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CARRETTO-BARELLA D'AMBULANZA
PER PRUMO SOCCORSO Al FERITI IN GUERRA
• prmntuo all' internuioaale della Crott Rossa ltabau l t IO ptr il prtlllio Reale ed onol'ato d el t • pl'emio f!pf Ro8ati , medico di t• neUa R.• .\farina
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Jlr·im i !lempre nd nt'COTI'ere lit dove eh iamino la pietit e il do'. ere, vollero i no:..tri Angu sti Sovr·an i un irsi, nella meritorra ed 1nstancàbilo iniziativn. alla Associazio ne della c1·oc1• italiana, oiTrendo un larao premio da dest 1 ·081• · · · · n s1 a1 mezz1 mr gliori per soccorrere ai fl'riti in guerra. E la benPmerita \.;sociazione l'isrondeva ùerrnamente ·1l/a re •r"le m ·1· • l) · un1 H'enza lllteressamc.nto, aprendo a tutto il mondo civile le polle d1 una rnternazionale a concorso.
Oinanzi a tanta gara di ge nerosi sforzi, nella qual e t·oncorrerano, unite. all'unico :;ropo umanitar•o, la t' l opem deiJ'infE>rmiere rolontario. non dovevamo ind ifferenti e l·natl.l"l. n . a· . . . • • . 01 me 1c1 nlllltari, che della C1·ocr siamo i m1'1' t' · · 1 d. . . · 1 1 p111 natu1a 1 e. rre1. ad rlttWI.
. Fu questo !ientimento, di do,·erosa operosità per noi, che m1 mosse a pr·esentare un modello di carrello d'amlmlanw al concorso internazionnle l•andito dalla Croce R ossa irulimw.
E al mio cnrreLto toccò la fortuna di incontrare l' approvaziOne della la quale lo de 00 . d 1 . . ' g e pr1mo prrrn10,
C.,IIRETrO -BAIIELLA io credo di obhedire ad un :-enlimento di dovere verso i •iei e di interpretare un loro henf'volo desiderio, esponendo brevemente la composizione e le varie applicaZIOni del ,istema d'amb ulanza da me ideato.
Se innanzi tutto dico che il tema dato a svol;.:ere racrof!lie,·a. a mio avviso, dillicoltà parecchie e non completamente superab ili, non è già per entrare in considerazioni peciali: ma perchè mi è neces sario. prima ùi esporre e ùecrivere il carrello, di far palese come io avessi inteso quel tema, e come mi fossi prefisso di risolverlo.
Pan·e a me che in Lu llo il !)UO cotuplesso il tema si r1durre all'uni co quesito: t1·urarr il motlo s11lln tiwa dtl combattimento arririno pronti i may!JÌ01'Ì me.: ::i t! i 71i1ì i: lungo la linea del combauimento, dunque, che io avvisai si mirasse a volere sparsi e pronti i più vari e facili melzi pe1· soccorrere ai cadu1i. E ciò mi parve natural e, perchi· in questa zona. che compr ende e delimita l'azione campale non •i. ingombri, non materiali che ahl>iano misf'ione dn·e•·sa da quella del coml>a iLere, non di sorta che possano di strar re i combattenti o inceppame l'azione, non altro se non tJUell o, chr doVI'à sventolare lutto aper ti) alla VI lLOI'Ja .
"ari l' {11cili a t·acco!flier e e soccorrert• i (eriti.
E ro pensai, perchè, se è vtro che a poca òi:;tanza dalla linea di fuoco, per disposizioni regolam enla ti . dehhano tro, ar:-i i }'osti di prima meclica::ione. con tutto il loro materiale d'am bulanza. è a nche \' HO per provata e5penenza che talora essi sono poco sufficienti, quando non sic no resi addirittura nu lli se . per impt·ovvi'e urgenze del comh 1tl1mento. tenjla la linea di fuoco e allontanala notevolmente.
Senza I(Uindi render diflìcile l'azione dei combattenti . e esser loro , nuova compagnia della morte, c,on apparalt e non sempre di soccorso, come conciliare in pl·.ov.vtda maniera che accanto al fuciliere o po co discosto da lui st trovassero il la barella, il porta-feriti?
