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Eventi & Manifestazioni

Cannabis Tipo Forte: si parte!

di Matteo “Ecko”

Quello che sembrava un progetto quasi impossibile da realizzare, è alle porte. Superati innumerevoli ostacoli, CTF 2005 sta per diventare realtà. Abbiamo voluto parlarne direttamente con il responsabile dell’evento fieristico in questione.

Vi presentiamo in esclusiva, l’intervista a Fabrizio Cinquini, medico chirurgo specialista in chirurgia vascolare, ideatore di Cannabis Tipo Forte, 1°

mostra convegno della cannabis

medicale e industriale che si terrà all’interno dell’ Agribios 2005 (biennale del fiore) a Pescia (provincia di Pistoia) il 19-20 marzo 2005.

Quando e come è nata l’idea di realizzare un evento del genere?

Nasce agli inizi 2004, alla fine di un ciclo terapeutico sperimentale al quale mi sono sottoposto per superare i disturbi derivati dal tentativo di cura di un epatite virale tramite chemio terapia classica e dopo che sono venuto a conoscenza dei numerosi precedenti eventi simili a questo, già divenuti realtà assodata, negli altri stati della Comunità Europea.

Cannabis Tipo Forte: perché questo nome?

Questo nome nasce per sottolineare le mie personali opinioni riguardo l’utilizzo di cannabis medicale ad alto contenuto di sostanze psicoattive, in quanto per esperienza clinica diretta ho valutato la maggiore efficacia terapeutica della cannabis di tipo forte.

Nella prima edizione del vostro sito era indicata come sede della fiera Carrara in data 8-9-10 aprile 2005. Cosa ha condotto agli attuali cambiamenti?

Dobbiamo dire grazie tra virgolette a Paris Mazzanti, direttore dell’ente fiera di Carrara, che giunti ormai alle fasi finali di contrattazione, ha aggiunto sui già poderosi costi globali della fiera, 50.000 euro di spese oltre a non consentire alla nostra organizzazione la benché minima libertà di manovra all’interno dell’evento fieristico. Dobbiamo poi dire grazie, senza virgolette, al presidente commissione agricoltura, della regione Toscana, Fabio Roggiolani, che ha patrocinato la nostra causa presso la sede fieristica di Pescia.

Quali sono i motivi che hanno spinto un chirurgo vascolare ad interessarsi ad un argomento tanto distante dalla sala operatoria, quale quello della cannabis?

Appunto, come precedentemente detto, l’esperienza personale di cura con la cannabis e la volontà di comunicare al pubblico medicale e non, le attuali conoscenze acquisite in questo settore.

Che intenti si prefigge questo evento?

Questo evento si prefigge di mettere in contatto realtà attualmente apparentemente in contrasto tra di loro, quali il mondo della cannabis medicale e della cannabis industriale; ripromuovere una cultura un tempo capisaldo tradizionale della nostra economia in un momento particolarmente delicato del nostro pianeta dove qualsiasi ulteriore attenzione nei confronti dell’ambiente non può che far bene.

E’ stato difficile trovare sostenitori?

Dopo l’ondata dell’entusiasmo iniziale, dove l’ “armata” sembrava ben nutrita di guerrieri fieri e incendiari, ci siamo ritrovati in una dozzina di “meditabondi vigili del fuoco”.

Pensa di trovare consenso da parte del pubblico?

Credo che la curiosità, che ci caratterizza, consentirà a questo evento una visibilità più che discreta, considerando anche quante numerose siano le aree di interesse che si diramano dal pianeta canapa.

Le sembra il momento opportuno per organizzare un evento fieristico del genere quando fra i dibattimenti parlamentari c’è il nuovo decreto Fini sulle droghe?

Credo che l’onorevole Fini sia stato informato dai suoi collaboratori e consiglieri in modo del tutto erroneo data la confusione creata con questo nuovo decreto che non fa differenza fra cannabis ricreazionale, medicale e industriale; confido però che il nostro ministro degli esteri, trovi rapidamente il rimedio al potenziale male che la sua legge potrebbe creare all’economia europea e alle generazioni future.

La cannabis (o marijuana o “erba”) fa male?

Nel 10% dei casi può indurre crisi paranoidee reversibili e in ragazzini troppo giovani, ancora privi di intense passioni professionali, può indurre dipendenza psicologica, se inalata o ingerita dopo attivazione termica. Nel 90% degli altri casi è uno dei più potenti stimolatori dell’appetito oltre ad avere centinaia di altre applicazioni a vanto di 7000 anni di utilizzo (alimentare e medico) in diverse civiltà.

Lei fa uso di sostanze stupefacenti?

Attualmente appartengo alla popolazione dei caffeinomani-tabagisti. Attendo con ansia l’era di una totale legalizzazione che mi consenta di masturbarmi il cervello con psylocibina, marijuana e peyote, ad ogni mio compleanno.

Saluti e ringraziamenti

Saluti all’Alice (mia adorata figlia) e un ringraziamento alla banda di pazzi che tanto si dà da fare per la realizzazione di questo evento.

Finalmente disponibile in Italia

il nuovo Nutriculture EF120

EF120 è il più piccolo e versatile tra i sistemi Ebb & Flood prodotti da Nutriculture, azienda numero uno nella produzione di sistemi idroponici Regno Unito grazie alla sua venticinquennale esperienza. EF120 combina gli eccellenti risultati tipici della coltivazione idroponica all’elevata flessibilità nella scelta della tecnica di coltivazione preferita. Le sue ridotte dimensioni (56cm x 56cm x 26 cm) lo rendono perfetto per coltivazioni in piccoli spazi.

Il substrati utilizzabili in questo Ebb & Flood sono argilla espansa, cocco e lana di roccia; questi possono essere liberamente riposti a riempire il vassoio di coltivazione o inseriti in vasi posizionati nel sistema. Questa versatilità rende l’EF120 adatto alla coltivazione di alcune piante di piccola dimensione o di un’unica pianta di grosse dimensioni. Se si intende coltivare più piante e consigliabile inserirle in piccoli vasi distinti evitando così che le radici si leghino insieme; questo stratagemma permette l’estrazione di una eventuale pianta indesiderata.

Il trapianto delle giovani piante all’interno dei questi sistemi e molto semplice, è sufficiente posizionarle al di sopra del vassoio di coltivazione senza rimuovere il substrato di radicamento. Questa tecnica di trapianto non crea traumi e facilita la veloce ripresa della crescita. La pompa del sistema deve essere collegata ad un timer analogico che ne automatizza il funzionamento. Le piante giovani devono essere irrigate per 15 – 30 minuti al giorno. Non appena le piante cresceranno avranno bisogno di più acqua e occorrerà fornire tre o quattro irrigazioni al giorno di 15 minuti cadauna.

Le sue altezza ridottissima (26 cm) rende questo l’EF120 adatto alla coltivazione in ambienti con altezze limitate lasciando così più spazio alle piante per crescere e maturare. Il sistema di irrigazione semplice e efficace è facilmente raggiungibile dalla grande apertura di accesso posta sul fronte della cisterna. Questo accesso frontale nella vasca della soluzione nutritiva permette comode operazioni di pulitura della vasca.

I sistemi Ebb & Flood sono disponibili anche nelle versioni EF230 (120 cm x 70 cm) ed EF620 ( 215 cm x 62 cm)

I sistemi idroponici Nutriculture sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Indoorline snc.

Per conoscere il rivenditore più vicino:

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