Numero 1, Anno 2017
NutriHealth Una nuova frontiera della cosmetica viene dalle viti
Pelle grassa e alimentazione:
I benefici della caffeina
come l’alimentazione può aiutarci a prevenire questo problema
Zucchero naturale: meglio ridurlo ma non sostituirlo
Arance: tipi, proprietĂ e benefici
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Una nuova frontiera della cosmetica viene dalle viti Dall’uva nuovi principi attivi per la cura della persona e per la creazione di nuovi cosmetici. Dai vinacce, raspi e foglie di vite è possibile ottenere principi attivi con proprietà benefiche per la pelle e quindi utili alla produzione di cosmetici naturali e sostenibili. Queste sostanze si ottengono da uno speciale processo di estrazione che riduce al minimo l’utilizzo di solventi. In questo modo si verrà a creare un connubio tra cosmetica e agricoltura che può portare alla crescita di questi due settori
oltre a creare cosmetici sostenibili nei confronti dei consumatori.
te richiesta dei consumatori di avere cosmetici naturali per la cura e il benessere della persona, che desiderano prodotti sicuri, e, oltre a questo, sono sostenibili per l’ambiente, poiché sfrutta sottoprodotti agricoli. di Roberta Graziano
Questo nuovo metodo di creare cosmetici risponde alla crescen-
Fonti “Dalle viti ai cosmetici”, Il Giornale dei Biologi
I benefici della caffeina Recenti studi hanno dimostrato che tutto ciò che si credeva sugli effetti negativi della caffeina sul sistema cardiovascolare in realtà non sono veri. Anzi la caffeina ha anche molti effetti positivi La pausa caffè è senza dubbio un appuntamento immancabile nella giornata di moltissime persone. Ma è anche altrettanto vero che da sempre il caffè e in particolare la caffeina è sta associata a problemi cardiaci, come contrazioni atriali e ventricolari premature, ictus, insufficienza cardiaca o malattie coronariche. Ma da oggi i consumatori abituali di caffeina possono tirare un sospiro di sollievo. Studi recenti hanno dimostrato che la caffeina non ha nessun effetto negativo sul cuore.
za sul cuore di 1500 persone reclutate tra consumatori e non di caffè o prodotti che contengono caffeina ed è emerso che la caffeina non causa ne altera-
zioni ne anomalie dei battiti cardiaci. Tutto ciò conferma, dunque, quanto già emerso in altri studi che sostenevano le proprietà benefiche di caffè, cioccolato e tè sul sistema cardiovascolare. Tuttavia il consumo eccessivo di caffeina rimane comunque sconsigliato in altre patologie, come quelle gastriche.
Di Roberta Graziano
In particolare uno studio condotto in California ha studiato gli effetti di questa sostan-
Fonti Il Giornale dei Biologi
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Zucchero naturale: meglio ridurlo ma non sostituirlo Lo zucchero da tavola ormai è bandito, quelli naturali creano sospetti, i dolcificanti artificiali alla lunga si stanno rivelando pericolosi. È difficile scegliere in mezzo a tanta confusione cosa è meglio fare per evitare di mettere a rischio la nostra salute. Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Che l’eccesso di consumo di zucchero possa dare problemi alla salute è noto, tanto che ormai il comune zucchero da tavola è quasi considerato un “pericolo per la nostra salute”. Ed è per questo che molti fanno ricorso agli zuccheri naturali alternativi, una nuova moda vista come un rimedio sano e che ci permette di non rinunciare al piacere del dolcificante. E così spopola la moda dello zucchero di canna, che ha le stesse calorie di quello normale, o degli sciroppi di agave, malto, acero, e così via. Ma quello che forse non tutti sanno è che non esiste uno zucchero naturale che faccia bene o che si possa consumare senza preoccupazioni. Ormai, infatti, è assodato che lo zucchero (glucosio, fruttosio e in generale lo zucchero da tavola), se assunto in quantità eccessive, causa problemi di salute. Proprio per questo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha abbassato la soglia di zuccheri raccomandabile fino al 5% (circa 25 grammi, cioè cinque cucchiaini da tè). Queste raccomandazioni, però, non riguardano gli zuccheri presenti naturalmente nella frutta fresca, nei vegetali o nel latte, ma quelli aggiunti in alimenti e bevande: glucosio, fruttosio e saccarosio, anche sotto forma di
sciroppi. Tutti dolcificanti che nella maggior parte dei casi sono difficili da percepire o scovare perché ben mascherati dalle aziende produttrici. E l’unico modo che abbiamo per difenderci da questo “inganno” è quello di leggere attentamente le etichette nutrizionali dei prodotti. In larga parte, infatti, le caratteristiche degli sciroppi dolcificanti, del miele e di tutti gli altri si riducono alle stesse proprietà degli zuccheri semplici che vi sono disciolti.
