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UN COMUNICATO DEL MINISTERO DELL'INTERNO

Come E Naufragato

Il Tentativo Di Sciopero Generale

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Nel mese di gennaio il comunista Ercole Ercoli, membro del non mai discio lto comitato esecutivo della Terza Internazionale, al secolo conosciuto col nome di Palmiro T ogliatti, nato a Torino, riusci a penetrare dalla Svizzera in Italia. Questo signore, la cui persona 6sica è conosciuta in tutti gli ambienti del suo mondo e si 6rma « capo del Partito Comunista Italiano» o meglio di una frazione del comunismo italiano, il quale è suddiviso jn varie frazi oni nemiche, con relativo giornale, convocò una riunione a Milano tra gl i elementi di sinistra del Comitato di liberazione nazionale Pe r elementi di sinistra s i intendono comunisti, socialisti, democristiani.

In questa riunione l'Ercoli ordinò la costituzione di un Comitato segreto pec la preparazione di uno scio pero generale insurrezionale da effettuarsi nell'Italia repubblicana in un'epoca che doveva coincidere con operazioni militari del nemico,

In una successiva riunione fu deciso che il movimento ·dovesse scoppiare in coincidenza con la presa di Roma da parte degli angloamericani , e cioè alla fine dì gennaio.

Il Comitato segreto, malr;rado le riserve dei socialisti e l'opposizione dei dc:moctistiani, decise allora che lo sciopero dovesse tentarsi ugualmente per dare una prova concreta di solidarietà agli angloa mericano-russi sospendendo la produzione bellica negli stabilimenti : reale e classico eseIDpio dì complicità col nemico, vero e proprio r eato di t radimento ai danni della Repubblica Sociale Italiana nel momento .in cui essa compie ogni sforzo per cancellare l'onta della resa a discrezione voluta dalla monarchia e dalla p lutocrazia !taliane e anglosassoni mostruosamente alleate col bolscevismo. Il testo dei volantini, diffusi fra le maestranze degli stabilimenti dal Comit ato segreto di agitazione del Piemonte, della Lombardia, della Ligur ia, documenta la complicità col nemico, Ad un certo punto è detto che « con l'inizio delle grandi operazioni militari aumentano i pericoli dei bombardamenti aerei attirati sulle nostre fabbriche e sulle nostre case dai tedeschi e dai fascisti che ci obbligano a produrre per la loro guerra». Basta questo per definire il carattere « politico» dell' agitazione. Quando il Comitato credette che la preparazione avesse r aggiun to il punto voluto, fu stabili to che lo sciopero avesse inizio jl 10 marzo alle ore 1 o, al se- gnale di prova delle sirene di allarme. Fu allora che ebbe inizio lo sciopero ·cosiddetto bianco, cioè gli operai r imasero inattivi davanti alle macchine, al loro posto di lavoro.

Diamo ora la cron::i.ca dettagli ata dello sciopero· stesso per stabilirne il carattere, la portata e il clamoroso falLimento. Le astenzìoni dal lavoro sono state le seguent i : a Bergamo 5060, a Bologna 5450, a Brescia 700, a Como 1980, a Cuneo 505, a Firenze 12.860, a Genova 700, a La Spezia 4000, a M ilano 119.800, a Novara 2390, a Padova 600, a Pavia 650, a Savona n17, a T orino 32..,600, a Varese 7707, a Vicenza 7no. Totale degli operai astenuti dai lavoro 207.649, di fronte ad una massa di alcuni m ilioni di addetti alle fabbriche. La durata dell' astensione è andata da un minimo di quindici minuti ad un masSimo di quattro g iorni. Solo a Milano v i è stato un tentativo di sciopero tranviario, che è stato stroncato dalla cittadinanza prima ancora che dalle autorità. Non si è verilicato alcun conflitto o disordine, né alcun t entativo di dimostrazione all1aperto. Sabato 4 il Comitato segreto d i agitazione impartiva l'ordine d i riprendere il lavoro e considerava praticamente fallito il tentativo che avrebbe dovuto condurre ad uno sciopero_ a carattere nazionale,

Dal Corriere della Sera, N . 58, 8 marzo 1944, 69°.

Per La Presentazione Delle Credenziali

S ignor ambasciatore I

Vogliate anzitutto accet tare il r ingraziamento per le ·espressioni am ichevoli con le quali avete voluto sotto lineare la p resentazione ddJe lettere che vi accreditano p resso il Governo della Repubblica

• A Gargnano, alla vi ll a delle O rsoline, l' 8 marzo 1944, alle 1I, Mussolini r iceve, accompagnato dal sottosegretario agl i A.ffal'i Esteri, conte Serafino .Mazzolini, l'ambasciatore del Giappone, Sciurukuro Hidaka, il quale g li presenta le lettere che Jo accreditano pre5so il G overno ,lel la Repubblica Sociale Italiana. Jn cale occasione, l'ambasciatore pronuncia Je seguenti parole : « Duce ! Ho l'onore di rimettere nelle mnni di Vostra Eccellenza le lettere con le qua li Sua Maestà l'imperatore, mio augusto sovrano, mi accreJ ita presso di voi in qualità di amba· scialore straordinario e plenipotenziario. Mi sento infinitamente fiero di pott"r continuare cosl a consacrare col benevolo concorso di Vostra Eccellenza i miei sforzi per rinsaldare sempre p iù i legami di an1icizia che esistono fra rlt.o.lia e il Giappone. Vostra Eccdlema non ignora in qual(' stima ella è tenuta in Giappone e quali profondi sentimenti di amicizia uniscono il p opolo g iapponese e il popolo iuli.i.no. Il G iappone h a intera fi<l u,:ia nell' avven ire J dl a nuova l t:i.li:i., posta sotto la gu ida ·e l'autorità J i Vostra Ec.:ellenza. I nos tri due p:i.esi h:mno combatt uto e cumbatte1·anno in st!'eUa unione. A questo proposito è motivo di. gioia il veJere che le prime unità d elle armate m1ziona li italiane rico• stituite hanno ripreso il loro posto a l fro nte e vi combattono valorosamente a fianco dei nostri com uni alleati . Sono estremamente felice di poter affer mare a Vostra Eccellenza che cc:nto milioni di g iapponesi, .sicu ri del s uccesso J elle loro anni e di q uelle dei loro alleati dei Tripartito, sono decisi e pronti a spezzare qu:dunque ostacolo e a proseguire la lotta fino alla vittoria fin ale. Facendom i i nterp rete dei sentimenti benevoli del m io augusto sovra no , io mi perme tto d i for mu lare g li auguri p iù ardenti e più sincc'fi per fa sal ute di Vostra Eccelle nza, ins ieme con quelli per l'avvenire e la prosperità della Repubblica Sociale Ita liana ». All" ambasdatore, M ussoli ni ri sponde con le p arole qui riportate, (Dal Cortiere del/4 Sera, N. 59 , 9 marzo 1944, 69") s. ."xxxn.

Sociale I taliana in q ualità di ambasciato re straordi nario e plen ipotenz.iario d i Sua Maestà l' imperatore, vostro au g u sto sovrano. Sono n oti a voi, che non iniziate, ma continua te la v ostra missio ne, e so no no ti al po polo g iapp onese, i sentimenti di ammirazione che il p o po lo italia no nutre per i l v ostro p aese, i c ui fi gli h anno da secoli fatt o del coraggio, in pace e i n guerra, la p iù alta v i r t ù del soldato e del citt adino Le lumino se vittorie delle Arma te nippo niche in terra, in mare, in cielo, testimoniano ancor oggi, in q ues ta guerra per l'esistenza dei nostri pop oli, quanto alti s iano nel soldato giapponese il patriottismo e lo spir ito di sacrificio.

Il pop olo italiano v a risollevandos i dalla crisi in cui sei mesi o r sono ve nne travolto dalla capitolazione. I primi reparti della Repubblica hanno gi3. r ipreso il loro p osto sulla linea di fu oco . Alt re for ma~ioni sempre più numerose lo r iprenderanno in b reve. All'esempio dei loro g lo riosi alleati giapponesi e germanici, i so ldat i dell'I talia riso na s i ispireranno, fieri di essere di n uovo partecipi d elJa lotta che condu rrà alla vittoria finale .

Con t ale animo accettate, signo r ambasciato re, i vot i p iù ferv idi per !'avvenire e la prosperità d el G iappone e per la più g ran de g lo ria del v ostro aug ust? sovrano, * .

* « L'ambasciatore d el G iappone ha quindi presentato al capo de lla Repubblica Socia le ita lia na le persona lità del suo segu ilo. che il D uce ha brevemente trattenuto in cord ia le colloquio. Q uindi es5c hanno fa sciato la sa la, dove sono rimasti soli Mussolini e Hidaka. 11 colloquio si è protratto fino alle 11.45. li sottosegretario di Stato agli affari Esteri ha poi o!Itrto, a nome del Duce, una colazione a ll'ambasciatore e al s uo seguito ». ( D:.tl Corriere della Sera, N . 59, 9 marzo 1944, 69").

