M. Palladino Bosia
Elementi di chimica
a cura di E. Lo Nigro
Indice CAPITOLO 1
chimica, la scienza di base
1 La chimica studia la materia e le sue trasformazioni
2 La chimica è una scienza sperimentale Quando è nata la chimica? Il metodo scientifico sperimentale
3 Osserviamo la materia che ci circonda La materia interagisce con l’ambiente Ipotesi particellare della materia: primi modelli Gli stati fisici della materia: una sintesi I passaggi di stato
4 La misura
BASSA
C1 C1 C2 C2 C3 C3 C5 C7 C10 C11 C12
Le proprietà estensive e le proprietà intensive C12 Che cosa significa misurare? C12 I sistemi di misura C13 Il Sistema Internazionale di unità di misura (SI) C13 La misura di alcune grandezze fondamentali C15 La misura di alcune grandezze derivate C16 La proporzionalità tra due grandezze variabili C20
5 L’energia Come si misura l’energia Il calore Una caratteristica dei corpi: la capacità termica Una caratteristica delle sostanze: il calore specifico
C21 C22 C22 C23 C23
Organizza le conoscenze
C24
Prepara il test
C25
Test di verifica
C28
Materiali digitali integrativi (ite) tutor
Il paragrafo in breve Il capitolo in breve Glossario dei termini chiave Mappe interattive Test interattivo
C I
Indice CAPITOLO 2
I miscugli e le sostanze, i composti e gli elementi
CAPITOLO 3 C29
1 I miscugli eterogenei e le loro proprietà C29 2 I metodi per separare i miscugli eterogenei Metodi meccanici Altri metodi di separazione
3 I miscugli omogenei o soluzioni
C30 C30 C33
Dagli elementi ai composti: le leggi della chimica C58
1 Dagli elementi ai composti
C58 Le reazioni di sintesi C58 La reazione di sintesi del solfuro di ferro C58
2 Le leggi della chimica
C59 La legge di Lavoisier o di conservazione della massa C59 La legge di Proust o delle proporzioni definite C60 La teoria atomica di Dalton C62 Gli atomi e le molecole C63 La legge di Dalton o delle proporzioni multiple C64
C33
4 Le proprietà delle soluzioni
C34 La solubilità delle sostanze C34 La concentrazione di una soluzione C35 L’evaporazione e l’ebollizione di una soluzione C36
5 Metodi di separazione dei miscugli omogenei
6 Le sostanze pure: composti
ed elementi chimici Le sostanze pure Le sostanze pure che si possono scindere: i composti Le sostanze pure che non si possono scindere: gli elementi
C37
3 Un nuovo modello per l’atomo Gli atomi sono costituiti da protoni, neutroni, elettroni La formazione degli ioni I legami chimici
C39 C39 C40
4 Una nuova unità di misura: la mole La massa di combinazione La massa atomica relativa Dalle molecole alle moli Il principio e il numero di Avogadro
C41
7 Gli elementi chimici
C41 Come si identificano gli elementi chimici C41 Le proprietà e l’abbondanza degli elementi chimici C42 Riconoscere gli elementi chimici C43
8 La tavola periodica degli elementi Gruppi e periodi La classificazione dei gruppi
C66 C66 C68 C69 C70 C70 C71 C73 C75
C44 C44 C45
Organizza le conoscenze
C48
Organizza le conoscenze
C77
RISPOSTE
C85
Prepara il test
C49
Prepara il test
C78
Test di verifica
C57
Test di verifica
C84
NEL LABORATORIO DI CHIMICA
C88
Indice analitico
C93
tavola periodica degli elementi
C94
Materiali digitali integrativi (ite) tutor
tutor
plus
plus
Il paragrafo in breve Il capitolo in breve Glossario dei termini chiave Mappe interattive Test interattivo
Clip (6) Scheda di laboratorio (7)
C II
Il paragrafo in breve Il capitolo in breve Glossario dei termini chiave Mappe interattive Test interattivo
Clip (1) Scheda di laboratorio (4)
12 I miscugli eterogenei e le loro proprietà
Una caratteristica dei corpi è il materiale di cui sono fatti (Figura 2.1). Osserviamo un pezzo di granito (Figura 2.2). All’interno di questo tipo di materiale vi sono parti differenti, ben distinguibili per le loro caratteristiche, quali il colore, la lucentezza, la durezza. Possiamo facilmente concludere che il granito è composto da sostanze tra loro diverse: diremo che esso è un miscuglio eterogeneo (ovvero non omogeneo) e chiameremo fase o componente ciascuno dei materiali che ne fanno parte. P Figura 2.1 Il bicchiere è il
corpo, il vetro è il materiale.
