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AI CAPI DELLE FAMIGLIE NUMEROSE

COL MAGGIOR NUMERO DI FIGLI ALLE ARMI*

Il Duce ha segflf/Q con vivq . inl ereue l'indirizzo rivoltogli ed ha affermato d'euere lieto di ricevere e premiare i capi di famiglie così

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• L'll, il 12, il 13 e il 14 agosto 19 42, forze aereonavali italfape e germaniche strettamente cooperanti avevano attaccato, oel Mediterraneo occidenta le, il grosso convoglio inglese fortemente scortato avvi~Ìato il giorno 10. D urante ·gli scontri, le forze dell'Asse avevano affondato died mercantili, una portaerei, tre i ncrod atoci, un cacciatorpf'diniere; danneggiato una corazzata, due portaerei, un cacciator ped iniere; abbattuto quarantadue apparecch i. Da parte italiana e tedesca, erano andati perduti due sommergibi li e diciannove velivo li. Per quel g rande successo, Mussolini aveva emanalo un p roclama di elog io ai marinai e agli avia tori che lo avevano conquistato (284). Il 24 agosto, era tornato a Riccione. Il 29 agosto, rientrat o a Roma, aveva deciso di respingere l'offerta della corona d i Santo Stefano a Vittorio Emanuele III, fatta da personalità ungheresi a Ciano, andato a Budapest per il funeral e del vicereggente Stefano Ho rthy, p erito in un incidente aviatorio. A fine agosto, mentre le armate tedesche investivano Stalingrado, Rommel aveva sferrato un attacco sul fronte di El Alamain. In tre giorni di tC'lltativi di sfondamento però, aveva incontrato fortissima resiscenza, per cui, corrC'lldo anche il pericolo di reslare senza carburante a causa deì concinui affondamenti di navi, si era convinto a non insistere. 11 3 settemb~e, quind i, aveva telegrafato una proposta di sospendere l'azione, e Mussolini aveva consentito. ·Q uesti appariva già ai visitatori sofferente p er quello che un radiologo aveva diagnosticata una gastrite senza ulcera Ma, poco dopo, il profes~r Aldo Castellani, specialista in malattie tropicali , aveva espresso il pa rere che si trattasse di un'amèba contratta durante il .s.oggiorno in Africa. Però, siccome il paziente, ·nonostante le cure ordinate, continuava a dimagrire, lo stesso Castellani aveva suggerito un co n· sulto del professor Cesare Frugoni. Il 6 settembre, a Roma, a palauo Venezia, Mussolini r iceve « i capi detle famiglie numer ose i scritti all'Unione che h anno un maggior numero di fig li alle armi», ai quali conferisce premi in danaro. l p remfoti sono « Domenico Porrino, padre di dodici figli, di cui nove alle armi, r esi· dente a Sepino ( Campobasso) ; Z ita Perfetti vedova Di M arzio, madre di nove fig.li, di _ cui otto alle armi, residen'te a Pe1cara (il decimo figlio, decorato di med3glia d'oro, è caduto in Spagna); Salvatrice Contini vedova Mascia, madre di otto figli alte armi, residente a Sassari; Bartolomeo Urciuoli, padre d i undici li.gli, di cui sette alle~armi, residente a Napoli 1.1: li principe Gian Giacomò Borghese, pre· sidente dell'Unione fascista fra le famig lie numerose, pronuncia « un indirizzo di salute> al D uce, mettendo in rilievo come sulle famiglie numerose r icadono; in tempi ~ccezionali, i più grandi sai:rifici; che si compendiano, soprattutto, nel dare · u n maggior numero di figli alle armi. Nelle cinque famig lie' rappresentate, dei cinquantasei figli viventi, quaranta sono alle armi. Il presidente dell'Unione chi ude il suo indirizzo affermando che queste famig lie sono liete della loro offerta, poiché per esse, come per ness un altro, forse, questa guerra· rappresenta la lt>ro causa : la causa del diritto dei popoli che generosamente moltiplicano la loro g iovint'Zza di fronte ai p opoli pavidi, che vanamente cootendono il loro posto al sole e forse tanto più vasto pretendono di mantenerlo q uanto più sono sicu1i di perderlo, fa. talmente, col loro invecchiarsi senza speranza». Indi il capo deJ G ov~rno pro- benemerite, 1ul/e quali si fondano partirolarmente, in momenti come qùe1ti1 le ,peranze e. le fortune d ella patria.*