7' RIUNIO NE

DEL CON SIGLIO DEI MIN ISTRI REPUBBLICANO*

A ll'inizfo dei lavori, il mare.rcinllo d' flalia Rodo!Jo Graziani, minhtro delle F orze Amiate, ba w olto una dellagliata relazione concernente lo. svi!t,ppo delle F orz_e A rmate, i llustrando quanto si è f allo per rùol vere i problemi relativi alla nostra ripresa 111ilitare . l i n1arnciallo Ba t o1111111irato i dati rig11ardanti la quari totale prm ntazione ai dùlrelli de lle red11te, dei richia111ati e dei r.e,ritenli. Ha quindi aggfonlo ,he ak 11ne ddle /Jlaggiori dijfùoltò , qliali l'accasermamento e l' equipaggialllmfo dei nuovi tonlingenli, sono 1/ale superale o sono in via di ri!ol11z ione , grazie alfa cordiale collaborazione dei comandi gern1anid ed alla iniziativa dei co111andanti dei deposiii e dei distrelli. l i tompleuo delle for ze alllfalmenle inquadra/e nell' E sercilo, nella M arina, nel/' A erona11Jica, nella Guardia Nazionale Repubblicana, nella Polizia, mila Guardia di Finanza, nelf'/Jpetloralo 111ilitare del lavoro è di alcune centinaia di 11Jigliaia di 11011Jini, oltre alle forze che Ii trovano nel territorio met ropolilrmo, che .sono nella penisola balcanica almne decim di migliaia di soldati e di ca111icie nere, che fin dal se/fe111bre JOJJO rifl1aslt a fia nco delle truppe tedurhe, 1JJentre in Gerfllania procede con ritmo sollecito la ricoifituzfone di almne grandi tmità I l maresciallo Graziani ha qr1indi rof!mnicato che i lavori della commùsione di revù iom degli ufficiali .sono a b11on p11nto ed hanno p ortat o alla eliminazione di pareahie centinaia di 11./Jùiali di ogni grado che non p os1edevano i req11iJili per potere inquadrare le F orze Armale rep11bblicane Il maresciallo Graziani ha ammndato che a q11ula prima revisiom seguirà ima seconda, in !I/Odo che i quadri ddle n11ove forze repubblicane siallO all'altezza dei ,o,JJpiti che loro sono affidati dalla p atria.

Sono sta ti quindi approvati i seguenti provvedilJJrnli, o/Ire ad altri di ordinaria a111111ù1ùlrazione Pruidenza.

Ratifim di- alcuni decreti ministeriali relativi al co/locamento a riporo di f11nzionarl già appartenenti all'ani111i11istrazio11e dell'Africa Italiana.

A1inùlero dell'Interno.

S11 p ropo1/a del 1JJi11istro dell'Interno , il C om iglio dei ministri ha approvato :

Uno schema di decreto (Oncernmle la istituzione della « P olizia econo,nira )>.

La « Poliz ia uonon,ica i> è coJJ1posta di co11li11gmti /ralli dalla G11ardia di

• T en ut:1si a Gargnano, alla vi lla delle O rsoline, l' ll marzo 1944 (ore 10.30- 13 ?). (D al Cor riere della Serrf, N 6 2, 13 marzo 1944, 69°; e ·da. La Voce di AfantoJJa, N . 73, 13 marzo 1944, XXY).

Finanza rep11bblicana e dalla P l)lizia repubblicana. Le altre fl)rz e della Pl)lizia ço,rtùmeranno a t ol!aborare p er l'ade111pi111cnlo dei compili ad eua affidati, e cioè l'arrtrtamento, la repreuione e la dmunda alle co ,11petenti autorità di Ili/ti i reati attinenti alle discipline economùhe della prod1tzione, del reperimento, degli avu11aui, della lavorazione e della dùtribt,zione dei prodoltì, del t essera111rnlo e del razìona,mnto, dei C6NJ11n1i, dei p rezzi ed in genere dei reati prevùti dal dure/o legge .22 aprile Ij,f}, XXI, nurmro 2/4· I conlingenti provinciali della « Polizia eco1101J1Ùa » operano nelle provincie, alle direi/e dipendenze del capo della provincia, rice,.:endo M l Commissariato nazionale dti prezzi e dai moi organi periferici le istruzioni delù direttive tecniche alli11enti al loro impiego. Per quanto riguarda la p arie disciplinare e amminislrativa, le f orze della « Polizia uonon1ica » dipendono direltavu:nte dai Corpi di appart enenza. Verranno emanate le norme con l'attuazio1:e dei dure/o.

U no 1Cht1;1a di decreto concernente modifiche alla compo;iziom della tom• miuione di az1anza111ento per le p roJJJozioni degli 11/Jìciali di:/ corpo degli agenti di.Pubbli,a Sicurezza, di mi alla legge z6 gennaio 1942, XX, nw'!lero ;g .

Uno schel!la di decreto concernente n1odificazioni alle nor!!le Ju/la , on,usione delle rafferme agli appartenenti al Corpo degli agenti di Pubblica Siatrezza ed alle norme di avanzamento al grado di uicebrigadiere e maresciallo li C onsiglio dei minùtri /;a approvalo 11no 1clmna di derreto concernmle le n11ove norme µr i giudizi di appdlo dei p roredil11enli per reati annonari.

Uno sdx ma di decreto recanté nonne per il funzionamento del sm1izio dei fogli annunzi legali ìn dipendenza dello staio di guerra.

Il Comiglio dei ministri ha inoltre ratiji,ato t11 i decreto 111inùferiale neon/e modificazioni alla legge .27 gittgno Ig42, XX, nHmero ·Sp, sul nuovo sia/o gù1ridù:o dei segretari cov1t111ali.

A1ù1islero della Giustizia.

S che!lJa di decreto co11cemente modificazioni all'ordif}(l!nenlo giudiz.iarìo per le promozioni della }lagistrah.ra.

Il Consiglio dei n1ù1isfri ha inoltre rat ificalo :

Un decreto minfrterialc che porla modifiche alle vigenti dùposizioni riguardanti la ço11cessione della libertà provl)Ùoria da parie della suprema C orte di cassazione, ·

U11 decreto ministeriale che JJ1odijica la formula del giuramento da prestarsi drii magistrati a norma del vigente ordinamento gi11dizùrrio.

Un decrelo minùttriale circa la proroga della restitllzione dtlla compe!tnza dai Tribunali militari al Tribunale sp eciale per la difesa dd!o S taio.

M inistero delle Finanze.

S11 propolla del mi11frtro delle Finanz..t> il Consiglio dei ministri ha ap· proPato :

Uno schema di rlecrelo portante dispo.rizioni integrative per la costituzione ed il f1111 ziona111ento degli organi cenmali

Omnia Di Benito Mu Ssolini

Uno J(hema di decreto ri'guardanle il riordinamtnlo del servizio ispettivo ptr la finanza- locale.

Uno sche,11a di dure/o ,ontcnenle provvedimenti in ma/tria di impo11a di CON!llll/0,

· Uno S(hema di decreto relativo al riordinamento del .urvizio di percezione e di riscossione· dei diritti ed emo!Hmenli spellanti al p er.rana/e dell'am111inistrazir;ne provincia/e delle imposte direi/e.

Uno schu11a di dure/o per la conces.rione di OffOflli provvisori 1ullt p ensioni di river.ribilità alle famiglie dei pemio11afi sfatali. '._:

Ministero de/I' Agriro/tum e delle Forute, •

S u proposta del 111inistro e Foreste, il Consiglio dei ministri ha approvalo:

Uno schema di decreto che dùciplina il l ratlamtn/o di q11iucenza del perso1mle delle stazioni sperimentali consorziali, inq11adralo nti ruoli dtgli istilli/i di esperùmntazione agraria. In applicazione dt l dure/o Ij maggio Ij4t , XI X, mm1ero 489, sulla riforma sia/a/e degli istituii' di sperime11taz.ionr agraria, i numrrosi temici e p erso11aù di altre categorie, apparttnmtì alle precedenti stazioni sperimentali comorziali, so110 stati inquadrati nei nuo11i ruoli. In tale inq11adran;en/o si sente ora necessaria la adozione di speciali Mmu intese a disciplinare il trallamtnlo dei suddello personale, spedaln,ente nti riguardi dei diritti di quiescenza, ptr i quali il personale delle stazioni (IJflsorziali godtva di un lratta111ento diverso da quello applicabilt per gli impiegati dello Stato, Col provvedin;ento "in esa111e, predisposto dal ministero del/' Agricoltura e Forute, di intesa con q:,el/o dtfle Finanze, e infor111afo al triferio di rispellare, per q11anto possibile, le legillime aspettative del personale, si sislet11a I'argon1tnlo, offrmdo al personale slesso la pouibiiilà di sugliere Ira il consegl(ÙJJtnlo ddla pensione di Sia/o e la ronlùwazione del tratlamenlo di cui euo fruiva prccedente111mte.

Uno schct11a di pro11vedimento legislativo con cui si riuniJCono in una t1nica Dirt ziom, no111i11ata << Direziont generale dcll'ali11m1tazione e dei prezzi», i 1en•izi appartenenti alla Direzione generale della alimentazione e alla Direziutie generale de/ leJJera!JJento, dei prezzi e del/a Jtatistica dei generi alimentari, e si soppri111e 1nollre la Direzione generale dei miglioramenti fondiari e dei servizi speciali, tra.ifermdone le allribuzioni alla Direzione gmerale della bonifica e della colonizzazione. Lt r.ecusità del tempo di guerra, ,be esigono JJna organizzazione il pùì pouibile snella ed efficiente, hanno S11ggerilo l 'opportJlnità di sotloporre a 1,na revisio11e l'ordinatHtnlo interno dei servizi del 11Jinistero e deJ!e Forale. T ait revisione invnte parlicolarJJJente i se/101-i dell'alimentazione e della bonifica integrttle. Per q11est'11lti1110, la sojr pressione della Direzione dei migliorammli fondiari t il conseguente lrasjerimenlo dei relativi servizi alla Dirtzione della bonifica e della colonizzazione ris!abilisco110 l'unità di :m co1J1ando in una materia, che la legislazione 1111uro~ liniana ha unificat o sotto la comune concezione e dtnomi nazione di b'Ìtti/fra int,grale , Pe r quattlo rigurirda il u llore dell'alimentazione la riforma ì al/C')ra più 110.1to. li r ;to rnc, a Ul/ a rmira Direzione del/ 'alimmtazione 1tabili1tt l'llnità di <omot1do e di rupomobilit à in un eampo nel quale, pùì che ÙJ ogni altr1J, tale Nnilà si rende indùpem abile. L ' esp erienza ha din;ostra t o che la di11ùiot1e dei Strt·izi de//'alimmtazir,ne in d1tt direzioni (e Mn è va/so a rfrlabi/ire l'rmità, onz; ho provoralo maggiore intralcio ii ripiego del segretario generale) non ha dato i rùultati sperati, n1a ha creato invece i nterferenze e 01/aeoli a una .rpedìta t1zù;m di co mt1 ndo e di direzione, Nell 'illustrare il p rovvedùnento di 11nifi,t1zJone dtlle direzioni gener ali, il minfrlero ba eon;unicat o al C6nsigNo dei minhlr i, che ne ha preso allo, altri p rovvcdùm,iti da lui adolla/i in bai, alle fatoltà conuntittgli dal durtlo 27 dicembre r 940 , Xl X, nmncro 17 16. Co n tale provvedimento si umpli/ita radùalmente la 11lateria, anche ntl ,ampo di /Mli gli organismi che, pe r rispondere ·a nmssità conlingmt i, sono venuti a moltiplirarsi in paJJato, sprcialmente nella sfera dell'approvi;igiona111tnto e della disJribuzione dei generi alùmnlari, creando Ùtltr/trmze e doppioni e s1mitando nell'opinione. sia dei p rod11ttori agricoli, sia delle 111aJJt con fllmalrici, un senso di confmi one t di sfiducia nell'applicazione della qlialijita annonaria Ad oltre q11aranta salùa il monero degli organi vari, a caralltre parast atale, sindara/c, p arasindatale , privato , con i quali il HJinis/ero del/' Agrico/lura doveva avere diretti rappcrti. Alami di q11esli organisl'}}i, e p recisan;ente quelli dire i/amen/e dipendenti dal m inist ero vengono sopprusi, e le lorfJ /11nzioni, assieme a qurlle degli altri organismi agent i cont empo raneamente in uno 1tesso sei/o re, vengono lraJjeritt, per ogni sei/ore di attivi tà dùtributiva, ad un unico ufficio centrale di distribuzione.

