16 minute read
Le meraviglie di Weckels
from 2005 02 IT
by SoftSecrets
weckels world of wonders
Testo e fotografie: Weckels, lo specialista della coltivazione di Atami
Preparazione e raccolto
Molto probabilmente la maggior parte dei coltivatori hanno già i loro raccolti alle spalle. Nonostante tutto, mi piacerebbe parlare in questo articolo della preparazione delle piante di marijuana per il raccolto. Spiegherò anche quali varietà d’erba sono adatte per la coltivazione all’aperto e dirò qualcosa riguardo il processo di fioritura. Infine, descriverò un paio di modi con cui incrementare il vigore dei germogli.
Il Double Purple è un membro della famiglia a fioritura precoce delle varietà all’aperto.
Le varietà all’aperto a fioritura tardiva hanno grandi possibilità di essere colti dalle prime gelate.
Se durante l’intero processo di crescita tutto è andato secondo i piani, le piante sono diventate dei cespugli belli e robusti. Possiamo quindi aspettarci un buon raccolto di marijuana di alta qualità.
Varietà a fioritura precoce contro varietà a fioritura tardiva
Il lato negativo della coltivazione all’aperto consiste nel dover dipendere generalmente dal tempo durante la fase di fioritura. Questa è una delle ragioni per cui bisogna assicurarsi di preferire una varietà a fioritura precoce, nel momento in cui dovete scegliere la specie di erba da coltivare all’aperto.
Le specie a fioritura tardiva (ad es. la skunk e le sue varietà), che frequentemente producono abbondanti raccolti al chiuso, non sono adatte per la coltivazione all’aperto. L’errore che molti coltivatori inesperti commettono è quello di scegliere ad occhi chiusi una varietà che conoscono solo per la sua reputazione di essere uno dei “grandi produttori” al chiuso e, di conseguenza, si aspettano che anche all’aperto produca i suoi frutti in gran quantità.
Ora la maggior parte di noi non starà col naso all’insù al primo raccolto, ma se cerchiamo di coltivare questi “grandi produttori” all’aperto, nel caso di un autunno anticipato ed umido, finiremo con l’ottenere uno scarno raccolto.
Il problema consiste nel fatto che questo genere di piante di marijuana sono quasi sempre a fioritura tardiva, ossia piante che iniziano a fiorire intorno all’inizio o alla metà di ottobre. Forse se coltivate all’interno possono risultare prodigiose ma all’esterno si rivelano solo una delusione per il coltivatore. Perciò vi raccomando di non usare varietà a fioritura tardiva per la coltivazione all’aperto.
Un utile aiuto per capire quale tipo di piante utilizzare per la coltivazione all’aperto è costituito dagli opuscoli che potete trovare presso i rivenditori di semi al dettaglio. In questi opuscoli vengono forniti dettagli sulle varietà in relazione a quale raccolto aspettarsi e all’inizio e alla durata del periodo di fioritura. Leggeteli perché questi dettagli non vengono stampati senza motivo ma anzi, alla fine della stagione di crescita, possono fare la differenza tra un successo o un disastro per il coltivatore all’aperto. È inoltre molto importante assicurarsi di scegliere le piante più adatte per la coltivazione all’aperto, ossia quelle che fioriscono verso la fine di agosto/inizi di settembre. Queste cosiddette “piante a fioritura precoce” comprendono Early Girl, Double Purple e alcune specie di Durban.
Considerato che queste piante possono trarre vantaggio da una quantità di sole e di calore maggiore di quella necessaria e incrementare i risultanti livelli di THC, tendono a produrre di conseguenza una qualità di marijuana di gran lunga migliore.
Sole e calore sono di grande importanza per un buon raccolto. I raggi del sole non solo permettono alla rugiada che si posa tra le foglie e sui capolini di asciugarsi (assicurando quindi che le possibilità che si formi della muffa rimangano basse) ma assicurano anche che la corrente di linfa scorra lungo la radice e i rami laterali in modo uniforme e nel modo giusto.
La corrente di linfa gioca un ruolo importante nel processo di crescita ma, durante il processo di fioritura, gioca un ruolo ancora più importante per quanto riguarda lo sviluppo dei capolini e della loro conseguente qualità. Per questo motivo, una pianta a fioritura precoce può spesso produrre la stessa quantità di marijuana o anche maggiore rispetto ad una pianta appartenente a una famiglia ad “alto rendimento”.