QUINTO COLLOQUIO CON IL GENERALE VACCA MAGGIOLINI••

JJ Duce, che aveva rice1111to quellu stesJ() mattino dal generale M ag/; copia dell'esposizione che io intenderei fare al generale Vagi, all'inizio delle conversttZirmi di Venezia, circa Ja presente situazione politico mi/itlh'e e le sue riperc11uioni nelle relazioni armistiziali tra .Aue e Francit,, mi dichiara di averla letta e di approvar/a pienamente, 1pecialmente per quanti? riguarda la situazione francete. li Duce mi espone. poi qual'è il mo pensiero circa la Francia ed il suo Governo, riferendosi 1peuo al mio 1critto p er confermarne singole affermazioni. A parere dei D uce, J1opinione pubblira fr ance/e non ha mutato in nulla, pur d opo gli uflimi ,wvenimen~i, né nella ma simpatia verso le potenze angio1aSJ0ni1 né n ella f iducia ch'eHa ripone nella l oro villoria Perciò non comprende la col/aborazirme e non vi JÌ adana. La politica d i lAval ne rù,tlta impopolare, iJ 1110 G overno è senza segùito. .

- In questi ultimi tempi La.val ha poi conunesso alcuni gravi errori, che ne hanno resa più debole la posizione, principalissimo quello della <:arnpagna antiebraica, alla qua le eg li ha voluto dare un carattere politiico e poliziesco che non può essere g iustificato. Bene abbiamo invece fatto no i in Italia ·dandovi a base il iprindpio fondamentale razziale. Tale errore di impostazione ha. anche suscitato 1'aperta opposizione del clero cattolico, nel quale .finora il Govern~ del maresciallo nuncia le parole qui riportate in riassunto. ·(Da 11 Popolo d 1ltalù11 Nn. 224, 225, 226, 227, 241, 249, 12, 13, 14, 15, 30 agosto, 7 settembre 1942, XXIX),

• « Il Duce si è p oi intrattenuto con ~iascuno dei premiati, fotercssandosi minutamente di tutti i-loro familiru:i. La cerimonia si~ chiusa col··Saluto al Duce!", ordinato dal sottosegretario all'Interno 1>. (Da Il Popolo d'Italia, N. 249, 7 settembre 1942, XXIX).

•• Il 13 settembre 1942, alla Rocca delle Caminate, Mussolini aveva avuto un colloqu io con Cavallero e Kessclring , durante il quale e.ra stata d ecisa. una prossi ma ripre5a del bombarda.mento di Malta (Questo sarà iniziato a metà o u obre, ma con la conseguenza di cosl forti p erdite di aerei, da imporre la rinuncia al tentativo dopo soli tre giorni), Il 14 settembre, era fallito un tentativo inglese di sbarco a Tobruk. La sera del 17 settembre, a Roma, nella sala del Mappamondo di palano V enezia, Mussolini riceve, presente il generale Magli, il generale Vacca Maggiolini, con il quale ha il colloquio qui riportato in riassunto. (Da Cudido, N 34, 22 agosto 1954, X).

;>étain a~eva trovato largo ed efficace appoggio. Inoltre ciò è valso ad aprire un nuovo dissidio fra Washington e Vichy.

- Altro errore h1 commesso Lavai col suo gesto, p erfettame nte inutile, di sopprimere gli ultimi, ·innocui residui del r egime parlamentare. ton ciò egli non è riuscito che a risveglia.re le assopite, ma pur sempre forti correnti democratico-liberali ed a p rovocare una protesta, che però non ho letta nel suo testo originale, dei due ex-presidenti delle Assemblee legislative.

