Paravia_Giovani, diritti, regole_Diritto e economia biennio secondaria 2° grado

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1

L’economia politica PERCORSO

2

I sistemi economici e la loro evoluzione storica PERCORSO

3

Le famiglie e le imprese PERCORSO

4

L’economia di mercato PERCORSO

5

Il mercato del lavoro PERCORSO

6

Lo Stato e il resto del mondo PERCORSO

7

La moneta e le banche PERCORSO

8

L’inflazione

economia

PERCORSO


RSO PERCO

4

economia

L’economia di mercato Incominciamo da te Una situazione concreta Una nota rivista scientifica pubblica un articolo in cui si sostiene la tesi, suffragata da prove, che il consumo regolare di agrumi prevenga efficacemente i tumori all’apparato digerente. Che cosa succederà probabilmente al consumo e al prezzo degli agrumi in seguito alla pubblicazione di questa notizia? Molte persone reagiranno aumentando la richiesta di agrumi; di conseguenza le imprese, approfittando dell’incremento della domanda, alzeranno i prezzi.

Le 5 domande 1 Immagina di avere il compito di organizzare la spesa settimanale per

la tua famiglia. Come ti comporti nella scelta dei prodotti da comprare?

2 Perché, nella vendita dei prodotti ortofrutticoli, le primizie hanno prezzi elevati?

3 Lo Stato ha il “monopolio della vendita dei tabacchi”: qual è a tuo parere il significato di questa espressione?

4 In base alle tue conoscenze, sono molte o poche le imprese che operano nel settore della produzione di pasta alimentare? E in quello delle automobili?

5 Leggendo un quotidiano o seguendo un telegiornale, sentiamo ogni giorno parlare di andamento della “Borsa”: a che cosa ci si riferisce con questo termine?

Il nostro percorso

1

E1

LEZION

Il mercato


CONOSCENZE

►►Mercato e libertà di concorrenza ►►Rapporto tra prezzo e domanda ►►Relazione tra prezzo e offerta; formazione del prezzo di equilibrio ►►Concorrenza imperfetta, oligopolio e monopolio ►►Cartelli, consorzi, trust, holding trust e legge antimonopolistica ►►Funzionamento del mercato dei titoli

4 5 3 6 2 4 EZIONE

L

Le principali forme di mercato

E3

LEZION

L’offerta e la formazione del prezzo

5 EZIONE

L

Gli accordi tra le imprese e la normativa antitrust

E6

LEZION

Il mercato dei titoli: la Borsa valori

ABILITÀ

ǬǬ Riconoscere l’importanza del principio di libera concorrenza, al fine sia del contenimento dei prezzi sia della tutela della qualità dei prodotti ǬǬ Saper valutare le dinamiche che si attivano sulla domanda in relazione alla variazione del prezzo ǬǬ Individuare i meccanismi che si instaurano quando, in caso di prezzi troppo elevati o troppo bassi, si tende alla formazione di un prezzo di equilibrio ǬǬ Riconoscere le dinamiche concorrenziali nelle forme di mercato esistenti ǬǬ Cogliere le motivazioni che ispirano la legge antitrust, con particolare attenzione alla difesa dei consumatori ǬǬ Analizzare, all’interno del mercato dei titoli, gli stessi meccanismi che caratterizzano il mercato dei beni e dei servizi

E2

LEZION

La domanda

La competenza d’arrivo

Riconoscere le dinamiche del mercato, soprattutto i meccanismi di causa/effetto che esistono tra domanda, offerta e prezzo.

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E LEZION

1

Memo LESSICO

Il sostantivo ► mercato deriva dal verbo latino mercari, che significa “comprare”, “trafficare”, “essere commerciante”.

Memo

Le ► azioni sono titoli di credito a reddito variabile che attribuiscono ai loro titolari la qualità di socio; le ► obbligazioni sono titoli di credito a reddito fisso che conferiscono a chi le acquista il ruolo di creditore della società emittente.

Il mercato

VIDEO START Egoismi umani e ricchezza nazionale AUDIOTESTO

La nozione di mercato  Quando si parla di ► mercato a molti di noi viene subito

in mente il mercato rionale o quello che periodicamente si tiene nelle piazze delle città; il termine mercato, in tal senso, corrisponde al luogo fisico in cui si incontrano i soggetti che vogliono vendere determinate merci e i potenziali compratori. In realtà il concetto di mercato è più ampio, data la vastità di mezzi con cui i compratori e i venditori possono mettersi in contatto: pensiamo alle vie postali, al telefono, al fax, a Internet, alla posta elettronica, alle reti telematiche con cui comunicano imprese, banche, enti pubblici e privati. Il mercato è l’insieme delle contrattazioni relative alla compravendita di determinati beni o servizi, ovvero, in altri termini, l’insieme della domanda e dell’offerta di un dato prodotto o servizio.

Gli elementi del mercato  Nel mercato sono presenti tre elementi:

1. i soggetti che vi operano, cioè i venditori e i compratori; 2. i beni oggetto di scambio, che possono corrispondere a merci, servizi, titoli di credito (come le ► azioni e le ► obbligazioni); 3. il prezzo, che equivale alla quantità monetaria necessaria per ottenere beni o servizi. CASO   Una squadra di calcio italiana decide di comprare un famoso giocatore di una

squadra estera. Può tale acquisto essere considerato un atto di mercato? ■ Sì, sono presenti gli elementi del mercato: il venditore e il compratore (le due squadre), il bene scambiato (la prestazione professionale del calciatore) e il prezzo.

I tipi di mercato  Esistono diversi tipi di mercato in relazione all’area geografica in cui operano oppure alla quantità della merce trattata e alla sua destinazione. Dal punto di vista geografico possiamo individuare: •• il mercato locale, che riguarda una determinata zona di un singolo Stato; •• il mercato nazionale, che copre l’intero territorio di uno Stato; •• il mercato internazionale, in cui operano venditori e compratori di diversi Paesi.

Per quanto concerne la quantità e la destinazione della merce si possono riconoscere: •• il mercato all’ingrosso, in cui le merci vengono contrattate tra produttori e venditori; •• il mercato al dettaglio, nel quale i prodotti vengono venduti ai consumatori. I canali di distribuzione tra ingrosso e dettaglio possono essere più o meno complessi, in relazione agli operatori che vi entrano in gioco. Può trattarsi di canali diretti se esiste contatto immediato tra produttore e consumatore, brevi se tra essi si pone un solo intermediario, lunghi se sono presenti più intermediari.

