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Al GERARCHI CENTRALI E Al FEDERALI DEL P.N.F. •
Il D11ce, dopo avere dichiaralo ,be il Partito, durante la gloriosa b11prwr africana, ha funzionato magnijitamenlc, rivolge un elogio al Dire/Iorio e a tulli i tegr etarl federali. Deftnisct, quindi, i compiti di tuffi gli italiani ne/. l'ora prmnte: principalùsimo, fra gli altri, quello di trasportare sul piano dell'impero tutta la vita naZ,.ionafe.
D opo aVere illustralo alcuni problemi di tarai/ere interno, sopra/111/10 in relazione ai re.mli amnmli .10/ariali, il D11u lrtz.da alcune direllive circa l 'azi one del Parh"to.
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Quindi, avvicinatosi alle insegne della colonna celere, posle pruso il s110 tavolo di lavoro, le impugna ron fierezza, e, portaltui nel 1t1ez.z.o del follo gruppo, chiama vicino a sé il ;egrelario dei Partilo e gli rivolge rm vivo elogio per l 'indùmtibile merito, che ti può definire tforùo, di avere guidalo ramirie nere e btr.raglieri alla conquista del T ana e del GoggiatJ1. (Mentre altiui111e tucla1,1azioni accolgono le me parole e il 1110 gulo, il Duce contegna le integne al/'on. Staract. La ma,;ife1tazione ti prolunga p er akuni minuti, durante i 1p1ali i fodera li, che non tanno Ira/tenere l'intima e profonda emozione s111cilala dalle parole del Dure, inlonano a gran voce i canti della rivol11zJone)**
• LI. mauina del 19 agosto 19}6, lasciato il b.-.lcone centrale delfa sede dell'Ispettorato dell'Agro Pontino di Sabaudia, Mussolini era ridisceso sulla piazza « ancou. tutta vibrante di grida, di a pplausi, di canti ». Risalito in automobile, si ~ra recato ad inausurate lo zucche_rificio di littoria. Poi avev:1 visitato (I i grandi favori eseguiti nella zona di Carano per la captazione delle acque 3orgive provenienti dall'Artemisio, che dovranno rifornire abbondantemente Anzio e Nettuno. Il capo del Governo si è molto interessato dello stato dei lavo ri ed h:1 avuto parole di elogio per la qualità ddl'acqua, che ha personalmente bevuta~. Il 20 agosto, alle iS, a Roma, nella sala dd Mappamondo di palazzo Venezia, in occasione del trasferimento da detto palazzo a quello dd Littorio delle insegne che eranO sventolate alla testa della colonna celere comandata J a Achille Starace in Africa Orientale, Mussolini riceve il Direttorio nazionale del P.N.F. e i segretari federali di tutta Itali a: li _segretario del P.N.F, fa un'ampia relazione su Jrattività e lo sviluppo delle. organizzazioni del regime». ·Indi il capo del Governo pronuncia le parole qui riportate in riassunto. (Da Il Popolo d' Italia, Nn. 229, 2}0, 20, 21 agosto 1936, XXIll). ·
•• « Ad essi fanno eco le entusiastiche acclamazioni della folla. Alle 18 30, tre lunghi sguilli d'" attenti!" hanno annunciato l'arrivo ùel vessillo; e, pochi istanti dopo, esso apparso, salutato dal "presentat' arm t" dei reparti a.rmati e da possenti "alalà!" delle formazioni g iovani li e della cittadinanza, ment re la musica intonava le prime battute della Marri" rMl r di Giovinezza L'ins~a
AL POPOLO DI LUCANIA*
li Duce ha p arlalo al gran ,uore lumno. Ha uordilo dicendo ,he, CO/I la !Ila vùila, si con,piva un voto coltivalo nel more da i1mghissimo tempo i' e, Mpo avere elogialo il paJriollis1110 operante tki /~ani e aver upruso la sua simpatia, fu continuato :
La Lucania ha un primato che la mette alla testa di tutte le regioni italiane: il p cimato della fecondità, la quale è la giustificazione d emografica e quindi storica dell'impero.
Dopo avere dello che i popoli dalle culle vuote non possono conquistare un impero e, se lo hanno, verrà il tempo in cui sarà per essi dell'on. Stuace, fo rmata da un gagliardetto tricolore e da una fiamma ~ra ( su cui si leggeva a lettere d'oro il motto "Usq11t ttd fin em "), era recata da un capo squadra in divis.a colonìak , già appartenente alla colonna stessa. Dalla piazu, vibrante di commoùonc e entusiasmo, si. è levata possente l'invocazione al Duce, il cui aome è stato scandito a lungo con ritmo sempre crescente, finché la vetrata del balcone di palazzo Venezia si è aperta, e la figura del capo del Governo è apparsa alla folla, che, con appassionalo slancio, gli ha rivolto un' interminabi le acclama:z:.iooe, Due volte il Duce ha dovuto affacciarsi al balcone per rispondere con· il saluto romano al crescente applauso della·folla. Particolarmente. entusiasti apparivano i giovani e le giovani provenienti dall'estero, ai quali la visione del Duce ha prodotto una profonda impressione. Compiutasi la manifest.izione i vari reparti si sono incolonnati, sli.landO innanzi all'Altare della Patria e ·rendendo omaggi al Milite Jgnoto Alla colonna si sono agsiunti i reparti giovanili, con i loro gagliardetti e il loro sfilamento per pinza Venèzia, via del Plebiscito, corso Vittorio Emanuele, è avvenuto tra gli scroscianti applausi. della fo lla, che s'era andata adden.undo lungo i mardapiedi e che salutava romanamente. Nwnerosi erano tra i presenti gti stranieri ospiti dì Roma. Innanzi all'ingresso del pa· luzo Littorio sono stati nuovamente resi i prescritti onori milita.ti al gagliaidetto della colonna Starace, che è stat o portato nella stanza di lavoro del segrC'lario del Partito». (Da Il_ Popolo d'llaiia, N. 230, 21 a~osto 1936, XXIJI).
