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RIVISTA DI TERAPEUTICA
Aotdo oanfortco. - (Therapeutische Reoue der Allgmen. Wiener med. Zeitung, 1891).
L'acido canforico ha la formula C8 H' (COOH), e si ottiene col riscaldamento della canfora con l'acido nitrico. È in cristalli scoloriti trasparenti, di sapore amaro; è poco solubile nell'acqua, si scioglie più facilmente nell'alcool. li miglior modo è prenderlo nelle ostie, ma può anche usarsi in soluzione alcoolica nei malati, a cui non ripugna il sapore amaro.
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Nella pratica medica l'acido can:orico fu introdotto dal Fi.irbringer, dopoché il Bertagnini pel primo lo aveva sperimentato su se stesso per du~ giorni alla dose di 12 grammi senza alcuna conseguenza. 11 Fi.irbringer usò l'acido canfo. rico nella cistite, nella diarrea e nei sudori notturni dei tisici con buon risultato; il Reichert e il Niesel lo usarono localmente nelle malattie catarrali con discreto buon successo. La sua proprie~à di arrestare il sudore fu accuratamente studiato dal Leu, il quale stabilì la sua azione contro il sudore dei tisici e dei reumatici.
Il Bohland lo sperimentò nei malati con abbondanti sudori notturni. Dopo aver dato a questi malati per due o tre giorni l'acido canforico, cessavano i sudori notturni per alcuni giorni, fino a quattordici giorni e anche più, in alcuni casi cessarono i sudori nollurni completamente, ma questi erano quei casi in cui anche lo stato morboso de'malati migliorava.
L'acido canforico fu somministrato a 30 maiali in 48 diverse occasioni: si mostrò efficace quaranta volte, otto volte falli. Questo resultato di già cosi favorevole, avrebbe potuto essere più fàvorevole ancora secondo il Bohland se il medicamento fosse stato dato in maggiori dosi iniziali e in tempi più convenienti. Il Bohland trovò in alcuni malati che sudavano di r egola verso le tre del matliho che un grammo di acido canforico dato alle 9 di sera impediva il sudore fino alle cinque o alle sei della mattina; :se ne erano dati 2 gr. o 2 «;, l'effetto non era molto diverso; ma se l'acido canforico era eomministrato alle due dopo mezzanotte, il sudore si arrestava già con una dose di 1 grammo. Ordinariamente però il tempo de1la somministrazione era dalle 9 alle 10 di sera e 111 dose di. 1 a 2 1/ , gr. Si raccomanda di dare la dose piena di sera, e di giorno non darne. Non fu mai osservato il vomito od altri molesti accidenti; una volta fu osservata una eruzione scarlalliniforme che però poteva anche attribuirsi alla antipirina data insieme.
L'acido canforico non agisce sulla temperatura nd influisce sul corso della malattia. I malati dormono molto meglio perché non sono molestali dal sudore.
Il canforato di soda è più solubile ed ha reazione neutra. Frr dàto 58 volte a 11 tisici con lo stesso resultato dell"acido. È notevole che agisce solo nel sudore dei tisici, almeno fallisce molto spesso nel sudore per altre cause. Bohland sostiene che la sua azione sia quella di moderare l'apparato sieroso secernente del sudore.
L'acido canforico è un buon mezzo anlifermeotativo e dovrebbe essere usato con vantaggio io tutti i casi di diarrea fermentativa. li Bohland confermò questa azione io due casi di diarrea tubercolare che non era stata potuta frenare con aHri rimedi . Nella cistite 1 gr. di acido canforico dato tre volte il giorno ristabilì la reazione acida dell'urina. Questa anche nella estate si conservò per più giorni acida e inalte rata. In cinque malati della midolla spinale, la cistite guari completamente con l'acido canforico, in altri casi il catarro vescicale fu molto migliorato, in pochi casi non fu modificato. Circa la eliminazione dell'acido canforico, il Bohland trovò che essa comincia due ore dopo averlo preso e dopo cinque ore è terminata, quando il medicamento é stato preso a di-
RIVISTA giuno; quando è preso a stomaco pieno la eliminazione ritarda, di modo che questa comincia solo dopo sei ore ed é compiuta dopo dodici ore. Solo una parte ne comparisce nell'orina, il resto od è ossidato nell'organismo ed evacuato con le fecce in forma di comb inazione insolubile, od é eliminato per allri organi secretori.