Una tendenza in crescita nelle persone attente alla linea o che devono ridurre lo zucchero per motivi di salute, come i diabetici, è quella di ricorrere ai prodotti “light” (bibite, cereali, biscotti,ecc.) che vengono fatti percepire come privi di zuccheri ma senza rinunciare al gusto. Sulla sicurezza degli edulcoranti artificiali, però, il consenso non è unanime poiché su alcuni di questi dolcificanti sta diventando sempre più forte il sospetto che possano favorire il diabete o il sovrappeso invece
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di prevenirli. Quindi l’unico modo per prevenire le malattie legate al consumo di dolci (sovrappeso, obesità) rimane sempre quello di ridurne il consumo del caro e vecchio saccarosio. Vediamo di conoscerli un po’ meglio quelli maggiormente diffusi. Gli edulcoranti intensivi, quelli cioè che forniscono un intenso gusto dolce con pochissime o addirittura senza calorie, sono una categoria molto ampia. L’aspartame è stato ritenuto per molti anni cancerogeno, ma recenti studi sembra che lo abbiano scagionato da questa accusa. Ma resta comunque il fatto che può provocare reazioni allergiche in alcuni soggetti sensibili e non sia adatto a chi soffre di fenilchetonuria. La stevia è un dolcificante naturale con un potere dolcificante 300 volte superiore rispetto allo zucchero. Lo consideriamo accettabile a patto che non si superino le dosi consigliate (4 mg/kg di peso corporeo). L’acesulfame k è un edulcorante a zero calorie molto diffuso e per questo si corre spesso il rischio di superare la dose giornaliera massima accettabile (9 mg/kg corporeo) è alto. Si trova in tantissimi prodotti, come gomme da masticare, caramelle, bevande, yogurt, latte Pagina 3
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fermentato ma anche in compresse o bustine. Il suo potere dolcificante è alto, fino a 200 volte superiore a quello dello zucchero. Saccarina, ciclamato e sali di ciclamato sebbene siano stati anche loro scagionati dall’accusa di provocare il cancro, restano comunque due sostanze sconsigliate. La saccarina perché favorirsce il diabete e l’obesità. Per il ciclamato e i sali di ciclamato, invece, il problema è che non è stata ancora stabilita una dose giornaliera accettabile di riferimento. Il fruttosio pur avendo le stesse calorie del saccarosio, il suo potere dolcificante è maggiore di una volta e mezzo. Quindi, a parità di gusto, ne serve meno. Inoltre ha un basso indice glicemico. Per contro, un consumo elevato di fruttosio, presente in moltissimi alimenti trasformati, può aumentare il rischio di ma-
lattie associate alla sindrome metabolica, come ipertensione, diabete, problemi cardiaci e del fegato. Lo sciroppo di agave è utile per il suo basso indice glicemico, essendo costituito principalmente da fruttosio e di conseguenza ne ha gli stessi vantaggi e svantaggi. Ne basta una dose modesta per ottenere il gusto dolce cui si è abituati, riducendo così anche l’apporto calorico. Il miele ha un potere dolcifi-
cante maggiore, quindi di fatto è meno calorico. Ma il miele non è altro che una miscela di glucosio e fruttosio con una piccola quantità di minerali e vitamine, non significativa. Il principale componente dello sciroppo di malto è il maltosio, uno zucchero composto da due molecole di glucosio. L’indice glicemico è simile a quello dello zucchero da tavola, mentre il suo potere dolcificante è poco più della metà (circa il 60% dello zucchero). Lo sciroppo d’acero è composto da zuccheri, principalmente saccarosio. Il suo potere calorico e il suo potere dolcificante è inferiore a quello dello zucchero. Apporta mediamente 260 calorie per 100 grammi (contro le 400 dello zucchero da tavola). di Roberta Graziano
Arance: tipi, proprietà e benefici Sono gli agrumi più gettonati, disponibili da novembre fino a primavera ottimi per chi vuole rimanere in linea. Sono gli agrumi più gettonati, disponibili da novembre fino a primavera. I nutrizionisti concordano nel ritenerle ottime alleate per la linea: 100 g contengono solo 34 kcal e contengono acqua per l'80-90% della loro consistenza.