Quuti uffici di distribuz.iom sono i soli organi11vi incarirati dell'at111aziont delle direlli ve dd niùtfrlero ,· essi avra mw alla p eriferia rispettivi uffici provincia/;, che fimz.ioneranno con compi ti esdruiva11m1te ueculivi, solto il controllo della S.E.P R.A.L. Nei m,oui uffici di distribuzione 1aranno assorbile anche le funzioni degli attuali U.D.l.S. Gli altri organismi di categoria sindacali, parasindacali o privali rientrano, p er qflanto ri'grtarda le allività della diJCiplina alimentare, nell'a11Jbito d ei · loro scopi particolari, senza pùì in/erfarire direttamente nell'azione di governo. Sgomberato così il terreno dal~a confma fioritura di enti vari a ccavallantisi che lo ingo1JJbravano, l'"ni'là di azione viene eoP1pletamente ristabilita Un solo organismo rispon!Urà per l'aceerla1J1tn/o e i l rep erimento dei prodotti an;n1am1t i, e que1to organismo i J'E11te nazionale per l'econol'}}ia agricola, po1/o sotto le direi/e dipendenze del ministro,,m solo organismo ri!ponderà dell 'esemziont t ecnica degli at1imaui: la Fede~ razione italiana dei con1orzi agrad Nel campo della dis1rib1tzione, provt•tderà direttamente la Direzione imita dell'alùmntaz.ione, attraveno i già citati 11/jici centrali di dùtribuz.ione specializzati per st ltori di prodotti e alla p t ri - f eria aflraverso gli uffici proi•inciali di dùtrib11z/one, .rollo il controllo della S. E.P. R. A .L., che ne a.uicureram10 anche il necmario coordùta/JJtnto.

Uno Jcht111a di decreto relativo al collora,nento a ripo!o di autorità di direttori generali nei ruoli del 11Jinistero de/I ' Agrfo1lt11ra e Foreste.

Uno Itbw ,a di provvedùmnto legislativo con c:ti gli Enti uono111ici dell'agricollura, iitiluiti con la legge 18 maggio 1942, XX, mmuro ;06, vengono Joppru1i e le lor() funzioni lraiferite ali' Auociazione nazionale degli Enti economici ddl'.ag,ricolt11ra, che, posta alle dirette dipendenze del 1JJinùh:ro dd1' Agrkol/J1ra e Foreste, asslf111e la denominazio,;e di « Ujjicio nazionale di servizi dell' agricoltura)}. Col prouuedin;m/o ùt p~rola si riporla una sostanziale Jemp/ificazione a/l'organizzazione tcOIIOIJJiCa del/'agricol/11ra, dando a eua 1Ùlet11azione nel quadro di un pili vasto riordinamento dei servizi statali di raccolta e dùtrib11zione dei prodolli agricoli, or.de porla in condizioni di rispondere pienamente agli iJ1Jportanti co,JJpiti che le sono a;Jidati. Mentre si conferma il p rincipio convalidato dalla molteplice esperienza degli ultimi anni che all'assistenza di categoria propria dell'organizzazione sindacale si aj/iancbi una auistenza di carattere pubblico, che, ,enz.a escludere la categoria e chiamandola, anzi, a rollaborare, ne inq11adri gli interessi particolari in quelli generali della nazione (principio da mi f u ispirala la rreazione dei ronsorzt provùuiali dei prod11ttori agricoli con la loro F ederazione nazionale), 1i p roi•vede a dare a tale au istenza 11n più 1piccafo caraflere sfatale e t1na completa coesione 1mitaria, in ar11Jonia anche coi voli 1manimi replicatamente upreu i dagli agricoltori, Conseguentemente restano ùtgenere ivumrtale le norme della legge 1! v1aggio 19 42 per qNanto rigNarda }'organizzazione consorti/e, ,na anche q11i si innova, stabilendo, particolare degno di rilievo, una pii> direi/a partedpaziom dei prodnllori agricoli nei Comigli di a111111inistrazione, sia dei comorzi provi11riali, r/)t della F ederazione, in modo che gli agricoltori ritrovino la consapevolezza di avere nei cQnsorzt agrarl degli stmmenli di propria IN/e/a direi/a, e rip_rmda110 interesse ad ima organizzazio11e, di m i si errmo in certo modo allontanati in seguito all' ordi11a!!lento prewlcnlt, a base soverchiamente pubblicista ed ispi~ raia a principi ulranei alla loro 111entalità e alle loro ùpiraz/oni,

Il Consiglio ha inoltre ratificalo:

Un decreto _ministeriale concernente riniborsi di spese erogate per i prezzi di co11feri11m1to sul grano di prod11zio11e 194,1.

Un dure/o 1J1ù1ist eriale relativo al fa utilizzazione di gra1si anù11ali p er il fabbisogno a!imcntm·e del paese, li 1JJinistero dell'Agricoltura e Foreste, in considerazùme de!l'inmJ!icimza dei grat.Ji a!ùmntari, ha portalo il suo esame JJ1lla possibilità di Milizzare, mediante opportuni lavori, n1alerie grasse p rovenienti dalle viacellazioni animali, al fine di poter disporre della maggior copia pouibile di grassi da destinare all'a!i111entazio11e.

S11 p roposta del ministero ddl'E d11raz ione nPz ionale, il C oniig/io ha ap~ provato uno schema di detrelo p er il riordinamento dell'Accademia d'I talia

Con /alt decreto, che riordù1q I' Auademia d'Italia, qut1ta, muitre umserva le funzioni cbe furono nello spirito della sua creazione, vien e privata di rahme JJlfftssive 1011rastmtture, che spuso le impedirono di ue rcitare tali funzioni in n1aniera ej)icace. L' Affademia d'Italia t e ritJJane l'alta r"ppreuntante dd 111011i111ento intelleffua!e italiano nel ca111po delle ttimze, ddle ltttere e delle arti, ne conserva puro il carallere naz.iorltlle secr;n~o il gn1io e le tradizioni della stirpe e ne favr;rhce l'npansione r;/lre i confini de/lr; Stato. Ewz assiste ed integra l'allività degli organi di governo p er la risoluzione di problemi scimti/iti, l etterari ed artistici che interessano la vita sociale della nazione. Viene sopprusa la attuale divisione in classi J~II' Accademia e il numero degli arcademici rido/lo a quaranta. l posti che all'entrala in vigore del decreto ecctdono tale numero, sono comiderati in soprannumero. Finchi non sarti raggùmto il numero di quaranta nM potrà procedersi a nuove nomine che nella 111iwra di 1111a ptr ogni tre potti ,be 1i renderanno 1//:u,mti. /I lato più i11JporJa11te del pro1m:dimmto riguarda il coordi1t'Jflttnta d;e I' A uadllJJia steua viene ad m rcilare nel campo dtgli studi e dei lav,;ri sdtnt,fui, lei/erari ed artistùi della naz ione, mediante la cooperazione delle grandi aaadep1ie naziomili, àoè l'Accademia dr:1/e scienze dell'Istituto di Bologna, I' Aaademia della Crusca di Firenze, l'lstihlfo lo111bardo si Jeitnze e ltllere di Milano, la S ocietà già reale di Napoli, l'Accademia di ICienz.e; lei/ere ed arti di Pale rmo, l'Accademia nazionale dei lincei (,he viene ad essere ricostituita), I' A ccademia di San Luca di Roma, l'Accademia di Santa Cecilia di R oma, l'lstilulo 1,•cnelo di scienze, lettere ed arli di Venezia. I presidenti di quute aaade111ie, insie,m con il Conriglio auademico del/' Accademia d'Italia, co1lit11iscono il COllsiglio nazionale delle atcade111ie, che ha il compito di promuovere e coordinare il 111ovù11e11lo intcl!etlJJale italiaJ10 attraverso le allività dei singoli ùtitut i e di prutare la collaborazione nazionale alle ricerche e p11bblicaz.ioni pro,11osse dall'Unione accaden1ita inlemazionale, nell'ordine delle scùnz.e filol ogiche, archeologiche, storiche, 111orali, politiche e sodali. Al decreto di riordinamento dell'Aaademia d'Italia farà seguito il fltfOVO statuto della medesima

S e11pre su proposta del ministro dell' Educaz.fone nazionale, il Comiglio dei 111infrtri ha inollre approvalo i seguenli provvedifl1enti :

Uno ubetJJa di decreto relativo al passa,ggio allo Stato delle smole già tenute dalla Lega mlt11rale in Dab11azia e alla 1istewazione giuridico-econo111ica del r elativo personale insegnante

Uno schema di decreto cht concede esoneri dalle tasse scolastiche ai figli e orfani dei !flperdccorati di guerra.

