui diventano facile preda di cyber criminali, i quali, per definizione, proprio attraverso il furto o la compromissione dei dati realizzano profitti illeciti. D’altra parte, la moltiplicazione dei touch point e dei punti d’accesso alle reti aziendali, essenziali per raccogliere e distribuire le informazioni lungo la catena del valore, rende i network più vulnerabili, più facilmente penetrabili. Ecco perché le aziende non possono permettersi di trascurare la relazione tra IIoT e sicurezza. C’è, inoltre, un’altra variabile da prendere in considerazione: la convergenza IT/OT (Information Technology /Operational Technology). In ambito industriale, la maggiore connettività generata dallo sviluppo dell’Industria 4.0 ha coinvolto in misura sempre più estesa anche i sistemi OT, che solitamente comprendono i sistemi di controllo industriale (ICS) - sistemi di supervisione e acquisizione dati (Scada), sistemi di controllo distribuito (DCS) e controllori logici programmabili (PLC). Tutto quello che prima era SCADA/OT - quindi costituito da tecnologie dedicate “non internet protocol” per definizione - è stato connesso alle reti IT e quindi portato in un contesto IoT per consentire il

trasferimento e lo scambio dei dati critici del business o essere gestiti da remoto. Tradizionalmente, infatti, la sicurezza non è mai stata una priorità negli ambienti OT poiché i macchinari non erano connessi verso reti esterne. In altri termini, non erano soggetti a minacce analoghe a quelle delle reti IT. La convergenza IT/OT, ormai divenuta una consolidata realtà, espone quindi di conseguenza le risorse OT e ICS agli attacchi informatici, che possono propagarsi dal dominio IT agli ambienti operativi. In particolare, il trasferimento di file e dispositivi verso, attraverso e fuori dagli ambienti protetti diventa una potenziale via d’accesso per gli incidenti di sicurezza. Di fatto, l’integrazione tra questi due mondi (IT/OT), tipica del paradigma 4.0, ha fornito una grossa opportunità ai cyber criminali, che minacciando direttamente i dispositivi, i macchinari e le infrastrutture possono causare danni ingenti alla produzione e all’immagine dell’azienda. Proteggere anche il dominio OT, oltre che l’IT, garantendo la necessaria OT/ IT cyber security all’industria 4.0, è diventato prioritario e sempre più urgente. La dissoluzione dei tradizionali perimetri dei reparti operativi e la continua espansione della superficie aziendale, portano ad una convergenza tra IIoT e security industriale per la quale occorrono meccanismi di cyber security intelligenti, dinamici, che non si limitino cioè a isolare i dati dall’ambiente esterno, ma che agiscano proattivamente individuando le minacce e innescando di volta in volta gli strumenti e le strategie adatti a contrastarle. Segmentazione delle reti, monitoraggio dei segmenti di rete IoT, soluzioni di protezione

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 48
INDUSTRIAL IOT & SECURITY

degli endpoint IoT di nuova generazione e sistemi unificati di protezione per le reti IT ed IIoT, in modo da far convergere tutti gli eventi di sicurezza in una sola piattaforma, diventano strumenti indispensabili per assicurare una protezione adeguata.

IIoT e sicurezza: a che punto siamo in Italia L’attenzione crescente alla sicurezza IT, oggi ampliata anche all’ambito OT e IIoT, è evidenziata anche dai dati di settore. L’interesse verso la cybersecurity è ai massimi storici. Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio “Cybersecurity & Data Protection” della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2021 il mercato della cybersecurity in Italia ha raggiunto il valore di 1,55 miliardi di euro, +13% rispetto al 2020, evidenziando un ritmo di crescita mai così elevato, con un 60% di grandi organizzazioni che ha previsto un aumento del budget destinato alle attività di sicurezza informatica. Il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL resta però limitato (0,08%), all’ultimo posto tra i Paesi del G7, ma l’Italia - insieme al Giappone - è l’unica nazione a non aver registrato una diminuzione nel corso dell’ultimo anno. La ricerca rileva inoltre che, di fronte a una crescita costante delle minacce (1053 incidenti gravi nel primo semestre del 2021, +15% rispetto al primo semestre 2020, secondo i dati Clusit), ben il 31% delle grandi imprese italiane registra un ulteriore aumento degli attacchi informatici nell’ultimo

anno, che va a sommarsi a quello riscontrato nei primi mesi di emergenza. Una vera e propria “guerra cyber” in cui la sicurezza informatica è diventata la maggiore priorità di investimento nei diversi ambiti del digitale in Italia, non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle piccole realtà. Anche perché il dato è in continua crescita. Secondo il nuovo report dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia sulle minacce informatiche, nel primo semestre del 2022, è stato registrato in Italia un boom di fenomeni superiore all’intero anno 2021: 1.572 tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy in soli sei mesi. Proprio per far fronte a questo fenomeno in crescita, nel 2021, il 60% delle grandi imprese italiane ha aumentato il budget per la sicurezza informatica. Il mercato italiano di 1,55 miliardi di euro è composto per il 52% da soluzioni di security come Vulnerability Management e Penetration Testing, SIEM, Identity and Access Management, Intrusion Detection, Data Loss Prevention, Risk and Compliance Management e Threat Intelligence, e per il 48% da servizi professionali e servizi gestiti. Gli aspetti di security più tradizionali continuano a coprire le quote maggiori, con il 31% della spesa dedicata a Network & Wireless Security, ma gli aumenti più significativi riguardano Endpoint Security e Cloud Security. Con le nuove modalità di lavoro, la protezione dei dispositivi continua a essere un elemento cruciale e l’adozione di applicazioni e piattaforme Cloud rende necessaria una specifica attenzione a questo ambito.

Cybersecurity trends

In futuro, le aziende potranno affrontare e mitigare eventuali intrusioni e interruzioni dovute ad attacchi informatici solo adottando una posizione più proattiva e lungimirante, a partire da oggi. In un recente studio, McKinsey&Company ha esaminato i trends più significativi in materia di sicurezza informatica e le loro implicazioni per le organizzazioni che affrontano rischi e minacce informatiche nuove ed emergenti. In base a questa ricerca, nei prossimi tre o cinque anni, i fattori determinanti saranno:

1. la crescita dell’accesso on-demand a dati e piattaforme informative onnipresenti. Nel 2020, in media, ogni persona sulla Terra ha creato 1,7 megabyte di dati al secondo e si prevede che il mercato dei servizi di web hosting genererà 183,18 miliardi di dollari entro il 2026;

2. l’utilizzo da parte degli hacker di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e altre tecnologie per lanciare attacchi sempre più sofisticati;

3. un deficit, in continuo aumento, tra gestione del cyber risk da parte di molte organizzazioni che non dispongono di sufficiente talento, conoscenza ed esperienza nel campo della sicurezza informatica e la proliferazione delle trasformazioni digitali e analitiche.

La mitigazione dei rischi per la sicurezza informatica dell’accesso on-demand a dati onnipresenti richiede quattro capacità di sicurezza informatica: capacità zero-trust, analisi comportamentale, crittografia omomorfa e monitoraggio continuo

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 49

Zero Trust Architecture (ZTA). Nelle nazioni industrializzate, attualmente, circa il 25% di tutti i lavoratori lavora da remoto dai tre ai cinque giorni alla settimana. Il lavoro ibrido e remoto, un maggiore accesso al cloud e l’integrazione di Internet of Things (IoT) creano potenziali vulnerabilità. La Zero Trust Architecture si basa sul fatto che l’accesso alle risorse informatiche di un’organizzazione debba sempre essere mediato da Policy Enforcement Point (PEP) responsabili, affinché siano applicate le politiche definite dai Policy Definition Point (PDP). Nessun accesso da sistemi sconosciuti deve essere possibile senza che prima abbia attraversato un sistema che decide se autorizzare l’accesso ad una particolare risorsa o meno. Un aspetto fondamentale della Zero Trust Architecture è dato dall’uso di un algoritmo che non consideri solo informazioni statiche quali username/password, indirizzi IP o MAC fidati per consentire l’accesso ad una particolare risorsa, ma che disponga di quante più informazioni di contesto possibili per prendere la decisione per ogni accesso.

Analisi comportamentale. Nasce dalla considerazione che i dipendenti possano rappresentare una vulnerabilità chiave per le organizzazioni. Le soluzioni di analisi possono monitorare attributi come le richieste di accesso o l’integrità dei dispositivi e stabilire una linea di base per identificare il comportamento anomalo dell’utente, intenzionale o non intenzionale, o l’attività del dispositivo. Questi strumenti possono non solo abilitare l’autenticazione e l’autorizzazione basate sul rischio, ma anche orchestrare misure preventive e di risposta agli incidenti. Crittografia omomorfa. Questa tecnologia consente agli utenti di lavorare con dati crittografati, ad esempio mediante operazioni aritmetiche o booleane (And, Or, Not), senza dover prima decifrare le informazioni, con evidenti ricadute positive per quanto riguarda la privacy dei dati stessi, offrendo a terzi e collaboratori interni un accesso più sicuro a set di dati di grandi dimensioni. Grazie ai recenti progressi nella capacità di calcolo e nelle prestazioni, oggi la crittografia omomorfa è più immediata per una più ampia gamma di applicazioni.

Monitoraggio continuo. Un monitoraggio continuo aiuta le aziende a identificare qualsiasi intrusione nei sistemi e nell’infrastruttura dell’organizzazione, per dare ai membri del team di sicurezza informatica la capacità di stare un passo avanti agli intrusi. Insiemi di dati enormi e registri decentralizzati risultanti dal progresso di big data e IoT complicano la sfida dell’attività di monitoraggio. Le soluzioni SIEM (Security Information and Event Management), abilitatrici di un monitoraggio continuo, contestuale, puntuale ed efficiente, aiutano i responsabili della sicurezza a mettere in evidenza gli ambiti nei quali è necessario intervenire attraverso una logica progressiva di interventi correttivi o migliorativi. Nel SIEM convergono SIM e SEM, cioè Security Information Management e Security Event Management. In particolare, il SIM è un sistema di gestione delle informazioni che automatizza il processo di raccolta e orchestrazione dei log, ma non in tempo reale; mentre il SEM è una soluzione software che, in

tempo reale, provvede al monitoraggio e alla gestione degli eventi che accadono all’interno della rete e sui vari sistemi di sicurezza, fornendo una correlazione e aggregazione tra essi. Quindi, il SIEM analizza i registri raccolti per evidenziare eventi o comportamenti di interesse consentendo, ad esempio, di rilevare un accesso amministrativo al di fuori del normale orario di lavoro, quindi informazioni sull’host, sull’Id e altro ancora.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella security industriale

Le soluzioni di SIEM di ultima generazione vedono l’Intelligenza Artificiale e, in particolare, il Machine Learning protagonisti. L’AI porta infatti le analisi a un livello di accuratezza superiore. Grazie ad una serie di algoritmi euristici, che contemplano la probabilità di identificare cyber attacchi di vario tipo, come gli exploit zero-day, gli attacchi DDOS e brute force, i SIEM 4.0 possono effettuare operazioni di corrispondenza degli schemi (pattern matching) e aggregare log per innescare analisi avanzate. In questo modo, intercettando e localizzando velocemente tutte le attività anomale che avvengono sulla rete, il sistema è in grado di interoperare con le politiche di security stabilite dall’organizzazione e di determinare quali azioni dovrebbero essere intraprese e quali no. È anche possibile ottenere un monitoraggio continuo, implementando un Security Operations Center (SOC) significativo e funzionante nell’organizzazione. Raccogliendo registri ed eventi da diversi sistemi e applicazioni, identificando e rilevando anomalie e generando avvisi, il SOC aiuta a identificare incidenti e intrusioni e garantisce un’efficace prevenzione, rilevamento, valutazione e capacità di rispondere alle attività avversarie.

Anche per i Security Operations Center, l’uso di AI facilita i processi di monitoraggio e le procedure di analisi dettagliate. Dato che è ormai evidente che sistemi di sicurezza informatica che tengono conto dell’intelligenza artificiale aiutino a rilevare molto meglio la presenza di hacker o dei loro attacchi, è anche certo che l’IA, in futuro, giocherà un ruolo sempre più importante nella sicurezza informatica per il rilevamento delle minacce e la difesa dagli attacchi informatici. Gli algoritmi di apprendimento, infatti, consentono di riconoscere i modelli comportamentali degli aggressori e dei loro programmi così da intraprendere azioni mirate contro di loro.

In conclusione, il tema della sicurezza informatica, strettamente connesso a quello dell’IIoT, sta diventando sempre più importante a causa del numero crescente di reti convergenti nelle aziende e della maggiore frequenza di attacchi informatici. Vediamo, quindi, alcuni degli strumenti di sicurezza a misura di IIoT in gradi di aumentare l’efficienza e il valore della produzione, operando nell’ambito della interconnessione e cooperazione tra tutte le risorse, fuori e dentro l’impresa, e di proteggere adeguatamente la rete industriale dai cyberattacchi.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 50 PULIZIA INDUSTRIALE SPECIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY
23-25 MAGGIO 2023 PARMA

SOLUZIONI DALLE AZIENDE

GEFRAN

TWIIST, IL SENSORE DI POSIZIONE MULTI-VARIABILE BY GEFRAN

TWIIST, l’innovativo trasduttore di posizione multi-variabile di Gefran, multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’automazione, si presenta con un case di acciaio particolarmente compatto che, in soli 16 mm di diametro, racchiude il cuore tecnologico del sensore, un sistema brevettato per la misura della posizione basato sull’Effetto Hall a 3 dimensioni. TWIIST è in grado di misurare contemporaneamente posizione, accelerazioni lineari, velocità angolari e temperatura del sensore. Implementa inoltre sensori virtuali di velocità e di inclinazione, basati sulla sintesi delle misure di posizione e accelerazione. Grazie alle caratteristiche di impermeabilità e resistenza a shock e vibrazioni, rappresenta la soluzione ideale per la misura della posizione in diversi settori industriali e dell’idraulica mobile.

TWIIST rappresenta il perfetto esempio di smart sensor: grazie alla potente CPU integrata è infatti in grado di analizzare e correlare i dati raccolti al fine di consentire il monitoraggio e l’analisi dei processi e delle macchine a cui è applicato.

TWIIST supporta lo sviluppo di algoritmi proprietari specializzati per applicazione, che aprono orizzonti completamente nuovi nel mondo della sensoristica. Grazie alle uscite digitali IO-Link (modello LM-L) e CANopen (modello LM-C), le misure relative alle variabili di processo, come posizione e velocità oppure l’angolo di inclinazione, vengono trasmesse digitalmente fino a 1.000 volte al secondo. Al tempo stesso, il sensore è in grado di elaborare e mettere a disposizione una serie di informazioni acicliche come picchi di vibrazione, temperatura massima raggiunta, ore di lavoro e numero di Km

percorsi dal cursore, utili per analizzare e comprendere meglio il comportamento della macchina. È possibile calcolare e trasmettere ulteriori variabili acicliche a seconda degli algoritmi proprietari implementati.

Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla possibilità di aggiornare il firmware tramite bus, grazie alla presenza di un Boot Loader, che consente di effettuare l’update direttamente in campo. Per i Clienti, questa funzione si traduce in un sensore sempre up-to-date, in grado di arricchirsi di nuove funzionalità nel tempo.

“TWIIST è un trasduttore che rivoluziona il concetto stesso di misura” dichiara Davide Alghisi, Innovation Manager e Responsabile R&D Sensori lineari di Gefran, che prosegue “TWIIST va oltre l’aggregazione di più elementi primari di misura all’interno di un singolo dispositivo: l’interazione tra sensori reali e virtuali e la capacità di correlazione dell’evoluzione temporale delle misure è una novità assoluta. In funzione delle specifiche applicazioni dei clienti, è possibile abilitare funzionalità senza precedenti di autodiagnostica, autocorrezione, e identificazione del comportamento della macchina e del processo, fino alla predictive maintenance”.

Tutta la gamma è disponibile nelle corse (FS) da 50 a 900 mm, presenta una linearità tipica pari a 0,15% FS e ripetibilità tipica pari a 0,05% FS, ed è in grado di operare in un intervallo di temperatura che va da -40 a +85 °C. Sono disponibili numerose possibilità di connessione meccanica al processo, compresi giunti autoallineanti per la massima semplicità di installazione.

Completano l’offerta le versioni LS-A con uscita analogica monovariabile (corrente, tensione o raziometrica), nonché la versione ridondante raziometrica a supporto di applicazioni safety.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 52
PULIZIA INDUSTRIALE SPECIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY

LAPP ETHERLINE® ACCESS NF04T FIRMATO LAPP: UNA SOLUZIONE AL

SERVIZIO DELLE NUOVE ESIGENZE DELLE SMART FACTORY

Negli ultimi anni il processo di digitalizzazione e automazione dei sistemi produttivi ha favorito una convergenza tra mondo IT e OT, in virtù dell’ingente ricorso a Ethernet anche a livello industriale. In tal senso, il Networking industriale è chiamato a connettere dispositivi fisici smart con componenti appartenenti a diverse generazioni tecnologiche, in applicazioni speciali o in condizioni ambientali gravose, garantendo elevata affidabilità nella trasmissione ed elaborazione dei dati. In tale contesto, emergono altresì specifiche esigenze che è bene considerare nella fase di progettazione di un’infrastruttura di rete, quali l’integrazione tra la rete di macchine e di fabbrica, l’affidabilità e la sicurezza. Un fattore critico per le fabbriche intelligenti è quello che viene spesso indicato con il nome di Industrial cybersecurity, un termine ombrello all’interno del quale sono però incluse diverse casistiche, che possono comportare dei rischi per il corretto svolgimento delle attività. Tra gli altri, non trascurabili nel contesto industriale: la perdita di know-how e di dati, i fermi di produzione e i costi di ripristino degli impianti. L’utilizzo della tecnologia Ethernet, sebbene garantisca significativi vantaggi in termini di interoperabilità tra i sistemi, presenta gli stessi problemi di sicurezza riscontrati in ambito IT, le cui strategie di protezione spesso non sono idonee a essere applicate in contesto OT. Le linee guida per sviluppare un piano integrato di Industrial cybersecurity sono racchiuse nella serie di standard internazionali ISO/IEC 62443, che regolano la conformità tecnica agli standard di sicurezza dei singoli endpoint quali, ad esempio, PLC, sensori, attuatori etc. altresì definiti IACS (Industrial Automation & Control System).

In tal senso, l’impegno di LAPP nell’affrontare le nuove sfide delle Smart Factory si declina sia nei servizi che nei prodotti offerti. Ad esempio, viene condotto un assessment, secondo la norma IEC 62443, in collaborazione con il Genoa Fieldbus Competence Centre (GFCC), per supportare il Cliente nell’identificazione delle vulnerabilità della rete. La procedura è costituita da tre diverse fasi volte ad una valutazione dello stato presente, con l’obiettivo di definire un piano d’azione mirato al raggiungimento del

Security Level, con grado di protezione crescente, a seconda delle criticità dell’impianto. La prima fase consiste nella raccolta e analisi dei documenti relativi alle caratteristiche della rete. Nella seconda viene effettuato l’assessment vero e proprio onsite e, infine, si procede alla redazione di un report finale contenente il SL conseguito e le eventuali misure correttive. In aggiunta, LAPP mette a disposizione dei Clienti il consolidato know-how del suo team di IC Expert, accreditati Profinet Certified Engineers. I suoi tecnici eseguono infatti anche il servizio di Analisi e collaudo della rete sul campo con la mappatura di tutti i dispositivi esistenti e la lettura della topologia, concentrando l’attenzione sull’ispezione dei componenti passivi e sulla valutazione del traffico dati. Successivamente, effettuano il test di collaudo, secondo le linee guida degli standard PROFINET ed Ethernet/IP, per accertare la conformità ai criteri previsti dal protocollo adottato. Una volta terminato l’intervento, viene fornito al cliente una relazione completa sullo stato di efficienza della rete. Tra i prodotti LAPP spicca la linea di switch ETHERLINE®

ACCESS NF04T NAT/ Firewall. Questa soluzione combina la doppia funzionalità di routing (Layer3) e switching (Layer2) con firewall integrato, al fine di rendere sicure le comunicazioni tra diverse reti IP aziendali, bloccando il traffico indesiderato. Grazie alla funzionalità NAT, è altresì possibile operare una traduzione degli indirizzi IP delle macchine (LAN) a quelli esterni della rete di fabbrica (WAN), senza dover adattare i singoli nodi della rete, con significativi benefici in termini di tempi e costi di installazione. Più in dettaglio, il firewall ETHERLINE® ACCESS NF04T consente di attivare regole dedicate tramite input esterno. Infine, mediante il port forwarding, il trasferimento di dati, da un dispositivo ad un altro, può avvenire tramite una specifica porta di comunicazione. L’eccellente combinazione tra servizi e prodotti per il networking industriale, sia a livello di componenti passivi che attivi, posiziona LAPP quale partner di riferimento e valido interlocutore per superare in modo efficace le sfide emergenti delle Smart Factory

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 53

OMRON

IL NUOVO SENSORE DI VISIONE 3D SERIE FH-SMD PER BRACCI

ROBOTICI DI OMRON

Il sensore di visione OMRON consente un rilevamento paragonabile a quello umano oltre a un’elevata flessibilità per l’automazione del picking delle parti I sensori FH-SMD di OMRON possono essere montati su un robot per riconoscere le parti (sfuse) posizionate in modo casuale in tre dimensioni, offrendo assemblaggio con ingombro ridotto e operazioni di ispezione e pick & place difficili da eseguire con i robot tradizionali, migliorando al contempo la produttività. OMRON porta l’innovazione nei siti di produzione attraverso soluzioni complete che combinano robot e dispositivi di automazione. A causa della carenza di manodopera, i produttori sono in cerca di nuovi modi per automatizzare i processi basati sui sensi degli operatori esperti, come il bin picking. Il nuovo sensore di visione 3D della serie FH-SMD è piccolo e leggero quanto basta per essere montato su un braccio robotico, il che elimina la necessità di speciali apparecchiature di montaggio e consente di risparmiare spazio. Questo sensore può essere spostato per cambiare i punti di vista

e riconoscere facilmente le parti, riducendo i punti ciechi e garantendo un rilevamento affidabile. Inoltre, la nuova tecnologia di misurazione 3D permette il rilevamento delle parti in circa 0,4 secondi (tempo totale per la misurazione 3D e il riconoscimento 3D nelle condizioni specificate, può variare a seconda del test eseguito), indipendentemente dalla forma e dalla posizione. L’assemblaggio di parti sfuse, ad esempio in applicazioni automobilistiche, può essere automatizzato senza problemi.

Principali caratteristiche e vantaggi

1. Leggerezza e dimensioni ridotte. Piccolo e leggero, il sensore di visione 3D per bracci robotici consente di risparmiare spazio di installazione. Non occorrono grandi apparecchiature di montaggio o importanti modifiche di layout, come avviene per altri sensori di visione 3D. Inoltre, è facilmente trasportabile e permette il picking flessibile delle parti da più posizioni.

2. Tempi di ciclo più rapidi grazie alla velocità e alla flessibilità paragonabili a quelle degli esseri umani. Il rilevamento ad alta velocità in circa 0,4 secondi semplifica il picking e viene eseguito tramite la tecnologia di misurazione 3D per creare immagini di forme 3D e la tecnologia di riconoscimento 3D per identificare la posizione e la postura dei target.

3. Configurazione semplice senza manuali. Le procedure guidate assistono gli utenti passo dopo passo nella configurazione di un’applicazione di picking, dalla configurazione della telecamera alla calibrazione.

Ulteriori informazioni: https:// industrial.omron.it/it/products/fh-3d

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 54 PULIZIA INDUSTRIALE SPECIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY

ROCKWELL AUTOMATION

FACTORYTALK DESIGN HUB

FactoryTalk Twin Studio

FactoryTalk Design Hub include cinque soluzioni principali: FactoryTalk Design Studio FactoryTalk® Design Studio™ è un nuovo software cloud native creato da zero per migliorare l’efficienza della progettazione del sistema. Disponibile in qualsiasi momento e luogo utilizzando solo un browser web, non richiede download, installazioni e non comporta alcuna responsabilità di manutenzione del software. A partire dalla progettazione

del controllore, FactoryTalk Design Studio riduce il tempo di sviluppo sfruttando le moderne pratiche di sviluppo del software e un integrato sistema di controllo delle versioni. La collaborazione tra i team è più semplice che mai grazie a strumenti automatizzati per condividere e unire le modifiche, mentre le dimensioni dei progetti possono scalare dinamicamente con il supporto di diversi controllori in un unico progetto. FactoryTalk Design Studio è pronto a cambiare la modalità di creazione dei sistemi di automazione industriale.

FactoryTalk Optix Studio

FactoryTalk® Optix Studio™ è un nuovo prodotto che si aggiunge al portafoglio di soluzioni di visualizzazione di Rockwell Automation. Conosciuto come strumento di “visualizzazione per i visionari”, FactoryTalk Optix è il primo prodotto HMI abilitato al cloud ad essere lanciato nell’ambito del FactoryTalk Design Hub. Con FactoryTalk Optix Studio, gli utenti possono progettare, testare e implementare le applicazioni direttamente da un browser web. La connettività opzionale basata sul cloud permette nuovi workflow collaborativi che consentono di effettuare modifiche da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. FactoryTalk Optix è progettato per migliorare processi, efficienza e risultati finali utilizzando una piattaforma moderna e scalabile.

FactoryTalk® Twin Studio™ è una soluzione end-to-end di design dell’automazione in cui gli utenti possono progettare, programmare, simulare, emulare e effettuare il virtual commisioning in un unico ambiente cloud. L’ecosistema del cloud impiega i migliori prodotti software di Rockwell ed è accessibile da qualsiasi luogo utilizzando un browser web. FactoryTalk Twin Studio permette agli utenti di sviluppare in modo migliore e più rapido il loro prossimo progetto muovendosi fluidamente tra le soluzioni di design di Rockwell e collaborando con i membri del team in tempo reale.

FactoryTalk Vault

FactoryTalk® Vault™ fornisce un sistema di archiviazione centralizzato, sicuro e cloudnative ai team di progettazione del settore manifatturiero. Con la sua versione moderna e il controllo degli accessi, FactoryTalk Vault con strumenti di progettazione avanzati permette di ottenere maggiori informazioni sui progetti attraverso un’analisi approfondita dei progetti dei controllori. I team possono dedicare più tempo a lavorare sui progetti e meno tempo a cercare file o lavorare su versioni obsolete.

FactoryTalk Remote Access

Cinque soluzioni fondamentali per migliorare la collaborazione e la produttività dei team di progettazione Disponibile a partire dal 2023 il nuovo software collaborativo per la progettazione dell’automazione industriale di Rockwell Automation, FactoryTalk® Design Hub™ permette alle organizzazioni industriali di trasformare le proprie capacità di design dell’automazione attraverso un modo più semplificato e produttivo di lavorare sul cloud. Team di tutte le dimensioni, competenze e sedi possono lavorare in modo più intelligente grazie a una collaborazione ottimizzata, una migliore gestione del ciclo di vita e l’accesso on-demand al software sul cloud, tenendo così conto anche delle esigenze di questa nuova era all’insegna del “lavora da qualsiasi posto”. Il tutto si traduce in una maggiore produttività nella progettazione, un time-to-market più rapido e in sistemi che risultano essere meno costosi da creare e mantenere. Oltre a migliorare lo sviluppo e l’implementazione dei progetti di automazione per le organizzazioni industriali FactoryTalk Design Hub aderisce ai più recenti standard di sicurezza e alle best practice dell’information technology (IT). I team possono accedere ai progetti on-demand da qualsiasi browser web con un software che è sempre aggiornato e con una scalabilità flessibile di utenti e capacità di calcolo per soddisfare le richieste dei carichi di lavoro del progetto.

FactoryTalk® Remote Access™ consente connessioni sicure alle apparecchiature, permettendo ai team di rispondere più rapidamente alle esigenze e risolvere più velocemente i problemi di produzione da qualsiasi luogo. FactoryTalk Remote Access connette rapidamente gli esperti del settore alle problematiche critiche, a prescindere dal luogo geografico, migliorando i tempi di risposta del supporto e riducendo i costi relativi ai viaggi e ai tempi di fermo delle macchine. Cliccare qui per saperne di più su FactoryTalk Design Hub di Rockwell Automation.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 56 SPECIALE PULIZIA INDUSTRIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY

SCHNEIDER ELECTRIC

I VANTAGGI DI UNA CONTROL ROOM PER GLI OEM

Le nuove tecnologie IIoT permettono l’accesso ai dati in tempo reale, migliorano le attività di progettazione e sviluppo e aiutano ad aumentare i profitti anche grazie a un nuovo approccio all’assistenza, e all’offerta di nuovi servizi

Oggi il profilo del costruttore di macchine industriali sta cambiando. Nel contesto di rapida innovazione tecnologica – accompagnata da sfide pressanti legate agli scenari energetici e competitivi – il cliente finale chiede all’OEM di diventare un partner capace di aiutarlo a crescere, con una proposta evoluta focalizzata sulla massima efficienza, continuità operativa e affidabilità. Grazie alla diffusione dell’IIoT e di tecnologie emergenti quali l’AI, il costruttore di macchine oggi può ampliare la sua offerta con servizi digitali innovativi, che rispondono esattamente a queste esigenze e che allo stesso tempo creano nuove opportunità di ricavo e di trasformazione dei modelli di business.

