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Cap. II Le scuole per i sottufficiali nelle marine pre-unitarie

CAPITOLO II

Le scuole per i sottufficiali nelle marine pre-unitarie

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La Marina del Regno di Sardegna e quella del Regno delle Due Sicilie, le maggiori della Penisola, possedevano flotte di navi a vela armate con cannoni in batteria ad avancarica. Solo a partire dall'anno 1840 vi comparvero alcuni esemplari di navi con apparato motore misto vela e vapore.

Gli equipaggi, sia il personale volontario sia quello di leva, erano formati esclusivamente da Marinai e da Cannonieri, e da reparti imbarcati di "Fanteria di Marina". La loro istruzione avveniva per pratica nei lunghi anni di durata della ferma.

I sottufficiali erano reclutati senza particolari corsi di istruzione; anzi, come sarà ricordato in seguito, per la promozione a sottufficiale non era requisito necessario il saper leggere e scrivere.

Ben poco si può dire delle scuole per i sottufficiali nel Regno di Sardegna: dopo la Restaurazione del 1815 l'ammiraglio Giorgio Des Geneys aveva riorganizzato la Real Marina, divenuta più importante per l'annessione al Regno della ex Repubblica cli Genova. Il primo Regolamento della R. Scuola di Marina, emesso il 9 novembre 1816, stabiliva che la Scuola doveva provvedere all'istruzione degli ufficiali di Vascello, di Artiglieria di Marina e dei Piloti, che erano una categoria particolare con possibilità di carriera aperta fino allo "status" di ufficiale. Gli Allievi Ufficiali erano 25, gli Allievi Piloti 10. Non era prevista nessuna scuola per i sottufficiali delle altre categorie. Un analogo Regolamento per la Marina mercantile, approvato con R. Decreto in data 9 marzo 1816, prevedeva l'istituzione di scuole nautiche a Genova, izza e Cagliari per l'istruzione degli ufficiali delle navi mercantili. Si presume che a partire dal 1830 i Piloti non fossero più istruiti nella R. Scuola di Marina, perché i Regolamenti della Scuola di Marina approvati con R. Decreto 7 febbraio 1830, e quello successivo in data 23 febbraio 1841, non fanno più menzione di Allievi Pilot.i. Questo è tutto quanto è dato sapere circa la formazione dei sottufficiali della Marina del Regno di Sardegna. Ben maggiore importanza fu data alle scuole per i Piloti nel Regno delle Due Sicilie. Quando il Regno si chiamava ancora Regno di Napoli, nell'anno 1768, per

\·olere del Re Carlo li era sraro fondato a 'ola un "Collegio dei Pilotini'. potenziato poi per la riforma della Marina operata dal ministro Acton, e nel 1780 trasferito da l ola a apoli con sede nell'ex convento di San Giuseppe a Chiaia. I diplomati di tale Collegio potevano arruolarsi nella Marina da guerra come ··Alunni Piloti", oppure imbarcare sulle navi mercantili come ufficiali e, successivamente, come comandanti. Anche durante il Regno francese di Murar vi fu una "Scuola per i Piloti della Real Marina", e, in data 1° novembre 1809 veni\·a aperto un nuovo "Regio Istituto di Marina·· diviso in due sezioni: una per Allievi Guardiamarina e una per Allievi Piloti. La sede di questo Istituto fu neLrex convento dei Sami SeYerino e Sossio (ora Archivio di rato) La Legge 18 marzo 1813 n. 1666 stabiliva che nel citato "Collegio Militare di Marina·· fossero istruiti 70 Allie\·i Ufficiali "di guerra·· e 100 ·"Alunni Marinari·· per le carriere di Piloti, Guardie Reali, e Artiglieri di Marina.

Dopo la Restaurazione dei Borboni, nel 1815. la Scuola fu riordinata con il R. Decreto 1° dicembre 1816 n. 586 e divisa in un "Primo Collegio" per Allievi Guardiamarina. e un " ccondo Collegio·· per Alunni Marinari. manc~nenclo per questi ultimi la denominazione aclottat,1 nel Regno all'epoca cli Murat.

La corvetta Aurora. con la bandiera deUa Marina del Regno di Sardegna, in uscita dal porto di Genova,

ritratta in un acquerello su

carta di anonimo conservato nel Museo Navale di Genova; questa unità compì nell'estate del l847 una lunga crociera d'istruzione per g.l i allievi deUa Regia Scuola dì Marina di Genova, nel corso della quale toccò anche alcuni porti statunitensi, ove fu la prima nave a mostrare la bandiera sarda.