Il Combemale usa l'acido canforico alla dose di due grammi sciolto in un siroppo alcolico aromatizzato. Lo somministra sempre alle 7 di sera, e in seguito alla osservazione di cinque casi di tifo e di uno di sifilide polmonare e di convalescenza di tiro accompagnati a profusi sudori, viene nelle seguenti conclusioni:
1° L'acido canforico possiede un'azi one particolare contro il sudore notturno dei tisici.
2• Due grammi dati la sera in una volta è il miglior modo di somministrazione .
3' Esso non ha alcuna conseguenza spiacevole. Il Combemale crede che !"acido canforico distrugga i prodotti solubili dei batteri, senza però darne alcuna prova.
Polltermo addominale . - Prof. Sc1P10NE GIORDANO. (Ga:uetta medica di Torino, 5 maggio 1891).
Il politermo è un nuovo strumento ideato dall'autore allo scopo di surrogare efficacemente ed economicamente le applicazioni ghiacciate con vesciche più o meno trasudanti e diffic_ili _a tenere in sito, ed anche i cataplasmi di !inseme, previa, m questo caso, una larga unzione oleosa sull'addome coll'interposizione di una flanelia .
Venne dello politermo perchè può assumere diverse temperatuN>, da o• a 100•, riempiendolo d'acqua calda, o fredda o a.oche di neve; addominale perché questo recipiente metallico è fatto, come la sua curva lo iodica, per essere applicato sull'addome.
Col politermo si può, grazie alle due aperture che ha, senza muoverlo di sito, mantenere una temperatura costante il che co~tituisce un vantaggio essenziale nelle metrorragi; pu~rpe:1'ah, ~ella peritonite, vantaggio che non si ottiene cogli ep1tem1 ordinari.
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A codesta azione dinamica vuolsi poi aggiungerne un'allra non mtino pregtlvole, la meccanica, cioé quella del peso; azione utilissima co me moderatrice degli efft1Ui del vuoto rapidamente facenlesi nell'addome in seguito a paracentesi per idrope, e piu ancora dopo il par to specialmente nelle multipare.
Bromurazi one ed a ntlaepal lntestlnale. - FÉRÉ. - (Jour• nal de Médecine et de Chirtlrgie, aprile, 1891).
11 dott. F é ré ha osservato che in un gran numero di malattie, e specialmente nell'epilessia, si nota sovente un ostacolo insuperabile alla somministrazione necessaria di dosi elevate di bromuro. Questi malati soffrono frequentemente di costipazione e di gonfiamento del ventre che possono es· sere causati da un certo grado di paralisi dei muscoli intestinali determinata dal medicamento. Una gran parte dei disturbi digestivi e dei disturbi generali del bromismo é . causata dalla stasi intestinale che favorisce l'assorbimento delle materie settiche. Guidato da queste presunzioni F éré ha cercato di praticare l'anlisepsi intestinale nei malati minacciati di perdere i vantaggi della medicazione bromurata a cagione delle minifestazioni cutanee soventi dolorose, e dei distur bi gastro- intestinali, talvolta precursori d'accidenti più gravi. L'anlisepsi è stata ottenut-a amministrando quotidianamente 4 grammi di nttftolo e 2 gr ammi di salicilato di bi· smuto, presi in due volte.
I risultati sono stati molto soddisfacenti e gli accidenti cutanei, segni esterni del br omismo, himno cessato di manifestarsi o sono scomparsi allorquando nessun altro mezzo era riuscito a combatterli. Si è potuto somministrare allora quanto bromu,.ro era necessario.
A queste dosi, il naftolo ed il salicilato di bismuto possono essere tollerati per mesi senza alcun inconveniente. li loro effetto immediato é generalmente un aumento dell'apdispetito e la scomparsa dei disturbi digestivi che sono, si può dire, costanti nei malati sottoposti a forti dosi di bromuro.