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La Scuola di Applicazione per le Armi Dotte (1839-1851)

Ne l 1839 Carlo Alberto soppresse la Scuola Complementare sostituendola con la Scuola di Applicazione per le Armi Dotte. obbligatoria per gli allievi dei Corpi Reali di Artiglieria, Genio e Stato Maggiore usciti dalla Regia Accademia Militare, da cui la Scuola ancora dipendeva. l corsi si dividevano in materie comuni a tutti i frequentatori (mineralogia, metallurgia. topograf ia , impiego dell'artiglieria, fortificazioni, ponti militari) c materie special istiche (come fabbricuione delle polveri e balistica per Artiglieria e architettura civile c militare per il Genio). Tra g li insegnanti di maggior prestigio figurano alcuni valorosi UlTiciali che diedero poi anche un importante contributo alla politica nazionale. Jnnanzitutto Giovanni Cavalli, che ebbe fama internazionale per i suoi studi e le sue geniali invenzioni relative all'alleggerimento e al perfezionamento delle artiglierie da campagna, nonché per la costruzione di un innovativo cannone rigato a retrocarica. Cavalli inoltre partecipò valorosamente alle campagne contro l'Austria del 1848-1849 (in cui si distinse nella presa di Peschiera) e del 1859, arrivò sino al grado di Tenente Generale e fece parte, prima co me deputato, poi come senatore, del Parlamento Nazionale. Un'altra figura di eccezione è quella di Luigi Federico Menabrea, Ufficiale del Genio laureato in matematica, architettura c ingegneria: insegnò matematica sia presso la Scuola, sia presso rAccademia Militare, affermandosi come studioso di livello internazionale nel campo della meccanica razionale. Autore di una brillante e rapida carriera (Luogotenente Generale nel 1860), si distinse per capac ità ed eroismo nelle prime due guerre d'Indipendenza e per questo venne insignito del titolo di marchese e decorato della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Svolse anche una importante e lunga attività politica come Deputato e Senatore fino alla nomina a Ministro in vari dicasteri e a Presidente del Consiglio dei Ministri. Appassionato studioso era invece Paolo Ballada di Saint Robert, Ufficiale di Artiglieria, insegnante di balistica e autore dj opere di notevole valore tecnico-scienti fico su meccanica, ipsometria e termodinamica.

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La Scuola Complementare per gli Ufficiali di Artiglieria e Genio (1851-1863)

A seguito delle esperienze della Prima Guerra d'Indipendenza e della conseguente riforma dell'esercito sabaudo, veniva nuovamente operata la separazione tra i corsi della Regia Accademia Militare e quelli teorico-applicativi. Per lo svolgime nto di questi ultimi il Re Vittorio Emanuele 11 nel 185 l sostituiva la precedente scuola con la Scuola Complementare per gu Ufficiali di Artiglieria e Genio, autonoma rispetto aU'Accademia. l direttori di questa scuola diedero un contributo importante al processo di unificazione deU' ltalia. Il Maggiore Alessandro Della Rovere comandò l'Istituto fmo al 1855, dopo aver preso parte alle campagne del 1848 e dell849.ln seguito partecipò alla Guerra di Crimea ed alle campagne del 1859 c del 1860-1861 e fu nominato Ministro della Guerra del neonato Regno italiano dal 1861 al1864. Dall 856, a capo della Scuola vi fu il Maggiore Ce&'ll'C Ricotti Magnani che partecipò alla campagna del 1848, alla Guerra di Crimea e alla Battaglia di San Martino. Venne eletto deputato in varie legislature e, dopo il 1870, nominato Ministro della Guerra. A lui si deve, in quest'ultima veste, il primo radicale processo di ristrutturazione ed ammodemamento de!J 'Esercito Ttali ano. Nel 1860 veniva realizzata l'unificazione nazionale e il 18 febbraio 1861, in Torino capitale, dinanzi al primo Parlamento italiano, il Re Vittorio Emanuele II, con Regio Decreto dcl24 gennaio 1861, sanzìo nava la trasformazione dell'Armata Sarda in Esercito Italiano. Il primo problema da risolvere era quello di completare la fusione dei vari Stati della penisola cominciando con l'amalgama dei quadri, compito che fu affidato alla Scuola Complementare che però nel 1863 fu sciolta

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Atrardcllaraealo dell'Artiglieria •

4. blruzioni nrie cl'Artiglicria allorno al canllo

6. Scuula del condurre •

G. Sen'i1io e puotamtlnlo clelle hocche da fno.-o . •

'7 blndiOile trorica tlt•llo cvt>luziooi di baneria aUac:c.ata

8. Srualla tcutit·o- pratiea di zal't"' e eli mina .

9. Caritamen&o d aft'tu•ti e .-arri d'Artiglieria •

10 ld. dtol materiale dei Par.-bi del Geoio n. prati.,he sulle del Genio tt. I d praliehe geodetiche • tS Man o pr.rc di forza cl ' acsedio t4. Id li foru J'Clr le piaue e g li ar:M\oali tJ Cost•uzione òi piccoli pon ' i

11 Canlleriza n. &-hrrma t . Scaola delle distanze . . t . Scuola tli •rz•o nc e batteria allat:cata . . • . •

Jllruaoni Ja swllc lande eli San Jlauri•in 11el l 0 anno di corm.

3 diltic Jii , nelle marcie., oc cupaxioue Ji posizioni, ac camJ'lmento drllc halt e rie, ecc •

4. pall!leggiatc a c:wallo per ahilnare gli allieTi alle marcle, alle c urt• tlei ca ,alli m mar cia c per i s truzione sul n•odo di utilizurn le po siz io ni ller Cl JM!r la difesa

6 Tiro al bersaglio t•ol moschetto e. «:olia pit'tola • • •

6 1 Id. t•olla e.arahina da h('rsa((liere • • •

• Id. l'oll e l•ocd•o da tla muro, eia campò o da •

8 E!leruzione 1lr.l tiro di hattaglia • • • • •

O. di hn•c cic ne ' le forlili l'azioni campali con le artiglierie " eon &e minn •

10 Cottrnzioe di hatteri!l e ri!"lri di t'ampagna

U. Arnt••ena. hatlc•rie d'anedio • • t J. !An·ala di piaoi topografie:; i con strumenti eJ a 'iata t. \'asita 1li alnno piazze foitificate . . t Pnmetto d'armamf'tllb 4'••• posizione d'opera nei varii periodi della dift'5Cl

19. Lrn ori .di aappa e di mina • • • • l• tru#oni da urguirsi Pia::.ze fort i J(/lb Stato IHl t" CDIJIO di cor.te .

S. Ilei lnori da farsi per porre una Piazza fOTte in alato di difesa

4. .leeRlilat.ioni aalle varie operuicnai pratiche oceorrenti ia n usHIO

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