2 [Domande guida] Qual è la differenza tra minerali e rocce? Che cos’è il ciclo litogenetico e qual è la sua relazione con l’origine delle rocce?
icona timone: C100/Y40
I miscugli e le sostanze, i composti e gli elementi
capitolo
q Figura 2.2 Il granito
è un miscuglio eterogeneo.
In tutti i materiali di questo tipo: ■ è sempre possibile distinguere (a occhio nudo o con una lente o con il microscopio) una fase dall’altra; ■ le proporzioni tra le fasi possono variare senza limitazioni all’interno del materiale, cioè la composizione percentuale del miscuglio può essere diversa da punto a punto; ■ ogni componente mantiene, anche quando viene separato dagli altri, le stesse proprietà che possedeva quando faceva parte del miscuglio.
m Miscugli di solidi
Un miscuglio di sostanze solide è detto miscuglio solido - solido; esso può avere una forma propria, come le rocce, oppure adattare la propria forma al contenitore in cui è posto, come il terriccio in un vaso.
Miscugli di solidi con liquidi oppure di solidi con gas Sono materiali for-
mati da parti solide mescolate con parti liquide o con parti aeriformi. Prendono il nome rispettivamente di miscugli solido - liquido e di miscugli solido - gas. Spesso le parti solide sembrano sospese nel liquido o nel gas: in questi casi il miscuglio è detto sospensione. Sono sospensioni di solidi in un gas: ■ il fumo, formato da residui solidi di combustione (particelle solide non bruciate) sospese nell’aria;
35
CAPITOLO 2 I miscugli e le sostanze, i composti e gli elementi
■ lo smog, formato da residui solidi di combustione dispersi nell’aria atmosferica insieme a minutissime goccioline d’acqua; ■ gli aerosol , comunemente usati come farmaci o come insetticidi, formati da piccolissime goccioline di liquido disperse e nebulizzate nell’aria.
Miscugli di liquidi con liquidi Sono costituiti da due liquidi non mescolabili
(non miscibili) tra loro (come per esempio acqua e olio). Se proviamo a mescolarli, essi si separano nuovamente; se li sbattiamo energicamente, essi si uniscono temporaneamente a formare una sostanza liquida, opaca e più o meno cremosa, che viene detta emulsione; ma anche l’emulsione, lasciata per qualche tempo a riposo, si separa nuovamente nei suoi componenti.
esperimento Come ottenere un’emulsione con acqua e olio di oliva n Metti in una beuta 2-3 cm3 di olio di oliva e altrettanti di acqua.
n Lascia riposare qualche istante e osserva:
l’olio che ha minore densità andrà a depositarsi sulla superficie dell’acqua; olio e acqua sono due liquidi non miscibili.
Q Figura 3 Il latte è un’emulsione. Infatti è omogeneo solo in apparenza. Al microscopio si notano le particelle di grasso (la panna) che si separano dal siero.
P L’olio non si scioglie in acqua, ma si scioglie facilmente nella benzina o nella trielina.
n Sbatti la miscela ottenuta con una bacchetta di vetro o con una spatola, poi tappando la provetta, scuotila per qualche minuto. Che cosa hai ottenuto?
2 I metodi per separare i miscugli eterogenei 2
Per poter dire di quali sostanze è fatto un miscuglio eterogeneo, dobbiamo separare tra loro le parti che appaiono differenti, cercando di non alterare la loro natura chimica, in modo da poterle poi osservare e analizzare singolarmente. Per ottenere questa separazione, possiamo utilizzare molti metodi differenti: la scelta del metodo più opportuno dipende dalla tipologia del miscuglio e dei suoi componenti.
m I metodi meccanici
Utilizzano strumenti che influenzano in modo differente il moto dei diversi componenti del miscuglio, consentendo così di separarli. Vediamo quali sono i principali metodi meccanici e quando è conveniente usare ciascuno di essi.
Vagliatura Questo metodo è utilizzato per separare i componenti di un miscu-
glio solido-solido e sfrutta le diverse dimensioni dei componenti per separarli. Tipico è l’uso del setaccio che, con maglie di opportune dimensioni, lascia passare un componente e ferma gli altri o viceversa (Figura 4). Possiamo così separare la farina dalla crusca, la segatura dai trucioli di legno o la limatura di ferro dai trucioli metallici.
