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R1\'ISTA DI .\'iA10MJ.\ E F!SJOLOGfA
Detlu;ioni patologiche. - Le ricerche fatte dall'autore avendo stabililo che il fegato diventa incapace di agire sui veleni quando il suo paren c hima ces!!a di contenere il glicogeno, si comprende che sia in imminenza d'intossicazione, tanto nelle malattie generali che nelle affezioni epatiche propriamente dette.
Nelle infezioni, la febbre ed il digiuno sufficienti a diminuit'e il e l'auto-intossicazione che prnduce allora, s piega un cer·to numer·o di fenomeni morbo si. La cosa accade ne lle malattie del fegato in cui l'au· tore segnala più specialmente i disturbi cerebrali pa r a gonabili nel loro meccanismo a quelli che s i possono nell'uremia.
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L'intossicazione é evilala in pa rte perchè i reni possono suppltre il fegato ed elimiuare i veleni che questa ghiandola non ha trattenuti. Si verle quindi aumentare la Lossicità orinarta in tutti i casi d'insufflcionza epatica. Or a se il rene vie ne a scema r e il suo còmpito, gli accidenti più gravi possono Pt'esentar si, costituendo il co mpl esso morboso che si designa sotto il nome di graoe. La fisiologia palo· logica di IJUesla sindrome ha dato luogo a molte teorie contr•adt.liltorie. Ess a si spiega facilmente se si tien rQnto dell'azi one che il fegato eserrita nelle inlo!'<sicazioni.
Rivista Delle Malattie Veneree Edella Pe Lle
Le forme ollnlche della neur&steni& lifllltlo& . - F ouRN i t>R - (Ga:.ette cles Hopitau a:, '. J01, 189:1).
La neurastenia, questa curiosa nevrosi cosi ben studiata e dalle altre affe zioni ne1·vose da Bea r d, Charcol, Bouvt>ret, Levillain, Mathieu, é frequente nel corso della sifilide. Essa e anche piit fr equente ùi (JUanto lo
1\IVISTA DELLE MALATTIE VENEREE E DELLA PE LLE 1665 supporre le de!'<criziom di quei neur·opatologi. Certamente, es!'<i menz1onano fra le cause della neuraslenia anche la sifilide ; ma ,wobabìlmente non a que-.ta una parte abbastanza grande. La sifilide, infalli, più di qualsiasi altra affezione, é fatta per produrre acriùentt nervosi.
È la malallia debilitante d depressiva per eccellenza. È, come d iceva Ricord, è un perturbamento gener ale scuotente tullo l'organismo. Inoltre, essa è una malallia che spaventa, c·he attrista. L'autord ha visto ptu vo lle individui robuRli, singhiozzare , svenire, al solo annunzio che ciò che essi considera vano come una ec:coriaztone ficante era, in realtà , un'ulce r « dura. Alcuni anni addietro anzi, uno c!ei !'>U<•i malati, ullerrito ùa questo rive lazione, tentava di !'<uitidar·si.
Fisi cam ente, come moralmente, la sifilide quindi lutto ciò che è nece&sario per produ r r·e la neurastenia. La forma -.econdaria della ueurasten ia s ifìlitica è ammessa da tutti. Al f']uarto, quinto me se della Rifilidc, si pr e;:enta in molli malati, una vera te mpesta nervosa. Pocltissime donne, in particolare, sono risparmiate È ti nev rostsmo secondario degli ant•chi sifìlografi. T utti gli apparati sono colpiti. La suscellihilttà diventa estrema. Si notano una cefalea intensa, dolori nPvr·alf!ici per tutto il corpo; disturbi della ltlà; ipereslesia ed anestesia, d istu rbi della vista e dell'udito, disturbi nella sfera del simpattco: vampe di calo l'e e raffreddamento Questo è soventi cosi seMibile alle estremila che i piedi, le mani, dànno al tallo una vern sensazione cadaverica L'indebolimento é Al mallino, i malati si lamentano di svegltat·si più stanchi di quello che erano primo di co ricar5i. li polso é molle, piccolo, acceleralo. Le verti::rini. le sincopt sono f1·e· quenti. L'appetito é nullo, le digestioni lente e penose; la inerzta intellettuale cagiona una ostinata La anemia ed ti dimagrimento fanno rap1di progressi. L'autore riferi sce il caso di una donna di vt;nticinque anni, nella quale la debolezza mu scola re era tale che, a vederla camminare, si sarebbe presa per una pal'aplegica nt>ll'inizio. J disturbi vaso - mo tori producevano ora un pallore di marmo, ora una tinta c:ianolicn del le dita, allcr·nondo le due forme dt'll'asfl.;sia locnle delle estremrttl . lu un caso ecceziooalè, l'autor•e l'ha vedutà durar·e dieci anni. E sf'a r·esiste a lle frizioui mercuriali, a l ioduro polassico dalo alla dose d1 10 a 12 grammi ol gior•no. ul bromuro, all's11lipirin8, alle doccie fredde. a tutto in una parola, poi {luisce per !'!Comparire spontaneamente. La parola cefalea esp r ime male il caratter e di questa pesantezza di testa, di questo fastidio più penoso che vera mente doiOI'Ot::o. l maiaLi hanuo sulla les La come un elmo pesante 0 stretto. Essi s i la testa pesante o vuota. M a essi non soffrono. Sol· ta nto nel momento clelle arand1 crisi. delle esace r bazioni, essi avvertono alcunt accidenti di emicrania, iperestesia del cuoio capelluto, ver·ligllli, nausee, ronzii, c::tordimenll che essi r·isentouo comi'! una piaslr·a gravativa occupante la nuca, di predilezionP, più rar·amente la tempia o la fronte.
:.\Iollo spesso, a queslr distur·bi n e uraslenici si aggiungono tlistu r bi tftsler•i mo: bolo rsterico, spa!'<mi, grandi accessr. La malata svvra citala non aveva accessi convulsivi, bensi placche d"anPsleRia c d"iperel"tcsia molto mobili, Alterazione del gu..,to e ùell"oilor·ato, un r estrinA"i mento pro11unciatn nel campo vic;ivo, indebolimento dell"udito.
La neuraslenia fine del pei"iodo secondario, quella del Lerzrario, ò meno comune, contestata anzi da aleunr L'autore però ne avrebbe osservati dei ca!:ti incontestabili dut:: anni, tr·e a11rù, cin(j ue anni anche uopo l'ul cera. An?:i rr·et!e d'ttverne veùulo dei casi molto più Lat•divi ancora, i11 cui la "ifllulo cr·a la !'<Oia 1)1"igiue ùella ueurastenia. Ora queste forme tardive coesis tono con altn uccrdenti terziarii o secondo-terziarir, irrti, gomme, sarcocdl', esoslosi. Ora la nPura.. teoia é isolata; essa non P accompOl,!llll ta rla ulcuna altra m an ifeslazione sifìlilica, e la sua diagnosi ò allo r o molto più diflìcile. Quantunque queste neurac;teni e !'>ieno poco conosciute, é già possibile distingu!:'l•ne due !!randi forme: la forma frustA in cui la é l'Accidente pr·edoroinanle, e la forma comune in c ui compaiono tutti gli HlL1·i distut'bi della neura!'> lenra.
La forma frusta ,. una delle affez ioni più dolorose. più le· naci o piì1 smgolari che si posl"auo osservar·e. Essa soventi poo;;su sconosciuta. l principali car·atler•i della cefalea, 11 solo accidente di questa l'orma frusta sono per· una parte la sua dur·ata, e per allr·a parte la :'.ìUa fo r ma speciale d'imbarazzo rerebrale piulloslo che di dilTer·enza reale. La durata é mollo lunga . La cefalea si prolunga due, tre, quattro anni.
Ma ,. mollo raro che essi sieno costretti di stare a letto, di inler i'O mpe re le loro occupazioni, •1uan tunq ue la malallia !'lia dnloro c::a, c rudele. infine, il carattere eli essero diurno . La giornate so H o caLli ve. Dopo il :;>asto, il 1118lato ba un po· eli sollievo, ma ben presto da una nu ova P!"a ·Pt·hnzione. Tuttavia le notti sono buone. L'arnrua ll:llo dorme --pe"sO bene o, in ogui ca;:o, nellello, non soffre. 11 malato è m ollo preocc upato: SI crede da una m eningite, da rammollimento, da apopless ia. Il medico gJe!-lSO alla s•lllide cerebrale. esis tono trs 11:1 Cèl'altlil neuraslenica leniaria e la cefalea d t lla sifiltùe cer·ebrale quatlr'o grandi caratteri differenziali. l dolori della sifìlicle cerebrale so no penol'i, ango s cianti, obbligano il malato ad arre<llarsi ed anche a mettersi a letto. ERsi !'<i esacerbano nello notte. E>'si sono mer avigli osamente e rapidam ente atlf'nuati, talvolta fin dal primo r.dorno. ùal trattamento !:'flC'Cifi co, il quale è, al contrario, !lssolutamenle impotente nelle cefalee neurasteniche. l n fine, giammai la cefalea della sifllidf' cerebr·ale per s iste per• più mesi senza essere co mplicala da qualchP accidente: parali.,i, emiplegia, ace. La forma C'Ompleta della neuras tenia ter·ziaria rip r oduce a ssolutamente il quadro di accidenti simultaneamente asten ici ed eretistici , la debolezza u·ritabile di Bea1·d. Là anclw q uesl1 a ccidenti soM complicati spesso da manifesta;r.ioni isle r·•che e da preoccupazioni ipocoudriache. l mulati si credono affe W da malAtti e del cer vello o rlella midolla. EsRi ef'ngerano molto tutti i loro accidenti. Esl:'i notano miuuziosamenle le lor·o sen<>azionl anche le più insign ificanti. Un faLlo cul'ioc::o si é cho quesLa forma si osserva raramente a ll 'ospedale. In ciltli, al contr ar·io, i sovraffaticati mondani od inlellelluali, i soggetti più rartìnali, più inciviliti, ne !:!Ono m olto spesso affelli.
L 'aone antraoolde o dermatite tuberosa lodloa.- P. LE<>RANL>.