La libertà di concorrenza  Il mercato si basa sulla libertà di concorrenza tra le

ESPANSIONE Una definizione di mercato

322

imprese: la normativa italiana difende tale principio attraverso la Costituzione, che nel co. 1, art. 41 afferma: «L’iniziativa economica privata è libera». La libera concorrenza è un principio estremamente importante, non soltanto perché si inserisce nell’ottica del rispetto dei diritti di libertà individuali, ma anche perché contribuisce a tutelare gli interessi dei consumatori. Se infatti le imprese si fanno concorrenza, tendono a moderare il livello dei prezzi e a curare con più attenzione la qualità dei propri prodotti, per renderli più appetibili rispetto a quelli offerti da altri imprenditori. Un’impresa senza concorrenti non si sentirebbe stimolata ad apportare miglioramenti nella produzione e potrebbe mantenere una politica di prezzi elevati, essendo l’unica presente sul mercato in quel settore. Dal principio della libertà di concorrenza deduciamo pertanto che chiunque ha il diritto di dare inizio ad attività imprenditoriali simili a quelle di altri, indipendentemente dalla zona di produzione.


competenze in campo

mi riguarda perché...

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SPUNTO DI RIFLESSIONE

1

Anche tu hai a che fare ogni giorno con il mercato, in considerazione degli acquisti quotidiani di beni o di servizi che sicuramente fai, per esempio quando compri materiale per la scuola, vai al cinema con gli amici, consumi una bibita in un bar.

MERCATO elementi costitutivi

E LEZION

ESERCIZIO INTERATTIVO

• • beni •

Lo shopping elettronico Avreste mai pensato di comprare […] online […] un pantalone, un costume da bagno o un ciclo di mirabolanti massaggi dimagranti? Credo che fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile anche pensarlo. Invece il web è diventato il supermercato più grande del mondo e l’acquisto in rete è in continua ascesa. […] Quando la e-generation avrà ancora più possibilità di spendere, l’e-commerce [electronic commerce, “commercio elettronico”] avrà uno sviluppo sempre più ampio. Protagonista assoluto il cellulare che è, e diventerà sempre di più, il tramite tra consumatore e prodotto. […] In pochi anni cammineremo per strade trasformate in uno spazio reale e virtuale, perché le vetrine dei negozi saranno interattive, collegate al nostro smartphone: basterà passare davanti alla vetrina per avere tutte le informazioni che vogliamo relative alle merci in vendita. […] E per i pagamenti, come evitare le truffe in agguato su tutti gli strumenti tecnologici che usiamo? […] Al negozio, oppure online, con una semplice applicazione sul cellulare e, dall’altra parte, un collegamento Wi-Fi che permetta il dialogo, si può pagare senza nessun suono, solo un muto colloquio tra cassa, o rete, e cellulare. La spesa appare sul nostro conto in banca, senza il sorriso della cassiera, ma con un ottimo margine di sicurezza contro la fantasia dei cyber-ladri.

tipologie • mercato

,

nazionale o • mercato all’ o al

2

Osserva e rifletti A quale tipologia di mercato è riconducibile ciascuna immagine?

3

Completa le frasi

ESERCIZIO INTERATTIVO

1. Per mercato si intende l’insieme delle , relative a e a servizi, tra venditori e 2. La tra le imprese contribuisce a tenere moderato il livello dei e a offrire sul prodotti di più alta .

4

Da C. Galimberti, “Andremo a fare shopping con le vetrine interattive”, in www.ilsole24ore.com

.

Analizza la norma L’art. 41 Cost. afferma che «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». Che cosa significano secondo te queste affermazioni? PERCORSO

4 L’economia di mercato

economia

323


E LEZION

2

La domanda

VIDEO START Squilibri tra domanda e offerta AUDIOTESTO

La domanda e i fattori che la condizionano  Quando si parla di ► domanda, ci

Memo LESSICO

Il sostantivo ► domanda è riconducibile al verbo latino demandare (“affidare”, “raccomandare”) ed è sinonimo di “richiesta”. Il termine ► prezzo deriva dal latino pretium (“valore”, “denaro”, “prezzo”) e mantiene nella nostra lingua il suo senso originale.

si riferisce, in economia, al comportamento dei consumatori in relazione agli acquisti che intendono effettuare. La domanda indica la quantità di beni o di servizi che si è disposti ad acquistare in un certo mercato, in un determinato momento, a un dato ► prezzo. Sono molte le variabili che influiscono sull’andamento della domanda: innanzitutto i gusti personali, per cui una persona non compra beni che non sono di suo gradimento, mentre abbonda nella richiesta di prodotti che rispondono adeguatamente alle sue esigenze. In secondo luogo è rilevante il reddito, in quanto chi dispone di redditi bassi deve procedere con oculatezza nelle proprie spese e operare con criteri di selettività maggiori rispetto a chi ha redditi elevati. Una significativa influenza sulla domanda è esercitata poi dalla pubblicità, il cui effetto condizionante sulle nostre abitudini di acquisto è ormai un dato acquisito. L’elemento che più di tutti influisce sulla domanda è il prezzo del bene o del servizio considerato: maggiore è il prezzo, minore è la quantità domandata e viceversa. L’incidenza che il prezzo esercita sulla domanda è riconoscibile a qualsiasi livello di reddito, nel senso che anche le persone economicamente più abbienti sono condizionate nei loro acquisti dal livello dei prezzi.

La legge della domanda  La legge della domanda afferma che la domanda è fun-

p

Domanda rigida

D 0 p

q

Domanda neutrale

D 0

q

zione inversa del prezzo. L’intensità con cui varia la domanda rispetto alle variazioni di prezzo costituisce l’elasticità della domanda. Essa si calcola facendo il rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata e la variazione percentuale del prezzo. Domanda anelastica L’elasticità della domanda è diversa in considerazione della tipolop gia di bene, delle abitudini dei consumatori e dei livelli di prezzo praticati. Infatti la domanda può essere: D •  rigida, se non varia al variare del prezzo (il che avviene, per esempio, con i beni di prima necessità e con i beni di lusso); •  anelastica, se la variazione percentuale della domanda è inferiore 0 q a quella del prezzo; Domanda elastica •  neutrale, se la variazione percentuale della domanda è uguale a p quella del prezzo; •  elastica, se la variazione percentuale della domanda è superiore a quella del prezzo. D Quanto più la domanda è elastica, tanto più le variazioni di prezzo sono in grado di influenzarla. Quanto più la domanda è rigida, al 0 q contrario, tanto meno è influenzata dalle variazioni del prezzo.

