Volume 3
NutriHealth
Anno 2016
Sicurezza alimentare Arriva in Italia l’olio in bottiglie di plastica interamente riciclata
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Nutrizione Vitamina D e benefici per le ossa
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DOTT.SSA ROBERTA GRAZIANO
Nutrizione Dieta, obesitĂ e steatosi epatica
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Fitness Nutrizione e sport
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Nutrizione Okra: un nuovo arrivato nel nostro orto
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Nutrire le piante Coltivare bene per mangiare meglio: Basilico
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Nutrizione Frutta esotica: Guava
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Arriva in Italia l’olio in bottiglie di plastica intetamente riciclata Finalmente sono arrivate anche in Italia le bottiglie ad uso alimentare in plastica completamente riciclata. Questo è un grande vantaggio economico per i consumatori ma migliora anche l’impatto ambientale. E’ arrivata anche in Italia la prima bottiglia di plastica interamente riciclata per l’olio a uso alimentare. Negli altri paesi europei questo tipo di bottiglia era già in uso da tempo, mentre per l’Italia si è dovuto aspettare un po’ di più. Questa bottiglia è nata dalla ricerca condotta dagli oleifici Mataluni in collaborazione con molte università italiane, come la Federico II di Napoli e l’Università di Salerno. Lo scopo di questa ricerca è quello di usare pet interamente riciclato per la produzione di contenitori alimentari ed in particolare per l’olio di semi e l’olio di semi arricchiti. Il pet riciclato proviene dalla raccolta differenziata delle bottiglie opportunamente trattate per tutelare la salute dei consumatori. Il vantaggio che si ha da queste bottiglie è soprattutto ambientale ed economico. Fonte: “L’olio in bottiglie di plastica riciclata”, Biologi Italiani, n. 9, anno 2015
Vitamina D e beneficio per le ossa La vitamina D è indispensabile per la salute delle ossa e più in generale di tutto l’organismo. Un insufficiente apporto di questa vitamina è alla base di molte delle più comuni patologie. A causa della sua scarsa presenza negli alimenti, la vitamina D è tra i micronutrienti con la più alta probabilità di carenze nutrizionali tra le persone. Questa vitamina viene sintetizzata dalla pelle in seguito all’esposizione ai raggi solari oppure può essere introdotti tramite integratori alimentari. La vitamina D svolge un ruolo cruciale nel metabolismo del calcio, indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso, per la crescita delle ossa e il mantenimento della loro densità. Inoltre, aumenta l’immunità innata diminuendo il rischio di sviluppo dell’autoimmunità. Questa vitamina è oggetto di numerosi studi in tutto il mondo che evidenziano come la sua carenza sia associata a osteoporosi e malattie delle ossa. È stato evidenziato come l’assunzione di vitamina D fin da piccoli previene lo sviluppo di diabete di tipo I, sclerosi multipla e artrite reumatoide in età adulta. Ma di recente è emerso che uno scarso apporto di vitamina D è associato anche a malattie cardiovascolari, come insufficienza cardiaca,infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa, ictus, fibrillazione atriale e malattia vascolare periferica. Ma la carenza di vitamina D è da sempre associata alle patologie delle ossa. Una carenza di vitamina D nei bambini causa rachitismo e mineralizzazione ossea incompleta che determina la formazione di ossa deformate. Una sua carenza poi si associa a dolori osteoarticolari. Le principali cause di rischio di carenza di vitamina D sono: Pagina 2
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Neonati allattati esclusivamente con latte materno, perché è povero di vitamina D Persone con carnagione scura, perché sintetizzano meno vitamina D Invecchiamento, perché con l’avanzare dell’età la capacità di sintetizzare questa vitamina diminuisce Malattie infiammatorie intestinali Obesità, perché questa vitamina si accumula nel grasso ed è meno biodisponibile per l’organismo La dose giornaliera raccomandata di vitamina D è di 10 g/die. Le fonti alimentari di questa vitamina sono soprattutto di origine ittica. L’olio di fegato di merluzzo è il più abbondante di questa vitamina ma viene utilizzato soprattutto come supplemento. Altri pesci ricchi di vitamina D sono tonno fresco, salmone , burro, pecorino, uova. In molti paesi si ricorre all’addizione di vitamina D e calcio negli alimenti come ad esempio il latte. Ma secondo gli esperti però esporsi ai raggi solari per almeno 10-15 minuti al giorno (anche solo braccia o gambe) è sufficiente a sintetizzare tutta la vitamina D di cui necessità l’organismo.
