Secondo Percorso
Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
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I concetti del Percorso In questo percorso apprenderai il significato di:
Amministrazione civile l’insieme delle attività utili per il buon funzionamento dello Stato
Governo repubblicano la forma di governo in cui le decisioni relative all’Amministrazione dello Stato vengono prese da un’assemblea eletta dai cittadini
Diritto l’insieme delle leggi che regolano la vita di uno Stato
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Teocrazia ossia la facoltà, da parte dell’autorità religiosa di esercitare, per volontà di Dio, anche le funzioni solitamente riservate all’autorità politica.
Intanto nel mondo...
Italia
313
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Editto di Milano, che concede la libertà di culto ai cristiani
Europa
Discesa dei Longobardi in Italia
410
270
Sacco di Roma
Invenzione della polvere da sparo
529
Giustiniano
380
Americhe
560
Teodosio dichiara il cristianesimo religione di Stato
Africa
Si utilizzano chiodi di ferro per le imbarcazioni
300
Gli studiosi arabi perfezionano l’astrolabio
Vicino Oriente Lontano Oriente 200
315
In Siria sale al potere la dinastia dei Lanzenidi
230
introdotti nuovi metodi di coltivazione
476
Fine dell’impero romano d’Occidente
732
Battaglia di Poitiers
793
Viene fissato il valore del denaro nell’impero di Carlo Magno
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Incoronazione di Carlo Magno
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Carlo Martello ferma l’avanzata araba
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Fuga di Maometto a Medina
San Colombano fonda il monastero di Bobbio
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Viene introdotto l’uso della sella e della staffa
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Editto di Rotari
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16 L’Europa
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di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
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In Europa, e in particolare nella penisola iberica, controllata dagli Arabi musulmani, nell’attuale Francia, dove erano insediati i Franchi, nell’Italia divisa tra Longobardi e Bizantini e nella regione oggi chiamata Germania, dove vivevano i Sassoni, gli Slavi, i Bavari.
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Tra l’VIII e il IX secolo.
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Merovingi, Franchi, longobardi. E poi Carlo Magno e papa Stefano II, e ancora Vichinghi, Saraceni, Slavi, Barbari.
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Nasce un nuovo, grande Impero, detto Sacro e Romano; il papa acquisisce territori e “potere temporale”; molte popolazioni si spostano, in modo massiccio e violento, andando ad occupare territori su cui vivono altri popoli.
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Espansione degli Slavi
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Carlo è eletto re dei Franchi
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Nasce Carlo Magno
Incoronazione imperiale di Carlo
777-813 Guerre di Carlo
L’Europa dell’VIII secolo
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Espansione dei Vichinghi
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Incursioni degli Ungari
Incursioni dei Saraceni
16 L’Europa di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
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Espansione degli Slavi
16.1 L’impero contro i Comuni Federico Barbarossa imperatore La libertà e l’indipendenza di cui godevano i Comuni italiani non era gradita all’impero, che reputava le città alla stregua di sudditi, che gli dovevano obbedienza. Il grande nemico dei Comuni, nel XII secolo, fu l’imperatore Federico I di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, per la lunga barba color vermiglio. Egli diventò re di Germania nel 1152, dopo avere pacificato il territorio tedesco, che era in preda a una sanguinosa guerra civile. Dopo quell’impresa, decise, come tutti i grandi imperatori del passato, da Carlo Magno agli Ottoni, di riportare l’Italia sotto il suo potere.
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Carlo è eletto re dei Franchi
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Nasce Carlo Magno
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Nel 1176 , Federico scese ancora una volta in Italia: assediò Alessandria, che resistette; affrontò a Legnano, in campo aperto, nel 1176, le truppe della Lega
Metodo di studio Completa lo schema inserendo le regole che, dopo la Dieta di Roncaglia, le città italiane avrebbero dovuto rispettare. La Dieta di Roncaglia stabilisce
Le prime due discese in Italia Federico scese in Italia per la prima volta nel 1154, con un piccolo esercito; non aveva infatti intenzione di combattere; andò invece a Roma per farsi incoronare imperatore dal papa. In questo modo egli era legittimato a esercitare il suo potere anche sull’Italia e poté iniziare così la sua sfida ai Comuni. Nel 1158, infatti, tornò nella Penisola, ma questa volta con un grande esercito. Assediò Milano, il comune più importante, e lo costrinse ad arrendersi; la città dovette rinunciare a tutti i privilegi e all’indipendenza che aveva guadagnato. La dieta di Roncaglia Federico, dopo la vittoria, radunò tutti i principali rappresentanti dei Comuni nella località di Roncaglia e chiarì quali erano le regole che da allora in poi le città italiane avrebbero dovuto rispettare: ◆ s olo l’imperatore poteva riscuotere le tasse, coniare le monete, creare nuove strade, nominare i giudici; i Comuni che l’avessero fatto per conto proprio sarebbero stati considerati fuori dalla legge; l ◆ e città non potevano stringere alleanze fra di loro e prendere accordi di natura economica o militare senza il consenso dell’imperatore.
A.
B.
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Coniare Questa parola deriva dal latino homo (“uomo”) e indica il giuramento con cui una persona si consegnava a un’altra, promettendole fedeltà.
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
Nel 1176 , Federico scese ancora una volta in Italia: assediò Alessandria.
Metodo di studio Sottolinea nel testo le ragioni che spingono i Comuni a continuare la lotta contro l’imperatore. Elenca le conquiste dei Comuni stabilite dalla Pace di Costanza con parole tue. a. B.
La lotta contro i Comuni Federico riprese subito le armi e, nel 1162, inflisse una nuova sconfitta a Milano; la città venne rasa al suolo e i suoi abitanti dispersi. Nonostante questa importante vittoria, l’imperatore non riuscì a ottenere una completa sottomissione dei comuni, perché se le città italiane volevano continuare a prosperare, non potevano rinunciare alla libertà di commercio e alla gestione autonoma delle proprie ricchezze. I Comuni, pur sconfitti, sapevano di avere Alessandro III come potente alleato; la città piemontese di Alessandria venne fondata proprio in questi anni in onore del papa. I Comuni decisero di stringere un’alleanza, nel 1167, chiamata Lega lombarda. Nel 1176 , Federico scese ancora una volta in Italia: assediò Alessandria, che resistette; affrontò a Legnano, in campo aperto, nel 1176, le truppe della Lega, e fu gravemente sconfitto. La fine delle rivalità Federico, in seguito a questa sconfitta, fu costretto a riconciliarsi con il papa. Con i Comuni venne invece stipulata una tregua, che ebbe termine nel 1183, quando fu stipulata la pace di Costanza. Nonostante il testo faccia credere che l’imperatore fosse risultato vincitore, egli si dovette piegare a tutte le richieste dei Comuni. Con quella pace i Comuni: ◆ p oterono eleggere i propri consoli; ◆ o rganizzare la propria difesa costruendo mura; ◆ s tringere alleanze fra loro.