La funzione diretta tra prezzo e domanda  Se la domanda è funzione inversa del prezzo, possiamo invece affermare che il prezzo è funzione diretta della domanda: infatti, se la domanda di un certo prodotto tende a crescere, i venditori, verificando l’interesse dei compratori, tenderanno ad aumentare il prezzo; viceversa, una diminuzione della domanda spinge i venditori a diminuire il prezzo per sollecitare i consumatori ad acquistare quel prodotto. ESEMPIO   Nel 2006 si diffuse una malattia che colpisce il pollame, denominata “influenza

aviaria”, che può essere trasmessa all’uomo. In seguito all’allarme trasmesso in tutta Europa, si verificò un vero e proprio crollo della domanda di carne di pollo, con conseguente riduzione dei relativi prezzi. La maggiore richiesta di altri tipi di carne portò invece al consistente rialzo del loro prezzo.

324


competenze in campo

E LEZION

mi riguarda perché...

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21

SPUNTO DI RIFLESSIONE

ELEMENTI CHE CONDIZIONANO LA DOMANDA personali pubblicità

La legge della domanda ti aiuta a comprendere quanto succede nella realtà, in particolare le reazioni di noi consumatori di fronte ad aumenti o a diminuzioni dei prezzi. Ti rende inoltre consapevole di quanto i prezzi, a loro volta, siano condizionati dai comportamenti delle persone, dalla loro maggiore o minore disponibilità ad acquistare determinati beni o servizi.

ESERCIZIO INTERATTIVO

Osserva e rifletti In una località turistica come Cortina d’Ampezzo i prezzi degli immobili sono molto alti. Ciò dipende dal fatto che la loro domanda è elevata o limitata?

3

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ESERCIZIO INTERATTIVO

1. Il prezzo è funzione della domanda, perché, se la domanda di un certo bene o aumenta, i tendono ad il prezzo. 2. L’elasticità della domanda indica la con cui varia la rispetto alle del ; essa è diversa in considerazione della di bene considerato: per esempio la domanda è per i beni necessari e per quelli di . 3. La domanda si dice quando la percentuale della domanda è superiore a quella del .

Come sai, i fenomeni economici che hanno carattere quantitativo si possono rappresentare visivamente ricorrendo ai grafici. In particolare la funzione di domanda si rappresenta su un piano cartesiano, in cui sull’asse delle ascisse è indicata la quantità domandata di un bene e sull’asse delle ordinate il suo prezzo di vendita. In questo modo è possibile visualizzare il rapporto inversamente proporzionale esistente tra prezzo e domanda. Facciamo un esempio; supponiamo di voler acquistare delle mele: a un prezzo di 2,5 euro/kg ne compreremo solo un chilo, a 1,8 euro/kg due chili, ma di fronte a un prezzo molto conveniente (per esempio 0,6 euro/kg) saremo disposti ad acquistarne una cassetta da 10 chili. Ne risulta un andamento che è chiaramente espresso nel grafico sottostante: infatti, se congiungiamo i punti corrispondenti ai prezzi e alla relativa quantità domandata, otteniamo una curva che decresce da sinistra verso destra, trovando conferma del fatto che la domanda è funzione inversa del prezzo. La curva della domanda prezzo

2

Rappresentazione grafica della relazione tra domanda e prezzo

3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0

PERCORSO

1

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3

4

4 L’economia di mercato

5

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7

8

9

10 11 quantità

economia

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R E I S S DO

L’evoluzione dei consumi dopo il “boom economico”

e

gol e r e i t t i dir Giovani,

Il mercato giovanile Che cosa consumano i ragazzi d’oggi?

Le tendenze al consumo da parte dei giovani sono fortemente cambiate nel tempo, in sintonia con i mutamenti economici e sociali. Prima degli anni Cinquanta del secolo scorso l’Italia era ancora un Paese povero, di conseguenza gli acquisti erano indirizzati soprattutto ai beni di prima necessità. Con il “boom economico” che si realizzò tra il 1958 e il 1963 le cose cambiarono e anche le classi popolari cominciarono a orientarsi verso prodotti non strettamente destinati alla soddisfazione dei bisogni primari; in particolare aumentarono le vendite di elettrodomestici e automobili, dando vita a una diversa concezione del consumo, aperta alla sfera del piacere e della soddisfazione personale.

Tra i consumatori, molti sono giovani e giovanissimi, tanto che il mercato della pubblicità è fortemente rivolto a loro, cercando di individuare i messaggi più persuasivi a comprare. Molteplici sono stati però i cambiamenti nel tempo per quanto riguarda i gusti, gli stili di vita e le esigenze del pubblico giovanile. Con specifico riferimento alla popolazione giovanile ebbe ampia espansione il mercato musicale, grazie al forte richiamo del “rock’n roll” e della musica “beat”, che davano espressione al senso di disagio verso gli adulti e contestavano il perbenismo, il mito del denaro, la violenza e la guerra.

Le caratteristiche dei consumi giovanili Con riferimento ai consumi dei giovani di età compresa tra i quindici e i vent’anni, le indagini sociologiche mettono in evidenza la loro tendenza a omologarsi agli altri (quello che in economia definiamo “motivo di comparazione”), dettata dal bisogno di appartenenza a un gruppo consolidato. Gli adolescenti, infatti, se da un lato provano una forte spinta all’affermazione individuale e allo spirito di ribellione, sono nella realtà molto fragili e ciò li spinge a trovare protezione in gruppi di appartenenza. Diventa perciò importante possedere beni approvati e condivisi dal gruppo, beni che attribuiscono una sorta di identità simbolica e apprezzata.

326


Abbigliamento

57,50

Ristorazione

30,50

Comunicazione

22,00

Pratica sportiva

20,50

Vizi

17,00

Trasporti

16,50 15,00

Estetica/Cura del corpo

13,50

Spettacoli

12,50

Musica

9,50

Informazione e cultura

5,50

Videogames

“Lo stile di vita dell’adolescente medio [in Gran Bretagna] ha un costo annuale complessivo di circa 9000 sterline. Una cifra che, al netto dell’inflazione, si traduce in una somma che supera di dodici volte quella che l’adolescente medio spendeva una trentina di anni fa.”