La fregata della Marina del Regno delle Due Sicilie Regi11a Isabella ritratta da un anonimo pittore

durante il bombardamento

di Tunisi del 1833, condotto da unità della Marina borbonica e della Marina sarda per reprimere le attività dei pirati barbareschi che avevano fatto del porto nordafricano la loro base principale. La Regina Isabella fu impiegata due volte in crociere addestnttive per gli alunni del Collegio Militare di Marina.

Le norme per il funzionamento della Scuola erano contenute nelle «Ordinanze Generali della Real Marina del Regno delle Due Sicilie - Parte I - Servizio di terra - TiLolo V - Sezione VT•, approvate con il R. Decreto 1 ° ottobre 1818.

Da tali Ordinanze si riporta: ·Art. 14 - Nel Secondo Collegio si insegneranno i primi rudimenti, jìno alle scienze che sono necessarie per al/endere con prqfitto allo studio della navigazione Mercé tale inseinamento gli Alunni Marinari saranno destinati a servire nelle diverse dipendenze della Nostra Real Ma1·ina e potranno ancora essere destinali alla Marina Commerciale per rendersi abili a divenire Capitani, Piloti e Nostromi dei bastimenti da traffico".

Come nel Regno di Sardegna, anche nel Regno delle Due Sicilie esistevano scuole pubbliche per l'istruzione del personale della Marina mercantile a Meta, a Carotto ed a Castellammare. Per quanto riguarda l'ammissione alla Scuola per i sottufficiali, cioè al Secondo Collegio, potevano essere ammessi i ragazzi cli età fra i 10 e 11 anni, figli di sottufficiali della Real Marina e degli impiegati e operai degli Arsenali, con preferenza per gli orfani dei caduti in servizio ( attico/i J 40 e 141). Gli studi duravano cinque anni, incluse due campagne alla vela (articoli 160-176).

TI numero degli allievi era di 60, quindi ogni anno ne venivano ammessi 12. Poiché si trattava di bambini di 10-11 anni, senza esperienza della vita di mare, i quali avrebbero fatto la prima crociera alla fine del 3° anno di scuola, era normale prevedere che qualcuno non fosse idoneo a proseguire nella carriera di Pilota. Tuttavia per coloro che fossero risultati inidonei erano aperte le seguenti carriere: - Soprastanti nel Corpo del Genio Militare Idraulico, entrando in carriera col grado di '"Marinaro dei legni in servitù"' (articolo 744); - egnalatori nel Corpo Telegrafico, entrando in carriera col grado di "Allievo·• (articolo 144). Quelli, infine, che non terminavano i cinque anni di scuola per Hnon avere ben profittato delle Nostre benefiche cure in istrnirli" venivano imbarcati sulle navi in qualità di .. Grumetti» con la possibilità e.li .. divenire sottU;ffiziali di mare se se ne renderanno capaci.,. Potevano inoltre arruolarsi nel Corpo dei Marinai Cannonieri, o nel Reggimento Real Marina oppure nella Maestranza degli Arsenali (articoli 145-146). Da quanto sopra riportato per diventare sonuffìciali nelle categorie non di pilotaggio, come le categorie Nostromi e Cannonieri, non vi erano speciali scuole. ma si veniva promossi -per capacità" ed anzianità di servizio. Poiché alla fine dei cinque anni di scuola i ragazzi avevano l'età di 15-16 anni, età sufficiente per diventare "Grumetti ... ma non per arruolarsi nel Reggimento Real Marina (17 anni) o nei Marinai Cannonieri (18 anni), l'articolo 67 ciel Titolo VI e l'articolo 145 del Titolo VTT esoneravano i provenienti dal Collegio Alunni ~larinari dal possedere il requisiro dell'età. li econdo Collegio era posto sotto il comando del Comandante dell'Accademia dei Guardiamarina. Vi erano destinati i seguenti militari (a,1icolo 136): - un uflìciale del Corpo di Guerra della Real Marina, al dettaglio; - un Piloto graduato ufficiale. non atto alla navigazione, Aiutante; - quattro ··Antichi Piloti"', Capi Sezione. Gli insegnanti erano i seguenti (articolo 159): - un professore di trattati di sfera e navigazione; - un professore di geometria solida, trigonometria e algebra dei finiti, fino alle equazioni di 2° grado; - un professore di geometria piana e aritmetica; - un maestro di grammatica e letteratura italiana; - un maestro di storia e geografia elementare; - un maestro di leggere e scrivere; - un maestro di calligrafia e abbaco; - un maestro di disegno. Durante le vacanze estive del 3° e 4° anno di corso, gli Alunni Marinari imbarcavano insieme agli Allievi Guardiamarina del Primo Collegio per compiere la campagna di istruzione, durante la quale venivano istruiti praticamente dagli stessi Piloti Capi Sezione della Scuola. L"istruzione degli Alunni Marinari era quindi quasi uguale a quella degli Allievi Guardiamarina. anche se poi la carriera era ben diversa. Il programma degli studi era il seguente: - nel primo anno di studi si insegnava a ragazzi di 10-11 anni il "ben leggere e scrivere··, "le prirne quali ro operazioni·· e il .. disegno";