C.
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Le fonti della storia
La pace di Costanza
Il testo della pace di Costanza manifesta in modo evidente la volontà di nascondere le concessioni che Federico fu costretto a fare ai Comuni italiani.
«N
oi con la consueta grazia della nostra benignità, aprendo le viscere della nostra innata bontà alla fedeltà e alla devozione dei Lombardi che talora avevano offeso Noi e il nostro Impero, abbiamo ricevuto essi e la Lega e i loro fautori nella pienezza della nostra grazia, rimettendo loro con clemenza tutte le offese e le colpe con cui provocarono il nostro sdegno. […] Pertanto abbiamo ordinato col presente documento di sottoscrivere e di munire con l’autorità del nostro sigillo la nostra pace, che ad essi con animo clemente abbiamo concesso. […] 1. Noi, Federico imperatore dei Romani e il nostro figlio re dei Romani, concediamo in perpetuo a voi città, luoghi e persone della Lega, le regalie e le vostre consuetudini, tanto in città che fuori dalla città […] di modo che nella stessa città abbiate tutto come finora lo avete avuto e lo avete; mentre fuori possiate praticare senza contrasto tutte le consuetudini che per tradizione avete praticato o praticate, come sono il fodro, l’uso dei boschi, dei pascoli e dei ponti, delle acque e dei mulini […] l’esercito, le fortificazioni, la giurisdizione».
L’inizio del documento sottolinea la benevolenza dell’imperatore, che ha perdonato i Comuni ribelli, che si sono ingiustamente ribellati. Si precisa che la pace sottoscritta è stata concessa dall’imperatore. Le condizioni elencate dimostrano come l’imperatore abbia dovuto accettare tutte le richieste dei Comuni. I Comuni diventano padroni del territorio dominato dalla città e possono praticare tutte le funzioni politiche.
Impariamo a leggere un documento Caratteristiche della fonte Di che tipo di documento scritto si tratta? Trattato cronaca racconto Chi lo ha elaborato? Quando avvengono i fatti descritti nel documento?
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Informazioni ricavabili dalla fonte Che cosa dice di voler rimettere (perdonare) Federico? Che cosa concede l’imperatore? Quale tono usa Federico nel rivolgersi ai Lombardi e perché?
16 L’Europa di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
Diventare cittadini
cit tadinaznioz ane e costitu
L’origine del potere e i “diritti naturali” Lo scontro tra i Comuni e l’imperatore Federico Barbarossa contrappone due modi di intendere il potere. Secondo i Comuni esso si fonda sulla “sovranità popolare” (vd. pag.), mentre per l’imperatore il potere non ha un origine umana, bensì divina. Tutti sono tenuti ad obbedire a un potere che deriva direttamente da Dio. Che cosa ha portato i Comuni a contestare il potere assoluto dell’imperatore, cioè un potere che nessuno poteva mettere in discussione? L’idea che nessun potere può avere il diritto di fare tutto ciò che vuole e, in particolare, di calpestare quelli che sono chiamati “diritti naturali”. I diritti naturali sono quelli che spettano ad ogni individuo per il fatto solo di essere venuto al mondo. Nessun potere ha il diritto di proibire ad alcuno di vivere, respirare, mangiare, nutrirsi e ripararsi. Per i Comuni, tra questi diritti c’erano anche quelli di poter commerciare, godere della ricchezza prodotta nella città, promulgare le leggi che si ritenevano più utli per la città stessa. Anche in questo caso i Comuni hanno anticipato un’idea che è ancora oggi valida. Anche nella Costituzione italiana si afferma l’inviolabilità di questi diritti, come si capisce leggendo l’articolo 2 della Costituzione della Repubblica italiana:
I sudditi rendono omaggio al re in una miniatura francese del XV secolo.
Costituzione della Repubblica Italiana Art. 2 [principi fondamentali] «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,
In questa prima fase si riconosce che vi sono alcuni diritti che l’uomo possiede per natura («inviolabili»), che nessun potere, quindi neanche la Repubblica, può limitare o mettere in discussione. Questo conferma il carattere “democratico” della Repubblica, che abbiamo già notato nel commento all’Articolo 1.
sia come singolo
L’articolo precisa che questi diritti possono riguardare sia la singola persona, che il potere è tenuto a rispettare
sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
sia i gruppi di persone che si associano per realizzare obiettivi comuni
e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale»
Il cittadino che gode di questi diritti, però, ha anche dei doveri nei confronti della comunità. Sono doveri di solidarietà che si realizzano dando il proprio contributo in politica (aiutando cioè a governare lo Stato), economico (con il proprio lavoro a favore di tutti - vedi Articolo 1) e sociale (partecipando ad iniziative di solidarietà).
Per capire e per riflettere Che cosa dice di voler rimettere (perdonare) Federico? Che cosa concede l’imperatore? Quale tono usa Federico nel rivolgersi ai Lombardi e perché?
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Carlo è eletto re dei Franchi
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Plantageneto Comparsa per la prima volta in India alla fine del II secolo a.C., la staffa si diffuse nel V secolo d.C. in Cina; gli eserciti musulmani cominciarono a usarla nel corso del VII secolo. Attorno al 730 era ormai nota anche in Occidente, dove venne usata soprattutto dai Franchi.