Schneider Electric propone agli OEM un insieme di soluzioni e software con cui creare una vera e propria Control Room, dalla quale il costruttore può monitorare l’intero parco macchine installato, con accesso immediato ad un unico database in cloud nel quale risiedono documenti, progetti, attività e tutte le informazioni in tempo reale relative ad ogni singola macchina. A partire da questa piattaforma tecnologica, l’OEM può integrare soluzioni di assistenza da remoto – anche supportando l’operatore in campo grazie all’uso della realtà aumentata – e andare a evolvere anche la capacità di prevenzione dei fuori servizio, applicando ai dati raccolti dai macchinari e condivisi nel cloud algoritmi di machine learning in grado di individuare i segnali di guasto.

Un nuovo approccio digitale ai servizi L’approccio tradizionale al servizio si basa su interventi pianificati o su esplicite richieste d’intervento del cliente, ad esempio quando ha bisogno di risolvere rapidamente un problema per riavviare una macchina. In un modello di questo tipo, nel caso di un fermo impianto l’OEM ha pochi strumenti per provare a risolvere il problema da remoto, procurandosi dati e informazioni che non sono subito disponibili. Problemi tecnici anche banali - se il cliente non può essere guidato - richiedono interventi esterni e quindi costi e tempi lunghi di risoluzione. Con la digitalizzazione cambia radicalmente il modo di fare service sulle macchine e si creano anche nuove opportunità di business grazie a servizi di gestione in remoto di monitoraggio e di intervento direttamente da una Control Room. Si parla di servitizzazione: il passaggio dalla vendita di un prodotto (o servizio) standard all’offerta di soluzioni evolute, che sostengono anche la creazione di una relazione duratura nel tempo con

il cliente, nell’ottica di una partnership che è molto più forte di un rapporto cliente-fornitore “dei vecchi tempi”.

Un ulteriore vantaggio dell’approccio digitale al servizio è che consente oggi di innovare con il supporto dei vantaggi previsti dagli incentivi Transizione 4.0 e nel quadro del PNRR, accedendo ad esempio al credito di imposta. Il macchinario connesso a una Control Room presso l’OEM rientra nella casistica che permette a chi lo acquista di beneficiare del vantaggio fino al 40% del valore dell’investimento; ma anche l’OEM sta facendo un investimento innovativo creando una control room e può accedere a sua volta a benefici che possono arrivare fino al 50% dell’investimento iniziale. La servitizzazione si rivela quindi una scelta win-win, che aiuta a prepararsi al futuro anche in un contesto di contenimento dei costi.

Il cuore della Control Room Schneider Electric: EcoStruxure Machine Advisor Schneider Electric mette a disposizione dei costruttori di macchine proprio tecnologie, prodotti e servizi necessari per il monitoraggio remoto, proponendo un nuovo paradigma: la Control Room evoluta. Tutto si ancora ad una piattaforma basata sul cloud, EcoStruxure Machine Advisor, che combina strumenti digitali e servizi aggiuntivi consentendo agli OEM di far evolvere il service per ogni macchina installata, in qualunque sede produttiva e in ogni parte del mondo. Con EcoStruxure Machine Advisor l’OEM ottiene molti vantaggi. Può localizzare e tracciare le macchine e avere un archivio dei loro dati; disporre prontamente di documentazione, cronologia della macchina, registrazione dei dati operativi; monitorare le performance delle macchine e avere notifica di allarmi, eventi, derive; agire per una diagnosi e un intervento a distanza, attraverso soluzioni di teleassistenza Secure Connect Advisor e la realtà aumentata di Augmented Operator Advisor. Tutto questo è possibile grazie alla connettività nativa dei prodotti Schneider e dalla disponibilità di controllori IIoT Ready, router internet, IIoT Edge Box; ma anche con architetture di automazione di terze parti, grazie alla scelta di adottare protocolli e standard aperti.

In questo modo, il costruttore di macchine trova grazie a Schneider Electric la possibilità di soddisfare le sue esigenze e quelle dei clienti in modo specializzato, innovativo e sicuro, contando sempre sul supporto di tecnici specializzati e su una partnership di valore.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 57

SIEMENS SCALANCE

S E SINEMA REMOTE CONNECT

HW e SW insieme, per reti industriali più sicure

L’Industria 4.0 riguarda tutti gli aspetti della catena del valore industriale, come la comunicazione industriale e la sicurezza. Alla luce della trasformazione digitale in corso e della crescente interconnessione di macchine e impianti, è fondamentale considerare la sicurezza dei dati. L’utilizzo di soluzioni di sicurezza industriale è cruciale e dovrebbe essere legato alla comunicazione industriale. Anche il tema della sicurezza informatica sta diventando sempre più importante a causa del numero crescente di reti convergenti nelle aziende e della maggiore frequenza di attacchi informatici. Grazie a un portfolio integrato e completo per la sicurezza industriale, Siemens aiuta a proteggere adeguatamente la rete industriale dai cyberattacchi.

Per Siemens Network Security significa proteggere le reti di automazione da accessi non autorizzati, ciò include il monitoraggio di tutte le interfacce, come quelle tra ufficio e reti industriali o l’accesso a Internet per la manutenzione da remoto. Può essere realizzata mediante firewall e, se occorre, stabilendo una “zona demilitarizzata” (DMZ) sicura e protetta. La DMZ viene utilizzata per rendere disponibili i dati ad altre reti senza concedere l’accesso diretto alla rete dell’impianto in celle di automazione protette individualmente, riducendo al minimo i rischi e aumentando la sicurezza. La divisione delle celle e l’assegnazione dei dispositivi si basano sui requisiti di comunicazione e protezione.

La trasmissione dei dati può essere crittografata tramite Virtual Private Network (VPN) e quindi protetta dallo spionaggio e dalla manipolazione dei dati. I nodi di comunicazione sono autenticati in modo sicuro. Le reti di automazione, i sistemi di automazione e la comunicazione industriale possono essere resi sicuri con distinte applicazioni di sicurezza industriale, tra cui i dispositivi della famiglia SCALANCE S.

SCALANCE S: sicurezza conforme allo standard di sicurezza industriale IEC 62443-4-1

Che l’obiettivo sia la protezione delle celle, una zona demilitarizzata (DMZ), l’accesso autenticato tramite VPN o regole di firewall dinamiche, le applicazioni di sicurezza industriale SCALANCE S proteggono la rete di automazione da diverse minacce, grazie a un’ampia gamma di meccanismi di sicurezza che possono essere utilizzati in combinazione, per costruire una difesa efficace contro gli accessi non intenzionali al sistema o gli attacchi mirati. I dispositivi di sicurezza industriale SCALANCE S proteggono le reti industriali e i sistemi di automazione segmentando la rete e stabilendo canali di comunicazione sicuri. In linea con l’approccio “Defense in Depth” di Siemens, SCALANCE S protegge i dispositivi e le reti nella produzione discreta e nell’industria di processo con meccanismi quali Stateful Inspection Firewall e Virtual Private Network (VPN). A seconda delle esigenze, i dispositivi della famiglia SCALANCE S sono disponibili con diverse configurazioni di porte (da 2 a 6 porte) e di funzioni (firewall o firewall + VPN). Tutte le versioni consentono la configurazione tramite Web Based Management (WBM), Command Line Interface (CLI), Simple Network Management Protocol (SNMP), gestione della rete SINEC NMS e TIA Portal. Inoltre, le Appliance Firewall Industriali consentono di realizzare una segmentazione di rete in ambiente PROFIsafe. Possono inoltre essere

utilizzati in un intervallo di temperatura compreso tra -40 e +70°C.

Sicurezza tramite firewall versatili o reti

private virtuali

I firewall industriali offrono prestazioni fino a 750 Mbit/s e consentono un accesso sicuro tra segmenti di rete separati utilizzando un firewall bridge. Le regole dinamiche del firewall consentono di concedere accessi temporanei alla rete, a seconda delle necessità. La connessione può avvenire tramite porte Ethernet 10/100/1000 Mbit/s e su fibra ottica per grandi distanze (fino a 200 km). Oltre ai meccanismi di firewall industriali, le applicazioni VPN Industriali consentono fino a 200 connessioni VPN con un throughput di dati fino a 120 Mbit/s. La connessione può avvenire tramite porte Ethernet 10/100/1000 Mbit/s e su fibra ottica per grandi distanze (fino a 200 km).

Oltre l’hardware: software industriale per reti sicure SINEMA Remote Connect è il software di gestione per reti remote protette. Facilita l’accesso a macchine e apparecchiature dislocate in tutto il mondo e garantisce la gestione sicura delle connessioni a tunnel (VPN) tra il centro di assistenza, i tecnici dell’assistenza e le apparecchiature installate. L’accesso diretto alla rete aziendale, in cui è integrata l’apparecchiatura o la macchina, è inizialmente impedito. Il tecnico dell’assistenza e la macchina sottoposta a manutenzione stabiliscono separatamente una connessione al server SINEMA Remote Connect. Questo verifica quindi l’identità delle singole postazioni tramite uno scambio di certificati prima di concedere l’accesso alla macchina. La connessione a SINEMA Remote Connect può essere stabilita utilizzando diversi mezzi di comunicazione, come reti telefoniche cellulari, DSL o infrastrutture di rete private esistenti.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 58
PULIZIA INDUSTRIALE SPECIALE INDUSTRIAL IOT & SECURITY
M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 60 RICERCA e INNOVAZIONE
OF
CYBERSECURITY: QUESTO MATRIMONIO
INTERNET
THINGS E
S’HA DA FARE

NEGLI ULTIMI ANNI SONO STATI FATTI PASSI DA GIGANTE NELL’AMBITO DELLA CYBERSECURITY DEI DISPOSITIVI IOT: I PRODUTTORI DI TECNOLOGIA HANNO MESSO SUL MERCATO I “SECURE ELEMENT” O “CRYPTOPROCESSOR” CHE CONSENTONO A CHI CREA DISPOSITIVI IOT DI DISPORRE DI UN POSTO SICURO IN CUI CONSERVARE LE INFORMAZIONI SENSIBILI

C“Correva il lontano 2006 quando, in uno dei miei primi congressi durante il dottorato di ricerca, sentivo parlare di “Internet delle cose”, tema che cominciava a permeare l’ambiente accademico italiano e che dopo qualche anno avrebbe spopolato nell’elettronica di consumo e, di lì a poco, nell’industria” è questo l’inizio dello scambio con l’Ing. Manuel Crotti, Business Developer di Security Pattern, società nata a Brescia, cresciuta tra Bergamo e Milano e recentemente associata ad AFIL. Security Pattern è una PMI innovativa fondata nel 2017 e specializzata nello sviluppo di soluzioni di sicurezza per i sistemi embedded. Tra i suoi fondatori ci sono crittografi di fama internazionale ed ha già all’attivo importanti collaborazioni con multinazionali in Europa, negli USA e nel Medio Oriente.

“Le tendenze di mercato parlano chiaro”, prosegue Manuel, “le stime più conservative ipotizzano 8-10 miliardi di dispositivi già interconnessi, con proiezioni più o meno caute che per il 2025 spaziano tra i 15 ed i 41 miliardi di dispositivi, numeri impressionanti per un mercato nato solo all’inizio del nuovo millennio e che ha già cambiato profondamente le nostre abitudini di vita.

Oggi è normale pensare di aprire la porta di casa con uno smartphone, pagare il conto al bar con uno smartwatch oppure comandare a voce l’impianto audio di casa che riproduce brani presi on-line da un archivio musicale pressoché infinito: azioni inimmaginabili solo una quindicina d’anni fa.

Il fenomeno non dilaga solo nel mondo consumer: in ambito industriale è prassi consolidata il controllo remoto nel settore energetico, o la supervisione di impianto nel settore Oil & Gas o, ancora, il paradigma Industria 4.0 in contesti di produzione industriale. A farla da padrone sono sempre loro, i dispositivi “intelligenti” ed

interconnessi, che permettono il transito del dato dalle periferie più remote di un impianto ad un centro di controllo e viceversa.

In sintesi, stiamo leggendo i primi capitoli del romanzo dell’IoT - Internet

Of Things: un filone tecnologico che sta cambiando il mondo ed il nostro modo di vivere ed interagire con le “cose”. Questo è un romanzo che vede come protagonista una giovane e splendida tecnologia, portatrice di tanti dati, più precisamente 80 Zettabyte, quindi 80 mila miliardi di miliardi di byte, e che si è affacciata e appoggiata, in modo inesperto, ad un mondo pieno di insidie: Internet.

Internet, co-protagonista del romanzo dell’IoT, è un giovanotto di trent’anni mal contati, e vissuti in modo decisamente intenso. Infatti, nei suoi primi anni di vita, ha attraversato una pandemia informatica

che il 2 novembre del 1998 ha visto diffondersi il primo “internet worm” - il Morris Worm che ha mandato fuori uso il 10% della popolazione connessa ad internet causando danni stimati tra i 100.000$ ed i 10.000.000$ e portando in rete un fenomeno prima limitato alle copie pirata di software: la criminalità informatica.

Oggi la criminalità informatica è un mercato tristemente florido e, purtroppo, in continua crescita: nel 2021 gli attacchi informatici hanno portato nelle casse dei criminali oltre 20 miliardi di dollari. Il vertiginoso aumento dei dispositivi connessi, spinto dalla diffusione dell’IoT sta aumentando la superficie di attacco dei criminali e si stima che nel 2031 il giro d’affari criminale possa raggiungere i 265 miliardi di dollari.

Mi capita spesso di parlare con i miei clienti dei rischi informatici connessi ai

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 61
di Manuel Crotti – Security Pattern; Andrea Mazzoleni - AFIL

dispositivi IoT vulnerabili e, il più delle volte, restano meravigliati o addirittura impietriti nell’intravedere una prospettiva che non avevano mai considerato: “Cosa vuoi che faccia un hacker sul mio termostato intelligente? Alla peggio mi cambia la temperatura di casa” e già da soli si rispondono stimando i danni diretti e di immagine aziendale che un attacco del genere potrebbe portare. Ma basta scavare un filo sotto la superficie per dare una visione più ampia della portata del danno: basti pensare che prendere il controllo di una flotta di dispositivi permetterebbe ad un hacker di scagliare un attacco mirato all’interruzione di servizio contro una terza parte che, a sua volta, potrebbe chiedere conto al produttore dei dispositivi vulnerabili per i danni subiti dall’attacco.

Questi argomenti, per noi che trattiamo la sicurezza, sono le pagine più difficili da illustrare del romanzo dell’IoT, ma ogni romanzo che si rispetti deve avere un eroe, ed anche il nostro romanzo ne ha uno: la Cybersecurity. Si tratta di una disciplina che incorpora mezzi, tecnologie e procedure per la protezione dei sistemi informatici, che nasce per la protezione di reti informatiche e vede la sua naturale evoluzione nel mondo IoT.

Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nell’ambito della cybersecurity dei dispositivi IoT: i produttori di tecnologia hanno messo sul mercato i “secure element” o “cryptoprocessor” che consentono a chi crea dispositivi IoT di disporre di un posto sicuro sul silicio in cui conservare le informazioni sensibili e, ancora di più, di creare infrastrutture IoT intrinsecamente sicure che abbracciano il paradigma “Security By Design”.

Anche gli enti di standardizzazione si sono mossi e hanno declinato le proprie

procedure di sicurezza in svariati ambiti che vedono l’impiego di tecnologie IoT: dal medicale, all’industriale fino all’elettronica di consumo.

Noi di Security Pattern percepiamo un crescente interesse ed una concreta presa di coscienza dei nostri clienti che ci chiedono sempre più spesso consulenza, assistenza o corsi di formazione per lo sviluppo di dispositivi sicuri o certificabili e noi siamo più che felici di mettere a disposizione competenze e strumenti per accelerare la messa sul mercato dei loro prodotti.

È entusiasmante vedere che un nostro prodotto, la IoT Secure Suite, è stato adottato da più di una multinazionale per la gestione del “Secure Firmware Update over the Air”, richiesto per le certificazioni di cybersecurity in ambito industriale.

Per colmare un vuoto di mercato abbiamo

Il Cluster AFIL

attivato un servizio innovativo che si chiama SUM e permette il monitoraggio in tempo reale delle vulnerabilità emergenti sui dispositivi IoT. Assolve alle richieste degli standard di certificazione Automotive (UN R155, ISO/SAE 21434), Industrial IoT (ISA/IEC 62443), Consumer IoT (Alexa built-in by Amazon, ETSI EN 303645) e Healthcare IoT (EU MDR 2017/745) ed è il primo del suo genere che copre anche i dispositivi basati su microcontrollore.

Tornando ai romanzi... l’eroe deve essere audace e noi, con audacia, abbiamo investito in certificazioni e siamo la prima azienda Cyber Italiana ad aver conseguito la certificazione cyber IEC62443-4-1:2018, fondamentale per aiutare i nostri clienti a certificare la sicurezza di prodotto e di processo secondo questo specifico standard, nato per la cybersecurity in ambito di automazione industriale e già diventato riferimento anche per i settori Utility e Oil & Gas. Crediamo fortemente che la sicurezza sia fondamentale e questo credo permea ogni nostra scelta di crescita aziendale.

È nostra ferma convinzione che IoT e Cybersecurity sia un connubio vincente, un matrimonio che s’ha da fare. Saremo felici di facilitare questo connubio a quanti affrontano con coscienza il meraviglioso mondo dell’IoT e, confidenti nel lieto fine, potremo essere fedeli compagni di viaggio.” 

AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – è il cluster tecnologico per il manifatturiero avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso colla borativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo svi luppo di progettualità di filiera e promuovendo la R&I anche a livello interregionale.

Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 5: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transforma tion, Advanced Polymers, Additive Manufacturing e Secure and Sustainable Food Manufacturing. In particolare, la Strategic Community “Digital Transformation” ha lo scopo di concepire, sviluppare e favorire l’adozione tra le imprese lombarde di soluzioni legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale assicurando la centralità dell’uomo.

Coloro che volessero ricevere maggiori informazioni sulle attività di AFIL sono pregati di scrivere ad andrea.mazzoleni@afil.it. Per associarsi ad AFIL visitare www.afil.it

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 62
RICERCA e INNOVAZIONE

PRISMA

LA NUOVA FAMIGLIA DI SALDATRICI FABRICATOR

Per le aziende di fabbricazione e costruzione che necessitano di sistemi di saldatura efficienti e affidabili, in grado di lavorare in ambienti indu striali impegnativi, ESAB ha lanciato le nuove saldatrici Fabricator EM 401i, Fabricator EM 401iw ed Fabricator EM 501w, basate su tecnologia ad inverter, abbinate ad unità trainafilo per saldatura MIG/ MAG e a filo animato. I modelli Fabricator EM 401iw e Fabricator EM 501iw includono un’unità di raffreddamento integrata. I comandi della Fabricator semplificano le attività ottimizzando le prestazioni d’arco per la combinazione filo e gas selezionata con impostazioni predefinite; i saldatori possono regolare in modo indipendente la velocità di trasci namento del filo e la tensione sull’unità trainafilo. Per permettere una flessibilità di processo, la saldatrice Fabricator offre anche un’uscita per saldatura MMA.

Queste unità impiegano una tecnologia basata su inverter per aumen tare le prestazioni di saldatura, per migliorare la movimentazione grazie al peso più contenuto, per aumentare l’efficienza energetica ed offrire comandi più avanzati per potenziare qualità e produttività in saldatura. Il tutto ad un prezzo accessibile. Le Fabricator EM 401i ed Fabricator EM 401iw sono dotate di un’uscita nominale di 400 Ampere al 60% del ciclo di lavoro. La Fabricator EM 501iw ha un’uscita nominale di

500 Ampere al 60% del ciclo di lavoro. Con grado di protezione IP23, la Fabricator è caratterizzata da un air tunnel cooling design che isola i componenti elettronici da polvere, olio, trucioli di metallo e altri contaminanti veicolati dall’aria. Gli spessi pannelli laterali in metallo offrono protezione dagli urti, consentendo comunque un facile accesso per gli interventi di assistenza e manuten zione. I piedi di appoggio di grandi dimensioni offrono spazio rispetto al piano pavimento, mentre le due impugnature ergonomiche sono adatte per l’utilizzo con gru o carriponte. Grazie alla struttura particolarmente resistente, ESAB offre una garanzia di 3 anni sul generatore e sull’unità trainafilo.

Vantaggi del sistema basato su tecnologia ad inverter Le saldatrici Fabricator dispongono di tecnologia di trasformazione della potenza basata su inverter. Operano con un livello di efficienza elettrica dell’87% - un miglioramento del 30% rispetto ai generatori con rego lazione a scatti - riducendo il consumo potenza al primario e sono più rispettosi dell’ambiente. La modalità di risparmio energetico riduce il consumo di energia a 35 watt nei momenti di inattività. Queste unità hanno inoltre un fattore di potenza di 0,91 che riduce le richieste di amperaggio del primario. Tutte le saldatrici Fabricator possono lavorare

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 64
ESAB

con un’ampia gamma di tensioni di ingresso tra 342 V e 456 V, trifase, a 50/60 Hz.

Inoltre, la tecnologia a inverter fornisce una risposta più rapida ai cam biamenti delle condizioni dell’arco. La tecnologia a inverter consente inoltre ad ESAB di integrare funzionalità aggiuntive per potenziare le prestazioni di saldatura, semplificando al contempo le attività. Grazie ai comandi e al display a LED ad elevata visibilità con termini e simboli di facile comprensione, i saldatori possono iniziare a saldare, selezionando una delle tre opzioni disponibili: filo pieno, filo animato o MMA. Quando viene selezionato un processo di saldatura a filo, il saldatore può selezionare il diametro del filo e il tipo di gas corretti; la Fabricator offrirà prestazioni ottimizzate. I saldatori possono regolare la velocità di avanzamento del filo di saldatura e la tensione in modo indipendenti sul trainafilo. I modelli Fabricator da 400 Ampere sono ottimizzati per prestazioni con fili da 0,8 mm a 1,2 mm di diametro, mentre i modelli da 500 Ampere sono ottimizzati per prestazioni con fili da 1,0 mm a 1,6 mm di diametro. Ulteriori comandi permettono al saldatore di regolare l’induttanza, che può ridurre gli spruzzi, aumentare la bagnabilità del cordone e creare un profilo più piatto, nella saldatura MIG/MAG in modalità di tra sferimento short arc. I saldatori possono inoltre impostare la tensione

e corrente di riempimento del cratere alla fine della saldatura; con la funzione di riempimento cratere attivata e l’impostazione della modalità 4T o 4T ripetuta. In saldatura MMA, l’Arc Force regolabile fornisce un amperaggio aggiuntivo in condizioni di bassa tensione per preve nire che l’elettrodo si incolli al pezzo da saldare e può consentire una penetrazione maggiore.

Unità trainafilo dedicate ESAB offre due unità trainafilo dedicate, da abbinare alla famiglia di generatori Fabricator: l’unità trainafilo Fabricator Feed 304 e l’unità trai nafilo Fabricator Feed 304w per raffreddamento ad acqua. I connettori rapidi sul retro del generatore Fabricator semplificano la connessione all’unità trainafilo. Le varianti con raffreddamento ad acqua, includono la centralina di raffreddamento integrata nel generatore e una connes sione rapida per la torcia. Il carrello comprende un supporto per una sola bombola del gas.

Nell’unità trainafilo Fabricator Feed 304, la regolazione di tensione e corrente (velocità di trascinamento del filo) avviene sul trainafilo. L’u nità trainafilo Fabricator Feed 304 possiede un meccanismo di tra scinamento a 4 rulli protetto da un alloggiamento in acciaio e da una copertura in plastica per la bobina di filo (bobine fino a 300 mm). Per maggiori informazioni, visitate il sito esab.com.

GIUNTI CARDANICI E TRASMISSIONI CT MECA:

GAMMA COMPLETA IN INOX E ACCIAIO

CT Meca propone una gamma completa di giunti e di trasmissio ni cardaniche, questi componenti permettono il collegamento e la trasmissione tra organi non allineati fra loro e rappresentano una soluzione economica ed efficace in termini di precisione e durata. Proponiamo una serie in acciaio inossidabile per i settori dell’in dustria agroalimentare, medicale, farmaceutica, chimica e della cosmesi in cui vigono norme sanitarie e igeniche particolarmente severe ed una serie in acciaio per tutti gli altri settori.

La gamma Ct Meca comprende:

Giunti cardanici a forcella costituiti da due semigiunti termi nanti a forcella ed un nucleo centrale a crociera, ideali per velocità di rotazione moderate e sollecitazioni leggere, la velocità massi ma è 800g/min.

Per la serie in inox esistono la versione semplice JCS e la ver sione doppia JCD, per la serie in acciaio proponiamo i giunti semplici G-AL e i giunti doppi GD-AL entrambi a norma DIN 808.

Giunti cardani a forcella a norma DIN 808-7551, questi giunti in acciaio serie G-A (semplici) e GD-A (doppi) si dif ferenziano per la presenza di cuscinetti temprati nella forcella. Questa particola rità permette una maggiore resistenza e

quindi un funzionamento regolare anche in presenza di sollecita zioni più importanti.

Giunti cardanici ad aghi, si differenziano dai giunti a forcella per la presenza nelle forcelle di cuscinetti ad aghi in cui ruotano i per ni. Ciò permette di ottenere una maggiore velocità di rotazione ed un aumento della coppia trasmessa.

Proponiamo una serie inox H/SS (semplici) e HD/SS (doppi) con velocità massima 3600g/min e una serie in acciaio H-A (semplici) e HD-A (doppi) con velocità massima 4000g/min.

Trasmissioni cardaniche in inox serie CT/SS e in acciaio serie CT, si tratta di giunti con un albero telescopico aventi le medesi me caratteristiche tecniche delle serie JCD e GD-A e la possibi lità di modificare la corsa.

Su richiesta proponiamo modifiche di forma e dimensione dell’ale saggio e inoltre, per la gamma di giun ti telescopici, la variazione della corsa a seconda delle esigenze del cliente. Per prolungare la durata di vita di questi componenti consigliamo l’uti lizzo di coprigiunti: dei manicotti di protezione che permettono di evitare la dispersione del lubrificante e al con tempo proteggono i giunti dai conta minanti esterni.

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 65
CT MECA

n.8 Novembre/Dicembre 2022 www.meccanica-automazione.com

Redazione Direttore Responsabile

Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry

Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico Chiara Tagliaferri

Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero Patrizia Ricci, Eleonora Segafredo, Manuel Crotti, Luca Vieri

Pubblicità Costantino Cialfi | Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086

Elena Genitoni | Ufficio Traffico e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it

Abbonamento annuale € 49,99 Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005.

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

Ai sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

Testata associata

ABBIAMO PARLATO DI...

