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AL POPOLO DI MATERA*

Il Duce uprime al popolo di Ma/era, /aborio.ro e prolifico, la .r11a viva ;ùnpalia e rùorda co,ne le neceuità di Matera siano ;tate sen1pre presenti al reg/me, , be ha ele11alo la dllà a capoluogo di pro11incia, S0gg/11nge che, 1e molto per quuta terra· è ;tato già fatto nei q11attqrdici anni di regime, n,o!to deve euere ancora fatto e pron11JJe che sarà compi11to ml/a necu .rarìa succeuione dei tempi, il D11ce conc/Jtde il .IIIO acdamaliuimo dùcono affermando che l'Italia, blocco dì volontà e di ordine, tiene fede al trinomio,. divenuto oramai viatico: autorità, ordine, giustizia. (li diJcor.fO~p rommziato con voce firma alta e rigoroJa, è interrotto da clamori di devozione e di gratitudine, e da ultimo la 111olti/11dim erompe in un enorme urlo auord11nle, che .1i protrae, non mai Jctmando d'inlen1i1à, p er alcuni minuli. l i Duce con/empia la folla, 1orridendo, e di /ratio in tratto, alzando il braccio ptr il .1al11/o ro,nano. Pii) e pià volte il Duce droe riapparire al balcone. La f olla ha in,peli nuovi, ondtggiamtnli di panione inua111ta, come .re la genie di Matera trau.re .1t111pre nuovo z,igore dalla 111a tenaciuima fede, finaln,ente a l11i gridata. La dim o1/razio11e, in1p onenlùsin1a, continua per venti minuti e si p lac11, lu1/amente, 10//anto quando il Duce si ritira e ogni 1peranza cht egli riappaio si .1pegne).

DISCORSO DI AVELLINO **

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Ufficiali, sottufficiali, caporali e soldati 1· Camicie nere e ·gent i d'Irpinia l

Ascoltate mi ! lo parlo a voi e al popolo italiano.

Le grandi manovre dell'anno XIV dell'èra fascista so no finite. Si sono svolte d alla prima all'ultima giornata in un'at mosfera di vi- n Il 28 agosto 1936, alle 13.30, « ricevuto l'omaggio di un g ruppo di giovani donne discese da Parreatina nei leggiadri cost umi della loro tradizione im· mutata », Mussolini aveva lasciato Matera in auto diretto nuovamente ad Avei· lino. Durante il percorso, aveva sostato brcv<!"mente a G1ottole, G rassano, Tr i· carico. Verso le 20, era arrivato ad Avellino, dove aveva pernottato. Il 29" agosto, aveva assistito alla fase fi nale delle manovre. La mattina del 30 agosto, brantc entusiasmo. La simpatia ospitale del popolo irpino ha come avvolto i reparti manovranti. ·

• Il 28 agosto 1936, alle 8, Mussolini lascia Potenza in auto <liretto a Matera, dove giunge alle 10,30. Mozt'ora dopo, dal balcone dd palazzo del Governo, pronuncia i l discorso qu i r iportato in riassunto. (Da li Popolo d' Italia, N . 238, 29 agosto 1936, XXIII).

Il vost!o fer vidò patriottismo; la vostra dedizione al regime vi facevano degni, o camerati irpini, di accogliere nella vostra tecca le ·g randi manovre dell'anno I de ll'impero fascista.

D omani, nella pianura di Volturara, davanti a Sua .Maestà Vitto:do Emanuele III, re d'Italia e imperatore d'Etiopia, sfileranno o ltre se ssa ntamila uomini, duecento cani armati, quàttrocento cannoni, quattrocento mortai, tremila mitragliatr ici, duemilaottocento autocarri

Questo complesso di uomini e di mezzi è imponente, ma rappresenta ap pena una modesta, una quasi trascurabile frazione in confront o del to tale di uomini e di m ezzi sui quali l'Italia può og gi sicuramente contare,

I nvito gli italiani a prendere assolu tamente alla lettera questa mia perentori a dichiarazi one : non già malgrado ]a guerra d"Africa, ma in conseguenza della guerra d'Africa, tutte le Forze Armate d'Italia sono oggi più efficenti dì ,pdma.