Fonte: “L’olio in bottiglie di plastica riciclata”, Biologi Italiani, n. 9, anno 2015.
Dieta, obesità e steatosi epatica I grassi fanno parte della nostra alimentazione ma gli acidi grassi saturi possono avere conseguenze negative sul nostro organismo, come l’insorgenza dell’obesità e della steatosi epatica. L’assunzione di acidi grassi polinsaturi, invece, aiuta a prevenire e contrastare questa situazione. Ormai è scientificamente provato che l’alimentazione ha un ruolo importantissimo nella prevenzione di molte patologie. Basti pensare al fatto che un’alimentazione scorretta con un’eccessiva introduzione di energia causa l’insorgenza di una condizione ormai tristemente nota come “sindrome metabolica”, caratterizzata da disordini metabolici come dislipidemie, obesità, diabete di tipo II, ipertensione e malattie cardiovascolari. Tra gli ingredienti responsabili di queste condizioni vi sono i lipidi. I lipidi svolgono molte funzioni fondamentali per l’organismo, come ad esempio la costituzione delle membrane cellulari, subcellulari e delle guaine mieliniche; sono i precursori di ormoni, vitamine e prostaglandine; agiscono come isolanti termici; proteggono e sostengono gli organi; modellano il corpo in relazione alla distribuzione del tessuto adiposo. Ma i lipidi, se assunti in quantità eccessive, sono anche la causa di numerose patologie dismetaboliche, tra cui l’obesità e la steatosi epatica, e sono il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, come l’aterosclerosi e la coronaropatie. Diversi studi, infatti, hanno dimostrato la correlazione tra una dieta ricca di acidi grassi saturi e l’insorgenza di obesità e steatosi epatica. L’accumulo di lipidi nel fegato è dovuto ad una inibizione dell’ossidazione degli acidi grassi epatici che potrebbe essere associata a una diminuzione dell’efficienza respiratorie mitocondriale. È noto, infatti, che una dieta ad alto contenuto di acidi grassi insaturi ha un effetto disaccoppiante sui mitocondri, riducendone l’efficacia respiratoria e aumentando la produzione di specie radicaliche reattive. Ma, di contro, vi è l’evidenza scientifica che dimostra che acidi grassi polinsaturi, invece, come l’EPA e il DHA, contrastino lo sviluppo di steatosi epatica. Pertanto, la restrizione calorica o l’integrazione con acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 hanno un enorme potenziale terapeutico nel trattamento e nell’accumulo di lipidi nel fegato. Fonte: “Dieta iperlipidica, obesità e stratosi epatica: focus sulla funzionalità mitocondriale”, Biologi Italiani, n. 9, Settembre 2015. VOLUME 3
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Nutrizione e sport Grazie ad una maggiore attenzione dell’uomo verso il proprio benessere, il legame fra alimentazione, salute e forma fisica sta diventando un valore sei individuale che sociale. È importante, però promuovere queste abitudini salutari fin dall’infanzia attraverso abitudini alimentari corrette e una costante attività fisica. il raggiungimento della migliore forma sportiva derivano dall’interazione tra vari fattori. Prima di tutto stabilire un programma di allenamento con tempi e mezzi adeguati all’atleta, alla disciplina sportiva e agli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere. Non ci si può improvvisare, ma bisogna realizzare un programma di allenamento e applicarlo costantemente nel tempo, verificando l’efficacia e i metodi. Una corretta alimentazione deve tenere soddisfare i fabbisogni energetici dell’individui, tenendo conto della fase di accrescimento, dell’attività muscolare, del tipo di allenamento e dell’ambiente in cui si svolge. Diete con ridotti livelli energetici possono rappresentare un problema serio per la salute, in quanto lo stato di bilancio negativo, se protratto nel tempo, può condurre anche ad alterazioni delle funzioni endocrine, alterazioni mestruali e osteoporosi precoci. Inoltre livelli inadeguati di assunzione calorica, determinano la compromissione delle prestazioni e dei benefici derivanti dall’allenamento. All’opposto invece le calorie in eccesso rispetto al metabolismo basale devono servire solo per garantire il fabbisogno energetico in più dei muscoli e dei tessuti, per ritardare la comparsa della fatica, promuovere gli adattamenti muscolari e consentire il ripristino delle riserve di glicogeno muscolare. Quindi per un’ottimale svolgimento dell’attività fisica sono fondamentali la scelta dei cibi e delle bevande, il timing della loro assunzione e le scelta della supplementazione.
