Fixing 2023 nr. 1

Page 1

E ditoriale

Attrattivi Ma oltre il “pieno”

La decisione del Governo Meloni di non rinnovare gli sconti sulle accise dei carburanti tra inizio e fine dicembre ha riportato i prezzi dei distributori italiani alle stelle. Ovviamente è subito montata la protesta di utenti e imprese, con annessa “spedizione” della Guardia di Finanza affinché verificasse che non ci fossero speculazioni. Nel circondario di San Marino, però, il fenomeno scaturito da questi aumenti è ben diverso e già sperimento in altri momenti storici, anche recenti: è partita la corsa al “pieno” oltreconfine, alla ricerca di un risparmio che diventa consistente, anche senza l’effetto della Smac. Un’attrattività che a San Marino purtroppo ricorda quella di tanto tempo fa, quando conveniva davvero comprare tutto, dalla tecnologia ai consumabili, ma anche e soprattutto fare business. Quel passato non esiste più sotto certi punti di vista, ma non resta solo “il pieno” ad essere competitivo: lo dimostrano le recenti lodi al polo della nutraceutica e degli integratori, ma anche le tante, tantissime eccellenze imprenditoriali che qui sul Monte Titano continuano a sviluppare. Ed è su queste leve che San Marino dovrebbe puntare per tornare ad essere attrattivo per le imprese, ma anche per i lavoratori e perché no, anche per gli acquisti. Il 2022 ha portato una boccata d’ossigeno all’economia sammarinese, con numeri positivi per numero di aziende e occupati, ora si deve mettere a regime questo miglioramento e investire su quelle leve che possano diventare attrattive. Dopo pandemia, guerra, supply chain in crisi, bollette salate e tutto il resto, sarebbe bello poter scrivere e raccontare finalmente di questo rinnovato fascino.

L’anno delle tre E: Europa Energia ed Economia

Il 2023 è l’anno decisivo per l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea (con l’auspicio che questo passaggio porti anche all’introduzione dell’IVA), ma anche per scelte ormai non più rinviabili come sugli energetici, sui quali San Marino deve assolutamente progettare e realizzare la sua autonomia rispetto all’esterno. Europa ed Energia sono due delle tre E del 2023, sintetizza la Presidente ANIS, Neni Rossini, in vista dell’Assemblea pubblica del 26 gennaio, “la terza è l’Economia reale, quella che rappresentiamo e che ha saputo superare crisi e pandemia e che ha tutto il potenziale per proiettare San Marino verso un futuro più sostenibile a livello economico e sociale”. Per questo ora “servono politiche industriali per favorire lo sviluppo economico”.

Bartolucci alle pagg. 6-7

spazio riservato all’indirizzo alle pagg.8-11 a pag.4 a pag.3 Le ceramiche di “Cicci” Cellarosi La “prima casa” e le sovvenzioni C ultura E dilizia Occupazione: mille in più in un anno L avoro
- n.1 - 1,50
Neni Rossini illustra l’agenda 2023 di ANIS: “Investimenti strategici per l’autonomia energetica e politiche per lo sviluppo delle imprese” Anno XXXI
euro
13
2023
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì
Gennaio

In applicazione di quanto previsto dall’articolo 4, comma 2 della Legge 31 marzo 2015 n. 44, così come modificato dall’articolo 20, comma 1 della Legge 22 dicembre 2015 n. 189, tenuto conto delle finalità sociali e dell’andamento dei tassi effettivi di mercato comunicato da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, sentite le Associazioni di categoria del settore bancario e finanziario e le Associazioni dei consumatori giuridicamente riconosciute, il Decreto Delegato numero 166 del 2022 definisce i seguenti Spread Massimi applicabili ai prestiti assistiti dal contributo statale. Le “categorie” temporali sono tre, vediamole assieme con i relativi spread massimi.

1 - durata fino a 15 anni: Spread Massimo 3,40% 2 - durata da 16 a 20 anni: Spread Massimo 4,30%

E steri

3 - durata da 21 a 25 anni:

Spread Massimo 4,90%

La determinazione dello Spread Massimo si intende da applicarsi sia ai mutui a tasso fisso sia, nella medesima percentuale, ai mutui a tasso variabile, che vengono stipulati entro la data del 30 settembre 2023.

Tasso effettivo medio In applicazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 2 della Legge 31 marzo 2015 n. 44, così come modificato dall’articolo 20, comma 2 della Legge n. 189/2015, il tasso di interesse effettivo medio rilevato, per l’anno 2021, da BCSM, per i mutui

stipulati a tasso fisso è determinato nella misura di 3,2620% mentre per i mutui stipulati a tasso variabile è determinato nella misura di 3,2426%. La definizione dello spread massimo e del tasso d’interesse nominale è da applicarsi fino al 30 settembre 2023 ai prestiti assistiti dal contributo statale di cui alla Legge n. 44 del 2015 e s.m.

Le definizioni Bankitalia ha pubblicato sul proprio portale una sorta di “dizionario”. Mutuo a tasso fisso - Il tasso di interesse resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del mutuo. Lo svantaggio è non poter sfruttare eventuali riduzioni dei tassi di mercato che dovessero verificarsi nel tempo. Il tasso fisso è consigliato a chi teme che i tassi di mercato possano crescere e fin dal momento della firma del contratto vuo-

le essere certo degli importi delle singole rate e dell’ammontare complessivo del debito da restituire. A fronte di questo vantaggio l’intermediario spesso applica condizioni più onerose rispetto al mutuo a tasso variabile. Mutuo a tasso variabile - Il tasso di interesse può variare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza perché segue le oscillazioni di un parametro di riferimento, di solito stabilito sui mercati monetari e finanziari. Il rischio principale è un aumento dell’importo delle rate. È bene aver presente che l’effetto di un rialzo dei tassi ha un impatto più rilevante sui mutui con scadenza più lunga. A parità di durata, i tassi variabili all’inizio sono più bassi di quelli fissi, ma possono aumentare nel tempo, facendo così aumentare l’importo delle rate.

B

CSM

BCE: estesa la linea di liquidità

Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di estendere le sue linee di pronti contro termine temporanee con le banche centrali di Albania, Andorra, Ungheria, Macedonia del Nord, Romania e San Marino. La dimensione e i parametri operativi dei singoli accordi rimarranno invariati. Le linee swap e repo dovevano scadere il 15/1/2023 e sono ora prorogate fino al 15 gennaio 2024. Nel contesto della persistente incertezza derivante dal perdurare della guerra russa in Ucraina e delle connesse ripercussioni economico-finanziarie sull’economia mondiale e sui mercati finanziari , le linee sono concepite per evitare effetti di ricaduta nei mercati finanziari e nelle economie dell’area dell’euro e salvaguardare la corretta trasmissione della politica monetaria della BCE. Questi accordi temporanei integrano le linee di swap permanenti della BCE e gli accordi pronti contro termine EUREP., anch’esso prorogato fino al 15/01/2024.

Il 2023 sarà l’anno dell’Accordo di Associazione tra San Marino e l’Ue, per questo motivo la Segreteria agli Esteri in collaborazione con la SUMS e con il Centro di Ricerche per le Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha organizzato un ciclo di incontri pubblici per approfondire il tema. “L’Europa e noi”, questo il titolo scelto per la programmazione che, come annunciato da Luca Beccari (segretario Affari Esteri), Michele Chiaruzzi (direttore Centro per le Relazioni Internazionali Unirsm) e Marino Albani (presidente Sums), partirà dal 25 gennaio e proseguirà con un incontro al mese fino a giugno.