Q Figura 4 Il colino blocca
il moto delle foglie del tè e non quello dell’acqua.
36
Schiumatura o flottazione È un metodo che si usa per separare i componenti di un miscuglio solido - liquido quando la densità del liquido è maggiore di quella del solido, come nelle sospensioni. Le particelle solide, che in tal caso galleggiano in superficie del liquido (Figura 5), vengono raccolte con una schiumarola e poi fatte asciugare all’aria.
1 I metodi per separare i miscugli eterogenei
Decantazione Anche questo metodo serve per separare un miscuglio solido - liquido, ma è usato quando il liquido è meno denso del solido e la massa del solido in sospensione è molto grande. Le particelle solide vanno, dopo un certo tempo, tutte a fondo e sopra di esse rimane uno strato di liquido limpido, che viene travasato lentamente in un altro recipiente. A
B
Q Figura 5 La segatura galleggia sull’acqua e si può quindi separare per flottazione.
P Figura 6 Acqua e sabbia
separate per decantazione.
Filtrazione Si usa questo metodo, sempre nella separazione di un miscuglio
solido - liquido, quando la parte solida è in quantità limitata e si desidera recuperarla. Si fa passare la sospensione attraverso una sostanza porosa (per esempio un filtro di carta) che trattiene le particelle solide di dimensioni maggiori (il residuo) e lascia passare attraverso i pori solo il liquido, che diventa il filtrato. La filtrazione è un’operazione comune nella vita quotidiana, anche se viene effettuata con filtri a pori più larghi rispetto a quelli dei filtri di carta usati in laboratorio.
« definizione
Infatti, sono filtri: ■ lo scolapasta, che trattiene la pasta e lascia passare l’acqua di cottura; ■ il colino usato per filtrare il brodo; ■ le reticelle che si usano per eliminare i residui solidi che si formano nell’aceto; ■ il filtro dell’olio delle automobili, che impedisce alle particelle solide o ai residui della combustione presenti nell’olio di insinuarsi nelle parti meccaniche. La filtrazione è un’operazione lenta, soprattutto se la sospensione da filtrare è molto densa. Per accelerarla si ricorre talvolta a un particolare metodo di filtrazione, detto filtrazione sotto vuoto. A tale scopo si usa un filtro di ceramica, più resistente della carta, inserito nel collo di una beuta codata, che possiede cioè un attacco laterale a cui è fissato un tubo. Attraverso di esso la beuta viene collegata a un aspiratore ad acqua che fa diminuire la pressione all’interno della beuta; così la pressione atmosferica esterna (che è ora maggiore di quella della beuta) spinge attraverso il filtro il liquido, che si raccoglie nel fondo nella beuta. Si adoperano filtri anche per trattenere le particelle solide indesiderate presenti in un gas. Ricordiamo per esempio:
filtro di ceramica anello di gomma
beuta codata
Q Figura 7 Il fluire dell’acqua crea il vuoto nella beuta e favorisce la filtrazione.
• il filtro dell’aspirapolvere, che impedisce alle particelle solide raccolte di entrare nel motore dell’elettrodomestico; • il filtro degli impianti di aria condizionata, che impedisce alla polvere di entrare in circolazione nell’ambiente;
■ il filtro dell’aria presente nelle automobili, che impedisce alle particelle solide presenti nell’aria di entrare nel carburatore; ■ i filtri delle cappe aspiranti nelle cucine, che trattengono le particelle grasse che potrebbero provocare odori sgradevoli; ■ le mascherine usate contro lo smog o le esalazioni di prodotti nocivi.
37
CAPITOLO 2 I miscugli e le sostanze, i composti e gli elementi
ORGANIZZA LE CONOSCENZE
38
Prepara il test I Test di verifica > Risposte capitolo 1
capitolo 2
Chimica la scienza di base
I miscugli e le sostanze, i composti e gli elementi
PREPARA IL TEST 1 La chimica studia la materia e le sue trasformazioni 1. La chimica è la scienza che studia la composizione dei corpi, le proprietà delle sostanze di cui sono costituiti e il modo in cui le sostanze possono essere trasformate le une nelle altre. 2. La chimica e la fisica sono strettamente legate perché le sostanze di cui si occupa la chimica sono dotate di determinate caratteristiche fisiche (per esempio: massa, volume, densità, energia, colore, elasticità, ecc.) studiate appunto dalla fisica. 3. Un fenomeno fisico non altera la natura delle sostanze che costituiscono i corpi, mentre un fenomeno chimico comporta una trasforamzione delle sostanze. 4. A 5. a. F; b. F; c. F; d. C; e. F; f. F; g. C.
