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Growers sapevate che

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Autoproduzione

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Se coltivate in outdoor in campo aperto ed avete maschi e femmine, al momento dell’eliminazione dei maschi procedete come segue: Tagliate il fusto dei maschi ma lasciate l’intero apparato radicale interrato. Spesso si verifica in natura ermafroditismo quando la pianta femmina si accorge della mancanza di maschi. Ma lasciando le radici, molto spesso, le femmine credono che il maschio vi sia, perchè lo sentono sottoterra.

Quando acquistate un aspiratore d’aria per la vostra grow room, ragionate come segue: Acquistatene uno sovradimensionato rispetto alla cubatura del vostro ambiente. Acquistate anche un regolatore di giri dedicato. Questo per tre validi motivi. • Un aspiratore piu’ potente tenuto al minimo fa meno rumore di un aspiratore meno potente al massimo. • Quando fa molto caldo potrete risolvere il problema dando un semplice giro al regolatore. • Se un giorno decideste di aumentare la metratura di coltivazione non avrete sprecato soldi acquistando un aspiratore da sostituire perchè divenuto insufficiente.

Nella concia dell’erba la stufa a legna, se inverno, è una amica insostituibile. Provare per credere. Un ambiente riscaldato a legna favorisce l’essicazione e la disidratazione “gentile” costante e prolungata dell’erba e regala risultati difficilmente ottenibili se non utilizzando costose apparecchiature di controllo del clima o per lo meno ventilatori accesi in continuazione.

L’erba fumata da sola (pura) è immensamente + high dell’erba con tabacco. Già nei primi del 1900 alcuni medici italiani che sperimentavano la cannabis per rilevarne e registrarne eventuali possibili utilizzi terapeutici, sapevano che, mischiandola con il tabacco, l’effetto sarebbe stato differente da quello ottenuto fumandola pura. In realtà due principi attivi ben distinti e molto attivi (THC e nicotina) si addizionano stravolgendo, in certi casi e soprattutto per certe persone, l’effetto che la cannabis darebbe al fumatore del “purino”. Purtroppo però, la stragrande maggioranza dei fumatori italiani conosce soltanto il mix dei due elementi, ed utilizza la micidiale nicotina “stravolgendo” l’effetto del THC e dei suoi fratelli cannabinoidi.

Durante una mia lunga permanenza in Senegal, nel 1979, appresi con sgomento che laggiù, la stragrande maggioranza dei fumatori, sono usi arrotolare l’erba pura in carta di giornale. (All’epoca il più popolare e diffuso giornale di Dakar era “Le soleil”) Quando offrivo splendide e rarissime cartine loro gentilmente le rifiutavano, sostenendo che la loro erba era “troppo leggera” se fumata senza la buona e vecchia carta di giornale. (!!!)

Con una semplice lente di ingrandimento 30x ed una buona illuminazione, potrete vedere, dentro ai pezzi del vostro haschisch, le sostanze utilizzate per adulterarlo. Provate. Potrete vedere spesso grumi di consistenza e colore sospetti, alquanto estranei alla amalgama del vostro Haschish, e che risultano invisibili ad occhio nudo. Palline nere, spesso, od altri elementi che si presentano in maniera alquanto bizzarra, nel contesto generale che starete osservando a 30X. Anche ad una occhiata veloce, a quell’ingrandimento, le sorprese sono garantite. Basta una 30X ! (che potrete utilizzare anche per guardare bene le vostro “bimbe” ed i loro trics!)

L’adattabilità delle nostre piante al pH è grande ! Se volete provare a coltivare senza tener conto del pH della soluzione nutritiva, fatelo pure. L’unico accorgimento è quello di far fluttuare il grado del pH il meno possibile. Le nostre piante si adattano, e possono svilupparsi bene anche in condizioni non ottimali, il punto è che spendono energia per farlo, ed a loro non piace adattarsi frequentemente e, quando lo fanno, sprecano utile energia (rubata alla crescita).

La fiera Highlife

By Andrea S.