ro e sanguinello) ideali per la premuta; Bionde (naveline, ovale, valencia) ottime da mangiare.
Tipi di arance Le arance sono suddivise in due gruppi: Pigmentate (tarocco, moPagina 4
Le arance rosse, ottime per chi vuole dimagrire, contengono calcio, fosforo, potassio, ferro, selenio e diverse vitamine fra cui, oltre alla già citata C, la A, la B1 e la B2. Sono un'ottima fonte di acido citrico che, una volta nell'organismo, abbassa l'acidità, migliora i processi digestivi, riduce la glicemia e aiuta a conservare attivo il metabolismo. Le arance rosse hanno gusto gradevole e ottime proN UT RI H E ALT H
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prietà per la salute. L’arancia amara, grazie al gusto “amaro”, è molto utilizzata nell’industria alimentare e farmaceutica. Il frutto viene utilizzato per preparare marmellate e frutta candita, mentre la buccia viene impiegata per realizzare liquori. L’industria farmaceutica utilizza la buccia per la preparazione di vari digestivi e tonici. La scorza, invece, è utilizzata nell’industria degli integratori alimentari per la produzione dei “termogenici”, utilizzati per il dimagrimento. Proprietà delle arance Delle arance è veramente possibile sfruttare tutto, poiché ogni parte di esse ha un affetto benefico sulla nostra salute. Dal succo delle arance è possibile ottenere un vero e proprio elisi di benessere: questo infatti contiene vitamine e zuccheri utili per purificare reni, fegato, intestino e pelle. Se invece si mangiano crude è possibile aggiungerle a insalate o a macedonie e in questo caso sfrutteremo al meglio le proprietà drenati e diuretiche. Ma anche la buccia può essere salutare, infatti essa è un ottimo alleato per l’intestino. La pellicola bianca è ricca di fibra e può essere utile nel regolare l'assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, inoltre favorisce il transito
intestinale. Essendo ricche di antiossidanti, ci aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare, aumentano le difese immunitarie contro virus e batteri, prevengono i disturbi cardiovascolari e del colon, ipertensione, diabete, gengivite, obesità, emicrania, cefalea e reumatismi. I gargarismi con il succo d’arancia rossa sono efficaci nel trattamento di gengiviti e stomatiti. Valori nutrizionali delle arance per 100 g Acqua Proteine
87,2 g 0,7 g
Lipidi Carboidrati Fibra totale Sodio Potassio Ferro Calcio Fosforo Vitamina C Vitamina A
0,2 g 7,8 g 1,6 g 3 mg 200 mg 0,2 mg 49 mg 22 mg 50 mg 71 g
Contengono anche bioflavonoidi, importanti per la ristrutturazione del collagene del tessuto connettivo, quindi rinforzano ossa e denti, ma anche delle cartilagini, tendini e legamenti e prevengono la fragilità capil-
lare e migliorano il flusso venoso. Questo è utile a chi soffre di cellulite perché, migliorando la circolazione sanguigna, si evita la formazione del ristagno del sangue. Le arance rosse è molto sono ricche di antocianine in grado di contrastare gli stati infiammatori. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro e quindi è importante nel trattamento dell’anemia. La vitamina B invece combatte l’inappetenza e favorisce la digestione, mentre i caroteni, precursori della vitamina A, sono utili per la salute degli occhi, della pelle e nella prevenzione delle infezioni. Benefici delle arance Per raggiungere il fabbisogni giornaliero di vitamina C bastano due arance perché, come tutti sanno, questo frutto è ricco si questa vitamina, utile a rinforzare il sistema immunitario e quindi a contrastare i malanni di stagione. Ma contiene anche vitamina A e vitamine del gruppo B, (in particolare Tiamina, Riboflavina e la Niacina). Tra i sali minerali che contengono ci sono calcio, fosforo, potassio, ferro, sele nio. di Roberta Graziano