- (Journal de .\1édecine et de Chirurgie, luglio 1893).
Legrant..l descrive una forma di iodismù raramente osservata fluo at..l ora e che e taulo più uWe a conoscersi in qu11nto che può accadt're che essa sia considerata come una manifestazione sitlhtica contro la quale si continua a toommmistrare il ioduro elle l'b a prodotta.
Nell'inizio la lesione si sotto forma di un bottone analogo ad un bottone di acne, aumenta a poco a poco, ra ggiungendo uno o due cent1metri di se J'assor· b1mento del ioùuro .conlmua, il numer>o di elementi eruttivi aumenta; quando essi si riuniscono, formano placche che pOS!"Ono avere vari centimetri di estensione. Queste masse, di forma arrolondita od ovale, riposano sulla !'UpPI'ficie cutanea con una base larga sepa•·ata dalla pelle circostante pe1• un conloruo nello, regolare. Eccezionalmente, esse possono fare una spot·genza tale che la loro diminuita di larghezza sembra che sia stata strozzat1.1 da una legatur·a, e quando questa disposizione si esagera, prendono di un fungo.
Ln loro supel'flcie e coperta da una crosta ùi 1 a 2 millimetri di abitualmente molle , aderente, di colore E!ial111stro intenso, tal volta nerastro. Esportandola, si mette a nudo una mammellonata, di colorazione il piu soveuti ulcerata, a bitualmente crtvt>Jiata di piccoli oritlci imbutiformi, dai quali scola con la pressione un litpudo purulento. Questa disposizione ha fatto paragon&l'e queste ad un antrace ùn cui il pus sg-orga per orlflci multipli. Quando la secrezione è ancora poco abbondante, di questi orlfìci è ric.operto ùi una ptccole cro<:ta pat•licolure.
lesioni predominano d'ordina r io alla faccia; sovenli anzi non s i kovano che là, mentt•e non esistono tronco o sugli arti che lel"ioni non oHrepassami il volume ordinario dei bottoni dell'acne iodico. Il loro numero é mollo verittbile; esse sono ordinariamente isolate, ma quauclo il trattamento ha durato per molto tE-mpo, esse poo.;.:ouo diventare assolutamente confluenti, e rendere colla lor o !H'ascnza difficile l'apertura delle palpebre e delle labbra. In genel'ale. queste lesioni comp·aiono presto, oPi pr·imi otto giorni delle cura, ma qualche volla molto più tard1. I tumo1 i raggiungono in 8 o 10 giot•ni il volume indicato, poi si arrestano nel loro sv•luppo, e se, in fJUel momento, l'inJiuPnza del medicamento cessa di farsi sentire, esse non tardano a retrocedere. E sse si abbassano a poco a poco, gli orinci scompaiono, e se per3iste ancora pet• qualche tempo un po· di secrezione, essa pro,•iene unicamente della superficie ulcerata. In questo momPnlo, la superflc•e prende un thpello particolare, essa semb ra uniformemente coperta eli vo1-rnche, di piccoli mammelloni i"olali, para[.tonabili a semplici veg-etazioni veneree.
Il puuto essenziale nella diagnosi è la conoscenza della causa, perchè se la somminislrazione del iodm·o 1\ sconost'iuta, ò possibile qualsiasi er r or e
In un sifllilico, duronte la cura col wduro potussico, la comparga dr una nuova eruzione è frequentem ente rife rita alla sifìlide, e la similitudine delle lesioni può rendere t) ue!'lta diagnosi ancora più d1fficile. Il doltor Gemy ha pubblicato, n el l'UO la•oro sulle eruziOni iodiche g ravi , l'osservazione di un malato, il quale presentava l"ulla faccia, tra lu altre lesioni, sifilidi tubercolose, del volume di un p1sello e nel quale s i videro comparire, sotto l'influenza del iodoro sico. lesioni del tutto simili. L'osservazione dimost r ò che si trattava in realtà di una eruzione iodica
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DI TELN ICA E SEilV Il iO MILITARE
Svolgimento •ommarlo del teml per l ' , eaam e ver bale sull ammtnlltrazlone e aul aervlzlo sanit ario lD guerra preaorlttl dal 8 dell e nor.me di m &ll l ma dl avan z amento del capitani m e d tot per l stgnorl A. BALDJNl capilano contabile e M C lenente medico. · UsA -;1
·e ngono dalla linea dei combatlentr; - 2' pe r ovviare glomeramenlo 1lei mulali e ferili, fornilo quasi sempre d'infezioni nocive ' all'andamento generale delle lesioni. Per le stazioni sanitarie più vicine alla linea dei combattenti (posti el i medicazione, sezioni di sanit8), lo l'I!ZO mbero dei ferili è poi anche reso nece-<sat•io ùal fallo che 'luesle stazioni dr> -
' 'ono costantemente sP.guì r e spost amenli della u nità l:lttica, e la presenza d'un bu0n numero di ferili ò Cil'costanza assai sfavorevole alla facile e pronta mobilita. Le difficoltà dello sgombero sono in t'P.Iazione: - a) col n umero dei maiali e ferili da trasportare: - b) ron la 'lualitll e quantita dei mrzzi dì trasporto: - c) con le condizion i del terreno da percorrere . Grancle numero di ferili, scarsi mPzzi di trasoorlo, !'Lrade malagevoli sono circostanze somm am ente sfavot·e,·oli ad un at tivo e sollecito sgombero.
ÙROaNA.\IENTO P. FUNZIONAMBN'IO OF.I S "RVlZ I c DI SGOMTRRNI-TRASI"ORTO·FER11 ' 1 E M \L \'l'l 'J' S 1 - RENI·OSI'BOALIERVIZIO DI TAPPA.
:Wi. L'ordinamen to del set·vizio santlarl·o . . . . tn campagnn s1 propone L I duplice intento: di ,,rov,·eùere con l . l a ma ..,,..1o r ezza al socror:>o dei rnalali c ferili, e di allont;;al'li teatro del combattimento, disse mint\n doli net va ri luop:hr d a cu r a instituili presso l'es ·t b o nelle retrovie or farr . . ercl o coro attente, a . . . P . L poscra pet•venrre, quando occot·ra , a,.,h samtal'i esistenti nell'interno del paese.
Il _ funztooameulo delle varie stazioni sa nitarie scagliona te a diversa distanza, dietro le truppe è a questo doppio concetto.
S a può p · • d' · . . .ercw lslrnguere nell'esplicnzione dell'ordinamonlo ::.anr lar1o m campagna ·' · .· . . . . , . . . . una uopp 1a calegoeta d1 se1'v1zr, (·1oè ser' rzr, e qutndt mezzr, di soccot•so c di cura.
· d' . . . , e se rv1z1, e qurn_' rnetzr, dr sgombero o di disseminazione.
:H •· Lo s,..ombet·o dei m 1 l' · · . . a a t e •t'rtll dal teatro "• guerra è l ' pet• oltener•e elle o-t· l J .1. . . . . .., 1 s a Jl rment1 l'8ntquelli di 1" linea, siano sempre in grado di ncevere nuovL molati e ferili, che continuamente vi per-
:!18. Il del servizio di sgombero è esplicalo nn tra le flla dei combattenti, ove i porlaferiti reggirnent&li s'infillJ·ano per t'8CI'Ogliere i l'ériti e Lrasporta1·li al vicino p os to di medrcazione. L'ord ina mento di questo servizio pe r ò
''8 sempre più r c nd rndo;;i regolare ed efficace, specialmente pe r la qualità dei m e Lzi di lt•asporlo impiegali, quanto pii1 f\i procede verso st abilimenti scaglionati a maggior di s tanza dalla linea del fuoco, nn a sot•virsi dei lt·enl ft>rrov ia t·i sanitari, che so no i v eri, sostunziali, elemenlt d'uno -sgomber o attivo, rapiù u, e a pp r op r·ialo dei ferili. l tnezzi di sgombero sono tantr, per quanti sono in genere i mezzi di t rasporto Per le d istanze bt·evissime s 'impiega 11 trAsporto a braccia, o con barelle. Per le distanze non mollo b r evi, l'i ri co r·re a carri, !'e si e su s trada o rdinaria , ovve t•o a d apparecchi per t r aspor·to a do r so di quadrupedi, se si é in montag na. Pe1· distanze consido r·evoli si r icot•r e, 8 !'econda dei ca s i, 8 carri, a treni fet•roviari, a d a mbulanze nu \'iali.
Lo sgombero dalla linea del fuoco al posto di medie&lione lro,·a qualche diffìcollil nelle co nclizioni, spesso malagevolt, ùel terr eno; nel numero, piuttoc;to scarso, di (>O t'lalori; nell'orgasmo c n ell'agilazione che sr r isente in mezzo alla ma ssa di truppa ope r ante. Un ica co ndizione fa vot·evols
IU\'ISTA DI TECNICA
é però la b r evita del Il trasporto è ec:;Pguito d11i por·taferili reggimentali u br accia ( 1\, o con barelle (:!).
220. Da l di rnedicaziouP alla sezione di Mnilù il ser- l ti1ol di barella actoperau pel trasporto dalla linea Ilei fuoco al posto di ln.'dfcaziono sono: b bartlla mo l. Guhla, adottata fin dal t884 , per le truppe eli lwrsagllt•ri ), e da cavalleria; e la bard/n dlvilibilt, mo·t. Art•nn, a•lottattJ Ilo dal 1875, prr le trur1pe alpine. a) l.a flltgltevolc del fusto, e del letto il ti ratto di tela lmptrmcabile ed e 1li forma rettangolare: Ps•o presento due appen.Jici ai lati lunghi e .roe al lati corti; le aHolgono s ulle e quindi legato tra loro ad unire il letto al rusto, clan•fo al letto stesso la dovuta tensione; delle due appendici ai lati corti, 11na, mumta di rapezzal•• nOtl•rlormenrr (Ila di o fien o o paglia) e riormente di formagli n cw,:hla r1er la cnp•rla da mahli, roprll l'ultra é prunHta Inferiormente tli una borsn, O\ O •i wnsennoo lo cmghit• pel enlramlle nppen•licl dei IAti corti si anol:;ono sul calastrclll 111 legno, lls•andosl nl lembo corto del letto, e sen ono aol urur.• viemme;lllo il letto al fusto, 1fnndo n 11uello la neces;arin ten!'ione
U) Il trasporto a Lracria l1a luogo di massima: t • quan.to manchino le barello, e non vi Sitl moclo tli improwisarle: so quao•1o il combattimpnto nPIJa sua massima atli\ita, allora uno o due uomini, liberi da ogni impardo, pos.-.ooo mei!IIO penetrare tra le fila e raccogtìPre i feriti: 3" Qtuodo Il tratto da percorrere per giuogere al J•o.;to 1li med1razìone e breviosimo.