[o .cosi compresi il tema e da questo punto di vista IDI r.lte .lo si dovesse risolvere. Credetti, cioè, di pensar gmsto n.el che li, in quella zona tra la linea di fuoco e l di prttna medicazione. fosse il vuoto da riempire e che st dovesse là rivo l1Te 1·e tullo lo stud'o d' 1. 'd " 1 1 c 11. accettnn o h gue rra come una necessità nata col genere umano, cerca per quanto · 'b'l t e. attenuarn e le funeste
Perchè - -non manca mai la pietà di recarsi ID aiUto dei rimasti sul campo per fuoco nemico, quando ti cannone ha cessato il suo rombo stermi natorc· ma essa non c sempre presente all'odore acre e arso della 'polvere micidiale. '
Facciamo io mi di · · l d · f . . ' c te ove s1 erma ti cannone a ro· fuoco :e morte, cor re o s'arrampica animoso il e .'.a per. ov.e cteco al pericolo galoppa il cavaliere, es IDt>rplcbmo il chirurgo e il porta-feriti con 1 loro mezzi d' s 1 · 1 . . . • 1 occo rso sve tt e eg gtert: facctamo questo. e ti cann one e il fucile n n . . . . . . 0 avt nn no sempre lanc•ato. pr01et· tlh a semJnare morti penose o e vani lamenL·
Di i mia idea di un carretto d'amLulan zn, co n facthta dovunque e che ai molti me . d' 1 . . . . • zzt t rnccog tere fer.ttt un tsse anche quelli per un pr imo e necessario chJt•ut·gico.
. la co nsiderazione della varia natura del terreo(}
JO cm potesse seguir e il fatto d'arme (in pianura o in mon- lo, pur riconoscendo il primo po:t.lo alla barella come mezzo di trasporto di ferili. no n av\'isai che esso dovesse es· sere l'unic o sem pre, quali che si fossero le condizioni del luogo: e perci ò, oltt·e alla pieghevole, scomponihi le, a ruote o senza, mirai ad avere nel mio carretto ::.Itri mezzi che potessero prestarsi insieme co n essa o va\e!'sero a sostituirla. dove l'uso ne riuscisse
IIP'• in suolo libero o coperto di alberi, eguale o a valli e eolline, corso o meno da acque, ecc.) e la varietà infinita clellt lesioni , che per le moder ne armi possono riocontrar,;i , 110 ponevano un altro còmpito non meno dilllcile del primo, ebe cioè, oltre al disporre di molti me1.zi per pro nto soccor:oo ai cadu ti lh as sai alltt linea di fuoco, fossero anche essi mezzi hene ntli e di fa cile impiego nelle speciali co ndizioni del terreno di combattimento.
Ed ecco, infatti , le più svariate e forme c applicazioni di barell e; dopptt>, pieghevoli, sco mponihili , co n o senza ruote , in tela , a rete. a zaino, a basto e '\la, che si sono l.l,;ciate ammirare nella recente Mostra.
Tra tu ili i mezzi ideal1ili per il trasporto di feriti a ùreve distanza, in salita od in discesa e dove la bar ella e la ruo ta s· dovessero i più !'Crnplici e pratici a me parvero i due , che ho poi ùesiJ,\oati coi nomi di im/Jracatm·a e telaio. Di vero. non vi può essere alcuno perito delle cose òa camp o e delln cbi 1·ur gin da guert':l, che no n debba ri co noscere la grand e diflicollà e talora l'impossibilitit di della bar ella. anche per brevissimi tratti, nel salire. nello scendere o per viottoli conto rti . perch è in siffatte congi unture il 1la trasportare non è mai egualmente fra i porta-feriti, che, ora r uno ora l'altro, Ùe\ ono soppen re con un maggiore concor:;o di forza muscolare alla maggiore gravitaZione di peso che verso l'uno o l'altro si determina, per il continuo !>postameoto del centro di grariti1 del peso stesso rappresentato dal ferilo. r iu nii io esso, quali mezzi da trasportare ferit1, la harella di varia forma e per di\'ersi due sedie a ru ote, le imlml catnrt> in tela pensili e quelle a telaio co n cinghie. n ttre di che. allo scopo sempre di ottenere cbe il carretto potesse da solo pres tarsi al più éo mpleto soccorso, si pensò an che di fornire la piccola l'ompagnia d'ambulanza addetta ad es:;o. di una tenda da comporre ed el più breve tempo e nella maniera più faf'ile, o da. polersl D · d' · dn porta· age,·olmenle trasportare a spalla, a gt11Sa l zainO, t c fer iti.