Su proposla dd 1Ninislro delle Co,mmicazioni, il Consiglio dei minislri ha approvato: ·

Uno schema di decrelo con c11i si 1tabilisce ii gi11ra111cnto alla Repubblica Socialt Italiana per il personale di Stato Maggiore della Marina mtrcanlile. Con il regio decreto 7 ollobre Jj.16, nt(l11cro IS7I, fu stabilito l'obbligo di giura111t11!0 di fedeltà al re per , o/oro che conuguono la patenlt di capitano tli lungo (orso, di rapita110 di grande cabotaggio e di padrone tJ1arillùJJo, e col regio decreto legge 17 febbraio 1927 , mmnro 272, l'obbligo steuo vmne esteso aTJ<he agli ufficiali componenti lo Staio Maggiore della Marina 111emmtih• P ertanto, oltre alle comlizioni preurille dalle vigenti disposizioni per conse.r;pire la patc11te di capitano di lungo corso (con o senza la qualifica di copilano s11pcriore). di capita110 di grande cabotaggio e di padrone, la patente di 111acchi11irta in prima, di 111aabinlJla di seconda dasu e quella di mo_lorùta e di ;crÙ,•0110, /'011/oriz zazio ne a il)Jbarcarsi in qua/ftà di radiotdegrajista SII /;a/li 1J1erta11tili e a vùiggiare con qualifica di medico~di bordo, e quella. infine, di COll!JJJÙJario, è nuerraria la prutazio,re dr/ gi11ra1JJen to forRJula to mi segrm1ti /crmilfi : <( Giuro di uruire leabJ1tt1 fe 0 in parre in guerra, in patria e a/l'ertero , lt1 R cpubhlicn Sociale Italiana, nelle me istituzioni e ndh sue leggi, e di adtt!l · pie,·~ a lt1tti gli obblighi dr/ 111io grado per la granden.a della palr;a, per i'i'1• cremento tldla no1/l'a potenzq 111arù1ara, per il pre.rtigio e l'of'Jfl re della nortra bandiera 1>,

Uno ICbema di deffe fo por/ante l'aumento delle penrirmi ai ·marilliv1i e il fra fNll!tnlo auimrativo ai !Jl(1'illimi richiamati ali~ armi. i?, in corro di p11bblicaziQ/1C tifi provvedùmnto legi1/atiuo del Dure con mi vengono a11mentate del vmticrizque pe r mito le pen rio11i del peuonal~ nauiga>1te e del p ersonale a111111ù1ùtratiuo della Caua nazionale fa rcùla per la previden za 111arinara. L o stesso m1111cnlo viene portai? alle pen1ioni del personaù iscrillo alla gutione speda/e ddla Caua J/wa, li111itata111ente però alle pe,uioni dipendenti da retrìb11zioni 11011 superiori a lire 111illecÌllq11ecenlo n1en1ili. Di pari percenf11ale vengono a11111e,1talc le pe,uioni ,orrispo1te dal/' btituto p msioni agli addetti alla Società di navigazione Llq;·d Triestino e quel/e corrilposte dal fondo pen1io11i Adria. L'aumento ha effetto dal 1° aprile 1941, anche per le pen1ioni liqrtidate con decorrenza anteriore a tale data. Con lo slu10 provvedimento vieue pure esteso il iralla111ento assicurativo per la previdenza 111arinara nei co11Jro1:li dei !!1arittù11i richiamati alle arnti.

Uno schema di decreto col quale viene esteso ai familiari dei marittimi 111emmtili, dcrcduti o sco/Jlparsi per cause di guerra, il tralla11unlo prevùto dalla legge 1..J 1J1arzo IJ4J, XXI, 11u111ero 121, a fav ore dei fa1JJiliari dei 111ilitari e 111ilitarizzati considerali « presenti alle bandiere»

Su propo1ta del ministro dt!l'Eco110111ia cr.1Jporatiua, il Comiglio dei minùtri ha approvalo:

Uno schema di decreto per l'organizzazione e p er il finanziamento degli 11/jici e per la disciplina dei ,on1u111i dei prodotti i11d111triali. li dure/o legge 27 dicembre 1940, XI X, tt!lmero 172 3, allo scopo di regolare , disciplinare il rifomi111ento delle Forz_e Armale e della popolazione duile in periodo di g;~rra, de111anda al 111ù1ùlero per /'.Economia corporativa il co11Jpito di disdplinare la dùtribuzione e il ,onsumo dei p rodotti ind,utriali ed alimentari sia di produz ione nazionale 1ia importati. I n forza di tuie durtlo il minùterb del/' Ecbnbfllia co rporatil!a può adol/are t r11ti i provpedi111rnti n('(wnri di um;. puntb , di acquisto e di reqr,ùiz ione dei prbdolti indn1triali 1ummrnzionati esùte11ti nel t erritorio nazionale e regbla la ripartizione e l'amgnazitme delle materie pri111e agli stabilimenti indmtriali, dim"plina la dist rib1,zione dti prodotti fini# Hcondo ù uigmze ddle Forze Armat e e della popolazione ci11de e adolla provvedimenti opportuni per i l controllo ind11Jtria/e e commercia/e, La collabora zione dei molteplici organismi sindacali ed economici che esistevano non ha dato ali'al/uazione dei co111piti in quu tione lo speralo rendimento ; e codesta deficienza, aggravata· dal tradinunlo perpetrato contro il regime e dagli avvenitnenti che ad uso segHirono e che esercitarono ,ma deleteria ripercussione in tutti i campi prod111tiva italiana, ha creato 11110 stato di dùordine econolJJico, che ha sHggerito e suggerisce di costituire una solida e bene cong,egnata organizzazione, , he, adeg,11ata alle odùrne esig,enze, ,onm,ta al 111i11istero de/I' Econo1JJià corporativa di affrontare e risolvere nell'imere1se del pat1e i col!lpiti ç/Je la legge sopramnnala gli a/jida Si manifesta <"OJÌ l'urgenza ,he il ministero dell' E cono111ia corporativa abbia per ogni setrore ,li allh-ifJ industriale italiana un organo ,he agisca alle sue direi/e dipe11denze e che, ajjidato (I persone di propala co111petenza,_ studi fe jt1nzi0tti e attui le p rovvidenze utili a regolare e ad assicurare i nece uari rifornimenti alle Forze A rmate e alla popolazione civile nell'alluale periodo bellico. C oduto organo sarà composto di vari ujfid, ,he invutiranno tu/li i Je/lori della prod11zio1Ji ind11striale e che dovranno assoh.•ere rm co11Jplesso di co111piti cbe cosJ si riam111101Jo ; a) raccolta dei dati e delle notizie atlimnti alla disponibili/a delle 111aterie prin1e, dei u111ilavorati, dei protio/li finiti e alla capacilà produlliva delle aziende che ag,iscono nei settori rispe1tivi; b) acquisto e req11isizione dei prodotti esistenti nel territorio na z_ionale ,- e) ripartizione e assegnazione delle malerie prime agli 1tahili111enti industriali; d) disciplina della dislrib11z.ione e del com11n10 Jn' prodolli finiti e determinazione dei tipi e delle caralteristiche mi essi debbono rispondere ; e) controllo per l'applicazione e l'osservanza delle nor!lle della/e dal ministero corporalh•a.

L'istituzione di questi ujfici implica che tutti gli istituti ed enti ai quali oggi Jono affidati i cotJJpiti per il ,·egola111enf1J della produzione e per la disciplina dei prodotti ind11striali deb bano s111ellere la loro attività. Si procederà a una discriminazione p er vederr1 quali fra. eui abbiano f1fttavia 11na 1,tilità e debbano usere conservati. I decreti istitutivi dei singoli 1tjftci fanno , comunque, obbligo alle ditte i11dustriali, artigiane· e commerciali e, in genere, a ogni conmmatort, di atte11eui alle prescrizioni che essi not ificheranno diretlamente o a mezzo di altri enti e indicano le penalità che SOfllJ comminate a carico di coloro che contravvengono alle disposiz ioni del decreto. L a ,·dazione conlempla, infine, le norme schen1ati'cbe per il fimz. ionamenlo degli 11/jici e per J'asmnzione del p er.ro11ale.

LJ11q J<hema di dure/o per l'ùtiluzfone dell'Opua n11zionole mutilali e ùu,a/idi del 'la'/Joro. La legge sr,ll'auùuraziotte obbligatQria contro gli infort:mi e le malo/lÙ professionali con!empla l'ùtituzi&ne pr,sso l'Istituto na~ zùmale fa srilta per l'aJJiwrazione tontro gli i,,fortuni sul lavoro, di una speciale gnlione ,on lo scopo di procedere al rùovero, olla mra, alla riedu<ozione prof euionale e, in g enere, all'assÌ!tenza 1J1alerialt e moraù dei gro ndi invalidi dr/ lavoro; d ot delle persone che, ouiruralt <oniro gli injfJrltmi e le ntalattie professionali, 1uondo la legge , ;ubiJ(ono uno rìd11zirme ddlt capacità lavorat ive non ittferiore ai quallro q11inti, Rmnltmenlt p()i si ,è costituita I' Au~ciazione Jlllllilali e ini alidi dd lavoro, la q11ale ,i propon;~ l'educazione Jpìrituale e la t utela degli intereui dti 1JJtllilati e degli invalidi. Si riscontra ora l'oppor• ,,,nìtà, per ttrta più larga auùtmza a coloro d1t han,;o subilo, per cal/Jt di lavoro, una mtnof!1aziont ml/a càpacilà lavoroliva, che l'assistenza mednitva sia ulna anche ai casi di rid11zione della tapadtà steuo di almeno la 11tetà ed eruzionalr,1mlt del quarantatinq11e per u nto.

