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79a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

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Lugana D.O.C

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VENEZIA 79 LA MOSTRA DEL CINEMA CELEBRA I 90 ANNI DI ATTIVITÀ

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A cura di FRANCO DÊALESSANDRO

Sono passati 90 anni e 18 mila film dalla prima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (si chiamava così nell’estate del 1932, prima di assumere due anni dopo, il nome ufficiale di Mostra), giunta con stile, creatività e coraggio alla sua 79a edizione che quest’anno ha scelto come madrina la bellissima Rocío Muñoz Morales. L’attrice spagnola, ormai italiana di adozione, ha condotto le cerimonie di inaugurazione e di chiusura (e premiazione) del Festival che si è concluso, dopo 11 giornate, lo scorso 10 settembre. A vincere il Leone d’Oro è stato, a sorpresa, il documentario “All the Beauty and the Bloodshed” della regista statunitense Laura Poitras. A convincere la giuria, presieduta dall’attrice Julianne Moore, è stata la storia epica ed emozionante dell’artista contemporanea, fotografa e attivista Lgbt ‘Nan Goldin’, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler, mecenati ma anche colossali produttori di farmaci, compreso un oppioide che ha causato quasi 500mila morti per overdose. Un film di denuncia che segna il secondo Leone d’Oro ad un documentario, a 9 anni dal primo, assegnato nel 2013 a “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi. Tempi lontani, perché quest’anno il Cinema italiano, con i suoi 5 titoli in concorso, non ha tanto convinto a Venezia. L’unico è stato Luca Guadagnino, italiano americanizzato, che ha vinto il Leone

d’Argento, premio alla Regia con il suo carnale “Bones and All”. Il film ha vinto anche il Premio Mastroianni, per la miglior attrice emergente Tylor Russell, la giovane protagonista che di fatto spiazza l’altro interprete della storia d’amore cannibale, Timothèe Chalamet. Ancora il Cinema al femminile, della regista Alice Diop - (francese d’origini senegalesi) si aggiudica il Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria e il premio come Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, per il suo “Saint Omer”. Al regista iraniano Jafar Panahi, arrestato e condannato per propaganda contro il regime del suo Paese, è andato il Premio Speciale della Giura per il suo “(Khers Nist / No Bears)” (Gli orsi non esistono). A vincere per la categoria Orizzonti, dove sono premiati i film che più rappresentano le nuove tendenze sociali e cinematografiche il film “Jang-e jahani sevom” (Terza guerra mondiale) di Houman Seyedi per quanto ri-

Da sinistra in senso orario: Taylor Russell; Raoul Bova; Rocío Muñoz Morales; Liv Freundlich, Bart Freundlich e Julianne Moore; Hugh Jackman; Todd Field e Cate Blanchett

guarda la regia, mentre come attrice a vincere è stata Vera Gemma, per il film Vera, della regista di Bolzano, Tizza Covi, che da ottenuto assieme al suo compagno e co-regista Rainer Frimmel il premio per la miglior regia (nella sezione Orizzonti). Le Coppe Volpi per le migliori interpretazioni sono andate agli attori Colin Farrell per “The Banshees of Inisherin” e a Cate Blanchett per “Tár”. La 79a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia diretta da Alberto Barbera ha indossato il suo vestito più luccicante facendo sfilare sul red carpet le star di Hollywood più amate. Sullo storico “tappeto rosso” del Lido hanno sfilato per 12 giorni ospiti e star internazionali, da Brad Pitt a Hugh Jackman, Cate Blanchett, Timothee Chalamet e Ana De Armas, protagonista del biopic “Blonde”, film che racconta la vita di Marylin Monroe, dal successo alla tragica scomparsa avvenuta 60 anni fa. E poi, Anthony Hopkins e Hugh Jackman, interpreti del lungometraggio di Florian Zeller “The Son” e Colin Farrell, star e interprete di “Gli spiriti dell’isola” diretto da Martin McDonagh. Un’altra star tornata a Venezia, Penelope Cruz, era presente con ben due pellicole: “L’Immensità” di Emanuele Crialese e “On the Fringe” di Juan Diego Botto. Per il nostro cinema, la cantante Elodie è arrivata a Venezia in veste di attrice con il suo film d’esordio “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa, presentato nella sezione Fuori Concorso di Orizzonti, ispirato all’omonimo libro scritto dai giornalisti Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Lexus è stata per il sesto anno consecutivo l’auto ufficiale della Mostra. Arrivederci a Venezia 80!

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