DOSSIER

Ammontare dei consumi mensili dei giovani per voci di spesa (valori in euro)

Lotterie e scommesse

2,50

Altri consumi correnti

2,50 0

10

Fonte: ISTAT 2014

20

30

40

50

60

Zygmunt Bauman (sociologo)

Gli acquisti maggiormente diffusi Nel nostro Paese, al primo posto delle spese giovanili (sempre con riferimento al target 1520 anni) si collocano quelle per abbigliamento e accessori, in media 57 euro mensili; in tal senso le scelte degli adolescenti sono indirizzate sì a rendersi riconoscibili in quanto appartenenti a un gruppo, ma anche a comunicare la propria individualità e il proprio stile. Seguono poi i consumi legati alla ristorazione, in particolare bar, fast food e pizzerie (circa 30 euro mensili), gli abbonamenti e le ricariche telefoniche (circa 20 euro), le pratiche sportive (circa 20 euro); in fondo alla lista si trovano le spese destinate all’informazione e alla cultura (circa 10 euro). Gli adolescenti attingono la maggior parte del denaro necessario per gli acquisti dai genitori (circa il 90% di essi); solo in minima parte da lavori esterni.

I principali consumi culturali In ambito culturale prevale, tra i più giovani, la fruizione dell’informazione in tempo reale, come quella dei quotidiani online; molto diffuso è l’ascolto della musica, che rappresenta una costante della vita quotidiana e, per molti, un aiuto al rilassamento e alla concentrazione, persino ai fini dello studio scolastico. Rispetto ai consumi a carattere privato prevalgono quelli di natura PERCORSO

socializzante, quali la partecipazione a dibattiti, assemblee e social forum.

I consumi della rete Il 93% degli adolescenti italiani si collega a Internet, prevalentemente attraverso il proprio smartphone, il che è possibile in ogni ora del giorno e per qualcuno anche della notte. Internet vuol dire soprattutto social network, non solo Facebook e Twitter, ma anche Whatsapp (scambio di messaggi), Instagram (pubblicazione di foto), Ask (comunicazioni con possibilità di anonimato). Se sono indubbi gli aspetti positivi di queste nuove forme di comunicazione, sono però tanti i rischi che comportano, tra cui la possibilità di adescamento sessuale e quella di diventare vittime di bullismo online.

IL TUO PUNTO DI VISTA 1 Come valuti il fatto che le spese destinate dai giovani all’informazione e alla cultura siano piuttosto contenute? 2 Ti riconosci nell’analisi secondo cui è molto forte, tra gli adolescenti, lo spirito di appartenenza a un gruppo? Perché? 3 Quali attenzioni presti nell’uso dei social network, per evitarne le conseguenze negative?

4 L’economia di mercato

economia

327


E LEZION

3

Memo LESSICO

Il termine ► offerta è riconducibile al verbo latino offerre, che significa “offrire”, “fornire”, “procurare”; indica l’atto dell’offrire, del mettere a disposizione beni o servizi sul mercato.

L’offerta e la formazione del prezzo

VIDEO START La determinazione del prezzo AUDIOTESTO

Le imprese producono beni e servizi che immettono sul mercato allo scopo di venderli; esse, pertanto, rappresentano l’► offerta. L’offerta corrisponde alla quantità di beni e servizi che le imprese sono disposte a cedere a un certo prezzo in un determinato momento e in un dato mercato.

La legge dell’offerta  Se verifichiamo il comportamento dell’offerta rispetto al

prezzo, possiamo constatare che quando il prezzo è alto anche l’offerta è elevata, mentre se il prezzo è basso, l’offerta risulta scarsa. Infatti, quando il prezzo di un bene sale, gli imprenditori hanno maggiore convenienza a venderlo e pertanto cercano di aumentare la produzione di quel bene e di immetterne sul mercato una maggiore quantità; l’esatto contrario si verifica, invece, in caso di una diminuzione del prezzo. Questo comportamento è conosciuto come legge dell’offerta, la quale afferma che l’offerta è funzione diretta del prezzo. Nel grafico la curva O rappresenta l’andamento dell’offerta, esprime cioè come la quantità offerta q varia al variare del prezzo p. p

O

0

q

La relazione inversa tra prezzo e offerta  Se consideriamo invece le variazio-

ni del prezzo rispetto a quelle dell’offerta, possiamo renderci conto che il prezzo è funzione inversa dell’offerta. Infatti, se l’offerta di un determinato prodotto è molto elevata, il prezzo tende a essere basso per evitare che una grande quantità di prodotto resti invenduta; viceversa, quando l’offerta scarseggia, i consumatori sono disposti a pagare di più per acquistare il prodotto, e il prezzo tende a essere elevato.

Il prezzo di equilibrio  La domanda e l’offerta rappresentano sul mercato due for-

ESPANSIONE La legge della domanda e dell’offerta ESPANSIONE Il prezzo di equilibrio

328

ze in qualche modo opposte, visto che si comportano diversamente rispetto alle variazioni del prezzo. Esse tendono a bilanciarsi in corrispondenza di quel prezzo di mercato per il quale la quantità domandata è pari alla quantità offerta. Si definisce prezzo di equilibrio il prezzo in corrispondenza del quale la domanda e l’offerta di un bene o di un servizio coincidono. Il prezzo di equilibrio si forma attraverso meccanismi spontanei del mercato. Se infatti un determinato prodotto viene immesso nel mercato a un prezzo alquanto basso, esso sarà in grado di suscitare una domanda elevata, ma l’offerta non potrà essere che scarsa: in pratica la gente farà la fila nei negozi per accaparrarsi il prodotto, ma la maggior parte rimarrà insoddisfatta. I venditori approfitteranno della situazione per incrementare il prezzo, vista la grande concorrenza tra i consumatori, e lo alzeranno fino al livello a cui corrisponde l’uguaglianza tra domanda e offerta, fino al punto, cioè, in cui avranno la sicurezza di poter vendere tutta la quantità prodotta del bene. Viceversa, in presenza di un prezzo molto alto ci si troverà di fronte a un’offerta elevata, ma a una domanda bassa: i venditori, correndo il rischio di rimanere con gran parte della merce invenduta, tenderanno a diminuire il prezzo fino a che domanda e offerta non si equivarranno.


competenze in campo

mi riguarda perché...

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E LEZION

SPUNTO DI RIFLESSIONE

Nel caso in cui un prodotto sia immesso sul mercato a un prezzo molto alto, la sua offerta sarà alquanto alta e la domanda molto

.

Pertanto i

,

di fronte al rischio che una grande quantità di prodotto rimanga invenduta, il prezzo.

31

Ti sarai chiesto spesso: “Come mai questo prodotto costa tanto?”. Oppure ti sarà capitato di domandarti: “Perché questi prodotti l’anno scorso costavano la metà del prezzo odierno?”. L’analisi economica ti consente di rispondere a tali quesiti perché ti aiuta a comprendere le oscillazioni dei prezzi, soprattutto quelle dei prodotti naturali, legate alle diverse fasi produttive e al volume dell’offerta sul mercato.