(t) Il trtiSJIOrto ron Ila '' t• quamlo si tratta di malati e ferili assai ;,.rra\i, al quali ogni scossa puu riu<eire nociva; :!" quando non •ia mollo breve, o piuttosto rnal:\g la da percorrtre.
Il rusro !Il si compone tll alcuno parti di IPgno e altre di ferro: sono di legno: quattro mezze Mllln(:ho, du!' culaslrclli, e un arco-testiera; sono t.! i ferro: rluc cerniere n scatola riunite da 1111 di fefro cavo. quattro pit•di garevoli, llllaltro nottollnl n cerniera, tlue ghiere a perno d'arco-tcsUer:l, qunttro hanrllllle.
Le cerniprr. unendo loro, due a due, lo mezzo stanghe, permettono d1 la barella In 1luc fJarll eguali nel senso della lun!!hczza: Il caJa,Jrtllo cii ferro cavo, nrcu:•to 110r non dare disturbo al giacente, fa da perno alle Cl'rnlcro ,. rnantienll questo e le stanghe a giusta distanza. - 1 piedi, ratti a 1loccla, si nolnttano, a harella P•egala, sulle stanghe: spiel!ando barelh, es'l cadono per proprio peso, e reMano mnntPnoti normalì alle stanghe cia<runo dal rhpt>tlh•o nottolono, c.1dento• 1•ur essu per proprio reso. -La ghiera a ser\'e a tenere 10 sesto l'arco·tPsl!era nl'll<l due posizioni, che ques to puu prendere, ciO<' M'la wrell.t e in azione, abbassato tra l'impugnatura .Ielle la IJarella piegata. - t.e bao1elle collegano le al caln>trt>lla di h•gnu.
Duo ali di tr la, munito cii elngble, possono all'occol'renza cingere il busto del ferito Per plrgaro 1:< harella non occorre c.lìsfliungere il letto dal fusto.
Il peso medio di CIUOSI.I\ senza coperta e senza cinghie, c di kg. t a,tOO.
E SERVIZIO MEDICO mLIT.\IlE
. l è d' recr('la affidato alle !'ez.ioni !;>lesse, lt> dt sgom lCr O l ,.. l f t' e !l'una usli di!'pcongono d'un maggior numet•o a eri t variPlà e quanlilà di mezzi th
.. Lo di lfntiL o di bersa:;laerl ha G barelle, ed ogni r•ggunento di ()gna • ca1 ollerìa no ha ._ d' d parli uguali e sirnmetr1ehe, che oi b) La barella dlllat&bilt r&>Ulla l ue trano allo strsso •ve o ·. , ·olloc.'llf m'll'intcrno della Il l o sul perno, c • l
1-ortaoo a spalla a di luc•lt!. tao"a di legno articolat.1 nPI Ogna mezza a) >alla" raccia SUl eriore della e meno, la quale wrmaua an due mi b d•i lin"nellt> •li cuoio e di llbbfr; Il) di l t l munito al • ero ,. inlh-.o • ,. o, . . . miati alla faccaa interna Mila SL1nga, a !O condue piedi Ili legno moblh, ampe d r ·uoto ga·revole r•ros.lcna alla laml·. ) li' n'asta a erro • • • umetr1 dal manuloro, c u . d la mi nette 111 ferro alla rnrcia Inle· n••Un acl noci no e r.•rmaglto; dJ uc t) di !lue orchklli, rhll si rl!conriorll della stanga, terminanti ID un oncano,d Ila parte OJ•po;tn tlell' a, t., () dì Il della stanga, a tra no alla super cae ' . ) Il c laminettc cii rerro, che, IJUantlo •r ttura le qua h coprono O 0 1 due stecche J1Cl ra . • ile del lato OJIJIO>lo. ftlrmano due arclwttl 3ono rlulzate e coo 1 1 v' ol"e In mt'na bnrella plegai.CI. h) d'un pezzo di tela eu \3, c 1e a ., l li betti• i) ol'una cinglllu Iii CliO O per o sor\'C llatcttuccio, collocandola sug are • Il ,. della mezza barella a spa n. Hll'ifJOI'lO o alla di :13 centimetri dnl pomelli Caccia inferwre dellll stanga, . . ta l'asili "irevole rlail'nltra gli 'l n d·& una parte IIUilOmaa " • dell'impugnatura, v 1 • • e •ll'astn tro qunrtl rll cll·rolo, t.l' ( o· fncc:ntlo percorrPr o • urchll'lll •li la.mlcra l err ' . ad intlgl!ersi negli oct·hlelll, cho si rHconnll'anteruo. essa viCIII' l 11 di altrn mezza barella.
1 due Jlleda 1 egu • o P "irPIOir, dali a tr:"L !t · icananza dell'm " ' " stanga, da un'e>.trem a m v E , pletll son tenuti rerml, quando · · · •· Og"e l'asta. ss1 prc.-;,0 1111 occhlelh m eu• 10 " • • ,aJ che 11 contro i rermagll lorIa barella è IO ortllne, dali asta e, . mali da •lue laminette di ferro atl uocmo rlunendosa nel centro ••• 11 d \'i>O lon"'llu 1 a • Il pavlment.o l}d.re a e l "' cl t. Gli an"oll dPI t!' IO, che sMterd ·0 alle Obbìe corriSIIDD tn 1 • " J·Aj con linguette 1 eoo1 zzi 111 I<'Rno rorananti l P .,.., • ranno lalt•>la, devono ìnllggersi dPa prl· dalb parte dri piP<II ddl'in· rorri·poodent• botton • e le llnguettP 111 cuo•o a1 • . t lmente ai bottoni tlellastanga. l ·m nto ·i attaccano orazzon a 1 renno i lembi de pava t: " _ •• nella faccia inferiore, c uque d 1 ·'mento lo tela presen..a, Rbb meta e P3 " 1 ll' ocehiello P•l :iltrettanli con •e, lln%urtte tU cuoio burate dalll all'a;tra nello senso, le mettendo uoa corrisl•ondenti occhielli.
Jlbhle >i corrispondono, o l asta 1 t che per fratturo&, od articolandole lt lloc.'\Le s<>tto e s ec 11 1 .\ll'lnclo le lauune e, co 11 •1 'ormano timi nrchetti, sul rtua s l l ll'nltn mezza bare a, ' , · con te gemei e t e · .1 ferito dol sole 0 cJalle lntemperar. • r t la fui m per proteggere l • 1 colltJca il pez.o ! 1 f. il avimento 17 crnt1motr1 rtnl s uo o. Quando la harella o rorrnata, P l nn ·ono dotate In ragiono •Il una per Ucila divisibile le truppe a pt ,
La vicinanza .Ielle !>Ozioni ù1 :<anità alla linea .Jcl fuocn è cir costanza l'avorevole ad Un•> c::..:.. mbet·o ntlivo, t' !'ollecllo, ' 'i A quec::lo vantag!!'io d'nn brt>ve é spesso menomato dalle difficoltà dt>l terrono.
Il traspor to !> i l'a con barelle, se IJ di!>tanza o breve, o la via malagevola e impratirabilo, in cont1·ario 11cor·re Ai carri (carri pe r feriti), nei 1f118li i feriti o di m»tlia gravità vt stanno seduti, •Juelli piu gravi vi stanno cou la stessa barella ( l ).
(i) La barella acloporn.ta normalmentr pel trasporto dci feriti rlnl posto rJI m edicazione ulla sct.lone di sanita, ,, la rigida mod. 1878, rlnl tPnente medico l:nlrta.
In questa oan>lla tlistinguono •lue parti: rl fusto, e il 1•'110.
Il fusto è ro.tiluito principalmente da •loe stanghe di le,:no " •1.1 rlll•' lnvef$() anche Ili quali partr, IIDitl) lnq1eme, f!lrmano 1111 ngido. Ogni stanga rlue piedi, ciascuno rappresent.ato da uoa lamlrn ù1 ripiegata a foggia di V, nd nogolcl troncato, col 11ualn poggia su l suulo. l.e duu branclre montanti del piede si coutin unuo a modo di c roce cou unn. lamina t rasversalo, nrl punto In cu i danno alla stanga; c di esse ltunhH· quella hranca interna si fiJSSa alla stanga, circondandola a gni,:l rli an PIIo, fluell l Ilo• Ila hranca estt>ma ab1Jracc1a a un11e m•ll • 'tes<() pnnto la stang,, l' l' e51rPmiLa della lra,·ersa di le):!no. In tal mu In, nun <Solo stanghe e lravf'rsc sono congiunte fra loro ma rl prede. eh,• è (alto d'un sol peno con le bmine cht• lo fliSano alle st.anght'. nou pnu fare . movimcnll oscillanti, che lo devimo dal pbno verllca le w IJUCSiu. conolizirrne pPrchn po;sa o srorroro sulle guido d1 c·olfO"atP nel carro pf'r a rt<tililare l'iotroJuzi ono c l'cspor razione tlolfa harolfa carica. A cCintatto rlrl!a fnccia I}Sterna !l'una tlollc traverse carlattato un nr-t•o di (arco-guanciali'), te basi del qualo allLr:tcciate, cia,cunn, d 1 una ghiera di ferro, tmprruiala, di dentro allo :;langhe, nelle lnminP rho dai piedi opposti l.'arco t! gire,·ole alf'mdlctrù, e JIUo rialzabi form:uulo un piano inclinato, rh•• fl ola guanciale al o abbattersi rim:uwnrlo fra i maniehi delta ltarella, nello s tesso piano orizzontale dJ essa, quando harel.l i' vuota.
