5 minute read
i096 RIVISTA
interna ebbero sempre esilo rapidamente letale: altre condussero a morte dopo qualche giorno per peritonite opp ure per emorra~ia.
ReJali\'amente frequenti furono le lacerazioni intestinal i in seguito a traumi al ventre.
Advertisement
In un soldato d, cavalleria che caduto da ca,allo era rimasto sotto ti medesimo, si ll'ovò, dopo due gio rni dell'avYenuta morte, emorragia interna con tolale lacerazione trasver sale dclrintestino tenue a 90 centimetr i sotto lo stomaco.
Un soldato del treno il qu ale aveva riportato un calcio di cavallo al ventre fu trattato per tre gio rni colle applicazioni di ~hiaccio e cotruso interno deffoppio; pareva che tullo andasse bene quando al 4° giorno il paziente morì quasi a d un tratto con violentissimi sintomi di peritonite. All'autopsia 1ti constatò divisione completa trasversale dell'intestino tenue ad 80 CPntimetr i sollo il piloro.
I n uu sergen Le il 'I uale dopo riporla ti più calci al ven tri" ave\'8 con tinu11lo a cavalcare per un cerlC\ tempo e che poi mori d1 peritonite, si tro,ò l'intestino tenue 23 centimetr i sopra la val\'ola laceralo per due terzi della sua periforitt.
Circa alle fratture devesi notare anzitutto che delle fratture del cranio, 10 furono cura te co11 operazioni chirurgiche, c ioè con incisioni, colla scoltura e colla estrazione di scheggie, ecc., a queste si aggiungono tre operazioni per carie (totale ope1·azio11i sulie ossa 13); cinque di esse ubbero esito letale. Lina frattura della 10• costola guarì non con call o osseo, ma cori formazione di sostanza connettivale intermedi a , il che diede origi n e ad un'ernia polmonare, la quale nel periodo di 1 l mesi si sviluppò lanlo da acquistare~, ce 11l1metri di diametro e fare sporgenza di altri 3 cenli~elri s ul li \·elio de lle pareti toraciche quando il paziente tossiva.
Il dotl. Nicolai ebbe a trattare con felice esito una gravissima frattura molteplice e comminuta della cassa tor acica : l'a pparecchio che egli a dottò consiste in una corazza fall a di forte cartone che venne adattata alla parete anteriore del torace media nte empi<1stro adesivo fuso. La lesione e r a avvenuta pn schiacciamento con tro un vagone ferroviario . Lo
Chirurgica 1007
sterno era stato dal colpo slMcato tanto a destra che a sinistra de lle quattro p rime costole e sotto la respirazione si vedeva quest'osso muoversi liberamente in avanti ed indietro, le due clavicole erano fratturate e lussate, ed erano pure fratturate più coste d'ambo i lati con una scapula; inoltre esisteva una frattura in un braccio ed una fenditura del bacino a sinistra con paralisi della vescica e del r etto, da ultimo eravi lesione polmonare che era riv elata da un pnfisema diffuso.
Assai interessante è un caso di frattu r a della coscia che fu complicata ad embolia grassosa e seguita da guarigione. 1 minacciosi fenom~ni che si manifestarono fino al terzo giorno di malattia, come cefalalgia, per dita di coscien za, dispnea, battiti di cuore accelerati ed irregolari, iuegua· glianza delle pupille, contrazioni toniche nei muscoli degli arti ed esantema maculoso, si dileguarono poi da sé, me!ltre si scopri e si continuò a veder e per qualche tempo la presenza del grassc, nell'or ina. Nelle fr atlure della rotula non si ollenoe la riunione ossea dei frammenti che colla sutura e colr applicazione degli uncini di Malgaigne, mentre che cogli apparecchi e colla fasciatura la riunione si fece per tessuto conne ttivo .
Tra le lussazioni rare vien ricordala una lussazione sopra coracoidea dell'om ero, che fu causala da. una caduta su di uo izradino a b raccio disteso diretto indietro; probabilmente questa lussazione era consociata a frattura del processo coracoide o. 11 capo dell'omer o poteva invero essere ricondotto a posto assai facilmente, ma si spostava sempre. Solo median te la sospensioni> si potè ottenere una riposizi one permanente.
Si é pure osservala una singolarissima lussazione este rn a di tuUe e due le rotule sullo stesso individuo, probabilmen te congenita. Nella complela estensione del ginocchio era poco palese e si face,•a assai visibile a ginocchio piegato. Una lussuzione dell'articolazione astragalo -scafoidea con spostamento dell'astragalo sopra lo scafoide riportò un soldato cadendo da cava Ilo colla punta del piede ri \'Olla in basso, q•.!indi in esagerata esten sione.
