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Premessa

1945-2015 70° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

LA PARTECIPAZIONE DELLA MARINA ALLA GUERRA DI LIBERAZIONE (8 SETTEMBRE 1943-15 SETTEMBRE 1945)

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Premessa

Nel giugno 1940, all’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, la Marina era presente, oltre che sul territorio nazionale, in Libia (Tripolitania e Cirenaica), in Africa Orientale (Eritrea, Etiopia, Somalia e Oltre Giuba), in Egeo, nelle isole italiane del Dodecaneso, in Albania, annessa solo nel 1939, e in Cina, nella Concessione italiana a Tientsin e in quella internazionale a Shanghai. La rapida conclusione dell’armistizio con la Francia aveva consentito il trasferimento in Atlantico, a Bordeaux, di numerosi sommergibili con la costituzione della base di Betasom. Già nel 1941, l’Africa orientale era stata conquistata dai britannici, e solo poche navi (nave coloniale Eritrea, incrociatore ausiliario Ramb II, ribattezzato Calitea II al suo arrivo in Giappone) erano sfuggite alla cattura raggiungendo il Giappone, mentre quattro sommergibili, circumnavigando l’Africa, erano arrivati a Bordeaux. La conclusione vittoriosa delle operazioni in Grecia e in Iugoslavia aveva portato le navi e i marinai italiani in quei paesi, con la costituzione di comandi e basi anche nelle Isole Ionie, Cicladi, Sporadi e Creta. Nel prosieguo delle operazioni, una Squadriglia di quattro MAS era stata mandata sul Lago Ladoga, e sei piccoli sommergibili CB, dieci MAS e una colonna con motoscafi siluranti della 10a Flottiglia MAS erano giunti via ferrovia e via strada in Mar Nero, con base logistica a Costanza (Romania) e basi operative in Crimea.

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