- nel secondo anno s1 insegnava "catechismo, principi della grammatica italiana, geograjìa, disegno, calligrafia "; - nel terzo anno: ··aritmetica ragionata compresi i logaritmi, geografia piana, disegno, grammatica italiana e calligrafia"; - nel quarto anno: 'geometria solida, algebra fino alle equazioni di 2 ° grado, trigonometria rettilinea e sferica, calligrafia e grammatica"; - nel quinto anno: "trattato di ~[era, navigaz ione, disegno di vedute, composizione italiana" . elle ore pomeridiane di ciascun anno si eseguivano esercitazioni marinaresche e militari, scuola di attrezzatura ecc.

Tabella dei gradi gerarchici dei sottufficiali nella Marina del Regno delle Due Sicilie.

TabeUa deUe possibilità di carriera che si offrivano agli allievi del Secondo Collegio degli Alunni Marinari, cioè della scuola per sotnlftìciali della Marina del Regno delle Due Sicilie. Gerarchia nella Marina del Regno delle Due Sicilie per la carriera dei sotniftìciali

Grado militare Caregoria Piloti Categoria Reggimento Reggimento equiparato Nostromi Marinari Real Marina Cannonieri

Car o-raie Marinaio l' cl. :vlarinaio l' d. Terzo Capo Caporale

Sergente Pilotino Guardiano 2• d. Secondo Capo Capo Furiere

Guardiano l" cl. Primo Capo Sergente

Terzo Piloto Secondo Sergente 2' cl. Nostromo 2' cl.

Maggiore

Terzo Piloto Secondo I" d. Nostromo I' cl. Capo Sergente Furiere

Sergente Maggiore

Secondo Piloto Primo J\<laresciallo 2' cl. J\ostrorno 2" cl.

Secondo Piloto Primo I' cl. Nostromo 1 • cl. Aiutante di battaglione

Sottotenente

Tenente

Capitano Primo Piloto 2• cl.

Primo Piloto l' cl. Secondo Aiurantc Sonotenente

Primo Aiutante Tenente

Aiutante Capitano Maggiore

Prospetto delle carriere nella Marina del Regno delle Due Sicilie

Collegio degli Alunni ,\tfa,·i11ari - 5 a nni

non idonei a imbarco imbarco 2 anni non idonei negli studi

Alunni Marinari esame imbarco arruolamento Maesrranze

Corpo Corpo Telegrafico Genio non idonei Pilotini carriera Corpo Regg. Idraulico carriera carriera Nostromi Marinari Real Nostromi Piloti Cannonieri 1 vtarina carriera carriera sonuff. sottuff. Arsenali

Dopo la cena serale. dalle ore 20 alle 21 secondo le stagioni. riprendevano le lezioni per due ore, in generale dedicate alla calligrafia e grammatica.

Il giovedì e la domenica vi era un·ora di catechismo. e la !\lessa era celebrata ogni giorno prima delle ore 8, ora di inizio delle lezioni. La sopra detta istruzione era alquanto impegnativa, perché prevedeva l'in~egnamento di trigonometria e logaritmi a ragani di 13-14 anni. i quali fino ai 10-11 anni, cioè all'ammissione alla Scuola, potevano essere stati complernmente analfabeti. La di\"isa degli Alunni .\ larinari era diversa da quella degli Allie\'i Guardiamarina del Primo Collegio e da quella dei Marinari: per l'uscita vestivano un abito a code di panno blu, pantaloni di panno blu ed il cappello (a cilindro) porta,·a una coccarda rosso-borbonica, fermata da una .. ciappa" di lana gialla. La camicia era bianca e munita di fazzoletto (cravatta) nero. Per "casa" la di\'isa era costituita da pantaloni e giacca di panno grigio in im·erno, e di cela rigatina in estate. Superati gli esami finali, gli Alunni Marim ri imbarcavano come ·'Marinari di 4• classe .. , ma non venivano impiegati nei lavori di bordo. Viceversa. sono la guida del '·Primo Piloro··, svolgevano compiti inerenti la propria categoria, ed ogni sei mesi passavano alla classe superiore, diventando "Marinari di l3 classe" all'età di 17-18 anni, mentre i comuni marinai giunge\'ano a raie grado dopo 6-8 anni di servizio e ad età più avanzata.