Invece , il sistema di trasporto del ferito in una imllracatura pensile da un ba:\lone, o seduto in un telaio qualsiasi. supera. a mio av\·iso. Ialo inconveuieute, e perchè venendo a trorar'i meno discosto dn coloro che lo trasportano, per essere i hracd di leva più corti. riesce meno spostal11le, e percbè i porta-feriti po.>sooo cammiuare Ili fronte, lutti quasi sulla stes.;a linea: il che rende il loro andare in salita o in discP:>a più facile ch e se procedes se ro l'uno dietro all 'altro.
Ed è fatto, nel sistema di di i:>iìiJn i pesi . cbe noi vediamfl da pe1· tulto usato, negli scali UJaritLimi. nell e do;.:ane e 'ia.
•Ua. potendo il carrello prestar buoni sen do' e la ruota nou trovasse impedim enti, pensai altresi a giovarmi dt essa per il trasporto d1 feriti e ideai quindi una doppia sedia spiegabile sul telaio a ruote.
E conformemente al proposi to, che il ca rretto do,·esse costituire una specie di amlmlnnza arnn:atn, innanzi ànch e ai po.vti di merlico:ione. credetti opportuno di fornirlo altresi di ul'la t'as::a-deposito di strumenti chirurgici. og,.:eui di medicat.io ne, acqua, medicinali, e di un letto spieghevole per operaz'oni di urgenza.
Cllsi composto il piccolo carro atlidato alla. d1rezione in telligente e coraggiosa di un pet se.,uire all a più hreve le forze rombatLPntt, che. senza esser e di impedimento all<l loro lib er9. azt?of', trovi sempre li, presso di esse> per socro rr ere senza e con onni mezzo ;ti caduti. lnqunnto che ( non è npelJzione raccogliere il ferito in g.uerra socco.rrerlo proni.Hmenle, potrehbe anche eqUtvalers.' a !'olie\ at lo dal posto dare de" oamente e decorosamente e caùuto. per . · · · ù't'1 a morir più lontano . trasportarl o, Ira gu spas1mt r1ncru r · • . .
In conveniente e riparato dal fuoco nemiCO '
• • · 1 d ·i compongono al d1 fe r 1t1 1rop1 au tano la ptcco a ten a, ' . sotto il \ello d'operazione e la e. con tulll gli altri mezzi <li soccorso, percorrendo la linea d1 . · d re 1e do,• e la necesst ta Il t1mento. $ara nno proot1 a accor chiami.
Applicazi one speciale del carr·etLo è che esso serva come ambulanza ùei battaglioni di sbarco dalle navi armate . t a. nostra mnrin e1·ia rla guerra. come tutte le altre, possiede un ce rto material e per gli sharchi armati: ma esso c,
CAllii ETTO- DAflE LL.\ D'MIBULAN Z \ in verit.à, poco suJliciente e mal si presterebbe alle urgenze e alle conseguenze d'un falto d'arme, le quali non po ssono essere meno tristi e meno gravi di rruelle, alle qual1 vanno incontr o tulle le milizie coml.lauenti.
Per gli eserciti, di fatto, l'operosità provviùn dei Governi e l'alli,•a cooperazione della Croce Rossa hanno co n· douo a buon punto la cosa, perchè di questo oggi si agita, di perfezionare il buono e il molto materiale di soc;:orso esistente, e tende t·e all'ottimo con lena mai stanca. per le marinerie militari, almeno per la no:\tra, le cose non stanno allo stesso modo ; ed è un bi sogno vl'ro e sentito quello di provvedere ciò che man ca annuo , cio!• rhe le forze navali abbiano anche esse la loro ambulanza per le azioni campali a terra, tanto più che ai tempi presenti i• qnesto fra le prove di guer ra, alle t[unli sono chiamati i numer osi eq uipap-gi che popolano i grossi navigli modern i.
