L'ESERCITO DEL REGNO D'ITALIA 1805-1814

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IX. La Campagna di Germania del 1813 La campagna di Germania, che seguì quasi immediatamente la campagna di Russia, vide le truppe imperiali fronteggiare nuovamente, oltre all’Inghilterra e la Russia, anche la Prussia, cui si aggiunsero poi anche l’Austria, la Svezia, la Sassonia e la Baviera155. Il teatro iniziale della campagna, particolarmente complessa nei suo sviluppi, fu la frontiera prussiana, cui si aggiunsero le coste baltiche per la minaccia di sbarchi svedesi, e la Galizia con il Corpo polacco del Granducato di Varsavia. Inizialmente furono gli alleati a premere sull’Elba le truppe agli ordini di Eugenio. Dopo l’arrivo in teatro di Napoleone e dei rinforzi, le truppe francesi ed alleate passarono all’offensiva, respingendo le truppe prussiane verso Berlino e battendole negli scontri di Bautzen e Lutzen. Dopo l’armistizio di Plasswitz il 4 giugno 1813, le ostilità ripresero il 10 agosto, e l’11 l’Austra si unì ai coalizzati, estendendo il fronte e costringendo Napoleone il 23 settembre a ritirarsi oltre l’Elba. Dopo la sconfitta di Lipsia tra il 16 ed il 19 ottobre, Napoleone ripiegò con soli 90.000 uomini, i resti di quelli che aveva riunito per la “battaglia delle nazioni”, raggiungendo il 1 novembre Francoforte e ripassando il giorno successivo il Reno. Per quanto concerne le truppe italiane, già il 5 ottobre del 1812, da Mosca, Napoleone aveva ordinato la formazione di una brigata italiana da inserirsi nella divisione agli ordini del generale Grenier, da inviare dall’Italia a Berlino. C’erano inoltre i complementi che, inviati in Germania alla fine del 1812, erano stati impiegati per costituire reparti di formazione con i reduci di Russia non rimpatriati. All’interno della 35^ divisione di Grenier, venne quindi inserita la brigata italiana agli ordini del generale Zucchi. La brigata Zucchi, forte di 7.391 uomini era costituita dal 5° di linea (su quattro battaglioni), due battaglioni del 2° leggero, il 4° Cacciatori a cavallo agli ordini del colonnello Erculei (su quattro squadroni), una compagnia di artiglieria a piedi, la 3^ compagnia a cavallo ed una del treno, una compagnia zappatori ed una compagnia marinai di stanza a Venezia, presa in sostituzione di una compagnia pontonieri non disponibile. Arrivata in Germania la divisione fu sdoppiata in due, e la brigata Zucchi, esclusi due squadroni del 4° cacciatori, rimase nella 35^ divisione assegnata al Corpo di Saint Cyr. Il 26 gennaio le truppe italiane raggiungevano Berlino 156. Primo scontro che vide impegnati i soldati italiani fu il rovescio di Munchenberg, dove il 4° Cacciatori a cavallo, forte di soli 600 uomini, il 21 febbraio durante un perlustrazione per liberare la strada da reparti cosacchi si imbatté in quattro reggimenti nemici. Impegnata battaglia, 155

Rinviamo a D. Chandler, Le campagne di Napoleone, ed. Rizzoli, Milano, 1968 ed a A. Pigeard, Les campagnes napoleoniennes, ed. Quatuor, Entremont Le Vieux, 1998 per una visione generale della campagna di Germania del 1813, incluse le operazioni di tutte le forze franco-alleate e non solo quelle italiane. 156 Principale riferimento per le operazione delle truppe italiane in Germania è l’opera Gli italiani in Germania nel 1813, ed. Uff. Sto. SME, Roma, 1913, pag. 56

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