Tutto questo perché le piante ad “alto rendimento” fioriscono troppo tardi per approfittare della quantità e potenza dei raggi del sole di cui, al contrario, usufruiscono pienamente le piante a fioritura precoce.
Per assicurasi che la marijuana abbia un gusto delicato e dolce e che nello stesso tempo i capolini si sviluppino con ancora maggiore vigore, possiamo provare uno o due trucchi nell’ultima settimana prima del raccolto.
Il primo consiste nello sciogliere dello zucchero in acqua calda, mescolare il tutto con acqua fredda e innaffiare le piante. Per zucchero intendo generalmente zucchero cristallizzato. Ho avuto delle ottime esperienze usandolo e sono convinto che lo zucchero disciolto abbia davvero un effetto favorevole sulla qualità della marijuana. In effetti risulta più dolce e quindi più gustosa e di maggiore efficacia. In un innaffiatoio pieno d’acqua aggiungo tra i 150 e i 200 grammi di zucchero cristallizzato. Assicuratevi che lo zucchero si sia completamente disciolto nell’acqua in modo da poter essere facilmente assorbito dalla pianta.
Un altro valido trucco per accrescere il vigore dei germogli consiste nello “stressare” la pianta. Con questo metodo, uno o due giorni prima del raccolto, le facciamo sapere che è arrivato il momento, ossia che il suo cammino è arrivato alla fine. È meglio se la pianta utilizza le sue ultime energie nel cercare di far davvero fiorire i capolini come non hanno mai fatto prima.
Nella coltivazione al chiuso la pianta viene stressata soprattutto riducendole l’acqua. Questa tecnica può avere grande successo al chiuso ma è poco adatta da utilizzare con le piante coltivate all’aperto. Questo perché il tenore di umidità dell’acqua fornita a queste ultime con il flusso è davvero elevato, quindi se smettessimo di fornire l’acqua alle piante, la muffa avrà campo libero. Per questa ragione è preferibile utilizzare un altro metodo per la coltivazione all’aperto.
In questo caso, un ottimo metodo per procurare stress alle piante consiste nel recidere tutte le (grandi) foglie esterne. In effetti, potete lasciare la pianta pressappoco spoglia così che utilizzerà tutte le forze che le rimangono per produrre i suoi germogli. Un altro vantaggio di questo metodo consiste nel fatto che la circolazione d’aria aumenta considerevolmente, diminuendo quindi
la possibilità di condensazione tra i capolini. Tutto ciò è molto importante perché possiamo raccogliere i germogli solo se non presentano condensazione. Se dovessimo raccoglierli prima, il tenore di umidità dell’aria nella camera d’essiccazione sarebbe troppo elevata e il rischio di muffe aumenterebbe.
Inoltre, risparmieremo un sacco di lavoro durante il periodo del raccolto se tutte le grandi foglie sono già state recise. In questo modo avremo ridotto lo spreco di foglie e, quindi, l’umidità dell’aria nella camera d’essiccazione non aumenterebbe in modo così rapido, questo perché le foglie grandi contengono molta umidità.
Preparare il raccolto
È inoltre consigliabile, in termini di tempo e di necessità, prepararsi in anticipo per il lavoro del raccolto. Per essiccare la marijuana ho realizzato una camera speciale, potremmo chiamarla l’essiccatoio. Per evitare qualsiasi confusione, questo essiccatoio è studiato per aiutare la marijuana ad essiccarsi secondo il tradizionale metodo ‘appendia-essiccare’ e non per essiccarla il più velocemente possibile tramite i cosiddetti ‘essiccatori verticali ‘.
Per essere sicuri che tutto vada liscio durante il raccolto, vale la pena assicurarci che la camera d’essiccazione o l’armadietto siano abbastanza grandi. Assicuratevi che tutto funzioni, ad esempio il filtro della pompa aspirante sta pulendo l’aria come dovrebbe (in modo da essere impercettibile una volta espulso nell’aria esterna)? Funziona sempre il regolatore di umidità dell’aria? Le cesoie per la potatura devono essere affilate? E così via. Prepararsi al raccolto in questo modo non solo assicura che tutto vada bene e senza procuravi stress, ma anche che l’intero procedimento di potatura sia più veloce e liscio perché potete dedicare tutta la vostra attenzione al lavoro vero e proprio.