La tela, che COtnllletr. Il plano tlolla barrlla, c' ùistaccabite complelnmento .rn questa, Per esser lamta, quando occo r·rn. Rssa nbbmccia le st.an:.:hc• o l•· tmvcr:;e, •Il cd e tenuta da una cordicella, pas511 in una serie di buchi negli o rli Dalla pa rtc O\'e e e••a. nel ripiegarsi, lienP solleva lo questo, chi' non può se non'' rallenta la corda, la quale congiunge questo lcml>o col capo prmcipale ùelh tela. In corrispondenza alla hase del torace del f••rH<l, la tell manda due lar;.(ht• :11•penllicr, che si congiungono, mediante una corcl!gia, sul petto del ginceutP, per
. . . , l"'e in montagna, i ferilt son traQuando \aziOne SI s..:o"' Il d l di medtcnzione a braccia, o con bare e, o t a.11a sede clelia se• t gna· ùa quec; o . el riparto dtt mon 8 ·. 1 lo ove pos. l l on.tagna o s tuo a pun . :o ione tii sarutr <a m. . , l" li c;imilmenle o bt·nccta . . rri v 1 c::onu Lraspor"' • 1 sono pervemre t <:fl • ' . ure a dor!';O eli mu o (con ba r elle, o con atlaltali al haslo {co n sostelfrti per ma/alt e e;t cam·ole sn bal·o alla bardello, ovvero con Sf'l te delln) {l)
. ' nd nei carri d'attlhlllanl.tl, l (ermo ma.;slme nelle penllenzc, " trner o • o nelle lt'ltun> rerrtl\ iane. sta harc•lta ,. adopPrata amom ltt'l Oltro' eh•• presso te sczioru '" >:llllla, •tue lrfni tra,porto (t•riti. . d o·•ni da monlaj:tta (rilt:U'tO Orni set.iOilt' l h -ani t.• tla rantena.. •• ' ·.o l•' di sana La da r;nnlteria " 1 's 1at·ellf' rrgidt 1,, ,P7. 1 · 1 G a.lla sede) ,. pro n lsln c • , ' • tl•i rarri liCL' ferili, in ragrone t • h "' "'ssc 'on c:tru·atc st•ll rmpcrt.o l• no n - J
Per ogm carro. . ti '• ll ' ll'l llossicde anr:ora bl ha•·elle · id la SCZJOne f ' t'
Oltre a•le hnr Ili' rrg e, . . O"llÌ r·arro o carretta, 111 sam a, ti e on c:mcatc :! 'opra " ' rtta
Pl·eghecoli ciPilr• qua n ' ' lpa""inmento ,ulta rarr • l t aronA porta·l'tlll ... • • sopra lr tluc canell<' rln aat a., a t l P•oli son lle>t•n:.t•• acl · "ne•te !>are l 1 ' PICI! 1 1 , ti l>er la nscr, a-mcthcaZIOllC. "'. . · 1 rmiare troppi ffiO\' m• n l • P• ne• ca•l m ru•. Cl rl>l a l 'dfl inviate in nn1111auo a cor • 1 drl r<'""imenlo a •tn,.Ila r Il' d Ila hart>lla prtghtt•o "''
1 al lwr •l .Jl.tNl;.t;.tiO :1.' Il elione eli sanita, con l.t stci•a tal oil'l tu s1 tnuport1 a n ' ·
11e1ta sezione l 1 >a • • rolloralfl jlr•'''IO la linea etei fuot·o. rclla pieghll\Oie, sulln tt uale ru r <h 8 iter le tla fanteri:r c tla rnon1 carl'i ptr {erìU sono noi nume o l . t i cnv •llcrìa. lu rarro,.!,:.: tagna lriil:trlo nlln e eli 4 por le sezlo ruetr te infrrmi cmrt·all (•tue Jlllr ' ' lO O\tre •tf COIH tiC 1 ' • l pos.;ouo pren•lt•re pus • ' . lth tt to l'altra lll'l""rto te a- l'una sul se,hlc :t a u ' e lato <u hart•JII' t•ollocau•, · . 1 1 e su har.•ilel; - 0 111•ur o 5 inlcnnl (tre d:• un l:lto set utl,c u ' t Mi ir..sp,rlllli, rino · - l Q LI n•·
1 ti infermi se•luli prr lato' ors ••urto a prove pratirhe, dnlltl 'llr:th '' r.-n • am·he se seduti, u st;tt.a r ulmlhrirPhh!l sf:ll orevolmrnt" 'ulla for1a lato che un nmnero Il tl'u nn sol(l pariglia fil c·avutll dì trnzlorm dei ttuarlrupeth, traLL.an cr e forse nnrho tlttr OII!S I • j cl uiorUO la VIU, p ' ' a l'ifare parccchlu 'O IO n o
•an·l MDI) pll·ultel'oll, JWr la . . r •la mon (l) l " lru·elltl ncloprrate tlal npar l l l' riunite in col h C•"'r•' agP• ' 1 pos.>Ooo nrurga t• tre ··be fJilt'' e, 'uo"O o\e ciPvono es3ere atlopcr.rle; nwn ,·olmentc tra>llllrlate su muh stno al i • carri stante la toro lun:zhet:t.1. · tre\ erebbero c 11 ' 01 ' le bllrelle non . vvlsto tll IO harelle piegbe,•oh . , . Ogni riparto da e pro • t nello medico Guicla. ,·olr-ta <Il una L:l sedia·ltttigrr iùNit.a do.l tcnenLtJ co on t l'imi/mente l'indit:azione ali "l o er ferlh vedere, trattandosi dJ provlernentegli spo.stamenti del ri..:;petti"o ;i l a co«tanuumero però di ferili da parto''' truppa. Il aran sia stata molto tr!lsporLo d l . ' u Clenza dr mezzt Ùl ' quao o a sezrone di sau'tà .. lr·onco ferroviario· la c· l . l non sra vrcura a un ' trco azrone s ulle strade, oz dinnria-
22 1. Ptr·le sezioni di sanità lo S"Omber d . . . .
'Palliem, d'un srdtle, dt "••mbali a 'oc una larga cin;;ltia di canape n "erro· l '· era, dr due stant-:he "' IPgno. !' •h ç to, r te sen e a te ne t 1 attorno alla bart.latnra e 11 r erma a soor.\-lt•tlls•.
1 8 11 11ancta dell'animale
.a 'Jl,111lcra in frrm 0 LPin co . ·
>edrh•; DPIIa parte o • n a sortletto, 'i artorola col
« · " TI Ti', nO jlttanrtaiP rtrnd ·, rutght3 1•er crrcun•lare ,1 Petto , 1 ( 1 neo, scorre1 o1e, td urw .. •·roto e nella pa t . (ler allo;!ar11 le cin"hie di CIIOIO 1 ' ' r e postcrrore due
Il . " !IC 11 braccia sl'drle coslitnito Ila un tola•o formato r. , rll rerro cavo nel IJtl'tle t•l· l la llancate di IPguo, e rb llut• ' l ·l O Sr lltl IIICUSII'a l etughle rti canape. Al>rentlo "I'P•ts''l 1 • • uo n tro flt ft•t•ro t'tifi
" ·h fiOtto 1111 S • d • • Unti cerniera e nkdi"nto duo t · econ o telato grra
• • o scorrevoli p · • 11 (lilrnc. mohilr mclinnto lllli'"" Li • ((l ' 110 so o.varsr, Cthlltnenrlo un • m• "' otro Al é 11 rirrnnolnre l'addome tlel fPrlto Ali 11 • 1 e s>ata unn cinghia per · tl ltnrHIC di l u> d 1 tnrlllante vili a "alletto .. 1 .,no e seti Ile sono uU!' gamltc I•Pr ltto "tre l' con le loro estremita supe . . 11 · ' " vo '• per Jlllll'rst lA viti. Que.,re "'' a IJUalc IIO•izione lestano ferm_ t', 'trtn,:!'ndo •• StlOO fu l' d' olellil spal1it1rn 0 gl' •Ili rn t u l attarrl11 per !h-art> 1 l •ltto l(amb.-tli a d•o•c· l ano. tlullu catene annesse ai •a. e'' :1rtrcolano c·ol p'an b'l f'O<,ono ""'aricar-i all'r'nfu . . 1 o mo • e del sedtlt'. on, aprenolu 11 nolloll h 1- . sono tfalla posizione vert'tc 1 110 c e l ttene mn;;lunrl (10•- a C P:tisarr a quella · ten r 111 sostegno 1 cui annJJi 1 • 1 ', . orrzzontale, medianto tliiP ra, " erm n,utr '' B""'utct· Il tlelle ;:amue del St'•lile. · auo n e cstremrtrt •uperlorl
Cou le vnrio inclinazioni cho ()OiSon
RP Ila-lettiga può pigliare la ftJt'tnn 0 tla r$l Sl•aJiiera eal gnmball In litta serJia a sd 1·Jio f' IIOrflttl 1 • 1 trf'eCIJe tli una sedia nne ho tli • 't 1 tura •nrelln lnoli 1 · · Il\ Sl'<lia-felli"a <i ad"Lla 1 1 1 · re I)Cr a brevrtà rlelfo• ,la_nghr, " " • meg IO t e la barella . . come puo accade 1,. ' . • a superare curve d1 prrcolhsrmo t . re 1 mrontrarnA ner sen tieri dì monta ua l l(ol r•l•arlo >la è l•ronr· ·to l' " g 11 ' ' l o '"'•lt'·fettogbe ltllfegma P'r mafat. , (trih leq t l lf'gno llrlicolall' 3 forma d' X· 11 ' <'OmponP dr due coppie di •li ti'J,,; -d'un cuscino. l • - rlf una lledana; - d'un sornttto, o lPnda th \rl O)Coi coppia dì ast(• sono unite t • sulla tfuafù 11 mnJato P ,,. · Ire crnghre dr canape, una '.up-roor•• ' a po.,.,oa Il gomito corrlspo d t . unendosi a 11u clfa dell'· 11 X n e.n e, una rho a ro · serve ati abloracciare il petto del seduto; un 1 mente ùirflcile e stentata per l'ingombro derivante dai molti ve icoli, ('Oil i quali si attende al rifornimento dei ,jveri e dellP munizioni, tuUo ciò •·appre!'lenta un comple!<SO di cfirflcollA nll'attuazione di questo serv•zio con qu(>IJa spedilezza , cbe l"arebbe desiderabile. Il r egolamento cfel ser vizio in (parte 2", § 92) prescrive bensi, che « i comandanti « tli truppa, i capi di servizio, e i comandanti dei « in marcia devono in massima la!<ciar libe•·o il passo ai inferior& ehu rosta tesa sul piano della bnr.lelln o rlel basto; !" t}oattro cordiduo anteriori, due posteriori per legare le coppie tl'astr al basto, o alla te parti superiori delle llranchP tlell' X h3nno ciascuna nn foro, per ìmmPitPrVI :th archi dr rann11 •!'lnrlta, ch" rl!ggono 11 le P>tremita Inferiori termlnnno in nn puotale •li All'X di sinistra cio!' alla pnrhl tiPih groppa rlell'anhnalr) una cin!(hia rli canape o cuoio 1wr onnlare la 11edana; il rist•ontro tli euoio !Iella cinghia si llssa a l bottonr, che ,rn X Questo X tH h11 Jn•llLre nell' estreonit:i supPriore antPriore (corrispondente a l lato slni,lrn rlpll'anima le, riai tl ual r lato si fa Il carico) 11n:1 lra\'Cr>a (brncti140io) 111 e nell'estrPmit.n snpnroore tlell'asta (lOsleriorr un· altra t1pa1Uern) tll legno Il brncciuolo f' la sralllrra si frrmano, mediante nottollno, ad onrlll 111 ferro llùstl llPiie rstrcmit:t rorrlspondPnti tlell'nltro X.