Dopo due anni di servizio a bordo e superato un esame. essi ottenevano la pateme di "Pilotino" e potevano proseguire odia carriera di Piloti. Coloro che non superavano tale esame, venivano avviati alla carriera di Nostromo. , cl febbraio 1813 fu approvaco il •Nuovo Regolamento per la Scuola Alunni Marinari e Grumerti•, che accomunava l'istruzion<.: degli Allievi Piloti, denominati "Grumetti" e degli Allievi Nostromi. TI periodo di istruzione a bordo. precedentemente di due anni, fu portato a tre anni, così che la promozione a ·'Pilotino" per i piloti, ed a "Guardiano" per gli appartenenti alla categoria Nostromi, avveni\'a circa all'età di 20 anni. Da quanto precede, risulta che nella Marina borbonica l'istruzione dei sottufficiali Piloti e Nostromi era molto pi i:1 curata che nella Marina sarda. Come sarà detto in seguito, dopo l'istituzione del Regno d'Italia, la Scuola degli Alunni .Marinari di 1apoli rimase in funzione per alcuni anni. prima di essere abolita.

CAPITOLO III

le Scuole nella .\farina del Regno d'Jtalia

Le scuole per istruire il personale da avviare alla carriera di sottufficiale derivano da una necessità sorta in epoca relativamente recente, gli ultimi decenni del secolo XIX. quando sulle navi furono adorcati i primi apparati motore a vapore, i primi siluri. i primi apparati elettrici. i sistemi di segnalazione. i cannoni in torre ecc. Come derro nel capitolo precedente, nelle ,\farine sarda e napoletana, esiste,·ano scuole ~olo per le categorie Piloti e Nostromi ... in quanto non ne esistevano altre! ella nuova Marina dd Regno d'Italia le ··categorie" del Corpo Reale Equipaggi erano ancora quelle stabilite per la Marina del Regno di ardegna, dalla Legge 4 dicembre 1858 dalla quale si riporta quanto segue: ··A rt. 111 - Classificazione delle varie categorie compone-nli il Corpo della R . . 11arina.

G'li individui di bassa forza delle varie categorie co,nponenti il Corpo della l?egia Marina. a parità di grado, sono classificati nel seguente ordine delle slesse: .\'. 1 - Categoria Pilotaggio ,v. 2 - Categoria Macchinisti N. 3 - Ca1egoria Noccbieri .V. 4 - Categoria Cannonieri .\'. 5 - Categoria Maggiorità N. 6 - Categoria Maestranza comprendente le specialità Officine Macchi11e, l-è1hbri. Cmpe11tieri, Velieri. Calafati e A11i Diverse .\'. 7 - Categoria Porti N. 8 - Baltaglione Real ;\'avi ...

Le denomina7.ioni di queste categorie necessitano di qualche spiegazione. Le categorie di Pilomggio. Macchinisli e Maggiorilà erano delle categorie speciali che con'>entivano la promo7.ione dei 'iotruffìciali Pilori, ~1acchinisti e di Maggiorità. ad ufficiali. La categoria Maestranza invece era costituita dagli operai degli Arsenali impiegati a terra. (però su ogni nave imbarcavano un Carpentiere. un Velaio. un Calafato ecc. per eseguire i piccoli lavori con i mezzi di bordo). e anche

per questa categoria era prevista una carriera militare con gradi equiparati a quelli delle altre categorie. La categoria P011i era una categoria .. non navigante·· assegnata ai ~crvizi portuali, alle dipendenze degli ufficiali dello Stato Maggiore dei Porti.

Il Battaglione Real Navi forniva il distaccamento di ogni nave, comprendente Aiutanti, Infermieri e Musicanti. nonché il personale infermiere per gli ospedali a terra L'equipaggio di una nave risulta,·a costituito prevalentemente da ·occhieri e Cannonieri, i primi per la manovra delle vele, delle ancore, degli ormeggi, delle imbarcazioni ecc.; i secondi per la manovra dei cannoni. Poiché all'epoca la ferma di leva aveva la durata di 4 anni (ridotti a tre solamente 50 anni dopo, con la Legge 18 luglio 1911 n. 765), vi era ampio tempo per istruire il personale di leva. sia Nocchiere che Cannoniere "per pratica·· senza necessità di scuole. Altrettanto dicasi per il personale della categoria Maestranza e quello del Battaglione Real Navi. Erano im·ece necessarie scuole per l'istruzione del personale delle categorie Macchinisti, Piloti e di Maggiorità.

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