* Il 22 agosto 19}6, alle S,3 0, pilotando personalmente un id rotrimotore, Mussolini era giunto improvvisamente nella rada di Portoferraio. Salito a bord(> dell'incrociatore D,m, lYAorJa, si era soffermato particolarmente nel sacrario, nel quale erano conservati l'elmetto e la sciabola dd comandante della terza umata. Imbarcatosi successivamente sul cacciatorpediniere M M!lrale, aveva compiuto i l pt· riplo dell'isola d'Elba. Ritornato a Portoferraio, alle 13,30 era sceso a terra e si era recato al municipio a visitare la pinacoteca e la biblioteca de-I comune, • soffermando~i in particolar modo ad osservarl!' i cimeli napoleonici ivi raccolti .
Durante la visita, la folla. ammassatasi sulla strada invocava insistentemente il Duce, cruiccM egli è stato costretto ad affacciarsi ·ripetutamente, · ed h.i quindi rivolto brevi pa.role alla popolazione dell'isola, che deve sentire profondo J'org:t1 estremamente difficile, forse, conservarlo o difenderlo, il DNte ha dello rhe hanno du:itto all'impero i popoli fecondi, quelli che banno l'orgoglio e la volontà di propagare la loro razza sulla faccia della terra, i popoli virili nel senso più strettamente letterale d ella paiola. Mi auguro che 'lucsto mio discorso formi oggetto di sed e med#a~oni in alcune provincie d'Italia.
La conquista dell'impero è destinata, non già a ritardare quello che deve essere lo sviluppo politico, economico, spirituale dell'Italia metidionale, ma ad accelerarlo.
I problemi che interessano la vostra terra e la vostra gente sono già conosciuti. Si è sin troppo scritto e poco operato. Senza credere · a miracolismi impossibili e che ripugnano profondamente alla nostra dottrina e al n ostro temperamento, io vi dico, vi prometto - il .::he è più importante - che la Lt,cania, sotto l'impulso e il dinamismo de lla rjvoluzione delle camicie nere, brucerà Je tappe per raggiungere più presto la meta.
· Molto si è fatto durante questi quindici anni, ma la lealtà vuole che si aggiunga che moltissimo resta ancora da fare e sarà fatto.
Dopo aJJtrt ricordato gli eroù111i delle fanterie h,cane d1mmle la grande g11erra, il Duce ha conclm~ tspritmndo la certez.Z.a che in terra di Lucania si troveranno legionari pronti a qualsiasi sacrificio, per difendere dovunque e contro chiunque l'Italia e l'impero. (li dùcrmo del Duce è interrotto ad ogni frase dali't11/111ia11no riconoscente del popolo J11cano. Da 11lli1110 il clamore e le acclamazioni raggiungono una tonalità possente: la ;p:m voce della 111oltit11dine rie1J1pie la piazza inter,ninabibmnle. Le donm alzano fra le braccia i bilnbi/ ed è davvero una folla di bilnbi sopra la 111ollit11di11e. Pirì e più JJolte il Duce riappare al balcone e Jtmprt pùi vive e immediate ti alzano ouazioni enom,i. Poi J~nta111mte il popolo lascia la piazza e si disperde per la tillà, che amnde a festa /111/e le s11e l11ci).
,:;!io di essere una delle .sentinelle avanzate d ell'impero». lnJi aveva visitato la Casa de-I fascio, lo Stabilimento sid<'turgico degli alti forni, la villa napoleonica di San Martino. Risalito sull'idrotrimotore, alle 15.4-5 aveva la5ciato Portoferraio e alle 16,30 era ammarato all'idroscalo di Ostia, donde era rirntrato ·in auto a Roma. Il 24 agosto, alle 17 16, sempre pilotando personalmente un idrovolante trimotore, era partito dall'idroscalo di 05tia alla volta di Napoli, giunsendovi alle 18.10. Da Napoli, era prosesuito in auto per Avellino, dove era arrivato alle 19.30. Nei giorni seguenti, aveva assistito, assieme al sovrano, alle. grandi mano· vre dell'anno XIV, svoltesi in Irpinia e in Lucania, C'd ispezionato reparti militari. Il pomeriggio d el 27 agosto, visita Potenza. In questa città, d al b&kone del palazzo del Governo, pronuncia il discorso qui riportato in riassunto. (Da li Po f,olo d'fotlflt, Nn. 2:)2, 234, 236, 237, 23, 25, 27, 28 agosto 1936, XXHI)