2 La chimica è una scienza sperimentale 6. D 7. A 8. Osservazione, misura di grandezze, ricerca delle regolarità tra le misure effettuate, ipotesi di legge, verifica sperimentale. 9. Consiste in osservazioni sperimentali tendenti a verificare che la legge ipotizzata non sia falsificata da qualche esperimento.
3 Osserviamo la materia che ci circonda
10. a. F; b. V; c. V; d. F. 11. B 12. D 13. B 14. Strofinandoli l’uno contro l’altro, quello più duro scalfisce l’altro. 15. D 16. D 17. a. ferro; d. rame. 18. È la forza che tiene insieme le molecole: è molto forte nei solidi, più debole nei liquidi, molto debole negli aeriformi. 19. Secondo questo modello, la materia si comporta come se fosse composta da particelle sferiche. 20. C 21. C.
4 La misura
22. C 23. D 24. C 25. B 26. D 27. A 28. Grandezze fondamentali: lunghezza, tempo, temperatura; grandezze derivate: densità, superficie, volume. 29. D 30. B 31. C 32. C 33. A 34. 233 °C; 148 °C; 39 °C; 23 °C; 113 °C; 1077 °C; 450 °C; 184 °C; 967 °C; 142 °C; 37 °C; 4300 °C. 35. 513 K; 148 K; 585 K; 523 K; 113 K; 1773 K; 963 K; 1098 K; 923 K; 1723 K; 257 K; 251 K. 36. C 37. B 38. A 39. 8505 kg/m3 40. B 41. D 42. a. proporzionalità inversa; b. la costante di proporzionalità.
5 L’energia 44. B 45. D 46. 110 kcal; 50 kcal; 260 kcal; 130 kcal; 80 kcal; 170 kcal;90 kcal; 100 kcal; 130 kcal; 380 kcal. 47. 250 kJ; 420 kJ; 840 kJ; 2100 kJ; 3100 kJ; 590 kJ; 2400 kJ; 1600 kJ; 380 kJ; 9200 kJ. 48 a. F; b. V; c. F; d. V. 49. Sì, se sono fatti di sostanze diverse e hanno massa diversa. 50. 50 232 J
TEST DI VERIFICA 1. B 2. B 3. C 4. C 5. B 6. C 7. C 8. C 9. D 10. A 11. D 12. C 13. D
PREPARA IL TEST 1 I miscugli eterogenei e le loro proprietà 1. Corpi: fornello, pentola, nuvola, vetri, finestra, tavola, piatti, bicchieri, posate, brocca, bottiglia, cestino, ciotola, cucchiaino; materiali: acqua, vapore, aria, porcellana, cristallo, acciaio, vetro, acqua, vino, paglia, pane, grissini, formaggio, argento. 2. Acqua: liquido, sostanza pura; vapore: aeriforme, sostanza pura; aria: aeriforme, miscuglio omogeneo; porcellana, cristallo acciaio, vetro: solido, miscuglio omogeneo; vino: liquido, miscuglio omogeneo; paglia, pane, grissini, formaggio: solido, miscuglio eterogeneo; argento: solido, sostanza pura. 3. I diversi componenti sono distinguibili, sia pure con l’uso di un microscopio; ogni componente mantiene, quando viene separato dagli altri, le stesse proprietà che aveva nel composto. 4. Sono i componenti del miscuglio. 5. Sì, il latte è un miscuglio eterogeneo perché al suo interno è possibile distinguere, con uno strumento ottico di ingrandimento, granuli solidi di grasso immersi nel liquido. 6. Ghiaia, marmellata, petrolio greggio, succo di frutta, terriccio. 7. Non è possibile distinguere al suo interno, neppure con l’uso del microscopio, i diversi componenti. 8. Brodo, maionese. 9. C 10. Poco zucchero in molta acqua: miscuglio omogeneo; molto zucchero in poca acqua: miscuglio non omogeneo, perché si deposita del solido sul fondo del recipiente. 11. C 12. C 13. B 14. D.