Uno schnna di dure/o pa l'unì/icazJone dei ,ontrib11ti ml set/ore dr/l'industria. Già da q11althe anno i ùz allo nrl sei/ore de/l'agrìa,//wa l'unijitazione dei contributi previdenziali e sindatali ton protedura .1petiole di ris,onione. Per gli altri settori la legge 22 aprile 19;0, XV!ll, mvmro 49, aveva fùsalo norme generali, n'11viando a suffe.rrivi decreti l'applùazùme del provvedimento. Per quanto il probltma fosse sfa to lrmgamen/e e1a,11inalo e dimuso da parie delle As;ociazioni profeuionali e degli ùtituti di arrimrazione ,orialt, non fu pouibile, per le dif!icoltà di innovazione dei sis/tllJi in allo, dare ,orso al prov/Jedit11mto che at111aue pratita!Jlenfe l'unificazione dei contrib11ti, pur u undo tulli pien(]mtnte concordi 1111/a ma ,uceuità, to11 evidenle vantaggio dei datori di lavoro, dei lavoratori e degli 1/eui istituii. Nd c/i!Jla della Repubblica Sociale Italiana, che vuole ricot/ruire su nuove basi tu/la l'uonof!lia nazìont1le, u mbra giun to il mo11m1to di da re all11az_ione anche a questa impor/ ante rifortJJa nel ,tampo dti laiioro; riforma che non deve intmdersi limitata alla semplice e JJJeccanica unificaz.ione dei conlrib11ti mi i datori di lavoro devono provvedere, ma che deve portare anche alla ri.rolt1zione di alami problemi a q11ali si rivolgono ù aspìrazioni delle claui lavoratrici. In realtà essa investe 11eces1arian1enle /a stessa legùlazioJJe 1ociale, la ,p,ale deve pure usere 1111ificala nelle sue norl/Je fondarmnlali, lo,glìendo ,ori quella disparità di condizioni che è ,011seguenzr1 di leggi dùtinle nella preparazione delle quali non si è abbatlanza considerala la ,orrelazùme che dtve sussistere fra le varie forme previdmziali ed assistenziali e che dovrebbero tondurre a tm assetto definitivo del codice 1111ico della legislazione sociale. Tuttavia"" indirizzo ro1J radicale, oue foue in form a t otalitaria applicato conlefllporanea111enle a lii/le le categorie profm ionali, per le quali diversi sono i bisogni e le condìzioni, potrebbe portare t11rba1mntl all' uo11on1ìa generale ne/l'att11ale fase di riprua e richiedere, inoltre, ,v odifùazioni !!lolto profonde nella legùlazionc, per le quali occorrerebbe un periodo anrhe lu,,go di prepa razione. Col semo di tma l!laggi ore pralidtà si ritime pertanln opporlt1!JO di proudere p er gradi, iniz iando I,; rifor!Jla per il u/lore dell'iitdustria il quale, da ta la ma m aggiore 11nifor111ilà, per,vctte ima pùi sollu ita appli cazione, salvo provvedere s1,ccessi1Jamente p er gli altri se/lori . Il tal m uo è stato prcdùp,;sto lo schen,a di decreto sotloposlo all'ual)Je del Co,u;g/io dei ministri,

NEL VENTICINQUESIMO AN NUALE DEI FASCI*

li D uce ha rivolto ai umvmuti parole di sìl!lpatia, n orlando/i a collaborare ton pura fede alla rinascila dell 'Italia, il wi avvenire deue so11raslare in ogni m omento il p en1iero di ciammo e di / 11/ti,

8' RIUN IONE

Pril/la di panari! all'ordine del giorno, il D11u ha co111mm1oralo G iovam1i Gent ile , 11IJi111a vittima, in ordine d i tempo, dell'antijaJCÙ1no e dell'anli-ltalia.

Egli ba ricordalo dx Giovanni Gent ile fu il primo min.i strn dell'Educazione nazio nale del Governo fasc ista e d iede con la sua rifo r ma carattere d i se rietà e nuovo impulso alla scuola italiana. Ebbe poi gran pa rte ne lla preparazio ne della ri fo cma cos thu.zio nale realizzata n eg li anni 19q e 192.6 dal regime fa scis ta ,

• A G argnan o, a ll a vi11a dell e Orsoline, la mattina del 23 marzo 1944, Mussoli ni r iceve « una ra ppresen ta nza del g r uppo sansepolcrista, composta del fidu· c i:1 rio Sand ro Giu liani, d i l uig i Fili ppo De Magist ris, di D ante Dini, di An· tonio Del Grosso, di Maria Nascimbeni.. li fiduciario ha rivolto a l Duce il se· g uente indi rizzo : "Duce! Vi esprimiamo la nostra g ratitudine per l"onore che ave te volu lo concederci ricevendoci e v i d iciamo subito che non siamo qui per infl iggervi un discorso. Sia mo q ui per rinnovarvi i se ntimtnti della p iù assoluta devozione degli a lt ri camerati, a nome de i q ua li p arl iamo, che hanno a vut o la · ventura di partec ipare alla storica adunata del 23 ma rzo 1919 in pinza San Sepolcro, aderend o poi, dopo le infauste giornate dcl restatc !>corsa, con inestinguibile fede nei destini d"Italla, a l Partito Fascista Repubblicano Come vent i· cinque a nni or so no, vi preghiamo, Duce, di cons idt-urci ancora e semp re ai vostr i o rdini per la vita e per la morte" ». Indi M uss olini pronu ncia le paro le qui ri port::i te in ria~sunto. (Dal Con iere della S er:l, N. 73, 2 5 marzo 1944, 690).

0 Te nutasi a Gargnano, a lla vi lla de lle Orsoline i! l 8 april e 1944 ( ore 1013 ?) ( Da l Corriere della Sera, N n 94, 95, 19, 20 a prile 1944, 69°) li destino di Giovanni Gent ile fu seg nata:il g io r no in cui in Firen ze. nella cerimonia inaug urale dell' Accademia, ~affermò, con fe r miss ime, indiment icab ili parole, la sua fede nell'avvenire d ella patria.

Lasciato il d icastero, resse l'Ist ituto nazionale d i cultura fascista, d i cu i fu il primo p res idente, e s i dedicò po i a ll'inseg namento in quella Scuo la n o r male d i Pisa da lui r innovata nell'ambien te morale e mat eriale.

Dopo il tradimento d ell'8 settembre, egli assunse la p res idenza dc li' Accademia d' It alia.

Non è q uesta la sed e p er illust rare la s ua fi g ura d i fi loso fo e d i ed u. catore, destinata a r im anere imperitu ra nella sto ria del pens iero i taliano.

Egl i, come i milleventit rè iscritti al Partito e i cinquecentot rentaci nque u fficiali e mi li t i della Guardia Nazionale Repubblicana, è cadu to perché no n s i rassegnava :i.I disonor e Jella patri.i, perché voleva, come tutti i fasc ist i vogliono, che l'It alia r iprendesse il suo pos to d i comb attimento e r iscattasse, con una r innovata e indefettibile fede nclralleanza con la Germania, il G iappone e le a ltre pote nze del Tripartito, l'onta della res a a d iscrez ione voluta d alle forze occu lte e d al la monarch ia de i Savoia, li Ctm rigfio dei 1J1irJi1fri fm11de quindi i 1eguenfi prol)vt di111enfì.

Per quest o, e soltanto pe r qu esto, è st ato ucciso. Co l suo sac rificio Giovanni Genti le e ntra nella innumere glo riosa schieta <lei marliri ch e dedicarono la y it a all' Italia. Il s uo sangue è il pegno della rinasc ita.

P1t1idrnz.a

Per l'approl)az.iflne:

Srhema di decreto che m1Jdi/ìrt1 le dùporìzi oni dìstiplinanti la eon1pt, rizi1me e il funziO!Ja1Jm1to ddh to,,1mit1iMt pem,anenfe per il penonale dell' a11vo,a111ra generale de/lo Staio

Per la ratiftra .·

Decnto rh~ ùti/l{Ùr,c l'lrp,:ttorato generale per la razza, potlfJ alle direi/e dipendenze del Duce, capo del Governo . In bmc al decreto, tulle le attribuzùmi con<ernmti la r::rzza attm1lmenle devol!lle al 111inistcro dell'Interno e 11/l'Ulfùio slt,di e propaganda sulla razza del 111ì11islero della C ult ura popolare, sono traif,:,'l/e ali' h p ett1Jn1to gwerale, il quale a11rà per il coll,gan1t11lo 1111 rapp,eunt anle p~r ciamwJ dei !Jlinùleri della Ciustizi ,i, e della Cul t11ra popolare, nonché delle Finanze per quanto dgWJrda l"Enle di gutitme e /iquMazù;ne ÙJJ!Jll)biliare per i beni cbraiti. L'itpet!rm gene rale per la raz za parluipa al Consiglio dei 111inislri quando vi si tralJino argonunti inl~ruumti la razza.

C,;n decrelo di pari data il minittro J; Staio Giovanni Preziosi i staio t11J111ù1ato ùpe!torc generale per la r!tz.trr.

D tcrt l tJ ministeriale relalioo alla cosliluzioru della Commissi one un/raie p er la liquidazione dei danni di g11erra nell'Africa Italiana.

D ecret o 11,ù;ùleriale recante nor111e p er il richi al!lO obbligatorio al lavoro dri titladini di età non inferiore ai sedici anni e non superiore ai 1euanta, rùonosciuli i donei.

Ministero del/' Interno.