Tema protagonista anche dalla Commissione Esteri riunitasi questa settimana e che ha visto in seduta

segreta proprio l’approfondimento sulle trattative in corso. Proprio in questa occasione è stato confermato l’annunciato incontro con il vice presidente della Commissione Europea, Maroš Šefčovič. La visita è prevista infatti per il 20 gennaio prossimo e a tal proposito il Segretario Beccari ha invitato i commissari a presenziare all’Udienza con la Reggenza, a cui seguirà, come da programma, l’incontro con la Commissione stessa. A segurie anche l’annuncio che la Repubblica di San Marino partecipe-

rà al prossimo summit della Comunità politica europea, previsto per la primavera 2023 in Moldavia. La notizia è interessante e riferita alla spiacevole quanto incomprensibile decisione di escludere dalla precedente riunione proprio San Marino, Monaco e Andorra, ovvero i tre Paesi che stanno trattando l’Accordo di Associazione. “Diversamente”, ha spiegato il Segretario agli Esteri, Beccari, “ora questa è una scelta di buon senso, visto che stiamo affrontando sfide identiche ad altri paesi”.

L’industria dell’UE si trova di fronte a una sfida epocale di decarbonizzazione e ha urgente bisogno di strumenti come il fondo per l’innovazione ETS per implementare soluzioni a basse emissioni di carbonio e costruire modelli di business. Alla luce dei prossimi triloghi su ETS/RePowerEU, il direttore generale di BusinessEurope Markus J. Beyrer ha dichiarato: “L’industria europea sta affrontando molteplici sfide fondamentali nel suo percorso di decarbonizzazione. I prezzi dell’energia drammaticamente elevati, insieme al divario tra gli obiettivi climatici dell’UE e quelli di altri attori sta minando la competitività dell’industria europea in modo così drastico che la deindustrializzazione è in atto mentre parliamo, con il rischio sempre maggiore che le chiusure temporanee

degli impianti diventino permanenti.Inoltre, l’Inflation Reduction Act (IRA) e la sua i sussidi associati creano invece un rischio reale che gli investimenti a basse emissioni di carbonio vengano spostati dall’UE agli Stati Uniti. In questo momento precario, è essenziale che l’UE migliori il clima degli investimenti per la decarbonizzazione dell’industria. Tuttavia, i ministri delle finanze dell’UE in questo momento stanno cercando di fare l’esatto contrario: proponendo di destinare nuovamente i fondi desti-

nati all’ETS Innovation Fund per finanziare le spese di RePowerEU, il Consiglio suggerisce di disattivare in gran parte uno dei pochi strumenti dedicati a sostenere soluzioni innovative a basse emissioni di carbonio sviluppate e utilizzate dall’industria nell’UE. Nei prossimi triloghi, i ministri delle finanze devono abbandonare questa idea e tornare invece alla proposta originaria della Commissione, che avrebbe sfruttato la flessibilità insita nella riserva stabilizzatrice del mercato dell’ETS.”

“L’Europa e noi”: al via un ciclo di incontri sul futuro Accordo di Associazione all’UE
Il DD nr. 166 del 2022: per la prima il 3,40%, per la seconda il 4,30% e per la terza il 4,90% Prestiti assistiti, spread e tasso d’interesse nominale Sono 3 le “categorie temporali” previste: sino a 15 anni, da 16 a 20 e da 21 a 25 Definizione dello spread massimo Durata Spread Massimo Fino a 15 anni 3,40% Da 16 a 20 anni 4,30% Da 21 a 25 anni 4,90% Tasso effettivo medio Mutui stipulati a tasso fisso 3,2620% Mutui stipulati a tasso variabile 3,2426%. Elab.graficaacuradiSanMarinoFixing.Fonte:CGG
Alessandro Carli
B
2 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023
Gli Industriali: “Urgente uno strumento come il fondo per l’innovazione ETS”
usinessEurope

avoro

Oltre mille dipendenti in più in dodici mesi

Novembre 2022 su novembre 2022: crescono anche le imprese

Anche nel mese di novembre è proseguita la crescita del sistema-Paese: a evidenziarlo è il “cruscotto” dell’UPECEDS, L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino che, a partire dai numeri delle “forze di lavoro”, conferma il netto miglioramento dello stato di salute di San Marino rispetto allo stesso mese del 2021. Il totale delle “forze” – quindi dipendenti, indipendenti e disoccupati –è passato da 23.000 a 23.739 (+739), trainato dai primi: in 12 mesi difatti hanno fatto registrare un incremento di oltre mille unità (da 20.341 a 21.379). Scendono invece gli indipendenti (da 1.632 a 1.587) così come i disoccupati (da 1.027 a 773). Interessanti i dati di quelli “in senso stretto” che si sono ridotti a 473 quando a novembre 2021 erano invece 713. Zoomando i disoccupati totali “per titolo

I talia

di studio”, quelli con il diploma universitario sono 73, 138 invece quelli con la laurea.

Il settore privato I lavoratori dipendenti del settore provato per ramo di attività economica, all’ultima rilevazione, sono risultati essere 17.583 (erano 16.616 l’anno prima) con le attività manifatturiere che ne “assorbono” oltre 7 mila (per la pre-

cisione 7.059, in netto aumento rispetto ai 6.753 del penultimo mese dello scorso anno) nonostante una moderata contrazione delle imprese manufatturiere che operano sul Monte (da 503 a 496). Il totale delle aziende private però è in crescita: a novembre 2022 ne sono state registrate 5.142, più di 100 rispetto a novembre 2021 (5.029). Tornando ai dipendenti privati,

quelli part-time sono risultati essere 2.521: 732 operano nel “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli”, 371 nella manifattura, 285 nelle “Attività professionali, scientifiche e tecniche”, 216 nel “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi a supporto alle imprese”, 215 nelle “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”.

Incremento importante anche per i lavoratori frontalieri: i 6.477 di novembre 2021 sono diventati 7.154. Scomponendo i numeri di novembre 2022 per le singole “qualifiche” emerge che 1.639 sono “Impiegati specializzati e tecnici”, 1.436 “Operai qualificati” e 1.354 “Operai specializzati e tecnici”.

Il settore pubblico Il totale dei lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza, a fine novembre 2022, è risultato di 3.796 unità, in linea con quelli di novembre 2021 (3.725). La maggior parte di loro lavora nella Pubblica Amministrazione (2.126 a novembre 2022, 2.101 a novembre 2021) e per l’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS): 1.174 all’ultima rilevazione (erano invece 1.116 a novembre 2021).

I STAT

Il Prodotto Interno Lordo italiano è atteso crescere a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%).

Nel biennio di previsione, spiega in una nota l’ISTAT, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,2 e +0,5 punti percentuali) mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo in entrambi gli anni (-0,5 e -0,1 punti percentuali).

