Anno XXVII - n.1 - 1,50 euro
E ditoriale Targhe: una svista pericolosa
Il Decreto Sicurezza è, insieme al reddito di cittadinanza e al superamento della Fornero, uno dei provvedimenti più pubblicizzati dall’esecutivo italiano a guida “gialloverde”. E’ impossibile che il Governo della Repubblica di San Marino e la sua rete diplomatica non abbiano mai avuto modo di conoscerne i contenuti, anticipati praticamente da quando c’è il Premier Antonio Conte a fare da garante al contratto siglato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Sapevano tutti che c’era questo Decreto, come tutti sanno che la Juventus ha comprato Cristiano Ronaldo. Che poi tutti l’avessero anche letto o avessero cercato di comprenderne davvero le potenziali conseguenze, è un altro discorso. Del resto, perché interessarsi alle leggi di un altro Paese? Solo perché l’Italia è il primo e principale partner commerciale, ci sono solo 6.000 frontalieri italiani che salgono sul Monte Titano ogni giorno e migliaia di italiani risiedono in Repubblica e altrettanti sammarinesi risiedono in Italia? Ma lo stesso vale per la privacy, legiferata a fine anno, quando in Europa il GDPR è entrato in vigore a fine maggio. Accorgersi sempre in ritardo di queste cose è un merito che non vanta solo a questo Governo, il quale però ora è chiamato a risolvere la questione delle targhe sammarinesi velocemente. Non sembrano purtroppo esistere scorciatoie ma si deve rimettere mano al testo italiano: non sarà una cosa facile e la soluzione va trovata prima possibile. Daniele Bartolucci
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 11 Gennaio 2019
“Passaggio all’IVA, banche e pensioni”
I mprese
Aumentano i lavoratori occupati
Il Presidente ANIS Rossini fa il punto sull’anno che si è concluso e indica le priorità dell’Associazione degli Industriali per il 2019 a pag.2
S volta
Immobili, ok alla vendita a stranieri
a pag.3
C ultura
Il 2019 si preannuncia un anno complesso ed estremamente delicato. “Va risolto il problema del settore bancario – spiega il Presidente ANIS Neni Rossini - sia per il peso che ha sul Bilancio dello Stato sia perché le imprese hanno assoluta necessità di banche in grado di sostenerle con risorse e capacità. Altro tema importante è quello del passaggio dalla monofase al sistema IVA che, ci è stato confermato, partirà il 1 gennaio 2020. L’IVA semplificherà l’interscambio, e potremo finalmente chiedere all’Ue il superamento del T2 e l’inserimento delle nostre imprese nell’Intrastat. Nel 2019 verrà presentato il testo e l’Ufficio Tributario sarà oggetto di un processo di riorganizzazione di ristrutturazione per sostenere l’operatività delle nuove imposte indirette”. Servizio alle pagg. 6-7
La “Divina Commedia” del Titano
alle pag.8-11
spazio riservato all’indirizzo