Adaci 12 AFIL 60 BI-MU 9 Camozzi 32 CMZ 16

Esab 64 Gampack 34 Gefran 52 Giovenzana 24 LAPP 53 Marposs 8 MiR 36 Mitsubishi 21, 38 Omron 54 Onrobot 44 Phoenix Contact 40 Rockwell Autormation 56 Romani 18 Schneider electric 57 Siemens 58 Staubli 42 Tork 10 UCIMU 9 Wurth 9

INSERZIONISTI

Amc Meccanica 55 Bosch Rexroth IV cop Comsol III cop GAMM 28 Giovenzana I cop ige-xao 7 igus 3 Messe Frankfurt 51 Nord motoriduttori II cop smc 4 Tork 11 Ucimu 28

M &A | NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 66
MANUFACTURING | INDUSTRIAL IT | AUTOMATION | MECHATRONICS #4 NOVEMBRE DesignIndustry 4.0 IN PRIMO PIANO SPECIALE SPS magazine MULTILINGUAL TEXT ROBOT E COBOT NEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE TECNOLOGIE TUTTI I VANTAGGI DELLA SERVITIZZAZIONE

FEDERICO FAGGIN: UN GENIO ITALIANO NELL’ELETTRONICA

MMolti conoscono gli scienziati italiani Leo nardo Da Vinci, Ales sandro Volta, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi. Non tutti sono a cono scenza di un genio ita liano nato a Vicenza nel 1941, Federico Faggin. Fisico, inventore e imprendi tore italiano che dal 1968 risiede negli Stati Uniti. Capo progetto e designer dell’Intel 4004, il primo micropro cessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio, che ha permesso la fabbri cazione dei primi microprocessori, delle memorie EEPROM e RAM dinamiche e dei sensori CCD, gli ele menti essenziali per la digitalizzazione dell’informazione. Inoltre responsa bile dello sviluppo dei microproces sori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture. Nel 1974 ha fondato in USA la società Zilog, dove ha inven tato il famoso microprocessore Z80, attualmente in produzione. Nel 1986 ha co-fondato la Synaptics, azienda dove ha sviluppato i primi Touchpad e Touchscreen. Nel 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore. Unico italiano presente al Computer History Museum di Mountain View e nel 2011 ha fondato la Federico e Elvia Faggin (sua moglie) Foundation, una organizzazione no-profit attiva nello studio scientifico della coscienza attra verso la sponsorizzazione di programmi di ricerca teorica e sperimentale presso

università e istituti di ricerca statuni tense. Iniziò la sua carriera istruttiva all’Istituto Industriale Alessandro Rossi di Vicenza e poi si occupò di calcola tori al Laboratorio di Ricerche elettro niche dell›Olivetti di Borgolombardo, all’epoca azienda di spicco nel settore, contribuendo alla progettazione e dire zione del progetto di un piccolo com puter elettronico digitale a transistori. Lasciata l’Olivetti nel 1961, s’iscrisse al corso di Fisica presso l›Università degli Studi di Padova, dove si laureò con lode nel 1965 . Assunto, nel 1967, dalla SGS-Fairchild (oggi STMicroelec tronics) ad Agrate Brianza, dove svi luppò la prima tecnologia di processo per la fabbricazione di circuiti integrati MOS (Metal Oxide Semiconductor) e progettò i primi due circuiti integrati commerciali MOS. La SGS-Fairchild invitò Faggin ad attivare un’esperienza di lavoro presso la sua consociata Fai rchild Semiconductor, azienda leader del settore semiconduttori a Palo

Alto in California. Si impegnò allo sviluppo dell’originale MOS Silicon Gate Technology, la prima tecnologia di processo del mondo per la fabbri cazione di circuiti integrati con gate auto-allineante (LSI) e la very large scale integration (VLSI), permettendo per la prima volta la fabbricazione di circuiti integrati MOS su larga scala, ad alta velocità e basso costo. E poi le stupende invenzioni del primo micro processore e dei primi Touchpad e Touchscreen. Se esistono i computer, gli smartphone e numerosi strumenti elettronici è merito di Federico Faggin genio vicentino-italiano dell’elettronica. Siamo orgogliosi di questo nostro com patriota che ha aperto la strada alla tec nologia elettronica mondiale!

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 4
Editoriale www.linkedin.com/in/carlomarchisio/
di Carlo Marchisio / Industrial Automation Consultan

FEDERICO FAGGIN - AN ITALIAN ELECTRONICS MASTERMIND

Many people are familiar with some of Italy’s most renowned scientists such as Leonardo Da Vinci, Alessandro Volta, Guglielmo Marconi, and Enrico Fermi. Yet, few have heard of another brilliant Italian and ingenious inventor: Federico Faggin, born in Vicenza in 1941. Faggin is an Italian inventor and entre preneur, who has lived in the United States since 1968. He designed and led the project for Intel 4004 – the world’s first microproces sor. He also developed the MOS silicon-gate technology, which paved the way to the construction of the first microprocessors, the EEPROM and dynamic RAM memories, and of CCD sensors – the core elements for information digitalization. Furthermore, we have him to thank for the development of microprocessors 8008, 4040, and 8080 and their architecture. In 1974, he founded Zilog, a company where he invented the famous microprocessor Z80, which is currently in production. In 1986, he co-founded Synap tics, where he developed the first touchpads and touchscreens. In 2010, President Obama awarded Faggin the National Medal of Technology and Innovation for inventing the microprocessor. He is the only Italian to be featured in the Computer History Museum in Mountain View and, in 2011, he founded

the Federico and Elvia Faggin Foundation, which he runs together with his wife, Elvia. The no-profit organization is dedicated to the scientific study of consciousness. It spon sors theoretical and experimental research programs at U.S. universities and research institutes. After attending the Alessandro Rossi technical high school in Vicenza, Faggin joined Olivetti, a leading company in the sector at the time. There he worked on calculators at the company’s Electronic Rese arch Lab in Borgolombardo, and co-designed and led the implementation of a small digital transistors computer. In 1961, he left Olivetti to study physics at the University of Padua, where he graduated cum laude in 1965. In 1967 he was employed at SGS-Fairchild (today’s STMicroelectronics) in Agrate Brianza, where he developed the first process technology for MOS, i.e., Metal-Oxide-Semi conductor integrated circuits. He also desig ned the first two commercial MOS integrated circuits. SGS-Fairchild invited Faggin to work at its subsidiary, Fairchild Semiconductor, a leading company in the semiconductors located in Paolo Alto, California. While there, Faggin’s efforts focused on developing the original MOS Silicon-Gate Technology, the very first technology in the world for fabri

cating high-speed, low-cost, MOS integra ted circuits with a silicon self-aligned gate implemented as Large Scale Integration (LSI) and Very Large-Scale Integration (VLSI). Then came the magnificent inventions of the first microprocessors and the first touchpads and touchscreens. We have Federico Faggin, the electronics genius from Vicenza, Italy, to thank for the computers, smartphones, and the many other electronic devices, we use daily. We are proud of our countryman, who continues to pave the way for global electro nics technology!

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 5
ENGLISH TEXT Carlo Marchisio e Federico Faggin

EDITORIALE

SPECIALE SPS

28 Uno sguardo nel futuro dell'automazione A look into the future of automation

Il Thermal Management per la manutenzione predittiva Thermal Management for predictive maintenance

Relè di controllo Finder, una gamma completa per ogni esigenza Finder monitoring relays – a wide range of devices for almost every need 36 Corse lunghe ancora più sicure grazie al nuovo sensore a fune i.Sense EC.B Even more reliability over long travels thanks to the new igus i.Sense EC.B 40 Leuze Experince Days SPS Special: Connect to Focus Leuze Experince Days SPS Special: Connect to Focus 42 Nuovi multimetri e sistemi di misura multicircuito, una svolta nel mondo del monitoraggio energetico New power analyzers and multi-circuit

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 6 NOVEMBRE 2022/NUMERO #4 Contenuti MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS DesignIndustry 4.0 IN PRIMO PIANO SPECIALE SPS magazine MULTILINGUAL TEXT ROBOT E COBOT NEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE TECNOLOGIE TUTTI VANTAGGI DELLA SERVITIZZAZIONE
4
NEWS 8 I vincitori
Challenge Winners of the
Challenge 10 Omron
Omron
network
Federico Faggin – un genio italiano nell’elettronica Federico Faggin – an Italian Electronics Mastermind
di Fomnext Start-up
Formnext Start-up
espande la rete di distribuzione europea
expands European distribution
20
TECNOLOGIE 12 Dal progetto al servizio: tutti i vantaggi della servitizzazione From product to service: all the advantages of servitization
Robot e cobot nei sistemi di automazione Robots and cobots in automation systems
8 20 12 MULTILINGUAL TEXT
30
34

measurement system, a rivolution for energy monitoring application

46 Mayr a SPS Norimberga Mayr at SPS Nuremberg

48 IMG di OML IMG of OML

50 Fresatura moderna: la digitalizzazione prende il via con il CAM

Modern Manufacturing: digitalization starts with CAM

52 Power B: il controllore compatto, potente e interconnesso

Power B: the compact, powerful and interconnected controller

54 Depressori digitali con pannello

n. 4 Novembre 2022 www.innovareweb.it

Redazione Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico Carlo Marchisio

Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero Mario Gargantini, Patrizia Ricci, Chiara Tagliaferri

Pubblicità Ufficio Traffico Elena Genitoni e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it Abbonamento annuale € 25 Costo copia singola € 7,07 (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito Fabio Castiglioni Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su Industry 4.0 Design magazine sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

Ai sensi dell'art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN

MAGAZINE 7
16 62
Testata associata DesignIndustry magazine 4.0 touch screen Vuototecnica Digital depressors with touch screen panel Vuototecnica 56 Robotrax R140 la nuova taglia “Maxi” New “Maxi” size ROBOTRAX R140X 58 Rivoluzionare l’industria dei ricambi automobilistici con la produzione additiva Revolutionizing the automotive spare parts industry with Additive Manufacturing 62 PRODUCT NEWS

PROTESI MAMMARIE BIORIASSORBIBILI E POSTELABORAZIONE ROBOTICA: I VINCITORI DELLA FORMNEXT

Per l’ottava volta, la Formnext Start-up Challenge ha pre miato le giovani aziende del mondo della produzione addi tiva per le loro idee imprenditoriali innovative e gli sviluppi tecnici. Dalla produzione on-demand di polveri AM agli impianti degradabili e all’efficiente post-elaborazione robo tica: le innovazioni premiate sono esempi brillanti dell’alto potere innovativo della stampa 3D e del mercato AM. I vin citori internazionali, che si presenteranno tutti al mondo AM a Formnext 2022, sono Photosynthetic (Paesi Bassi), Lat tice Medical (Francia), Rivelin Robotics (UK), SphereCube (Italia) e Alpha Powders (Polonia). L’AM Ventures Impact Award è andato anche a Lattice Medical.

ENGLISH TEXT

Le innovazioni di queste start-up sono state selezionate sia per l’alto livello di creatività dimostrato nello sviluppo dei prodotti, sia per la fattibilità dei modelli di business. Le startup sono state in grado di fornire prove di brevetti esistenti o in attesa di brevetto e hanno anche dimostrato applicazioni estremamente promettenti.

La start-up con sede a Varsavia Alpha Powders ha svilup pato e brevettato una tecnologia per la modifica su richiesta delle polveri polimeriche. Allo stesso modo, lavorando con dimensioni minime è la start-up olandese Photosynthetic, specializzata nella stampa micro 3D rapida ed economica. La start-up britannica Rivelin Robotics, d’altra parte, punta

Bioabsorbable breast implants and robotic post-processing: Winners of the Formnext

Start-up Challenge

For the eighth time, the international Formnext Start-up Challenge has recognized young companies from the world of additive manufacturing for their innovative business ideas and technical developments. From the on-demand production of AM powders through degradable implants and efficient robotic post-processing: The award-winning innovations are shining examples of the high innovative power of 3D printing and the AM market. The international winners, who will all present themselves to the AM world at Formnext 2022, are Photosynthetic (Netherlands), Lattice Medical (France), Rivelin Robotics (UK), SphereCube (Italy) and Alpha Powders (Poland). The AM Ventures Impact Award also went to Lattice Medical. The innovations of these start-ups were selected both for the high level of creativity demonstrated in product development as well as the viability of the business models. The start-ups were able to provide proof of existing patents or patents pending and also demonstrated extremely promising applications. Warsaw-based start-up Alpha Powders has developed and patented a technology for the on-demand modification of polymer powders. Similarly working with minute dimensions is Dutch start-up Photosynthetic, which specializes in fast and cost-effective micro 3D printing. British start-up Rivelin Robotics, on the other hand, has its sights set on improving efficiency in the additive process chain. Its NetShape robots offer the potential of reducing operating costs and errors in post-processing by a factor of 10. For Italian start-up SphereCube, greater stability is the focus. The company has developed 3D printing technology that is able to process continuous fiber composites, thus enabling the automated manufacture of products from high-performance composites in any desired shape. Biomedical start-up Lattice Medical has developed a disruptive, bioabsorbable, and personalized implant for breast reconstruction and breast augmentation using patented 3D technology, which encourages the natural regeneration of adipose tissue without the introduction of foreign bodies. With its submission, Lattice Medical was also able to secure the AM Ventures Impact Award, which honors particularly sustainable approaches. In addition to the innovative design and production method, AM Ventures was particularly impressed by the minimization of risks that can occur with traditional implants, the technical expertise of the team, and the sound research results that support the application. Sascha F. Wenzler, Vice President of Formnext at organizer Mesago Messe Frankfurt GmbH: “Every year, the start-ups in the AM industry take technology and application innovations to the next level and continue to impress with the rising quality of their developments and business planning. Once again, these companies have showcased the great potential of this industry, highlighting the fact that the sector produces significant developments that, in the future, will influence our industry, medicine, and other areas of life.”

The Formnext Start-up Challenge 2022 recognizes inventive, viable business ideas from companies founded within the last five years. The distinguished judging panel consists of prominent representatives from the realms of industry, science, media, and investment. The winners will each have a dedicated exhibition booth and will also present themselves at the Formnext Pitchnext event on Tuesday 15 November 2022.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 8
News

a migliorare l’efficienza nella catena del processo additivo. I suoi robot NetShape offrono il potenziale di ridurre i costi operativi e gli errori di post-elaborazione di un fattore 10. Per la start-up italiana SphereCube, l’obiettivo è una maggiore stabilità. L’azienda ha sviluppato una tecnologia di stampa 3D in grado di elaborare compositi a fibra continua, con sentendo così la produzione automatizzata di prodotti da compositi ad alte prestazioni in qualsiasi forma desiderata. La start-up biomedica Lattice Medical ha sviluppato un impianto dirompente, bioassorbibile e personalizzato per la ricostruzione del seno e l’aumento del seno utilizzando la tecnologia 3D brevettata, che incoraggia la rigenerazione naturale del tessuto adiposo senza l’introduzione di corpi estranei.

Con la sua presentazione, Lattice Medical è stata anche in grado di assicurarsi l’AM Ventures Impact Award, che premia gli approcci particolarmente sostenibili. Oltre all’in novativo metodo di progettazione e produzione, AM Ven tures è rimasta particolarmente colpita dalla riduzione al minimo dei rischi che possono verificarsi con gli impianti tradizionali, dall’esperienza tecnica del team e dai solidi risul tati della ricerca che supportano l’applicazione. Sascha F. Wenzler, vicepresidente di Formnext presso l’or ganizzatore Mesago Messe Frankfurt GmbH, ha così com mentato: “Ogni anno, le start-up del settore AM portano le innovazioni tecnologiche e applicative a un livello superiore e continuano a stupire per la qualità crescente dei loro sviluppi e attività pianificazione. Ancora una volta, queste aziende

hanno messo in mostra il grande potenziale di questo set tore, evidenziando il fatto che il settore produce sviluppi significativi che, in futuro, influenzeranno il nostro settore, la medicina e altri settori della vita”.

La Formnext Start-up Challenge 2022 premia le idee di business inventive e praticabili delle aziende fondate negli ultimi cinque anni. La distinta giuria è composta da rappre sentanti di spicco dei settori dell’industria, della scienza, dei media e degli investimenti. I vincitori saranno presenti in fiera con uno stand espositivo dedicato e all’evento Formnext Pitchnext martedì 15 novembre 2022.

In the cybersecurity space, robustness, scalability, modularity, and efficiency require constant fine tuning.

CodeMeter’s ecosystem addresses the needs of connected industry by protecting and monetizing machine operating software, configuration data, and digital designs.

Shoot for the stars and demand top quality only.

CodeMeter’s Universe: A constellation of protection, licensing, and security tools +39 035 0667070 team@wibu.com www.wibu.it

Hall 6, Stand 428
Meet us!

OMRON ESPANDE LA RETE DI DISTRIBUZIONE EUROPEA CON UNA PARTNERSHIP CON CONRAD ELECTRONIC

Omron Electronic Components Europe ha annunciato oggi la firma di un accordo di distribuzione pan-europeo con Conrad Electronic, la piattaforma di approvvigionamento per forniture tecniche, con sede in Germania, che opera in 17 paesi europei.

Con il nuovo accordo Conrad fornirà i dispositivi Omron di largo utilizzo a clienti business di tutta Europa. Omron offre ai propri clienti soluzioni di componenti che agevolano l’accesso a nuove forme di energia sostenibile e alle comunicazioni ad alta velocità. Queste includono non solo i relè e gli switch di prestazioni e qualità elevate per cui l’azienda è celebre ma anche innovativi sensori ambientali che permettono ai sistemi elettronici di reagire in modo appropriato nei contesti in cui operano. In una prima fase la Conrad Sourcing Platform offrirà oltre 4.900 di questi dispositivi Omron. Le due società prevedono di ampliare la gamma di prodotti accessibili attraverso la piattaforma nel momento in cui Omron introdurrà nuove e rilevanti solu zioni.

Nel suo commento, Gabor Matrai, European Distribution Account Manager in Omron, ha spiegato che l’obiettivo della nuova partnership è potenziare e migliorare il servizio ai clienti in Europa. “Conrad Electronic è largamente utilizzata dagli ingegneri in tutta Europa, e specialmente in Germania, per rifornirsi di dispositivi e componenti per i propri progetti di prototipazione e di produzione. Siamo lieti di aggiungerli alla nostra rete di distribuzione e di offrire ai nostri clienti un’opzione in più di approvvigionamento delle nostre soluzioni di componenti innovative e di alta qualità.”

Michael Schlagenhaufer, Senior Director of Product and Supplier Strategy in Conrad Electronic, ha aggiunto: “La Conrad Sourcing Platform permette già una formula di acquisto semplice, veloce e completo di forniture tecniche da un unico fornitore. Non vediamo l’ora di lavorare con Omron e siamo certi che il suo portfolio prodotti completi in modo ottimale la nostra già ampia e approfondita gamma di soluzioni professionali per i mercati dell’e lettronica, dell’industria, dell’automazione e IT.”

Gabor Matrai, European Distribution Account Manager at Omron Electronic Components Europe; Michael Schlagenhaufer, Senior Director of Product and Supplier Strategy at Conrad Electronic

ENGLISH TEXT

Omron expands European distribution network with Conrad Electronic partnership

Omron Electronic Components Europe today announced that it has signed a pan-European distribution agreement with Conrad Electronic, the German based sourcing platform for technical supplies operating in 17 European countries. Under the new agreement, Conrad will supply popular devices from Omron to business customers throughout Europe. Omron offers its customers component solutions that contribute to the take-up of new sustainable forms of energy and of highspeed communications. These include not only the high-performance, high-quality relays and switches for which the division is famous, but also innovative environmental sensors that enable electronic systems to respond appropriately to the context in which they are operating. Initially, the Conrad Sourcing Platform will present more than 4,900 of these Omron products. The two companies plan to widen the range of products accessible through the platform as Omron introduces new and relevant solutions.

Commenting, Gabor Matrai, European Distribution Account Manager at Omron explained that the new partnership is to enhance and improve its service to its customers in Europe. “Conrad Electronic is widely used throughout Europe and especially in Germany by engineers to source devices and components for their prototype and production projects. We are delighted to add them to the Omron distribution network, giving our customers an additional option for sourcing our high quality and innovative component solutions.”

Michael Schlagenhaufer, Senior Director of Product and Supplier Strategy at Conrad Electronic, added, “The Conrad Sourcing Platform already enables simple, fast and comprehensive procurement for technical supplies from a single source. We are looking forward to working with Omron and are certain that Omron’s product portfolio optimally complements our already broad and deep range of solutions for professionals in electronics, industry, automation and IT.”

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 10 News
a cura della redazione
INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |4/2022 12
DAL PRODOTTO AL SERVIZIO: TUTTI I VANTAGGI DELLA SERVITIZZAZIONE Grazie alle tecnologie 4.0, i processi di servitizzazione stanno velocemente trasformando i prodotti in elementi digitalizzati e connessi al sistema (smart product)
di Patrizia Ricci
Tecnologie

LLa competitività dei mercati spinge le aziende a mutamenti continui e rapidi del modo di fare di business. Avere un buon prodotto spesso non basta, ma occorre un diverso approc cio improntato ad una conoscenza delle esigenze dei propri clienti, attuali e potenziali, sempre più approfondita e ad una apertura sempre maggiore alle opportunità offerte dal digitale. Una strategia che si sta rivelando efficace per le imprese è quella di associare alla vendita del pro dotto la progettazione o riprogettazione di servizi di valore per tutti gli stakeholders. La service transformation o servitizzazione - dall’in glese servitizazion - indica un nuovo modello di busi ness in base al quale un’azienda che produce e vende beni o prodotti li trasforma in una vendita di servizi. Ovvero, un processo di trasformazione dalla vendita di un bene/prodotto a un servizio, cioè alla vendita di una soluzione che di fatto dà vita a una relazione prolungata nel tempo tra cliente e fornitore. La ser vitizzazione è legata quindi all’idea di soddisfare le esigenze del cliente con una fornitura che diventa un servizio dedicato. Se nel manifatturiero, negli ultimi anni, abbiamo assistito al passaggio dalla produzione di massa alla personalizzazione di massa, oggi, il valore aggiunto del prodotto non sta più solamente nella sua qualità quanto piuttosto nella qualità dei servizi offerti, che vengono percepiti dal cliente come importanti se non addirittura strategici. Offerta che prevede un pacchetto costituito dal prodotto e uno o più servizi a corredo, quali ad esempio: co-design (ideazione del prodotto in una logica collaborativa), manutenzione, supporto, aggiornamento, formazione, servizi finanziari, sistemi di sicurezza, help-desk, portali self-service e tracking in tempo reale della consegna. Chi riesce a conciliare servitizzazione e smart manufacturing, riesce anche a differenziarsi sul mercato dai propri competitor, garantendo al cliente fidelizzazione e massima soddisfazione. Per riuscire in questa sfida, è fondamentale gestire al meglio le informazioni per avere massima visibilità di processi e procedure, sfruttando il digitale per lavorare su nuovi livelli di integrazione e di relazione e mantenendo il cliente al centro dello sviluppo.

Lo scenario economico

In uno scenario di forte incertezza economica, quale quello che in cui stiamo vivendo, la digitalizzazione dei processi abilitata dalle tecnologie dell’Industry 4.0 ha consentito un passaggio importante alle aziende del manifatturiero: partendo da un modello che asso ciava alla vendita del prodotto dei servizi di assistenza, sono approdate ad uno nel quale il servizio correlato al prodotto comincia ad essere esso stesso messo a valore

ENGLISH TEXT

From product to service: all the advantages of servitization

Thanks to Technologie 4.0, servitization processes are rapidly transforming products in digitalized, system-con nected components (smart products)

Patrizia Ricci

Competitive markets drive companies to make con tinuous and rapid changes in how they do business. Having a good product is often not enough; novel approaches are needed, ones based on a more exten sive, in-depth knowledge of their customers’ current and potential needs. Such approaches must be guided by an increasing openness to the opportunities that digitaliza tion can unlock. One such strategy that is proving effec tive for businesses is to design and redesign valuable services for all stakeholders that they couple with their products.

Service transformation—or servitization—is a new busi ness model whereby a company shifts from selling the goods or products it manufactures to selling them as services. In other words, servitization is a process of transformation from selling goods and products to selling services. This means selling a solution that de facto esta blishes an enduring relationship between customer and supplier. Hence, servitization meets customers’ needs by supplying what is actually a customized service. In recent years, manufacturing has transitioned from mass production to mass customization. Today, the added value of a product no longer lies solely in its quality, but rather in the quality of the services offered, which the customer perceives as important and even strategic. What is offered is a package consisting of the product itself and one or more services connected to it, such as co-design (collaborative product conception), maintenance, support, upgrades trainings, financial ser vices, security systems, help-desks, self-service portals, and real-time delivery tracking. Those who succeed in harmonizing servitization and smart manufacturing also succeed in setting themselves apart from their competitors on the market, while also guaranteeing customer loyalty and the highest customer satisfaction. In order to meet this challenge, it is essen tial to adequately manage data to ensure full transpa rency of processes and procedures, and to use digital technologies to navigate on new levels of integration and interaction, while keeping developments client-centric.

The economic background

Against a backdrop of great economic uncertainty, such as the one we are currently experiencing, the digitaliza tion of processes enabled by Industry 4.0 technologies provides an important transition path for manufacturing companies: the sales model based on coupling products with support services transformed into a model in which the service added to the product becomes an asset. Such a service can be, for example, consultancy, mainte nance, or training oriented. Taken to the extreme, it can even be servitization proper, in which the ownership of the good is not transferred to the customer, but remains with the manufacturer, who provides the customer with access to the service or product (usership economy). Additionally, it can also result in the typical models of

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 13

e, dunque, orientato ad esempio alla consulenza, alla manutenzione, alla formazione, fino alla servitiz zazione vera e propria, come “estremizzazione” del modello, nella quale la proprietà del bene non viene trasferita al cliente, ma resta al produttore, che eroga al cliente l’accesso al bene stesso (usership economy). Oppure ai modelli tipici della sharing economy, nei quali non si ragiona più in termini di una proprietà

esclusiva del bene (ownership economy), che diventa diffusa e condivisa, ma di disponibilità del bene stesso a fronte di un corrispettivo commisurato al suo effet tivo utilizzo.

Basti pensare, in ambito consumer, a quanto capita nella nostra vita quotidiana con il car sharing, lo stre aming tv a consumo, gli abbonamenti telefonici, i software pagati a canone, le assicurazioni pagate a chi lometri percorsi, ecc. Possibilità e offerte rese attuabili

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |4/2022 14
Tecnologie

anche dall’incredibile progresso tecnologico in ambito informatico e delle telecomunicazioni.

Servitizzazione e manifatturiero

La vera ricchezza delle imprese che hanno avviato un percorso di digitalizzazione sta nella loro capacità di trasformare la mole di dati grezzi (raw data) raccolti dai macchinari, dalle linee di produzione e dai loro stessi prodotti in informazioni utili al business. Grazie

ENGLISH TEXT

the sharing economy, which marks the shift from the exclusive ownership of the good (ownership economy) to a broad and shared paradigm in which the accessibi lity to the good itself is calculated according to its actual usage.

We just need to see, in consumer terms, how our daily life has changed since the advent of car sharing, streaming on demand, mobile phone plans, fee-based software, insurance paid by mileage, and the like. All these possibilities and offers were made feasible in part by the incredible technological advancements in IT and telecommunications.

Servitization and the manufacturing industry

The true asset of companies that have engaged in a pro cess of digitalization lies in their ability to transform the mass of raw data collected from machines, production lines, as well as their own products, into useful informa tion for their business. Today, data offer manufacturing companies the means to transform their products into smart and connected products, i.e., products endowed with intelligence. Recent analyses show that over 30 percent of manufacturers’ revenue comes from the ser vice component.

At the heart of the servitization strategy lies the overall equipment effectiveness (OEE) - the constant, realtime monitoring of the state of operation that helps to optimally reduce servicing and maintenance costs. This is possible thanks to the acquired data, which, when properly processed and analyzed, helps manufacturers optimize their work processes by allowing maintenance, repair, and replacement work to be scheduled in time, to both modify their products and improve their per formance or functionality. In the data-driven decision making process, innovative technologies, such as artifi cial intelligence algorithms, play a major role in helping estimate and manage risk factors, foreshadowing the probability of failures and downtime and their impact on the company’s overall business.

The Internet of Things, the Cloud, and Big Data, in particular, are the technologies that—more than any other— enable the shift towards new servitization-orien ted business models. Sensor-equipped machines and production lines, cloud-based remote resources available on demand for data storage, processing and access, and analytics for analyzing and processing data in a struc tured and homogeneous way are all features that can enable the process of service transformation. Further more, data analyzed from return information provided by users on the product’s operating status, performance, and operating conditions also offer a means to compile contracts based on the usage of the product on a payper-use, pay-per-availability, and pay-per-performance basis.

The advantages of servitization

There are many advantages to using servitization and adopting a “circular” approach to business activities for suppliers of machines, systems, and services; these include:

Customer loyalty: the relationship with the manufacturer

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 15

Tecnologie

ai dati, oggi, le aziende del manifatturiero hanno l’op portunità di trasformare i loro prodotti in “smart and connected products”, ovvero arricchiti di intelligenza. In base a recenti analisi, nelle aziende manifatturiere la componente dei servizi ha ormai superato il 30% del fatturato. Il cuore di una strategia di servitization è rappresentato dalla Overall Equipment Effective ness (OEE), ovvero da un monitoraggio costante e in tempo reale dello stato di operatività del bene, così da ridurre il più possibile i costi di assistenza e manu tenzione. Alla base di tutto ci sono i dati acquisiti, che opportunamente elaborati ed analizzati, aiutano il produttore a ottimizzare i propri processi lavorativi consentendo di programmare per tempo interventi di manutenzione, riparazione o sostituzione, sia per modificare il proprio prodotto che per migliorarne le prestazioni o le funzionalità. Nel processo decisionale basato sui dati, che viene anche definito Data Driven

Decision Making, giocano un ruolo di primo piano le tecnologie innovative, ad esempio gli algoritmi di intelligenza artificiale, che aiutano a stimare e gover nare i fattori di rischio, prefigurando la probabilità di guasti e fermi macchina e il loro impatto sul business complessivo dell’azienda.