La pedana t\ una strrrn •li con duf' f,.,,ure ndle qunli s'rmrnetle la rin!(hi:a Ili e cuoio, la pPr darr 31)lfOll'gin ai pottli del \t•dnto. Alle due e-trPmila tlo'lllt prrhna Piistnno dei solchi per Ilare portarerilt, sopra llc1nno al1.are 11 fatto, per porlarlo nl lilt>llo otel piano IIPJia o di'l hasto.
Il so(/letlo rll tr11 t• sorretto da cin<1tte PP7.7.1 tli cMna Mi qnali i due nntl'riorl e l IItH' postPriori sono fra loro riunlll ad arco. il !ftlinlo per.t.O a tl'ncre e formi i due arrhi, o·ompletnntlo il r1clo ciel sofOPllo. Le estremltia Inferiori clegli arc.bi s'immettono rori praticati agli e>treml supPriorl tlrllo aste tlrgll X. l.a tela di'l soruotto ti inforiormento, pPr moz?.o di a hotlc.ul metallici sitnall neiiP nste.
Il ttttando " ripiegato, rormn un rotolo t metro circa, del diametro th m. O,IG, del J!P:!O •1i Ctrca kg. 4.
Il <oSWl(OO o;i llrepara prima sul terreM, nwttrnoio l'uno tootro l'aUro i due X. roogiuntl pt•r dell3 spaJiiem liri l racciuolo, e adallallrlo• i Il sofOPIIo; po-;ria, co;r np(larocchiato, il ;o-;trJ!no <i sul basto, o sulla b.'lrdelln, e lo qi assirun, con le cor.!lrelle l punt.all di ft'rro a11ù anelli della tonnlalllra. Dopo riò i llOrlaferiti tolgono Il hrarciuolo dall'anello, rht' lo t1e11 fMmo, e rarirato Il f••rito sulla pctlnna, lt1 f'le•·nno al 111ano tlella bardalura, sulla qunle lo fanno scivolar<'.
Ogni repnr:o nn montagna ti fornito Ji IOSrlsteJnl per malati e reriti
E SERVIZIO )fEiliCO Mll.lTAI\E dei feriti (2) òalle sezioni di sanità può esegult'SJ rn Ire modi: a) allogandoli rn luoghi di cura (ospedah da campo 0 da_ guerrA, stabilimenlt ci vili, abitazioni pri \'ate) situati nello ad1acenze, o nella localrta stessa ove fu impiantatA la !-lezion e, e c1o specialmente quando l'azione s1u riuscita favorevolE>; b) lasciandoli sul posto col materiale e col personale strettamente neces!"ario a curarli, F>Olto la protezione della con,·enzinne di Gin ev r·a, e ciò I(Uan,lo si dehbtl abban1ionare il campo al nemico, e manchi il tempo e l'opportunità dr mandare all'indietro i feriti, massirnP- i più p-ra,·i: c) dir·igendo i ferili con qua drupedi, carri vettur·c treni fer1·oviari o pe r acqua, da o da ovvero all'ospedale!to da montagna o da guerra più vicrao, oppure ad all!·i luoghi di c:ur·a fissati dal rispettivo direttore, o capo-uffì cio rli sanrta.
« convogli (l) di ferili e malati, a meno elle non tratti • del caso eli truppe. che accor rono al combattimento,. ma all'allo prallro molte circoF>tROu•, indipendenti anche dalla stesstl volontà dei comandauti di r cpal'lo, tolgono l'efficacJa a questa umanitar·ia di"posizion. .
. In nello Sl!omber o dei fcl'ili si seguono, m massima, Rlcuoi speciali crite ri , tl'asportandu:
_a) in lo ca lità oiein.issima, i ferili con lesio ni ftraviF>sime, o btc;ognevoh di pronti soccor·si. I fdriti di lesioni trauma- ticlte leggere. ( Il trasporto c.li solito avviene con cnr·ri di r equisizione) (l);
(t) Dlconsi ron11ogli i tr:l'SporU fatti por stralla ordinarie (coi carri). o per aequo. l trasporti 11er ferrovia si dicono, in linguaggio tattico, rpedizio111.
.
(i) Lo SgOmbero !lalle sezioni di sanitil r iguarda 1ferili, j!lacché m realtn questi Interessano il lavoro della sezione durante la battaglia. 1 ma· tali sono spediti (ll rcttamento agli stabilimenti ospldalieri. ovvero rÌUoltl nelka sezione per essere a v•· iati ad un ospedale, ricevendo .;oli>, CJUllndo occorr.a, un qualche momentaneo soccor<o, per i malati si provvede con lu norm e, che si se.;uono dalla SOlione di sanità nello mar:(', e d'altra parte durante l'azione, non sono ossi che rappresentano il maggior di trasportatì.
B) in località oieino, i ferili gt'tt vi, c rruelli per i quali si può supporre, ch1• la durala della cura non sara lunga, e polr·anno riprendere ser·viz10. (Il trallporto avviene con ca r ri di requisizi one, o co11 treni attrezzati); y) in localila lontana, i fe riti per• i quali si presume clw la durata della cura sar à assai lunga. (Il trasporto menle av1•iene con lreni atlrezzcti, o r.on treni-ospedali) (:1); ò) in loe.lliltL IOI!tanissima, i rer·iti per i quali si prPsume che la durata delln cura stll'a lunghissima. ( Il trasporto tlvvicne con !reni-ospedali).
Ci r ca all'orJine di partenza dalla sezione di sanità (tlù anche dal posto d1 med icazione), di son f11lti parli1·e primn i ferili g1·avi, poi i rneno e pet' ultimo i :eggit>ri, poten do que,..ti ultimi lt'>peltar·e con minor danno. Que!li che sono in gra lo dì marciare a piedi saranno avviali al più presto (fo t·mando uno S(>eciale o a l seguito dei convogli ùei j! ra·Ji) al primo luo:ro di rico\'ero, OHcro al sito ove sono preparati i mezzi di Lraspot'LO.
22:t P e r gli ospedali da campo, e specialmente per quelli più avanzati, lo sgombero dci maiali e ferili ri chiamare la maggiore attenzione, trattandosi simrlmenle ùi slabilimenll spostabili, e dovendosi far posto alla g ran massa di maiali e feriti, che \'i pervengono sia dalle sezioni di sanita, sia, bcnc hè eccczionalmPnte, dai posti di medicazione.
(il) Pel trasporto dti rerili ali'rndietro della sezione di sanit:\ si ricorro il menu r.he sin le ai car·1i rt'golamenlari per feriti, questi csrri continuameute nell'immedlaiJ\ delle truppe comiJattrntl. SI ricorre lnvert! eli prefer.•nza n c.1rri Ili trenn mi itarr, t' borgbe-e, a n•tturt• o rarri d i r eQUisizioni, munendoli ciJ mater:u.;i o giacigli di paglia, o riparando h comtl si può dal sole o dalla l•io;zgfa (V. nego l. di sorv. ln guerra, parte 2", i 91).
La recruis1zionl richie.te dal mpo- uillclo, o dal 11i snnità, o, in mancanta dallo stesso colllandante la sc1.ione, e sono da commissari all'uopo designali eia l comanJ!O' di divisione, o t! i rorpo d 'armala.
(3) Quando invece si sia ili vicinanza di un lago. o di uu nume na'IJlallìle, si puu ricorrere allt• amhti/an:e fluviali. allestiti' cl:llle di soccor.o, n ai com uni me1.zi dì navigazione; secondo le condizioni elci
Le condizioni di questi stabilimenti, per quanto il servizio dello sono però più favorevoli: 1• per la possibilita di ricovera r e e tr·atlenere un maggior numero di malati e feriti, essendovi i mezzi adatti, che mancano nelle sezioni di sanita; :!' per la maggiore possibili lA di essere vicini a un tronco ferroviario, e quindi servirsi di mezzr più opportuni e piu efficaci per un rapiclo e sgombero. Tranne pt> r riò il caso di imperiose circostanze, non occorre procedere n t>llo sgombel'ù, con tale precipitazione da mettere in pericolo lo s tato degl'infe r mi, ma è mestieri tener conto delle condizioni eli questi, e della vra da percorrere primtl di arri,·are a un luogo defìnilivo di cura.