Possiamo sempre, nel corso di poche ore e con un semplice ordine, mobilit are otto milioni di uomini : .blocco formidabile, che quattordici anni di regime fascista haiino portato alle alte temperature necessar ie del sacrificio e dell'eroismo.

Il popolo italiano deve sapere c he la sua pace interna e quella estetna è tutelata, e con la sua pace quella del mondo.

Conclusasi con la più sd ùacciante, fulminea delle vittorie una delle più g iuste guerre che la storia ricordi, l'Italia ha nel cuore dell'Africa gli immens.i e ricchi territ ori deJl'ìmpero, dove per alcuni decenni essa può dispiegare le sue virtù di lavoro e le s ue capacità creatrici . ·

Per questo, ma n on soltanto per q uesto, noi, pure resp ingendo l'assurdo della pace per}Jetua, che .è aliena dalla nostra dottrina e dal nostro temperamento, desideriamo di viver e il più a lungo possibile i n pace con tutti e siamo decisi a offr ire il nostro diuturno e concreto Cont ributo per l'opera dì collabo.razione fra i popoli.

Ma dopo il.;i.catastrofico fallimento....della conferenza del disarmo, nel palazzo del Governo di Avellino, ·ricevi'! « le a utorità cc:d es iastiche, civili e politiche, della pro11incia »; indi, dal balconi:- del medesimo palazzo, assis.te a lla sfilata dellt! famiglie numerose d ell'Irpinia. Nd pomeriggio, presenzia una manovra a fuoco svoltasi nt!lle vicinanze di Avellino. Rientrato nella città, tra le 19 e le 19.30 circa, da una tribuna appositamente eretta davanti al palano del Govcmo, pronuncia il discorso qui 1iportato. (Da Il Popolo d'Itirlia, No. 238, 240, 29, 31 agosto 1936, XXIII). davanti alla gara degli a rmamenti gjà scatenata ed .o ramai inarrestabile, d~vantì a talune siruùioni p olitiche che sono in un ambiguo sviluppo . la patola d'o rdine p er g li italiani del temp o fascista non può essere che questa: bisogna essere forti, bisogna essere sempre più fotti, bisogna essere t almente forti da p oter fr onteggiare tutte le eventualità e guardare negli occhi fermamente qualunque destino.

A questo supremo imperativo categorico deve essere subo rdin at a e sarà subordinata tutta la. vita della nazione.

Camicie nere I Gioventù del Littorio !

L'impero non è nato daì compromessi sui tavoli verdi delle dipla:mazie. È nato da cinque gloriose e vittoriose battagHe, combattute con uno spirito che h a piegato le enormi difficoltà della materia e una coalizione di Stati q uasi universale.

:È lo spirito della r ivoluzione delle camicie nere, è lo spirito di questa Italia p opolare, guerriera e v igilante sui mari, sulla ten a e nel cielo.

È, lo spirito che avete ve duto brillare negli occhi dei soldati che manovravano in questi g iorni; è lo spirito c he il guiderebbe domani ad ogni cimento quando il re e la patria li chiamassero.

Camicie nere I

Dalle ultime grandi manovre sono passati dodici mesi, Soltanto dodici mesi: ma quanti avvenimenti, quanta storia I Come questi dodici mesi sono stati ricchi di eventi, la cui influenza s i fa oggi sentire, ma si farà ancor più sentire nel co rso del t empo I

Prima di concludere questo rapporto io vi domando : i vecchi conti furono tutti regolati? (L' enorme folla grida: « SJ! SJ! »).