- Tale prote1ta i& l'ho letta e .t'ho trovd;a molto vivace. Ma ciò che in eJJa mi ha particolarmente colpito è il faitQ che, pùr euendo d irett a personalmente al maresciallo Pétain , non contiene nepp_11re una parola deferente verso il vecchio, rispettabile maresciallo.

-:- Sl, il maresciallo è veramente rispettabile Fatemi avere il testo della protesta, che leggerò volentieri N ei riguardi dell'Italia poi, la politica di Lavai si è fatta addirittura provocatrice.

- E dovér os,o rk onouere che cosi non era quella di D arlttn. Q11eJti tentò di avvicinarsi all'Italia per potere, con eua e con la Spagna, opporre 11n freno, nel dopoguerra, atl'ea essiva potenzi:J tedesca: politictZ dunque lungimirante, anche se scarsa di riJt.1ltati immed;ari, La.val in vece mira a risultati più pronti: frustrare, appoggiandosi alla Germania, le aspirazio ni iJali,:me.

- Cosl è. Qual è attualmente la posiz..ione ufficiale di Darlan nel Governo ? ·

Egli è a cap() di tulle le Forze Armi:tte e, i11 tal v_este, interviene al C()nsigUo dei ministri quand() vi si t rattim, questioni militari. Da/() ta!e incariro, continuan() ad euervi rapporti, tramite l'tÌmmiraglio· D uplat, Ira lui e la Com,mission~ italiana d 'armistizio um la Francia,

- Visto tal e .atteggiamento di Lavai e la possibilità che ne nascano gravi attriti con· l'Italia, come voi avete detto nel vostro scritto, è.indispensabile esser forti cosl aUa frontiera occidentale, ove la cosa non presenta soverchie difficoltà, come a1Ia frontiera tunisina, ove invece il problema è di -assai difficile soluzione. Oggi, disgraziatamente, tale frontiera deve considerarsi praticamente sguernita.

- Non sarò peroiò tranqujllo -se non quando avremo almeno dieci ottinie div-isioni sulle Alpi, ma io conto di potervene portare quindici, tre in Sardegna per la Corsica, tre, di cui due motorizzate, in Tripolitania. Con queste tre divisioni dobbiamo poter giungere d'un sol balzo sino aHa sponda africana. del canale di Sicilia: sarà allora facile trasp<>rtare in Tunisia le forze che abbiamo in Sicilia.

- Tutto ciò però non si potrà ottenere che in primavera J3:isogna perciò, per ora, assolutamente evitare ( e il D11ce scandiJCe q11este parole) di crea.re o di lasciar sorgere colla Francia incidenti tali che possano esigere un nostro intervento militare.

-A suo tempo, se di tale intervento si offrirà l'occasione, aon me la lascerò sfuggi re!

- Ma oggi, ripeto, non ne abbiamo la possibrlità, e per ragioni no- . stre particolari e per 1a situazione generale militare. La Francia lo comprende e vorrebbe perciò sfruttare questo momento, :nel quale essa trova motivo di alimentare la sua speranza deJla sconfitta dell'Asse.

- Esatta è infatti l'enwnerazione che voi avete fatto dei vantaggi di cui in questo periodo godono gli anglosassoni; bisogna anzi aggiungervene un altro: 1~ superiorità della Joro Avia:done, la quale, specialmente grazie al suo presente impiego, limitato a pochi t_eatri operativi, che non sono quelli in cui agisce la massa dell'Aeronautica tedesca, riesce a darci fastidi in Egitto ed a condurre, in Germania, azioni a grave ca rattere ,distruttivo contro popolose città. Di queste azioni non dobbiamo sottovalutare l'imPortanza, anche se le popolazioni resistono fieramente; a parte anche la perdita di vite umane, distruzioni cosl complete e vaste di interi quartieri cittadini creano gravi e complessi problemi fi. nora impreveduti, occorrendo, dopo ogni incursione, provvedere agli alloggi, airarredamento, alla biancheria, al vestiario per deoine di migliaia di persone, che in una sola notte rimangono prive di quanto possedeva.no. Conseguenza inattesa per noi : i'intera produzione di mobilio delli Brianza è ora bloccata per la Germania. E tutto ciò aggrava, naturalmente, l'insufficenza delle varie materie prime. La stessa distruzione di chiese, di monumenti, di preziose opere d'arte costituisce un dannosissimo annientamento di tesori, un impoverimento del paese colpito.