Pelle grassa e alimentazione: come l’alimentazione può aiutarci a prevenire questo problema La pelle grassa è sempre stata un problema, presentandosi come facilmente irritabile e difficile da trattare. Si presenta
lucida e oleosa, soprattutto nella zona T (fronte, naso, mento), con pori dilatati, punti neri e, occasionalmente, brufoli. Il co-
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lorito è spento, con trama irregolare, arrossamenti e cicatrici da acne. La pelle grassa è il risultato Pagina 5
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La pelle grassa tende a invecchiare meno ed è più idratata. Le principali cause che favoriscono l’insorgenza della pelle grassa e dell’acne sono fattori genetici, costituzionali, ormonali, a cui si associano anche cattive abitudini igieniche, alimentazione corretta, alcune patologie e farmaci. Pelle grassa e alimentazione dell’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, che favorisce la crescita e di batteri e l’accumulo di sostanze nocive, causando arrossamenti, infiammazioni, punti neri e foruncoli e impedisce all’epidermide di respirare e di ossigenarsi. L’ infiammazione porta alla formazione di papule e pustole, trasformando la pelle grassa in pelle impura e a tendenza acneica, una situazione caratterizzata da brufoli, microcisti, comedoni, macchie e arrossamenti evidenti. Esistono due tipi di pelle grassa: Pelle oleosa: il sebo è particolarmente liquido; la pelle oleosa appare lucida, con i pori dilatati; Pelle asfittica: il sebo è denso, ceroso e intrappolato nei follicoli; la pelle asfittica è ruvida, secca al tatto e presenta comedoni aperti (punti neri) o chiusi (punti bianchi).
Una dieta squilibrata può aggravare il disturbo della pelle grassa. Per questo ci sono alcuni alimenti che si devono evitare o, quantomeno, ridurre. Gli alimenti che vanno sicuramente eliminati dall’alimentazione di chi ha problemi di pelle grassa sono tutti gli alimenti grassi e ricchi di sale, come gli insaccati o gli alimenti in scatola. Vanno eliminati, inoltre, i formaggi grassi, come il burro, e sostituirlo con l’olio extravergine d’oliva. Vanno limitati anche la carne e le uova. Anche i dolci sono nemici della pelle grassa, quindi vanno escludi dal regime alimentate anche dolci, dolciumi
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in genere, zuccheri semplici e cioccolata. Tra le bevande da escludere ci sono tè, caffè e tutti gli alcolici. Tra i metodi di cottura bisogna evitare la frittura. Alimenti, invece, che assolutamente non devono mancare nell’alimentazione quotidiana per combattere o prevenire la pelle grassa sono: il pesce; le carni bianche; i legumi, che possono anche sostituire la carne rossa; i cereali integrali, ricchi di vitamina B, in particolare B6 e B2; frutta e verdura fresca, ricchi di fibra che aiutano a regolare il transito intestinale e quindi evitano l’assorbimento dei grassi; lo yogurt, meglio poi se con fibra. di Roberta Graziano
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