L o sgombero dei malati e feriti dagli ospedali da rampo ha luogo o su O!lpcda li da campo, o da guerrA , all'indietro, su stabilimenti sanitari iostituiti nelle adiacenze o neile retrovie dell'firma ta combaltente, oppure, attr•aver·Ro le linee eli t.appR, su ospedali di l"g:ombero esis te nti nellA zona centr alo, o interna del pae!'e. Si tratta sempre di gr·andi che si eseguon o i':Oi mezzi di rornunicRzione (ferrovie', o, in mancanza di quaR ti con carri r!'qnisiti, c-.n vellur·e del t r eno borghese o militare (l).
P er gli ospedali destinati alle malattie conlRgiose, lo Rgombero fa sopra altri ospedali esclusivam ente inslituili a questo scopo (2).
Anche nt>ll'esecuzione dello le'g-omber o de1 malati e ferili da:;rli ospedali da campo si !';eguono crite ri speciali, trasportan do: a) in località C!H'irti!!Sima, i malati che si p r esenlano con sintomi gia gravi, od aiTeUi da for·me di facile diiTu'>ione: i feriti con lesioni !!ravissirne, e bisogne,oli di pronti c:;occo r si: i malati e fe ri ti legger i, di cui si p r esume breve la durala dell'infermità ; b) in locu.lilà. oicin a, gl'iuferrui di malalli >J acute gravi, o di malattie contagiose meno diffusibili: i feriti gravi, e quelli per i quali si presume che la durata della cura non sara lunga; c) in lo:alilà lontana, gl'infermi di malattie, o di ferite a lun go decorso; d) in località lontanissima, g-l'inft>rmi di malallie di lunghiR::;imn durata: gl'infermr di malallie per i quali nec•'c:;sileranno pr·ovvedimeuli medico-Ieguli (lunga licenza, riforma, ccc.): i fet•tli per i quali si presume occo rrere una cura dt lungbis::;ima durala.
Sat'tliiiiO inve ce lasciati sul posto, consegnan.loli alle autoritù locali, i malati gr·avissimi, per i quali ogni movimento potrebbe riuscire pericoloso.
- feriti e malati. - Treni C>spedali.
22:3. I mezzi veramente "efficaci pe1• uno sgombero rapido e copioso dei malati c fe rili dal teatro della fin nei più lontani stabilt m e ntr di cura, sono rappresentati dai L1·eni ferro,iari sanitari, i quali si distinguono principalmente in: a) treni-trasporto-feriti e malati, alleslili dall'aulor ita mi litare, da esercitali, e deslrnati a percorrere le r eli fe r ro,•iarre comprese nelle zone dipendenti dall'rntendenza d'armata, compiendo viaggi non eccedenti, in masf:.ima, la dur·ata di un giorno; li b) t.reni- ospedali apprestati dalle società di che sotto.l a vigilanza dell'a utorita militare, e dP.stinatJ a comp1ere della dura ta anche di par·ecchi giol'ni, trasporta1·e 1 malati e fin nei più remoti siti, nell rnte r no del paeso.
(t) tiHposrzioni relative nilo sono provocate dal rlirettare di san•ta (o di corpo d'arm.tl.n), in seguito alle informazioni fornitegli tlal rli•·ettort• d'ospedale d11 t•ampu •·•rea ilnumem dei maiali e feriti da •::•.unhrare (V. Rfgo l. eli scrv. In guerra, rmrte '.t", § t 03). (il) V. Rt•gol. di st• rv iu guer•·n, parte 2", S 99.
(3) Gli ammalali rtf rnalaUìe leggere e di bre1·e duralA tulli indlstin!Amente tlevono c.sere avviati sulla linea di tappa, ove la direzione cii organfz7.eriL con metti locali un'infermeria pel ricovero di questi nmmntall, che devono presto rlcnlrare nelle flie. Quando però le armate eseguonu un movimento retrogrado, gli ammalati leggeri clevonsi avviare n localita situate mollo indietro.
(Continua).
BIVISTA BIBLlOGBAFI CA
n ott. c. GROSSIIEIM (General-At•zt). - Il servizio unit ari o alla Mo1tra mondiale dl Ohloago . - Augu c;t Hirschwald, Berlino, J89:l.
Il relalo1·e, per mission(j avuta da S. E. il Minis tro della guer·ra prussiano, visitò la mostra mondiale di Chicago e <>i fermò lù. dal 12 ma ggio al :26 giugno 18H3. L a grandezzn e la m a S{nrfìcen za dei nume r osi fabbricati, costituenti la Mostra, destar·ono nel visitatore le più grAnd i meraviglie.
Naturalmente egli si occupa dr pr·ef'erenza del servizio sanitario rnililare, di cui discorre con competenza uguale alla s ua fama.
militare. - Era esposto un Pust-t:Jospital per 12 IPUt. St com poneva di un f11bbricato di amministrazione a clue pianr, a cui era annessa un'ala per sala di amm alali .
La sala ammalati n on era del lu tto aered ata con letti, ma ve ne er ano due da ospedale quali campioni. Essi sono d i ferro e for·niti di r ete metallica. Uno è munito di ripari pei pazzi e deliranti.
RIVI STA BJBU OGRAFlCA
In alcuni armadi a vet ri osservò il re lalore lulli gli o::rgelti necessan per r icerche chimiche e baUe r io..,ropiche, ma nulla ello f'osse tllerilevolc di considerazione. Os!>ervò pu1·e una ser ie d'Impo r tanti preparati p atologici provenienti dal L·! rm u M edceall\l!useu.m, preparat i microscopici cd a ltro. Vide anche i ben noti moJelli degli O!'lpedali baracclw del 1 Gl -1 RG}, i modelli eli navi ospedali e January) e di un treno ospedal e.
Merilevoli di utlenzione erano due modelli di un antico e nu ovo Posllwspital; un u rmadi o contenente i prepa r ati sui l'isultalr delle lesioni osS•'e ollenutr dal capitano dott. La Garde n egli o-:perirnenli aseguilì con proiellili di vario calibro.
De.;;crwe poi esallamcnle il relatore il nuo, o fucile 11dol· IIJlo dagli SlRli Uniti di America ed un sistema rnollo ingeg noso at!opralo daii'Amet•ica ùel Nord per· identifìcare i ùi!'lertori. 1 suicidi, ecc. In una scheda è mdicata ogni parlicolarila del mrlitare (nome, eta, statura, colo r e dei capellr, degli occhi, ecc.) e nella flgur·a del co r po annessa alla scheda O!!ni deviazione dal normale, cio€> ogni segno particolare , ogni color'e od altro.
Nell'osp edale mil itare è bellissima la ra r macia. E samina poi il Grossheim due casse 0 cofani, l'una di medicinali, r allra di di chir·u r gia destinatr alle sezioni di sanrtil. trasportate da muli; le bo r·se di sanità contenenti quanto può occor rer·e al chirurgo in casi di w·genza e le tasche di sani :.à degli aiutanti e degli infermier i, i pacchetti di prim a medica tura, le casse per cibi, uten s ili ed a tll'Pzzi di cucina , mob ili per ma lati (letti, sed ie, tavolini. ecc.).
Il rl'!alore O!:'Servo in vicinanza dell'ospedale militare alcune tènde per malati, te n de per 170 cadetti ùe ll'accademia m ilitare Michigan delht Plaisa nce e la tenJa proteus a fo r ma di pi r amide per urflciali alle ma no H e, o per ca('ciatori, ecc., le tti da ('8mpv, e tavoli da ca mpo.
I l l'elltlore descriYe PsaUamente lutLi questi oggetti e li illust ra \!On figure.
Visitò, J.m r e, un ospedal e modello di marina, una stazi on e modello di quarantena mariUima.
Do po un esame accurato di lutto il materiale sul se rv tz.io sanitario, il relatore O!'<!':ervo quanto d'importante si vede alla intorno all'Istruzione ed é lieto di affermare eh r . . d l e g 1 amer•cam e Nord, !':ebbene in questo ramo sieno in grande p r ogres!C'o, tuttavia possono anco1•a molto iOJparare dalla Ger·mania. Ciò dimostra il relatore enumerando e dequanto di più importante gli scienziati cd i fabbricanti ed espositori tedeschi hanno mandato alla Mostra in chirurgia, batteriologia, igiene, anatomia, medtcma, gmecologia, oflalmologie, fisiologia, ed anatomia patologica
L'omeopatia. che nt>ll' America del Nord, ha PI'I!SO g 1•ande sviluppo, alla Mosll·a di Chicago, aveva un t>d1fìcio a parte. L•· sale di rnalali e que.la ,Jt operazione suno alle corr1spoudenli cJegli osr •edali comu:1i, e la sola ditTet•enza. naturalmente, è nella fa1 macia.
Il palazzo delle signot•e, stile del rinascimento italiano 1! palazzo per le arti e l'industria coi suoi appareccl11 di va;·io modello per ri sca ldam ento, cucina, illuminazione, per lavatut'.) a vapore e stiratura della biancheria coi vari sistemi di filtri, il vestiario, specialmente dei soidati ame1•1cani i mezzi nutritivi, gli apparecchi per triturare la ca 1·ne, 'le !"lalle per buoi, i mattatoi fermavano in modo particolare l'attenzione del relatore.
Fa in appresso un esame accurato del materiale e!i<pm<to per h•asportare malati e feriti. Un particolare m ezzo di trasporto, solamente possibile attraverso p raterie, è costi tuito dR due lunghe stanghe fermale per una eslremita 11Ì nnilncnti di un mulo, mentre l'a ltr•a estremità poggia sul suolo. La ba1·ella con tenente il malato o ferito è fermata soc.lomeute fr a le due
Desc1·ive l'organizzazione delle compagnie di sanitù, dei soldati infermieri e portaferih l farmacisti americani del Nol'·l prediligono l'uso di ulc<iic inali solto forma rli tavolette, dopo di queste godono molla rinomanza gli estratti liquidi e le forme granulari. l modet·ru medicinali tedeschi come il sulfonall', il somnal, il p.:ntal, l'ioscina, la l'antipirina. l'nn-
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l1hrina, la fenacellna, l'anilina, la resorcina e molli altri ri meggiavano per purezza e quantità.