In particolare sono Internet of Things, Cloud e Big Data, le tecnologie che più di altre abilitano il pas saggio ai nuovi modelli di business legati alla ser vitizzazione. Grazie alla diffusa presenza di sensori su macchinari e linee di produzione, alla possibilità offerta dal cloud di sfruttare “on demand” risorse remote per l’archiviazione, l’elaborazione e l’accesso ai dati, e agli analytics per l’analisi e l’elaborazione dati in modo strutturato e omogeneo, è possibile abi litare il processo di service transformation. È anche dall’analisi dei dati derivanti dalle informazioni di ritorno dei fruitori del bene sullo stato di funziona

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |4/2022 16

mento del prodotto, sulle performance e sulle condi zioni operative che vengono elaborati i contratti legati allo “sfruttamento” del prodotto in ottica pay-per-use, pay-peravailability, pay-per-performance.

I vantaggi della servitizzazione

Sono diversi i vantaggi della servitizzazione e dell’ap proccio “circolare” alle attività di business per chi for nisce macchinari, sistemi e servizi : fidelizzazione del cliente: il rapporto con il produttore non termina con l’acquisto del bene, ma continua nel tempo ed è legato alla capacità di fornire sempre il ser vizio contrattualizzato. Tutto ciò è possibile attraverso la manutenzione predittiva, a sua volta ottenuta solo grazie al controllo puntuale del sistema; incremento della conoscenza, ottenuto “gratuitamente” dalla analisi dei dati raccolti dagli apparati, dagli eventi di manutenzione predittiva e reattiva e dai dati di pro duzione del proprio cliente;

ENGLISH TEXT

does not end with the good’s purchase, but it continues over time and remains linked to the manufacturer’s ability to continually provide the contracted service. This is pos sible by means of predictive maintenance, which, in turn, is achieved through timely monitoring of the system; Greater knowledge, obtained “for free” from the analysis of data collected from equipment, from predictive and reactive maintenance events, and from customer’s pro duction data;

Business predictability, linked to the possibility of relying on a recurring and predetermined cash flow from a ser vice (usually multi-year) and not on the variability of the sales volume of a good or product;

Greater manufacturer control over the configurability and development of systems; Possibility to manage machine maintenance; Centralized fault management.

There are similar advantages for those who purchase a service instead of a product, such as: Possibility to transfer tied-up capital from an investment to production needs in a modulated way; Guarantee of production continuity provided by a service based on modern IIoT technologies that can safeguard against production downtime caused by unexpected failures, with lower and non-random costs and high predictability in production; Adaptability of a service to changing business needs.

Types of servitization

There can be different types of servitization ranging from products with additional services offered (add-ons) to the possibility of determining which services to bundle with a given product. The main feature is to have a dyna mic and flexible offer that can be tailored on the needs of the customer. This requires advanced models of con trol and management in the company that are capable of anticipating needs or demand changes. One way to achieve servitization is through digital customer enga gement. This strategy involves all supply chain players— dealers, retailers, contractors, and distributors—and helps foster an ongoing relationship between the company and its target audience. This, in turn, allows the manufacturer to guide a customer’s purchasing decisions in dialogue with the customer.

Once again, the crucial factor is that the data is shared along the supply chain, enabling collaboration and an information-enlightened economy. Thanks to IoT, smart factories can use systems to track and trace orders, deliveries, and maintenance or support tasks, which are co-managed through digitized procedures shared in the cloud. The digital twin is another enabling technology for servitization. With a digital twin, it is possible to increase the efficiency of a product or to understand possible issues before they arise. The knowledge thus gained helps improve the original system and optimize it accor ding to the customer’s needs.

Collaborative cloud platforms allow companies to have their data continually aligned with their back office and production systems; they also encourage a dialogue and strategic convergence between sales and operations— two fields that have always worked and interacted in different ways, times, and languages. The systematiza

Tecnologie

predicibilità del business, legato alla possibilità di contare su un flusso di cassa ricorrente e prestabilito di un servizio (solitamente pluriennale), e non sulla variabilità del volume di vendita di un bene/prodotto; maggiore controllo del produttore sulla configurabilità e lo sviluppo dei sistemi; possibilità di gestire la manutenzione delle macchine; centralizzazione della gestione dei guasti. Analoghi vantaggi ci sono anche per chi acquista un servizio invece che un bene/prodotto: la possibilità di trasferire, in maniera modulata, capi tali immobilizzati da un investimento alle necessità produttive; la garanzia della continuità produttiva fornita da un servizio basato su moderne tecnologie IIoT capace di mettere al riparo dal fermo produttivo dovuto a guasti inattesi, con costi ridotti e non casuali e elevata pre dicibilità nella produzione; l’adattabilità di un servizio rispetto alle mutevoli esi genze del business.

Le forme di servitizzazione

Le forme di servitizzazione possono essere diverse: si va dall’offerta di prodotti con servizi offerti aggiuntivi (add-on) alla possibilità di stabilire nativamente quali servizi offrire in bundle al prodotto. La caratteristica essenziale è la dinamicità e flessibilità dell’offerta in funzione delle esigenze del cliente per la quale occor rono, in azienda, modelli di presidio e di gestione evoluti, in grado di anticipare i bisogni o il cambia mento in corso d’opera della domanda. Una strada per arrivare alla servitizzazione è quella della Digi tal customer engagement, o coinvolgimento digitale dei clienti: una strategia che coinvolge tutti gli attori della supply chain - dealer, rivenditori, contractor e distributori – mirata ad instaurare una relazione con tinuativa tra l’azienda e il suo target di riferimento attraverso la quale il produttore riesce ad orientare le decisioni di acquisto di un cliente, tramite il coinvol gimento del cliente stesso. Ancora una volta, a fare la differenza, sono i dati condivisi lungo la filiera che abilitano una collaborazione e un’economia illuminata dalle informazioni. Grazie alla IoT, le smart factory possono utilizzare sistemi di tracciabilità e rintrac ciabilità di ordini, consegne, interventi di manuten zione o di supporto, che vengono co-gestiti attraverso procedure digitalizzate e condivise in cloud. Il digital twin, è un’altra tecnologia abilitante la servitizzazione. Aumentare l’efficienza di un prodotto o comprendere una problematica prima ancora che si verifichi attra verso il gemello digitale fornisce una conoscenza che, applicata al sistema originale, consente di migliorarlo e ottimizzarlo in funzione delle esigenze del cliente. Le piattaforme collaborative in cloud permettono alle aziende di avere dati sempre allineati ai sistemi di back office e a quelli di produzione e di attivare un

dialogo e una convergenza strategica tra l’area vendite e il reparto operation, due mondi che hanno sempre lavorato e interagito con tempi, linguaggi e modi dif ferenti. La messa a sistema dei dati permette di fare analisi avanzate e di usare strumenti di Big Data e Intelligenza Artificiale a supporto dei processi decisio nali. Queste piattaforme ovviamente vengono fornite in modalità SaaS (software as a service), il corrispettivo della usership economy in ambito software.

La situazione in Italia Purtroppo, nonostante la servitizzazione venga ormai considerata strategica per l’innovazione e la competi tività delle aziende del manifatturiero, dall’indagine 2021 dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano si evince che le sue opportunità sono ancora poco sfrut tate nel nostro Paese. Sebbene due imprese su tre usino già beni strumentali e software a fronte di un canone mensile o annuale, in generale le opportunità offerte dalla connessione dei macchinari sono ancora poco sfruttate dalle aziende. Solo un quarto degli intervistati usa servizi informativi associati a un macchinario, come l’individuazione di guasti o malfunzionamenti, o servizi di manutenzione

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE |4/2022 18

preventiva basati sulle condizioni della macchina. Meno di uno su dieci utilizza servizi per una migliore gestione energetica delle macchine e pochissime sono le aziende che hanno sviluppato soluzioni di manu tenzione predittiva (meno del 5%). Il Manufacturingas-a-Service (MaaS), che può essere considerato il massimo livello della servitization, è ancora scono sciuto a due terzi delle imprese, mentre inizia a dif fondersi in tutto il mondo sotto forma di piattaforme digitali che rendono più agile il rapporto tradizionale cliente-fornitore. Il MaaS - una delle declinazioni del paradigma del Cloud Manufacturing - può essere definito come la versione manifatturiera del Cloud Computing: consiste in un insieme di risorse manifatturiere (es. pro gettazione, produzione, simulazione), fisicamente distri buite, che viene aggregato virtualmente e reso disponibile a un utente finale in modo comodo, on-demand, attra verso una piattaforma gestionale altamente automatizzata. In Europa si contano già cinque piattaforme pienamente operative; in Italia abbiamo qualche esempio, che pur rimanendo circoscritto ai settori della stampa additiva, della lavorazione della lamiera e di semplici lavorazioni meccaniche, mostra capacità di offerta anche rispetto a materiali e finiture. Fonte: Osservatorio ANIE dell’Indu stria Italiana dell’Automazione, maggio 2022 

ENGLISH TEXT

tion of data allows advanced analyses and the use of big data and artificial intelligence tools to support decisionmaking processes. These platforms are delivered in the SaaS (Software as a Service) mode, the equivalent of usership economy in software.

The situation in Italy

Although widely recognized as strategic site for innova tion and competitiveness in the manufacturing sector, a 2021 survey of the Industry 4.0 Transition Observatory of the School of Management of Milan’s Politecnico Uni versity showed that servitization is still lagging behind in Italy. Although two businesses in three are already using capital goods and software with a monthly or annual fee, the opportunities offered by the interconnection of machines are generally not taken advantage of.

Only a quarter of respondents use information services associated with a machine—such as fault or malfunction detection—or preventive maintenance services based on machine conditions. Fewer than one in ten use services to improve machine energy management, and very few companies have developed predictive maintenance solu tions (less than 5 percent). Manufacturing-as-a-Service (MaaS), which can be considered the highest level of servitization, is still unknown to two-thirds of companies, although it is beginning to spread worldwide in the form of digital platforms, which make the traditional customersupplier relationship more agile.

MaaS—one of the declinations of the Cloud Manufac turing paradigm—can be defined as the manufacturing version of cloud computing. It consists of a set of physically distributed manufacturing resources (e.g., design, production, and simulation), which is aggregated virtually and then made available to the end user in a practical way, on-demand, and through a highly auto mated management platform. There are already five fully operational platforms in Europe; in Italy we have a few examples, which remain confined to the areas of additive printing, sheet metal working, and simple machining, but that still demonstrate potential applications with respect to materials and finishes.

Source: ANIE Observatory of the Italian Automation Industry, May 2022.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 19

Tecnologie

ROBOT E COBOT NEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE

Innovativi sistemi per l’interazione tra uomo e macchina promettono un salto qualitativo nella robotica applicata all’industria meccanica grazie a robot collaborativi, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata. Mentre Big Data e Intelligenza Artificiale consentono alle moderne apparecchiature industriali di adattarsi

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 20
di Mario Gargantini

ENGLISH

PPiù flessibilità, maggiore efficienza ma anche meno sprechi e riduzione dei costi; in generale un migliora mento delle performance operative e quindi un aumento della redditi vità aziendale. Sono i vantaggi por tati dalle applicazioni di robotica in ambito industriale e in particolare nel settore metalmec canico; e sono le ragioni per cui sempre più imprese deci dono di implementarle, a fronte anche della constatazione che la robotica si è ormai liberata della eccessiva rigidità e complessità che la vincolava e si è aperta anche alle PMI che riescono facilmente a integrarla nell’ambiente pro duttivo senza specifiche competenze in campo e in piena sicurezza grazie alla sempre maggior presenza di cobot e robot intelligenti.

I robot industriali in effetti stanno ridisegnando il mondo della produzione. Sempre più intelligenti e potenti, sono una delle leve principali di Industria 4.0. La tecnologia robotica integrata può fornire ai produttori l’architettura semplificata e i dati necessari per operare con successo nel mercato globale. Lo documenta e ne indica le prospettive il Libro Bianco Robot integrati nei sistemi automatici, presentato dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automa zione e realizzato in collaborazione con SIRI (Società Italiana di Robotica Industriale).

Lo studio parte dalla constatazione che le esigenze pro duttive continuano a crescere e richiedono ai costruttori di essere preparati per le esigenze di domani con solu zioni capaci e flessibili già oggi. «I robot integrati pos sono semplificare il percorso verso carichi più connessi e intelligenti. Con una connessione senza interruzioni agli strumenti digitali più recenti, è ora più facile creare effi cienze e promuovere l’innovazione».

La situazione del mercato rende però più impegnativo sviluppare questa prospettiva. Esaminando i trend della robotica sia a livello mondiale che italiano, si notano delle difficoltà, che si riflettono nei dati resi disponibili dall’IFR (International Federation of Robotics). Nel 2019, le ven dite di robot industriali sono calate del 12% rispetto al 2018, attestandosi a 373.240 unità. Tale risultato riflette la difficoltà registrata dai due principali settori applica tivi, l’industria automobilistica e l’industria dei prodotti elettrici ed elettronici; la prima ha comunque assorbito il 28% delle installazioni totali e la seconda il 24%. Quanto alla distribuzione geografica, il primato nel mercato della robotica spetta alla Cina, seguita da Giappone, Nord America e Corea del Sud; anche in termini di macchine installate è sempre la Cina a guidare la classifica mentre l’Italia è al sesto posto preceduta dalla Germania. Interessante è anche la ripartizione dei campi di applica zione dove la manipolazione è l’ambito cui è stato destinato il maggior numero di robot, con una quota pari al 46% del totale mondiale. La saldatura copre una quota del 20% ed è l’area predominante per molti paesi, soprattutto per quelli

TEXT

Technologies Robots and cobots in automation systems

Innovative systems in human-machine interaction will greatly improve the quality of robotics applied to mecha nical engineering thanks to collaborative robots, virtual reality, and augmented reality. Much in the same way, big data and artificial intelligence provide the means for modern industrial equipment to adapt to its surroundings and make decisions, increasing the performance of pro duction processes.

More flexibility, greater efficiency, less waste, lower costs, overall improved operational performance and higher business profitability are among the benefits of robotic solutions in industrial applications, in particular in the engineering sector. Thus, an increasing number of companies are implementing them. By becoming more flexible and less complex, robotics has become a viable option even for SMEs, because it can now be easily integrated in the production environment without requiring specific skills; safety is also no longer a con cern thanks to the increasing presence of cobots and intelligent robots.

Industrial robots are indeed reshaping the world of manufacturing. Increasingly intelligent and powerful, they are one of the key drivers of Industry 4.0. Integrated robotics technology can provide manufacturers with the simplified architecture and data they need to operate successfully in the global market. This is documen ted, also with regard to the future, in the white paper Integrated Robots in Automation Systems, presented by Gruppo Meccatronica of ANIE Automazione, which was created in collaboration with SIRI (Italian Society of Industrial Robotics).

The study begins by demonstrating how the growing needs in the manufacturing sector require manufactu rers to get prepared today for tomorrow’s challenges by equipping themselves with flexible solutions. “Integrated robots help achieve more connected and smarter worklo ads. The seamless connection with the latest digital tools facilitates efficiency and fosters innovation”.

However, the current market situation makes it more challenging to achieve such circumstances. Trends in robotics, both at a global and at the Italian level, reveal snags in this point, as data provided by the International Federation of Robotics (IFR) reveal. In 2019, sales of industrial robots dropped 12 percent compared to 2018, reaching 373,240 units. This result reflects the difficulty experienced by the two main application sectors: the automotive and the electrical and electronics industry. The former nevertheless accounts for 28 percent of all installations, while the latter accounts for 24 percent. With regard to geographic distribution, the leader on the robotics market is China, followed by Japan, North Ame rica, and South Korea; in terms of number of machines installed, China is still the top ranker, while Italy is at place six, after Germany.

If we examine the areas of application, the largest number of robots are deployed in handling tasks, which account for 46 percent of the world total. Welding makes up a 20 percent share and is the predominant area for many countries, especially vehicles producing countries;

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 21

Tecnologie

produttori di veicoli; ha invece registrato un certo calo l’assemblaggio che occupa un 10% del totale mondiale. Considerando la situazione italiana bisogna dire che nel 2020 anche l’industria italiana della robotica ha scon tato le conseguenze della pandemia mondiale: il bilancio dell’anno è stato senz’altro negativo, con quasi tutti gli indicatori in flessione. Stando ai dati dello studio SIRI e UCIMU, la produzione del comparto ha registrato un calo del 18,5% rispetto all’anno precedente: tale risultato è stato determinato dalla contrazione delle consegne sul mercato interno (-30,1%) mentre le esportazioni sono rimaste stabili (+0,4%); la quota di produzione destinata all’estero si è attestata al 46,7%, quasi nove punti percen tuali in più rispetto all’anno precedente. Sempre secondo l’analisi SIRI-UCIMU, nel 2020 anche in Italia l’area applicativa predominante si è confermata quella della manipolazione che comprende diverse applicazioni, tra cui la principale, in termini di unità, è la manipolazione per stampaggio plastica, con robot à; la maggior parte di tipo cartesiano. Altro segmento significativo è quello della manipolazione di materiali, seguita dalla manipolazione per carico/sca rico macchine e per stampaggio, forgiatura, saldatura (in prevalenza saldatura a punti) e taglio (in prevalenza taglio laser). Considerando la tipologia di robot, la sal datura è rappresentata interamente da robot di tipo articolato a traiettoria controllata, mentre il taglio da robot di tipo cartesiano.

Manipolare in ergonomia con i Cobot Universal Robots Ergonomic manipulation with Universal Robots cobots

Interazione uomo-macchina

Il Libro Bianco di Anie sottolinea un elemento di note vole novità nella robotica applicata: è l’introduzione di innovativi sistemi per l’interazione tra uomo e macchina. Ripercorrendo le categorie tecnologiche che hanno segnato le varie innovazioni e hanno via via modificato il dialogo uomo-macchina, si può dapprima vedere l’intro duzione dei classici strumenti di interazione quali pulsanti e interruttori, seguiti ben presto da spie luminose e avvisi sonori. Il passo successivo qualificante è stato quello che ha portato alle interfacce grafiche che permettono di avere un numero pressoché infinito di pulsanti, spie e avvisi e soprattutto consente di visualizzare i valori della mac china che ci interessano, dando la possibilità di sviluppare un’esperienza molto ricca nella relazione tra l’operatore e l’azione della macchina.

La fase attuale rappresenta un salto qualitativo enorme: tecnologie come la robotica collaborativa (Cobot), la Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR) per mettono di avere una nuova visuale su come strutturare le interazioni e come renderle ancora più efficienti ed efficaci.

I Cobot permettono di interagire con l’operatore in maniera sicura e senza rischi connessi, diventando un vero e proprio terzo braccio al servizio dell’operatore. La realtà aumentata permette di rendere “3D” le classiche HMI andando a visualizzare valori o allarmi dei componenti macchina direttamente sul componente stesso, semplifi

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 22

cando diagnostica e supporto da remoto. I vantaggio dell’automazione collaborativa per il settore meccanico e delle macchine utensili sono messi in risalto da molti operatori; così li riassumono i tecnici di Univer sal Robots: “I robot collaborativi sollevano i lavoratori dall’eseguire compiti monotoni, ripetitivi e scarsamente ergonomici, facendo sì che possano concentrarsi su atti vità a più elevato valore aggiunto. Mentre gli operatori si concentrano su compiti adatti alle loro capacità, e che richiedono controllo del processo, problem solving e cre atività i cobot eseguono operazioni ripetitive e pericolose, contribuendo alla creazione di luoghi di lavoro più salubri ed ergonomici”.

Per dare un’idea di dove può arrivare la robotica grazie ai sistemi di VR e AR si può citare il caso del Gruppo Galba, storica azienda bresciana considerata tra le più importanti nel campo delle lavorazioni meccaniche ad alto contenuto tecnologico. Nel settore di riferimento di Galba, quello dell’automotive, il mercato richiede per lo più componenti in alluminio, ghisa e acciaio con tirature che vanno dai 200.000 ai 2.500.000 pezzi l’anno: oggetti di piccola e media dimensione che richiedono un’elevata precisione di esecuzione e cicli di produzione molto veloci, intorno agli 8 secondi. Avendo scelto una giovane azienda innovativa, Innvision, come partner per la progettazione, integrazione e realizzazione di celle robotizzate, in meno di due anni sono stati installati circa 20 robot ABB nell’a rea produttiva di Galba, mettendo in opera 13 celle robo

ENGLISH TEXT

assembly, on the other hand, has slightly dropped to 10 percent of the global total.

As for Italy, in 2020 the Italian robotics industry also suffered the consequences of the global pandemic: the year’s balance was certainly negative, with almost all indicators showing declines. According to data from the SIRI and UCIMU study, production in the robotics industry dropped by 18.5 percent compared to the previous year, as a result of a contraction of deliveries on the domestic market (-30.1 percent). Exports, on the other hand, remained stable (+0.4 percent), with a 46.7 percent production share destined to foreign countries, which was almost nine percent higher than the previous year.

The SIRI-UCIMU analysis also shows that in 2020 the predominant application area in Italy was also handling, which includes different applications, the main one being, in terms of number of units, handling for plastic molding, with Cartesian robots for the most part. Another significant segment is handling of materials, followed by handling for loading/unloading machines and for mol ding, forging, welding (mostly spot welding) and cutting (mostly laser cutting). As for the type of robot, welding deploys exclusively articulated robots with controlled trajectories, while Cartesian-type robots are used for cutting.

Human-machine interaction

The significant novelty in applied robotics, as highlighted by the ANIE white paper, is the introduction of new systems for human-machine interaction. If we look back at the technological aspects that marked the various innovations and have gradually changed the humanmachine interaction, we find first the introduction of classic interaction tools, such as buttons and switches, which were soon followed by warning lights and audible alerts. The next defining step was the introduction of graphical user interfaces, allowing for a nearly infinite number of buttons, lights, alerts, and, above all, for the display of the desired machine parameters. These innovations have paved the way for the development of a fruitful experience in the relationship between operator and machine operations.

Currently we are experiencing another massive quali tative leap: technologies such as collaborative robotics (cobots), virtual reality (VR), and augmented reality (AR) provide a complete new view on how to structure interactions and how to make them even more efficient and effective. Cobots ensure safe interaction with the operator, without any associated risks, as they are truly like a third arm at the service of the operator. Augmen ted reality allows classic HMIs to be shown in “3D” by displaying values or alarms of machine components directly on the component itself, thereby simplifying remote diagnostics and support.

Many operators have stressed the benefits of colla borative automation for mechanical and machine tool industries; in the words of Universal Robots engineers, “Collaborative robots free workers from performing monotonous, repetitive, and unergonomic tasks, allowing them to focus on higher value-added tasks. Workers can thus focus on tasks more suited to their skills, and those requiring process control, problem solving, and creativity, while cobots perform repetitive and hazardous tasks,

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 23

Tecnologie

tizzate che assolvono diversi compiti: dall’asservimento macchine allo spostamento, dalla lavorazione meccanica al controllo, fino al lavaggio. La robotizzazione di alcune operazioni alienanti e ripetitive ha permesso di ridurre il margine di errore, velocizzare la produzione e avvalersi di risorse umane in altri ambiti aziendali con un livello qualitativo più alto. Ma le innovazioni non finiscono qui. Con Robot Studio Augmented Reality, una soluzione software fornite sempre da ABB, gli operatori di Galba sperimentano la possibilità di visualizzare l’isola robotizzata installata nell’ambiente attraverso lo schermo dello smartphone. Mentre, indossando un visore di VR, possono sperimen tare la presenza della cella proprio come se fosse reale, vivendola dall’interno. Una ulteriore opportunità è rap

presentata dal Virtual Commissioning, il tool molto utile per aziende che intendono abbattere i limiti geografici del proprio raggio di azione.

Tendenze

Tornando al White Paper di Anie Automazione, si fa notare come l’incremento della diffusione dei sistemi robo tici sia stato facilitato dalla contemporanea evoluzione di alcune tecnologie come quelle appena citate e come l’In telligenza Artificiale, il cloud e i sistemi edge che hanno ampliato le possibili aree di applicazione. “Questa tendenza insieme alla ricerca di un maggior grado di produttività della soluzione in virtù di un maggiore coordinamento tra asservitori e macchine, hanno reso necessario un maggiore grado d’integrazione tra il robot e il PLC. Il mercato si è

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 24
La Realtà Aumentata per i robot ABB Augmented reality for ABB robots

ENGLISH TEXT

thereby contributing to healthier and more ergonomic workplaces.”

An example of how effective robotics can be, thanks to VR and AR systems, is provided by Gruppo Galba, a historic company from Brescia that is considered to be a leader in the field of high-tech machining. Galba’s target market, i.e. the automotive industry, is mostly in need of aluminum, cast iron, and steel components with produc tion runs ranging from 200,000 to 2,500,000 pieces per year: small and medium-sized objects that require high precision machining and very fast (around 8 seconds) production cycles. Partnering with a young innovative company, Innvision, for the design, integration, and implementation of robotic cells, in less than two years Galba installed about 20 ABB robots in its production area, employing 13 robotic cells that perform various tasks, from machine servicing to displacement, from mechanical operations to control and washing. Roboti zation of some alienating and repetitive operations has helped reduce the margin of error, speed up production, and employ human resources for higher quality tasks in other areas.

But their innovations do not end there. With Robot Studio Augmented Reality, a software solution also pro vided by ABB, Galba operators are testing the possibili ties offered by having the robotic cell displayed directly on their smartphone screens. Wearing a VR visor, they can also experience the cell just as if it were real, and from the inside. Further opportunities are offered by Virtual Commissioning, a highly useful tool for compa nies that want to extend their reach across geographical boundaries.

Trends

The ANIE Automation white paper also highlights how the increase in the number of implemented robotic systems was facilitated by the parallel evolution of technologies such as the aforementioned, as well as artificial intelligence, the cloud, and edge computing systems, which have expanded the scope of possible applications. “This trend, along with the search for a higher degree of productivity of the implemented solution by means of greater coordination between servers and machines, has required a stronger integration between robot and PLC. The market has evolved along three trend lines. The first calls for a high degree of standardi zation and solutions that integrate components from dif ferent manufacturers; the second involves a high degree of integration between the automation controller and the robot controller; and the third is the development of an intermediate solution involving the use of a PLC library, usually created by the robot manufacturer.”

Another trend that is gaining momentum is the recurrent use of simulation: if self-learning (online programming) has been the most widely used method to date to define a robot’s trajectories, today it is offline programming, i.e. simulation, that is on the rise. Indeed, the joint simulation of automation, field, mechatronics, and robot controller through the synchronization of their respective digital twins makes it possible to reduce downtime, run parallel engineering steps, and ultimately optimize the applica tion.

When we think about robots in the industry, we must imagine more than just automated systems characterized only by their ability to perform repetitive, tedious, and

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 25

Tecnologie

indirizzato verso tre filosofie, la prima che prevede un alto grado di standardizzazione e che consente di creare soluzioni con componenti di diversi costruttori, la seconda che prevede un alto grado di integrazione tra il controllore della parte d’automazione e il controller del robot, la terza è una soluzione intermedia che prevede l’utilizzo di una libreria per PLC, generalmente creata dal produttore del robot”.

Un’altra tendenza che si sta imponendo è il costante ricorso alla simulazione: se per definire le traiettorie di un robot il metodo di autoapprendimento (programmazione online) è stato finora quello più utilizzato, oggi la pratica della programmazione offline, ovvero della simulazione, è in crescita. La simulazione congiunta di automazione, campo, meccatronica e controllore del robot attraverso la sincronizzazione dei rispettivi gemelli digitali (digital twin), infatti, permette di ridurre i tempi di fermo mac china, parallelizzare le fasi di ingegneria e in definitiva ottimizzare l’applicazione.

Quando si pensa ai robot nell’industria, non si devono immaginare soltanto dei sistemi automatici caratterizzati solo dalla capacità di svolgere compiti ripetitivi, noiosi e pericolosi. L’enorme mole di dati digitali a disposizione delle aziende, i Big Data, e le potenzialità dell’Intelli genza Artificiale stanno ridefinendo gli scenari produt tivi con un’integrazione sempre più spinta tra le diverse soluzioni e con la nascita di nuovi campi applicativi e l’allargamento di altri un tempo riservati ad ambiti limi tati. È il caso dei moderni sistemi di visione. Così come

accade per i sensori, anche i sistemi di visione diventano intelligenti, in grado di svolgere nuove funzioni e di con tribuire all’ottimizzazione di molti processi. Big Data, Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Deep Lear ning consentono alle moderne apparecchiature industriali di “vedere”, similmente ad una persona fisica, e di capire come adattarsi all’ambiente circostante; prendendo deci sioni e modificando il loro comportamento. Tutto ciò con un continuo e progressivo aumento delle performance e con l’ottenimento di un significativo van taggio competitivo. 