Sistemare tutto e assicurasi che gli ingranaggi dell’intero sistema siano ben oleati vi richiederà più tempo di quanto abbiate previsto. È una seccatura se, per esempio, dopo aver riempito per metà l’essiccatoio o la camera d’essiccazione, vi accorgete che il regolatore di umidità dell’aria (essenziale per essere assolutamente certi che la muffa non trovi un appiglio nel vostro raccolto) non funziona a dovere.
Essiccazione
L’essiccazione della marijuana è un procedimento che richiede tra gli otto e i dieci giorni. Il totale dei giorni si essiccazione dipende dallo spessore dei germogli. Per essiccare i germogli piccoli sono necessari circa sei giorni, mentre quelli davvero grandi richiedono una buona decina di giorni per essere totalmente essiccati. Può sembrare un lavoro eccessivo, ma la marijuana è davvero tale solo dopo aver avuto il tempo di essiccare adeguatamente. Otterrete una qualità dal gusto superiore rispetto a quella ottenuta cercando di ridurre il procedimento di essiccazione a cinque giorni. Troppo spesso i coltivatori cercano di velocizzare questo procedimento, ad esempio accendendo i riscaldamenti. Un peccato davvero capitale nei confronti della pianta, poiché l’erba avrà un aroma pungente.
Anche l’aria svolge un ruolo importante nel successo del procedimento di essiccazione. È necessaria una buona circolazione durante tutto il periodo. In questo modo l’umidità fuoriesce dai capolini e dalle foglie e può essere aspirata ed espulsa all’esterno con più facilità.
Il miglior modo per mantenere l’aria in circolazione consiste nel lasciar girare costantemente un ventilatore oppure un ‘vin’ (tipo di ventilatore con una sola pala). Abbiate cura di non lasciare che il ventilatore soffi direttamente sulle foglie delle piante, altrimenti i capolini potrebbero asciugarsi maggiormente da una parte rispetto all’altra. Questo problema si può facilmente prevenire posizionando il ‘vin’ sulla sommità, in modo che l’aria soffi verso il basso, da dove – grazie alla base dell’armadietto – ritornerà di nuovo verso l’alto. Assicuratevi di posizionare il ‘vin’ ben fisso, altrimenti è possibile che da un momento all’altro tutto si sparpagli all’interno dell’essiccatoio – con conseguenze disastrose. in una stanza d’essiccazione, potete anche dirigere il ventilatore verso un muro, ad esempio. Anche in questo modo potete impedire che la corrente d’aria soffi direttamente su un unico lato dei capolini.
Per assicurarmi che il procedimento di essiccazione vada secondo i piani, il giorno precedente all’inizio del raccolto, ruoto completamente l’armadietto. In questo modo sono sicuro che quando appenderò i germogli potati, la temperatura e l’umidità dell’aria saranno sui livelli ideali.
La temperatura ideale, durante il procedimento di essiccazione, è tra i 15 e i 22 °C. Per quanto riguarda l’umidità, assicuratevi che non superi il 70%. Non fatevi prendere dal panico se la temperatura sale o scende di uno o due gradi e lo stesso vale per l’umidità. Alcuni coltivatori iniziano a mettere immediatamente in moto i riscaldamenti per abbassare i livelli di umidità. Sarebbe di gran lunga meglio se cercaste di scoprire la causa di questo innalzamento di umidità. La presenza di molte foglie grandi nello spazio di essiccazione può innalzare l’umidità interna molto rapidamente. Non c’è alcun motivo di far essiccare le foglie grandi perciò non devono trovarsi nella vostra camera d’essiccazione. Perciò fatevi furbi e toglietele di lì il prima possibile. Considerato che le foglie grandi contengono pochissimo THC, per la maggior parte dei coltivatori non hanno assolutamente valore. Di conseguenza, quasi tutti le gettano subito via.