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
16.2 I nuovi regni d’Europa I Normanni conquistano l’Inghilterra Nel 1066, dalla regione settentrionale della Francia che aveva assunto il nome di Normandia, iniziò l’invasione dell’Inghilterra da parte del duca Guglielmo il Conquistatore. Nella famosa battaglia di Hastings (1066) egli sconfisse il capo degli Anglo-sassoni Aroldo. Guglielmo, divenuto re d’Inghilterra, rimase al potere circa vent’anni e fondò una nuova dinastia. La monarchia inglese si rafforzò con i successori Enrico II Plantageneto (1154-89); che conquistò al regno il Galles, l’Irlanda, la Scozia; e con Riccardo I detto Cuor di Leone (1189-99), il quale restò quasi sempre lontano dall’Inghilterra. La Magna Charta Alla morte di Riccardo, nel 1215, divenne re il fratello Giovanni detto Senza Terra. Egli fu costretto dalla nobiltà a concedere la Magna charta libertatum, un documento di estrema importanza per la storia dell’Inghilterra e dell’Europa. In esso per la prima volta si affermava che il potere del re aveva dei limiti nei confronti dei suoi sudditi. Il re doveva: ◆ r ispettare i diritti degli ecclesiastici, dei nobili e di tutti gli uomini liberi del regno; ◆ r iconoscere il diritto per i sudditi di essere giudicati da tribunali di loro pari; ◆n on imporre nuove tasse senza l’approvazione della nobiltà e del clero.
Le fonti della storia
Francia XI secolo. Arazzo di Bayeux o della Regina Matilde.
Alcuni articoli dalla Magna Charta
Come si vede da questi tre articoli, la Magna Charta limita molto i poteri del re. 20. Nessun uomo libero sia punito per un piccolo reato, se non con una pena adeguata al reato; e per un grave reato la pena dovrà essere proporzionata alla sua gravità senza privarlo dei mezzi di sussistenza
L’articolo 20 vuole impedire che il re dia delle pene esagerate ad alcuni sudditi, unicamente per liberarsi di loro. Egli è tenuto a considerare il tipo di reato, quindi a non distinguere tra le diverse persone.
39. Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, multato, messo fuori legge, esiliato o molestato in alcun modo, né noi useremo la forza nei suoi confronti o demanderemo di farlo ad altre persone, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la legge del regno.
Il re non ha il potere di privare della libertà i suoi sudditi; solo la legge può decidere quando una persona merita di essere arrestata. Inoltre non è il re a dover giudicare un suddito, ma un gruppo di uomini che appartiene al suo stesso gruppo sociale.
55. Tutte le somme che ci sono state versate ingiustamente ed in contrasto con la legge del paese, e tutte le ammende da noi esatte indebitamente, saranno interamente restituite; ovvero saranno sottoposte al giudizio dei venticinque baroni cui si fa riferimento più sotto, nella clausola della sicurezza per la pace, o della maggioranza degli stessi
Nell’articolo 55 si affronta il problema fiscale. Il re può imporre nuove tasse solo dopo l’approvazione dei sudditi. Di conseguenza, l’articolo stabilisce che tutte le tasse che il re aveva imposto senza seguire questa regola devono essere restituite.
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La monarchia francese Nel periodo che stiamo studiando la regione della Francia era ancora molto frammentata; esisteva il re, ma questi governava un territorio piuttosto limitato. I diversi baroni, inoltre, agivano in modo completamente indipendente, senza sentirsi obbligati a rispettarne l’autorità. In più alcuni territori, che erano appartenuti a Guglielmo il Conquistatore, erano considerati dominio d’Inghilterra. A partire dal XII secolo, i re di Francia riuscirono ad imporre in modo più energico la loro autorità. Filippo Augusto (1180-1223), conquistò parte dei territori inglesi in terra di Francia, inoltre pretese di essere chiamato Re di Francia, titolo ben più significativo del precedente Re dei Francesi. I Normanni in Sicilia Un gruppo consistente di Normanni, in particolare i figli minori di famiglie nobili in cerca di fortuna, si spinsero fino in Italia meridionale, dove, l’impero bizantino, a cui appartenevano quei territori, non riusciva ad esercitare alcuna autorità, per cui i vari signori locali si combattevano fra di loro, contendendosi i diversi feudi. All’inizio i Normanni, guidati da Roberto il Guiscardo, cioè l’Astuto, si misero al soldo dei vari nobili, quindi iniziarono a conquistare personalmente dei territori. In quegli anni. Il papa Niccolò II, propose ai Normanni di liberare la Sicilia dalla presenza musulmana. La conquista, iniziata da Roberto, fu proseguita
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storia più
Lo splendore della Sicilia arabo-normanna
I Normanni sottrassero la Sicilia agli Arabi; ma il nuovo dominio mostrò di apprezzare le stupende testimonianze della precedente presenza islamica. Anzi, molti musulmani continuarono a risiedere nell’isola e a dare il loro contributo all’economia, all’architettura e alle arti. I Normanni, al pari degli Arabi, si mostrarono molto tolleranti nei confronti delle altre culture, e favorirono i contatti e le fusioni tra tradizioni diverse. Alla corte di Palermo, frequentata da scienziati e artisti di ogni religione e cultura, si parlavano contemporaneamente il greco, il latino, l’arabo e i dialetti locali. Questa straordinaria vita culturale è ancora oggi documentata in Sicilia da tante opere che risalgono a quel periodo.
Dida dida dida dida dida dida. Dida dida dida dida dida dida dida dida dida dida dida.
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L’Europa intorno al 730
Roberto il Guiscardo
arrivò in Italia meridionale nel 1047 come semplice avventuriero, desideroso di arricchirsi mettendosi al servizio dei diversi signori in guerra. La forza militare che egli dimostrò fece sì che il papa, inizialmente ostile ai Normanni, ne facesse dei propri alleati offrendo loro, con l’accordo di Melfi nel 1059, la sovranità su tutta l’Italia meridionale. La possibilità di dominare su un territorio così
Metodo di studio Al termine dello studio del paragrafo, devi saper rispondere a queste domande: Come avviene la conquista normanna dell’Inghilterra? Che tipo di concessioni permette Giovanni Senza Terra e in quale documento sono contenute?. Com’è organizzato il Regno di Francia prima dell’avvento di Filippo Augusto? Quali territori fanno parte del regno normanno dell’Italia meridionale?
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Lettura di una immagine In questa immagine, tratta da una miniatura del 1200 circa, vediamo un momento di una delle tante guerre di Carlo Magno contro gli Arabi.
La battaglia di Roncisvalle si risolse in una terribile sconfitta per l’esercito franco.