Con l’innalzamento della flat tax fino a 85 mila euro di fatturato, gli autonomi continuano a pagare più tasse dei lavoratori dipendenti. Solo nella fascia di reddito tra i 60 e i 65 mila euro, le partite Iva che si avvalgono della tassa piatta pagano meno. In tutti le altre comparazioni, vale a dire tra i 10 mila di reddito fino a 55 mila euro, gli autonomi

pagano sempre molto più di impiegati e operai, con punte tra i 3.760 e i 3.875 euro all’anno nella fascia di reddito tra i 25 e i 30 mila euro, prelievo aggiuntivo che sale attorno ai 4.200 euro con redditi tra i 15 e i 20 mila euro. Se, poi, il confronto lo facciamo tra i dipendenti e i lavoratori autonomi che non applicano la flat tax, il maggior prelievo in capo a

questi ultimi aumenta a dismisura, con punte, tra i 60 e i 65 mila euro di reddito, di oltre 6 mila euro all’anno. Così la CGIA di Mestre che poi prosegue: la situazione cambia segno a partire dalla classe di reddito pari a 60 mila euro. In questo caso gli autonomi con flat tax subiranno nel 2023 un prelievo fiscale annuo inferiore ai dipendenti di 640 euro.

della Repubblica di San Marino

Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per
Tassa pagata
Tariffa
del
della
Generale
l’interno -
-
per editori - Autorizzazione n.711
16/02/2005
Direzione
delle PP.TT.
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica In calo invece i disoccupati “in senso stretto”: ora sono meno di 500
Imprese e occupazione Novembre 2021 Novembre 2022 Imprese totali 5.029 5.142 di cui: manufatturiere 503 496 Lavoratori manifatturiero 6.753 7.059 Frontalieri 6.477 7.154 Dipendenti pubblici 3.725 3.796 Disoccupati in senso stretto 713 473 ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing-Fonte:UPECEDS
Alessandro Carli
Flat tax, la CGIA di Mestre: gli autonomi continuano a pagare più tasse dei dipendenti
3 L
Economia italiana, le prospettive FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023

Ulteriori 34 richieste di alloggi da parte di nuclei familiari restano giacenti

Edilizia Sociale, tutti i numeri e le iniziative

Attualmente le convenzioni in essere sono 57 per 125 persone

Il Segretario di Stato per il Turismo, con delega alla Cooperazione, Federico Pedini Amati, insieme alla Presidente della Commissione per la Gestione dell’Edilizia Residenziale e membro dello staff della Segreteria di Stato quale referente del settore Cooperazione Sara Toccaceli, è intervenuto per un bilancio sui temi della cooperazione, nello specifico, l’edilizia sociale, l’edilizia sovvenzionata e le cooperative.

Il Segretario di Stato ha spiegato come l’emergenza sanitaria Covid-19 e le congiunture economiche derivanti dal conflitto russo-ucraino insieme all’aumento dei costi della vita e dell’energia, abbiano contribuito ad aggravare le condizioni socio-economiche di numerose famiglie sammarinesi, in particolare di coloro che vivevano già situazioni di disagio. Alla delega per la Cooperazione dall’inizio della Legislatura è stata data particolare attenzione, i numeri presentati in conferenza stampa indicano una sensibilità spiccata per l’aiuto alle famiglie in difficoltà che richiedono l’assistenza delle istituzioni a sostegno della loro situazione.

Attualmente le convenzioni di edilizia sociale in essere sono 57 (all’interno dei quali vivono 125 persone), 19 delle quali attivate dal 2020 ad oggi. Le pratiche di assegnazione di una ulteriore unità abitativa sono in corso e verranno terminate a breve. Ulteriori 34 richieste di alloggi da parte di nuclei famigliari che vanno da 1 a 8 membri, restano giacenti. Per dare risposta alle esigenze di chi ancora è in attesa di un alloggio, la Segreteria di Stato per il Turismo ha dato impulso all’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici di completare i 7 appartamenti di proprietà dell’Eccellentissima Camera siti in Strada Spolantini a Fiorentino i quali risultano allo stato “grezzo” dal 2003. Le prime due unità di questo nucleo saranno completate celermente insieme a una opera di ristrutturazione dell’esterno dell’edifi-

cio finalizzata all’efficientamento energetico. A tal proposito il Segretario di Stato per il Turismo ha inteso ringraziare l’AASLP e il suo Direttore, l’Ing. Giuliana Barulli. Una parte dei costi delle opere di completamento dell’immobile saranno sostenuti da uno stanziamento pari a 105.642 € del Fondo per lo Sviluppo della Cooperazione grazie al parere favorevole dei membri nominati in rappresentanza delle società cooperative e con delibera a maggioranza della Commissione per la Cooperazione presieduta dal Segretario di Stato. Ulteriori 5.100 € sono stati donati da International Games Trade S.p.A frutto dei progetti legati al Monopoly di San Marino.

L’auspicio è che ulteriori unità abitative possano essere reperite tramite l’azione di recupero degli alloggi attualmente assegnati a famiglie che non possiedono più i requisiti necessari per il mantenimento dell’assegnazione.

A tal propositoil Congresso di Stato e la Commissione per la Gestione dell’Edilizia Residenziale, ciascuno per propria competenza, hanno deliberato nell’anno corrente la decadenza dall’assegnazioni degli alloggi in edilizia sociale nei confronti di 15 soggetti. Ciò in quanto, a seguito della verifica annuale, è stata determinata, da parte dei soggetti in questione, la mancata permanenza di alcuni dei requisiti previsti dalla legge. In modo particolare si è constatato il superamento del limite del reddito pro capite indicato dalla Legge (che corrisponde a 15.493 euro, calcolato in base alle dichiarazioni dei redditi al netto delle passività), e, in un singolo caso, è emersa la non-stabile abitazione dell’alloggio. Ai soggetti in questione è stato concesso un periodo di sei mesi per la riconsegna dell’alloggio, uno è già tornato nelle disponibilità dell’Eccellentissima Camera. Sono inoltre in essere procedure esecutive su 10 immobili gravati da privilegio, per inadempimento mutuo ex Legge 15 dicembre

1994 n. 110 per i quali l’Ecc.ma Camera, in qualità di garante dei prestiti, ha proceduto al pagamento delle somme relative ai mutui sovvenzionati in favore degli Istituti bancari. La Segreteria di Stato sta valutando con attenzione la possibilità di una eventuale richiesta di assegnazione dei medesimi immobili, da parte dell’Ecc.ma Camera al fine di recuperare i crediti vantati. L’assenza di abitazioni di proprietà dell’Ecc.ma Camera non facilita la risposta alle famiglie sammarinesi. Il rapporto diretto fra la Segreteria di Stato, gli uffici e le istituzioni competenti in materia di edilizia sociale, le famiglie assegnatarie di abitazione e quelle che presentano richiesta di alloggi, hanno portato alla conoscenza di situazioni di disagio non solo economico ma anche di tipo sociale e di salute. In risposta a questa problematica il 22 Novembre 2022, la Segreteria di Stato per il Turismo con la collaborazione della Segreteria di Stato per la Sanità, ha istituito un Tavolo Tecnico permanente finalizzato al coordinamento ed alla gestione dei rapporti in materia di edilizia sociale con l’obiettivo di creare un coordinamento fra le istituzioni e gli uffici competenti in materia di edilizia sociale e garantire il giusto grado di assistenza ai soggetti richiedenti ed assegnatari di edilizia sociale. Fanno parte del Tavolo Tecnico un rappresentante della Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione e Expo; un rappresentante della Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, la Previdenza e gli Affari Sociali; un rappresentante dell’UOC Servizio Salute Mentale; un rappresentante dell’UOC Servizio Minori un rappresentante dell’UOSD Disabilità e Assistenza Residenziale; un rappresentante dell’UOC Territoriale Domiciliare; un rappresentante dell’Authority Pari Opportunità e un rappresentante della Contabilità di Stato – Sezione Edilizia Sociale e Residenziale.