P er l'approvazione; Schema di decreto col q11ale si istituiscono le t(mmlte con11mali elettive. La l egge ha 11n'tvidcnte imp ortan za di carattere politico, in quanlo consente a lutti i citladini che hanno qualijìca di lavorato ri, di p artecipare afliz,amtt1/e alla vita a111n1inùlrativa dei comuni, cht tanta illlportanza ha nel/' uplia,:. zione dell'allivilà polifita nazi onalt. N on si tra!Ja di una partedpaziont indif!ertnziala di In/li i ci/ladini, ba1e del 1isle111a p olitico t af!lminì1lrativo delle democrazit liberali, ma sibbene di un i nter vento lù11itato soltanlo a r,tt ci/ladini che, p er esplicare un'a/tivilà lavorativa uplidtamtnfe accerlala la/la loro appartenenza alla Confederazione generale del lavoro, della ftcnica t delle arli, hmmo il diritto d'intervmire nella vita anuninùtrativa dei tO!llll"i. !..e modalità delle elezioni 1i distingueranno netlan1tnft dal vecchio e ormai tramontalo 1islt.111fl, i n q11fln l o eue avranno h,ogo nell'interno delle rispetlive orga· nizzazioni sindacali, lenendo1i in ogni conumt particolarmente conto della pre!llinente attività prod11ttiva e lavorativa . Secondo le norme della/e dal decreto, la conJUlla , e/ella direllamente dai lavoratori 01an11ali, tecnici e inie/ lell11ali, auriz lffl numero di Co!llponenli non inferio re a otto e non m periore ai quaranla, e precisa,11ente: otto nei comuni con popolaziont infe riore ai cinq11a!llav1ila abitanti; dodici nei comuni con popolazione Cof/Jpresa fra i tinquanla1J1ila t i unlotJ1ila abitanti Nti conumi con popolazione superiore ai tenlonti!a abitauli, il numero dei componenti è aumentato di due per ogni ce11to111i la abilanti in pili, fino al raggi1111gi111enlo del n111mro maui,,,o di q11aranta. P er essere eletti alla conmlta è necu1ario aver co111piulo i ventuno a,u,i di el/J. La conmlta è p resieduta dal podest à t rest a in carica quallro anni. Per gravi ragioni di carallere anwlinistrativo e di ordint pubblico, la coruulta può euere rorptsa dal capo della proz,incia, e per i nttdt1i!11i motivi sciolta con decreto del t11inùtro ddl'lnlerno In caso di scioglimento, le tlezioni p er la s11a ricoslituzione devono essere inde fle entro sei mesi.

Partilo Fa1cista Repubblicano, P er l'approvaziont ; S che111a di decreto che disciplina l'istituzione del <i Servizio mailiario fe111111ini!t ». L a donna ilaliana, che in ogni tempo ha dimostrato di pomtltre srhielle viri# di patriollistno, di fede e di ardimento, oggi fra ù /orze della nazione che operano per la rinascila e l 'onort dell'I talia. Donne di ogni condizione sociale, di ogni età, di ogni regìone d'Italia chiedono di emre artefici della riscossa nazionale Aflìnchi tante f orz e attive non vadano di1per1e t nt!la ttrttzza rhe. w e potranno dare tm apporto langibi!t alla rùostn,zione della noziune, il Porli/o ha ùtilHilo i l « S erziizio aMilia,io fe11m1ù1ift ». ,he J ngolatQ a,/ ugutnte dunto:

<• Articolo I. - È istil:,ito un C orpo f emminile volontario p er il servizifJ a1ùi/iorio ntlle Forze Armale rep11bblicane, nella Guardia Nazionale R ep11bblita11a e in ogni altro sei/ore intereu ant e la difesa nazionale. l i Corpo è dmOH1inato " Servizio auniiario ",

« Articolo 1. - I servizi suuidiari delle Forze Arlllate repi,bblirane e della Gllardia Nazionale R epubblicana sara,m~- grad11al111mte aflìdati alle volontarie del " S ervizitJ a11siliario ". Saranno altre/} lorrJ affidati i ro111pili che, nell'ambito della propaganda e dell'assistenza alle tmppe, si ritiene oppor/11110 allribuire a detto Servizio. a gù1dizio degli organi interessati.

« Articolo J· - Tulle le do1111e che fossero già in servizio presso 1milà delle Forze Armale repubblicane e Jella Guardia Nazionale R epubblicona saranno ùupurdrote nel" Sen1izio amiliario " . ·

« Articolo 4. - L e ollività re/olive al " Servizio ouiiliario ", p er quanto rig11orda il rec/Mamento. l'organizzazione e i corti di addestramento, f an110 capo a una direzione centrale coslil11ila pruso l'lspellorato dei gmpp/ jw11ninili del Partito Fascista Rep11bblicono. !11 ogni provincia, preuo l'Ispellorato dei grnppi f emminili del P artito Fascista R epubblicano, viene COitituila rma delegaz ione provinciale del " Servizio a111i!iario ". Una delegazione regionale ptr cia.uuna regione ha il compito di coordinare e controllare l'attività p eriferica, secondo le direllive i11Jparlite dalla Direzione centrale

« Articolo J. - Le volontarie, nel periodo di reclutamento e di addestramer,Jo, dipendono dalla Direzione ,entrale del "Servizio ·aHsiliario ", e dai suoi orgoni periferici. Le volontarie, una volta i1JJpiegate in tlfttti oo servizio prtsso rt parti dellt Forze Armate repubblicam e della Guardia Nazionale R epubblirona, dip endono dai rispet1i11i ,0111andi ,nilitari, secondo l'ordina11Jmto ,he vtrrà stabilito a parte Le a1m11inislrazioni 11Jilitari e la Direzione ctfllrale del « Servizio ausiliario " si l errmmo in confallo, per /111/0 q11a11!0 ha· a!Jinenza alla du tinoz.ionc, alle qnolìji,he, ai servizf e alla disciplina delle volontarie impiegak nelle 1mità 11Jilitari, allraverso un organo di collegalllt n/o ,he la Direzione centrale cosliluisce pruso ogni a111111inislraz.ione militare.

« Articolo 6. - Lt volontarie saranno a ca1-ico de/!'a11J11Jinislrazione del P artilo Fascista R epubblicano o delle am111ù1istrazioni 111ilitari, in relazione ai rapporti di dipendenza slabilili ne/l'articolo precedente. Per la vutizione p rowederà in ogni caso il ministero _ ddle Forze Ar111ate.

<e Articolo 7 - Il" Serviz io ausiliario", a parie quanto stabilito dall'arti colo ,J, è cortit:dlo dalle seg11enti spu ialità : a) volontarie per i .rtrvizl 01pedalieri (Jr injrr111iere au1iliarit diplo1;1ate nei corsi istituiti dai gr11ppi jc11J111inili del Peri,•• F a1cista Repubblicano d'intna con la Croce ro1sa italiana, e il per- sonalt f t mmini!t di fatica addella agli ospedali); b) volantarie per i struizi 111ililari (/1 adde//e can qualsiasi incaric{J e mansiant ai /al)ari d'1,jfìcio e di JmdzJo presso ca111andi v,ilitari, caserme, presidi, dtpositi); e) volontarie p t r i posti di risloro (le donne che svolgono la loro o//ività nei p osti mobili dtl/'i1111mdiato retrofron/e o nelle località di transito per le truppe); d) volontarie pçr la difesa conl raerea (le aerefonisle, le marconhl e, ecc., 11tilizz.ale per i servizi di difesa antiaerea) ,

« Articolo 8. - Potranno presentare domanda di arruolamento donne di nazionalità ilaliana, di razza ariana, che diano serie garanzie circa la capacità del servizio cui 1ono preposte e che .riano di tlà cc,111presa fra i dicio /lc, e i quarantacinque anni. In casi eccezio11ali e per de terminati lal)ori da indicarsi di volta i n volta, il limite 111auin10 di t t à p olrà es1tre s11perato All'alto dtll'arrnola11Jento l e a1pìranti dovranno pruùare la 1ptcialità alla quale desiderano urere dutinal e. Ll a1piranti 1aranno 101tc,pule ad accurata vfrita medica, che dovrà accertare l ' idoncit(J fùica per il servizio ,11i ciamma chiede di essere du linata. La Direzione centrale gì11didu rà in modo definiti vo sulle domande prestJJlale , val11tandc, anche il requisito moràle e p olitico delle aspiranti .

<< Articolo j , - Le volontarie indoueranno una dùùa di panno grigioverde di foggia e col dislintivo stabililo a parie .

« A r t icolo 1 0 -'- La rd ribrizùme del p erm nale del " Servizio ausiliario " verrà sta bilila con apposite tabtlle Le volontarie saranno considerale 111ilitarizzale, e nei loro confron ti SQnO applicabili /11/te le norme di legge stabilite a favore dei volontari alle ar111i.

« Articolo 11. - Le volontarie dopo il periodo di addestramento presleranno giura111enlo di fede/là alla Repubblica S ociale Italiana, seçondo la formula stabilila p er le Forze Armale rep11bblicanc

« A rticolo 1.2, - Il prmnte decreto entra in vigore i l g iorno mccnsivo a quello della ma pubblicazione nella u Gazzella Ufficiale" d'Ita lia Munito del 1igillo dello State,, etso l)errà inserito nella Raccolta ufficiale delle legg,i e dei decreti».

M inùtero della G i ustizia.

Per l 'approvazione :

Schema di decreto relativo alla procedura per la dilazione dei pagamenti.

MiniJJero delle Finanze.