Pensare a grossi carri, a numerose barelle, a vero compagni(' d'ambnlan:a, a dist r·ihuzione sistematica di postt rli pri ma mt.dica.:ione, a sez ioni di sanità e via, sarebbe vole r superare il possibile, dacchè lo sharco armato su la costa nemica è tra le azioni guerresche qnella che pin è alla mercè dell'improvviso e dell'indeterminato per ciò che concerne luoghi, tempo e conseguenze. Da ciò la necessita che l'ambu lanza delle mili1.ie di mare chiamate a un fatto d'armi a ter ra, sia completa dei mezzi e che essi sieno sem plici, leggieri, manegge voli, traspo rtabili con agio a bor do e a terra, e, soprattutto, che si presti no ad esser e imbarcali con facilità e senza spreco di te mpo nelle la oce armate, dipe ndendo il risultato felice di uno sbarro ar mato, per grandissima par te, dalla maggior& prestezza co n coi esso è compiuto.
A trad ur re in atto il mio disegno io mi simo il lavare d l S. E. il Ministro della ;\l anna.' miragli o Racchia, del Direttore generale di . arllgl,ena ed armamenti' vice ammiraglio Cottrau, e dell l spettore medico cav. 13assi: mi è perciò do,rere poter rendere loro pubblico attestato dell'animo mio . .
Altri elle concorse a coadiuvarmi Sl fu Jl cav. Petunatr, Capo tecnico p;-incipale di 1" classe l\ . • ) \arin.a il quale nttese con operosa intelligenza a dmgere l esecuztone del lavoro.
Voll i gia, qua le testimonianza della mia considerazione, che il nome di lui apparisse as5ociato al mio nella espo· stzione dell ' oggetto concorso, ed ora mi. i• occasione ques ta per porgergli nuovi ring raz 1amenu.
Composizione del carretto-barella .
Il carrello - bar ella completo é rappresentato dalla figura l " e r isulta composto di : un a ba r ella pieghevole (fig. I l); tre tel a i 8 rete (contenuti nella ripiegatura clelia bar ella) (fig. 1ll ); . . due imbr acatur e pensili di tela (contenute nella r1p1e· galur a della ba r ella) (fìg. IV); una l1a r ella di tela con asle smonlabili (contenute nell a ri piega lura della b arella) (Og. V);
C.\llRETT0 - 8\.RBl.L.\ o'A'IB OI.A-"Z.\ un fanole a quattro ri.flellori con aele relative (fig. VI); un letto d'operazione (fi::r. VII) ; una cas!la-depo<>ito pe r medicinuli, ecc. (Rg. VIli); due sedie porta- ferili !>UI telaio del carrello (fig. l X .
Una tenda da ca mpo M (fig. VI'), scomponibile in pezzi e t•rùolta in Lanli znini t!a recarsi a spalla dai completa la dotazione tlt>l cnrr·ello- bArella.
Applicazioni varie del carretto-barella .
Le vario applicazioni cl el carrello sono: t• Barella spiegata sul ca r't'ello (flp:. II a). a• l>ue sedie spiegate sul ca t'rello pet' trasporto di rer·•li leg;rierr (fìg. IX). i• Un lello ò'ope r azionr da polersi «piega r e !>Ul carretto (firt. V Il ) o al di fuot•i, con o senza la cassa -d epos ito (fig. v 1Io). s· Cussn-depo:silo per medrcature, medrcroali, ecc., (figura VIli) é forni la di un sofflello e' di tt>la, eli un cu"cino e", di u na coperln d e di cinghie; è scomponibilo in tulle h' sue parli. La bat·ella npet·ta può ttduLtar·si MI ('arretlo cflg. 11 o), m ed1ante guide metalliche e e ad Psse sur fianchi, cile vnnno ad inneslat•si nei sostegni a squadr·o f j, ftasi sul !ello d'opera;.ione. La ste"sa barella J•UÒ essl'!re innestata direllamente sul telaio a ruote (fig. Il &), per mezzo di quattro metallici g g fissi due per Ialo alla barella, nei l'filali imboccano quallro perni corri ...pondenLi p p, che sono impiao lati sul Lela10 del carrello.