G estione Rifiuti

Rubrica a cura di:

Negli ultimi anni un tema molto sentito e di stretta attualità è quello dell’acqua, un elemento davvero preziosissimo per l’ambiente e per le persone. Basta in fondo ricordare la siccità della scorsa estate ma non dobbiamo abbassare la guardia per la prossima, viste le scarse precipitazioni dell’autunno e di queste prime settimane del 2023. Sotto il profilo industriale la gestione delle acque ha fatto passi da gigante: oggi le imprese sono decisamente più attente al suo trattamento e al controllo di quelle reflue. Non tutte però, questo va detto: quelle “classiche” o quelle che non hanno colto l’importanza di questa “filosofia” – sia per una carenza culturale che, talvolta, per motivi economici o strutturali – tendono ancora a svuotare nelle fogne o nei bidoni tutte le acque di scarto, sia quelle dei lavandini per lavarsi le mani che quelle impiegate per la produzione. Certo, è una metodologia “più facile” e che richiede poco tempo, ma i danni che provocano sono davvero enormi e in più corrono il rischio di essere sanzionate. Le normative difatti, anche quelle in vigore nella Repubblica di San Marino, negli anni hanno portato a una robusta “stretta delle maglie” e

a una crescita dei controlli. Come comportarsi dunque? Il controllo principale da mettere in campo è quello che riguarda il monitoraggio dei lavabo, degli scarichi e dei pozzetti all’interno delle aree di lavoro. Non tanto quelli inseriti nelle zone sanitarie ma piuttosto quelli posizionati all’interno degli spazi dedicati ai processi produttivi. Insomma, lì dove si lavra e si produce. Qualche esempio pratico per spiegarmi meglio: alcune imprese utilizzano i pennelli, le colle e le vernici, anche a base di acqua. Ovviamente quando li andiamo a risciacquare, colle e vernici finiscono negli scoli e contaminano l’acqua. E sapete dove andranno quelle acque sporche? Non sempre nel posto giusto. Idem per i compressori di condensa: se quelli a uso domestico “producono” poche gocce d’acqua (e quindi facilmente gestibili), quelli industriali ne “emettono” anche più di qualche litro. E non tutto finisce nelle fogne nere, purtroppo: può capitare che vengano scaricate anche nelle acque chiare.

Per evitare danni ambientali e per la salute delle persone, il mio consiglio è quello di chiedere al proprio tecnico di fiducia una mappatura degli scarichi perché c’è il pericolo concreto che, ma-

gari senza saperlo, andiamo ad inquinare. Per capire qualcosa di più su cosa voglia dire “inquinare” oppure “rimanere nei parametri consentiti”, ci viene incontro il Decreto Delegato numero 44 del 2021, il cosiddetto “Codice ambientale”: l’allegato J difatti descrive con precisione i valori limiti di emissione in acque superficiali e in fognatura e i limiti di emissione per le acque reflue urbane e industriali che recapitano sul suolo. Naturalmente i valori non li possiamo stabilire noi ma i laboratori preposti: i campioni quindi vanno spediti a loro e poi, in base alle risposte, possiamo “mettere mano” e allinearci agli standard. Chiudo con un’ultima “finestra”: il lavaggio dei pavimenti. Quelli di un ufficio sono diversi da quelli industriali, soprattutto dal punto di vista degli inquinanti. Anche in questo caso comunque l’attenzione deve essere massima.

Acque delle imprese, ecco i controlli e le analisi da fare
4 E dilizia FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023

Un altro anno è passato. Il 2022 si è rivelato estremamente complesso per gli investitori. Infatti, sebbene la crescita economica si sia mantenuta generalmente a valori non disdicevoli, l’importante aumento delle pressioni inflazionistiche ha richiesto alle banche centrali un repentino cambio di atteggiamento, costringendole a passare da approcci fortemente espansivi ad approcci restrittivi, a cui i mercati finanziari non erano più abituati.

La difficile situazione geopolitica, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, altro non ha fatto che gettare benzina sul fuoco e pertanto, come risultato, l’anno è stato contraddistinto da performance negative – sebbene non drammatiche - sui mercati azionari mentre, per quanto riguarda i mercati obbligazionari, il resoconto è stato decisamente più severo, con sostanzialmente tutti i sottosettori, anche quelli meno volatili, che hanno registrato andamenti estremamente negativi, appesantiti da tassi di interesse in forte aumento e livelli di partenza che non fornivano un cuscinetto di protezione. In effetti, il 2022 si è rivelato l’anno peggiore dagli anni ’30 del 900 per un classico portafoglio bilanciato, con risultati attorno al -20%.

Anche l’ultimo mese dell’anno, nonostante la consueta rarefazione dei volumi tipica della stagione natalizia, si è chiuso sulle orme delle tendenze vissute durante tutto il 2022, pertanto con negatività diffusa (tabella performance) ed è stato caratterizzato dai rialzi dei tassi della Banca Centrale Americana, che ha portato quelli di riferimento nel range 4,25%-4,5% (a fine 2021 il range era 0%-0,25%) e di quella Europea, che li ha alzati portando quello sui depositi al 2% e quello sulle aste principali al 2,5% (che a fine 2021 erano rispettivamente a -0,5% e 0%).

Le prospettive per il 2023

La crescita economica mondiale, dopo essere calata nel 2022 rispetto al 2021, anche per il 2023 è prevista in discesa, sebbene vi saranno delle divergenze importanti tra le varie aree geografiche. Infatti, sebbene la crescita dei principali paesi sviluppati si manterrà generalmente a livelli inferiori a quelli potenziali, la probabilità di assistere ad una vera e propria recessione economica è sicuramente maggiore per Eurozona e Regno Unito, a causa principalmente del caro prezzi che ha influenzato e

continuerà ad influenzare negativamente la spesa per consumi degli individui, mentre per quanto riguarda gli USA, sebbene non sia da escludere una possibile recessione, è molto probabile che essa sarà meno ampia e più breve, grazie alla resilienza del mercato del lavoro. Per quanto riguarda i mercati emergenti, molti di essi sono riusciti preventivamente ad adottare una politica monetaria restrittiva, riuscendo pertanto a resistere relativamente bene all’urto del calo della crescita globale e dell’irrigidimento delle condizioni monetarie e, salvo rari casi,

non si notano squilibri macroeconomici importanti, il che fa pensare che l’area, nel suo complesso, potrebbe contribuire positivamente alla crescita mondiale.

Tuttavia, sebbene l’andamento dell’area nel suo insieme si rivelerà chiaramente eterogeneo, sarà la Cina a fare la parte del leone ed il paese del dragone, gravato da una politica “zero covid” e da problemi sul settore immobiliare, offrirà un andamento volatile, guidato appunto dalle decisioni del partito comunista e soprattutto del riconfermato leader XI Jinping.

La crescita cinese, sebbene

prevista in territorio positivo, dovrebbe registrare un’accelerazione solamente dal secondo semestre e soltanto se le politiche economiche, e soprattutto quelle contro il virus, lo consentiranno.

I rischi, a livello generale, rimangono al ribasso e di difficile stima.

L’andamento economico – oltre ad essere guidato da fattori geopolitici di impossibile previsione sia in Russia sia nell’area di Taiwan, senza mai dimenticare la questione mediorientale - sarà fortemente influenzato dalle traiettorie dell’inflazione, soprattutto dai prezzi dell’ener-

gia, e dagli atteggiamenti delle banche centrali. Se infatti l’inflazione, guidata da fattori esogeni come appunto l’energia dovesse costringere le banche centrali a proseguire nelle loro azioni restrittive, un’economia globale fortemente indebitata soffrirebbe particolarmente e la recessione sarebbe scontata.

Attenzione sempre alta, inoltre, agli sviluppi della pandemia da covid-19, che non è ancora stata debellata e che potrebbe rialzare la testa nella stagione invernale.

