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Intervista ai Punkreas
from 2005 02 IT
by SoftSecrets
Punkreas di Albertoetniko
Li abbiamo incontrati durante il loro ultimo tour italiano
I Punkreas, nati nel 1989 a Parabiago(MI), possono essere considerati a buon diritto la punk-band piu’ famosa d’ Italia. Arrivati a questo traguardo dopo molti anni di gavetta, va sottolineato anche come la line-up abbia subito un solo cambio in 15 anni di presenza sui palchi, a conferma della solidità granitica della band. Attualmente la formazione e’ composta da CIPPA (voce), FLACO (chitarra), PALETTA (basso), NOYSE (chitarra), e GAGNO (batteria), che da “Falso”, l’ ultimo album, ha sostituito Mastino. Musicalmente, la band cerca sonorità grezze e furentiche rivelano peraltro una tecnica eccellente ed una creatività, soprattuto nei testi, fuori dal comune.
SSIT: Ganja: pro o contro?
Punkreas: Pro (all’unisono n.d.r)
E chi la usa?
giriamo noi per suonare, NO, ma in genere adesso è più facile trovare la coca ed anche le pasticche piuttosto che altro, ma in sintesi è come ha detto Flaco, un sacco di COCA del CAZZO!
Punkreas:(Un po’ confusi), Ma. fra di noi?
No, in generale, persone insospettabili che ne so, spettacolo , politica…..
Flaco: No, i politici usano altro…..(ghigno!), avranno paura di rilassarsi troppo, ma vi rendente conto ragazzi che le leggi che hanno fatto sono per la maggior parte prococainomani? (e Paletta ridacchia beato)
Paletta: In genere, tutte le persone che amano la natura.
Oltre alla ganJa, cosa circola in giro? Nei locali che frequentate, nell’ambiente che vi circonda….
Flaco: Nel mondo che ci circonda, tra i locali, un sacco di COCA del CAZZO…. Paletta: Magari, non nei locali in cui
Ma da quando avete cominciato a suonare, quanti sono, 10, 12 anni…
Punkreas: 15, sono 15 anni
…Insomma, dagli esordi, che differenza vedete tra i giovani dell’epoca e i ragazzi che vengono adesso a vedere i vostri concerti?
Punkreas: In che senso?
Il rapporto tra loro e le droghe, i primi approcci….
Paletta: Ehh…è cambiato molto con gli anni, i primi tempi era un bel rituale farsi uno spinello, un chiloom in compagnia, quasi una cosa sacra. Adesso è diventato un palliativo, più che altro per fare scendere l’effetto di qualche altra droga oppure tanto così per fare, senza più quel romanticismo che c’era una decina di anni fa.
Flaco: …Complice anche una legislazione omologante, si è persa anche la specificità tra le sostanze, dato che sono tutte uniformemente condannate vengono tutte percepite allo stesso modo come droghe, quindi , più o meno sono considerate allo stesso livello, pur avendo effetti diversi…. Quindi anche dal consumatore tendono ad essere buttate nel calderone.
Ma, parliamo ancora di cocaina, la sua rapida diffusione è legata al progressivo uniformarsi delle droghe o è semplicemente uno dei tanti fenomeni sociali in evoluzione?
Flaco: E’ legata a due fenomeni: uno è l’effetto di leggi che puniscono tanto lo spacciatore di cocaina, quanto quello di marijuana; la legge economica dice che, se tanto devi pagare lo stesso, è meglio che trasporti una cosa più piccola con la quale puoi guadagnare di più. La seconda cosa è che siamo un popolo che si identifica nei mass-media e fighi televisivi e questi ultimi si fanno di coca e sicuramente non di marijuana.
In pratica, l’una e l’altra cosa….
Punkreas: Esatto!
Cambiamo argomento… L’autoproduzione, come la vedete? Nel senso, uno prende e si fa l’impiantino in casa e si coltiva tutto da solo senza dover rendere conto a nessuno…
Paletta: Guarda…. A me m’han portato via, quindi non so cosa dirti (e tutti ridono n. d. r.)
Punkreas: Ah, si scusa, ci eravamo persi un attimo, qual era la domanda?
E’ meglio che una persona coltivi o che speri che cambino le leggi e nel frattempo si rifornisca da amici o conoscenti?
Flaco: L’autoproduzione è sempre una cosa fantastica, però non sempre ci sono le condizioni ambientali adatte; tipo, se vivi in campagna la cosa è piuttosto semplice, ma se vivi in città diventa tutto più complicato.
Ma l’indoor allora?
Punkreas: Si l’indoor con l’impianto idroponico però devi avere i soldi per comprarti tutto il necessario.
Quindi, per smuovere un po’ le acque, cosa pensate si possa fare:abbassare i costi degli impianti oppure sperare in una soluzione più fantasiosa (per adesso)tipo la vendita in coffe shop come in Olanda o nelle farmacie?
Punkreas: Certo ,abbassare i costi delle attrezzature sarebbe un buon inizio…
Paletta: ho paura che se ci mettono sopra le mani le case farmaceutiche oppure lo stato con i classici monopoli, diventi una merda peggio di quello che si trova in giro a strade ora!
Flaco: Nella migliore delle ipotesi possiamo aspirare solo ad una medicalizzazione della marijuana, che poi è una prospettiva del cazzo!
Spiegati meglio...
Flaco: Tipo che rientri in un circuito farmaceutico di cura, e questo va anche benissimo perché di fatto la marijuana ha delle caratteristiche curative non indifferenti, tipo contro sclerosi multipla, anoressia o come semplice antidolorifico anche nei casi più gravi, però noi rivendichiamo l’uso ludico com’è assolutamente legittimo.
Legittimo e non punibile quindi!
Flaco: Esatto!
Cosa è giunto il momento di dire a questo punto?
Flaco: E’ l’ora di dire che se la canapa oggi è vietata in quasi tutte le parti del mondo è perché dava fastidio a dei produttori che si presentavano sul mercato con sostanze di derivazione petrolchimica. Non esistono altri motivi!
Paletta: Ah, nel nostro nuovo cd, c’è in allegato anche un dvd con più di ora di materiale inedito in Italia, riguardante l’inizio del proibizionismo sulla canapa in America e la sua evoluzione nel resto del mondo negli anni, una chicca e anche una novità per gli appassionati!
Ultime parole famose?
Punkreas: A volte è bello essere sempre al verde!