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
16.3 Il regno di Federico II La crisi di papato e impero I re di Francia e di Inghilterra, che in teoria erano sudditi dell’impero, in realtà governavano i loro regni senza tenere in alcun conto dei voleri sia dell’imperatore sia del papa, se risultavano contrari ai loro interessi. Era la dimostrazione che gli antichi poteri universali, il papato e l’impero appunto, i più prestigiosi dell’intero Medioevo, avevano perso tutta la loro autorevolezza. Nonostante ciò, nel XIII secolo avvenne l’ultimo grande conflitto tra l’impero e il papato; ed emersero le ultime due grandi figure, dell’uno e dell’altro fronte: Innocenzo III e Federico II. Dopo di loro, però, le due istituzioni non riuscirono più ad esercitare il potere di un tempo. Innocenzo III Innocenzo III fu eletto Papa nel 1198. Questo pontefice era determinato a imporre all’intera Europa la propria visione politica, perché riteneva che la Chiesa di Roma, guidata dal papa, il rappresentante di Dio sulla terra, fosse la più alta istituzione, per cui ogni altro sovrano aveva verso di essa il dovere dell’ubbidienza e di conseguenza l’autorità dei re o dell’imperatore dipendeva unicamente dall’appoggio della Chiesa nei loro confronti. Egli voleva approfittare della debolezza in cui si trovava l’impero dopo la morte di Federico Barbarossa e anche delle lotte tra il re e la nobiltà che avvenivano in Inghilterra per realizzare il suo progetto. Voleva insomma sfruttare un momento politico molto favorevole della Chiesa . Infine, secondo Innocenzo III, il potere assoluto della Chiesa doveva essere difeso contro tutti gli infedeli o gli eretici. Abbiamo già studiato le sue iniziative III verso la Terra Santa e verso i Catari. I soldati cristiani si riconoscono dalla spada diritta.
I musulmani hanno la scimitarra, come vediamo dal fodero ricurvo.
Il Papa protettore dell’imperatore Quando Innocenzo III diventò papa, il potere dell’impero lo preoccupava. Infatti, il figlio di Federico Barbarossa, Enrico IV, aveva sposato la principessa normanna Costanza d’Altavilla. Era una situazione pericolosa, perché i territori dell’impero erano situati sia a nord sia a sud dei domini del papato, circondandoli. La morte improvvisa di Enrico IV, nel 1197, all’età di trentadue anni, diede nuovamente forza ai progetti del papa. Innocenzo III si propose come protettore del figlio di Enrico IV, il piccolo Federico, di appena quattro anni; i domini normanni in Sicilia divennero dominio del papa, governati per conto dello stesso dal piccolo Federico, nominato re di Sicilia. In questo modo il papa poteva controllare a proprio vantaggio buona parte dell’Italia.
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Federico imperatore Innocenzo III voleva impedire che i territori di Sicilia potessero nuovamente unificarsi con quelli dell’impero; ma questo suo progetto era destinato al fallimento. Egli, infatti, appoggiò la nomina ad imperatore di un principe tedesco, Ottone IV di Brunswick, in lotta per la corona imperiale contro Filippo di Svevia, l’ultimo dei cinque figli di Federico Barbarossa. Ottone venne pero sconfitto nella battaglia di Bouvines (1214), con l’appoggio del re di Francia. Il papa preferì allora attribuire il titolo di imperatore ancora a Federico che, cresciuto da lui, sembrava essergli assolutamente fedele. Convinto di avere consolidato per sempre il potere del papato, Innocenzo III moriva nel 1216.
La prima direttrice di espansione fu verso nord-ovest, verso luoghi non molto diversi da quelli che avevano lasciato, gelidi, battuti dal vento, continuamente insidiati dal mare; sbarcarono in Islanda e la colonizzarono; quindi ripartirono verso la Groenlandia, dove si fermarono definitivamente; di là, forse, si spinsero nella favolosa «terra del vino», che alcuni studiosi identificano con l’America settentrionale o il Labrador.
La terza fu verso ovest: i Vichinghi sbarcarono in Inghilterra, toccarono le isole Shetland, le Orcadi, le Ebridi. In Inghilterra, verso l’880, occuparono buona parte del territorio e fondarono un grande regno, con il suo punto di forza in una possente flotta.
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Le fonti della storia
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La seconda fu verso sud-est,
lungo rotte che seguirono spesso Web
le grandi vie del commercio interstoria più Riccardo Cuor nazionale: guerrieri e mercanti di Leone Giovanni Senzadel scandinavi (chee la popolazione posto Terra chiamò «Vareghi» o “Rus”) si diressero verso la russa, documento Losteppa splendore della carta normanna navigarono i fiumi sino al Mar Catestimonianze di un spio e nelle al Mar Nero, si stabilirono viaggiatore a Novgorod, Smolensk e Kiev, ebbero contatti con Costantinopoli, che assediarono nell’860, e con il mondo musulmano.
Le migrazioni di popoli in Europa tra VI e X secolo
Il primato della Chiesa
In questo pronunciamento di Innocenzo III vediamo esposta in modo compiuto la sua idea relativa al primato della Chiesa su ogni altro potere.
«C
ome Dio, creatore dell’universo, ha creato due grandi luci nel firmamento del cielo, la più grande per presiedere al giorno e la più piccola per presiedere alla notte,
Il ragionamento del papa si esprime attraverso una similitudine: il sole è il papato, la luna sono i poteri dei re.
così egli ha stabilito nel firmamento della Chiesa universale, espressa dal nome di cielo, due grandi dignità: la maggiore a presiedere –per così dire- ai giorni cioè alle anime, e la minore a presiedere alle notti, cioè ai corpi. Esse sono l’autorità pontificia e il potere [regio].
Il paragone continua precisando che la dignità maggiore comanda le anime (la Chiesa) e quella minore i corpi (cioè i re o gli imperatori).
Così, come la luna riceve la sua luce dal sole e per tale ragione è inferiore a lui per quantità e qualità, dimensione ed effetti, similmente il potere regio deriva dall’autorità papale lo splendore della propria dignità e quanto più e con essa è a contatto, di tanto maggiore luce si adorna, e quanto più ne è distante tanto meno acquista splendore».
Come la luna ha luce solo se la riceve dal sole, un potere terreno sarà giusto solo se segue i dettami della Chiesa e vi si sottomette.