I mercati finanziari Dopo un anno negativo come il 2022, gravato principalmente dall’aumento dei tassi di interesse, ci siamo addentrati nel nuovo anno con una situazione decisamente migliore di quella degli ultimi esercizi. Infatti, i rendimenti attesi sulle principali classi di investimento sono a livelli che non si vedevano da tempo ed è lecito attendersi come un’allocazione tradizionale bilanciata tra azioni ed obbligazioni potrebbe tornare ad offrire quello che nella normalità dei fatti dovrebbe offrire, ovvero un andamento decorrelato tra le due componenti di portafoglio, in grado quindi di fornire rendimenti attesi interessanti con una volatilità contenuta. Livelli dei tassi di interesse ai valori attuali, infatti, dovrebbero permettere all’asset class obbligazionaria di fungere da cuscinetto e soprattutto regalare un andamento poco correlato alla (normale) volatilità dei mercati azionari. I mercati azionari continueranno ad essere influenzati dall’andamento dei tassi di interesse e, dopo un 2022 che ha visto la sovra-performance del settore energetico e dei settori difensivi, il 2023 potrebbe portare un ritorno della predominanza del settore tecnologico (inteso come aziende tecnologiche che hanno comunque già dei fondamentali solidi), che tratta ora a valutazioni sicuramente migliori di quelle a cui trattava solo fino a pochi mesi fa. L’andamento sarà comunque

volatile e non è esclusa una rivisitazione dei minimi registrati nel 2022 nella prima parte del 2023.

Le obbligazioni governative a rating medio-alto forniranno un livello di carry decente. Sebbene non siano attesi particolari ribassi dei tassi di interesse, l’asset class, partendo dai livelli di tassi attuali, sarà nuovamente in grado di fornire un andamento decorrelato all’andamento degli attivi più volatili.

Gli spread di credito, sebbene non siano propriamente a buon mercato, sono giustificati da una buona salute complessiva del mondo corporate, che è riuscito negli scorsi anni ad allungare le durate dei finanziamenti a costi molto bassi, e pertanto il settore sarà resiliente anche in caso si registrasse un calo della crescita economica.

Per quanto riguarda invece le materie prime, se sarà confermato il calo dell’attività economica, si potrebbe andare incontro a performance negative, in primis per quelle energetiche, ed ancora di più se dovesse esservi un calo delle tensioni geopolitiche in Est Europea.

Inoltre, cosa da non sottovalutare affatto, anche la liquidità è ora in grado di offrire quel porto sicuro per cui viene solitamente inserita nei portafogli, dando chiaramente un rendimento non elevato ma comunque positivo, cosa che invece risultava una chimera negli ultimi anni, a causa dei tassi di interesse negativi.

La tabella performance attese riepiloga in termini quantitativi le nostre previsioni sulle principali asset class, che coprono una larghissima parte dell’universo investibile.

Economia: il commento di Denis Manzi, CFA, CIPM Cosa attendersi per il 2023? Situazione complessa, ma vi sono sprazzi di luce Tabella performance Asset Class Performance % mese dicembre valuta locale Performance % 2022 valuta locale Azionario Americano -5,90% -19,44% Azionario Europeo -4,32% -11,74% Azionario Mercati Emergenti -1,64% -22,37% Obbligazionario Investment Grade Americano -0,45% -13,01% Obbligazionario Investment Grade Europeo -3,64% -17,18% Obbligazionario globale High Yield 0,66% -12,71% Obbligazionari mercati emergenti aggregato 0,85% -15,26% Fonte:elaborazioneBSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindici obbligazionari. Tabella performance attese ASSET CLASS Scenario di base Scenario negativo Scenario Positivo Azionari paesi sviluppati 9,29% -20,55% 24,21% Azionari mercati emergenti 9,40% -22,44% 25,32% US Government bonds 6,77% -1,94% 11,13% EUR Government bonds 1,51% -7,12% 5,83% EUR Corporate Investment grade 5,10% -0,69% 7,99% USD Corporate Investment grade 8,90% -1,98% 14,34% EUR High Yield 5,94% -2,71% 10,26% USD High Yield 9,09% -0,92% 14,09% Obbligazionari mercati emergenti (valute forti) 7,77% -1,26% 12,29% EUR Aggregate short term 2,70% -0,94% 4,52% Liquidità EUR 2,60% 2,55% 2,62% Fonte:elaborazioneBSM.performanceinvalutalocalestimateperleprincipalicategoriediinvestimento 5 F inanza FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023
Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com

Il 2023 sarà un anno decisivo per San Marino, non solo per le contingenze legate alla nuova politica tariffaria fortemente penalizzante per le imprese - che richiede in tempi rapidi soluzioni più sostenibili, quantomeno compatibili con le condizioni di competitività presenti in Italia - e conseguentemente all’urgenza di ideare tempestivamente un progetto organico per perseguire l’obiettivo di una maggiore autonomia energetica, ma soprattutto perché si andranno a completare, ci auguriamo, diversi percorsi che dovranno ridare sostenibilità e slancio al sistema economico del Paese: dalle riforme già avviate (come le pensioni, a cui manca la fondamentale revisione del FONDISS) o in procinto di essere introdotte (quella dell’IGR e il nuovo Piano Regolatore Generale su tutti), fino ad arrivare all’Accordo di Associazione all’Unione Europea, la cui trattativa è iniziata più di sette anni fa. Senza dimenticare l’avvio del progetto per l’introduzione di un sistema IVA - previsto sin dall’inizio anche dal programma di governo - indispensabile in ottica di allineamento ai sistemi europei e di semplificazione degli interscambi commerciali. Temi caldi non solo per la politica, dunque, ma anche per il mondo imprenditoriale: saranno infatti questi i

“Europa, Energia ed Economia reale:

protagonisti dell’Assemblea pubblica di ANIS del 26 gennaio al Centro Congressi Kursaal, che renderanno il tradizionale evento degli Industriali sammarinesi un appuntamento ancora più importante per delineare le prossime e fondamentali scelte che riguarderanno non solo l’economia, ma il futuro del Paese. “Il 2022”, spiega infatti la Presidente ANIS, Neni Rossini, “è stato caratterizzato da una sostanziale ripresa economica, favorita dal superamento della fase emergenziale della pandemia, ma anche e purtroppo dal conflitto in Ucraina, che ha acutizzato problematiche già evidenti da tempo sia per quanto riguarda l’approvvigionamento di materie prime e della supply chain in generale, ma soprattutto degli energetici. Queste nuove criticità si sono sommate, nel caso di San Marino, a quelle che già si erano manifestate nel corso degli anni precedenti ed è per que-

sto che come Associazione abbiamo sollecitato con vigore un piano di riforme strutturali e collegate tra loro in un piano strategico per il futuro. Il 2023, anche per le diverse scadenze già previste, può e deve essere l’anno decisivo: giocando sul numero 3, sarà l’anno delle tre E: Europa, Energia ed Economia”. Partiamo dunque dall’Unione Europea: quanto è importante arrivare ad un Accordo favorevole a San Marino?