Ed anco ra : abbiamo tirato dritto· sin qui? (La folla gri da anrora ton tma sola tJOtt : «SII SI I »). ·

Ebbene, io vi dico e vi prometto che cosl faremo do mani e sempre.

AL . « DEGIAC » GUGSA *

Il Duci ha rirposlo che conomva le prove di at11idzia date dal « degiac »

H ai/J Se/Jauii Gug.rà e cht il Governo fa.rdsta ne azm bbe tenuto tonto ,ome per il pas.ralo, , 01} per l 'avuenire,

• Ne11a piana di Vohurara Itpina (Avellino), la mattina del 31 agosto 1936, Mussolini aveva assistito, assieme al sovrano, ad una parata militare, svoltasi a conclusione delle grandi manovre dell'aMo XIV. Verso le 12, era rientrato ad Avellino, dove aveva inaugurato una lapide, posta sulla facciata principale del palazzo del Governo, a ricordo del discorso da lui pronunciato · in quella dttà

Ha Mggiunlo dn, sollo la bandiera d'ltalia, le popolazioni etiopù he gDdranno della prosperità e della paa, *

. 381" RIUNIONE DEL CON SIGLIO DEI MIN ISTRI **

Il D1lft ha informalo il Conriglio dti minislri sul loia/e degli sfanz.ia111rnfi di carattere straordinari() amgnati alle Forze Ar,Ì1ate di man , di à elo, di terra.

Tali stanziammti 1ono stati duùi in riunioni Jt)o/tesi durante il mm di agosto sotto la sua presidmza, fra le Ire amminùtrazioni inlereua/e, con l'inlervmto del ministro delle Finanze, Tali .rtanzianunti eaezionali ptrmellono di adeguare la nostra. preparazione niilitare allt n~uuilà della situazione internaz.io'nale e di perftziollilr-la, in. '"' u rto p eri odo di le111po.

Il Dffce ha anche ro1111mia1/o ,he la pclitìra di autonomia, per q,«I , be rigNarda ·ropra/111/10 le materù prime di in1piego 111ilitan, ha già dato notevoli , ù ullali e sarà ,onlinuala ,on tslren10 vigore.

l i , 01un1issariato generale pr lt fa bbricazioni di guerra, eh, rontro/la oltre un migliaio di stabilimenti atuiliarl, tonlin11erà a svolgere la s11a attività.

Indi il Consiglio dei ministri, ·su proposta del capo del G Qvtrno, ha opprovato : ·

U no schen1a di decreto le,gge che tJ111nenla le misure degli stipendi, s11ppkmenti di servizio allivo, paghe, retribuzioni e as.regni analoghi, all'injll()ri del/, competenze di carallere au worio, in ragione de/J'otto per unto mgli il giorno prima. Alle 15, era p artito in auto .1113 vo lta di Salerno, giungendovi alle 16.35; accolto da «,appassionate manifc-stn.ioni » <li popolo Alle 17.U , p i10tando personalmerite un idrovolante S. 66, aveva lasciato Salerno diretto all'idros-.:alo di Ostia, dove era ammalato alle l B.30, proseg uendo immediatamente in auto per Roma. 11 5 settembr e, alle I Z, neUa 5aJa delle Battaglie di pafazzo Venezia, r iceve il degia, Hailè Sel1assiè G ugti., venuto nella capitale per render· gli onuggio. « Il degiac ha espresso i suoi sentimenti di fedeltà e di anunìcazionc per l' Italià' fascista e per il suo grande capo ». Al ùgiac, Mussolini risponde con le p arole qui riportate in riassunto. (Da li Papaia d'Italia, Nn, 241, 246, 1, (i settembre 1936. XXJIJ). imporli a/hlalmenle corrùpo1ti dopo le riduzioni .rlabilite dall'arlicolo .z. del regio detrelo legge Ù aprile 1934, XII, numero J 6I. In dipendenza di tale miglioramento i trallammli di slipmdio del personale di grado meno d eva/(), che 11011 subirono det11rtazioni, a norma dr! rilato articolo 2 ; per,hé non suptriorì a lire cinq,«cenlu !flensdi, o furono ridotti del sei per cento perché non mperìori a · lire mille ,,,e,ui/i, vengono a risultare pit1 favonvoli di qu1:lli che mino in vigore prima dell'applicazione del predetto derreto 111101ero 161 dr! Ij}4, XII. Per il pu.rona!e con fatJJiglìa t!Ùne inoltn dùposlo l'aumento ddl'at,gùmta di famiglia o delle indennità di carov_iveri ad oso JjJeltanti, abro· gando la riduzione del dodid per ,ento, 1andta ,o/ regio dtrreto 2 0 no11cn1· bn I9:JO, IX, n11111ero 1491, ci() ,he equivale a una maggiorazione del t redici e swanlalrè pu ce11/o 11dlt alt11ali mùure. I miglioramenti hanno ejfdlo dal pro!simo mnt di o/Jobre, e sono applicabili, oltruU ai d1puu/et1Ji dallo Sia/o, anche ai ·diptndenti dalle prorinde, dai coJJJuni, e dagli altri Enti p11bblid locali, dalle Opere 11azjtn1Pli, dalle Amciaz.ìoni 1inda(a/i e dagli Enli parasta/ali.