ESERCIZIO INTERATTIVO

2

Trova l’errore 1. Se un prodotto viene immesso sul mercato a prezzo alto la sua offerta è bassa. 2. In base alla legge dell’offerta, l’offerta è funzione inversa del prezzo. 3. Il prezzo di equilibrio si forma quando la quantità domandata è superiore a quella offerta.

3

Osserva e rifletti Per quale ragione economica il prezzo dei pomodori è basso in estate mentre è più elevato nel periodo invernale?

4

Risolvi il caso Le fragole, nel periodo invernale, hanno un prezzo elevato. La loro offerta è infatti limitata, in quanto è possibile coltivarle solo in serra o ricorrere a quelle surgelate. Ciò conferma che il prezzo è direttamente o inversamente proporzionale all’offerta?

5

Si forma sempre un prezzo di equilibrio? È possibile, anche se succede raramente, che nel mercato non si riesca a formare un prezzo di equilibrio, perché domanda e offerta non si incontrano. Questo fenomeno può realizzarsi in alcuni mercati particolari, come quelli del collezionismo, dove le merci offerte sono differenziate da caratteristiche peculiari che rendono ciascun prodotto sostanzialmente diverso dagli altri. Per comprendere le ragioni di un evento di questo tipo, ricorriamo a un esempio: ipotizziamo che un collezionista di fumetti possieda l’unica copia esistente di un fumetto pubblicato molti anni fa e sia disposto a venderla solo a un certo prezzo minimo; se una persona è interessata a comprarla a un prezzo massimo che è inferiore a quello di vendita, lo scambio non si realizzerà perché, dato il mancato incontro tra domanda e offerta, non si potrà formare il prezzo di equilibrio.

Costruisci il grafico Utilizzando gli assi cartesiani e riportando i prezzi sull’asse delle ordinate e la quantità domandata/ offerta su quella delle ascisse, costruisci un grafico relativo alla domanda e all’offerta di un prodotto immesso sul mercato a prezzo alquanto elevato. PERCORSO

4 L’economia di mercato

economia

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E LEZION

4

Memo LESSICO

Il termine ► oligopolio deriva dal greco ed è formato dall’aggettivo oligos (“poco”) e dal verbo polein (“vendere”); esso indica la situazione in cui l’offerta è concentrata nelle mani di pochi soggetti. Il termine ► monopolio deriva dal greco ed è formato dall’aggettivo monos (“uno solo”) e dal verbo polein (“vendere”); indica la situazione in cui l’offerta è concentrata nelle mani di un solo soggetto.

Le principali forme di mercato

VIDEO START Dal monopolio alla libera concorrenza AUDIOTESTO

La nozione di forma di mercato  Si parla di forme di mercato in relazione alle

diverse condizioni in cui compratori e venditori si trovano ad agire. Il comportamento degli imprenditori e dei consumatori è infatti diverso a seconda che una data merce sia prodotta da un solo soggetto o da più soggetti in concorrenza tra loro. Nel primo caso il produttore gode di un’ampia libertà nella determinazione del prezzo, visto che non ha concorrenti. Nel secondo, invece, gli imprenditori devono porre attenzione nello stabilire i prezzi e fare leva su caratteristiche del prodotto che possano risultare vincenti rispetto a quelle della concorrenza. Le forme di mercato più diffuse nella realtà corrispondono alla concorrenza imperfetta e all’► oligopolio. Esistono inoltre anche situazioni di ► monopolio, sottoposte a controllo normativo.

La concorrenza imperfetta  La concorrenza imperfetta, o concorrenza mono-

polistica, si caratterizza per il fatto che ci sono molti consumatori a rappresentare la domanda, molte imprese a costituire l’offerta e i prodotti sono differenziati tra loro. In questa forma di mercato, che è una delle più diffuse, i prodotti offerti dalle varie imprese sono simili come tipologia, ma diversi per qualità, per modalità di confezione o per semplice percezione psicologica dovuta alla pubblicità. Giocando su queste differenze le imprese praticano prezzi diversi, facendo leva su questa o quella caratteristica per attirare la clientela. ESEMPIO   Per avere un’idea concreta della diffusione di questa forma di mercato, pensia-

mo ai settori del commercio al minuto, dell’artigianato, dei pubblici esercizi (ristoranti, bar ecc.).

L’oligopolio  L’oligopolio è una forma di mercato caratterizzata dal fatto che l’of-

ferta è concentrata nelle mani di poche grandi imprese, ciascuna delle quali rappresenta una rilevante quota del mercato, mentre la domanda è frazionata tra numerosi compratori. In questa forma di mercato è molto difficile, se non impossibile, l’ingresso di nuove imprese, per il fatto che quelle esistenti hanno grandi dimensioni e dispongono sia di elevati capitali sia di impianti tecnologicamente molto avanzati. Solitamente le imprese che operano nell’oligopolio producono merci differenziate, come nel caso dell’industria automobilistica: si parla, in tale ipotesi, di oligopolio differenziato o imperfetto. Se invece i prodotti hanno caratteristiche omogenee, come nel settore dell’acciaio, si ha l’oligopolio indifferenziato o perfetto.

Il monopolio  Si ha monopolio quando la domanda è frazionata tra numerosi compra-

ESPANSIONE L’oligopolio e l’equilibrio di Nash

330

tori, mentre l’offerta è concentrata in un solo operatore, il quale, non avendo concorrenti, può influire sulle condizioni di mercato, in particolare sul prezzo. Il monopolista, data la sua posizione di “dominatore” del mercato, può stabilire direttamente il prezzo oppure determinare la quantità di merce da vendere, accettando di conseguenza il prezzo che si forma sul mercato. In pratica, tende a fissare un prezzo o una quantità da offrire per ottenere il massimo profitto. È molto difficile che nella realtà si determinino situazioni di monopolio, dal momento che la globalizzazione dei mercati rende praticamente impossibile l’affermazione di un’impresa come unica offerente. Sono invece diffusi, in relazione alla fornitura di determinati servizi, i monopoli pubblici, che sono monopoli legali, in quanto è la legge a riconoscere l’esclusiva di determinati prodotti o servizi allo Stato (come il monopolio sui tabacchi o sul gioco del lotto). Talora la legge prevede monopoli privati, come nel caso della concessione dei brevetti industriali e del diritto d’autore.


competenze in campo

mi riguarda perché...

1 Completa lo schema

SPUNTO DI RIFLESSIONE

FORME DI MERCATO concorrenza

• molti consumatori • produttori • prodotti

• molti

ESERCIZIO INTERATTIVO

2

• molti • un solo

Osserva e rifletti In quale forma di mercato rientra la produzione di automobili? È facile o difficile entrare in questa forma di mercato? Perché?