“Confidiamo che entro il 2023 si possa concludere il negoziato per stringere l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, come è stato confermato dal Segretario di Stato agli Esteri e indicato dalla stessa commissione europea, e con coerenza ci aspettiamo passi in avanti sulle politiche del lavoro e l’apertura del fondamentale cantiere per introdurre finalmente l’imposta sul valore aggiunto, abbandonando un

sistema monofase ormai inadeguato a dialogare col resto del mondo perché incomprensibile a chiunque al di fuori da San Marino. L’integrazione nel mercato unico è un obiettivo prioritario che permetterà a tutte le imprese e a tutti i cittadini sammarinesi di competere liberamente e alle stesse condizioni in Europa, senza subire oneri aggiuntivi o barriere burocratiche. Parallelamente, questo passaggio proietterà finalmente in una dimensione più europea tutto il sistema: a partire da una riduzione del ruolo dello Stato nell’economia, con una maggiore facilità e libertà d’impresa, che è uno dei principi fondanti del mercato unico. Questo non toglie che la trattativa in corso debba portare a un Accordo favorevole per San Marino attraverso un graduale processo di adeguamento tenuto conto delle sue dimensioni, come sembra sia stato concordato per la libertà di circolazione delle persone. Dunque il 2023 è l’anno decisivo per cui vanno assolutamente condivisi gli obiettivi che come Paese vogliamo raggiungere e gli eventuali compromessi che saremo disposti ad accettare: in tale direzione sono necessarie maggiore chiarezza e trasparenza, perché finora il Paese è stato troppo poco coinvolto sul tema e sull’esito delle trattative. L’auspicio è che l’istituzione di una commissione mista, prevista nella Legge di Bilancio, possa soddisfare questa esigenza”. Più attenzione alle imprese e, quindi, anche ai lavoratori?

“L’economia reale si basa proprio su questo binomio, per cui l’altro auspicio è che quest’anno si possano rinnovare, con senso di responsabilità, tutti i Contratti di Lavoro scaduti, come ANIS ha già fatto per l’Industria, su cui si è già siglato con i sindacati il nuovo Testo Unico, e il settore delle Assicurazioni. Se da un lato occorre tenere conto dell’inflazione e quindi del potere d’acquisto delle persone, dall’altro, trattandosi di diversi contratti di lavoro scaduti da tempo, occorre svol-

gere una attenta riflessione anche su altri aspetti al fine di adeguare ciascuno di essi alla moderna realtà, quali ad esempio la flessibilità della prestazione lavorativa, la crescita professionale e retributiva legata al merito e all’impegno, l’aggiornamento professionale, il welfare aziendale e quant’altro”. Sempre a proposito di competitività, l’urgenza è oggi rappresentata dal costo degli energetici? “Il nostro sistema economico subisce una doppia penalizzazione su questo fronte: non produciamo né gas né energia, per cui siamo costretti ad importarla dall’esterno, ma soprattutto siamo obbligati a sottostare ad un regime di monopolio che, in questa fase, sta dimostrando tutte le sue criticità. In prima istanza, servono idee e progetti per incrementare la produzione di energia, soprattutto da fonti rinnovabili, e velocizzare la transizione energetica per ridurre quanto più possibile la dipendenza dall’esterno. Nella Legge di Bilancio ci sono diverse deleghe in tal senso, ma non c’è stato un intervento decisivo e netto sul tema. Così come non sono arrivate le risposte alle richieste di ANIS, anche di gestione dell’effettivo differenziale tra le nuove tariffe dell’AASS e quelle applicate ai competitor in Italia o in altri Paesi dell’UE dove vige il libero mercato dell’energia, e che vede in questa situazione un gravissimo svantaggio competitivo per le aziende sammarinesi, costrette a pagare molto più del peggior prezzo in Italia. Nel frattempo infatti il Governo italiano ha previsto nella finanziaria appena approvata il 45% di credito d’imposta sul costo energetico delle aziende energivore e gasivore, che si aggiunge al credito d’imposta che nel 2022 è andato dal 20 al 40% per le aziende energivore. Inoltre, sempre in Italia, sono in attesa di approvazione iniziative di Energy e Gas Release a prezzi calmierati, a favore di aziende energivore. Queste iniziative di supporto non sono presenti a San Marino, con il grave dan-

no di dover scontare costi molto più alti dei nostri competitor. Anche per questo va aperta una riflessione sulla liberalizzazione del mercato, sia di quello elettrico sia di quello del gas, almeno per una certa soglia di consumi. Per l’energia elettrica potrebbe essere di 1M kWh/anno, in maniera che le aziende con una certa dimensione possano approvvigionarsi anche fuori territorio, per il gas occorre invece abbassare la soglia attuale di 2.000.000 metri cubi ad almeno 500.000 metri cubi (come previsto peraltro in Europa), preservando la funzione, e quindi i ritorni, del vettoriamento in capo ad AASS”.

Ci sono anche altri aspetti su cui chiedete di intervenire?

“Per quanto riguarda l’AASS, se la struttura di gestione non verrà modificata, e dunque se gli attivi derivanti dalla distribuzione di gas ed energia elettrica continueranno sistematicamente a compensare i deficit di tutti gli altri settori, non si riuscirà mai ad avere prezzi dell’energia competitivi. Detto ciò, la pianificazione degli interventi e degli investimenti riguarda non solo l’energia elettrica, ma anche l’acqua, che di fatto a San Marino costa due volte: ovviamente per importarla perché non c’è, e per esportarla per-

L’obiettivo principale è la competitività del sistema e delle imprese, quindi anche del mercato del lavoro: “L’auspicio
illustra
che la trattativa porti reali benefici a
del cantiere
- Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023
La Presidente Neni Rossini
l’agenda ANIS per i prossimi mesi e lancia l’appuntamento dell’Assemblea
tutti. A questo passaggio si deve aggiungere lo sblocco
FIXING

ché non ci sono impianti di trattamento o depurazione in territorio. Sullo stesso filone, anche per quanto riguarda i rifiuti serve un progetto per il Paese, guardando ai moderni impianti di smaltimento, i quali potrebbero essere in grado anche di produrre energia”.

Tutti investimenti che potevano essere fatti anche anni fa?

“Oggi purtroppo rincorriamo l’emergenza, ma crediamo sia generalmente condivisa la consapevolezza che serva urgentemente un piano di investimenti in settori strategici come l’energia, ma anche in altri ambiti e in particolare nelle infrastrutture, perché possano fungere da volano per lo sviluppo economico, ovvero ciò che serve per incrementare le entrate del bilancio dello Stato e ridurre l’indebitamento. Purtroppo, poche sono le risorse destinate alla crescita e anche nella recente finanziaria compare quasi lo stesso elenco di investimenti presenti nelle versioni precedenti. C’è, invero, un acceso dibattito sul cosiddetto DES: premesso che in vista dell’approdo in Consiglio Grande e Generale stiamo valutando il testo depositato e ci confronteremo con il Governo sui singoli aspetti normativi, reputiamo che si tratti formalmente di

una scelta politica riferita a un settore specifico - regimi fiscali privilegiati e agevolati per determinate tipologie di persone fisiche e giuridichedifferente da quello che ANIS rappresenta. Ciò su cui intendiamo confrontarci con le istituzioni e le altre parti sociali sono infatti iniziative a favore dell’economia reale, per quelle aziende che già operano in territorio e per chiunque voglia investire, avviare o sviluppare un’impresa rispettando le regole del nostro Paese e gli standard internazionali che ci hanno permesso, con notevole fatica, di recuperare credibilità nel contesto europeo e non solo. Lo abbiamo visto anche recentemente nel settore della nutraceutica e degli integratori, premiato dagli investitori e dalla stampa italiana stessa proprio per i suoi caratteri virtuosi di polo settoriale, caratterizzato da considerevoli investimenti, tempi rapidi per la messa in produzione e, cosa ancora più importante nel panorama globale, la capacità di creare, attrarre e mantenere qui in territorio il know-how. Siamo orgogliosi di rappresentare come ANIS la maggioranza di queste aziende e lavoreremo perché questo settore possa crescere ancora. Alla politica chiediamo di applicare la stessa determinazione affinché anche gli altri settori possano avere le migliori condizioni per investire e sviluppare”.

Tra queste condizioni c’è anche una burocrazia più efficiente?