'* « Dopo che l"interpretc ha. tradotto i due discorsi, il d,giac h:1 consegnalo al Duce lutte le decorazioni imp eriali conferitegli d all'ex-negus, lo scudo ed il ma.n.tello di gafa con la. criniera di leone. Prìm'a d' lascia.re l:i: sala, il degìac ha ripetuto i suoi stntimenti di assolubl d~ozionc e fedeltà all'ltaliQ. ». (Da Il Popolo d'lMlia, N. 246, G settembre 19}6, XXJll).

•• Tenutasi il l2 settc:mbre 1936 (ore 10-12.30). (Da Ii Popolo d' llaf;a, N 2~3. 13 settembre 1936, XXIII).

Uno J(ht111a dì decreto legge ,on rni sì approva il /eJ!o 1111ùo delle legg,i in 11Jaleria demografì,a. I n tale testo unico .rono .rtate raaolte e coordinale, ,on oppor/une inlegraz/oni , le nortJJe di carattere legislativo p,01110.r.rt dal Go· verno fa1cisJa dal r 926 in p;i, Fra le disposizioni innovative, merilaHO di essere menz.iaiiate q«elle riguardanti: a) la preferenza di ordine ge,nerale a favore dei (oniugali, ,:ei confronti dei celibi, p er t11lle le cariche pubbliche e le distinzioni civili ed onorifiche ,· b) la fato/là conceSJa alfe provincie ed ai co111tmi di auordare premi dì nuzialità e di nalalità anthe in deroga alle dùposizioni ,be rego/11110 le spe1e f acoltative; e) la concessione di analoga facoltà. ad altri E nti pubblùi, q1111li le Cam di risparmio, i M onti di p egni di prima categoria, le ùtìt11z.ioni pubblkhe di benejfrcnz.a, ca. d) la conmJÌo,:e, a carico dello Stato, in favore delle famiglie biso· gnrm, di .rpeciali premi di natalità per i parti multipli; e) la facoltà apportala agli Enti lo,ali, parastatali, Opere 11az.io11ali, Auociazùmi sindacali ed Enti pubblùi in genere di applicart, in favore dei propri dipmdtnli, e ,ompatibilmmle con le proprie disponibilità finanziarie, le dhposizioni concernenti i premi di nuz.ialilà e di natalità p er i dipendenti staia/i,· f) la ridJ.zione da dieci a otto del numero minimo dei figli~ richiuto per il g;,dimenlo della Jolalt nmzìone dal pagamenlo delle l11m s,ola!liche, .da JtlTlt degli 1stra111i allt pubblùhe ammìnùtrazioni ,· g) l'aboliz.ùme di ogni .di.rposiz.ione limilativ(' dei ma/rimani nei rìgt1tlrdi del personale dei rorpi armali delle provincie e dei io,nNnì, nonché del persona/, j,mmini/1 addetto agli 01ptdali p1ichiatriri.

