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RIVISTA D'IGIENE
KliBLER. - Bloerohe aopra l'uao pratloo dl Altri aenza. presdone - llatema Chamberlan-Paateur. - (Zeitschrift fur Hygiene, fascicolo VIII, i890). · come si fece l'anno scorso (V. Giornale medico, 1890, pagina 375), diamo un elenco dei prepa rati pervenuti durante il 1890 al detto museo.
Kubler, nel!' istituto d'igiene di Berlino, ha solLoposto ad una serie di esperimenti il fiitro proposto da Chamberland e Pasteur, ed usato specialmente in Francia e nel Belgio. Le esperienze hanno condotto al risultato, che questo filtro da bensì in principio, per tre o quattro gior ni circa, ua acqua esen~ da batterii; ma che più tardi lascia, p11ssare una quantità straordinaria di germi. Kii.bler lo ritiene quindi come insufficiente.
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Il suo uso non è neppure raccomandabile dal pun to di vista pratico, giacché può forni r e una quantità d'acqua relativamente bastante solamente mediante preparazioni frequentemente ripetute, minuziose e col pericolo di contaminazione.
Il lavoro del Kllbler, illustr ato da tabelle dimostrative, ha contr ibuito essenzialmente a chiarire il giudizio sopra questo filtro stato uHimamente introdotto in grande estensione nell'armata francese.
•a•eo anatomo-patologloo della Souola d' applloazlone 41 sanità mllltare .
Come si vede, qu€sti preparati non sono $lati molto numerosi; e il concorso per parte degli ospedali i::niJitari avrebbe potuto essere più largo. P er incarico avuto <;!al sig. Ispe ttor~ Capo, raccomandiamo vivamente a cui spetta di fare in modo che questa collezione, che è tra i più importanti mezzi di studio messi a disposizione dei giovani allievi ufficiali medici riceva quell'incremento che le è necessario perchè possa raggiungere pienamente il suo scopo.
PROVE-
PREPARATI :i
2 » della base del
NIENZA
PRiPARATORI i Frattura dello slerno . . i )) »
Cap. med. Gozzano. cranio Osp. di »
3 » del c r onio . . Torino )) " ,.
4 » della base del cranio . . . 1 Ten. med. Cigliutti.
5 Sarcoma del femore . . IOs. Udine Ten. col. med· Mont!.
6 Muscoli dell'occhio . . Ten. col. med. Pretti.
7 Ganglio di Gasser e seno caver noso . . . . .
8 Capsula del Tenone . .
9 Logge aponevrotiche del bacino. . . . .
10 Frattura del cranio.
)) » »
11 Cassa toradca con diaframma . . . .
Scuola d' applicazione disanilA militare
)) • ,. .. I) I) Ten. med. Savini. )) )) )) » , ,. »
Annunzio
La Redazione del Giornale, per la parte riserbata ai signori colleghi della R. a Marina, fu assunta dall'egregio dottor Rosati Teodorico, medico di 1• classe, avendo il dott. Petella cav. Giovanni preso imbarco, per esigenza del servizio, sulla regia nave-scuola Maria Adelaide .
Dolenti di dover ce~sare dagli amichevoli rapporti d'ufficio contratti col carissimo collega ed amico, ci conforta la certezza di poterne stringere di egualmente affettuosi col suo degno successore, la cui atti va ed abile collaborazione sarà, come fu quella del collega Petella, utile alla nostra pubblicazione, ed egualmente apprezzata dai colleghi tutti.
LA DIREZIONE.
Cjrca Un Caso
DI CALCOLO YESLICALE IMPEGNATO NELL'URETRA
Ed Estratto
:vIEDTANTE MASSAGGIO ED INCISIONE
Lettura fatta alla conferenza scientilìc;i del mese di aprile !891 presso lo spedale militare di Parma dal dottor ZelOrino De 8iwone capit~no medico
In seguito ad invito del signor direttore di questo ospedale Vinai cav. Giacomo dirò brevemente di 'un caso di ca lcolo riscontrato nel soldato del distretto militare di Cagliari, Carla Salvatore della cìnsse 1870, ed assegnalo al 63° reggi· mento fanteria .
11 Direttore
Dott. FBLICB BARO FFIO generale medico.
11 Collaboratore per la R.• Marina
D.• TEODORICO ROSA'l'I
11 Redattore
D.• RIDOLFO LIV I Jled,eo lit r elau, Capitano medico.