3

Completa il testo

ESERCIZIO INTERATTIVO

Una delle più diffuse forme di è l’oligopolio, in cui operano imprese di grandi . Esso si definisce differenziato, o , se si riferisce alla produzione di beni della stessa tipologia, ma con diverse.

4

41

I prezzi dei prodotti sono diversi in relazione alle possibili forme di mercato. La realtà concorrenziale con la quale ti confronti maggiormente nella vita quotidiana quando acquisti i beni di consumo è sicuramente la concorrenza imperfetta o monopolistica, in cui le differenze di prezzo tra i prodotti offerti sono spesso legate a diversi livelli di qualità o a tecniche di confezionamento e di presentazione più suadenti.

Il gioco del “Monopoli”

• pochi

monopolio

E LEZION

Rifletti e rispondi La vendita dei tabacchi corrisponde a un monopolio statale. Dal 2013 è vietata la vendita di tabacco ai minorenni, pena severe sanzioni monetarie e la sospensione della licenza commerciale. Sei d’accordo su questo provvedimento normativo? È sufficiente, a tuo parere, per distogliere i giovanissimi dal dannoso vizio del fumo? PERCORSO

Conosci certamente “Monopoli”, uno dei giochi da tavolo più diffusi, in cui ogni giocatore ha l’obiettivo di arrivare al controllo del mercato immobiliare. Ciò fa indubbiamente pensare al mercato del monopolio. L’idea del “Monopoli” venne nel 1903 a un’attrice americana, Lizzie Magie; il suo funzionamento era simile a quello attuale, ma ammetteva la cooperazione tra i giocatori, che potevano decidere di versare l’affitto in una quota comune e non al proprietario, e non prevedeva la formazione di monopoli. Una nuova versione del gioco, “Monopoly Empire”, prevede come obiettivo non più la conquista del mercato immobiliare, ma l’acquisizione della maggioranza azionaria di grandi e note imprese multinazionali.

Le concentrazioni tra imprese È possibile che sul mercato si formino situazioni di monopolio economico quando due o più società (in genere s.p.a.) si uniscono tra loro. Si parla in questi casi di fusione societaria, che può realizzarsi per incorporazione o per unione. Nel primo caso una o più società sono assorbite da una società già esistente; per esempio, un gruppo bancario in espansione assorbe istituti bancari preesistenti, mantenendo invariata la struttura societaria. La fusione per unione avviene invece quando due o più società danno vita a un nuovo ente; per esempio due istituti di credito si uniscono per dare vita a un nuovo gruppo bancario, assumendo una nuova denominazione e un’adeguata struttura societaria.

4 L’economia di mercato

economia

331


E LEZION

5

Memo LESSICO

Il termine ► holding deriva dal verbo inglese to hold (“stringere”, “tenere”, e, quindi, “controllare”) ed è sinonimo di società finanziaria, cioè di società che detiene azioni di altre società. La parola trust ha come primo significato quello di “fiducia”, “credito”.

Gli accordi tra le imprese e la normativa antitrust

VIDEO START Autorità antitrust e sanzioni AUDIOTESTO

Le forme di coalizione tra le imprese  È frequente che si costituiscano intese

tra più imprese allo scopo di consolidare il loro potere e la loro influenza sul mercato; le più diffuse forme di coalizione sono i cartelli, i consorzi, i trust e le ► holding trust. I cartelli sono accordi temporanei in base ai quali le imprese aderenti, pur mantenendo ciascuna la propria autonomia, stabiliscono alcune politiche economiche comuni in relazione a uno stesso prodotto, quali la fissazione del prezzo di vendita, la determinazione del volume produttivo, la cura della pubblicità o l’acquisto delle materie prime necessarie alla loro attività. ESEMPIO   È un importante cartello l’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi produttori di

petrolio, che periodicamente fissa i limiti massimi di produzione del greggio, al fine di influire sul livello dei prezzi di mercato.

I consorzi sono contratti tramite i quali imprese che operano nello stesso settore danno vita a un’organizzazione basata su strategie condivise, come l’acquisto comune delle materie prime, la fissazione degli stessi prezzi di vendita ecc. (pensiamo al consorzio dei produttori di latte). I trust si realizzano quando più imprese si riuniscono sotto una direzione comune che agisce in rappresentanza di tutto il gruppo e stabilisce strategie aziendali unitarie. ESEMPIO   Storicamente la prima forma di trust si realizzò negli Stati Uniti nel 1882, con

la Standard Oil, un colosso petrolifero che operava nei settori della produzione, del trasporto, della raffinazione e commercializzazione dell’“oro nero”.

Le holding trust sono coalizioni che si costituiscono attraverso il sistema delle partecipazioni azionarie. La holding, denominata anche società capogruppo o società madre, è una società finanziaria che, attraverso il controllo azionario di altre società, decide e coordina la politica aziendale di tutto il gruppo.

La legge antitrust e i suoi obiettivi  Le coalizioni tra imprese di grandi dimen-

sioni possono dare origine a situazioni di monopolio, con gravi svantaggi di ordine economico e sociale. L’offerta è infatti concentrata in un solo operatore, il quale, senza concorrenti, può influire sulle condizioni di mercato, in particolare sul prezzo. In Italia è operante una legge antitrust, il cui scopo è di evitare i pericoli del monopolio vietando le coalizioni tra imprese che abbiano l’effetto di impedire o di restringere il gioco della concorrenza. Allo scopo di controllare le concentrazioni tra imprese, questa legge ha istituito l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, un organo collegiale, con sede a Roma. Il compito dell’Autorità garante è quello di vigilare sugli accordi tra imprese e su altre operazioni potenzialmente riduttrici della libera concorrenza. A tal fine, quando si procede a un’operazione di concentrazione il cui valore economico sia elevato, le imprese interessate devono comunicarlo all’Autorità garante, che dovrà valutare la legittimità dell’operazione. Nell’ipotesi in cui l’Autorità verifichi infrazioni da parte delle imprese, essa le richiama all’eliminazione delle infrazioni e, nei casi più gravi, dispone l’applicazione di sanzioni amministrative di carattere pecuniario.

ESPANSIONE La normativa antitrust dell’Unione europea

332

Le multinazionali  Il fenomeno della concentrazione di più imprese e della loro espansione economica acquista particolare rilievo nel caso delle “multinazionali”, imprese di grandi dimensioni che possiedono o controllano filiali di produzione e di vendita in diversi Stati. La struttura delle multinazionali corrisponde a quella delle holding trust e consente loro un’espansione territoriale capillare; la società madre “tiene le fila” di tutto il gruppo, decide le strategie operative e gli investimenti da effettuare, determina i prezzi da praticare e sceglie i mercati in cui operare.


competenze in campo

mi riguarda perché...