In effetti è un peccato perché la pianta, durante l’intera stagione di coltura, ha riposto nelle foglie tutti i suoi necessari materiali di costruzione (e quindi, materie prime per la nutrizione), per cui le foglie costituiscono un eccezionale fertilizzante per la terra che userete l’anno successivo. Per questa ragione vi raccomando di mettere da parte tutte le foglie formando una pila in giardino oppure nel contenitore in cui pensate di coltivare nella stagione successiva. Sono certo che sarete felici del risultato se mescolerete una buona quantità di foglie al terreno già utilizzato.
Aggiungendo dello zucchero all’acqua nutritiva si incrementa il vigore dei germogli, i quali acquistano un aroma dolce. Così si presenta il Durban, poco prima che gli vengano tolte tutte le sue granid foglie, secondo il ‘metodo dello stress’..
Il Durban rimane totalmente spoglio. In tal modo stressiamo la pianta, spingendola a utilizzare il resto delle sue energie per preodurre i capolini.
Il processo di fioritura
Nel mese di agosto, per le varietà a fioritura precoce anche un po’ prima, le foglie iniziano ad appassire un po’ durante la sera. Ciò non ha nulla a che vedere col fatto che avete dato loro poca acqua, ma sono i primi segnali che la pianta di marijuana sta fiorendo. La pianta inizia a fiorire perché il numero di ore di luce solare sta diminuendo. Dopo circa un mese, iniziano a svilupparsi le prime
Proteggendo la superficie della vasca di cemento con plastica agricola, ci assicuriamo che la pioggia non vi penetri. Adesso la pianta può trarre acqua nutritiva solo da noi.
Si vedono leprime ghiandole di resina (chiamate anche filamenti-THC), il che vuol dire che è arrivato il periodo della fioritura.
piccole ghiandole di resina (conosciute anche come filamenti-THC perché questi bei peli contengono un’elevata concentrazione di THC) sui germogli. Questi filamenti bianchi resteranno visibili per tutto il processo di fioritura. Ai primi segnali di questi filamenti bianchi, bisogna iniziare a fornire un additivo alimentare speciale per la fioritura all’ acqua nutritiva.
Il fatto che in autunno le piogge siano abbastanza frequenti costituisce un problema, poiché il terreno della vostra vasca di cemento o la terra in cui hanno radicato le vostre piante si inzuppano d’acqua. Fornire quindi un additivo per la fioritura diventa adesso quasi impossibile. Le piante sono ormai così piene d’acqua che cercare di dal loro un additivo per la fioritura farebbe più male che bene.
Le piante di marijuana odiano davvero il terreno umido, che potrebbe esporle a marciume radicale. Una soluzione per un terreno troppo zuppo sarebbe coprire la superficie della vasca di cemento con della plastica agricola. Per impedire alla plastica di volare via, potete fissarla con delle pietre o dei pezzetti di legno. Poggiate le pietre e/o il legno con molta attenzione e mai contro lo stelo principale della pianta, altrimenti potreste danneggiarlo.
Proteggendo la vasca di cemento eviterete che ulteriore acqua piovana raggiunga le radici e quindi la terra nella vasca si manterrà aerata e ben fatta. In questo
L’additivo per la fioritura ha moltissima influenza sulla grandeza dei germogli.
modo si otterrà il beneficio di poter fornire alla terra dell’acqua nutritiva ricca di additivi per la fioritura, dalla quale la pianta può quindi estrarre tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno per una fioritura ottimale.
Un additivo per la fioritura è più costoso delle normali sostanze nutritive per la crescita, ma è raccomandabile che investiate un po’ in essa. Infatti questo additivo contribuirà considerevolmente sia alla grandezza dei germogli sia al loro vigore, per cui il risultato finale della qualità di marijuana varrà ben lungi quell’investimento. Utilizzando tecniche quali la riduzione della luce ed usando un additivo alimentare per la fioritura, i germogli possono essere facilmente influenzati a diventare il più grandi possibile.
Soprattutto all’inizio, sembrerà che le cose vadano molto a rilento, i germogli sbucano dappertutto ma si sviluppano in maniera terribilmente lenta. Ma dovete avere pazienza poiché alla fine formeranno dei fiori tutti ammassati insieme. La pianta di marijuana gradisce che gli venga lasciato tutto il tempo necessario per svilupparsi e, quindi, l’attesa darà i suoi frutti.