Visto il crescente numero di persone che si dedicano alla pratica di un’attività fisica sportiva regolare, è cresciuto l’interesse sulla scienza dell’alimentazione e della nutrizione applicato allo sport. Purtroppo quando si parla di alimentazione e sport, però il pensiero corre subito a integratori e supplementi alimentari. Non tutti sanno che questi prodotti sono utili sono nel caso di sportivi agonistici, impegnati quotidianamente in allenamenti pesanti e in frequenti gare sportive. Nel caso degli agonisti, infatti, è noto che una corretta alimentazione non creerà sicuramente un “campione”, ma una errata alimentazione può causare un aumento di rischio di fratture, infortuni o patologie, o semplicemente compromettere la prestazione sportiva. Per gli sportivi dilettanti, invece, basta semplicemente un corretto piano alimentare adatto al tipo di sport e alle condizioni fisiche dell’atleta. Ma stabilire la corretta alimentazione per uno sportivo non è sempre una cosa semplice da attuare. Infatti se da un lato gli alimenti che introduciamo con la dieta ci forniscono molecole utili per svolgere le funzioni fisiologiche, promuovere un incremento della massa muscolare, ottimizzare il lavoro fisico, dall’altro l’alimentazione deve tener conto delle caratteristiche antropometriche e della composizione corporea del soggetto, del metabolismo basale e del fabbisogno energetico e dei programmi di allenamento. L’acquisizione della migliore condizione fisica e
Fonte: “Nutrizione e sport. Focus sui macronutrienti”, Biologi Italiani, n. 9, Settembre 2015
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Okra: un nuovo arrivato nel nostro orto Sui banchi del supermercato è arrivato un nuovo ortaggio, che oltre a insaporire i nostri piatti con il suo sapore piacevole, si è anche rilevato molto utile per la nostra salute e per la nostra bellezza. Stiamo parlando dell’okra. Dalla Sicilia alla Lombardia, molte aziende agricole italiane hanno deciso di puntare su un nuovo ortaggio originario del Corno d’Africa e del Medio Oriente: si tratta dell’Okra, un ortaggio esotico a metà tra un cetriolo e una zucchina. La sua fama è legata alle numerose sostanze antiossidanti presenti in esso e in quantità molto elevate che rallentano l’invecchiamento. Ha un effetto disintossicante grazie alle mucillagini contenute in questo ortaggio che trattengono l’acqua e lubrificano l’intestino, favorendo l’eliminazione delle scorie e delle tossine. Ma oltre ai benefici estetici che questo ortaggio ci può dare, ci sono anche proprietà favorevoli per la salute. Primo fra tutti dobbiamo menzionale l’elevato contenuto di vitamina A, C e K dell’okra e proprio grazie a quest’ultima, l’okra viene usata per rinforzare le ossa. Ma non è da sottovalutare la sua elevata concentrazione anche di acido folico, utile soprattutto alle donne in gravidanza. Per quanto riguarda i sali minerali, l’okra è un’ottima fonte di magnesio, calcio, zinco e ferro. Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato che l’okra è utile nel tenere sotto controllo il diabete e i trigliceridi nel sangue, perché ne rallenta l’assorbimento intestinale. Si usi culinari che si possono fare di questo nuovo ortaggio sono diversi. Si può usare in minestre o gustato per intero crudo o cotto, il cui sapore è molto simile a quello degli asparagi.