2 Harella da lra"port.arsi a br·accia (fig. I l) o innestata sul telaio n ruote (lìg. li b).
4• Tre tPiai a r·ete da potersi usare isolati per il tJ•asporlo d'un ferilo con r.iascuno eli essi (flg Ili) o t•iunili l'nr· man Ione una bat•ella (fìg. III a).
5• Due i mbt·acalure pen!>ih d i tela (fig. I V).
G• Harella in tela do format•si con le aste del funalc (li· gura V).
!)• Fanal e a quattro riflt>llori, da eervire come ft'II'O direllivo nollurno pei porta - ferili, tenda dn cam po per i primi soccorsi ai ferili (fig. VI ).
Fig. Il l. - T elaio a r ete.
Si compone di aue as le tubulari m fe r ro a a connesse fra loro da due asticelle in ferro b b, di una rel•' c che l'a da sedile e di un poggia piedi cl. Due cinghie laterali e e cla spalla per ftosp endere e portare il ferito completano questo meuo di !'Occorc:o.
Fig. Il la . Le a ste lubulari dei telai si r·iuniscono nei punti h h, rnncslanclolc l'una all'altra in guisa da fermare i due ftanchi longitudinali di una barello collegali fra loro da due asticelle estreme i i. Due reli si innestano rispetti vamen le agli estremi del telaio cosi formato, quindr si cuciono fra loro nella pu rte media k k: B!òSe poi lese laleral· mente lungo le aste stesse con ultt·i cordini, in modo da l'i· sult.arne una solrda barella.
Fif!. l v. - Imb r acatura pensile di tela.
Descrizione
sommaria delle parti componenti il carretto-barella.
Frg . Il. - Barella piegheoole.
Essa c una br•relln comune dr legno, pieglrevole a ce t·nret•a in con prano eli tela, quaLLro gambe a a a a di ferro ,nolo snoclatc, t'in forzale da tiranti b b e ferri a croco c c Questa
Una l'as cia di tela lArga 50 conti m., convenionlemcnle prima condtzionata per l'uso, !li fissa col suo orlo agli cstrettù po"'leriot'i delle traverse ol'izzontali di legno r r mediante due c partendo da que"la forma dnpp rirnn la spalliera ind1 il sedtle ecl in ultimo il per contenere un uomo comodamente seduto. L'imbracatura co:;r formata i· nella sua larl!hezza da due bastoni di legno ss, dai •1uali pat·tooo le cordtcelle di sospen!:'ione p p, che runan· gono su periot menle assicurale alle due traverse orizLonlali r r. Questo traverse, mediante collari q q, da i a vrle, si fissano a distanza su una dello aslo IJ b del fanole, la quale é por la a spalla dai porta- fet•ili.
Di queste imbracature se ne potranno avere in ogni car· retto fino a 6 od 8, percbò ravvolle, occupano pochissimo spnzio e ciascuna pega dai due ai tre chilogr ammi. tn flgura appa1·e anche una landa, che l) facilmente scomponibile e r iducibile in involti di tela ed in piccole aste di legno c !te ne formano l'armatura, com'è indicato nei dettagli Di tenda, cosi scomposta, si furmaoo vari zaini da recarsi a spallA dai porta·feriti. Volendo poi utilizzare, di giorno, le aste del fanale, si possono con la massima facilità attuare altri mezzi di traspo r to pe1• ferili (v. fig. l V e V).
Fig. V. - Barella di tela con. aste smon.talJili. Ulilizzando di giorno le aste del fanale descritto nella figura V l, con quatt,·o di queste aste si può formare una ba· rella servendosi di una tela .V gia conruzionata pet •yuesto uso e guarnita nei suoi lati minori di due tra"erse p p di legno, che SI assicurano con collari 'l q strelli a v1le alle due aste lougitudinali tHia barella. A queste traver!'e s o no fisE<ati a cerniera i regoletLi di legno r r r , che formano i pieùi della barella.