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
i luoghi ria de l l a s t o
I luoghi del vivere quotidiano
Il villaggio medievale Intorno alla curtis si estendeva il borgo medievale, cioè il villaggio, con al centro la chiesa e ai margini il bosco dove si poteva raccogliere la legna o far pascolare gli animali. Tali insediamenti erano sparsi in tutta Europa durante il Medioevo. Il villaggio medievale aveva molti edifici principali e aree adibite a vari scopi. Tra le abitazioni, la più importante era la casa del Signore. Solitamente si trattava di una costruzione fortificata, che sorgeva in cima a un’altura. Il villaggio, formava un corpo separato dalla casa padronale ed era formato dalla chiesa, dalla canonica, dall’officina del fabbro e dalle case dei contadini. Tutt’intorno si estendevano i campi e le strutture agricole. L’area arativa era contrassegnata anche dalla vicinanza di un granaio e di un mulino.
Infine, accanto ai campi dati in affidamento ai servi della gleba o a liberi contadini, vi erano vasti appezzamenti di terra sempre di pertinenza del signore, ma utilizzati dall’intera comunità, che concorrevano, con i boschi circostanti, al benessere della collettività. I musulmani hanno la scimitarra, come vediamo dal fodero ricurvo.
I soldati cristiani si riconoscono dalla spada diritta.
I soldati cristiani
La battaglia di Roncisvalle
I soldati cristiani
Lavoriamo in classe Discussione guidata: lavorando in gruppo con i tuoi compagni rispondi alle domande proposte, poi relazionate alla classe. 1. Che tipo di lavoro ti avrebbe fatto piacere svolgere in un villaggio del Medioevo? 2. Perché la vita oggi è migliore e più semplice rispetto a quell’epoca? Fai un paragone tra ieri e oggi.
Facciamo una ricerca sul territorio Individua se, nel tuo quartiere, paese o città, esistono ancora luoghi che portano il nome di mulino, granaio, cascina, canonica, chiesa (che non sia la chiesa di
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quartiere). Cerca poi nella biblioteca comunale informazioni sull’origine di questi nomi e condividi con i compagni le tue scoperte.
Facciamo una ricerca nel Web Visita un villaggio medievale collegandoti al sito britannico http://medievalmanor.tripod.com/manor_ full.htm. Con l’aiuto dell’insegnante di inglese o con un buon traduttore on line, documentati sui vari luoghi del villaggio medievale utilizzando le schede esplicative proposte.
16 L’Europa di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
La cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore La cupola che costituisce la copertura della cattedrale di Santa Maria del Fiore in Firenze, è la più grande cupola mai realizzata in muratura. Costruita tra il 1420 e il 1436 su progetto dell’architetto Filippo Brunelleschi, che diresse anche tutte le fasi di lavorazione, tale cupola è uno dei simboli più famosi della città (Fig. 1). Il cantiere da cui sorse fu gestito nel rispetto delle regole sulla sicurezza assicurando le maestranze con accorgimenti che dovrebbero essere presi a modello dai nostri moderni cantieri edili. Infatti dai documenti si scopre che nei vent’anni di progettazione e costruzione si contarono solo un morto e otto feriti. Sono dati estremamente rilevanti se posti a confronto con le dimensioni del cantiere e con il numero delle maestranze (oltre 50 individui). Questo avvenne anche perché gli operai fecero valere le loro ragioni in materia di sicurezza, chiedendo al progettista di considerare la loro incolumità, specialmente durante la costruzione delle “vertiginose” volte della cupola. In un documento del 1426 si può infatti leggere: « …e da lato della volta dentro
si ponga per parapetti assi che coprano la veduta ai maestri per più loro sicurtà». Si tratta di un’impalcatura dotata di una parete lignea innalzata per ripararsi dal vuoto. La causa principale dei pochi infortuni non fu, però, la caduta dei manovali, ma il loro ferimento a causa di oggetti “piovuti” dall’alto. In ogni caso all’infortunato era assicurata una totale assistenza garantita dal periodo di malattia completamente retribuito. All’unico morto registrato nel corso della costruzione, il fiorentino Nencio di Chello, venne pagato il funerale.
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Figura 1 Nel 1176 , Federico scese ancora una volta in Italia: assediò Alessandria, che resistette; affrontò a Legnano, in campo aperto.
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
La lotta contro i Comuni Federico II trascorse, però, anche lungo tempo nell’Italia settentrionale, dove proseguì la lotta del nonno contro i Comuni i quali, per contrastarlo, si appoggiarono al papato. In un primo tempo Federico II riportò alcuni successi; ma nel 1248 fu sconfitto presso Parma e l’anno seguente a Fossalta, non lontano da Modena. Non tutto era perduto, ma l’imperatore morì improvvisamente nel 1250. Nessuno degli imperatori successivi riuscirà a raggiungere la sua statura politica.
passato presente Web storia più Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra
Gutenberg e il libro elettronico L’invenzione della stampa è stata la prima grande rivoluzione in fatto di informazione nella storia dell’umanità. Tra il 1452 e il 1455 fanno la loro comparsa i libri stampati, grazie alle geniali intuizioni di Johann Gutenberg. Le prime duecento Bibbie che il tipografo di Magonza riesce a ottenere sono importanti anche per la quantità, perchè dimostrano che ogni singolo libro può essere moltiplicato per un elevatissimo numero di copie. Quindi quelle duecento persone che hanno acquistato le prime copie della Bibbia di Gutenberg hanno dato il via a una nuova epoca in cui la conoscenza ha cominciato a diffondersi tra tutti gli individui. Da allora molte cose sono cambiate nel campo dell’informazione. Se Gutenberg ha il merito
1 Nel 1176, Federico scese ancora una volta in Italia: assediò Alessandria, che resistette; affrontò a Legnano, in campo aperto.