Coltivare bene per mangiare ben: Basilico Origini e diffusione È una pianta asiatica, originaria dell’India. Oggi la coltivazione del basilico interessa tutto il mondo e soprattutto Francia, Egitto, Indonesia, Marocco, Stati Uniti, Grecia, Israele ed alcuni Paesi dell'America Latina. Descrizione Il basilico è una specie orticola "minore". È una pianta erbacea annuale, aromatica e per questo molto apprezzata in cucina. Ha un’altezza che va dai 20 ai 40 cm, con radice a fittone e con fusti eretti. L’apparato fogliare si presenta a foglie verdi opposte, picciolate, glabre e lucide, lunghe 3-5 cm; i fiori sono piccoli o bianchi. Non tollera i climi troppo freddi ma neanche quelli troppo caldi e ha bisogno di abbondante acqua. Necessita di un terreno fresco, permeabile, ben arato, concimato abbondantemente, e di annaffiature regolari ma non eccessive. È una pianta molto sensibile alle patologie e la difesa è essenzialmente affidata a tecniche agronomiche come l’utilizzo di seme sano e ampie rotazioni. Fioritura Da maggio a settembre. VOLUME 3
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Distribuzione in Italia Pianta casuale, comunemente coltivata in molte regioni. Habitat Si coltiva da 0 a 800-1000 metri sul livello del mare. Se coltivata ad alta quota diminuisce il suo contenuto in oli essenziali. Preferisce il clima temperato o temperato-caldo, senza brusche variazioni di temperatura. Non ama il sole diretto e cocente dell'estate e in semiombra diventa più aromatica. Ha bisogno di luce, infatti nelle aree settentrionali fiorisce meglio nelle serre o in luoghi protetti e soleggiati. Ha bisogno di acqua abbondante, però un eccesso è controproducente perché ne peggiora la qualità e diminuisce l'aroma e la quantità dell'essenza. Elementi del terreno Azoto Fosforo assimilabile Potassio scambiabile
Espressione N totale (g/Kg) P ass. (mg/Kg) K sc. (mg/Kg)
Pieno campo 2,6 100-200 200-500
Serra 3,4 100-200 200-500
Coltivazione Il basilico predilige i suoli leggeri, freschi, ben idratati, spugnoso, sciolto, ben amalgamato, pulito, vangato fino a 45 cm di profondità, spianato, permeabile, ben drenato, umido, irrigabile, silico-argilloso, calcareoumificato o arenoso, di medio impasto e ricco di sostanze organiche o in decomposizione e concimato abbondantemente. Il pH deve essere prossimo alla neutralità ed una conducibilità elettrica non superiore a 1500-1800 μS/cm. La dotazione di sostanza organica nel terreno deve essere sempre buona (5-8%). I valori medi di Capacità di Scambio Cationico ritenuti ottimali vanno da 10 a 20 meq/100g. Tecniche di coltivazione in ambiente protetto Gli apprestamenti protetti In ambiente protetto la coltivazione del basilico può essere effettuata durante tutto l’anno e predilige serre e tunnel dotati di elevati volumi d’aria e molto luminosi. La temperatura deve essere tra i 22 e i 24°C, mentre la temperatura minima notturna non deve mai scendere sotto i 16-17°C. La coltivazione va effettuata tra la seconda metà di agosto e il maggio successivo e prosegue anche in estate, purché sia possibile ottenere una buona ventilazione. Poiché il seme di basilico va posto in superficie al terreno interrandolo con una semplice rastrellatura, bisogna prestare molta cura alla preparazione del terreno di semina. Normalmente va effettuata una prima lavorazione profonda (a 40-50 cm) facendo seguire una fresatura superficiale per sminuzzare finemente il primo strato di terreno. Se la semina avviene a spaglio la densità deve