L'ESERCITO DEL REGNO D'ITALIA 1805-1814

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Nel 1812 il corpo del Genio ricevette al suo interno una nuova compagnia del Treno, formata su decreto 24 gennaio 1812 al comando di un tenente e forte di 128 uomini e 210 cavalli. Completamente distrutta nella campagna di Russia, venne ricostituita in Italia nel 1813 a Mantova, con un organico sempre di 128 uomini, a partire dal reparto di riserva attivato già nell’agosto del 1812.

IV. La Guardia Reale

Allo stesso modo in cui la Grande Armée aveva al suo interno la Guardia Imperiale, anche nell’esercito italiano è inserito un corpo elitario con il nome di Guardia Reale72, destinata alla protezione personale del sovrano ed al presidio dei palazzi e delle residenze reali. La formazione di una Guardia cominciò dalla conversione della seconda Cisalpina in Repubblica Italiana e dall’elezione a Presidente di questa di Napoleone Bonaparte nel 1802. Il primo nucleo della nuova Guardia Presidenziale, che andava costituita sul modello dell’allora Guardia Consolare francese, fu creato a partire da una precedente Guardia del Governo, che doveva servire nella capitale Milano a guardia del Corpo Legislativo. Tale reparto non fu mai completato, nè divenne un reparto stabile, e dopo varie riforme e ristrutturazioni fu sciolto. Si ovviò alla necessità chiamando al suo posto i reparti della linea, con una turnazione di servizi presso il governo. La Guardia del Governo73 era stata creata con decreto del 30 dicembre 1800 (9 nevoso anno IX, essendo ancora in vigore il calendario rivoluzionario), su –

due compagnie di granatieri a piedi,

una compagnia di granatieri a cavallo

uno stato maggiore.

Le compagnie a piedi erano forti di 64 uomini e quella a cavallo di 84, per un totale della Guardia di 230 uomini. I soldati dovevano essere forniti in diverse aliquote da tutti i corpi della fanteria di linea, della leggera e dei tre reggimenti di cavalleria; a partire dai graduati di truppa che avrebbero rivestito il ruolo di semplici granatieri nella Guardia. Tale Guardia prestò servizio, insieme alla rotazione dei reparti di linea74, per oltre un anno di vita della Repubblica italiana.

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Rinviamo al testo di E. Pigni, La Guardia di Napoleone re d’Italia, ed. Vita e Pensiero, Crema, 2001 ed a V. Calabrese, La fanteria della Guardia Reale italiana di Napoleone Bonaparte 1805-1814, ed. Ibis, Udine, 2004 quali fonti principali per ciò che concerne la Guardia reale. 73 Cfr. Pigni, op. cit. , pag. 15 74 Per “la linea” si intendono spesso impropriamente tutti i corpi che non fanno parte della Guardia, e non solo la fanteria o cavalleria di linea propriamente dette.

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