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di aver abbattuto le distanze tra l’uomo e la conoscenza, dalla metà del XIX secolo anche le distanze geografiche sono state ridimensionate grazie all’avvento di invenzioni come il telegrafo, il telefono e la radio. Infine, nonostante queste invenzioni abbiano avuto il merito di facilitare i contatti, sono stati la te-
levisione e il computer a completare la trasformazione della società. La televisione ci ha permesso di vedere e sentire immagini lontane, il PC e internet ci messo in condizione di interagire a distanza dando inizio a una nuova epoca: l’era virtuale. Questa nuova fase dell’umanità è ormai iniziata da più di un decennio e tra le prime conseguenze vi è una nuova modalità di trasmissione e di diffusione della cultura (Fig. 1). Il PC è il protagonista di questa rivoluzione e chiunque ne possiede uno è in grado di accedere ai contenuti delle enciclopedie multimediali o delle pubblicazioni in internet. Un solo CD-rom oggi contiene tanti libri quanti un tempo formavano librerie di centinaia di volumi. La prima conseguenza è stata la scomparsa delle biblioteche domestiche costituite dai libri letti e studiati dai vari componenti della famiglia nel corso degli anni. Tra i nuovi strumenti di conoscenza, un posto particolare è riservato all’eBook, il libro in
formato elettronico che consente di essere consultato su computer, telefonini di ultima generazione e appropriati lettori digitali. L’eBook simula in tutto e per tutto il testo cartaceo con il vantaggio, grazie alla sua natura digitale, di essere un ipertesto con possibilità di collegamenti multimediali. Il libro elettronico, inoltre, permette di utilizzare dizionari e vocabolari o enciclopedie multimediali: in questo modo le informazioni di un singolo testo possono essere approfondite attraverso l’ausilio di dati paralleli pressoché infiniti. Se, come è senz’altro possibile, i libri elettronici prenderanno piede, non passerà molto tempo prima che si possano definitivamente abbandonare la carta e le biblioteche tradizionali, con i loro scaffali dal pavimento al soffitto pieni di libri.
Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
La storiai “se” con
Se Clodoveo non si fosse fatto battezzare?
CLODOVEO BATTEZZATO
CLODOVEO NON BATTEZZATO
I Franchi stringono un’alleanza speciale con il papato
I Franchi rimangono ariani come le altre popolazioni germaniche
Il papa propone ai Franchi di scendere in Italia per sconfiggere i Longobardi
Il papa avrebbe dovuto chiedere aiuto ai Bizantini
Si rafforza il potere del papato in Italia
La Chiesa d’Oriente e d’Occidente si sarebbero rappacificate
Si forma il Sacro Romano Impero
1
CHE COSA CI SAREBBE DI DIVERSO OGGI?
Elabora un breve riassunto degli avvenimenti storici come se fossero accaduti secondo lo schema di destra, dopo aver risposto alla domanda conclusiva.
2 Completa il seguente testo. Se Teodorico si fosse convertito al cattolicesimo? «Se Teodorico si fosse fatto battezzare, non ci sarebbe stato
con il Papa; di
con i Franchi. Inoltre, il Regno di Teodorico non avrebbe
conseguenza, il Papa
. Poiché il Regno degli Ostrogoti si sarebbe conservato
viso al suo interno
, Giustiniano non avrebbe potuto
.
Di conseguenza, i Longobardi, qualche decennio più avanti
».
3 Completa il seguente testo, utilizzando le espressioni in fondo: Se i musulmani non avessero conquistato il Nord Africa? gli Arabi non avessero esteso il loro impero sino al Nord Africa, la religione sarebbe rimasta il Cristianesimo. stati più sicuri.
i commerci nel Mediterraneo sarebbero , sarebbe stato più facile riunificare l’impero romano; questo,
la Spagna sarebbe rimasta in mano cristiana, avrebbe avuto una grande estensione.
, ai nostri giorni, le popolazioni mediterranee avrebbero goduto di
una cultura comune [dato che, pertanto, probabilmente, di conseguenza, se]
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
Metodo di studio Evidenzia nel testo le risposte alle domande e trascrivi a lato le lettere corrispondenti. Come governa Federico II dopo la morte del papa Innocenzo III? (A)
La storia in breve
Perché Federico si allontana dai principi conservatori della Chiesa? (B) Come si comporta l’Imperatore nei confronti delle altre religioni? (C) Che cosa significa l’espressione Stupor mundi? (D)
La cultura alla corte di Federico Abbiamo già detto dei numerosi intellettuali che frequentarono la corte di Federico II. In Sicilia, in quegli anni, fiorirono tra le maggiori personalità del Medioevo. In campo letterario si formò la prima scuola poetica della letteratura italiana. A Federico si deve la fondazione dell’università di Napoli e sotto di lui arrivò al massimo del suo prestigio la facoltà di medicina di Salerno. Nessuno nel suo regno poteva praticare la professione medica se non aveva effettuato gli studi in quella Università. La lotta contro i Comuni Federico II trascorse, però, anche lungo tempo nell’Italia settentrionale, dove proseguì la lotta del nonno contro i Comuni i quali, per contrastarlo, si appoggiarono al papato. In un primo tempo Federico II riportò alcuni successi; ma nel 1248 fu sconfitto presso Parma e l’anno seguente a Fossalta, non lontano da Modena. Non tutto era perduto, ma l’imperatore morì improvvisamente nel 1250. Nessuno degli imperatori successivi riuscirà a raggiungere la sua statura politica.
16.1 A conclusione del conflitto tra le due principali famiglie nobili della Germania, emerse la personalità del nuovo imperatore, Federico I detto il Barbarossa.Egli si interessò soprattutto all’Italia, nel tentativo di sottomettere i Comuni, che non intendevano obbedire alle leggi dell’imperatore. Essi ritenevano infatti che solo l’indipendenza politica avrebbe permesso loro di arricchirsi, attraverso l’attività commerciale. Federico I in un primo tempo fu vittorioso e distrusse completamente la città di Milano. Subì però poi una dura sconfitta a Legnano, ad opera della Lega Lombarda, un’alleanza tra i maggiori Comuni del nord Italia Alla fine egli riuscì a ottenere una pace, ma dovette fare molte concessioni.
16.2 Contemporaneamente, in Europa, si rafforzavano le monarchie francese e inglese, le quali agivano come veri padroni del loro territorio e sottomettevano alla loro volontà anche la Chiesa. In Francia la monarchia acquisì molte terre soprattutto durante il regno di Filippo
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II Augusto. In Inghilterra, a partire dall’impresa del nobile normanno Enrico il Conquistatore, che sconfisse gli Anglosassoni, si impose una dinastia che unificò il territorio. Durante il Regno di Giovanni Senza Terra venne approvata la Magna Charta Libertatum, un documento che, per la prima volta in Europa, limitava il potere assoluto del re nei confronti dei sudditi.
16.3 La forza delle monarchie inglese e francese dimostrava che i poteri universali della Chiesa e dell’Impero si andavano indebolendo. Nel XIII secolo, però, ci fu l’ultimo grande contrasto tra un Papa e un imperatore; protagonista fu uno dei personaggi più importanti del Medioevo, Federico II. Egli diede luogo, in Italia meridionale, a uno stato moderno ed efficiente che combatteva i privilegi dei feudatari. Conobbe però la sconfitta nei confronti dei Comuni italiani del Nord, e la morte improvvisa gli impedì di portare a termine il suo progetto politico.