NUTINI FEDERICO, Gerente.
Per quanto avessi indagato nel passato di questo individuo, venuto sollo le a rmi con l'ultima leva, non mi è riuscito di r intracciare nessun precedente gentilizio, nessuna pregressa entità morbosa importante. Dicesolamen.Le il Carta che da bambino avvertiva di tanto in tanto unn certa difficoltà nella minzione, alla quale però ha dato sempre pochissima importanza, non producendogli g ravi fastidi. Sicché, stando a quello che il Carta riferisce, i primi sintomi im~ortanti del male si deter· minarono la noi.le ùel 29 gennaio u, s. quando il sottote nente medico De Simone signor Luigi, chiamato d'urgenza a visitare il ripetuto Carta, che sentivasi molto male, ebbe a riscontrare: orgasmo, polso pict:olo e frequente, ritenzione di urina, dolori al basso ventre ed al pene, tumefazione paìpabile della vescica, tenesmo vescicale. Fu praticato il catete82
1298 CTllCA UN CASO DI CA LCOLO VESCICALE, ECC rismo con catete re metallico e si avvertì solamente una leggera resistenza al collo della vescica . L'urina vuotata era notevolmente pallida, chi ara ed abbo_ndante. Il 'mattino seguente l'ammalato si sentiva abbastanza bene, ciò nonpertanto a meglio constatare la causa di tale fenomeno, ~acendo a me difetto e tempo e mezzi, lo inviai in questo ospedale. Ne uscì il ,i. febbraio e vi rientrò la notte del 5, essendosi ripetuto l'accesso di ritenzione con sintomi piuttosto gravi . Fu quivi degente fìno al 20 dello stesso mese quando, essendo riuscita negativa la ricerca di calcoli, e non avendosi alcuna nota di fatti infiammativi acuti o cronici, fo me,so in uscita.
L'accesso si ripetè ancora una volta il 5 marzo, e rinviato il Carta all'ospedale, vi rimase fino al "9 dello stesso mese, quando ne usci con decisione di rivedibilità, in segu ito a rassegna.
Il giorno 22 marzo nell'ora della visita medica fui chiamato in frntta al letto del soldato Carta, nel quale si era ripetuto l'identico accesso di ritenzione urinosa.
La sindrome fenomenica era simile a quel la riscontrata altre due volte; solamente facend? ;;rncora l'esame della parte posteriore della porzione cavernosa, membranosa e prostatica del l'uretra, dall'asta, dal perineo e dal retto, avve rtii verso la radice del pene un nodulo duro e leggermente spo$tabile.
Cercai allora col massaggio e colle adatte manovre portare il corpo estraneo verso l'apertura cutanea dell'uretra, e vi riuscii fìno alla fossa navicolare, dove il corpo si arrestò e mi riu:;cì impossibile a smuoverlo. Allora. essendo sprovvisto del cucchiaio articolato di Lerois, della pinzetta di Hunter, di quella uretrale di Pitha, infine di qualsiasi mezzo adatto all'estrazione dei corpi estranei endo -uretrali, e pensand o
CIRCA UN CASO DI CALCOLO VESCICALE, ECC. 1299
.::be il più delle volte l'incisione dell'uretra riesce meno pericolosa della lacerazione, inevitabile nell'estrazione violenta, praticai inferiormente una in cisione longitudinale di circa 2 centimetri colla ma~giore esattezza possibile e la approfondii a strato a strato fìno a rnggiungere il calcolo, che estrassi con la pinza.
Per la forma il calcolo che presento, e del quale ho fatto ripetere la figura a granrlezza naturale qui sotto, può rassomigliarsi ad nn proiettile Vetterli, ad un piccolo acino di ghianda, e più d'ogni altro ad una gelsa-mora, perchè nerastro e bernocco1uto. Pesa gr . 2 e centi gr. 76, ha l'altezza di mm. 23, il perimetro mag~iore di cent. 4 il diametro massimo di mm. ·13 è molto duro, ,ed all"esame chimico risultò composto di ossalato di calce con traccie di acido urico.
L'operato rimase nell'infermeria del corpo per giorni 7, durante i quali avvertiva solamente nella minzione leggiero bruciore nella fossella navicolare. Non ebbe in detto periodo neanche incontinenza d' urina, caso frequente dopo il passaggio di un grosso calcolo nell'uretra, il quale producendo una notevole distenzione della stessa, determina la paralis i dello sfintere .
