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Religioni ed etica

La parola chiave è anima

La Pontificia Accademia per la Vita ritraduce in visione umanistica. E ha ispirato la Rome Call for AI Ethics firmata il 28 febbraio 2020 a Roma, al termine dell’Assemblea della Pontificia Accademia per la Vita di quell’anno, dedicata proprio all’intelligenza artificiale. L’etica, nell’intelligenza artificiale, nella visione della Rome Call, deve promuovere un’antropologia digitale, con tre coordinate fondamentali: l’etica, l’educazione e il diritto. I primi firmatari sono stati Microsoft, IBM, FAO e governo italiano. Nei due anni seguenti, nonostante la pandemia e il blocco delle attività, la Pontificia Accademia per la Vita ha continuato a lavorare attraverso la Fondazione Renaissance, per allargare la platea dei firmatari. Anzi, per essere esatti: Renaissance. Perché siamo dentro un “rinascimento” scientifico che, attraverso le tecnologie collegate all’intelligenza artificiale, può portare tutta l’umanità verso un progresso condiviso oppure farla sprofondare in una barbarie tecnologica fatta di controllo, ipersorveglianza, aumento delle disparità. In questo senso, le religioni hanno un ruolo fondamentale a favore dell’umano, dei diritti umani, della libertà, della vita. Come ha detto papa Francesco: “Sono lieto di sapere che volete coinvolgere anche le altre grandi religioni mondiali e gli uomini e le donne di buona volontà affinché l’algoretica, ossia la riflessione etica sull’uso degli algoritmi, sia sempre più presente, oltre che nel dibattito pubblico, anche nello sviluppo delle soluzioni tecniche. Ogni persona, infatti, deve poter godere di uno sviluppo umano e solidale, senza che nessuno sia escluso”. Ed ha attualizzato l’importanza di una visione etica nei processi decisionali guidati da algoritmi, notando come “non è accettabile che la decisione sulla vita e il destino di un essere umano vanga affidata ad un algoritmo. La Rome Call può essere un utile strumento per un dialogo comune tra tutti, al fine di favorire uno sviluppo umano delle nuove tecnologie”. “Vi invito a proseguire con audacia e discernimento, alla ricerca delle vie che conducono a un coinvolgimento sempre più ampio di tutti coloro che hanno a cuore il bene della famiglia umana. Invoco su di voi la benedizione di Dio: Dio benedica tutti, perché il vostro cammino possa svolgersi con serenità e pace, in spirito di collaborazione”. Resta impressa un’immagine sbalorditiva: esponenti religiosi, imprenditori, scienziati, tutti insieme, una platea multiculturale convergente su un unico obiettivo: l’umanità, la casa comune.

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“La firma congiunta della Rome Call da parte delle tre religioni abramitiche – un evento unico per il suo impatto sociale e culturale”, ha concluso mons. Vincenzo Paglia “aumenterà la consapevolezza globale dell’urgenza di approcci etici all’AI in settori quali l’istruzione, la salute, l’uguaglianza sociale e la legge”. Lo stesso Presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha poi anticipato che si sta lavorando per la firma del documento da parte delle religioni orientali, prevista in Giappone nel corso di quest’anno.

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