1 Completa la tabella

SPUNTO DI RIFLESSIONE

COALIZIONI TRA IMPRESE Cartello

Imprese autonome che danno vita a economiche Imprese autonome che operano con condivise

Trust

trust

Più imprese con una

comune

Si basano sulle azionarie e sulla presenza di una società

Osserva e rifletti Su che cosa si basano le organizzazioni consortili? Che differenza hanno rispetto ai trust?

3

Completa il testo La legge , che si propone di evitare situazioni di monopolio, prevede che uno specifico organo, l’Autorità della e del , vigili sugli tra le imprese e controlli che venga rispettato il principio della concorrenza.

4

Risolvi il caso Viene costituito un ente che coordina gli interventi pubblici e controlla l’attività dei privati sulla bonifica del territorio di competenza, occupandosi di sicurezza idraulica, di gestione delle acque destinate all’irrigazione, di tutela del patrimonio ambientale. Si tratta di un cartello o di un consorzio? Motiva la risposta. PERCORSO

51

La normativa italiana, grazie alla legge antitrust, cerca di proteggere noi consumatori dal rischio che si formino sul mercato situazioni di monopolio in seguito ad accordi o a specifiche strategie da parte di imprese di grandi dimensioni; tali manovre potrebbero infatti condurre alla formazione di prezzi molto elevati e a una minore attenzione alla qualità dei prodotti.

La normativa antitrust nei Paesi dell’Unione europea

ESERCIZIO INTERATTIVO

2

E LEZION

L’Unione europea ha adottato norme specifiche per vietare pratiche non concorrenziali tra le imprese; in particolare è vietata la concentrazione tra imprese che possono assumere una posizione dominante nel mercato europeo ed essere pertanto in grado di ostacolare in modo significativo la concorrenza. Stabilisce l’art. 81 del Trattato istitutivo della Comunità europea: «Sono incompatibili con il mercato comune e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all’interno del mercato comune».

� Lavorate a coppie per predisporre una lezione che approfondisca il tema delle imprese multinazionali, cercando in particolare di comprenderne il ruolo nei differenti contesti sociali ed economici in cui sono collocate. ǬǬ Decidete l’impostazione da dare alla lezione. Per esempio: parlerete dalla cattedra, userete prevalentemente la lavagna o, se c’è in classe, la LIM; ricorrerete a metodi alternativi alla lezione frontale, come presentazioni in PowerPoint, video ecc. ǬǬ Alla fine della lezione, valuterete l’efficacia della vostra prova tenendo conto del parere dei compagni/ studenti e di quello del vostro (o della vostra) insegnante.

4 L’economia di mercato

economia

333


PERCORSO

MERCATO

4 / Sintesi con la mappa

insieme di contrattazioni

Tipologie: • mercato locale, nazionale, internazionale • mercato all’ingrosso, al dettaglio

fattori che la influenzano

• gusti personali • reddito • pubblicità • prezzo

legge della domanda

elasticità della domanda

• domanda • domanda • domanda • domanda

legge dell’offerta

elasticità dell’offerta

quando domanda e offerta coincidono si forma un prezzo di equilibrio

DOMANDA

OFFERTA

Elementi: • soggetti • beni o servizi • prezzo

rigida anelastica neutrale elastica

concorrenza imperfetta (o monopolistica) FORME DI MERCATO

oligopolio monopolio

COALIZIONI TRA IMPRESE

BORSA VALORI

• cartelli • consorzi • trust • holding trust

legge antitrust

titoli trattati

• azioni • obbligazioni • titoli di Stato

indice di Borsa operatori

336

• venditori • compratori • speculatori

quotazione di Borsa


PERCORSO

4 / Sintesi discorsiva

1 Il mercato

Le nuove parole

E

LEZION

Il mercato è l’insieme delle contrattazioni tra venditori e compratori per lo scambio di beni o servizi. I suoi elementi costitutivi sono i soggetti che vi operano, i beni o i servizi scambiati e il prezzo. Dal punto di vista geografico si distinguono: il mercato locale, il mercato nazionale, il mercato internazionale, in cui operano venditori e compratori di diversi Paesi. Per quanto concerne la quantità e la destinazione della merce esistono: il mercato all’ingrosso e il mercato al dettaglio. Il mercato si basa sulla libertà di concorrenza tra le imprese, che garantisce una migliore qualità dei prodotti e prezzi contenuti.

2 La domanda

E

LEZION

Nel mercato, la domanda è la quantità di beni o di servizi che i consumatori sono disposti ad acquistare in un determinato momento a un dato prezzo. Essa è condizionata dai gusti personali, dal reddito, dalla pubblicità e, soprattutto, dal prezzo, rispetto al quale è inversamente proporzionale (legge della domanda). L’intensità con cui varia la domanda rispetto alle variazioni di prezzo si definisce elasticità della domanda.

3 L’offerta e la formazione del prezzo

E

LEZION

L’offerta, che corrisponde alla quantità di beni e servizi che le imprese sono disposte a vendere, è direttamente proporzionale al prezzo (legge dell’offerta). Viceversa, il prezzo è funzione inversa dell’offerta. Sul mercato si forma un prezzo di equilibrio, in corrispondenza del quale la domanda e l’offerta di un bene o di un servizio coincidono.

4 Le principali forme di mercato

E

LEZION

In relazione al numero di venditori e di compratori e alle condizioni in cui operano, si individuano diverse forme di mercato. La concorrenza imperfetta ricorre quando molti consumatori richiedono a numerose imprese beni o servizi di natura simile ma differenziati tra loro. Il mercato di oligopolio si riferisce alle situazioni in cui l’offerta è concentrata in poche imprese di grandi dimensioni che offrono il loro prodotto a molti consumatori. Si ha invece un monopolio quando l’offerta è concentrata in una sola impresa.