Viaggio a Utrecht per la fiera Highlife 2005

In viaggio verso Utrecht Franco Canalone e Ben Dronkers Ragazza BioBizz Boy e Ecko

Di Matteo “Ecko”

E’ stato un anno particolare per noi italiani, che abbiamo potuto godere in molti dell’esperienza fiera, grazie a due pulman organizzati da Soft Secrets Italia in collaborazione con ENjOINT.com e dal El Canapon di Venezia. Il primo autobus è partito da Bologna, passando poi per Parma e Milano. Il secondo, da Venezia. In totale, circa una cinquantina gli italiani che hanno usufruito di questa iniziativa. Noi abbiamo viaggiato sul primo autobus: partiti da Milano verso le 23.00, con circa 2 ore di ritardo (prevedibile e certo non grave, vista l’entità del viaggio) ci siamo imbattuti in una vera e propria tempesta di neve, tra la Svizzera e la Germania. Durante le 16 ore di viaggio, dovute soprattutto alle decine di soste agli autogrill, abbiamo attraversato l’Europa in verticale arrivando in tarda mattinata nello splendido hotel a due passi dalla fiera. Organizzata dalla rivista Highife, l’ottava edizione della fiera di Utrecht, si è confermata un appuntamento importante e imperdibile per tutti gli amanti della nota erba proibita, dai consumatori ai coltivatori, dagli “addetti ai lavori” ai semplici simpatizzanti. Test sul thc delle sostanze, dimostrazioni di nuovi prodotti per la coltivazione e per coffeeshop (tra cui una macchina particolarmente “divertente” che rolla automaticamente fino a 10.000 joint al giorno) e ancora spettacoli di strepteese (perchè si sa.. se negli U.S.A. amano associare donne e motori, in Olanda inutile dirlo, è donne e ganja) e infine gare di freccette e di calcetto (da tavolo). C’è stata poi l’assegnazione delle cannabis cup, per le migliori varietà di marijuana e hashish, i migliori negozi e coffeeshop. Premio questo, che conta molto in Europa, essendo simbolo di qualità. Presenti inoltre alla fiera personaggi storici della canapa tra cui “il nostro” Franco Casalone (autore de “Il Canapaio”) e Ben Dronkers (fondatore della SensiSeeds). Essendo “Highlife” un marchio della Discover Publisher (editrice anche di Soft Secrets) sono state distribuite gratuitamente migliaia di riviste e guide, nelle diverse lingue europee in cui è pubblicata la rivista. Chi inoltre era presente, può testimoniare la mole di gadgets e prove prodotti che le varie ditte hanno regalato ai visitatori (penne, filtrini, cartine, fertilizzanti, terricci, portachiavi, accendini, ecc). Ricordiamo poi la cappa di fumo ferma sopra gli stand del padiglione fieristico.. opera delle centinaia di “smokers” presenti all’evento. Tra i corridoi della fiera e sui tavoli dei ristoranti interni, persone allegre e sorridenti, ragazzi increduli, intere famiglie con nonni e bambini, danzatrici di flamenco che di tanto intanto animavano gli spazi liberi.E come se non bastasse.. fuori dalla fiera a poche centinaia di metri, è aperto ogni sera il Sarasani - il primo coffeeshop olandese - che dal 1968 offre ai suoi clienti le migliori varietà (quest’anno ha deliziato gli italiani con il nuovo strain NYC Diesel, dal gusto unico). Dopo la notte in albergo e un’altra giornata di fiera, nel tardo pomeriggio della domenica siamo ripartiti per il ritorno in Italia. Tutto è andato secondo i piani: esperienza positiva per tutti e un briciolo di malinconia nel ricordare la splendida Utrecht. Nella speranza che in futuro eventi come questo possano svolgersi anche nella nostra penisola (i visitatori certo non mancherebbero) salutiamo tutti i nostri compagni di viaggio e vi ricordiamo le prossime fiere europee:

- CannabisTipoForte (Pescia,Pistoia-Italia) 19-20 marzo 2005 - Cannatrade (Berna-Svizzera) 1-2-3 aprile 2005

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