2 I metodi per separare i miscugli eterogenei 15. Quando i differenti materiali hanno diversa pezzatura. 16. Un solido da un liquido. 17. Solidoliquido. 18. È un imbuto dotato di rubinetto che serve per separare due liquidi non miscibili. 19. È uno strumento che serve per separare i componenti di una sospensione. 20. a. V; b. F; c. F; d. F; e. V. 21. C. 22. B 23. Pallone nel quale la soluzione viene riscaldata e il solvente vaporizza; tubo refrigerante dove i vapori del solvente condensano e vengono raccolti, in fase liquida. 24. A 25. C 26. D 27. B 28. miscuglio solido-solido, nei casi in cui uno dei due solidi è solubile in un solvente, per esempio acqua; 29. miscugli che abbiano un componente ferroso.
3 I miscugli omogenei o soluzioni 30. Aceto, acciaio, acqua minerale, bronzo, ottone. 31. a. il solvente è quello presente in maggiore quantità, il soluto in minore quantità; b. sì, possono esserci più soluti in uno stesso solvente; c. no. 33. D 34. Il liquido. 35. Quella presente in maggiore quantità. 36. a. solido insolubile e liquido; b. due liquidi non miscibili. 37. F 38. a. miscuglio eterogeneo; b. miscuglio omogeneo; c. miscuglio omogeneo; d. miscuglio eterogeneo. 39. Sì; sono soluzioni di tipo solido-solido. 40. D 41. a. F; b. V; c. V; d. F; e. F; f. V. 42. B.
C 85
Nel laboratorio di chimica 10 0 0
Vetreria e apparecchiature comuni
8 00
30 0
6 00
25 0 20 0 15 0 10 0
4 00
beuta Erlenmeyer flask
30 0
occhiali goggles
20 0 10 0
matraccio flask
provette e portaprovette test tubes with test tube rack
pallone flask
6
0
5
0
4
0
3
0
2
0
1
0
3
0
2
0
1
0
0
0
1
0
2
0
termometro thermometer reticella wire gauze
treppiedi tripod
beuta, becher contenitori per soluzioni buretta per misurare volumi precisi di liquidi nelle titolazioni cilindro graduato per misurare in modo approssimato il volume di liquidi imbuto per introdurre liquidi o solidi (nella versione di plastica, con gambo corto) nei recipienti di reazione
matraccio per preparare volumi noti (25,0 mL, 50,0 mL ecc.) di soluzioni pipetta a una o due tacche per prelevare volumi precisi (1,00 mL, 2,00 mL ecc.) di soluzioni spatola per prelevare solidi dal loro contenitore vetrino di orologio per prelevare solidi da pesare
C 90 
imbuto funnel
becher beaker
anello di sostegno ring support
pinza per provette test tube holder
300
vetrino di orologio watch glass
pipetta pipet
cilindro graduato graduated cylinder
pinza utility clamp buretta buret
triangolo clay triangle
pinza per buretta buret clamp
spatola paddle
asta con anello di sostegno ring stand with support
bunsen bunsen burner
crogiolo con coperchio crucible with cover
Indice analitico A
ampere, 13 angstrom, 15 anione, 68 atomo, 62 Avogadro Amedeo, 75 – numero di, 76 – principio di, 75
B
barometro a mercurio, 20 bilancia – a due piatti, 15 – elettronica, 15 Bohr Niels, 68 – modello di, 68 brinamento, 11 Brown Robert, 9
C
calore, 22 – specifico, 23 caloria, 23 calorimetro – a ghiaccio, 22 – delle mescolanze, 22 candela, 13 capacità termica, 23 capillarità, 4 catione, 68 cella elementare, 8 centrifugazione, 32 chimica, 1 – generale, 3 – organica, 3 composto, 40 concentrazione percentuale, 35 condensazione, 11 corpo, 1 – di fondo, 34 – opaco, 6 – trasparente, 6 costante di proporzionalità, 21 cristallizzazione, 37 cromatografia – su carta, 38 – su colonna, 38 – su strato sottile, 38 cromatogramma, 39
D
Dalton John, 62 – legge di, 64 – teoria atomica di, 62 decantazione, 31 densità, 18