Cl settimo giorno, quando il Carta partì per rocarsi in patria, t' apertura fattagli si era perfettamente cicatrizzata e non avvertiva più alcun disturbo.
La relativa importanza di questo caso clinico si poggia solamente sulla natura e grandezza del calcolo venuto fuori liberamente fino alla radice dell'asta, ed alla difficoltà che sempre si presenta nel dilfèrenz iare le nevrosi dalle calcolosi Tescica li.
Infatti ordinariamente i calcoli che vengono emessi con l'urina raggiungono la grandezza massima di un fai:,(iuolo,
11300 CIRCA UN CASO DI CALCOLO VESCICALE, ECC. mentre il calcolo in parola ha come si è detto un perimetro di centimetri 4.
Dicevo inoltre che questo caso viene a dimostrare ancora uo:1 volta la grande difficoltà esistente nella dilTerenziazil)ne dei fenomeni prodotti da nevrosi da quelli prodotti da .calcolo vescicale.
Infatti, dopo le scrupolose e ripetute ricerche del cakolo fatte in questo ospedale con es ito neg;i.tivo, non potendo pensare ad un crampo secondario da malallia infiammativa acuta o cronica, per l'assenza della febbre, per la mancanza di elementi anormali dell'urina ecc. ecc., come pure ad una prostatite od uretrite, perchè ne man(;avano tulli i caratteri. noo si poteva pensare che ad una nevrosi vescic:ile e propriamente all'iscuria spastica .
Da dò anche perchè il Carta, isolano di nascita, si presentava di carattere tendente all'ipocondriaco.
Non è quindi da meravigliarsi se da noi non si è fatta una diagnosi esattissima; e se il grande Velpeau nel caso opposto facesse tre volle l'operazione di pietra non trovandola, perch è s, trattava di una nevrosi.
Vi erano però due criteri clin ici che mi fecero sospettare l'esistenza di un calcolo, sospetto che manifestai (in dal principio al tenente medico dolt. Buccin i (capo riparto della sezione di chirurgia dell'ospedale) cioè quei dolori che il Carta accusava nel glande e longo l'uretra, dolori che, d:ffusi per le diramazioni peniane del plesso sacrale, sono dai clinici tenuti in gran conto per differenziare i dolori puramente nevrfllgici da quel li dett1rminantisi per la presenza di calcoli in Yescica; e lo stato nervoso dell'ammalato, il quale si dava un po' a melanconia. non era poi lale da produrre si intensi fenomeni vescicali; non era infine un isterico, un neurastenico per onanismo o pt1r eccessi venerei.
CIRCA U,~ CASO DI CALCOLO VESCICALE, ECC. 1301
Il cervello, ii midollo spinale non producevano alcun disturbo; l'appareccbio genitale e digestivo funzionavano normalmente, non si avevano neanche nevralgie diffuse, e questo sospe tto, per quanto fondato su giusti criteri clinici, divenne più cbe un dubbio quando riuscirono sempre negalive le ricerr he del calcolo.
Ed allora, avendo notato l'apparizione intermittente ad accessi di sintomi simili, il ritorno del benessere completo dopo terminalo l'accesso stesso, il conservarsi normale l'urina durante e dopo quest'ultimo, non riscontrandosi nè restringimento uretrale, nè prostatite, nè calcolo, mi convinsi ancor più essere la ritenzione d'urina di carattere nervoso, trattarsi infine di iscuria spastica.
Il calco lo però constatatosi nell'ospedale militare nel momento di mettel'e in uscita il Cnrta, e da me estràtlo, venne a togli ere il dubbi o della nevrosi.
Ed ora la ritenzione d'urina ad accessi si può spiegare, o perché il calcolo, ponendosi presso la luette vescicale davanti all'apertura interna dell'uretra, ne impediva la emissione o per uno spasmo riflesso causalo dal calcolo capitato proprio nel trigono del Li eutaud dove si espand;;no a preferenza i rami spinali .
Non mi accingo alla ricerca della genesi del calcolo se renale o vescicale, se dipendente da una particolare anomalia del ricambio materiale, àalle anormali fermentazioni dello Scherer, dal catarro calco lifico di Mechel, perché mi perderei in un cumulo di ipotesi senza potere poi in ultimo asserire quale essere la vera.
Constato solo che il nostro caso rientra fra quelli mollo rari di calcoli ossalici (sei per cento): fra quelli rarissimi direi quasi di lihera emissione dall'uretra vista la grandezza del calco lo.