essere di 6-8 g/m² di seme. Se la semina avviene a file disposte su prose di larghezza variabile tra 0,5 e 1,5 m e distanziate di 0,2 – 0,3 m, la densità di semina deve essere di 3-5 g/m² di seme. L’irrigazione va fatta per aspersione nelle ore più fresche del mattino. Su terreni di medio impasto una buona irrigazione può essere realizzata distribuendo 2-4 l/m² di acqua. Dalla semina alla prima raccolta trascorrono circa 30 giorni nel periodo estivo fino a oltre 60– 90 in inverno. La lunghezza del ciclo colturale dipende dalla temperatura e dalla luce. La massa fogliare prodotta in serra è di circa 800-1000 q/ha. Tecniche di coltivazione in pieno campo. La coltivazione in pieno campo va effettuata su terreni pianeggianti, di medio impasto o sciolti. La preparazione del terreno deve avvenire a febbraio-marzo con la lavorazione profonda. Il terreno deve essere sistemato a prose, per garantire il drenaggio dell’acqua. La semina va effettuata in aprile/maggio a dosi di 2-3g/ m² di seme, interrandolo leggermente. Gli interventi irrigui giornalieri vanno fatti nelle ore più fresche del mattino per aspersione, o anche per scorrimento tra le prose. Pagina 6
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Il primo taglio viene effettuato dopo 60 giorni dalla semina e quelli successivi a distanza di 12-14 giorni dal precedente (20 giorni a settembre e ottobre). La raccolta avviene per cimatura quando la pianta raggiunge un’altezza di circa 35 - 40 cm, recidendola la prima volta ad un’altezza dal suolo di circa 20 cm, mentre i tagli successivi vanno effettuati sempre sul ricaccio fresco. Tecniche di coltivazione fuori suolo, su bancale ed in vaso. Il basilico può anche essere coltivato fuori suolo, con rese produttive elevate. L'allevamento delle piante in vasetto (diametro 10 e 14 cm) è più semplice e maggiormente diffuso, come pure la coltivazione su bancale che contribuisce a risolvere problemi fitopatologici gravi tipici delle coltivazioni a terra e facilita anche le operazioni di raccolta. Proprietà Le proprietà del basilico sono diverse: stimola la secrezione della saliva, placa i crampi allo stomaco e il vomito, calma il raffreddore e il mal di testa, è antisettico, tonico, lassativo, va bene contro debolezza muscolare e punture d’insetti. I basilico possiede ottime proprietà antiossidanti e antimicrobiche. Usi Il basilico rientra come erba aromatica tra gli ingredienti di alcuni cibi della dieta mediterranea, dove viene impiegato come condimento o guarnizione di alcune pietanze. Nell’industria alimentare e culinaria è usato sia come condimento (salsa genovese, pesto, per adornare insalate e aromatizzare arrosti, tortilla, zuppe, legumi, salsicce, spaghetti, pomodori ripieni), sia fresco per insalate e guarnizioni. Altri utilizzi si trovano in: fitoterapia, industria farmaceutica, settore liquori, profumeria, saponi, cosmetici. COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO PER 100g DI PARTE EDIBILE Composizione chimica
Valore per 100g
Composizione chimica
Valore per 100g
Acqua (g): Proteine (g): Lipidi(g):
92.3 3.1 0.8
Potassio (mg): Ferro (mg): Calcio (mg):
300 5.5 250
Colesterolo (mg): Carboidrati disponibili (g): Amido (g): Zuccheri solubili (g): Energia (kcal): Energia (kJ): Sodio (mg):
0 5.1 tr 5.1 39 162 9
Fosforo (mg): Tiamina (mg): Riboflavina (mg): Niacina (mg): Vitamina A retinolo eq. (µg): Vitamina C (mg):
37 0.08 0.31 1.1 658
“Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase tratta dal testo.”