“La Pubblica Amministrazione può essere anch’essa un volano per l’economia, oltre che un motivo di attrazione nel momento in cui velocità delle risposte e assistenza alle imprese diventino dei punti di forza. Perché ciò avvenga, da un lato si deve quindi favorire e velocizzare la transizione digitale per modernizzare e semplificare l’apparato burocratico, dall’altra si deve finalmente attuare con determinazione una spending review che ridia efficienza alla macchina pubblica. Non si tratta di ridurre, bensì di ristrutturare

l’intero impianto, assicurando alla Pubblica Amministrazione quelle competenze che oggi purtroppo mancano e non permettono di avviare cambiamenti virtuosi come invece sarebbe urgente fare”.

Altra condizione basilare per lo sviluppo economico è l’accesso al credito e, in generale, un sistema bancario in salute?

“Il nostro auspicio è che si dia quanto prima attuazione

agli interventi già previsti per favorire la ripresa del settore bancario e finanziario. La risoluzione della questione NPL era e resta una priorità per tutto il sistema, a maggior ragione in una fase di rialzo dei tassi, che rischia di penalizzare ancora di più San Marino. Collegato a questo tema c’è anche l’edilizia, non solo perché la maggior parte degli NPL riguarda effettivamente operazioni immobiliari, ma soprattutto perché il 2023 dovrà essere anche l’anno del nuovo PRG, uno strumento fondamentale per coordinare tutti gli investimenti in produzione di

energia, smaltimento rifiuti e autonomia idrica già citati sopra, ma in generale anche l’intero sviluppo economico del Paese. Sviluppo che non può prescindere dalla definizione di quelle politiche industriali che da tempo ANIS sollecita, nella certezza confermata dai dati che il settore manifatturiero non solo ha permesso di superare le recenti e difficili crisi pandemiche ed economiche, ma che abbia la forza e le potenzialità per continuare a trainare tutto il sistema verso nuovi livelli di sostenibilità economica e dunque anche sociale”.

“L’auspicio è che si giunga, con senso di responsabilità, al rinnovo di tutti i contratti”
il 2023 è
dell’Assemblea pubblica del 26 gennaio: “L’Accordo con l’UE è prioritario, a patto cantiere per l’IVA e di altre liberalizzazioni, in primis del mercato energetico” 7 E
FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023
reale:
un anno decisivo”
conomia

Il Monte Titano scommette sul turismo e l’Europa gli tende la mano. Nei giorni scorsi difatti il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e il consulente della Segreteria di Stato per il Turismo Stefano Moroncelli, hanno partecipato ad un incontro, in video conferenza, con i tecnici dell’European Travel Commission per completare l’accordo che permetterà alla Repubblica di San Marino di beneficiare dei fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea per il programma di cooperazione a sostegno di Campagne turistiche promozionali.

promozione

La Segreteria di Stato, dopo essere riuscita ad accedere meno di un anno fa, ai fondi del “Progetto Horizon” per la promozione sinergica dei territori quest’anno riuscirà quindi ad essere fra i beneficiari dei fondi del programma “Co-Op” per l’investimento in campagne di comunicazione e promozione volte a rafforzare la fiducia dei consumatori nei viaggi e nel turismo verso e intorno all’Europa, aumentando la consapevolezza delle esperienze di viaggio in destinazioni meno conosciute.

Il finanziamento La firma sull’accordo arriverà già il prossimo 25 gennaio e garatirà ai progetti un finanziamento pari a 330.000 euro dei quali 160.000 euro a fondo perduto. Parteciperanno al progetto con un contributo di 50.000 euro anche “Settore Turismo” di Regione Marche ed “APT Servizi” di Regione Emilia Romagna partner della Repubblica di San Marino nel progetto del Tavolo Turistico Territoriale che ha dato vita a The Lovely Places.

Le dichiarazioni del Segretario di Stato Federico Pedini Amati (Segretario di Stato per il Turismo): “Dopo il primo storico finanziamento europeo per i progetti di promozione turistica siamo riusciti a rientrare, ancora una volta, in un progetto dell’European Travel Commission, sottoscriveremo a breve un accordo che ci garantirà fondi per la promozione turistica. Ritengo sia un risultato importante che in meno di un anno ha portato verso i nostri progetti oltre mezzo milione di euro e che ci consente di poter investire su una campagna di comunicazione di alto livello grazie a fondi che arrivano dalla Commissione Europea, una risorsa economica sulla quale non avremmo

FIXING - Anno XXXI

storico”

San Marino, altri fondi europei per il turismo

Entro la fine di gennaio la firma su un accordo da 330.000 euro

mai potuto contare se non avessimo partecipato a bandi che oggi potrebbero essere ricercati anche in altri settori”.

Il turismo

Il turismo, come settore economico, si articola in diverse professioni, mestieri, operatori. Comprende attività di

ristorazione, ricezione, commercio, servizi, trasporti, viabilità, attività di svago, cure del corpo, eventi, igienizzazione dell’ambiente.

Il tutto in un quadro di norme, regolamenti, prescrizioni che servono a garantire la qualità dell’ospitalità, la sicurezza degli ospiti.

P rogetti

Le Segreterie per la Cultura e per il Territorio insieme per un progetto di consolidamento, ristrutturazione e valorizzazione di Palazzo Valloni. L’edificio, come noto, necessita di interventi urgenti e, annunciano i Segretari Belluzzi e Canti, presto con delibera di Congresso di Stato verranno autorizzati finanziamenti nel bilancio AASLP (si parla di circa 350mila euro) per consentire l’avvio di una gara d’appalto generale per avviare i lavori

“Palazzo Valloni”, si legge in una nota congiunta, “uno dei più prestigiosi edifici della Repubblica di San Marino, necessita di interventi importanti e strutturali di consolidamento e di ristrutturazione ovvero nell’impermeabilizzazione del tetto, nella sostituzione degli infissi resi ormai inutilizzabili (anche ai fini di migliorare l’efficienza energetica dell’intero edificio) e di manutenzione straordinaria dell’impianto antincendio. Tali interventi risultano quanto mai necessari e non ulteriormente procrastinabili al fine di mettere in sicurezza parte dell’immobile adiacente al chiostro esterno. Inoltre, ai fini di recuperare spazi attualmente inutilizzabili al suo interno, è necessario intervenire con il trasferimento del materiale posto all’interno degli spazi ex Ospedale della Misericordia”. Per questo i Segretari per la Cultura e per il Territorio “hanno concordato sulla necessità di sottoporre a breve una delibera all’attenzione dell’On.le Congresso di Stato che preveda l’autorizzazione a finanziamenti necessari ad avviare una gara d’appalto generale che preveda la risoluzione di tutte le criticità riscontrate. Infine si provvederà a dare mandato al Settore Progettazione dell’AASLP per elaborare un progetto per il recupero degli spazi posti all’ingresso di Palazzo Valloni e per valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale presente all’interno del piano primo”. Spazi che, hanno ricordato i due Segretari, “sono da tempo chiusi e che verranno resi di nuovo fruibili”.

I benefici del progetto Co-Op dell’ETC, Pedini Amati: “Risultato
8
Il cantiere di Palazzo Valloni - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023
T urismo

Il Maestro dello smalto a lustro

L’Arte del ceramista sammarinese Libero “Cicci” Cellarosi. Stefania Leardini: “La sua è una continua ricerca attraverso la quale approda a effetti nuovi e inusuali che poi verranno messi in produzione”

“Fin dall’inizio mio marito Enzo Donald ha voluto che il calendario di BSI fosse dedicato d’arte. In 17 anni ha ospitato sia personaggi famosi come ad esempio il pittore e scultore italiano Giuliano Vangi Davide ‘Eron’ Salvadei, Marco Lodola, Milo Manara ma anche artisti locali. Per il 2023 abbiamo ‘accolto’ Libero Cellarosi detto ‘Cicci’, uno dei maestri artigiani della Repubblica di San Marino, uno dei più significativi interpreti della ceramica artistica sammarinese (qualche anno fa Azienda Autonoma di Stato Filatelica gli ha anche dedicato un francobollo da 36 centesimi che propone un vaso biansato in maiolica realizzato tra il 2001 e il 2002, ndr), esordisce Stefania Leardini Mularoni, Presidente della Fondazione “Cino Mularoni”.