---, Non bisogna d'altra ·parte credere che siffatte distruzioni siano di poco costo all'Inghilte:rra, poiché questa rimette ad ogni focursione circa. un quarto degli apparecchi in volo, pur senza contar~ gli altri, sempre numerosissi mi, ~anneggiati o distrutti durante k operazioni di decollo e di atterraggio.

- La Francia, comunque, conta sugli effetti dei borbardamenti delle città tedesche ed anche sul generale malessere naturale -delle popolazioni ewopee. Poiché oggi soffrono non soltanto gli abitanti delle nazioni belligeranti, ma intere popolazioni di tutta quella notevole parte d'Europa che è ancora in una penosissima :incertezza del suo domani, La stessa Danimarca, che dapprima si è adattata fac ilmente; all'occupazioi:e tede· sca, del resto, mitissima, ora, vedendo tale occupazione prolungarsi indefinitamente, dà. pafosi segni di irrequietezza! E più grave è, come è ovvio, il malcontento in Belgio, in Olanda, in Norvegia.

- Ma per la popolazione francese bisogna anche tener conto de-I suo desiderio di poter domani tornare alla vita comoda, ,alla facile esi- stenza coqd.otta fino a ieri. . Ed è invece proprio taile facile esistenza, l'amore alla vita comoda che l'hanno smidollata.

- Non 10 se h> v; abbia mai riferito la frase eh~ ebbe a dirmi, a T ofino, l'ammiraglio Darlan nel novembre 1cor10 : « V ouI ne pouvez imaiiner combien_ la France es/ pourrie l ». Darlan parlava con me co nfidenzialmente dopo un · b11on pranzo ( non era però brillo'), ma era pur sempre il capo del GO'verno e miniJtro deg/} Esteri di Francia che parlava aJ un rc1ppreientante ufficiale dell'Italia! Del resto, alcuni-giorni or 1ono, l'ammiraglio Duplat, per indurmi ad a"çcogliere una insistente richiesta dell'ammiraglio A uphan, capo della M11rina mercanti/e f rancese, t endente a c,·eare una scuola di mozzi mercantili in una piccola baia della Cor;ica, mi diceva, a ;ua 1iolta, che la Marina mercanlile è « la p/111 po11rrie » delle amminirtrazioni france;i!

- Avete concesso tale scuola? ·

·

- SJ, alla C.()ndizione di auoggettarla ad un nostro completo con.trollo, che d garantisca che e11a no_n auuma alcun caratttre militare

- B propr.io cos1: i francesi non h anno altra ·preoccupazione che quella della vita piacevole... · '

- LA « douce France» ..,

« TROVARE, ESCOGITARE TUTTO Ciò CHE :Il POSSIBILE DI TROVARE E DI ESCOGITARE PER RENDERE Più RAPIDA E Più TRIONFALE LA NOSTRA VITTORIA

I.a mia presenza a questa '_'Ostra. riu nione, o camerati, vuole provarvi con quanto vivo interesse e con quanta profonda simpatia .io abbia seguito e -Segua l'attività d.ell~ Società italiana per a progresso ·delle scienze. T ale simpatiia trae origine dalla convinzio~e, non mCno profonda,