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Bibliografia Michelucci Anja, “Ocimum basilicum”, Actaplantarum. Minuto Giovanni, “Il basilico”, Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola di Savona. Sambugaro Chiara, “L’utilizzazione alimentare del basilico”, Tesi di laurea, Università degli Studi di Padova. “Tabella di composizione degli alimenti”, CREA. VOLUME 3
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Frutta esotica: Guava Sempre più spesso ci capita di trovare sui banchi del supermercato frutti esotici che provengono da paesi lontani. Molti di questi sono dei buoni integratori e promotori della salute grazie ai loro nutrienti. Vediamo il Guava per cosa può essere utile nella nostra alimentazione. La guava è un albero perenne appartenente alla famiglia delle mirtacee di dimensioni modeste, infatti la sua altezza va dai 2 ai 7 metri, con un tronco diritto e ramificato di legno duro. La corteccia di questo albero è grigia e presenta macchie mentre le foglie sono di colore verde chiaro e pubescenti nella parte inferiore. I fiori sono ermafroditi ma auto incompatibili; sono bianchi, grandi e profumati e possono presentarsi solitari o a piccoli grappoli. Ambiente È un albero originario dell’America centrale (soprattutto Brasile, Colombia, Messico e Venezuela) ma si è poi diffusa in tutte le aree temperato-calde dell'America tropicale e nelle Indie Occidentali. Esistono circa 150 varietà e nel Mediterraneo, pur essendoci le condizioni climatiche per la crescita, è presente solo sporadicamente. In Italia le piante coltivate non presentano particolari problemi e la maturazione dei frutti si ha in autunno (in Sicilia, ad esempio, va dalla fine di ottobre fino a metà dicembre). È una pianta rustica che non sopporta le basse temperatura, infatti a temperature inferiori a 0°C perde tutto o parte delle foglie. Sono piante soggette a diversi parassiti ma controllabili ed infatti non richiedono di abbondanti pesticidi. Coltivazione Predilige terreni di crescita leggeri, mentre sopravvive su quelli pesanti solo se sono ben drenati. Il pH deve essere neutro. La concimazione è di circa 100-200 g/pianta di azoto e 50-100 g di fosforo e potassio e necessita di essere irrigata nelle zone più calde. Il frutto Il frutto può avere una forma sferica, ellittica o piriforme), di colore giallo o verde-giallo, ma raramente si presenta anche violetta. La superficie può essere liscia o rugosa e la polpa può avere diverse colorazioni (bianca, bianco-gialla, violacea, rosa o rossa) e si presenta burrosa. Può avere un sapore dolce, agrodolce o acido, con numerosi semi, piccoli e bianchi. Può essere consumato sia allo stato fresco che come succo, nettare o confettura. La buccia è edibile, ma molti preferiscono mangiarne solo la polpa. I semi sono commestibili ma particolarmente duri. I benefici per la salute Sono numerosi i benefici per la salute di guava, tanto che è difficile sapere da dove cominciare. È un frutto ricchissimo di antiossidanti e vitamine, a cui vengono riconosciute numerose proprietà terapeutiche. Ad esempio, può essere usato per diarrea, dissenteria, stipsi, tosse, raffreddore, cura della pelle, ipertensione, perdita di peso e lo scorbuto. Ma vediamo bene i benefici di questo frutto: Perdita di peso Il guava è molto utile per coloro che desiderano perdere peso senza compromettere la loro assunzione Pagina 8
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di proteine, vitamine e fibre. È ricco di fibre, vitamine, proteine e sali minerali ed è privo di colesterolo e un basso contenuto di carboidrati digeribili. Il suo contenuto di fibra lo rende ideale per prevenire gli attacchi di fame e aumentare il senso di sazietà, per questo l’aggiunta di guava al nostro pranzo ci permette di arrivare a cena ancora sazi. Contiene meno zucchero rispetto alle mele, arance, uva, e altri frutti Diabete L'alto livello di fibra alimentare in guava aiuta a regolare l'assorbimento di zucchero dal corpo, che diminuisce i picchi glicemici. Gli studi hanno dimostrato che il consumo di guava può aiutare a prevenire la comparsa del diabete di tipo-2. Vista Questo frutto è una fonte ricchissima di vitamina A, che ha un effetto benefico sulla salute degli occhi, come rallentare la comparsa di cataratta e la degenerazione maculare. Inoltre non solo impedisce la degradazione della vista ma può stimolare un miglioramento della vista