Il provvedimento rapprmnla un ampliammto ed una intensijiCJ:tzJone !Ulle min,re adottate dal regime farcùla per il potenziamento demografico della nazione

Un di.tegno di legge che flua il ler111itu di decadenza circa il rùo11oscimenlo del diritto a trattamento priPikgiato ,wrmale nei riguardi degli appariene,! fi alla M. V .S.N. e dtl!e loro fan,ii,lie. La le~e 24 dùtJJJbre IJ2J, IV, nt1,nero 2ZJJ, sulle pensioni a fav ore degli appartenenti alla M, V.S.N, m11tilati in serpiz.io ed alle jatJJig!ie dei caduti m ll'adempimento dtl loro dovere, stabi/ù u che la domanda· per la liquidazione delle pemioni o degli amgni p,;vilegiàti deve euere presentata entro due anni dal giorno dell'evento che dà !11ogo (J/ citato Jralfamento privilegiato. Pmdtro, Inie tert11int .1i è dimo!lf'alo troppo b~Pe , spu ialnimte nei casi in cui occorra procedere a complusi acurlan1enti o quando tratlt11i di infermità a ,luono lungo; e poiché p er altre F(}rze Ar1J1afe è stJJbilito tm tern1i11e di decadenza di cinqm a11ni p er le pen1i(}t1i privilegiale direi/e, e per le pnuioni privilegiate indirette /r(}va 1010 applicaz/one la prt · s.rizione lrmtennale e la nor!lla per le p ensioni in gmere, che ritarda la decorrenza della p entione in relazione alla data di prttenlazione della domanda, col provvedimento ora approvato tali criteri vengono esteti agli appartenenti alla M . V .S.N.

Uno sche111a di regi0 dureto cbe apporta modificazioni al /es/o uniro delle leggi sul/'avvOcatura della Stata ed al relativo rego!a,mnto per quanto rig110rda il perronale del ruolo di promra. A llo scop0 di consentire a tale persottale una carriera c0,ifor111e a que/Ja stabilita per gli altri funzionari dello St ato, vengono ù tituiti dm nuovi gradi, /'a/lavo ed il settimo, e si disciplinano le pro· 111ozioni con norme analogbt a .quellt fùsate per il personale delle altre ammi· nùlrazioni dello Stato . Inoltre, !mulo conio delle esigenze dei serviz/ ùt parola, si prevede una più rispondente distribuzione del personale del/'avvocahlra.

Uno ·schema di decreto legge col quale vengono appor/aie 111odificazioni al regio decreto legge 2; luglio 1j26, IV, 11u1mro r2j8, nel tenso di rfrerJ1t1r! alla cassa depositi e prutiti e all'lstilftlo di emis,ùme la facoltà di rùevere il deposito obbligatorio dei Ire decùni di capitale delle società p er azioni di nMva costituzion~.

Uno schema di decreto ùgge che autorizza la 1ezione di credito agrario del Banco di Napoli a concedere, quando ricorrono sujJicenli garanzie, agli agriroltori dei territori dei conmni di Afanfredonia, San Giovanni R otondo, M onte San!' Angelo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico, in provincia di Foggia, la ratizzazione dei prestiti agrari d'esercizio, in non più di cù,que annnalilà.

Uno schema di regio decreto (on oll ti rende obbligatoria la de11Mnzia p t rio~ dita delle ql(antità di grano madnato e delle giacenze sia di grano che di farina di Jr11menlo ·c1istenfi nei molini, nell'intrnlo di poter avere al rigpardo · ed implicitamente anche sul conmmo del frum ento p er l'alimentazione, (JHti pre-

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