Gl'istrumenli chiru rgici, gli apparecchi e il maleri nle di m edicazione, nelle sezioui degli e!':positol"i americani, uon g iunli(evano all'altezza che avevano toccato uella Mo!e>tra seco lare di Filade!lìtt. Notevole erano le ferule di rame, sistema L evis, per lo fl'&tlure degli arti, tutte bucate, esposte dai fabb ricanti Ellwood, Lee e Compagno, e pregevole per la lot·o stt·aot•dinaria leggerezza e resistenza. Anche nel mate riale di medica tura il relalore osservò molte utili innovazioni, Cl)tne un recipiente di vetro entro l'Ili si trova la mussol ino antisettica arrotolata e da cu i si estrae e si taglia c:ol.lml'nle •1uelhl parte che occorre; candelette e cateteri tli seta lìlata, ecc An che 1mportante era un nuovo ciuto erniario di .:'-lye, in cui la pressione è eseil"uita da quattro pellottole, disposte come le dita di una mano nella riposiziooe di una ernia.
Ma il relatOt'e, non avendo veduto fra gli il Tiemann, andò a lrovarlo in Yot•k o nel suo negozio ebbe occasione eli ammirare islrumenti chirurgici di rara bellezza. era la ec:posizione ma vi si trovavano pochi per scopi medici, ad eccezione di apparecchi a corrente indotta ed u corrente
Una !'<lraord1naria consideruz,one hanno. nell'America tlel Not•d, le membra artificiali . Dal giu::rno J!iìO al gennaio '1892 non m"!nO tli 21,102 persone furono in!'CI'ille nelle liste uffici ali, perchr abbi8og-n:.wono, quali uwalidi, di membra arlifl ciali e di apparecchi ortopedici. Ottimi Appa1·ecchi, sec ondo il relalo1·e, fabbt·icano il Marks c il Ft·Hes (Ne"-York). An che l!l'i'ltrumenti e gli apparecchi per la c ura dei denti eran o belli'3simi.
II r elalore pren le poi commiato dalla ciLlù J.ianca, cioè da ll'espo!i<lzione e si rer.a a YÌ8ita1·e gli O!i<pPdali specialmente in Chirago, Washington, Baltimora c Xew-York.
In Chicuf.!O ,·isitò il Cook County II O!i<pilal, che egli l!!à aveva veduto nel 1876. Si compone di olio padiglioni di ammalali ("ci per· le malattie intcrue e due per la chirurgia), del fabbricato per J'omministrazione, del fabbricato p e 1' l'm- segnamenlo clinico, dPIIA cucina, del locale per le macchine <' P" l' l» mortuaria. Tutti i padiglioni dei malati •ono a tre JHant e in quelli chirurgici possono essere pure abitali i sotterranei, ove talora si trasportano quei malati che non possono più curati con l'asepsi.
In Chicago, ove le roalaUie infettive sono frequenti, sono m olto in uso le ùisinfeziooi col vapore anche nelle cac:e pri· vale e Cl)n l'acido svlforosCl, il fJUale ultimo, veramenlt>, i• poco cftlcace.
Meritevole di menzio:1e é pure il fabbricato per la :;cuoia delle infermiere, le fJUali sono ammesse dall'età 2:! a 35 anni e vi rimangono, per la relat iva istruzione, due anni.
Il Presbytedan Uospital fu aperto nell'agosto e può accogliere 200 malnti. Il fabbricato ha 5 piani senza. i sotter r anei ed i soltotf'tli. Le finestre sono un poco piccole e non mollo numerose.
Il Denlentiou Hospilal è un piccolo ospedale ove si accohwno, per una settimana ci rca, i pazzi, i quali sono pot per mezzo della ferrovia lraspol'tali all'Insaoe Asylum iu Dunning. Quest'ospedale accoglie pure per 18 ot•e i fanciulli abbandonali o vagabondi e poi li manda ad una scuola indust r iale.
A Dunniog, pres!'o Chicago, visilò il grande ospedale di pazzi (The Cook CounLy Insane Asylum) ed una casa di poveri con l'annessa fallorta.
Il manicomio di Dunning può dare ricelto a 1000 pazzt, si compone di due blocks e òi 4 case di .:!ampagua. 1 blocks sono a due piani; uno dei block8 e riservato ai malati tranquilli, e l'altro ai furiosi e g ravi. Nelle i eRse c oloniche sono i malati piu leggeri.
La casa pei poveri (P oo r H ouse) è lontana IO minuti circa dal manicomio, separata da questo per mezzo di siepe. In essa sono trasferiti i malati cronici del manicomio. li numero dE'gli abitanti sa le talora a 2000. 11 fabbricalo si comportP di padiglioni a più piani.
A Washington raccolse il relatore esatte notizie sul St'l'vizio medico militat>e nell'America del Nord. Qui noteremo
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che l'esercito degli Stati Uniti ha una forza di 2:l a 2i,OOO uomini. Nell'anno 18\Jl raggiunse il totale di 23.269 uomiui. Su 1000 della fol'Za media ammalarono nel detto -anno ·1:365 e ne mortrono 8,05 (la cifra assoluta di morti fu di 213). L'esercito è surldiviso per Lutto il ed ha in totale 11 pQsti permanenti e stazioni ed 8 posti pas-: "l'eFrgeri. 01 questi posti l banno una ro:za di i00·700 uomini (in m edia 487), mentre 57 mmore dt LOO uomini (m media 4i).
Nell'esercito americano l'aìcoolismo è mollo frequente poiclw ad esem 1-,io: nel 1891 sopra una forza d.i 23,269 uomini su 1000 se ne ebbero in media iO,Ol malat• d1 alcoolismo, 1880-1889, 51.25 p. 1000, mentre nell'esercito della Gran Bretagna, nello stesso periodo di tempo, non si ebbero di alcoolisti che 2 ,56, nE'l tedesco, Asclusa la Baviera O20 e nell'italiano 0,03 p. tOOO
Vi s,itò' pure in Washington la stupenda biblioteca medica militare ed il famoso Museo.
Rivide il Barnes-Hospital, che gia aveva de sct•ilto fino dal 1880 e lo trovò assai perfezionato, specialmente per ciò che si agli apparecchi di riscaldamento e di ventilazione.
A Baltimora visitò il famoso Johns 1-lopkins-Hospital. Questo grandissimo ospedale a padiglioni servP. mrt• pe1· l' della medicina. In esso st !ullo ciò che la scienza moderna consiglia per la cura det malati e per gl'insegnam enti clinici.
11 numel'o giornaliero di malati nell'anno 1891 fu d1 ctrca LG.">,
11 numero più elevato in un giorno 197, il minimo t:l:l; nella p()liclinica furono visitati 15,889 pazienti. .
Nel 1816 il t>elatore aveva visitato in New- York parecchi
.()spedali, questa volla visitò York - nel ce ntro della città, anziché alla per·iferia, l'tposte nella necessita di soccorr ere, al più prest? co loro -che riportarono lesioni t raumatiche per tnfor.lunt od altro.
11 ·l 1 che trovasi nel centro della ctlla 111 tnttma <'On- ospl a, . . . . . · con le case vicine L e racrtonl dt tale costr uztone · ... .
Altra ragione è pure che l'ospedale ha un msegnamento
RIVISTA clmico e con la .. l l '·. l>ua posiZIOn e centrale facilita l'" s uc enlt. ...ccesso agir
L'edificio principa le cbe ha meno di 7 piani i di 175 piedi, non ba . . e rr ane1 e le canlioe I . pJan J superiori sono prov,is ti di , cmque stme finestre. gr andtssJme e numerosis-
Nella cantina sono posti !!li a p-er la ventilazione per gl' , ppar e,cclu pel riscaldamento, . • 1 ascem•OI'l come p . · 1 . la dtspensa con la re lati va: UI e l oca h per Nel sotterraneo l'i trova la or r . coi locali accessori. P te tnlca vtcmo alla farmacia
L'ospedale può accogliere 163 l . ciulli, il cubaggio per ogni ; lma contare i iaub . · ma a o P di ctrca 1800 p· d' !CL, la mnggior· par•te delle c:aJ d' . te l cu- I · - e l an.malalt contena '>l etll, ed ogni letto è posto ira due fracchi di ventilazione sono disposr Inoltre gh appauua sua ventilazione parlicola l m modo che ogni letto ha re.
Ospedale tedesco. - L'ospedale led aveva dato ricello che a l t' esco, che nel 1875 non coltt <>-}<> Il . o ma a t, nel ne avc,·a ac- · •. numero det malati l'icevuti al dis 1!l,:!H è salilo a ·>'-: '>j·> Il pensttrto da. - - numero ma"SJmo d · 1 • policlinica ragf!iunse m un giorno '3n 'l . ma ah nella nessa all'ospedale é . . ' t mtmmo L3:!. An. pure una scuola per infermiere
Il Presby terlan-Hospita l fu dis trutto dal fu .l Nel 1891 i nuovi fabbricali d . . oco tte 1889. . ' a ecceztoue della sala di o >e raziOne, erano giù ri co.;;lruiti. Il nuovo ian d re nlquanto diverso d Il' . . P o 1 costruzwne dell'igiene. a anLtco, ma tn relazione coi l padiglioni per l& medicina e per la h' · . c Jrurgta. a quattro ptant, sono PO"tt a mentre t fllbb r ìcaLi piu basl'i occupa_rte del terreno l n questo modo i adi,..hont, l quali pt•Jnctpalmente net loro dite p· . p . 1 1 · tant supe1'10r1 launo sa e dt mal ati, r icevono aria e luce nel modo migliore.
D_i é il fabbricato dell'amministrazione a destra il pad Jghone per opel'ttzioni coi pad' .. . ' . . · · . tguonc per la clururgta· a s tnJslra Il fabbricato della policlìnica l' t l ' cappell l' , ' te ro ac la . a, un par tglìone :solato e il padiglione della medietna. Nel centro la lavanderia.