Ovviamente voi siete ansiosi e volete che le piantine maturino il prima possibile, ma questo è il momento di essere molto pazienti. Un raccolto prematuro diminuirebbe considerevolmente il raccolto e di conseguenza i capolini sarebbero meno vigorosi. Dopo tutti questi mesi di duro lavoro vale la pena di fare un altro passo e aspettare un altro paio di settimane. Le ultime due settimane del processo di fioritura sono proprio quelle in cui il volume e la potenza raggiungono il massimo. Tuttavia, nonostante i benefici effetti dell’additivo sulla grandezza e sul vigore dei germogli, è consigliabile sospenderne la somministrazione durante le ultime due settimane precedenti il raccolto. Questo accorgimento serve ad evitare che la marijuana non assuma un aroma strano. In altre parole, non somministriamo più fertilizzante alle piante in modo che i capolini risultino ‘puri’ e incontaminati.
Questa infatti è la settimana in cui somministriamo alla pianta la suddetta acqua zuccherata. Questa è anche la settimana in cui cerchiamo di stressare la pianta. Una volta che i capolini hanno avuto un periodo di tempo (generalmente dopo 6/8 settimane, a seconda della varietà) per iniziare a sviluppare la loro mole, è arrivato il tempo di guardare con attenzione i germogli. Quando le prime ghiandole di resina (sui germogli ben sviluppati) iniziano a diventare di un marrone chiaro, è tempo di iniziare il raccolto. Aspettare ancora non ha senso, i grandi germogli inizieranno a separarsi l’uno dall’altro se lasciamo il raccolto ad aspettare.
Il raccolto
Io scelgo sempre di potare i germogli da ‘umidi’. In questo modo avranno una bella struttura e un aspetto migliore rispetto a quelle che avrebbero se li lasciamo asciugare prima di pulirli.
Infine, vi dirò qualcosa sull’ordine e il modo in cui dovreste prepararvi per il raccolto. Se ancora non avete tagliato via e messo da parte le foglie grandi (secondo la tecnica dello ‘stress’), fatelo come prima cosa. Assicuratevi in ogni caso – a causa del suo effetto sul livello di umidità dell’aria – che non siano più all’interno dello spazio di essiccazione.
Dopo aver rimosso le foglie grandi, come prima cosa stacchiamo i germogli troppo piccoli per assicurare che i loro peduncoli vengano potati e che vengano messi a essiccare su un setaccio. Quest’ultimo sarà situato sul fondo dello spazio di essiccazione. Dopo aver rimosso i germogli piccoli, possiamo iniziare a mettere in ordine quello che è rimasto, ossia i germogli più belli. Ritagliamo intorno ai germogli rimuovendo tutte le piccole foglie rimaste sporgenti, in modo che alla fine i germogli saranno belli e rotondi all’apparenza. Una volta fatto questo, i germogli sono pronti per essere appesi nell’armadietto essiccatore. Le foglie piccole presentano ancora le ghiandole di resina e perciò hanno ancora un certo valore per noi, perciò gettiamo anche queste nel setaccio ad essiccare.
Questi piccoli germogli e foglie – noti anche come scarto di potatura – possono essere in seguito utilizzate per la preparazione dell’ hashish. Sebbene ancora di piccole dimensioni, i germogli e le foglie presto formeranno un mucchio
I germogli piccoli e gli scarti della potatura vengono messi a essiccare in un setaccio, posizionato sul fondo della camera d’essiccazione.
più grande. Scuotete e mescolate questo mucchio regolarmente in modo che non vi si formi la muffa. Inoltre è molto importante controllare, durante il periodo di essiccazione, i livelli di temperatura e umidità. Intervenite, se necessario, per assicurarvi una marijuana di prima qualità.
Spero di esservi stato di aiuto, con questo articolo, a completare felicemente e a ottenere un gran raccolto.Nel mio prossimo numero, vi presenterà una relazione su come ottenere un’ottima cosiddetta ‘Nederhasj’, - hashish fatta in casa – dagli scarti della potatura che avete messo da parte durante il raccolto, utilizzando un cosiddetto Pollinator.
Dopo un anno di duro lavoro e molte ore di potatura, i risultati sono in bella vista! Adesso la camera d’essiccazione è piena fino all’orlo di erba coltivata all’aperto di ottima qualità.