L'ESERCITO DEL REGNO D'ITALIA 1805-1814

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sergente, ma non tutti vennero inviati ai corpi, dato che eccedevano il fabbisogno dei reparti di fanteria. Si calcola in circa 400 i sottufficiali usciti dal Reggimento Veliti, tenendo conto che anche a questi, come alle Guardie, si applicava il calcolo dell’anzianità a partire dal compimento dei due anni di servizio. Grazie alla grande mobilità verticale degli eserciti napoleonici, si contano oltre duecento veliti promossi ai gradi di ufficiale (inclusi molti provenienti dal grado di sergente)97. L’uniforme98 dei battaglioni veliti riprendeva nella foggia quella dei due battaglioni del Reggimento di fanteria della Guardia di linea, mantenendo le stesse distinzioni tra granatieri e cacciatori/carabinieri. Variava il colore di fondo che era il bianco ed il verde che rimaneva per colletto, risvolti del petto e delle code, e polsi.

V. Trasporti, Veterani e Corpo topografico In tempo di guerra e di pace, necessità dell’esercito era quello di poter trasportare materiali e rifornimenti per le proprie truppe, sia in territorio nazionale che in paesi alleati o nemici. Se inizialmente si provvide tramite particolari sistemi di noleggio, appalto o requisizione, tra il 1807 ed il 1808 si costituirono su ordine di Napoleone appositi reparti dedicati al trasporto delle vettovaglie, che si aggiungevano al già presente corpo del treno per l’artiglieria ed il genio99. Con un decreto costitutivo del 16 gennaio 1808100, venne prevista l’attivazione degli equipaggi militari in un battaglione trasporti. Il 1° Battaglione trasporti fu creato a Mantova il 18 marzo, organizzato su quattro compagnie con 100 vetture e forte di 300 uomini. Mantenuto a metà dell’organico, venne completato solo con la leva del 1810 e nel 1811 venne riformato sul modello francese su sei compagnie (la cui forza passava da 78 a 129) ed un totale di 780 uomini. Nella preparazione delle armate alla prossima campagna di Russia, l’Imperatore ordinò la formazione di un 2° Battaglione trasporti da formarsi entro il marzo del 1812 e da costituirsi con carri a traino bovino (il primo era a traino equino), organizzato a Verona su sei compagnie (da 78 uomini) e forte in totale di 480 uomini. Entrambi completamente distrutti in Russia, venne riattivato in data 15 dicembre 1812 a Lodi il 1° Battaglione, che raggiunse nell’ottobre del 1813 la forza di 730 uomini con più di 300 vetture. Il Ministero della Guerra italiano si dotò, in base alla necessità di rispondere alle richieste francesi di una descrizione topografica del territorio italiano, di un apposito corpo topografico o 97

Cfr. Pigni, op. cit. , pp. 144-147 Cfr. Calabresi, op. cit. , pp. 12-13 99 Cfr. Crociani, Ilari e Paoletti, op. cit., pp. 179-182 100 Per l’armata francese erano già stati creati con decreto del 6 aprile del 1807. Cfr. Crociani, Ilari e Paoletti, op. cit. , pag. 179 98

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