·1098 RIVISTA
Un'altra lussazione abbastanza rara tra il tarso e il mela.tarso con spostamento delle singole ossa tarsee tra loro, avvenne in un alLro saldalo di cavalleria che cadde insieme col cav8llo in modo che quest'ultimo gravitò sopra il piede dell'uomo in stato di flessione.
Alquanto ricca è la statistica delle ferite d'arma da fuoco, Se ne verificarono 789 con 16 morti, quindi con una mortalità del 2 p. 100. Una gran parte di queste fe rite ~onsistevano in lesioni accidentali riportate nel maneggio di mun izioni da bersaglio ed altri materiali esplosivi per eser citazioni.
Relativamente numerose però furono le operazioni di estrazioni di proiettili o frammenti di proiettili con sequestri sopra feriti superstiti delle ullime guerre.
Le ferite da punta del petto ebbero un decorso felice anche quando era stato leso il polmone.
Furono anche segnalati gli strani effetti corpo umano. L'uomo che ne fu colpito era un soldato il quale stava in servizio di sentindla. Il fulrx_iine pe~etran~o nella garetta dalla sua par l-e superiore salto sul fucile ed lll• vestendo le aambe dell'uomo gli lacerò un calzone ed un gambale di ~uoio uscendo finalmente dal disotto dello stivale. Le lesioni ma teriali riportate furono relativamente leggere, cioé scottature superficiali delle dita dei piedi; però subito dopo il colpo la gamba offesa andò soggetta per qualche tempo a sussul ti muscolari ed a dolori. Coll'uso della morfina e dei fomenti caldi si ottenne la sollecita guari gione. . .
Molte furono le operazioni chirurgiche prttllcatò a van scopo curativo e su organi diversi. Se ne registrarono 279 . Tra queste si contarono i5 allacciature di grossi vasi, tutte se!"{uile da guarigione, compresevi anche tre allacciature dell'art.eria crurale sotto rarcata di Poupart, una della carotide comune, una <lell"iliaca per aneurisma della poplitea & ferita della femorale, e una della succlavia.
li prof. Rc,ch allacciò la tiroidea superiore ad altre arte~ie nella ghi a ndola ti roide a scopo curativo di un gozzo c1st1co
CHIRURGICA -f099
con esito di guarigione completa ottenuta nel periodo di H gio1ni.
Furono praticate 16 erniotomie, di cui tre seguite da morte. Nove laparotomie, di cui quattro per ileo ed una per stenosi intestinale consecutiva ad ileo-tifo, tutte cinque con esito letale. All'incontro guarì uno dei quattro operati in cui Ja laparotomia venne pr a ticata per ferita d'arma da fuoco e ferita da t&glio del ventre. Gli ascessi periliflitici che fu rono aperti in numero di sei, guarirono tutti meno uno.
Si eseguirono 38 resezioni articolari distinte come segue: sei all'articolazione radio-carpea (guariti quattro, due amputati più tardi, tutti per carie- articolar e). Nove resezioni dell'articolazione omero- cubitale (otto guariti, uno amputato in seguito), di cui due per frattura complicala, gli altri per suppurazione a rticolare. Tre resezioni dell'articolazione scapolo-omerale con un morto. U ndici resezioni al piede (sei ixuariti, due tuttora non gu ariti , tre operati successivamen te). Quattro resezioni al ginocchio (uno guarito, due morti, uno amputato, tutti per carie articolare). Finalmente cinque resezioni dell'anc a (due guariti, due morti, uno amputato, tutti per carie articolare).
Delle 141 amputazioni segnalate nella r elazione, 14 furono doppie amputazioni, delle quali 2 finirono colla morte, mentre di tutti in complesso gli amputati si ebbe il 26 = 18,5 p. 100 di mortalità, dei 34 amputati alla coscia la mortalità fu di 10 = 29,8 p. 100. Tra le 21 disarticolazioni se ne notano oLto del braccio, con quattro decessi, tre della coscia , con due morti (una guarigione, sarcoma).
Nel capitolo medicazione d<Jlle fe r ite si tralla per esteso del mater iale antisettico qua1e fu prescritto dal regolamento sul servizio sanitario in gue rra e come poi fu modificato durante il periodo di tempo a cui il rappo r to si r ifarisce .