quando la degenerazione è già iniziata. Prevenzione del cancro Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia del guava nell’inibire la crescita e la metastasi delle cellule cancerose, specialmente nel cancro alla prostata, al seno e tumori del cavo orale. L’ lio delle foglie di Guava si è dimostrato efficace come sostanza anti-proliferativa e per questo riduce la crescita tumorale. È anche ricco di licopene, un potente antiossidante utile nel ridurre il rischio di cancro alla prostata e al seno. Il frutto Guava ha un livello di vitamina C quattro volte superiore a quello degli agrumi e questo lo rende utilissimo nel rinforzare il sistema immunitario e nel prevenire la proliferazione dei radicali liberi nel corpo, che sono una delle principali cause di cancro e malattie cardiache. Scorbuto Il suo alto contenuto di vitamina C lo ha reso già dai tempi antichi utile nel trattamento dello scorbuto. Diarrea e dissenteria Guava è molto ricco di sostanze astringenti, disinfettanti e anti-batteriche, contribuendo così a curare la dissenteria, inibendo la crescita microbica e la rimozione di muco in eccesso dall’intestino. Inoltre, altri nutrienti in guava come la vitamina C, carotenoidi e potassio, rafforzare e tonificare il sistema digestivo. Guava è anche utile nel trattamento gastroenteriti. Tiroide Sono una buona fonte di rame, importante nella regolazione del metabolismo della tiroide, aiutando a controllare la produzione di ormoni e di assorbimento. Stipsi Guava è una delle fonti più ricche di fibra alimentare e i suoi semi, se ingeriti, servono come eccellenti lassativi. Queste due proprietà di guava aiutano la formazione di movimenti intestinali e a trattenere l'acqua e pulire accuratamente l'intestino e il sistema escretore. “Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase tratta dal testo.”
Salute del cervello Il suo contenuto di vitamina B3 aumenta il flusso sanguigno e stimola la funzione cognitiva mentre la vitamina B6 è un grande nutriente per le funzioni cerebrali e nervose. Quindi, mangiare guava può aiutare ad aumentare le funzioni cerebrali e migliorare la concentrazione. Infine, si riduce la frequenza delle convulsioni ed epilessia. Guava è una fonte di vitamina B9, meglio nota come acido folico, utile in gravidanza per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino e protegge il neonato da disturbi neurologici. VOLUME 3
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Tosse e raffreddore Il succo o il decotto delle sue foglie di guava sono molto utili per alleviare tosse e raffreddore, riducendo il muco, disinfettando le vie respiratorie, la gola e i polmoni. Le sue proprietà astringenti inibisce l'attività microbica. Guava ha una delle più alte quantità di vitamina C e questa, come noto, è utile nel prevenire i raffreddori e le infezioni virali. Cura della pelle Guava possono migliorare la struttura della vostra pelle e aiutare a evitare problemi di pelle. Ciò è principalmente dovuto alla ricchezza di sostanze astringenti. Oltre agli astringenti, guava è anche molto ricco di vitamina A, vitamina B, vitamina C e potassio, che sono buoni antiossidanti e disintossicanti, mantengono la pelle luminosa e priva di segni di invecchiamento precoce, rughe e altri disturbi del derma. L'alta pressione sanguigna Guava aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue e impedisce l’ispessimento delle arterie, mantenendo così la fluidità del sangue e riducendo la pressione sanguigna. Questi benefici sono dovuti al suo elevato contenuto di fibra, potassio e sodio. Infine aumenta i livelli di colesterolo buono (HDL) e riduce quelli del colesterolo cattivo (LDL). Salute orale Il succo di foglie di guava è utile per curare il mal di denti, gengive gonfie e ulcere orali. Valori nutrizionali Guava (per 100 g) 103 g 230 g 3 mg
Valori nutrizionali Guava (per 100 g) 86,1 g Acqua 20 kcal Energia 820 mg Proteine 600 mg Lipidi Acidi grassi saturi 172 mg Acidi grassi monoinsaturi 55 mg Acidi grassi polinsaturi 253 mg 9,54 g Glucidi Di cui zuccheri semplici 11,88 g 5,4 g Fibra Potassio Fosforo Magnesio Calcio Fero
284 mg 25 mg 10 mg 20 mg 310 g
Rame Zinco Sodio Manganese Selenio Vitamina C Vitamina B1 Vitamina B2 Vitamina B3
144 g 0,6 g 183,5 mg
Vitamina B5 Vitamina B6 Vitamina B9 Vitamina A Vitamina E
150 g 143 g 14 g 792 UI 1,12 mg ATE
50 g 50 g 1,2 mg
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