ENGLISH TEXT

dangerous tasks. The enormous amount of digital data available to companies, i.e. big data, and the potentials of AI are redefining production processes with everincreasing integration of different solutions, the emer gence of new fields of application and the expansion of others once reserved for limited areas. This is the case with modern vision systems. Just like sensors, vision systems are becoming intelligent, capable of performing new functions and helping to optimize many processes. Big data, artificial intelligence, machine learning and deep learning enable modern industrial equipment to “see,” much like a real person, and to understand how to adapt to their surroundings, and thus make decisions and modify their behavior. All this is coupled with a continuous and progressive increase in performance and a significant competitive edge.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 26

Diamo un senso all’automazione ifm.com/it

Dalla macchina al cervello, un percorso sensazionale.

Nei sistemi di automazione i sensori rivestono l’importante ruolo di “organi sensoriali”. Devono non solo fornire in modo preciso i valori letti, ma anche mettere a disposizione la totalità delle informazioni raccolte, essenziali per monitorare lo stato di salute e ottimizzare l’efficienza dell’intero sistema. Grazie ad una comunicazione semplice e rapida, dal livello periferico della macchina, attraverso il livello di control lo, fino al centro di supervisione e gestione, i vantaggi promessi dall’Industria 4.0 possono così diventare realtà. Dal sensore al cloud, ifm offre soluzioni complete e tangibili per ogni vostra esigenza di automazione. ifm - close to you!

Go ifmonline

Trova, seleziona, ordina nel webshop di ifm

Uno sguardo nel

futurofuturo dell’automazione

Oltre 1.100 espositori, da tutto il mondo, saranno presenti alla 31a edizione di SPS, la fiera per l’automazione intelligente e digitale. L’evento si svolgerà dall’8 al 10 novembre 2022 a Norimberga e sarà l’occasione per presentare gli ultimi prodotti, soluzioni e tecnologie pionieristiche del futuro nel campo dell’automazione industriale.

AAnche quest’anno i visitatori potranno ammirare un’incre dibile gamma di prodotti e servizi, di soluzioni di automa zione e digitalizzazione da for nitori nazionali e non. Avranno anche la possibilità di dare uno sguardo alla panoramica com pleta del mercato tramite la piattaforma di eventi digitali complementari “SPS on air”, che sarà disponibile prima, durante e dopo l’evento fisico di tre giorni a Norimberga.

La

fiera fisica con una componente digitale

A SPS non ci si annoia mai. Un ampio programma di approfondimenti legati al mondo dell’automazione accom pagnerà i visitatori per tutti i giorni della manifestazione. Inoltre come “pre-riscaldamento”, i possessori dei biglietti della fiera avranno l’opportunità di partecipare all’evento digitale con numerose presentazioni tecniche e anteprime di prodotto sulla piattaforma “SPS on air”. Gli argomenti principali delle tavole rotonde, delle presentazioni dei pro dotti o dei keynote di quest’anno sono:

• Trasformazione digitale/Industria 4.0

• Comunicazioni industriali

• Sicurezza

• Nuovi metodi logistici e integrazione robotica

• Concetti intelligenti e basati sui dati per il controllo e la visualizzazione

• Sensori intelligenti

• Azionamenti

• Case history per l’IA

• Sostenibilità nell’automazione

Inoltre, i partecipanti possono utilizzare la piattaforma digitale per avviare con tatti e fissare appuntamenti sia in loco che digitalmente, fare rete tra loro e trovare contatti per le loro specifiche domande di automazione. L’”SPS on-air”, comprese le sue opzioni di interazione, rimarrà online anche dopo la fine dell’e vento fino all’11 novembre 2022; e la mediateca on-demand e gran parte del programma delle lezioni registrate saranno disponibili fino al 15 novembre 2022. Ciò significa che coloro che visitano di persona la fiera hanno comunque la possibilità di visualizzare le presentazioni successive o di stabilire contatti con partecipanti digitali in tutto il mondo.

Nel padiglione 6, lo stand congiunto “Automation meets IT” presentato da circa 16 espositori offrirà ai visitatori approfondimenti su questioni specifiche e darà loro l’opportunità di ricevere consigli personalizzati dai fornitori. Lo stand congiunto si concentrerà sui seguenti temi:

•Gestione delle risorse

• Servizi basati su cloud

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/202 28 a cura della redazione SPECIALE SPS

• Servizi incentrati sui dati

• Manutenzione predittiva • Architettura unificata OPC (OPC UA)

Misure igienico sanitarie

La protezione della salute di tutti gli espositori, visita tori, partner di servizio e dipendenti è la massima priorità dell’organizzatore. Per il momento, la fiera può andare avanti senza le normative COVID-19. Se in autunno dovessero entrare in vigore nuove norme igieniche o misure anti-coronavirus, queste saranno ovviamente rispettate. Date per SPS 2023 e negli anni successivi L’SPS 2023 si terrà a Norimberga dal 14 al 16 novembre 2023 e manterrà queste date di novembre anche negli anni successivi, compatibilmente con i giorni settimanali. Nel 2024 quindi le date già confermate saranno dal 12 al 14 novembre.

Informazioni importanti per i visitatori

Informazioni dettagliate sul programma della mostra, sulla vendita dei biglietti, sull’evento ibrido e sulle offerte speciali di viaggio, insieme a suggerimenti su come prepararsi per la fiera, sono disponibili sul sito web dell’evento all’indirizzo sps-exhibition.com. 

ENGLISH TEXT

A look into the future of automation

The 31st edition of SPS, the trade fair for smart and digital automation, is expected to attract 1,100 exhibitors from across the globe. The event will take place from 8 to 10 November 2022 in Nuremberg and will showcase the latest products, solu tions and pioneering future technologies in the field of industrial automation. This year once again, visitors will be treated to a dazzling array of products and services from national and international suppliers of automation and digitalisation solutions. They will also have the chance to get a comprehensive overview of the market via the complementary digital event platform “SPS on air”, which will be available before, during and after the three-day physical event in Nuremberg.

The physical trade fair with a digital component

The SPS keeps you informed with an extensive program of lectures on current topics from the automation industry. Even in the week before the event starts, SPS ticket holders have an opportunity to participate in a digital “pre-heat event” with numerous technical presentations and product previews on the “SPS on air” platform. During the exhibition itself, the supplementary program will run at the VDMA/ZVEI Forum in Hall 3 on the exhibition grounds and from the SPS Live Studio in Nuremberg on the digital supplement “SPS on air”. The main topics of the panel discussions, product presentations or keynotes this year are:

• Digital transformation/Industry 4.0

• Industrial communicationsSafety & securityNew logistic methods and robotic integration

• Data-driven and intelligent concepts for control and visualization

• Smart sensors

• Drives

• Use cases for AI

• Sustainability in automation

In addition, participants can use the digital platform to initiate contacts and arrange appointments both on-site and digitally, network with each other, and find contacts for their specific automation queries. The “SPS on air”, including its interaction options, will remain online after the end of the event until November 11, 2022; and the on-demand media library and a large part of the recorded lecture program will be available until November 15, 2022. This means that those who visit the trade fair in person still have the opportunity to view presentations afterwards or to establish contacts with purely digital participants worldwide.

In Hall 6, the “Automation meets IT” joint stand presented by 16 or so exhibitors will offer visitors comprehensive insights into specific issues and give them an opportunity to receive individual advice from suppliers.

The joint stand will focus on the following topics:

Asset management

Cloud-based services Data-centric services

Predictive maintenance OPC Unified Architecture (OPC UA)

Health and hygiene measures

Protecting the health of all exhibitors, visitors, service partners and employees is the organiser’s top priority. For the time being, the trade fair can go ahead without COVID-19 regulations. Should new hygiene regulations or anti-corona virus measures come into effect in autumn, these will of course be observed.

Dates for the SPS 2023 and in subsequent years

The SPS 2023 will be held in Nuremberg from November 14 – 16, 2023, and will retain this November time-slot in subsequent years. The trade fair will thus take place from November 12 – 14, 2024.

Important information for visitors

Detailed information about the exhibition programme, ticket sales, the hybrid event and travel specials, together with tips on getting ready for the trade fair, can be found on the event website at sps-exhibition.com.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 29

LLe politiche di manutenzione correttiva, preventiva e predittiva, si sono storica mente codificate una dopo l’altra con l’accesso a nuove tecnologie.

• Correttiva è quella attivata al verificarsi di un guasto, non ha costi fintanto che quest’ultimo non si verifica ma può avere ricadute per interruzioni di servizio e riduzione della sicurezza. Pre suppone una scorta di ricambi, a volte mai utilizzati.

• Preventiva si riferisce alla sostituzione programmata dei componenti soggetti ad usura prima che giun gano al guasto o alla rottura. Viene svolta quando le apparecchiature sono ferme ma è facile sprecare com ponenti per eccesso di cautela o provocare guasti ese guendo le sostituzioni.

Il Thermal Management per la Manutenzione Predittiva

• Predittiva è la manutenzione svolta rilevando informa zioni dal campo che indicano l’avvicinarsi del rischio. E’ la tecnica più recente perché resa possibile dalle tec nologie IoT. Annoverata tra le tecnologie abilitanti al paradigma Industry 4.0, pervade in tutti i settori indu striali. Anche in questo caso, la sostituzione delle parti avviene solo durante i fermi macchina preventivati. La manutenzione predittiva ha inizialmente interessato i componenti meccanici soggetti ad usura e capaci di for nire segnali evidenti di degrado sotto forma di vibrazioni la cui analisi, nel dominio del tempo e della frequenza, indicano l’avvicinarsi di condizioni di guasto.

Per l’allestimento degli gli armadi elettrici si ottengono informazioni dai parametri climatici perché correlati a malfunzionamenti.

Il primo dispositivo IIoT dedicato al Thermal Mana gement è Sensis di Fandis, un sistema di regolazione e controllo climatico dell’armadio che fornisce dati stori cizzati per comprendere lo stato di salute dell’apparato di controllo climatico dell’armadio, anche a distanza.

Sensis elabora informazioni e riconosce eventi che per mettono di attuare azioni di manutenzione predittiva, rilevando e mettendo a disposizione diverse grandezze:

• Temperature: Valori puntuali e trend rilevati da tre punti diversi, uno dal pannello frontale del dispositivo e due da sonde da posizionarsi in prossimità dei com ponenti più critici. Soglie di allarme e tendenze dei valori letti permettono di comprendere se ci sono delle derive e pianificare interventi;

• Ventilazione: Con una semplice operazione di auto apprendimento in fase di installazione, Sensis registra

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 30
SPECIALE SPS

Enclosure solutions

Follow us:
Products for the thermal management and lighting of electrical panels, in a traditional offer and as an interconnected system according to the smart industry 4.0

la condizione ottimale di ventilazione, aspetto fonda mentale per l’efficienza di qualsiasi sistema di scambio termico; durante la vita del sistema, Sensis rileva costan temente le derive dalla condizione ottimale permettendo di pianificare la sostituzione dei filtri prima che questi siano intasati, o di rilevare la presenza di ostacoli nel percorso di aerazione;

• Umidità: Il persistere di condizioni di umidità elevata potrebbe essere causato da perdite attraverso le guarni zioni degli armadi. Per saperne di più su Sensis e su tutti i nostri prodotti per la quadristica, visita il nostro sito fandis.com oppure invia una mail a support@fandis.com. Il nostro staff ti risponderà il prima possibile. 

ENGLISH TEXT

Thermal Management for Predictive Maintenance

Corrective, preventive and predictive maintenance policies have historically been coded one after the other with the access to new technologies.

Corrective is the one triggered when a fault occurs, it has no cost as long as it does not occur but can have repercussions for service interruptions and reduced safety. It requires a stock of spare parts, sometimes never used.

Preventive refers to the planned replacement of components subject to wear and tear before they fail or break. It is carried out when equipment is idle but it is easy to waste components by being overcautious or to cause failures by performing replacements.

Predictive is maintenance carried out by detecting information from the field that indicates the approaching risk. It is the latest technique because it has been ena bled by IoT technologies. It stands among the enabling technologies of the Industry 4.0 paradigm, it covers all industrial sectors. Again, parts replacement only takes place during planned downtimes.

Predictive maintenance initially concerned mechanical components subject to wear and tear and capable of providing obvious signs of degradation in the form of vibrations whose time and frequency analysis indicates approaching failure conditions.

For the setting up of electrical cabinets, information is obtained from the climatic parameters, as they relate to malfunctions.

The first IoT device dedicated to Thermal Management is Sensis from Fandis, a cabinet’s climate control and adjustment system that provides historical data to understand the health of the cabinet’s climate control equipment, even remotely.

Sensis processes information and recognises events that allow predictive maintenance actions to be implemented by detecting and making available various values:

Temperatures: Point and trend values measured from three different points, one from the front panel of the device and two from probes to be placed near the most critical components. Alarm thresholds and trends in readings allow to understand if there are drifts and plan interventions;

Ventilation: With a simple self-learning operation during installation, Sensis registers the optimal ventila tion condition, a fundamental aspect for the efficiency of any heat exchange system; during the life of the system, Sensis constantly detects drifts from the optimal condition, allowing you to plan the replacement of filters before they are clogged, or to detect the presence of obstacles in the ventilation path;

Humidity: Persistent high humidity conditions could be caused by leaks through cabinet seals.

To learn more about Sensis and all our panel products, visit our website fandis.com or send an e-mail to sup port@fandis.com. Our staff will get back to you as soon as possible.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 32
SPECIALE SPS
IL CONVEGNO DIGITALE SUI SISTEMI E COMPONENTI PER LA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE www.progettistapiu.it LA SECONDA EDIZIONE SAVE THE DATE 24 - 27 GENNAIO 2023 Con il patrocinio di: Sponsor: Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it

9, 340

Relè di controllo Finder, una gamma completa per ogni esigenza

LLa gamma dei relè di controllo Finder comprende i prodotti delle Serie 70 e 72, progettati per il controllo di tensione e corrente, protezione termica e per il con trollo o la regolazione del livello dei liquidi. Nello specifico, i dispositivi della Serie 70, sviluppati per reti monofase o trifase, permet tono il monitoraggio di sottotensioni o sovra tensioni, sequenza e mancanza fase, asimmetria e mancanza neutro.

I relè di controllo livello Finder della Serie 72 sono, invece, progettati per monitorare e man tenere il livello dei liquidi costante nel tempo. Questa serie è, infatti, composta da dispositivi con funzione di riempimento e svuotamento quali regolatori di livello a sonde utilizzabili in liquidi conduttivi, piuttosto che regolatori di livello a gal leggiante. Tra i vari modelli troviamo anche uno speciale relè per alternanza carichi.

Le novità di gamma: la Serie 70 cresce con l’ingresso di due nuovi prodotti Controllo corrente e protezione termica sono gli ambiti di intervento dei nuovi relè di casa Finder: i tipi 70.51 e 70.92.

Entrando nel dettaglio, il relè di controllo corrente Tipo 70.51 rappresenta la scelta ideale per chi è alla ricerca di un dispositivo in grado di monito rare assorbimenti e consumi, al fine di intervenire tempestivamente in caso di valori non in linea con i valori di riferimento.

Contraddistinto da 1 contatto in scambio da 10A, presenta una tensione di alimentazione e un rela tivo campo di controllo di 24…240V AC/DC e sei livelli di controllo corrente 0.5, 1, 2, 5, 10 e 16A. In aggiunta, include 6 funzioni relative al controllo e alla gestione completa della corrente e la possibilità di utilizzare TA fino a 600A

Il relè di protezione termica con PTC Tipo 70.92, diversamente, protegge il motore o il dispo sitivo, scollegando l’alimentazione in condizioni di anomalia termica segnalata da una variazione della resistenza della sonda PTC, per prevenire guasti o malfunzionamenti.

Caratterizzato da 6 funzioni e 2 contatti in scam bio da 8A, il Tipo 70.92 presenta una tensione di alimentazione nominale di 230 V AC oppure di 24 V AC/DC. È inoltre dotato di pulsante di reset esterno e led di indicazione stato contatto.

Per maggiori informazioni, visita il sito findernet.com 

ENGLISH TEXT

Finder monitoring relays – a wide range of devices for almost every need

Finder’s monitoring relays com prise the 70 and 72 Series, with a number of diverse functions such as voltage monitoring, current monitoring, phase loss and rotation monitoring, thermal protection and liquid level control.

The 70 Series devices, for singlephase or three-phase networks, include the monitoring of undervoltage or overvoltage, phase sequence and phase-loss, asymmetry and neutral loss.

Finder’s 72 Series level control relays are designed to monitor and main tain constant liquid levels. Among the various models, Finder offers a priority change relay for alternating duty between pumps.

Complementary devices such as float switches, floor water sensors and suspended electrodes, all with filling and emptying functions, complete the range.

New additions to the range. The 70 Series widens its range with the launch of two new devices: the Type 70.51 current monitoring relay and the Type 70.92 thermistor temperature sensing relay.

The Type 70.51 electronic current monitoring relay is the ideal choice for those looking for a multi-function device that can provide the flexibility of monitoring undercurrent, overcurrent and window mode. This model has a single changeover (SPDT) contact rated 10 A, with a nominal voltage of 24...240V AC/DC, and six current detection levels: 0.5, 1, 2, 5, 10 and 16 A. It has 6 current monitoring fun ctions and can be used with a current transformer up to 600A.

The Type 70.92 thermistor tem perature sensing relay with PTC short circuit or wire breakage detection protects the motor by disconnecting the power supply under conditions of overheating. This is signalled by a change in the resistance of the PTC probe. Featuring 6 functions and 2 changeover (DPDT) contacts rated 8A, the Type 70.92 has a nominal voltage of either 230V AC or 24V AC/DC. It also features an external reset button and contact status LED indicator

For further information visit findernet. com

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 34
SPECIALE SPS
Hall
at findernet.com Discover the product range
relays Vigilant and precise Heating and cooling Resistance control Printing presses Control of lighting installations Industrial motors Pumping station motors Industrial automation Electronic current monitoring relay Multifunctional type, for monitoring Undercurrent and Overcurrent, up to 16 A directly Electronic phase loss and rotation monitoring relays for three-phase applications with positive safety logic Type 70.51 • 1 CO relay output, 10 A • Positive safety logic • AC/DC current detection 50 mA…16 A • Colored LEDs for clear & immediate visual indication Type 70.61 • 1 CO relay output, 6 A • Universal voltage monitoring (UN from 208 V to 480 V AC) • Phase loss monitoring, even under phase regeneration • Available with Push-in terminals
Monitoring
INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 36
lunghe ancora più sicure sensore a fune i.Sense EC.B per SPECIALE SPS Maggiore affidabilità sulle corse lunghe: il nuovo sensore a fune i.Sense EC.B per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni su catene portacavi da 35 metri o più. (Fonte: igus GmbH) More reliability on long travels: the new i.Sense EC.B rope hoist sensor means that users need only one sensor for real-time condition monitoring for chains of 35 metres or more.
GmbH) Hall 4, 3100
Corse
(Source: igus

grazie al nuovo catene portacavi

UUno invece di due: monitorare le condizioni di sistemi per catene portacavi oltre 35 metri con un unico sensore

Carico addizionale e velocità elevati, condizioni ambientali gravose: spesso le catene portacavi devono sopportare sollecitazioni estreme. Guidare i cavi in sicurezza è una vera e propria sfida, specialmente sulle corse molto lunghe come - per esempio - nei sistemi di gru e carroponti di grandi dimensioni. Per garantire una maggiore sicurezza del sistema, in questi casi, igus propone l’i.Sense EC.B con un nuovo sensore a fune per il monitoraggio intelligente delle condizioni delle catene da 35 metri o più.

Neve, ghiaccio, sporco, corpi estranei o un canale di guida piegato: sono numerosi i fattori che possono causare la rottura della catena portacavi durante il funzionamento. Per evitare fermi macchina imprevisti e i costi che ne derivano, igus - lo specialista delle motion plastics - propone agli utenti il sistema i.Sense EC.B per il monitoraggio delle condizioni della catena portacavi . Le potenziali rotture della catena possono essere rilevate in un attimo, anche su corse molto lunghe. Grazie a questo nuovo dispositivo ora non serve che un solo sensore per il monitoraggio delle condizioni delle catene da 35 metri o più. L’estensione del campo di misurazione da 80 a 999 millimetri elimina infatti il secondo sensore sul punto fisso necessario con la precedente versione. Questa estesa distanza di misurazione offre inoltre una maggiore precisione sulle corse lunghe. Se viene rilevata una rottura, il sensore innesca immediatamente un messaggio e il modulo di valutazione invia un segnale all’unità di controllo. Al nuovo modulo di valutazione i.Sense GEN II possono essere collegati anche due sensori (ad esempio, per corse contrapposte). Inoltre, se sono collegati alle porte I/O digitali del sistema di controllo della macchina, possono anche essere utilizzati per attivare un arresto rapido del sistema. Il nuovo sensore a fune è compatibile con tutti i sistemi EC.B e i moduli i.Sense preesistenti e può essere integrato anche nei concetti IIoT.

Resistente alle intemperie

Il sistema igus i.Sense ha già dato ottimi riscontri in molti settori, ad esempio in applicazioni molto dinamiche nel settore automobilistico. Ma l’Industria 4.0 ha crescenti esigenze per quanto riguarda macchine e sistemi di monitoraggio - per esempio nei sistemi di movimentazione a portale e nelle gru. Le gru lavorano sempre più velocemente su corse sempre più lunghe. In queste condizioni, la resistenza e la durata dei sistemi di alimentazione diventano fattori decisivi. “Vogliamo che gli operatori delle gru possano beneficiare delle esperienze positive del

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 37

sistema i.Sense EC.B nell’industria automobilistica,” spiega Richard Habering, responsabile della Business Unit smart plastics presso igus. “In ambito portuale, per esempio, per guidare in sicurezza i numerosi cavi presenti sulle gru nonostante le condizioni gravose, il monitoraggio dello stato in tempo reale lungo l’intera corsa è un immenso valore aggiunto.” Oltre alla maggiore distanza di misurazione, il nuovo sensore a fune si distingue per l’estrema resistenza agli agenti atmosferici e la robustezza, che lo rendono particolarmente interessante per le applicazioni all’aperto. I sistemi di gru completamente automatizzati sono particolarmente suscettibili a fermi

macchina imprevisti, perché non ci sono addetti per sentire eventuali segnali di allarme. Per una protezione ottimale contro i guasti imprevisti, gli operatori di gru e carroponti possono invece utilizzare il sistema di monitoraggio i.Sense EC.B.

Maggiore affidabilità, costi minori

Le soluzioni smart plastics igus offrono ai clienti il pieno controllo, una maggiore affidabilità e una buona visione d’insieme dei loro sistemi di alimentazione. Permettono di prolungare la durata d’esercizio della catena portacavi stessa ma anche della macchina su cui viene utilizzata. Nel laboratorio di prova più grande

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 38
SPECIALE SPS

del settore, igus conduce continuamente serie di test su sistemi dinamici per ottimizzare la durata utile dei suoi prodotti motion plastics. Inoltre, il sistema i.Sense EC.B. permette di ridurre notevolmente i costi: da una parte, i costi di acquisto sono inferiori, poiché è necessario un solo sensore per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni in catene da 35 metri o più e dall’altra parte, questo sistema permette di prevedere eventuali fermi macchina riducendo i costi di manutenzione. Effettuando la manutenzione dei propri sistemi in base alle condizioni, invece che a intervalli regolari, le aziende possono infatti evitare la sostituzione superflua o precoce della catena. 

One instead of two: condition monitoring for chains of 35 metres or more now with a single sensor

Loads, high speeds and the most adverse environmental conditions: energy chains often have to withstand severe stresses. Safe cable guidance is a challenge, e.g. for very long travels like those in large crane systems. To ensure even greater system safety in such cases, igus now offers users the i.Sense EC.B with a new rope hoist sensor for intelligent condition monitoring for chains of 35 metres or more.

Snow, ice, dirt, foreign bodies or a bent trough: there are a wide variety of external influences that can cause even the most robust, durable energy chain to break during operation. In order to avoid unplanned downtimes and the associated costs, the motion plastics specialist igus offers users the proven i.Sense EC.B system for e-chain condition monitoring. Potential chain breaks can be detected in a flash, even on very long travels. The new rope hoist sensor means that only a single sensor is now required for intelligent condition monitoring for chains of 35 metres or more. The measurement range extension from 80 to 999 millimetres eliminates the need for the second sensor on the fixed end side. The longer measurement path also offers better precision over long travels. If breakage is detected, the sensor immediately triggers a message, and the evaluation module sends a signal to the system’s control unit. Two sensors (for reverse systems, for example) can also be connected to the new i.Sense GEN II evaluation module. If they are connected to the control system’s digital I/O ports, they can also be used to trigger a rapid system shutdown. The new rope hoist sensor is compatible with all previously delivered EC.B systems and i.Sense modules, and can also be integrated into IIoT concepts.

Resistant to weather effects

The igus i.Sense system has already proven itself in many industries, e.g. in very dynamic applications in the automotive sector. But Industry 4.0 is increasing demands on machines and monitoring systems - as crane systems show. Cranes are working faster and faster as travel distances get longer and longer. This makes a robust, durable energy supply system that much more important. “We want crane operators to benefit from the positive i.Sense EC.B system experiences in the automotive industry,” says Richard Habering, Head of Business Unit smart plastics at igus. “For safe, failure-free handling of lots of heavy cables in adverse environmental conditions, realtime status detection along the entire travel adds immense value for port or crane operators.” In addition to the longer measuring distance, the new rope hoist sensor is characterised by extreme weather resistance and robustness, making it especially interesting for outdoor applications. Fully automated crane systems are particularly susceptible to unexpected downtimes because there is no driver to hear any warning signals. For optimum protection against unexpected failures, crane operators can use the reliable i.Sense EC.B monitoring system instead.

More reliability, lower costs

The igus smart system gives customers full control, a good overview and a reliable energy supply. This extends the service life of both the energy chain and the machine on which it is used. igus conducts ongoing test series in the industry’s largest test laboratory for dynamic power transmission systems to continuously optimise the longevity of its motion plastics products. Early system failure warnings from the i.Sense EC.B system also greatly reduce costs: acquisition costs are lower, since only one sensor is required for realtime condition monitoring for chains of 35 metres or more, and maintenance costs can be reduced. Instead of maintaining their systems at regular intervals, companies can perform condition-based maintenance, avoiding unnecessary or early chain replacement.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 39
TEXT
ENGLISH
Even more reliability over long travels thanks to the new igus i.Sense EC.B rope hoist sensor for e-chains

HALL 5-140; 5-210; 7A-230

Leuze Experience Days SPS Special: Connect to Focus

DDall’8 al 10 novembre, Leuze è di nuovo presente alla fiera SPS di Norimberga. Ma i Sensor People non sono presenti solo in loco. Nell’ambito della fiera, i Sensor People offrono ai loro clienti anche visite indivi duali allo showroom virtuale di Leuze e webinar breakfast. Lo slogan dei Leuze Experience Days SPS Special di quest’anno è “ Connect to focus”.

I clienti Leuze possono scegliere tra diversi formati: Pos sono incontrare personalmente i Sensor People alla fiera di Norimberga, prenotare un tour individuale attraverso lo

showroom virtuale di Leuze, visitare i webinar breakfast o combinare tutti e tre i formati.

Leuze

in loco a Norimberga: 8-10 novembre I punti salienti presentati dai Sensor People presso lo stand della fiera nel padiglione 7A, stand 230, sono i pro dotti per i processi di produzione e packaging così come le soluzioni di intralogistica. Tra questi, ad esempio, l’in novativo sensore combinato a forcella GSX, che integra i vantaggi delle varianti a luce e a ultrasuoni. Sarà esposto anche il nuovo sensore fotoelettrico LS25C a sbarramento,

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 40
SPECIALE SPS

particolarmente potente e flessibile. Inoltre, in fiera saranno evidenziate le soluzioni di sicurezza complete e la gestione integrata delle interfacce.

Tour individuale attraverso lo showroom virtuale di Leuze: 7-11 novembre

Parallelamente alla fiera, Leuze offre ai suoi clienti un’alternativa digitale alla visita dal vivo a Norimberga. I clienti Leuze possono prenotare una visita alla piatta forma virtuale Leuze Experience. Analogamente agli altri formati, i Sensor People presenteranno ai clienti i temi e le innovazioni attuali della fiera. I tour sono individuali e saranno gestiti dal corrispondente consulente commerciale personale di Leuze. Questo offre un’esperienza quasi dal vivo della SPS.