• Il 18 settembre 194 2, g iorno in cui meni d 'assalto della nostra Marina, J)ffletrati per cfoe volte ~ella rada di Gibilterra, vi avevano affondato un piroscafo e danneggiato gravemente cinque, Mussolini era tornato in Romagna. Il 22 settembre, a Riccione, aveva ricevuto Cavallero, reduce da un nuovo sopraluogo in .Africa Lo stesso 22 .settembre, H itler aveva mandato da Monaco al nostro amba. sciatore a Berlino, Dino Alfieri, informazioni sulla durissima battaglia in corso a Stalingrado, sanguinosament~ combattuta strada pu strada, casa per casa, ma, a suo fermo parere, certamente destinata a successo. Il 23 settembre, Rommel, lasciato improvvisamente il comando delle forze ad El .Alamein al generale Georg von Stumme, era g iunto a Roma diretto in Germania per un periodo di riposo JI 24 settembre, alfa Rocca delle Caminate, Mussolini, presente Cava llero, ave\'a avuto un colloquio con i l fe ldmaresci.11!0, durante il quale aveva messo in rilievo l'errore che si era compiuto nel dare la precedenza alle operazioni in Egitto suJrattacco Malta; che la vostra Società, nata agli albori del Risorgimento, ha tenuto, tiene e terrà fede al suo prog ramma, che consiste nd promuovere, coordinare, accelerare e perfezionare il progresso delle scienze italiane in tutti i campi, da quello che, per inténde rci, chiamerò fisico, a quello di ordine mora le,

:8 significativo il fatto che la vostra riunione coincide con la celebrazione del primo ventennio di regime fascista. Voglio interpretare l'evento come il riconoscimento da parte vost ra degli sforzi sistematiui che il regime ha compiuto a favore della scienza e degli scienziati italiani. (Vivissimi, prolungati appla1m).

Ma più importante è H fatto che ]a riunione si svolge nel tempo di questa guerra, ~he impegna tutto e tutti per la vittoria. E fo conto su.Il'opera degli scienziati italiani, non solo in un senso che vorrei dire quantitativo, ma in un senso più efficace, che vorrei dire qualitativo.

Trovare, escogitare tutto ciò che è possibiJe di trovare e di escog itare per rendere più rapida e più trionfale la nostra vittoria: questa è 1~ consegna che do agli uomini della scienza italiana.

E ora voi potete cominciare fa discussione dell'argomento che è al1' ordine del giorno. E vi prego di far-lo con assoluta tranquillità, ignorando la mia presenza: io sòno qui per ascoltare e magari per -imparare. (Le pçtro/e del D11ce sono state accolte da una fervida acclamazione).* errore che veniva scontato con l'impossibilità di alimentare iI fronte africano, causa il continuo siluramento dei mercantili .ad o~ra di navi inglesi che si appoggi.avano all'isola.. Rommel, dal canto suo, si era detto sicuro della solidità dello schieramento difensivo organizzato ad El Alamein. Il 26 settembre, in seguito alla mancata vittoria di Stalingrado, il generale Frani H aJder era stato esonerato dalla carica di. capo di Stato Maggiore dell"Esercito. 11 27 ( ?) settembre, Mussolini era rientrato a Roma Il pomeriggio del 29 settembre, nell'aula della facoltà dì lettere della città universitaria, presenzia la terza riunione della quarantunesima sessione della Società itali.ana per il progresso delle scienze. In tale occasione, i:,ronuncia H discorso qui riportato (Da Il Popolo d'ltalia, Nn. 261, 272, 19, ;o settembre 1942, XXIX).

• .: Subito h anno avuto inizio i lavori della sezione scienze giuridiche. Hanno parlato Giovanni Novelli, direttore generale degli Istituti di prevenzione e di pena, sul tema: Nuovi orizzonti del dirillo d opo la codificazione italiana nell'Mdine n110110, in rapporto al diritto penale; il professor Filippo Grispigni, dell'Università di Milano, sul tema: La funzione della pena nel pemiero di Benito Mutsolini; il professor Arturo Santoro, dell'Università di Pisa, sul tema: I.e temlenu l egi1/ative in maJ,ria pmale. Molto interessante resposizione di Giovanni Novelli, in particolare per i dati in essa contenuti, mettendo in risalto gli effetti -della riforma penale e penitenziaria fascista, e quella del professor Grispigoi, che si diffuso ad illustrare il pensiero del Duce sulla funzione della pena, quale risulta da dichiarazioni programmatiche del fascismo, da dirette dichiarazioni del Duce 1stesso e · dai concetti espressi da collaboratori del Duce al ministero di Graiia

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