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DEL CAlfPO DI BATTAGLIA
composte di tre uomini, con una barella per ogni squadriglia e delle torce a vento. Queste squadriglie senza nessun traino ' leggerissime , possono internarsi nei campi e negli avva llamenti , possono esplorare per bene la zona che è d'attorno alla propria sfera d'azione e possono rendere più utile :;el'Tizio di una macchina cbe si muove lentamente e ad ogni trenta passi trova un ostacolo che le fa ritardare la propria esc ursione. N~m conosco alcun mezzo di illuminazione che possa sostituire utilmente la torcia a vento. Le lanterne co muni fanno ben poca luce e vanno so~gette a spegnersi con fac ili tà; le lampadine elettriche con pila portatile , adoperate a Pari gi nelle e5perienze citate sono troppo suscettibili a guastarsi:
!a torcia a vento resta ancora il mezzo classico per illuminazione nouurna perchè si trasporla dappertutto, illumina bene, e non soffre nè pel vento nè per la pioggia.
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Qoeste squadriglie non potranno, è vero, raccogliere che pochi feriti, ma è lecito pensare che anche col faro mob ile non ~e ne raccoglierebbero molti di più .
Infine è da farsi un'altra considerazione . Quando si deTe portare soccorso su di un campo di battaglia non bisogna riferirsi ad un individuo o ad un gruppo prefiggendosi di aia• tare prima quelli che hanno le ferite più gravi per venire poi ai più leggieri. No, è necessario di dare quelle disposiz ioni che valgono a salvare la vita o diminuire le sofferenze al massimo numero possìbile di feriti. Tra quei feriti cbe fa nno capo al luogo di cura, evidentemente, si soccorreranno per primi quelli che sono più gravi; ma non sarebbe certo cosa commendevole di negare il soccorso a centinaia che da se possono venirlo a chiedere, guidati dal faro luminoso, per andare alla ricerca di pochi che eventual mente possono anche sfuggire alla vigilanza degli esploratori.
Operando nell'accennala guisa è da sperare che quind' in-
LA ILLUMINAZIONE DEL CAMPO DI BATTAGLIA 104-3 nanzi non avverrà più ciò che si è deploralo nelle guerre precedenti. La morte sul campo per mancanza di soccorso è assai più terribile della morte repentina causata dai proiettili neroici. Essa si può evitare con una buona organizzione sanitaria, ed un popolo civile ha lo stretto obbligo di adoperare ogni mezzo che è a disposizione, perchè nessuno abbia a soccombere di quelli che si possono salvare.