Webinar breakfast di Leuze: 24-25 novembre

Inoltre, Leuze offrirà ai suoi clienti diversi webinar dal 24 al 25 novembre. In questa occasione, i Sensor People presenteranno la loro soluzione di sicurezza integrata per la protezione degli accessi con adattamento dinamico del formato. I partecipanti potranno inoltre assistere a un’in novazione di prodotto nel campo dei sistemi di posiziona mento laser, particolarmente adatti a spazi di installazione ristretti. L’area di packaging riguarderà soprattutto i sen sori in acciaio inox e la connettività integrata: la perfetta interazione tra sensore e interfaccia. È richiesta l’iscrizione anticipata tramite il sito web di Leuze: www.leuze.com Tutti i partecipanti riceveranno un pacchetto a sorpresa per una colazione insieme.

I Sensor People non vedono l’ora di incontrare i loro clienti. Discuteranno insieme ai loro clienti delle sfide reali, troveranno soluzioni e li renderanno ancora più efficienti. Perché il successo duraturo dei loro clienti in un settore in costante evoluzione è l’obiettivo e la promessa di Leuze. 

Leuze Experience Days SPS Special: Connect

to Focus

It’s time again from November 8–10: Leuze is exhibiting at sps in Nuremberg. But the Sensor People are not only present on site. They are also offering their customers individual tours of their virtual Leuze showroom as well as digital breakfast webinars as part of the trade fair. The slogan of this year’s Leuze Experience Days SPS Special is “Connect to focus.”

Leuze customers can select from different formats: They can either meet the Sensor People in person on site at the trade fair in Nuremberg, book an individual tour through the virtual Leuze showroom, visit digital breakfast webinars, or even combine all three formats.

Leuze on site in Nuremberg: November 8–10

The highlights presented by the Sensor People at their trade show booth in Hall 7A, booth 230, are products for production and packaging processes as well as intralogistics solutions. This includes, for example, their innovate, combined GSX fork sensor, which integrates the advantages of the light and ultrasonics model variants. Their new, especially powerful and flexible LS25C throughbeam photoelectric sensor will also be on display. Moreover, comprehensive safety solutions and their integrated interface management will be highlighted at the trade fair.

Individual tour through the virtual Leuze showroom: November 7–11

Parallel to the trade fair, Leuze is offering its customers a digital alternative to the live visit in Nuremberg. Leuze customers can book a tour of the virtual Leuze Experience platform. Similar to the other formats, the Sensor People will be presenting their customers the current trade fair topics and innovations. The tours are individual and will be handled by the corresponding personal Leuze sales consultant. This offers a quasi-live experience of SPS.

Leuze breakfast webinars: November 24–25

In addition, Leuze is offering its customers various webinars from November 24–25. This is where the Sensor People will be presenting their integrated safety solution for access guarding with dynamic format adaptation. The participants can also look forward to a product innovation in the field of laser positioning systems, which is particularly suited to tight installation spaces. The packaging area will be about stainless steel sensors for the most part, as well as integrated connectivity: the perfect interplay between sensor and interface. Advance registration via the Leuze website is required: www.leuze.com All participants will get a surprise package for a breakfast together.

The Sensor People are looking forward to meeting their customers. They will be discussing actual challenges together with their customers, find solutions, and make them even more efficient. Because the lasting success of their customers in a constantly changing industry is the goal and claim of Leuze.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 41 ENGLISH TEXT
INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 42 Nuovi multimetri e sistema di misura multicircuito, una svolta nel mondo del monitoraggio energetico SPECIALE SPS HALL 9, 371

ULOVATO Electric presenta due importanti novità per la gestione e il monitoraggio dell’energia: una nuova generazione di analizzatori di rete con display LCD widescreen a colori e EASY-BRANCH, l’innovativo sistema di misura multi-circuito pensato per un cablaggio semplificato e rapido di quadri elettrici con numerosi punti di misura.

Il cuore del sistema è costituito dai nuovi multimetri serie DMG…. L’ampio display LCD widescreen a colori (4,3”) consente una visualizzazione chiara e immediata e una lettura agevole dei parametri necessari per un’analisi accurata ed approfondita della rete elettrica.

Le misure rilevate sono presentate attraverso grafici delle forme d’onda, diagrammi polari e rappresentazioni di spettri armonici fino al 63° ordine che costituiscono utili strumenti per comprendere lo stato dell’impianto; tutto ciò mantenendo le classiche dimensioni di foratura (92x92mm) per garantire la perfetta compatibilità con le soluzioni fronte quadro standard.

Uno dei principali punti di forza dei nuovi DMG… è la programmazione intelligente. Attraverso la tec nologia NFC è possibile effettuare, anche a disposi tivo non alimentato, la configurazione e la modifica dei parametri: è sufficiente scaricare gratuitamente da Google Play Store e App Store la App LOVATO NFC per smart devices Android e iOS. Tutti i parametri pos sono essere impostati e configurati agevolmente grazie alle pagine intuitive del software di programmazione. Grazie alle numerose opzioni di comunicazione i multi metri serie DMG… possono essere integrati in sistemi di supervisione energetica consentendo l’analisi completa di tutti i vettori. La possibilità di prevedere ingressi digitali e analogici consente di integrare nella raccolta dati anche misure di campo come i consumi di gas o acqua, i livelli di serbatoi, le temperature, le pressioni e molto altro, in modo da ottenere una gestione energetica completa. Le misure raccolte sono estremamente accurate e certificate da norme internazionali riconosciute per gli strumenti di misura come: IEC/EN/BS 62053-22 (classe 0.5s), IEC/EN/BS 62053-24 (classe 1) e IEC/EN/BS 61557-12 (classe 0.5).

Gli analizzatori di rete DMG…, attraverso la logica PLC integrata, possono svolgere semplici automatismi legati a temporizzazioni e consentono la combinazione logica di soglie e stati di ingressi digitali, ad esempio per comandare un’uscita di segnalazione.

Infine, per i modelli DMG8000 e DMG9000 è disponibile la funzione web-server, che permette di: - impostare tutti i parametri oltre che da pan nello frontale anche dal browser del proprio PC; - memorizzare e archiviare i dati nella memoria integrata; - rappresentare i valori rilevati tramite tabelle e grafici.

Un prodotto sempre più innovativo, che tra i suoi van taggi presenta anche: LED programmabili frontali, 10

ENGLISH TEXT

New power analyzers and multi-circuit measurement system, a revolution for energy monitoring applications

LOVATO Electric presents two major new solutions for energy management and monitoring: a new generation of power analyzers with widescreen LCD colour display, and EASY-BRANCH, the innovative multi-circuit measurement system designed for quick, easy cabling of electrical panels with multiple measurement points. The heart of the system is the new DMG… series of power analyzers. The large widescreen LCD colour display (4.3”) ensures clear, legible reading of mains analysis parameters , all while maintaining the classic drilling template (92x92mm) to ensure perfect compatibility with standard front panel solutions. The measurements are displayed as waveform graphics, polar diagrams and harmonic spectra up to the 63rd order, thus offering everything needed to analyse the condition of the system.

One of the standout features of the DMG… series is intelligent programming . The NFC technology makes it possible to configure and set parameters, even when the device is not powered: just download the LOVATO NFC app to your smart device from the Google Play Store (Android) or the App Store (iOS). All parameters can be configured and set with our user-friendly programming software.

With their wide range of communications options , DMG… power analyzers can be integrated into energy supervision systems to provide exhaustive analysis of all vectors. Available with integrated RS485 and Ethernet ports, these new instruments can be expanded with up to 3 EXP... modules to add supplementary inputs, outputs and communications ports. The option to combine digital and analog inputs enables field parameters like gas and water consumption, fluid tank levels, temperature, pressure and many others to be integrated into the system, thus providing full spectrum energy management. All measurements are extremely accurate and certified for compliance with the international standards for measurement instrumentation, including: IEC/EN/BS 62053-22 (class 0.5s), IEC/EN/BS 62053-24 (class 1) and IEC/EN/BS 61557-12 (class 0.5).

DMG… power analyzers, with their integrated PLC logic, also offer simple timed automation as well as the logical combination of setpoints and digital inputs to control signal outputs, among others. Finally, the DMG8000 and DMG9000 models can also act as web servers, for:

- setting all parameters not just from the enclosure’s front panel, but also from any browser;

- saving measured data to their internal memory;

- representing measured values in graphic and tabulated form. This innovative product also features: programmable front panel LEDs, 10 interface languages, IP65 protection rating and an optical port on the back panel for updating its firmware and connecting to the programming software.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 43

lingue selezionabili, grado di protezione IP65 e sul retro porta ottica utile all’aggiornamento del firmware o al col legamento con il software di programmazione.

SISTEMA MULTI-BRANCH

I multimetri serie DMG… sono strumenti pensati per svolgere le funzioni di analizzatore di rete, ma con l’ag giunta di appositi accessori, possono creare un sistema di misura che permette di rilevare i parametri elettrici di numerosi carichi attraverso un cablaggio semplice e rapido.

La soluzione tradizionale prevedeva la presenza di uno strumento di misura per ogni utenza che veniva installato in campo con difficoltà di cablaggio, operazioni lunghe e complesse e non da ultimo con la necessità di notevole spazio all’interno del quadro elettrico. LOVATO Electric propone oggi un sistema totalmente nuovo di misurazione energetica, innovativo, preciso e semplificato basato sulla condivisione della misura di tensione e la delocalizza zione della misura delle correnti in prossimità dei carichi.

Con un unico punto di accesso ai dati e moduli di misura

della corrente installati a valle dei carichi, il sistema EASYBRANCH ha numerosi vantaggi, vediamo i principali: E’ SEMPLICE: è costituito da pochi componenti da aggiungere all’analizzatore di rete. Con questa struttura è possibile ottenere fino a 33 punti di misura trifase o 99 monofase! Per collegare i moduli di misura correnti sul bus EASY-BRANCH, non serve alcun cavo speciale: è sufficiente un cavo Ethernet standard cat.6. Grazie alla sua architettura si integra con facilità in ogni sistema di gestione dell’energia

E’ PLUG & PLAY: i trasformatori elettronici EXS1... e EXS3... grazie al sistema di autoriconoscimento verso il modulo di corrente a cui sono collegati evitano all’installa tore di impostare il primario del TA.

E’ VELOCE: per ogni modulo di misura correnti (EXS4000) occorre collegare solo un cavo con terminale RJ45 ottenendo fino a 4 punti di misura trifase o 12 mono fase, ognuno dei quali è collegato con un cavo con terminale RJ45, riducendo così drasticamente il tempo di cablaggio. E’ AFFIDABILE: in un sistema di monitoraggio con

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 44 SPECIALE
SPS

strumenti di misura tradizionali e 12 cavi da collegare per ogni punto di misura trifase, potrebbero verificarsi diversi errori di cablaggio (sequenza fasi, corrispondenza fasi tra tensioni e correnti, verso dei trasformatori di corrente). Il sistema EASY-BRANCH, grazie alle connessioni RJ45 dei TA elettronici, è a prova di errore!

E’ PRECISO: il sistema EASY BRANCH garantisce un’elevata accuratezza di misura secondo le normative IEC/EN/BS 61557-12 e IEC/EN/BS 62053-22/23.

E’ COMPATTO: il numero limitato di dispositivi e di cavi da cablare, consente una notevole riduzione di spazio all’interno del quadro elettrico.

La nuova generazione di multimetri serie DMG… in abbinamento al sistema EASY-BRANCH rappre senta il risultato finale di un lungo percorso di ricerca che LOVATO Electric ha intrapreso con l’obiettivo di facili tare l’utente finale e rendere più efficiente, moderno e tec nologico il processo di gestione dell’energia. Il risultato è un sistema all’avanguardia e innovativo, una vera e propria svolta nel mondo del monitoraggio energetico. 

ENGLISH TEXT

THE

MULTI-BRANCH SYSTEM

DMG… power analyzers are primarily designed for mains analysis, but accessories can be added to enable them to measure the parameters of numerous loads, using quick and easily cabling. The conventional solution consisted in installing a measurement device for each load in the field, which resulted in difficult, complex and timeconsuming cabling, as well as occupying considerable space in the panel.

LOVATO Electric now offers a completely new energy measurement system which is innovative, precise and far simpler than the conventional approach, by sharing the voltage measurement and delocalising current measurements to the vicinity of the loads themselves. With a single point of access to the data and the current measurement modules installed downline of the loads, the EASY-BRANCH system offers numerous benefits. It is:

SIMPLE: the system is composed of a small number of components added to the power analyzer. This means that the system can handle up to 33 three-phase or 99 single-phase measurement points!

The current measurement modules do not require special cabling to the EASY-BRANCH bus - a normal cat. 6 Ethernet cable is all that is needed. The system’s architecture makes it easy to integrate into any energy management system

PLUG & PLAY: the EXS1... and EXS3... electronic transformers, thanks to their ability to automatically recognise the current module to which they are connected, do away with the need for the installer to configure the current transformer primary.

FAST: for each current measurement module (EXS4000), only one cable with a RJ45 terminal need to be connected to obtain up to 4 three-phase or 12 single-phase measurement points, each of which is connected with a cable with RJ45 terminal, thus greatly reducing the time required to hook up the system.

FOOLPROOF: monitoring systems using conventional measurement instruments and 12 cables connected to each three-phase measurement point are prone to cabling errors (sequence of phases, matching voltage and current, direction of the current transformers). The EASY-BRANCH system, with its RJ45 connections to the electronic current transformers, is completely foolproof!

PRECISE: the EASY-BRANCH system offers excellent measurement accuracy according to IEC/EN/BS 61557-12 and IEC/EN/BS 6205322/23.

COMPACT: the small number of devices and cables used by the system yields major space savings in the panel.

The new generation of DMG… power analyzers, in combination with the EASY-BRANCH system, is the outcome of a lengthy research effort undertaken by LOVATO Electric to facilitate the work of the end user while making the energy management process more efficient, modern and technological. The result is an innovative system at the forefront of modern technology, a genuine revolution in the field of energy monitoring.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 45

Mayr® a SPS Norimberga

AAlla fiera SPS 2022 di Norimberga, Mayr® presenterà soluzioni affidabili per robotica e automazione e presenterà il freno ROBA-stop®-M Eco, soluzione snella e conveniente basata sulla popolare serie di freni ROBA-stop®-M.

Mayr®, leader nella produzione di limitatori di coppia, giunti di trasmissione e freni di sicurezza, propone a SPS Norimberga un sistema con elevate forze di tenuta, in grado di frenare dinamicamente e dai brevi tempi di commutazione. Unico produttore a offrire freni lineari ad apertura elettrica

che sono anche freni di sicurezza, Mayr® propone la nuova serie di freni elettromagnetici ROBA®-linearstop in sei dimensioni con forze da 70 a 17.000 N.

Sicurezza per la robotica e l’automazione

Con la serie ROBA®-servostop®, Mayr® ha sviluppato freni a molla per servomotori adattati ai requisiti della robotica. La serie comprende versioni ad albero cavo, il design preferito per i robot leggeri, che permette il passaggio dei cavi all’interno senza interferire con i cavi esterni. Grazie al suo design, la serie ROBA®-servostop® Cobot può essere

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 46
SPECIALE SPS
HALL 4, 278

perfettamente integrata in queste costruzioni. Il peso rdotto di questi freni permette inoltre ai robot di ottenere una dinamica più elevata.

Monitoraggio senza sensori per freni integrati e di piccole dimensioni

Le soluzioni di monitoraggio sono importanti per la sicurezza. Finora il monitoraggio dei servofreni era impedito dai piccoli spazi o dalla loro situazione di installazione. Mayr® offre ora una soluzione di monitoraggio senza sensori: il modulo ROBA®-brake-checker, installabile a posteriori, effettua un monitoraggio preventivo delle funzioni per verificare l’usura, la riserva funzionale e i guasti.

Risparmio energetico

I freni di Mayr®, particolarmente compatti, consentono di risparmiare energia soprattutto durante il funzionamento. All’accensione, quando è necessaria un›elevata forza magnetica, il freno viene alimentato brevemente con un’alta tensione; durante il funzionamento successivo, è sufficiente una forza magnetica molto più piccola a mantenere il freno aperto e la tensione può essere abbassata, riducendo i consumi.

Nuova soluzione per il risparmio di risorse

ROBA-stop®-M Eco è una versione compatta del collaudato ROBA-stop®-M che offre tutte le caratteristiche di questo affidabile freno a motore, comprese robustezza e affidabilità. Il risultato è un freno solido per l’impiego in serie che soddisfa pienamente i requisiti più frequenti, con un fabbisogno di materiale notevolmente ridotto e a costi contenuti.

Protezione affidabile per le alte velocità

Alle alte velocità, le collisioni possono causare gravi danni: soprattutto nella tecnologia di misura e nei banchi prova, le soluzioni devono essere altamente precise.

I giunti di sicurezza meccanici aprono la trasmissione e disaccoppiano le masse in movimento in frazioni di secondo, proteggendo i materiali da testare e gli strumenti di misura da danni dovuti al sovraccarico; sono adatti ai sistemi ad alta precisione e all’alta velocità.

È inoltre importante che le frizioni trasmettano la coppia senza gioco e con un’elevata rigidità torsionale. Le frizioni EAS®-HSE di Mayr® ad alta velocità, compatte, con un’alta densità di potenza e un ridottissimo momento di inerzia, offrono agli utenti soluzioni ottimizzate in termini di peso già come standard; Mayr® è in grado di ridurre ulteriormente i pesi per le applicazioni speciali.

Mayr® sarà a SPS Norimberga (padiglione 4/stand 278).

Per informazioni: mayr.com/it 

Mayr® at SPS Nuremberg

At the SPS 2022 trade show in Nuremberg, Mayr® will present reliable solutions for robotics and automation and will showcase the ROBA-stop®-M Eco brake, a lean and cost-effective solution based on the popular ROBAstop®-M brake series.Mayr®, leading manufacturer of torque limiters, transmission couplings and safety brakes, is presenting a system with high holding forces, dynamic braking and short switching times at SPS Nuremberg. The only manufacturer to offer electrically opening linear brakes which are also safety brakes, Mayr® offers the new ROBA®-linearstop electromagnetic brake series in six sizes with forces from 70 to 17,000 N.

Safety for robotics and automation

With the ROBA®-servostop® series, Mayr® has developed spring brakes for servomotors adapted to the requirements of robotics. The series includes hollow shaft versions, the preferred design for lightweight robots, which allows cables to pass inside without interfering with external cables. Thanks to its design, the ROBA®-servostop® Cobot series can be perfectly integrated into these constructions. The reduced weight of these brakes also allows the robots to achieve higher dynamics.

Sensor-free monitoring for integrated, small brakes

Monitoring solutions are important for safety. Until now, the monitoring of servo brakes was prevented by small spaces or their installation situation. Mayr® now offers a sensorless monitoring solution: the retrofittable ROBA®-brake-checker module carries out preventive function monitoring for wear, functional reserve and failures.

Energy-saving

The particularly compact brakes from Mayr® save energy especially during operation. During start-up, when a high magnetic force is required, the brake is briefly energised with a high voltage; during subsequent operation, a much smaller magnetic force is sufficient to keep the brake open and the voltage can be lowered, reducing consumption.

New resource-saving solution

ROBA-stop®-M Eco is a compact version of the proven ROBA-stop®-M offering all the features of this dependable motor brake, including robustness and reliability. The result is a robust brake for series use which fully meets the most frequent requirements, with significantly reduced material requirements and low costs.

Reliable protection for high speeds

At high speeds, collisions can cause serious damage: especially in measurement technology and test benches, solutions must be highly precise. Mechanical safety couplings open the transmission and decouple moving parts in fractions of a second, protecting test materials and measuring instruments from damage due to overload; they are suitable for high-precision and high-speed systems. It is also important for clutches to transmit torque without backlash and with high torsional rigidity. Mayr®’s high-speed, compact EAS®-HSE clutches with high power density and a very low moment of inertia offer users weight-optimised solutions already as standard; Mayr® can further reduce weights for special applications. Mayr® will be at SPS Nuremberg (hall 4/stand 278).

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 47
ENGLISH TEXT

IMG di OML

IIMG è la sigla che identifica una speciale linea di morse che OML propone in versione autocentrante, trasformabile in doppio bloccaggio e fissa. La serie IMG (che comprende le configurazioni IMG 88-130, IMG 125-180, IMG 125-220, IMG 125-320, IMG 160-270 e IMG 160-420) garantisce una gamma di serraggio piuttosto ampia, oltre che massima flessibilità e la possibilità di effettuare un bloccaggio sia esterno che interno. Le morse IMG sono dotate di ganasce riversibili Sintergrip che assicurano minima profondità di bloccaggio e assenza di pre-lavorazione. Il bloccaggio di tipo meccanico garantisce

una protezione completa, grazie anche all’impiego di un sistema telescopico brevettato. Le morse IMG sono dotate di un’interfaccia per sistemi di bloccaggio zero point APS/WPS e Lang 96 mm e sono provviste di fori di montaggio di serie.

Nelle morse serie IMG la vite di manovra è completamente protetta con sistema telescopico brevettato. Ciò evita la necessità di rimuovere le ganasce in modo da trovare la posizione di bloccaggio ottimale. Normalmente le morse con vite protetta usano la slitta di manovra come strumento di protezione. Questo

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 48
SPECIALE SPS

tipo di soluzione, però, obbliga a continui spostamenti delle ganasce nell’apposita sede, in quanto la corsa delle medesime si riduce a pochi mm. Al contrario le morse IMG, pur mantenendo la vite completamente protetta, consentono un movimento continuo di apertura e chiusura della morsa.

Ideali in caso di automazione e di utilizzo di sistemi di pallettizzazione, le morse serie IMG sono piuttosto semplici da installare: il montaggio avviene direttamente sulla tavola della macchina tramite l’utilizzo di staffe (disponibili in opzione). Ė prevista un’apertura piuttosto ampia per l’uscita ottimizzata dei trucioli; massima precisione e ripetibilità vengono assicurate dalle guide trattate e rettificate.

Con le morse IMG è possibile raggiungere una forza di serraggio massima di 50 KN. Ad accrescerne la forza, è l’abbinamento con il sistema brevettato SinterGrip espressamente concepito per bloccare un pezzo nel minore spazio possibile (ovvero 3,5 mm di presa). In questo modo, oltre a poter lavorare completamente il pezzo in un’unica fase (soprattutto in caso di macchine a cinque assi) è possibile risparmiare sulle materie prime, aspetto molto importante quando queste possono avere una grande incidenza sul prezzo (alluminio, titanio, ecc). Inoltre, con il sistema Sintergrip è possibile sfruttare al meglio le prestazioni della macchina utensile e degli utensili assicurando un bloccaggio sicuro e senza deformazioni del pezzo.

Il bloccaggio del pezzo con i sistemi tradizionali richiedeva infatti una maggiore superficie di presa, che oltre che comportare uno spreco di materie prime aumentava la possibilità di deformazione del pezzo. Con Sintergrip invece la superficie di presa è ridotta al minimo, non è richiesta alcuna perforazione preventiva del pezzo oltre a garantire grande stabilità di bloccaggio e maggiore velocità di lavorazione. Altro aspetto che identifica le morse autocentranti IMG è la modularità: possono infatti essere facilmente trasformate in morse a bloccaggio fisso o in morse a doppio bloccaggio. Le morse a doppio bloccaggio dispongono di un meccanismo completamente compensante; ciò vuol dire che è possibile bloccare due pezzi di differenti dimensioni. 

ENGLISH TEXT

IMG of OML

IMG is the acronym that identifies a special line of vices that OML offers in a self-centering version, convertible into double clamping and fixed: 3 types of clamping with a single vice.

The IMG series (which includes the IMG 88-130, IMG 125-180, IMG 125-220, IMG 125-320, IMG 160-270 and IMG 160-420 configurations) guarantees a rather wide clamping range, as well as maximum flexibility and the possibility of performing an external or internal clamping.

IMG vices are equipped with reversible Sintergrip jaws that ensure minimum clamping depth and no need of pre-machining.

The mechanical clamping guarantees complete protection, thanks also to the use of a patented telescopic system. The IMG vices are equipped with an interface for zero point locking systems APS / WPS and Lang 96 mm and are equipped with standard mounting holes.

In the IMG series vices the operating screw is completely protected with a patented telescopic system. This avoids the need to remove the jaws in order to find the optimal clamping position. Normally vices with protected screws use the operating screw as a protection tool. This type of solution, however, requires continuous movement of the jaws in the appropriate seat, since their stroke is reduced to a few mm. On the contrary, IMG vices, while maintaining the screw completely protected, allow a continuous movement of opening and closing of the vice.

Ideal for automation and use of palletizing systems, the IMG series vices are rather simple to install: mounting is directly on the machine table using clamps (available as an option). A rather wide opening is provided for the optimized chip exit; maximum precision and repeatability are ensured by the treated and ground guides.

With IMG vices it is possible to reach a maximum clamping force of 50 KN. To increase its strength is the combination with the patented SinterGrip system, specifically designed to clamp a piece in the minimum clamping depth (ie 3.5 mm). In this way, in addition to being able to machine the piece completely in one operation (especially in the case of five-axis machines), it is possible to save on raw materials, a very important point when these can have a great impact on the price (aluminum, titanium, etc). Furthermore, with the Sintergrip system it is possible to make the most of the performance of the machine tool and of the tools, ensuring safe clamping without deformation of the piece.

The clamping of the piece with traditional systems required in fact a wider clamping surface, which in addition to involving a waste of raw materials increased the possibility of deformation of the piece. With Sintergrip, on the other hand, the clamping surface is reduced to a minimum, no pre-machining of the piece is required, as well as guaranteeing great clamping stability and higher machining speed.

Another point that identifies the IMG self-centering vices is the modularity: they can easily be transformed into fixed clamping vices or double clamping vices. The double clamping vices have a completely compensating mechanism; this means that it is possible to clamp two pieces of different sizes.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 49

Fresatura moderna: la digitalizzazione prende il via con il CAM

AAl sistema CAM è assegnato un ruolo fondamentale quando si parla di strategie di digitalizzazione nelle aziende produttrici. Questo è attualmente il messaggio di OPEN MIND Technologies AG. Un importante prerequisito è l’interconnessione dei sistemi lungo la catena dei processi produttivi. Gli sviluppatori della suite CAD/CAM hyperMILL hanno consolidato

questo approccio all’inizio del 2022 con l’acquisizione dello specialista MES Hummingbird Systems GmbH. L’integrazione di CAM e MES rappresenta tuttavia solo un esempio della capacità comunicativa richiesta in futuro dai sistemi CAM.

“Tutto il mondo parla di digitalizzazione, Industria 4.0 e Internet of Things (IoT). Nelle piccole e medie imprese di asportazione ci si chiede come riuscire a tenere il passo”, afferma Michael Förster, Responsabile

SPECIALE SPS
Interconnessione di CAM e MES: controllo agile della produzione con il MES Hummingbird / Networking CAM and MES: agile production control with the Hummingbird MES

marketing prodotti CAM/CAD di OPEN MIND Technologies AG. “Con la generazione del codice NC a partire dai dati CAD, ognuna di queste aziende vanta già un processo digitale: partendo da questa base si può solo progredire. L’interconnessione costituisce quindi l’aspetto più importante.”

Stando alle esperienze di OPEN MIND e Hummingbird, le strategie complessive di digitalizzazione delle grandi aziende per le piccole e medie imprese sono spesso sovradimensionate. È opportuno, piuttosto, improntare gradualmente delle soluzioni di digitalizzazione e, in questo senso, partire dal sistema CAD/CAM. A seconda dell’ecosistema IT sono disponibili vari approcci: la connessione del processo relativo ai dati CAD, CAM e NC a un cosiddetto sistema di Product Lifecycle Management (PLM) o Manufacturing Execution System (MES), l’integrazione di uno strumento di gestione utensili, la capacità di visualizzare a livello aziendale i dati CAD usufruendo di strumenti come i viewer oppure sfruttare una comunicazione bidirezionale con i sistemi di controllo delle macc

Processi all’avanguardia

Secondo OPEN MIND, anche il flusso di dati dalla progettazione sino alla produzione può contribuire a ottimizzare i processi grazie a una migliore interconnessione. Con una comunicazione bidirezionale tra sistema CAM e controllo macchina, è possibile effettuare simulazioni che si basano su codici NC reali e implementare processi di ottimizzazione avanzati. 

Ambiente di produzione digitale: molti settori traggono vantaggio dall’interconnessione con hyperMILL / Digital production environment: networking with hyperMILL® delivers benefits in many areas

Modern Manufacturing: Digitalization Starts with CAM

The CAM system is set to play a central role in digitalization strategies at companies in the manufacturing sector. This is the point that OPEN MIND Technologies AG is seeking to get out at the moment. Connecting the systems used throughout the production process is a core requirement for CAM systems to take on this role. The company behind the hyperMILL® CAD/CAM suite further underscored this point through its acquisition of MES specialist Hummingbird Systems GmbH in early 2022. Integration of CAM and MES is just one example of the communication capacities that will be required by CAM systems in the future.