Fig. Vl. - Fanale a fJUatiro rUl eltori con aste relative. È un ranale metallico a 't pareti piane "ertirali, soru1ontale da cappello circolare che si a pre a cerniera e chiuso inferiormente da fondo tls!'o. Ad ogni parte lAleral·· del fanale corrisponde una fiamma a a con riflellori, in modo che, disponendo di 1- fasci luminosi, allo1·ché di nolle esso viene elevato all'allezza tli R metri rirnana visibile per larga zona e per ogn i rurezione serveudo cosl come faro direLlivo per po rta · ferili. Sei aste di legno b b &, unite fra loro con innesl1 metallici a vite, f'lrmano l'albero di 8 metr1 di altezza con piccola a alla sua estremità superio,•e; esso è as· sicuralo A terra da un sistema di cordini c c c, che lo re n· clono !>.Lallile.
Fif!, Vl l. - Letto d'npera::ione.
Esso é in legno e munito di ce1·nier e a a prr potersi cluut.lere a libro (fig. VII b). Allorchà il !ello é aperto viene assicuralo da due ca' iglie c (una per Ialo •·accomandate a catenelle) che, ioh•odolle nei fori d d delle piastre e e, lo rend ono resistente. Contiene un materasso, dal C(Uale si ottiene anche il cuscino, met•c•.. il piano mobile
PER PRI\10 SOCCORSO Al rERJTJ l' GU ERRA
8 dispone di qua ttro gambe n n n di ferro vuoto :sieurale da aiL1·ettanti tiranti n'n'. Il letto può aprn•st o Rul esrrello, come è ra ppr esentato nella tìg. VII, o può da sé (fig v 11 a) poggiando sulle proprie gsm be, dello quali le ante r iori sono rinforzate dalla c r ociera io ferro o e que lle po!!leriori da i ganci fl assicurali il fondo della deposilo s e questa Lr·ovasi unita al letto, o da altra croc1era in fe rro ugual e alla o se la cac:c:a non è unita al letto. Solto il fondo del letto ed a ciascun Ialo di es«o sono fissate due squadr e di fer'I'O 'l q con incassi per l'icevere i botton i sporgenti 8 s (fi!l. VIII ) fissati lateralmente alla cassa depOSI LO, me rcé i qual1 il letto rimane solidamente annesso alla cassa.
Fig. VIII . - Cassa. deposito per medie,nali, ecc.
Quec:la casc:a é di legno e porta due maniglie laterali per poterla maneggiare.
Contiene cinrtue divisioni, deiiP quali quelle distinte dalle lettere a, ù, r1 servono per medicinali, fei'I'Ì chirurgici e medicatu r e, quella e per attrezzi del carro ed in fine quella c pH 1"ccip1 ente con acqua. Sollo il fondo della sono praticati dei fori n. n, due per lnto, che s'IOtert;ano nello sore dei fiaot>hi della cassa, destintlll a ricevere i p ...r n1 P P (tlf!. lX ) del telaio a ruote. I bottoni 8 s, tì!'sano la ca c:sa alletto.
IX . - Sedie porta-feriti sul telaio del C'(lrretto. Queste l'ledie connesse al ca1·ro e si chiudono sul tela io, iu modo da non lasciar e a lcuno ingombro. EsRo si compon gono, olt\vando dappr1ml!. sulla verticale le due spal· he r e s unite a cerniera fr·a loro in t (rtuali spallir re qua11do sono chiul!'e trovan,:;i aubatlule in avanti ed a contatto fra lor o\: ind1 s1 fa scorrere innan7i sul telaio il piano del c:edile anter1ore q, in modo da ollenere l'an golo et fra le due spal11ere: poi si apr·ouo le ah-hraccioli D D o' o', fissandole con a pnosili ganci alle spallier e ed infine si spiegHilO i due pogJriapieùi da sotto il carro. Il piano q' del sedile posteriore è fissalo al telaio del ca rro; quando si chiudono le f'ledie, le a li- bracci ol i r o o' o', rispettivamPnte unite con cerniere ai sedili 'l e q', si abbattono sopra di essi.