5antitrust Gli accordi tra le imprese e la normativa

E

LEZION

AUDIOSINTESI

Per consolidare il proprio potere, le imprese possono concludere tra loro diversi accordi, tra cui i cartelli, i consorzi, i trust e i gruppi societari costituiti secondo il modello delle holding trust. Per evitare che gli accordi tra imprese si traducano in posizioni dominanti sul mercato, è in vigore una legge antitrust, che affida a un’Autorità garante il compito di vigilare sul rispetto della libertà di concorrenza. PERCORSO

Mercato ► Insieme delle contrattazioni tra venditori e compratori per scambiare beni o servizi. Market Domanda ► Quantità di beni o di servizi che i consumatori sono disposti ad acquistare in un dato mercato, in un certo momento, a un determinato prezzo. Demand Offerta ► Quantità di beni o di servizi che le imprese sono disposte a cedere a un dato prezzo, in un certo mercato, in un determinato momento. Supply Prezzo di equilibrio ► Prezzo in relazione al quale domanda e offerta coincidono. Equilibrium price Concorrenza imperfetta (o monopolistica) ► Forma di mercato in cui numerose imprese offrono prodotti simili, ma differenziati tra loro, a moltissimi consumatori. Imperfect competition (or monopolistic competition) Oligopolio ► Forma di mercato in cui operano poche imprese di grandi dimensioni. Oligopoly Monopolio ► Forma di mercato in cui l’offerta è concentrata in un solo operatore, pubblico o privato.

4 L’economia di mercato

Monopoly

economia

337


Sintesi discorsiva

6 Il mercato dei titoli: la Borsa valori

E

LEZION

Il mercato dei titoli è la Borsa valori, che registra le quotazioni dei titoli e le riporta sinteticamente in uno specifico indice. I titoli di credito trattati in Borsa sono azioni, obbligazioni e titoli di Stato. I soggetti che operano in Borsa sono i venditori, che emettono titoli per procurarsi denaro (imprese e Stato), i compratori, ossia i risparmiatori che investono i loro risparmi, e gli speculatori, che scommettono sulle variazioni nel tempo dei prezzi dei titoli.

PERCORSO

4 / Verifica

Borsa valori ► Mercato in cui si contrattano titoli, sia privati sia pubblici.

VERIFICA INTERATTIVA

Stock exchange

FLASHCARDS

Tutti devono sapere che... 1 Completa la tabella MONOPOLIO

CONCORRENZA

l’offerta è concentrata in una

vi operano

sola

imprese che offrono prodotti

l’offerta è costituita da a prezzi

imprese di dimensioni

Verifica le tue conoscenze di base 2

Scegli la risposta

1. L’andamento della domanda dipende: a. dal reddito del consumatore b. dal reddito del produttore c. dalla politica economica del Governo d. dalle variazioni di Borsa 2. Il prezzo di equilibrio è: a. fissato dallo Stato b. quello in relazione al quale domanda e offerta coincidono c. il prezzo massimo che i consumatori sono disposti a pagare d. il prezzo minimo a cui i venditori sono disposti a vendere 3. Le partecipazioni azionarie tra più imprese danno vita a: c. un cartello a. un trust d. un consorzio b. una holding trust

338

4. La normativa antitrust è finalizzata a evitare: a. la formazione di monopoli dannosi per l’economia b. che i prezzi del mercato siano troppo bassi c. che la domanda globale sia troppo elevata d. forme di concorrenza sleale 5. Corrisponde all’andamento nel tempo delle quotazioni di Borsa: a. il listino b. il fixing

c. la quotazione d. l’indice

6. L’oligopolio in cui si producono merci differenziate è di tipo: a. perfetto b. imperfetto c. diretto d. indiretto


Verifica Potenzia le tue abilità 3

Trova la parola nascosta 1 3 4

6

2

5

7 8

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10 11

1. Quelli personali incidono sulla domanda individuale. 2. È l’elemento che, più degli altri, condiziona la domanda. 3. È direttamente proporzionale al prezzo.  4. Può essere locale, nazionale o internazionale.  5. Si costituiscono quando più imprese si riuniscono sotto una direzione comune.  6. Corrisponde

alla forma di mercato in cui l’offerta è concentrata in un’unica impresa.  7. È inversamente proporzionale al prezzo.  8. È il tipo di mercato in cui i prodotti vengono venduti ai consumatori.  9. Vi si contrattano titoli.  10. È il ruolo dei risparmiatori nel mercato dei titoli.  11. Corrisponde alla forma di mercato in cui operano poche imprese di grandi dimensioni.

Sviluppa le tue competenze 4

7

Rispondi alle domande

1. Che cosa affermano, rispettivamente, la legge della domanda e quella dell’offerta? 2. Che cosa influenza l’andamento dei titoli in Borsa?

5

Risolvi i casi

1. Alcuni coltivatori diretti si recano ogni mattina nelle piazze delle città vicine per vendere i prodotti dei loro fondi. I prezzi esposti, pur riferendosi a prodotti simili, sono diversi da banco a banco. Come si spiega ciò? 2. Supponiamo che i principali istituti bancari italiani si accordino per praticare ai rispettivi clienti le stesse condizioni economiche. È ammissibile tale comportamento? In base a quali considerazioni?

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Esponi la tua opinione

1. Nel mercato agricolo accade che alcuni prodotti, come le mele, non siano posti tutti in vendita nel momento della produzione, ma vengano conservati e immessi a poco a poco sul mercato. Quale scopo si persegue, secondo te, attraverso questa immissione graduale nel mercato? 2. Le fusioni tra imprese di grandi dimensioni sono oggi numerose, soprattutto nel settore bancario. Secondo te, quali vantaggi intendono realizzare le imprese attraverso tali politiche di concentrazione?

Comprendi e rifletti

■ La tutela di una libera concorrenza leale Per far sì che la libertà di concorrenza tra le imprese si sviluppi in modo corretto, la legge reprime una serie di comportamenti, considerati atti di concorrenza sleale: • gli atti idonei a creare confusione con i prodotti concorrenti, per far credere che il proprio prodotto provenga da un’altra impresa, più nota presso i consumatori. Essi si sostanziano essenzialmente nell’imitazione servile dei prodotti altrui; • gli atti di denigrazione dei prodotti di altre imprese, che consistono nella diffusione, soprattutto attraverso i canali pubblicitari, di notizie e apprezzamenti sui prodotti della concorrenza volti a determinarne il discredito. Si possono realizzare atti di denigrazione attraverso la pubblicità comparativa (con cui vengono messe a confronto le qualità positive del proprio prodotto con quelle negative dei prodotti concorrenti) qualora le informazioni fornite non siano oggettive; • gli atti non conformi alla correttezza professionale e idonei a danneggiare l’azienda di altri, come lo spionaggio industriale. Se un imprenditore ritiene di aver subito atti di concorrenza sleale può presentare denuncia all’autorità giudiziaria, la quale può proibirne la continuazione, assumere gli opportuni provvedimenti affinché ne siano eliminati gli effetti e condannare l’autore al risarcimento dei danni.

1. Quali comportamenti corrispondono ad atti di concorrenza sleale? 2. Sapresti fare qualche esempio concreto in cui, secondo te, si potrebbe parlare di concorrenza sleale? PERCORSO

4 L’economia di mercato

economia

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