“Everyone is talking about digitalization, Industry 4.0, and the Internet of Things. Small and medium-sized enterprises with machining operations want to know how they can keep up here,” says Michael Förster, CAM/ CAD Product Marketing Manager at OPEN MIND Technologies AG “With NC code generated from CAD data, each of these companies has a digital process already in place. This can serve as a starting point, with connectivity having a key role to play here.”

Based on OPEN MIND and Hummingbird’s experience, the comprehensive digitalization strategies of large companies are in many cases too broad for SMEs. A more suitable approach would be to seek out digitalization solutions in steps, starting with the CAD/CAM system. There are different strategies available based on the company’s IT landscape: linking the process in and around CAD, CAM, and NC data to a product lifecycle management (PLM) system or manufacturing execution system (MES), integrating a tool management system, making CAD data accessible company-wide in viewers, or using bidirectional communication with the machine controls. Advanced processes

According to OPEN MIND, the flow of data from design to production can help optimize the process through better networking. Simulations based on real NC codes and advanced optimization processes are made possible on the basis of bidirectional communication between the CAM system and machine controller.

ENGLISH TEXT

ENGLISH TEXT

Power B: the compact, powerful and interconnected controller

Power B: il controllore compatto, potente ed interconnesso

HALL

1, 271

This brand new PAC (Programmable Automation Controller) of the Power family is a true “All In One” control ler since it is able to simultaneously manage HMI, PLC and CNC tasks, as well as communicate via Ethernet with the surrounding environment.

Its basic equipment, consisting of 32 digital I/O, 7 analog inputs with 14 bit resolution, 3 encoder inputs at 5V Line Driver, 4 Step/Direction outputs at 5V Line Driver, 3 analog outputs +/- 10V and 1 CANopen port, make it the ideal controller to bring the performance of a real CNC, programmable also in G-code, to a wide range of machi nes designed to meet important cost constraints, such as those for proces sing marble, wood, glass and cutting pantographs in general.

QQuesto nuovissimo PAC (Pro grammable Automation Con troller) della famiglia Power è un vero controllore “All In One” dato che è in grado di gestire contem poraneamente i tasks HMI, PLC e CNC, nonché di comunicare via Ethernet con l’ambiente circostante.

La sua dotazione di base, costituita da 32 I/O digi tali, 7 ingressi analogici con risoluzione 14 bit, 3 ingressi encoder a 5V Line Driver, 4 uscite Step/ Dir a 5V Line Driver, 3 uscite analogiche +/-10V ed 1 porta CANopen, ne fanno il controllore ideale per portare le prestazioni di un vero CNC, programmabile anche in G-code, ad un’ampia platea di macchine progettate per rispettare importanti vincoli di costo, quali ad esempio quelle per la lavorazione del marmo, del legno, del vetro ed i pantografi da taglio in generale. Inoltre, grazie ad una versione specializzata del sistema operativo denominata Macro concepita

per semplificare le applicazioni di puro Motion Control, si possono automatizzare con notevole successo anche tavole girevoli, manipolatori e robot cartesiani, delta e scara, segatrici a nastro o a disco, flow-pack, blisteratrici, affaldatrici per tessuto, tagli al volo, avvolgitrici per filo ecc.

Il Power B, che è stato ingegnerizzato in un compatto contenitore da pannello con display touch screen da 7” oppure da 10” orientabile anche in verticale, è dotato di una memoria Flash da 256 MB che può contenere immagini o fil mati esplicativi (tutorial) creati per facilitare l’uso e/o la manutenzione della macchina.

A corredo di tutti i controllori della famiglia Power è disponibile anche una suite di pro grammi software, denominata, Tex Smart Gateway 4.0, che consente di interfacciare la macchina in architetture di tipo Industry 4.0 secondo la norma OPC 40501-1 emessa dalla UMATI (Universal MAchine Technology Inter face). 

Furthermore, thanks to a specialized version of the operating system called Macro designed to simplify pure Motion Control applications, it is also possible to automate with considerable success rotary tables, manipulators and Carte sian robots, delta and scara, band or disc saws, flow-packs, blistering machi nes, fabric folding machines, flying cuts, thread wrapping machines, etc.

The Power B, which has been engi neered in a compact panel enclosure with a 7 “or 10” touch screen display that can also be oriented vertically, is equipped with a 256 MB Flash memory that can contain images or explanatory videos (tutorials) created to facilitate the use and / or maintenance of the machine.

A suite of software programs, called Tex Smart Gateway 4.0, is also available for all the controllers of the Power family; it allows you to interface the machine in Industry 4.0 type architectures accor ding to the OPC 40501-1 standard issued by UMATI (Universal Machine Technology Interface).

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 52
SPECIALE SPS

Depressori digitali con pannello touch screen Vuototecnica

Negli impianti di centralizza zione, quando è necessario mantenere il vuoto 24/7, come in laboratorio o negli ospedali, ma anche in altri settori (alimentare, packaging, materiali...), i depressori di sicurezza con doppia pompa RVP targati Vuototecnica sono la scelta ideale, e di recente sono stati dotati di un’interfaccia utente ancora più intuitiva.

Ogni depressore è costituito da:

– un serbatoio orizzontale in lamiera d’acciaio sal dato, a tenuta di vuoto, con vuotometro per leggerne il grado di vuoto;

– due pompe RVP a palette rotative;

– vacuostati digitali per fissare il livello al di sotto del quale far attivare un allarme e regolare il range di vuoto entro il quale ogni pompa deve funzionare;

– una valvola per l’intercettazione del vuoto;

– un rubinetto per lo scarico della condensa.

Il depressore prevede il funzionamento di una pompa RVP, con inserimento automatico di una seconda pompa per consumi maggiori e quando, per qualsiasi

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 54
SPECIALE SPS
N

ragione, il grado di vuoto dell’impianto scenda sotto il valore stabilito con attivazione del sistema di allarme.

La vera novità è però nel digitalizzatore con schermo touch screen, che consente al cliente di interagire con l’interfaccia grafica mediante dita o accessori, proprio come con uno smartphone o un tablet.

La differenza è che i pannelli operatore installati sui depressori Vuototecnica sono sistemi uomo-macchina sofisticati, nonostante l’apparente semplicità. Gesti scono i depressori, contengono le apparecchiature di comando e controllo, raccolgono i segnali digitali del vacuostato per alimentare le pompe quando necessario e sono pensati per una alimentazione monofase 230vac 50hz e trifase 400 Vac a 50 Hz con un grado di pro tezione IP 54.

All’interno dello schermo, un PLC controlla il funzionamento del sistema. I display sono luminosi e dotati di ampio angolo di visione. Trasmettono in ogni momento una panoramica di tutti i sistemi, su uno schermo da 7”a 10”.

Sul display, si visualizza l’andamento del vuoto tra mite un grafico ed è possibile gestire le segnalazioni degli allarmi, per una ricerca guasti veloce. Inoltre, diventa un utile promemoria per la manutenzione, periodica o ordinaria, dell’impianto. Il display se inat tivo si spegne da solo in risparmio energetico ed è pos sibile scegliere tra 5 lingue diverse.

Infine, sono previsti la ricerca di prodotti Vuoto tecnica tramite QR code e il controllo da remoto dei valori, per lavorare anche distanza, allontanandosi senza troppe preoccupazioni, e tornare solo quando necessario. Sul sito www.vuototecnica.net è possibile scaricare le schede tecniche e le pagine di catalogo dedicate. Su www.vacuumdaily.com sono invece ripor tati casi applicativi dei prodotti dell’azienda con video e spiegazioni. 

ENGLISH TEXT

Digital depressors with touch screen panel Vuototecnica

In centralized systems, when it is necessary to maintain vacuum 24/7, such as in laboratories or hospitals, but also in other sectors (food, packaging, materials...), RVP dual pump safety depressors by Vuototecnica are the ideal choice, and have recently been equipped with an even more intuitive user interface.

Each depressor consists of: - a horizontal, vacuum-tight, welded sheet steel tank with a vacuum gauge to read the vacuum level; - two RVP rotary vane pumps; - three vacuum switches to set the level below which to trigger an alarm and adjust the vacuum range within which each pump must operate; - a valve for vacuum shutoff; - a condensate drain valve.

The depressor provides for the operation of an RVP pump, with automatic switching on of a second pump for higher consumption and when, for any reason, the vacuum level of the system drops below the set value with alarm system activation.

In the electrical control panel there are also: an automatic time inverter for the pumps to work alternately, wearing out in the same way; switches for choosing the operation of the pumps (manual or automatic); and a counter for counting the working hours of each pump. The real novelty, however, is in the touch screen, which allows the customer to interact using fingers or accessories, just as with a smartphone or tablet.

The difference is that the operator panels installed on Vuototecnica depressors are sophisticated man-machine systems, despite their simplicity. They manage the depressors, contain command and control equipment, collect digital signals from the vacuum switch to power the pumps when needed, and are designed for a single-phase 230vac 50hz and three-phase 400 Vac 50 Hz power supply with an IP 54 rating. Inside the screen, a PLC controls the operation of the system. The displays are bright and have a wide viewing angle. They always convey an overview of all systems on the screen (7”-10”).

On the display, you can see the vacuum trend via a graph and can manage alarm reports for quick troubleshooting. It also becomes a useful reminder for periodic or routine maintenance of the system. The display if inactive turns itself off in energy saving mode, and there is a choice of 5 different languages.

Finally, you can search for Vuototecnica products via QR code, and control values remotely, without worries, returning in place only when necessary.

Data sheets and dedicated catalogue pages can be downloaded at www.vuototecnica.net. On the other hand, www.vacuumdaily.com features application cases of the company’s products with videos and explanations.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 55

ROBOTRAX R140 la nuova taglia “Maxi” con profili flessibili

LLa serie ROBOTRAX è stata svilup pata in particolar modo per le applica zioni nella robotica. Il design richiama la spina dorsale umana e utilizza una fune di acciaio per trasferire le forze di trazione, supportando i movimenti basculanti tridimensionali e rota tori dei robot. Speciali protector prevengono la piegatura oltre il raggio minimo e proteggono le maglie durante le fasi operative, assicurando una lunga durata del sistema portacavi.

TSUBAKI KABELSCHLEPP aggiunge un nuovo

modello con “room to the top” alla serie ROBOTRAX: il modello R140X è particolarmente grande con tre camere di alloggio cavi, ideale per la robotica, poiché consente di alloggiare un grande numero di cavi e tubi con diametro sino a 42 mm.

Oltre alle dimensioni generose, le caratteristiche del ROBOTRAX R140X presentano un nuovo design: profili basculanti con chiusura a scatto, che possono essere aperti e chiusi senza tools, e che consentono una installazione molto più semplice. Un ulteriore bonus è presente nella struttura interna della catena. Le camere possono essere divise in

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 56
SPECIALE SPS
HALL 3, 431
Il nuovo ROBOTRAX R140 di KABELSCHLEPP può guidare cavi e tubi con diametro sino a 42 mm / The new cable carrier ROBOTRAX R140 from KABELSCHLEPP Metool can guide cables and hoses up to 42 mm in diameter

verticale e orizzontale con un modulo divisore, che consente la separazione definita di cavi e tubi, per soddisfare le esigenze di un ampio spettro applicativo.

TSUBAKI KABELSCHLEPP: una nuova catena portacavi della serie UNIFLEX Advanced

Il nuovo modello delle catene portacavi Uniflex Advanced è la nuova catena Tipo 1775 che fornisce ottima protezione e guida sicura dei cavi di medie e grandi dimensioni. Questa catena performa anche uno scorrimento particolar mente fluido e una lunga durata. Il sistema di apertura rapida “quick opening” ben noto e collaudato della serie caratterizza anche questo nuovo modello.

Il nuovo modello delle catene portacavi UNIFLEX Advanced presenta un’al tezza interna di 56 mm e larghezze interne da 100 a 250 mm, spazio sufficiente per applicazioni con numerosi cavi e tubi. Le maglie di catena sono progettate in modo da occupare un minimo volume di ingombro, semplificando la logistica con risparmio di risorse. I raggi di curvatura sono compresi da 90 a 340 mm e il passo corto della maglia di 77,5 mm consente uno scorrimento particolarmente fluido. Il design a bassa torsione assicura alla catena una struttura robusta, con usura ridotta e molto longeva. A protezione dell’ambiente TSUBAKI KABEL SCHLEPP produce questa catena portacavi con un 35% di granulato riciclato.

La catena portacavi può essere utilizzata con o senza precarica così come in autoportanza o in applicazioni scorrevoli per corse lunghe. Possibili velocità e accelerazioni elevate. 

ENGLISH TEXT

New “Maxi” size ROBOTRAX R140X with swiveling crossbar

The ROBOTRAX series is a multi-dimensional cable carrier system which was developed especially for robotics applications. The design of the cable carrier resembles a human spine and uses a steel cable for transferring high towing forces, supporting the threedimensional swivel and rotation movements of robots. Special protectors prevent the bending radius from falling below the minimum and protect the chain links during operation, ensuring a long service life of the cable carrier system. TSUBAKI KABELSCHLEPP adds a new model with “room to the top” to the ROBOTRAX series: The particularly large cable carrier R140X with three chambers is ideal for robotics applications, where a large number of cables and hoses with up to 42 mm diameter have to be carried. Apart from the generous dimensions, the R140X features another new development: A swiveling crossbar with a snap closure, which users can open and close without any tools, allows for even easier installation. Another bonus is hidden inside the cable carrier: The chambers can be divided vertically and horizontally with a divider module, allowing targeted separation of cables and hoses.

TSUBAKI KABELSCHLEPP: new size of the UNIFLEX Advanced series available

The new size UA1775 provides optimum protection and guiding for medium and large cable bundles. The cable carrier system also features particularly smooth running and a long service life. The well-known and popular design of the “quick opening” cable carrier was retained for the new size. The model of the UNIFLEX Advanced cable carriers features an inner height of 56 mm and inner widths of 100 to 250 mm – enough space for applications with numerous cables and hoses. The four-part chain links are designed so that the separate parts require only a minimum of storage volume, which simplifies logistics and saves resources. The new cable carrier type with bending radii from 90 to 340 mm runs very smoothly thanks to the short pitch of 77.5 mm. The low-torsion design ensures a sturdy cable carrier body with low wear and a long service life. To protect the environment, TSUBAKI KABELSCHLEPP manufactures this cable carrier with up to 35 % recycled regranulate. The cable routing can be used with or without pretension as well as unsupported and gliding on extended travel lengths. High speeds and acceleration are also possible.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 57
Per la UA1775 disponibile il sistema salvaspazio di separatori TS3 / TSUBAKI KABELSCHLEPP adds space-saving TS3 dividers to the UA1775

Rivoluzionare l’industria dei ricambi automobilistici con la produzione additiva

Nell’ultimo decennio, i riflettori sono stati puntati sulla stampa 3D, per coadiuvare la produzione tradi zionale. I vantaggi potenziali sono numerosi: basse tirature e prototipa zioni rapide, facile scalabilità verso alti volumi, riduzione dei costi operativi, minori scarti e minore esigenza di stoccaggio. Inoltre, è possibile snellire le catene di approvvigionamento, moderare l’impronta di carbonio e realizzare prodotti su richie sta, senza attrezzature e ingegnerizzazioni difficili o costose.

Sebbene la produzione additiva (AM) abbia aperto le porte a nuovi modelli di business e a tempi di com mercializzazione più celeri, questa tecnologia innova tiva non è ancora stata completamente abbracciata dal mondo manifatturiero. Tuttavia, ci sono sempre più esempi di rilievo in cui l’AM sta mantenendo le sue promesse. Una delle aziende che ha compiuto con suc cesso questa trasformazione digitale è Daimler Buses, leader nel mercato globale dei trasporti. Impiegando la tecnologia di protezione e gestione licenze di WibuSystems e le stampanti 3D di Farsoon Technologies,

Daimler Buses sta rivoluzionando la sua attività di ricambi con il suo magazzino digitale OMNIplus. Il negozio di stampa 3D fornisce ai clienti una forni tura 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di pezzi di ricambio stampabili in 3D, realizzabili all’interno della propria azienda, per garantire un pronto accesso ai consuma bili necessari e mantenere in servizio gli autobus e i pullman turistici.

Il nuovo modello commerciale è estremamente efficiente. Le aziende, che operano veicoli Daimler, completano prima un processo di registrazione presso l’e-shop OMNIplus. Nel portale, vengono mostrate solo le parti disponibili e compatibili con la propria stampante. Successivamente, i clienti acquistano una licenza di stampa 3D criptata per il componente di cui hanno bisogno, nella quantità desiderata, e pos sono stamparlo all’interno della propria azienda. Effet tuata la stampa, la relativa licenza scade senza che i dati vengano salvati. L’intero processo commerciale in background è gestito dall’integrazione di CodeMeter License Central con il sistema SAP di Daimler Buses, rendendo l’intera elaborazione degli ordini completa mente automatizzata.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 58
SPECIALE SPS
HALL 6, 428
N

La tecnologia CodeMeter di Wibu-Systems per la crittografia e la gestione delle licenze viene utilizzata, per garantire la protezione dei dati durante l’intero processo e il rispetto dei volumi ordinati. I file vengono venduti come download criptati e l’acquirente riceve una licenza da utilizzare per la prestampa e una licenza di stampa vera e propria, che consente di riprodurre il numero di copie per cui l’acquirente ha pagato.

CodeMeter License Central semplifica la prepara zione e la distribuzione delle licenze di preelaborazione e di stampa, con interfacce webservice atte a facilitare l’integrazione in ambienti e-commerce o CRM esi stenti. Per una migliore gestione, le licenze vengono consegnate tramite una semplice attivazione online, ma sono disponibili soluzioni di trasferimento file per le stampanti 3D senza connettività. 

Revolutionizing the Automotive Spare Parts Industry with Additive Manufacturing

In the past decade, a bright spotlight has been focused on the promise and practical use of 3D printing for general manufacturing operations. The potential advantages are numerous: short run part production and rapid prototyping, easy scale-up for high volume manufacturing, reduction in operation costs, reduced waste, and less storage requirements. Additionally, complex supply chains can be eliminated, the carbon footprint of the entire manufacturing process reduced, and products made on demand without difficult or costly tooling and engineering.

While additive manufacturing (AM) has opened the door for new business models and faster time to market, the innovative technology has yet to be wholly embraced by the manufacturing community. However, there are more and more shining examples where AM is fulfilling its promises. One such company who has successfully made this digital transformation to 3D printing is Daimler Buses, a leader in the global transportation market. Leveraging Wibu-Systems and its encryption and licensing technology and the 3D printers of Farsoon Technologies, Daimler Buses is revolutionizing its spare parts business with its OMNIplus digital warehouse. The 3D printing shop provides a 24/7 supply of 3D printable spare parts for their customers made within their own company to ensure fast and easy access to the replacement components necessary to keep the buses and touring coaches in service.

The novel business model is efficient and straightforward. Bus/ touring coach companies first complete a one-off registration process at the OMNIplus 3D Printing License e-shop with their 3D printers. At the shop, customers are only shown the parts that are available and compatible with their own printer. Next, customers purchase an encrypted 3D printing license for the component they currently require in the desired quantity and can print it out within their own enterprise. After having successfully printed the component part, the respective license expires without the data being saved. The entire commercial process in the background is managed by CodeMeter License Central’s integration with the SAP system of Daimler Buses, making the entire order processing fully automated.

Wibu-Systems CodeMeter licensing and encryption technology is used to ensure that the data is protected throughout the process and that the ordered quantity is adhered to. The files are sold as encrypted downloads, and the buyer receives a license to use for pre-printing and an actual printing license that allows as many copies to be printed as the buyer has paid for.

CodeMeter License Central makes it easy to prepare and distribute the preprocessing and printing licenses, with webservice interfaces available for easier integration in existing e-commerce or CRM landscapes. Ideally, the licenses are delivered by simple online activation, but file transfer solutions are available for target systems or 3D printers without direct online connectivity.

4/2022 | INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE 59 ENGLISH TEXT

Manutenzione predittiva end-to-end con ADI

NNelle centrali elettriche di tutto il mondo, milioni di motori elettrici e altri dispositivi operano senza essere monitorati causando numerose inefficienze e costosi fermi macchina non pianificati, oltre all’interruzione della produzione di energia. Inoltre, molti impianti sono dislocati in vaste aree caratterizzate da condizioni ambientali estreme e forti escursioni termiche. Di conseguenza, le centrali elettriche rappresen tano uno degli ambienti peggiori dove misurare il rumore e le vibrazioni di un motore elettrico. Laddove esistono condizioni ambientali estreme diventa quasi impraticabile il monitoraggio continuo.

ADI OtoSense™ Smart Motor Sensor (SMS) è una soluzione di moni toraggio continuo sullo stato di salute dei motori a induzione. Consente il monitoraggio in tempo reale e fornisce dati e informazioni utili per sviluppare sistemi di manutenzione predittiva su tutti gli impianti di pro duzione di energia. OtoSense SMS non sostituisce i tecnici, ma sfrutta la loro esperienza e competenza pluriennale per riconoscere tempesti vamente tutte le problematiche, migliorare l’efficienza e la produttività, impattando positivamente sui ricavi dell’azienda.

OtoSense SMS può essere utilizzato, ad esempio, su motori, ventole di raffreddamento delle turbine a gas, pompe idrauliche per gli azionamenti o per la refrigerazione. Le tecnologie di rilevamento consentono un’ana lisi di alta qualità dei dati, una diagnostica avanzata e continua di guasti elettrici e meccanici, la definizione delle priorità di manutenzione pre ventiva, così come le azioni necessarie. Sensori di vibrazione multiasse ad ampia larghezza di banda, sensori di campo magnetico e di temperatura, monitorano campi elettrici, stato della meccanica e delle parti a scorri mento, nonché qualsiasi eventuale surriscaldamento del motore. Inoltre, il machine learning crea il modello del motore (indipendentemente dalla marca) durante il suo funzionamento e l’interazione con il carico, combi nando e interpretando tutti i dati di rilevamento. Si possono risparmiare ore di manutenzione, oltre a limitare in modo significativo l’accesso da parte dei tecnici in luoghi a rischio. 

ENGLISH TEXT

ADI’s end-to-end predictive maintenance for the energy sector

In power plants all over the world, millions of electric motors and other devices operate without being monito red, causing several inefficiencies and costly unplanned downtimes, as well as the interruption of energy pro duction. In addition, many plants are located over wide areas characterized by harsh environmental conditions and large temperature fluctuations. Consequently, power plants represent one of the worst environments in which to measure sound and vibration of an electric motor. Continuous monitoring becomes almost impractical where harsh environmental conditions exist.

ADI OtoSense™ Smart Motor Sensor (SMS) is a con tinuous health monitoring solution for induction motors. It enables real-time monitoring and provides useful data and information for developing predictive maintenance systems on all energy production plants. OtoSense SMS does not replace domain experts, rather it leverages their years of expertise, insight, and knowledge to recognize all problems in a timely manner, improve efficiency and productivity and positively impact the company’s profits. OtoSense SMS can be used, for example, on motors, gas turbine cooling fans, hydraulic pumps for drives or refrigeration. Sensing technologies enable high quality data analysis, advanced and continuous diagnostics of electrical and mechanical faults, prioritization of preventive maintenance, as well as necessary actions. Wide-bandwidth multi-axis vibration sensors, magnetic field sensors and temperature sensors monitor electri cal fields, the state of health of mechanics and sliding parts, as well as any possible overheating of the motor. In addition, machine learning creates a model of the motor (agnostic to motor brand) during its operation and interaction with the load, combining and interpreting all sensing data. These saves hours of maintenance as well as significantly preventing operators from access to dangerous places.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 60
SPECIALE SPS
HALL 5, 110

INDUSTRY-LEADING

SCALABLE ETHERNET.

TIMED TO PERFECTION.

Delivering the Future of Time Sensitive Networking. Analog Devices´ Chronous™ family of Industrial Ethernet connectivity products enable best-in-class industrial automation solutions for the connected factory of tomorrow. ADI Chronous physical layer devices and embedded switches offer industry´s lowest latency and power for the highest level of determinism and synchronization in high-performance factory, process and motion control applications.

Turn your vision of the connected factory into reality. Learn more and visit analog.com/chronous

8–10 November, Nuremberg, Germany Hall 5 - Booth 110

NUOVA GAMMA VERSATILE DI FRESE A CANDELA INTEGRALI

Lo specialista di utensili da taglio e sistemi di attrezza mento Sandvik Coromant sta presentando una gamma completamente nuova di frese a candela integrali versa tili di alta qualità. CoroMill® Dura sostituirà le attuali frese a candela versatili CoroMill® Plura. Il prodotto è sviluppato per lavori che spaziano dalla sgrossatura alla finitura con diversi impegni in tutte le applicazioni e su ogni materiale.

CoroMill® Dura sfrutta la tecnologia WhisperKut™, una caratteristica che le permette di distinguersi dalla soluzione versatile precedente e dalle frese a candela dei concorrenti. Il Dr. Markus Groppe, Global Product Application Manager di Sandvik Coromant, ha spiegato come funziona la soluzione a passo variabile: “Ogni sca nalatura è orientata a un angolo d’elica diverso e ogni livello del tagliente è distanziato in modo disuguale dagli altri. Questo consente di raggiungere un’ottima stabilità e una lavorazione efficiente senza vibrazioni”. Un’altra caratteristica di rilievo è la semplicità di scelta dell’utensile corretto all’interno della gamma com pleta di frese a candela integrali presentate nell’offerta.

“Abbiamo studiato molto attentamente l’aspetto della selezione dell’utensile. Trovare il giusto utensile nell’assortimento CoroMill® Dura non dovrebbe mai essere faticoso”, ha continuato Groppe.

La scelta prioritaria è la soluzione plug-and-play a quattro scanalature, adatta a un’ampia gamma di applicazioni. Altre varianti di utensili sono disponi bili per operazioni più specifiche quali sedi chiavetta, fresatura dinamica, semifinitura e finitura. Ulteriore assistenza può essere fornita dallo strumento online per la selezione degli utensili CoroPlus® Tool Guide per CoroMill® Dura che supporta le applicazioni di esecuzione di cave, fresatura laterale, esecuzione di tasche e interpolazione elicoidale: il tutto per rendere la selezione dell’utensile più semplice.

CoroMill® Dura è disponibile con un numero di sca nalature che va da due a sette con lunghezza di taglio 1–4×D, con e senza separatore di trucioli. Le frese a candela possono essere ricondizionate secondo le spe cifiche originali fino a tre volte.

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 62 Product news
DALLE AZIENDE/ a cura della redazione Sandvik Coromant CoroMill® Dura in azione

LA GAMMA COMPLETA DI LINEE DA COIL FIRMATA SERVOPRESSE

SERVOPRESSE Produce una gamma completa di LINEE DA COIL per l’asservimento di tutti i tipi di macchine utensili, come presse, cesoie, piegatrici, punzonatrici, profilatrici ecc. SERVOPRESSE è attiva nei 5 continenti, partecipando a tutte le più importanti fiere del settore ed avendo a sua disposizione distributori qualificati in grado di offrire ai clienti un servizio di installazione e assistenza post-vendita permanente. Durante la prossima fiera BIMU presenterà una linea che ha recentemente consegnato ad un importante azienda specializzatala nel settore dello stampaggio di pezzi per automotive italiana. Si tratta di una line coil per materiali ad alto limite elastico, alto resistenziale, ad attrezzaggio automatico. Infatti questo gruppo compatto di svolgitura, raddrizzatura ed alimentazione è dotato di 6 assi di regolazione che automatizzano la fase di attrezzaggio della mac china. Costruita su un unico basamento che include svolgitore traslante, doppia sella di caricamento e raddrizzatrice alimenta trice ha il vantaggio di non richiedere fondazioni o allineamenti riducendo cosi le fasi di istallazione.

La versione presentata è un 10.000 kg. di portata 1000 mm di larghezza massima e in grado di lavorare spessori da 0,8 a 6 mm. L’innovazione introdotta su questo tipo di impianti è l’automa zione della fase di attrezzaggio, infatti dalla semplice scelta del

programma di lavoro il sistema posiziona automaticamente svol gitore, bracci di pressione, coni di contenimento, guide autocen tranti sulla larghezza del nastro; regola i rulli di raddrizzatura in funzione dello spessore e l’altezza della raddrizzatrice in fun zione dell’altezza dello stampo. Inoltre nel programma vengono memorizzate anche le camme impostate e tutti i parametri di lavoro, il tutto con lo scopo di delegare al PLC la memorizza zione ed esecuzione delle impostazioni necessarie ad ogni cambio di produzione o cambio di operatore. Questo tipo di soluzione è ideale per aziende che hanno una produzione molto differen ziata, che non hanno la possibilità o necessità di destinare un solo operatore a gestire la linea e che hanno una produzione organizzata su più turni.