Ritratto di Innocenzo III
16.4 La forza delle monarchie inglese e francese dimostrava che i poteri universali della Chiesa e dell’Impero si andavano indebolendo. Nel XIII secolo, però, ci fu l’ultimo grande contrasto tra un Papa e un imperatore; protagonista fu uno dei personaggi più importanti del Medioevo, Federico II. Egli diede luogo, in Italia meridionale, a uno stato moderno ed efficiente che combatteva i privilegi dei feudatari. Conobbe però la sconfitta nei confronti dei Comuni italiani del Nord, e la morte improvvisa gli impedì di portare a termine il suo progetto politico.
16 L’Europa di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
A conclusione del conflitto tra le due principali famiglie nobili della Germania, emerse la personalità del nuovo imperatore, Federico I detto il Barbarossa.Egli si interessò soprattutto all’Italia, nel tentativo di sottomettere i Comuni, che non intendevano obbedire alle leggi dell’imperatore. Essi ritenevano infatti che solo l’indipendenza politica avrebbe permesso loro di arricchirsi, attraverso l’attività commerciale. Federico I in un primo tempo fu vittorioso e distrusse completamente la città di Milano. Subì però poi una dura sconfitta a Legnano, ad opera della Lega Lombarda, un’alleanza tra i maggiori Comuni del nord Italia Alla fine egli riuscì a ottenere una pace, ma dovette fare molte concessioni.
settentrionale
In Italia
scontro fra Comuni e Impero
centrale
dominio del papa Innocenzo III
meridionale
i Normanni strappano la Sicilia ai musulmani con l’aiuto del Papa
in Francia con Filippo Augusto in Inghilterra nel 1215 nasce la monarchia costituzionale con la Magna Charta
1158 prima discesa vittoriosa di Federico Barbarossa 1174 seconda discesa e sconfitta dell’Impero con la sua morte finisce la speranza del dominio del potere spirituale su quello temporale
si congiungono la dinastia Normanna e Sveva con Federico II
La mappa della storia
si rafforzano le monarchie nazionali
In Europa
Contemporaneamente, in Europa, si rafforzavano le monarchie francese e inglese, le quali agivano come veri padroni del loro territorio e sottomettevano alla loro volontà anche la Chiesa. In Francia la monarchia acquisì molte terre soprattutto durante il regno di Filippo II Augusto. In Inghilterra, a partire dall’impresa del nobile normanno Enrico il Conquistatore, che sconfisse gli Anglosassoni, si impose una dinastia che unificò il territorio. Durante il Regno di Giovanni Senza Terra venne approvata la Magna Charta Libertatum, un documento che, per la prima volta in Europa, limitava il potere assoluto del re nei confronti dei sudditi.
La storia in breve
16.2
16.1
si spegne con lui la concezione di potere imperiale
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Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
Attività di fine capitolo INVALSI
3 Individua, tra le quattro possibilità proposte,
W Eventi Attribuisci le affermazioni ai Russi, ai Musulmani o ai Mongoli con una crocetta. Russi Musulmani Mongoli
1
il completamento corretto di ogni affermazione sulla Cina.
Per buona parte dell’epoca medievale il loro impero è guidato dalla dinastia degli Abbassidi
A un periodo di decadenza dei costumi e dell’economia.
B da secoli una civiltà raffinata, ricca, fiorente di commerci.
C d a sempre fame e miseria. D solo la propria cultura, essendo da secoli
Nascono, in poco tempo, varie dinastie che diventano autonome e senza più alcun collegamento con il centro dell’impero.
un territorio isolato.
2. I Mongoli decidono di fare la capitale dell’Impero cinese la città di:
Il Principato di Kiev ha rapporti commerciali molto intensi con l’Impero bizantino
A b c d
Sono un popolo bellicoso; nomadi, vivono per lo più della pastorizia e dell’allevamento dei cavalli I popoli che abitano questa regione del mondo sono detti Slavi.
Pechino. Baghdad. Gerusalemme. Shangai.
3. I Mongoli in Cina si convertono in buona parte:
A b c d
Il loro nuovo capo, Gengis Khan, è capace di renderli uniti La città più importante del loro stato è Kiev La prima provincia a diventare indipendente è la Penisola iberica, con il Califfato di Cordoba
al cristianesimo all’islam al confucianesimo al buddismo
4. La pax mongolica si basa:
A sulla totale assenza di contrasti all’interno
Formano una straordinario esercito che, in poco tempo, percorre migliaia di chilometri in tutte le direzioni possibili, arrivando a minacciare la stessa Europa.
dell’Impero mongolo.
b su uno stretto controllo delle vie di comunicazione,
per rendere sicuri i lunghi viaggi dall’Occidente verso la Cina.
c sulla sconfitta definitiva dei nemici esterni dei
2 Indica se le seguenti affermazioni sull’India sono vere
mongoli.
o false.
1. La produzione agricola è nelle mani dei vari proprietari terrieri che però non sono v f indipendenti. 2. La società indiana prevede una divisione rigida tra le diverse fasce della popolazione, ciascuna delle quali costituiva una casta.
v f
3. La cultura delle civiltà antiche indiane decade e viene sostituita dalla religione.
v f
4. L’India è stata per lungo tempo dominata da sultani islamici e la religione musulmana è stata tanto importante per quella cultura quanto quella induista.
v f
5. Si verifica un declino delle campagne, dovuto a un indebolimento del potere centrale.
v f
6. La debolezza non favorisce le incursioni di popoli nomadi.
v f
7. È nel periodo medievale, a partire dal XIII secolo, che il Cristianesimo penetra in India.
v f
234
1. Mentre la Mongolia è un territorio arretrato, la Cina conosce:
d sul terrore esercitato dai Mongoli nei confronti delle popolazioni conquistate
16 L’Europa di Carlo Magno e delle ultime grandi migrazioni
W Relazioni
4 Di seguito sono elencate le cause della nascita dell’Impero mongolo. Cancella quelle errate. IMPERO MONGOLO
Territorio ricco e molto fertile
La ferrea disciplina dell’esercito
L’efficienza della loro amministrazione
Il terrore praticato nei confronti delle popolazioni conquistate
Le capacità di stratega di Gengis Kahn
L’abilità diplomatica dei consiglieri di Gengis Khan
La tolleranza religiosa
La fede in un unico Dio
5 Rispondi alle seguenti domande. a. Perché l’Impero mongolo si divide in quattro parti? b. Perché alcuni Mongoli finiscono con il convertirsi all’Islam? c. Perché l’Iran diviene un territorio musulmano di confessione sciita?