P er l'approvazione:

Schema di decrelc, relativo al (<rispar,nio obbligatorio per il p ersonale delle F c,rz.e Armale, delle amminislrazJoni stat ali, dtgli enti di dirillo o interesse p11bblico l ra1/erilo al nord ». C on tale provvedimento il G overno instaura il sùte,,1a del risparmio obbligalorio per alcune ,ategorù di tilladini che, in allo, godono di favorevole tra/lamento economico, pçrseg11tJJdo il dHpli ce scopo di contenere la circolazione monetaria e conseg11ire tma forma di previdenza di alto valore morale. In effetto il p ersonale delle Forze Ar111ate, della

GJ111rdia N aziont1le Rep11bb/it(lna, della Polizia repubblicana, dtl!a GJfardia di Fino11za· rtpubbli(ana, dei ministeri e di /111/i i ::ari enti di dirillo o di inu , u se p11bblko 101top0Jlo a vigilanza o tuttla dello Stato, ha f onug11ito un sensibile !ln'gliorammto eronoVJico, J>tr (f(i, a evitare spese non neuuarìe, si ravvisa opportuno adottare 11n provvedi111t11/o ai fin i di o/tenere che 1111a cosl co.1pim a massa di ci/ladini poua disporre, alla cessazione della g11erro , di ,ma sen.1ibile so1J111;a per le proprie uigenze fam iliari. Il provvedimento dispom l'uo11ero delle quote mini me delle indwnità, e colpisce proporziona/111ente quelle che eccedono if JJJÌflÌl))O 1J1ensi/e di lire /reMila, ·41traverso rite,mte praticale dagli stessi enti dai quali il per.soJJale dipende e vérJate poi alle l uorerie p rovinciali. Si vùne in tal I/lodo a coJtituirt a cura dello Staio, a favore dd prede/lo p ersonale, 1111 vero· e proprio .ralvat!anaio, verso il quale co11ffuirà, mese p er IJltst , ,ma qHofa della .rpecia/e i11de,111ilà di gHerra di mi il pusonnle gode e che, a11111cntalo degli i11lere1si legali, sarà corrisposto a Javort del titolare .rt i 111tsi dopo la wsazione dell'al/Jl{t!t guerra, se i11 alli11ilà di serviz io, oppure all'a/lo della re.r.razione del .rervizio sle.s.so. li pagammlo i previsto a11rbe a favore d~ p ersone prevenlù;amente dcs;gnat e dal titolare, oppure ai m oi eredi in caso di decesJo. A questo prù110 pro11vedùm11!0 po!rn11no .reguime altri, estendendone le norme ad a/Ire calegorie di CÌl/adini 1mtfmc11li in allo dì elevati traflan;enti economici. In tal modo i l Governo alluerà la ma polilica di potenziare l'economia privala dt i singoli, ollmendone contempora11cammtc sensibili risultati deffazionistici.

Sche111a di decreto p er I'« iuq11adramc11to della Gtfardia di Finanza Ira le F orze Ar11Jate rrp11bblùane ».

Srhema di decreto p er la « ronfi.rea dei beni appartenenti a funzionari dello Stato i11 servizio all'estero, i quali abbiano co!JJpiuto J}Jalver.razio11i a dan110 dello S taio sui beni loro (l_jjùlati )).

SdJCv1a di decreto per la <e conct1sioJJt di mi ulterion auegno s11pple111cnlare te111poraneo a fav ore dei pe11sio11a1i degli Istituti di previtlmza a111111ù,istrati dalla Caua depositi e presiili,,.

Scbe!IJa di decrelo che ton/Ùne « provvcdi!l1enti inteJi ad agevolare d11ra11le lo sfato di guerra la liquidazione degli amgni di riposo a Ja11ore degli iJCrilli agli Istituti di. prcvide11za a11u11ini.rt rati dalla Cassa depoJiti e prutili ».

P er la ratifica:

D ecreto v1inisteria/e 20 gennaio I f/44 , XXII, numero Jb, per la« proroga delle agevolezze fiscali a fai•o re ddl'ù1d11.rtria estrattiva carbonifera e l(f!,nilijera ))

D ecrelo minisleriale 2· 111arzo 1914, XXII, nu111erb 71 , cht contiene << p rov1:edi11m1ti economici a fa vore degli esattori ddlc ill)poste dirette)>.

Decrelo 111inisleriale 10 111arzo I 9 4,f, XXII, n11111ero 93, p er la rifor111a de/l'ù11po.rta sull' aut nello globale delle succwioni . Ntl mentre è allo studio nJJa riftJn11a drll'ì111poJ/a .rucccuoria per .rga11ciarla dal rispetto assoluto al nudeo / 1u1Jiliare, p er il quale all11al1nenle la mrre t1io rre a due e più figli t e.unte da 01,ni impos!a, il provvedimento app rovato dal Conu"glio dei m irrùt ri mira a riformare il nuovo tributo s11cceuorio ù tihtito nel 1912, col quale tra staia t hiamata a t ontribuire alle spu e pubbliche attrertù1te ùz dipendenz a dello sia/o bellico, e proporzionalment e all'entità della succenùme, una categoria di ci/ladini che ton.reguiva un no/epole arrìtchù m nto senz a alm n onere A l/endo però la pral it a Ji,,,ostrato la p ota tjjidenza t ributaria di tale imposta, se ne è ru a necessaria la riforma, assoggettando a/J 'i01posta globale, indip m denten;en/e dalla qualità dei m aeuibili e dal nrumro dei figli comprui tra quuli, tu/li i patrimoni del valore compleuivo m periore al ,nilioru. P er qrtelli ill11ea 110n tr((dt11li tale t ijra, sempre proporzionalmente, viene considerato l'elen1tnto dt1JJografico p er temperare il lri bJlfo da corrispolldeni.

D ure/o ministeriale J diambrt 1943 , XXII, numero SS7 , circa la « anticipazione .tlraordinaria ricuperabile alle fam iglie dei lavora/ori i taliani in G ermania in occasione della futiv i tà natalizia».

D ecret o del Dua zo febb raio 1914, X X II, numero 94, cht' ton/iene « disposizioni per i p agamenti in Italia dei rispar111i .ai bmefìdarl indicati dai lavoratori ed i n1p iegali che prestano la loro opera in Ger;;1ania »

A1inistero delle Forze Armate

Per l 'approvazione : Sthm,a di decreto recante n1odificaz lo11i alle disposizioni vigenti m g /i aventi diritto a Ira/lamento di « presenza alle bandiere ».

Stht111a di du reto concernente .tanzi oni p enali a tarito di militari e civili, unit isi a bande, che operano in danno d..Jle organizzazioni militari e tivi/i dello S taio. Le dù posiz ioni 1ono dt llale, da Jtna p art e, dalla nuurit à di ,ont otrtre a .rtronca rt , a,uhe a mezzo di uvert. ranzioni penali, l 'attività delle bande di rinnegat i , operant i ai dan ni dello Staio ; dall'altra p arie, dal dttiderio di offrire a coloro ,be, già attraiti ad-11nirri a t ali ballde da v1irtaat ad eui e ai l oro fan1ili ari, oppure da k ro p, rsrm ale pavidit à ed i nurt ezza, oggi desiderasstro ri entrare ai !e ro repa rt i, se miHtari, e alle k ro famiglie, se dviii, l a po!Sibilità di farlo senza intorre re in ranzùmi pw ali e unza emre p erdò sr;llr;pr,sli a prr;udimu,to puu!e. Il rtgtm 1te. stlrma di dttrt l o to tli tuisce llrt e1 tre1110 1nr;ni lo a a,/(!rO t hi i ntNJdt u trr, ((ifllihtu1 re ml loro athg,giamento ed intende t r, nlribuire alla p ari/ùaz iont Joriale interna, arupirala da /111/i gli italiani.

« Articolo 1. - I militari di q11al.sia1i grado, dasse e talegori a e i non mi/ilari ç/Je pri/Jla e dopo / ' 3 .rellembre 194J, XXI, hanno abbandonalo il reparto o l 'abitazione per 1mir1i alle bande opera11li in danno delle organizzazioni militari e dviii dello Staio, sono puniti p er il fallo steno di t ale partedpazione con la p ena di morte mediante f 11dlaz.ione nella .tchiena Alla stessa pena è soggeflo chiunque all'infuori di ,ma vera e propri a parfttipazione materiale all' attività delle bande e.rpl ùhi un'azione dire/fa ad ag,e1,'olar1 l 'opera dt lle bande steu e. Co loro che SM O so,prw ' con le at l)Ji alla mano sOn fJ inm1tdialamm l t fucilati sul luogo sfu so della , atllmt, senza bisogno di alcun giudizio

« Articol o 2. - C h ùmque dà rifugio, fo rnirre villo o presta co,mmque arsiJ/enz.a a talum delle persone i11diu1te nell 'orticolo pruedenle è pl(nito con la pena di 1JJorte mediantefucilaziom: alla schiena. La pma può /111/auia essere diminuita fino a un minimo di quindici anni di redusi one quando .ri tratti di r if11gio, villo e atsislenza pra fati a f avore di un pros1ù110 rongùmto, a norn1a del/'artùolo JOJ del Codice penale

« Articolo J, - l colpevoli di alcuno dei delitt1 prevùti dagli articoli pretedenti che si costituiscano volontaria!JJtnle entro il /ermim di tn nta giorni dalla data di pwbblicazione dtl prumle decreto, andranno mnti da pena t non sara,mo solloposti a proadùmnto pmale.

« Artitolo 4. - La ,ondaw,a f,er a/amo dei delitti previst i dagli ar tù oli pratdenti t l'esuuzione so1nn1aria p revùta dal t erzo co111111a de/l'articolo 1 ,omporlano di diritto la r01Ifiu a di fui/i i beni mobili e iJ11mobili apparltnenli al colpt110/e

« Articolo J , - La cognizir,ne dei delilli previsti dal presente decreto spella ai Tribun ali militari, i quali giudicano omr1Jand() le normt stabilil e dalla legge per i Tribunali m;/itari e straordinad di guerra. Si applùano le norme prtdt lle anrhe per qua11/o attiene alla non inoppugnabilità dei gi11dicali ».

Scht1J1à di decreto reran/e sanzioni di caralfere uono1t1ÌCO·sodale ad integrazione delle dìspr,sizio11i penali di cui al decreto legù/a/i!)O I8 febbraio IJU, numero ; o, che com111ina la pma cap ila/e in lempo di guerra -ai disertori e ai reni/ent i di lei•a. P 1·oseguendo m /J' optra inlua ad intensificare la lolla t Olt· tro il ribellismo, è apparso neussario integrart la disciplina penale J/abi/ila di rtrt11le con dure/o l egislativo dtl 13 febb rofo 1144, XXJJ, moHtrO ; o ( pena di morie in lu11po di g11erra a carico dei renitenti di leva e dei disertori), con altre nor111e di carattere tcono111ico-1odale, che Pwgono a rendere sempre pill disagevole, difficile ed inrerlo lo sia/o di latitanz a. A tale fina lità deve conlribuire non soltanto l'opera delle amHJinisl raz.ioni dello S taio t degli enti parast a/a/i, ma anche quella di ogni alt ro ente, ùtiltdo o s1Jcielà di cara/lere privalo e di chiunque esplichi un'allivilà p rofessionale avm l e rijeri111enlo a in/eressi e rapporti pri1Jati. A codest i criteri risponde appunto il 1eguenle decreto

<< A rticolo 1. - Decorsi tre mu i dalla da ta di latitanza accer/afa nti modi di legge dalle Procure militari di S taio con,pelenli per il relativo provvedimento. i beni mobili e immobili, i credili e ogni altra al/il)i/à di p roprietà del disertore o del mancante alla chia111ata sono confiscati in fa vore dello Staio, il qHale ne dispone a bmeficio delle p ersone, delle f a11dglie e degli enti danneggiali da//'allivilà de/ill1101a dei ribelli. Lt nonne di al/11a z.ione relative saranno fiuale con ,epara/Q decrefQ.