LE SOLUZIONI DEL NUOVO YASKAWA ECOSYSTEM

All’insegna dello slogan ‘Experience Con nectivity’, gli esperti dell’azienda, a SPS Norimberga (Hall 7, 340), mostreranno le principali soluzioni di automazione, aziona mento e controllo offerte.

Tra queste, non si può non citare il nuovo ECOSYSTEM.

In linea con la filosofia Plug&Play, infatti, Yaskawa ha recentemente lanciato il suo ECOSYSTEM, un network online che comprende dagli acces sori ai sistemi chiavi in mano, con prodotti Yaskawa, come robot industriali e collaborativi, servoa zionamenti, assi lineari o pacchetti software, ma anche di terze parti: oggi l’ECOSYSTEM conta più di 110 prodotti (il numero è in conti nua crescita) fondamentali per con figurare soluzioni davvero su misura. Yaskawa si sta muovendo a livello globale ed europeo per cercare pro duttori di soluzioni al fine di fornire

interfacce a diversi accessori per robot e soluzioni robotiche totali potenziandone la versatilità.

L’intenzione dell’azienda è infatti quella di supportare da un lato i clienti che sono nuovi alla robotica a iniziare la loro storia di automazione, dall’altro gli esperti di robot a trovare nuove possibilità di sistemi robotici intelligenti.

L’attenzione principale è concentrata sui pacchetti Plug&Play, forniti come un pac chetto completamente integrato dai punti di vista meccanico, elettrico e software.

Tra i vantaggi del nuovo ECOSYSTEM, figurano senza dubbio la semplice installa zione, la programmazione intelligente e il facile funzionamento.

Grazie a una serie di pinze, periferiche e altri accessori disponibili presso i part ner tecnologici, i robot Yaskawa possono essere facilmente adattati alle mutevoli esigenze di produ zione e possono essere pronta mente installati e reimpiegati per il lavoro successivo. Inoltre, con la tecnologia Yaskawa ECOSY STEM, la programmazione può essere eseguita tramite l’innova tivo Smart Pendant con la fun zione brevettata Smart Frame o tramite il tradizionale Pendant di programmazione.

63

L’IIoT RESO SEMPLICE

Turck Banner presenta Snap Signal, un portafoglio completo e facilmente implementabile di hardware e software IIoT modulare che fornisce dati macchina utilizzabili in tutta la fabbrica. Più che un’altra versione dell’IIoT, Snap Signal è una rete di sovrapposizione in grado di acquisire segnali di dati da qualsiasi fonte, li converte senza problemi in un unico protocollo standard, quindi distribuisce i dati per un rapido e semplice utilizzo. La famiglia di prodotti Snap Signal di Turck Banner offre fles sibilità nel monitoraggio delle apparecchiature più importanti all’interno di un’area o in quello di un’intera struttura. Fa parte dell’offerta Snap Signal il DXMR90, controllore indu striale abilitato all’IIoT che trasmette informazioni da più fonti simultaneamente in un protocollo unificato per l’analisi e il con sumo in tempo reale. Il DXMR90 di Turck Banner opera anche in edge processing attraverso la logica e la gestione dei dati. Questo controllore industriale è dotato di un processore che riceve segnali da sensori e altri dispositivi collegati, attraverso quattro porte Modbus dedicate. Il DXMR90 accoppia tutti questi segnali in un flusso unificato di dati, che può essere esportato attraverso i protocolli Ethernet industriali.

Snap Signal di Turck Banner significa anche Master IO-Link. I master IO-Link consentono agli operatori di raccogliere più dati in tempo reale da un numero maggiore di dispositivi. I master IO-Link della famiglia Snap Signal sono disponibili nei modelli a due (R45) o quattro porte (R90). Ognuno di essi funge da gate

way per il collegamento dei dispositivi IO-Link ai più comuni sistemi di controllo presenti sul mercato. I master IO-Link tra smettono dati macchina, parametri di processo e informazioni diagnostiche tramite Modbus RTU, Ethernet IP o Modbus TCP (a seconda del modello). Questa configurazione consente di inviare dati IO-Link a PLC, HMI, SCADA e piattaforme cloud. Anche l’Hub IO-Link fa parte della famiglia Snap Signal. L’hub IO-Link converte e consolida i segnali discreti in un flusso di dati IO-Link compatibile con altri dispositivi, compreso i nuovi master IO-Link R45 e R90. Può essere utilizzato anche nei sistemi IO-Link tradizionali per la trasmissione del segnale di un gran numero di ingressi/uscite discrete a sistemi di controllo di livello superiore.

L’hub IO-Link dispone di quattro porte di ingresso con due canali discreti ciascuna (PNP o NPN). Questi ingressi sono indirizzati a una singola porta di interfaccia IO-Link. Oltre a portare segnali discreti, gli operatori hanno anche la possibilità di pilotare un’uscita NPN o PNP da ciascuna delle quattro porte. Completano la gamma della famiglia Snap Signal di Turck Banner i convertitori S15C e R45C che accettano vari tipi di segnali, tra cui quelli discreti, analogici e altri, e li trasformano in protocolli industriali come IO-Link o Modbus e l’R70SR Serial Data Radio, un dispositivo di comunicazione wireless compatto e a basso consumo, utilizzato per estendere la portata delle reti di comunicazione seriale. 

INDUSTRY 4.0 DESIGN MAGAZINE | 4/2022 64 DALLE AZIENDE Product news
ADV_BirraNostra.indd

GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA

CREDITO Finanza medio lungo termine? SOSTENIBILITA Da trend diventerà anche business.In quanto tempo? PLASTIC TAX Come evitare che diventi un boomerang PNRR Usare fondi per rinnovare strutture mezzi

WEB

Food&Beverage Distribuzone Bilanci post Covid. Le aziende ai raggi x

MERCATI WIRELESS:SMARTPHONE REPORT CONTRACTMANUFACTURING: COMEREAGENDOSETTORE

REAGENDO FEBBRAIO 2021 79

www.elettronica-plus.it LA COPERTINA di LAEMBEDDED COPERTINA EMBEDDED Abilitare applicazioni Real Time con moduli COM Express

ta fatturato milioni ha limitato 6,5% Improntate massima cautela le Steinberger, chairman MASS scarsa dal dei degli finali ad trimestri sostanziale certezza. che necessità sostenerepolitiche crescitasostenibile medio-lunperiodo riflessi per elettronica nel complesso”. commenti l’industria elettronica

all’inizio dell’anno manda incertezze economiche avevano impatto vo performanpandemia non altro accentuare fenomeno. La combinazione (-38%) calo superiore media, altri, quelli dell’Est Europa, caduta “soft” Buona tenu-

all’interno Mercati/Attualità AvnetSilicaaggiungeLifudalla proprialinecard VI NuovodisplayMicroLEDbasato tecnologiaBlackCoating VII KOEpotenzia gamma display da Sensore immagineCMOSin tecnologia“globalshutter”per applicazionidivisioneartificiale mista Sistemacentralizzatoper illuminazione emergenza X tecnologia integrataneicomputerportatilirugged XI Monitorindustrialiintecnologia multi-touch Soluzioneprontaall’usoper applicazioniindustriali

DMASS: il futuro della distribuzione www.elettronica-plus.it Oscilloscopi MXR di Keysight: 8 strumenti in 1 nuova fabbrica negli Stati Uniti

20.000 wafer/mese alla posti altamenqualificati. della

SPECIALE Progetti embedded: 8 soluzioni open source IoT: uno sguardo ai tool e ai componenti

è provisto l’anno prossimo, inizierà 2024. società dichiarato che progetto investirà miliardi 2029.

IN QUESTO NUMERO Mucira

DISTRIBUZIONE COMPONENTI ELETTRONICI Power EO L’AUTONOMIA DELLA BATTERIA NEI DISPOSITIVI MOBILI DOPO LA LEGGE DI MOORE III Mercati/Attualità VI TracoPower:unagamma semprepiùcompletadi convertitorialimentatori ca/cc VI Soluzione BMS wireless abilitazioneper sistemiASIL VIII Modulodicomunicazione alimentatorisuguidaDIN VIII Rohmaumenta capacità produttivadeidispositivi dipotenzaSiC IX alimentatori DC programmabili 1500W IX Elettronicadipotenza: previsioni Vicor XV Alimentazione:passato, presenteefuturo XVIII Tutelarelasalutepubblica: assistenzapreventiva perunasocietàpiùsana XXI L’evoluzionedellatecnologia diprogettazione produzione convertitori DC-DC XXIV semiconduttoriWBGaprono nuoveopportunitànelle applicazionidipotenza XXVIII onomia batteria neidispositivimobilidopo LeggediMoore XXXIII ione danni provocatidallatensione: alcuniconsigliutili XXXIV

www.rafisrl.com

Lighting EO ILLUMINAZIONE:UN FUTURO CHE SI PREANNUNCIA DECISAMENTE BRILLANTE IN QUESTO NUMERO RAFI Srl, Piazzale Europa, 9 10044 Pianezza (TO) Tel.: +39 (011) 966.31.13 994.30.00 rafi@rafisrl.com

EO Medical Mercati/Attualità Due “wearable” sicurezza VI ClientAll-in-Oneprogettato per dell’healthcare VII AirZing: tecnologia protegge DaFarnellconsegnerapide prodottiper sicurezza l’igiene VIII perapparecchiatureimagingmedicale DATAMODUL:un’offerta caratterizzata elevatistandard igieniciLacrisiprovocatadaCOVID-19, unostimoloper talento ingegneristico XIII CELLOFLON(A-PTFE): eccellenza(teflon)innovazionenelcampodel XIV bracciKreongarantiscono massimaqualità monitor medicali XVI sensori aiutano unmondopost-COVID sicuro touch-free XX Caratteristiche alimentatori per apparecchiaturedestinate all’uso campomedicale XXIV uomo-macchina l’assistenzaintelligentipermigliorare sanitaria Strumentazionemedicale: un’arma XXX la nello sviluppo apparecchiature XXXIV

IN QUESTO NUMERO

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING Tutti i prezzi si intendono senza Iva

RIVISTE CARTACEE RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING CORSI EVENTI PERSONALIZZATI TARGET PROFILATO

BUILDING KNOWLEDGE

LA CRISI PROVOCATA DA COVID-19, UNO STIMOLO PER IL TALENTO INGEGNERISTICO www.quine.it

YOUR INFORMATION PARTNER Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190

Building SPECIALE soluzioni connesse www.automazione-plus.it caso recapito CMP/CPO Roserio per mittente previo pagamento :0392/8829 427 Gennaio-Febbraio 2021 AO Scarica l’app gratuita EXPERIENCE ‘vivi’ cover! PANORAMA DigitaleIT and ICT INSERTO Soluzioni Software per l’Industria inviare Roserio-Milano Tecniche DevOps per l’industria INDAGINE da indossare SPECIALE Motori e azionamenti smart interconnessi COVER STORY sensori intelligenti usano una app Novembre/Dicembre 2020 Anno LXVIII N. www.automazione-plus.it Poste italiane Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 Omologazione DCOCI0168 BLU& ROSSO NazionaleCommercianti ivestimenti Arredobagno) #274 OSSERVATORIOSAIE mondo delle costruzioni ha fiducia nel futuro? Sconto o avanticessione, tutta 29 DICEMBRE DECEMBER ISSN 2612-3622 Follow MAGAZINE INFORMAZIONETECNICA MARKETINGPER POSATORE,L’IMPRESA STUDIO PROGETTAZIONE BILINGUAL BIMESTRALE EDITORE QUINE 20141 SPADOLINI, 1721-5366 FRODI ALIMENTARI Individuarelevulnerabilitàperprevenireidannialbrand Produzione & Igiene OTTOBRE DIRITTO SANIFICAZIONE Violazionedelle di sanificazione: sanzioni? TECNOLOGIE PACKAGING Imballaggialimentari basedi nanocellulosa:progressi attuali SPECIALE SICUREZZA & LABORATORIO Laresponsabilitàdell’igieneproduttiva ricadesull’OSAche eseguire controlli modocorretto base ponderatavalutazionedelrischio IGIEN-KIT IGIENIZZA&ASCIUGA Massima igiene per gli accessi alle aree produttive sanifica suole di scarpe e stivali grazie alla soluzione contenuta all’interno asciuga le suole prima del contatto con pavimento Disponibile varietipologie dimensioni. IGIENIZZANTE CON LIQUIDO ASSORBENTE PER ASCIUGATURA shop.tecnafood.it 059.909.881 Whatsapp366.9622894 numero SETTEMBRE 2020 VOLUME Rivista dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte Journal of the Italian Dairy ScienceAssociation Italian Journal of Dairy Science and Technology A.I.Te.L. Associazione Italiana Latte Effetto delle cellule somatiche della stagione sulla resa in formaggio Parmigiano Reggiano Grana Padano: una minireview Effect somatic cells and season on Parmigiano Reggiano and Grana Padano cheese yields: minireview Definizione formaggio: la certezza dell’incertezza? Latte alimentare: parere delle aziende italiane e dati economici del settore www.stlcjournal.com posizionamento prodotto: quale relazione Robiola di Roccaverano Dop: formaggio coagulazione lattica Professione Casara: storia due signore del Parmigiano Reggiano 0374 info@foodcom.it www.foodcom.it LACTIC CULTURES inoculation dabilità, competenza, passione, sono questi valori che ispirano oltre trent’anni storia della FoodCom guidandoall’eccellenzachitrasformaillatte in formaggi, yogurt, ricotta, panna, burro. Grandeesperienza,rispettodellatradizione casearia, capacità d’ascolto e dialogo sottolineano tutto carattere innovativo finalizzato alla ricerca della qualità; partner dabile che o re attraverso un processo di tecnologia competenza ricette dedicate customizzate. voluto tempo costruire una storia aziendale con le mani nel latte... oggi, rinnovati, siamoprontiperaltritrent’anniad rontare con sfide futuro. Azienda Certificata: MONDO BIRRARIO UNA VOLTA IN AMERICA VIAGGIO ON THE ROAD A CACCIA DI BIRRA ARTIGIANALE Alt,Keller,u.s.w. MoBITastingTeam | 2020 MAGAZINE NOVITÀ, DEGUSTAZIONI, PRODUZIONI, ITINERARI NEL MONDO BIRRARIO BIRRA NOSTRA MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS #3/4 NOVEMBREDICEMBREDesignIndustry4.0 CLOUD IN ITALIA SOLO UN’IMPRESA SU QUATTRO NE FA USO magazinePUNTO E VIRGOLA AUTOMAZIONE OGGI Novembre 20 Nazionale perTecnicaOspedaliera 03 Organizzazione,tecnologia,architettura ISSN: 17206642 Architettura psichiatria rinnovano Bolzano Ospedale di Camposampiero terapia intensiva potenziata Personalizzazione delle cure modello KarolinskaSolna gestionedegliospedalidopo Covid / Cure rapide grazie alla telemedicina La pandemiaaccelera trasformazionedigitale Visione d’insiemenell’ediliziasanitaria futurosostenibile perleRSA/ privacydeipazienti SPECIALE Efficienza energetica degli ospedali PPS0320_COVER GENERATORIDICALORE POMPEDICALORE SISTEMIVRF SISTEMISOLARIFOTOVOLTAICI SISTEMISOLARITERMICI GLOSSARIODELLA CLIMATIZZAZIONE GENERAZIONE Supplemento di Carmine Casale Livio Mazzarella Automazione Cleaning Elettronica Food Industry Meccanica Innovazione Music SSI 2021 In tempo reale si parla di reti vulnerabili, AI, AR e dispositivi wearable Digitalizzazione, motore di rilancio dell’industria: riportiamo dati di mercato E poi esperienze Foto RAEng_Publications Pixabay cessione, All-in-Jade CATTURA 99,9% PARTICELLE MICRON ERTER WHISPERING PURICOOL Logistica Logisticapiùsmart collaborativa Analisi andamento mercato Soluzioni Progettazione degli impianti elettrici sicurezza elettrica nostre abitazioni All’interno BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI GROSSISTI MATERIALE ELETTRICO MARZO/APRILE ISSN 0392-3479 MACCHINE UTENSILI PROGETTAZIONE AUTOMAZIONE ATTUALITÀ #5 giugno luglio 2020 mensile www.meccanica-automazione.com Ghiringhelli,quasiunsecolo di soluzioni di rettifica ISSN: Retti catrici DOSSIER SPECIALE Strumenti misura FOCUS ON Wagonon si ferma enuoveproponesoluzioni STORIA COPERTINA Macchine senzatempo DOSSIER RETI PER PROCESSI DI PRECISIONE PRIMO PIANO ALLA BASE DEL CABLAGGIO TAVOLA ROTONDA 5G E DIGITAL DIVIDE 105 NOVEMBRE DICEMBRE 2020 www.automazione-plus.it HARDWARE E SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE DISTRIBUITA Fieldbus Networks & Scarica l’app gratuita EXPERIENCE 2021 cleaning ITALIA www.dimensionepulito.it Guida prodotti servizi per lapulizia professionale Pro-Line r o L en pagina_pubblicitaria.indd 1 30/06/20 16:57 R Installatore TUTTE LE NOVITÀ SU COME MIGLIORARE LA PROFESSIONE ’ PROFESSIONALE eprofessionale.it Installatore Professionale COLLABORAZIONE COPIA OFFERTA GUIDA ALL’INTERVENTO IN PRESENZA DI POSITIVI AL COVID-19 CURA DI INSTALLAZIONE IMPIANTI CONTABILIZZAZIONE COSA CAMBIA DOPO IL D.LGS. 73/2020 CASE HISTORY DAL CIPPATO AL PELLET CON IL CONTO TERMICO SIONALE 110% Laconvenzionetra BancaPopolarediSondrio Opportunità per professionistiche competenza qualità progetti AMBI Lebonifichecome strumentodiriduzione delconsumodisuolo L’attività CeRAR,nuovoCentro dell’Università Brescia L’esperto nel PERIODICO D’INFORMAZIONE ORDINI TERRITORIALI PROGETTI: NUOV DI YORK dellazione BIMdei core SPECIALE SCIENZATRAINA PAESI:L’ITALIA PUÒPERDERLO importantissimiprogetti essere costruiti nostro saremo di veicolarli successo Caro Babbo Natale Gianni Natale,cilendo tempi statiproietta viduali che all’assenza ducia versi, normalità). che,paradossalmente esseregeneratrice forza. Finirà tempo desertaentissima rimarrà ’uma attraverseremo graziechesaprà tesoro assenza naregiorn caroseppur renne consegnare notte quest’anno, mondo, rossa, immagino codice consenta spostarti regioni comuni D’altrondetantissim EDITORIALE Il maltempo che mette in ginocchio l’Italia NORMATIVA La e04/2013 le attivitàconcreto vo regolamentare professionali operano in non dariserva legge bilancipositivi sfide L’anno termine mpo bilanci,ma anche sogni nuovoanno Frane,alluvioniesmottamentirendono nostroterritoriosempre fragile.Serve ’adeguataprogrammazione costantemanutenzione infrastrutture.Ma descritto, ingegneri compit progetti decisionali. INCHIESTA Interventidiprevenzioneprimarianei luoghi vita dilavoro Soluzionichepermetterebbero lavorarein sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidi costo SAP2000 SAFE CSiB SiPlant impia strutture verifiche rammi posizione uarant’anni pro amministrazioni, controll MODELLAZIONE,ANALISI DELL’INGEGNERIA Unimportante evento accademicosociale Politecnico L’esperto D’INFORMAZIONE ORDINI TERRITORIALI EDILIZIA PROGETTI: NUOVA SEDE GOOGLE YORK L’analisi modellazione BIM pre-castcore TRENO SCIENZATRAINA PAESI:L’ITALIANONPUÒPERDERLO importantissimiprogettipotrebberoessere costruiti nostro saremo gradodi veicolarli successo Il maltempo che mette in ginocchio Trabilancipositivi sfi L’anno altermine tempo bilanci,ma anche sogni progetti INCHIESTA Interventidiprevenzioneprimarianei Soluzionichepermetterebbero lavorare sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidi programmi mettono disposizione quarant’anni professionale disporre accettati Pordenone www.casaeclima.com Anno NOVEMBRE/DICEMBRE trale Per PENSARE, PROGETTARE COSTRUIRE SOSTENIBILE WEB WEB WEB WEB WEB MODELLI DI BUSINESS Supplemento novembre/dicembre Dicembre 2020 TECNOLOGIE PER LO SMART MANUFACTURINGITALIA 4.0 L’economia circolare al tempo della Edifici a energia quasi zero - nZEB Quali proposte per dare più valore all’Energy Manager Maggio 2020 14 http://www.shutterstock.com DI www.ammonitore.com MENSILE D’INFORMAZIONE PRODUZIONE L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Gennaio/Febbraio migliore l’inizio anno? momento impossibile investimenti,programmare occorrezero quella cento”: sempre difficile investito soprattutto fortemente processo digitalizzazione nell’implementazione dell’automazione, affrontato dovuto crisi, globale finanziarie fisiologiche comunque primis capire filiere arrestata nentistica Preso rendere ggiore fenomeno reshoring Europa aggiunto,dimenticata una industriale prodotti valore giustamente avessimo economico-sociale reggere strada sviluppo speriamo, politica pandemica. importante capacità coincidere delle sostanzialmente produttività disponibili. sta sostanziali centralità verrannodecisionali. virtuale aumentata concetti bensì elementi nvestire. speciale numero L’Ammonitore pilastri voluto eviden robot semplici moltissimi produttivi oltre l’efficacia processi, l’operatività delle lavorano fabbrica. Fabio.chiavieri@ammonitore.it L’importanza dell’inizio ROBOTICA Diparipassoconlatrasformazionedeiprocessiproduttivi,semprepiùautomatizzati interconnessi, secondo la logica di Industria 4.0, anche il mondo della robotica si sta rapidamente evolvendo verso alcune direttrici sviluppo che coinvolgono direttamente l’interazione tra uomo macchina.Realtà virtuale realtà aumentata, sistemidivisionetridimensionali,nuovisoftware IntelligenzaArtificialeconcorrono ormai a rendere robot sempre più performanti collaborativi Lo stato dell’arte dei robot industriali trentesima Biennaleutensili dell’industriameccanica 0003-1925 LAMIERA “capitanod’impresa” crearebenesserepun sullasviluppo rapportiumani Stile e correttezza: valori di ieri per vincere domani Conoscenza,futuri AM manifatturiero scena maggioFieramilano LAMIERA pandemia quasi anno profonda mente compromesso risultati dell’industria settore registrato, 2020, doppia tutti principaliindicatorieconomici. Dopo il crollo del 2020 nel 2021 ci sarà già la ripresa MORI tradizionalecerimoniainaugurale più interattiva con presentazioni approfondi Interattivo, digitale dal vivo direttamente da Pfronten 435 2021 PLUS Terms of Mechatronics | Mechatronics international dictionary Multilingual Dictionary Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale Meccatronica Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale procesamiento de mecatrónica Международныйсловарьмехатроники Terms of Mechatronics improvewhatmoves dal singolo componente ai sistemi plug & play, soluzionichesemplificanolavitadelprogettista4.0 IT-1236-BRG+ECS 145x210.indd Cover_TerminiMecc_Luglio2019_Generale.indd MECCANICA FLUIDODINAMICO NUOVA PINZE PIAB OGGETTI L’AGRICOLTURA SECONDO REXROTH inviare pagamento caso recapito CMP/CPO pagamento novembre/dicembre Anno www.meccanica-plus.it SPECIALE. Le applicazioni nell’Assemblaggio Balzo di robot installati negliultimicinqueanni Macchine utensili Italia, è crollata la produzione Principalinovitàtecnologiche presentate in BiMu RIVISTA DI MECCANICA OGGI ANNO maggio www.dimensionepulito.it MENSILE PULIZIE INDUSTRIALI,SANIFICAZIONE IGIENEAMBIENTALE pulizia e sanificazione stindustry.it MACCHINE VAPORE SECCO ALCOOL IGIENE MERCATO Lavasciuga la ripresa nel cambiamento CARRIERA LAVORO Uscire dalla logica del “posto di lavoro” FORMAZIONE Pulizia e sanificazione degli ambienti Speciale IGIENE ALIMENTARE 1991 2020 nostri 29 anni! IMENSIO Il volto delle imprese who’swwho]whocleaning recapito CMP/CPO Roserio-Milano restituzione www.elettronica-plus.it GENNAIO-FEBBRAIO N° Mensile professionale, componenti, tecnologie TECH FOCUS Blockchain:puòcreare fiducianellesupplychain dell’elettronica COVER STORY Elettronica dipotenza:packageè fondamentale O E VERTICAL MAGAZINEPower Keysight Technologies annunciato l’introduzione del oscilloscopio canalianalogici 16 digitali tanei. Ciò consente utilizzatoridurre presenti banco semplificare di lavoro ottenere prestazioni spinte misure canali ripetibili singolostrumento. trattadei oscilloscopi ha spiegato Alexander, CTO KeysightTechnologies abbisimultanee consentire progettisti passare fase individuazione tomi risoluzione problema breve possibile”. Nei oscilloscopi segnali della Infiniium elasono Asic prestazioni particoelevate permettono integrare un’unica soluzione strumenti spettro tempo (RTSA), oscilloscopio, voltmetro (DVM), generatore forme d’onplotter diagrammi contatore,analizzatore protocollo analizzatorevienefornita suitecompleta dell’Arizona. Questa fab, utilizzerà processoTSMC nm, capacità
www.elettronica-plus.it fattori determinato calo fatturadell’11,7% trimestre dell’anno. dei Paerisultati rentitra mentre alcuni, Francia(-17,7%),Gran tagna nordiche
Per progettare la Smart Industry ABBONATI SU WWW.SHOP.QUINE.IT Editore: Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano - tel. +39 02.86.41.05 - E-mail: abbonamenti@quine.it Attivazione immediata Invia questo modulo compilato a: abbonamenti@quine.it abbinando copia della ricevuta di pagamento Sì desidero abbonarmi a  1 anno (4 numeri ) Euro 25,00 (Italia) Pagamento  Assegno non trasferibile intestato a Quine srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano  Bonifico a favore di Quine srl - Credito Valtellinese, ag.1 di Milano - IBAN: IT88U052160163000000000855 (ALLEGARE COPIA)  CREDIT CARD N. CVV2*  Visa  Mastercard  Cartasì TITOLARE SCADENZA COGNOME NOME AZIENDA PROFESSIONE INDIRIZZO P.IVA CAP CITTÀ PROVINCIA E-MAIL TEL. FAX DATA FIRMA *Ii CVV è il codice di tre cifre posizionato sul retro della carta di credito dopo i numeri che identificano la carta stessa per il circuito Visa Privacy: con comunicazione dei dati personali si acconsente al trattamento di tali dati da parte di Quine srl, ai sensi della legge 196/2003,ai fini dello svolgimento del servizio, per fini imposti da obblighi normativi e per fini di marketing e statitici.Quine srl non comunicherà i dati all’estero. L’utente può esercitare i diritti di legge (accesso correzioni, cancellazione, opposizione al trattamento) rivolgendosi a Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano.  Nuovo abbonato  Rinnovo  Desidero ricevere fattura (indicare il numero di partita IVA nel modulo sottostante) DesignIndustry magazine 4.0 MANUFACTURING INDUSTRIAL IT AUTOMATION MECHATRONICS #3-4 DICEMBRE DesignIndustry 4.0 IN PRIMO PIANO KEB SICUREZZA SPECIALE SPS TUTTI I PROTAGONISTI magazine MULTILINGUAL TEXT MECSPE SI RIPARTE DA BOLOGNA ROLD SMARTFAB TUTTI DATI DI PRODUZIONE DISPONIBILI IN REAL-TIME #1 Marzo Salute #2 Giugno Alimentare #3 Settembre Automotive #4 Novembre Metalmeccanico

High performance and continuity of service

DKC Group is extending our range of air-conditioned 19” Rack cabinets, for best-in-class safety and security, continuity, and remote monitoring. Greater versatility is offered with our new NET ONE S solution whenever space is at a premium and fewer Rack units are needed for the IT infrastructure. Less installation time of IT infrastructures with the entire range: the right choice for both conventional and demanding environments.

INGE

Engineering & Manufacturing Technical Recruiters

La simulazione multifisica è il motore dell’innovazione

I team di ingegneri devono essere in grado di prevedere accuratamente il comportamento di progetti, dispositivi e processi nel mondo reale. Come? Studiando diversi fenomeni fisici simultaneamente, grazie a COMSOL Multiphysics®.

» comsol.com/feature/multiphysics-innovation

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.