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Nel cen tro del padi:;tlìone di meJicìna si trova tl local e peì bagni e per gli urìnatori, la sala pei coJwalescenti e una. camera per ìnfer•mieri, mentre ad una estr emità è collocala una sala con 20 letti, e nell'altra parte una sala con 16 letti <la cui si a ccede mediante porta tHI allra sata con 11 letti, collocata perpendicola rmente Alla pr•ìma.
T utte le sale dell'ospedale !"Ono alte 16 piedi, provviste dì pavimento di legoo e di con cemento tin te dì color e piacevole.
L'arredAmento con mobili dt fer r o i.· del tutto moderno. Il riscaldamento si ottiene mediante vapore, la ventilazione è aRsicurata per mezzo di un'alla to rre, la cui base sotterranea è provveduta di una ruol a a tr·uogoll mossa dal vapore. Da queRla t.orre l'aria penetra sotterra in un 12 rande canale che mediante altri canali è distrtbuita a Lutto l'ospe· dale, eccettuali il padiglione isolato e l'istituto patologico. lo questo modo l'aria si r innova nelle sale degli ammalali ogni
10 minuti.
Ammirevolì sono i locali in marmo per· la sala di operazione con anfìteatro pe1· 100 personP. È la. più sala dt operazion e che il relatore abbta veduto in Am e rica.
La nuova policlinica con le relative camere per le osservazioni medtche e le. stanza d'ì!'olamenlo per i malati infettivi è pure meritevole di lorle. Ad ogni camera i• adello un infermiere. Alcuni ospedali hanno carroz:Ge di ambulanza pei soccorsi immediati, le quali a somiglianza di quelle dei pomp ie ri, uccon cavalli requisiti ai d'infortunio. Quivi i medici, che sono nelle carrozze, fornili di lullt i nece!'sa rt istr umen ti ed apparecchi, apprestano i primi soccor si ed ac· i feriti ai relativi
I n conclusion e, l'egregio ed tunico signor G eneralA rzt dolt. Gro ssheim, con quella competenza del !'ervi zio sanitario che lulLi ammirano in lui, ammaestra e diletta. piacevolmente con f!Ueslo libro che è ado r no di 92 disegni.
Delle reaeztont dell& m&no e d e l piede - Ooll. ATTILr<>
C.\1'l'EHINA, professore pareg!!inlo dì rnedrc10a opardtiva nf'lla R. Univer sità di To1·ino. - (Padova, stabilimento Prospel'iui, 1893).
Non può passare inosservAta dai medici militarr que!'l& monografìa che, ollre p1'csenta1·e alcuni lati nuovi e' l oriuinali, raccoglie con r eUo discel'nimento lutte le chirurg1t!he attinenti alle operazioni !-!utldette.
Sebbene non sia cosa agevole il farne un ria t-s unto perclu· l'autore procP.de rapido nella esposizioue delle cose aJdellsate iu ogni pagina senza oziose di,·agaziooi, no nd imeno cei't!ileremo di darne un'idea ai lettori del nosL1·o g ior·nale . Comincia dalla resezione d lla mano .
Pre messa la storia delle vicende a cui nei te mpi passati andò sog-getta quesLa presso i chi rurghi dei val'ii paesi ; descritti i metodi fìnMo conosciuti e la tecnica operativa per la r es ezione Lotale o parziale dell'artico luziora. dl'lla mano; passa ad csporl'tl il nuovo meloòo che egli propone e che, dopo nume1·oso prove eseguite sui cadaverr, pr·Rticò pure una volta s ul vi vo.
Chi conoscere nei suoi minuti pa rt icolari qut>slo nu ovo metodo può ricorr ere od al lavo r o del quale disco rri!imo, od alla R((o'f'ma medica, 21 marzo 189:1, N. 6(), dovo é de«cr·itto con quell'ampit>zza che sì richiede. dire che, allontanati l'anulat·e ed il mignolo dal medio e dall'mdice, s i penetra col tagliente fra il terzo ed il qutlrLo metac11rpeo r·asentando quest'u!Limo ed al'restAildosi appena si sente una l'esistenza che è dala dalla radial e della hase del i 0 metacarpico.
Si prolunga l'inci!'ione dorsale fino all'unione del ter·zo inferiore col terzo medio dell'avambraccio; cosi ch o l'in cisione v olare riesce lunga f> cent., la dorsale 15.
Si possono evitare le due arcate palmari e l'an!'a p r ofonda del cubitale. nes a beante l'arti colazi o ne si estir·pa lutto il cal'po; si r ese cano, se occorr·e, le basi dei me tacarpei e le eslr'emità inferiori d e l radio e dell'ulna; si acco1·ciaoo 1 tendini; si fann o le sutu r e ed i fo g namenh ; e si medica la (Tuarigione. r·imanga in fle!'sion': modo che la mano, dopo "' . . . favorevole al compiersi ·t le atleggiamenlo ,. plU dorsale; ' qua . . essor 1 delle dtla. dei lH funzioni der Il on e. ed il male viene ù' r 'lo e "'pedila. esecuzt , Il metod o e l ItlCI . . . modo che il cuirurg-o Ila O\'rdenza 111 m esso ne . , ·hio cd il ferro. pos!'a por lai'VI . llicaz ioni per la resezione delL'autore pa ssa qurn l a e u l bT e essa é inùi rala: . e della mano e sta l ISC l l Nelle lesioni violente della . d ell'articor a e lì runz1one 111. :Selle dr ur rn ' lozione. 1. el' il clurur"'O militare le . l en te inlel•ec:snn l ? r l . . S on o !;pecra m . . disror i'O delle eslonr l o l do gruppo dove SI . indica 7ÌOill do sec ' . . coli sia coi grosst prodotte c.lalle arrn i da fu oco sia col ptc . . proieLLili. .
1 perat. ioni della res ezi o ne Circa i rl sull alt otlenult con et. o le per casi pa tologici da ù' t' .,08 quelle p1'a rca · della mano, ts rn eo . . l o ..,iandosi per queste ulquelle per tl'auml, l p p g".,rnericana ùella franco• • 1 , ."tic i della " uerra "' • h Lime ar .tali s 8"1. ,... L mente avvt'rte c e l Il turco ruc:<: u Ma g tUs a alemanna , e' e a -. . . noi un val ore r e lativo questo materiale RLaLishr.:o. ha u si fece o sr esegui . d etJOche Hl C UI O nO df' rl VI\ a sarono armi d n fuoco · L a 1Li«ellica · e st u . male la medica ura '. J Ll, in questi ultimi anni ben d iverse da ' JU t'lle o e esei'Cili dello varil'l nazlo m. l' . e e Lratlamenl" conRP. ·t lo delln met 1caz1 nn . .
Segue 11 CI\P 1 o .tolo di con sider·aztom · . indi un 11ltro capr . cnlivo alla r esezrone • . . l do per 'luello cile SI l orlanti in r"pccta mo l analorrnc 1e 1m p ' l palmari esponendo e • 1 1 " atla delle arca e • . rtfe rl sce al n dei c llirut•alti a tale l'ldiverse opinioni degli onalo tnrct , . l e da lui esegutle. guardo e le r·rce r c l .l. o dei m e lod i operallvt, l n e un essme cri IC
Per u lnno vte uello pt•opo:-l'J dal.. ·uti mec:si 8 confr on to con q · gut CtlllOSCI , . ' l'au lO t'e. . . ·olente e specie ili quelle . 0 se nelle lesrom VI • •
E qut per saper . l do essere us ato con va nda proiettile , possa 11 sparar.ùo sui r aoave ri, taggio , riferisce le esperten:te a
RI VISTA Bl BLlOGftoAFICA
coadiuvuto dal doll. R ebuslell o Giuseppe, urnciale medrco riserva, cou la pistola a r o tazione, m ode ll o 1870, relibro mm. 11 che (o di or dinanza per gli ufll ciali del nostro C!-1e r•ciLo.
I n modo a nalogo ed egualm ente diligente viene studrala la re:sezione del piede (tibio-ta r sica).
Espone la s toria di questa opat·azrone; le sue indicazioui; i i ottenuti; la tecnica o pe r ato ria ; e dà la preferenza n l metodo dell'Albanese il quale taglia direttamente sul per one, dove r esta scoperto, e porta in fin presso il cuboide, svincol a col metodo lltJttoperiosLeo, il piede e r·eseca l'articolazione r·imal'la cosi ape rta in tutte le sue parli.
Questo metod o, pubblicato dall 'Albanese a P alermo nel1869, fu 21- anni d opo mventato una seconda volta e dato per suo dal Lauen!"tein.
l'Albanese, il chirut•go di Garibaldi, fu spinto a fer· mar•e co n predilez ione il suo acuto ingegno sopra que5to argo m e nto da CIÒ, che egli primo vide e medicò in Aspr•om o ute la ferila al piede dell'Eroe. Checché ne sia, é una pt·ìorilà chir·ur•gicll con ra gione rivendicata a ll'ltalra.
Chiu.fe il libro un elenco preci-=e indirazioni delle ope1·e e dei giornali, in num e ro di ollre 200, dai quali l'auLoee ebbe ad attingeee.
l n esso non fìgur•&no so llant o, corne oggi co r·re l'uso. norui btu·bllri iu offe o io iffe; ma \'Ì si leggono pure quelli eli ras1gni ch irurghi 1tallani da poco tra pa ssati o tuttora militanti, i quali volse r o la men te e la mano al perfezio11amento d1 ques te a rdu e op!• razioni. Tal i il Larghi, primo a pratica r e m e todiche r e11oz ioni e fin dal 1850, l'Albanese suddetto, Il Vanz elli, il Marga ey, il Grilli, il .:\l or1sani: non omettendo di rammentare che Marco Aureli o Severmo, napoletano del secolo xvu, r e s eco cou eccellenll' r is ul tato l'estremo in fe r iore dell 'ul na per l ussazion o complicaLa.
Co n cldudenùo s i può, se nza andA re incont ro alla taccia rli lodator e, afl'er·mare che gli alli insegnamenti della scuol11 c hirurgica di Padova onde uscì il Catterina non caddero <.:opra infecondo ter r eno. G. A.