W Spazio
6 Indica nella cartina muta i luoghi elencati. cartina d’inizio capitolo.
W Tempo Aiutati con la
7 Completa le frasi inserendo la data corrispondente all’evento citato.
Gengis Khan unifica tutte le
1. Nel
popolazioni mongole 2. Muhammad di Guhr conquista buona parte dell’India all’Impero musulmano nel
.
3. La sconfitta definitiva dei Mongoli in India avviene nel . il principe Vladimir fa convertire al
4. Nel
cristianesimo il suo popolo, i Rus. 5. Gengis Khan muore nel
.
6. Si conclude la formazione dell’Impero mongolo nel . [909 – 1192 – 1206 – 1226 – 1227 – 1308] [Russia, Medio oriente, Mongolia, Cina, India, Penisola iberica]
W Lessico
8 Costruisci una frase di contenuto pertinente e relativa alle differenze tra Cinesi e Mongoli con ognuno dei termini o delle espressioni proposte.
[Tartari, cattivo odore, civiltà raffinata, Pechino, buddismo, missionari cristiani]
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Attività di fine percorso INVALSI
3 Individua, tra le quattro possibilità proposte,
W Eventi Attribuisci le affermazioni ai Russi, ai Musulmani o ai Mongoli con una crocetta. Russi Musulmani Mongoli
1
il completamento corretto di ogni affermazione sulla Cina.
Per buona parte dell’epoca medievale il loro impero è guidato dalla dinastia degli Abbassidi
A un periodo di decadenza dei costumi e dell’economia.
B da secoli una civiltà raffinata, ricca, fiorente di commerci.
C d a sempre fame e miseria. D solo la propria cultura, essendo da secoli
Nascono, in poco tempo, varie dinastie che diventano autonome e senza più alcun collegamento con il centro dell’impero.
un territorio isolato.
2. I Mongoli decidono di fare la capitale dell’Impero cinese la città di:
Il Principato di Kiev ha rapporti commerciali molto intensi con l’Impero bizantino
A b c d
Sono un popolo bellicoso; nomadi, vivono per lo più della pastorizia e dell’allevamento dei cavalli I popoli che abitano questa regione del mondo sono detti Slavi.
Pechino. Baghdad. Gerusalemme. Shangai.
3. I Mongoli in Cina si convertono in buona parte:
A b c d
Il loro nuovo capo, Gengis Khan, è capace di renderli uniti La città più importante del loro stato è Kiev La prima provincia a diventare indipendente è la Penisola iberica, con il Califfato di Cordoba
al cristianesimo all’islam al confucianesimo al buddismo
4. La pax mongolica si basa:
A sulla totale assenza di contrasti all’interno
Formano una straordinario esercito che, in poco tempo, percorre migliaia di chilometri in tutte le direzioni possibili, arrivando a minacciare la stessa Europa.
dell’Impero mongolo.
b su uno stretto controllo delle vie di comunicazione,
per rendere sicuri i lunghi viaggi dall’Occidente verso la Cina.
c sulla sconfitta definitiva dei nemici esterni dei
2 Indica se le seguenti affermazioni sull’India sono vere
mongoli.
o false.
1. La produzione agricola è nelle mani dei vari proprietari terrieri che però non sono v f indipendenti. 2. La società indiana prevede una divisione rigida tra le diverse fasce della popolazione, ciascuna delle quali costituiva una casta.
v f
3. La cultura delle civiltà antiche indiane decade e viene sostituita dalla religione.
v f
4. L’India è stata per lungo tempo dominata da sultani islamici e la religione musulmana è stata tanto importante per quella cultura quanto quella induista.
v f
5. Si verifica un declino delle campagne, dovuto a un indebolimento del potere centrale.
v f
6. La debolezza non favorisce le incursioni di popoli nomadi.
v f
7. È nel periodo medievale, a partire dal XIII secolo, che il Cristianesimo penetra in India.
v f
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1. Mentre la Mongolia è un territorio arretrato, la Cina conosce:
d sul terrore esercitato dai Mongoli nei confronti delle popolazioni conquistate
Secondo Percorso Il passaggio dal Medioevo all’età moderna
W Relazioni
4 Di seguito sono elencate le cause della nascita dell’Impero mongolo. Cancella quelle errate. IMPERO MONGOLO
Territorio ricco e molto fertile
La ferrea disciplina dell’esercito
L’efficienza della loro amministrazione
Il terrore praticato nei confronti delle popolazioni conquistate
Le capacità di stratega di Gengis Kahn
L’abilità diplomatica dei consiglieri di Gengis Khan
La tolleranza religiosa
La fede in un unico Dio
5 Rispondi alle seguenti domande. a. Perché l’Impero mongolo si divide in quattro parti? b. Perché alcuni Mongoli finiscono con il convertirsi all’Islam? c. Perché l’Iran diviene un territorio musulmano di confessione sciita?
W Spazio
6 Indica nella cartina muta i luoghi elencati. cartina d’inizio capitolo.
W Tempo Aiutati con la
7 Completa le frasi inserendo la data corrispondente all’evento citato.
Gengis Khan unifica tutte le
1. Nel
popolazioni mongole 2. Muhammad di Guhr conquista buona parte dell’India all’Impero musulmano nel
.
3. La sconfitta definitiva dei Mongoli in India avviene nel . il principe Vladimir fa convertire al
4. Nel
cristianesimo il suo popolo, i Rus. 5. Gengis Khan muore nel
.
6. Si conclude la formazione dell’Impero mongolo nel . [909 – 1192 – 1206 – 1226 – 1227 – 1308] [Russia, Medio oriente, Mongolia, Cina, India, Penisola iberica]
W Lessico
8 Costruisci una frase di contenuto pertinente e relativa alle differenze tra Cinesi e Mongoli con ognuno dei termini o delle espressioni proposte.
[Tartari, cattivo odore, civiltà raffinata, Pechino, buddismo, missionari cristiani]
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