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Due films da vedere per riflettere

di Maria Esposito e Marina Marino

GRAZIE RAGAZZI!

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Dal12 gennaio nelle nostre sale cinematografiche viene proiettato il nuovo film del regista Riccardo Milano: Grazie ragazzi. La sceneggiatura trae ispirazione dal film francese di Emmanuel Courcol, Un trionphe, Un anno con Godot, presentato a Cannes nel 2020, che riprende liberamente una storia vera, accaduta in Svezia nel 1985.

Il protagonista è Antonio (Antonio Albanese), un attore fallito, che per sbarcare il lunario è costretto a doppiare film porno. Senza ormai aspettative, gli viene proposto da un collega (Maurizio Bentivoglio) un laboratorio teatrale nel carcere di Velletri. Antonio, titubante, accetta e quando scopre il talento di alcuni detenuti riacquista l’entusiasmo perduto. Decide così di mettere in scena in teatro l’opera beckettiana: Aspettando Godot e cerca di vincere le resistenze della direttrice del carcere (Sonia Bergamasco), affinchè dia un’opportunità ai ragazzi. Inizia così una straordinaria avventura umana, perché nel penitenziario la vita di Antonio si intreccia con quella di cinque personaggi vissuti sempre ai margini della società. Uno di questi è Aziz, partito bambino da Tripoli e giunto in Italia su un barcone, detenuto per aver reagito violentemente all’ennesimo insulto razzista.

Il film non vuole mostrarci particolari della vita in prigione. Il carcere infatti è una cornice che ci mostra l’uomo, le sue fragilità ed i suoi molteplici sentimenti. Temi difficili e drammi sociali sono proposti con semplicità e leggerezza, con ironia e tenerezza, perché arrivino al grande pubblico. L’atmosfera delle scene, incalzanti e coinvolgenti, è sempre serena e solo verso la fine lo spettatore avverte un po’ di tensione, quando i ragazzi decidono di tradire la fiducia di Antonio per inseguire quello che è un sogno: la libertà. Ma è irrecuperabile solo colui che non ha mai potuto dimostrare il contrario! Antonio attraverso il teatro ha consentito a sé stesso ed ai suoi ragazzi di riflettere sul senso dell’attesa e soprattutto sul senso della vita. Arte e cultura hanno tra-

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