« Articolo 2. - Il provvedimento di conft{ca t emanato dal pro(llratore m ilitare di S taio ,w11pet ente, previo acrertan1tnto dellt varie allività tsùtenli al nome dr! latitante, ed è pubblicato nella " Gazzella Ufficiale" d'Italia. P er gli ac(lrt amenli in parola i p rocuratori militari possono richiedere notizie a tulle lt autorità statali, nonchl ai notai e a chiunqut altro rùulti i n condizione di poter fornire utili tletlltnti al riguardo. U eventuali copie di documenti e di atti che rùnltino necessarie ai fini dei dello acre rtamento devono essere rilasciate in via di urgenza e con esenzione dal paganunto di qualunqut dirillo e t assa.

<< Artirolo ;. - D alla data di pubblùazione del preuntt decreto si tengono . sm z.'altro vincolati a u questro, " ope legis " , i beni indicati nell'articolo I, e l'autorità giudiziaria militare compet ente p er il procedimento penale pHò, · ove ne sia il caso, provvedere alle misure conservativt che si renderanno nueuarie per la tutela dei beni medesin,i,

<< Articolo 4. - Dalla steua data ,hin11que sia richiesto della S/IIJ opera profeuionale o mmo per J>alternazùme di allività appartenenti a gio vani di dau i chiamale o r frhiamate alle ar!JJi <J comunque p er il compimento di <Jperaz.ioni riguardanti gli stessi beni, deve esigere preventivamente la presentaz ione di un docunmrto rilasciato dalle tompettnti ar1torità militari romprovant e la legittù11ità della loro assenza dal smiizio alle armi.

« Articolo/· - Gli uffici annonari ,omunali non jmssono conm!ert il n'lascio t la rinnouaz.ione di tessere al nome di p enone appart tnenli a classi chiamatt o richiamate alle ttrn1i se n on dietro presmtazione del documento indicalo nell'articolo precedente.

« Articolo 6 - Ogni violazi<Jnt agli obblighi previsti dal secondo t t erzo com111a dell'articolo z e ai divieti ton/muti nell 'articolo suaessivo, qual<Jra il fatto non costituisca pili grave reato, I p ,mita con la pena della ruhuioné n on inferiort nel minimo a cinque anni».

I d«t prea denti decreti entreranno in vigort nello steuo giorno della loro pubblicazione,

Per la ratifica :

D ecreto ministeria!t recante f!lodi.ficazio ni all'ordinament o territoriale della g iust izia militare.

Ministero del/' Educazione nazionale,

Per l'approvazione:

Uno schema di decreto legislativo concernente la nomina dei presidenti e vicepresùk nli delle Accadunie e degli alti lstit11ti di r11ltura. Il decrel<J conJerisrt alle Accademie il pol tre di designazione dei rùpettivi presidenti e vicep residenti, imwvando rispello al pretedenlt sistema, per il quale la scelta del p ersonale da nominare ali, delle cariche accademiche tra riservala a!l'tsd11siva comptlenza d ei ministri,

Uno sche,na di decreto toncernente il Ira/lament o economico del personale non di ruolo in relazione all'anticipata chùmtra delle scuole , li decreto, in vista delle 11111/alt •condizioni generali del paese, estende anch~ p er l'anno scolastùo e accademico del 1943- 1941, X Xli, lafaro/Jà allribuita al lllinù lro dell'Educazione nazionale dal decreto leg,e 1 1 agosto 194;, ,m,,,e,o 471, di disporre fino al termine dr/le lezioni e dell'anno sco!tutico o accadui1ico il paga111ento delle retribuzioni al personale inregnante non di ruolo.

Uno schetlla di decreto legù/ativo riguardante il n'ordinamenlo del/'Ente nazionale p er l'insegnamento 111edio e .s11periore.

Uno schema di decreto umcermnle il riordinamento dei corpi cons11/tivi del ministero ·de/i'Educazione nazionale. '

Minùtero delle Camtmicazioni

Per l'approvazione:

Schema di decreto p er la diuiplina del trasporl o di , ose su strada. C on questo decreto viene dato impulso alla ùtih,zione di linee aulrm1obilùtiche mtrd.

Ministero dell 'Economia co rporatù 1a

Per l'approvazione :

Uno sd.1e111a di decreto l egislati vo dei D11ce recante sanzioni penali e am111i. 11ùl raiive p er l'i11osservanza alla dùciplina della distribuzione e del consumo dei prodotti indmtria!i * .

Pr Imo Discorso

ALLE T RUPPE DELLA DI VISIONE « SAN MARCO » **

Ufficiali I Sottufficiali ! Graduati e soldati della divisione « San Marco» I

Vi porto il saluto della patria e i nsieme l' incitamento e l'aug urio della Repubblica Sociale Italiana. Voi siete venuti in questo g rande paese a mico cd alleato, che si p resent a al mio sguardo nel quinto

+ Nella 9" r iunione, tenu tasi il 3 1 agosto 1944 (ore 10.30-13), il Consig lio dei ministri repubblicano p renderà in esame ed approverà « numerosi provvedi menti » . (Da l Co,riere della Sera, N. 2IO, 2 stttcmbre 1944, 69"),

H La mattina del 24 :iprile 1944, fa sciato il castello di K lessheim (ved i Nota cronologica nel voi. XXXV), Mussolin i g iunge col seguito a G rafenwoehr, Cll.mpo di ad<lemarnento <ld [a d ivisione Sa11 Aforco, pe1· ispeziona rla « All' ingresso dell'accampamento s i sono fatti incontro al corteo i[ comandante german ico del c:impo e i l comandante la divisione, g enera le Pr inciv:i l]e. Il Duce ha trovalo b. divhione, for te di seicento ufficiali e di dodicimi la uomini, schierata in qu3drato, e l'ha p3ssa ta in rassegn,1, sofferm:indosi a lungo dav3nti a ogni rep:irto. T utti .gli uomini, r igidi nella posiz ione di saluto, er:tno in perfetto assetto dì guer ra D opo la ri vi sta, durata oltre mezz'ora, il Duce è salito s u d"un grande podio, anno di ques ta duriss ima guerra più che mai ferreo, deciso, irremovib ile, t ramutato in una gigantesca officina, in u na sola caserma. Qui uomirù e d onne, vecchi e bambini lavorano senza misurare il tempo, mentre i soldati che combattono sotto le bandiere del Fi.ihrcr hanno dato su tutti i teatri di guerra prove memorabili di eroismo, che si impongono a] r ispetto degli stessi avversari e all'ammirazione del mondo. Qui siete venuti e rimarrete il tempo necessario per addestrarvi al combattimento secondo i metodi della guerra moderna, per i mpara re il maneggio di nuove armi numerose e potenti, p er divenire soldati n el senso più completo della parola, per prepararvi soprattutto a cancellare l'onta infa me del tradimento, che fu perpetr ato non solo ai danni dell'alleato, ma i n primo luogo al danni del p opolo italiano. eretto al centro del quadrato, decorato con bandiere italiane e tedesche; con l'aquila hitleria na, il fascio repubblic3nO e le ime,;ne della San Marco. Egli ha rivolto ai so!J ati, immobili e frementi nell'attesa », i l d iscorso qui riportato. (Dal Cor 1·iere della Sera, N. 100, 26 aprile 1944, 69°).

Quest'onta non si cancella se non tornando a co mbattere contro l'invasore che contamina il suolo sacro della patria; Oltre il Garigliano non bivacca soltanto il crudele e cinico britanno, ma l 'americano, il fra ncese, il polacco, l'i ndiano il sudafr icano, il canadese, l'australiano, il n eozelandese, il marocchino, il senegalese, il n egro e il bolscevico . Vo i avrete quin di la g ioia di far fuoco su questo .miscuglio d i r azze bastarde e mercenatie che n ell'Italia invasa non rispettano niente ·e nessuno.

Ufficiali I Sottufficiali I Gr.1duati e soldati I Nei campi di addestramento in Germania si gettano le solide fondamenta dell'esercito della Repubblica Sociale Italiana. V o i avete il singolare priv ilegio di partecipare a questa nuova grande costruzione e avrete il sommo onore di" tornare al combattimento La patria conta su di voi n ella certezza ch e il vostro Icone, che già con obbe i trionfi della Sereni ssima, recherà u n g iorno sulle ali spiegate l'auspicio dell a v ittoria.

I talia I (/I grido (< I talia I » è sia/o immediatamente ripreso dalla folla di J(;ldali. Come in ondate ço11ti1111e, pìà volte il grido ha uheggiato nella l!asta pianura t ra le file che la passione faceva ondeggiare, e ad esso hanno fallo .ug11ito allri gridi, l'invocaz.iom al Duce, il grido : « Netluno I Net/Imo /)))*.

• « Mentre vibrava ancora questo irresistibile fervore, è stato dato l'ord ine d i rompere Je r ighe, e ciascuno raggiungeva i posti assegnati per l'istruzione; e, uniti in squadre, p lotoni, comp:ign ie, i soldati d'Italia hanno ri preso il loro posto dì lavoro continuando J'nddest.ramento interrotto Per tutto il vastissimo

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