dissoluzione, 33 distillazione, 37 – frazionata, 38 duttile, 4
E
ebollizione, 36 – temperatura di, 11 Einstein Albert, 9 elemento, 41 – artificiale, 41 – di transizione, 45 – rappresentativo, 45 – transuranico, 41 elettrolisi, 40 elettrone, 68 – di valenza, 69 emulsione, 30 energia, 21 – chimica, 21 – cinetica, 21 – elettrica, 21 – nucleare, 21 – potenziale, 21 – radiante, 21 – termica, 22 equilibrio termico, 22 essiccazione, 37 estrazione con solventi, 38 evaporazione, 36 – del solvente, 37
F
fase, 29 fenomeno – chimico, 2 – fisico, 2 – reversibile, 11 filtrazione, 31 – sotto vuoto, 31 flottazione (o schiumatura), 31 formula – di struttura, 69 – grezza, 65 forza – di coesione, 7 – elettrostatica, 68 – nucleare forte, 66 fusione, 11 – temperatura di, 11
G
gas nobile, 47 gascromatografia, 39 grado Celsius, 16 grandezza – derivata, 14 – fisica, 12
– fondamentale, 13 – supplementare, 13 – variabile, 20 gruppo, 45
I|J|K
igroscopico, 4 imbuto separatore, 32 impermeabile, 4 intervallo di tempo, 15 ione, 69 ionizzazione, 68 ipotesi particellare, 7 isotopo, 67 – radioattivo, 67 joule, 22 kelvin, 13 kilogrammo, 13
L
Lavoisier Antoine-Laurent, 59 – legge di, 59 lega metallica, 34 legame – chimico, 69 – covalente, 69 – ionico, 69 legge – della termologia, 23 – di Dalton (o delle proporzioni multiple), 64 – di Lavoisier (o di conservazione della massa), 59 – di Proust (o delle proporzioni definite), 60
M
malleabile, 4 manometro, 20 – differenziale, 20 massa, 15 – atomica assoluta, 72 – atomica relativa, 71 – di combinazione, 70 – molare, 74 – molecolare relativa, 73 materia, 1, 5 – stati fisici della, 10 Mendeleev Dmitrij I., 44 metallo, 45 – alcalino, 46 – alcalino-terroso, 47 – di transizione, 45 metodo scientifico sperimentale, 3 metro, 13 miscuglio – eterogeneo, 29
– omogeneo, 29, 33 misura, 12 – diretta, 15 – indiretta, 15 – sistemi di, 13 – unità di 12 modello – atomico, 68 – molecolare, 70 – particellare, 8 Mohs Friedrich, 5 – scala di, 5 mole, 13, 73 molecola, 63 – biatomica, 63 – monoatomica, 63
N|O
neutrone, 67 newton, 14 non metallo, 46 nucleo atomico, 66 numero – atomico, 66 – di Avogadro, 76 – di massa, 67 orbitale, 68 ordine di grandezza, 14
P
pascal, 14 passaggi di stato, 11 periodo, 44 peso, 17 – specifico (o volumico), 19 precipitato, 60 pressione, 19 – atmosferica, 19 – idrostatica, 19 prodotto, 58 proporzionalità, 20 – diretta, 20 – inversa, 20 – quadratica, 21 – quadratica inversa, 21 proprietà – estensive, 12 – intensive, 12 protone, 66 Proust John, 60 – legge di, 60
R
– chimica, 58 – di sintesi, 58 reticolo cristallino, 8 Rutherford Ernest, 68 – modello di, 68
S
ssaggio alla fiamma, 43 scala Kelvin, 16 secondo, 13 semimetallo, 46 simbolo chimico, 41 Sistema Internazionale di unità di misura, 13 solidi – amorfi, 9 – cristallini, 8 solidificazione, 11 solubilità, 34 soluto, 33 soluzione, 33 – acquosa, 34 – gassosa, 34 – liquida, 34 – satura, 34 – solida, 34 solvente, 33 sospensione, 30 sostanza, 1 – pura, 39 – semplice, 41 spettro di emissione, 43 stato fisico (o di aggregazione), 3 – aeriforme, 10 – liquido, 10 – passaggi di, 11 – solido, 10 steradiante, 13 sublimazione, 11
T|U|V
tavola periodica degli elementi, 45 temperatura, 16 – assoluta (o termodinamica), 16 – di ebollizione, 11 – di fusione, 11 unità di massa atomica, 71 vagliatura, 30 vaporizzazione, 11 volume, 16
radiante, 13 rapporto di combinazione, 60 reagente, 58 – limitante, 58 reazione
C 93