Nato a Faetano (Repubblica di San Marino) nel 1945, Libero inizia a lavorare ancora in tenera età (a nove anni) durante le vacanze scolastiche estive, presso i laboratori della “Libertas” dei fratelli Meloni e a 12 anni è assunto e affidato agli insegnamenti di Oscar Ducci, al quale rimane sempre fortemente legato. I genitori di Libero, prosegue Stefania Leardini Mularoni, “vedono di buon occhio questa attività in quanto rappresenta un’opportunità di apprendere un mestiere in un momento in cui, con il rinnovato benessere del dopoguerra per alcuni decenni, tra gli Anni Cinquanta e gli Anni Settanta, la ceramica rappresenta l’attività trainante dell’economia del Paese e si impone sui mercati europei e d’oltreoceano. Le donne del Monte Titano hanno iniziato a ‘uscire di casa’ proprio grazie alla ceramica: andavano a lavorare nelle fabbriche. La ceramica ha offerto la possibilità di un’occupazione diversa da quella delle mura domestiche”.

Nel 1970, dopo alcuni mesi alle dipendenze dell’azienda “FACS” in società con il maestro Ducci, Libero fonda la

manifattura ceramica “CERAM ARS”, laboratorio artigianale che condurrà poi da solo con il marchio “Libero Cellarosi” ampliando l’attività sino a contare sette dipendenti.

“La sua – aggiunge la Presidente della Fondazione ‘Cino Mularoni’ – è una continua ricerca sugli smalti e sulle decorazioni attraverso la quale approda spesso, non di rado anche casualmente, ad effetti nuovi ed inusuali che poi verranno messi in produzione. Accanto a un’offerta piuttosto commerciale negli anni del boom della ceramica, la produzione di Cicci si distingue per un taglio poco ordinario e decisamente artistico. Non ha mai ceduto al gusto imperante ma ha preferito dedicarsi alla speri-

mentazione”.

Il suo essere innovativo, la sua creatività l’hanno portato anche a riscoprire una tecnica antica. “Le opere e il percorso di Libero Cellarosi si distinguono per tre fattori: le forme, i colori e gli smalti. Ha recuperato lo smalto a lustro, una modalità che risale alla seconda metà del Cinquecento e che è capace di dare riflessi splendenti alle superfici color oro. Una tecnica codificata in un libro, in un manuale di Piccolo Passo”.

Davvero interessante questo tipo di cottura: grazie all’applicazione di speciali impasti e a una complessa tecnica, gli effetti iridescenti dai toni dorati e rossastri si aggiungevano sugli smalti bianchi negli spazi riservati dai contorni tracciati generalmente

in blu.

Tra i principali elementi chimici utili a questa tecnica troviamo l’ossalato di argento, il nitrato d’argento, l’ossido di rame il solfuro di rame e altri ossidi diluiti in creta e aceto. Dopo almeno quattro ore di cottura a 620 °C vengono inseriti nel forno dei legni es-

siccati o delle pigne di pino, di modo che la loro combustione tolga ossigeno e umidità dall’interno della camera di cottura. Il risultato è inizialmente invisibile perché coperto dalla creta asciutta presente nella soluzione. Levigando con un panno, grazie anche all’azione abrasiva delle particelle di creta, si ottiene l’effetto metallico caratteristico.

“L’oro e il color rosso del lustro sono difficili da ‘stendere’ separatamente perché tendono a ‘confondersi’. Riuscire a tenerli ‘staccati’ richiede grande manualità e grandissima precisione” sottolinea Stefania.

Ad un certo punto della sua carriera Cicci Cellarosi è tornato alle sue radici. “Ha ritrovato il gusto per la ceramica tradizionale sammarinese,

quella degli Anni Trenta, quella cioè di Casali e di Masi. In questo periodo ha prodotto una serie di copie con grande maestria”.

Nella preparazione del calendario 2023 di BSI la Presidente della Fondazione “Cino Mularoni” si è recata nel laboratorio del Maestro, ubicato ad Acquaviva. “Era ancora molto vivo, esattamente come lo ricordavo: i pennelli dentro i barattoli, le opere sui tavoli, le brocche in attesa. Ma non ho sentito più l’odore degli smalti e dei solventi, il calore del forno. Si è tutto cristallizzato, congelato”. Tra le opere che poi hanno trovato spazio nella pubblicazione anche un piatto del 1969. “Lo ha creato per lo sbarco sulla Luna: l’ha immaginata e realizzata come se l’avesse vista da un oblò”.

di Alessandro Carli

Il maestro Michelangelo sale sul Monte Titano

San Marino ospita la mostra “Michelangelo Architetto. I disegni di Casa Buonarroti”, che sino al 14 maggio 2023, permetterà di ripercorrere l’iter creativo del Maestro in uno dei campi che maggiormente contraddistinse la sua attività artistica, l’architettura. Grazie alla collezione più importante al mondo dedicata proprio a questo tema, il corpus di 130 fogli autografi conservati da Casa Buonarroti, si potrà infatti ammirare una selezione di disegni di grandi opere architettoniche firmati dallo stesso Michelangelo, ripercorrendo così i diversi momenti in cui l’artista si occupò di architettura: dal concorso per la sistemazione del tamburo della cu-

C

pola di Santa Maria del Fiore alla facciata di San Lorenzo a Firenze, dalla Sagrestia

alla

-

nella futura capitale d’Italia. “Nella sua lunga e operosa esistenza – scrive nell’introduzione Alessandro CecchiMichelangelo, accanto ad un’attività prevalente di scultore, cui teneva in particolar

onsorzio Terra di San Marino

Di certo, in occasione delle festività di fine anno, più di una famiglia sammarinese ha preparato e servito in tavola i passatelli in brodo. Ma per fare i “Passatèin” (come si dice in dialetto), la ricetta della tradizione contadina è quella del “Ricettario” del Consorzio Terra di San Marino.

Vediamola assieme, anche perché il freddo di gennaio “invoglia” spesso un bel piatto caldo che “riscalda” e quindi l’occasione per farli “alla vecchia maniera” è buona ogni giorno. Per quattro persone servono quattro uova, due etti e mezzo (ma anche tre) di pane grattugiato, 100-150 grammi di Parmigiano Reggiano (anche se la nonna usava il formaggio secco di produzione locale, sia di vacca che di pecora, oggi introvabile), qualche odore (noce moscata e scorza grattugiata di limone). La ricetta permette anche due o tre cucchiai di farina (meglio se quella a marchio CTSM) e un pizzico di sale.

In prima battuta occorre

portare a ebollizione due litri di brodo di carne. Poi si passa ai “passatelli” e quindi occorre amalgamare adeguatamente l’impasto e con l’aiuto di un attrezzo ancora molto familiare – “e fer di passatein” (un oggetto che è costudito anche all’interno del Museo della Civiltà Contadina ma che si

può trovare anche nei tanti mercatini dell’usato in zona) – formare i passateli e farli cuocere nel brodo bollente sino a quando vengono a galla (devono bollire più o meno tre o quattro minuti). Un’altra grande “minestra” della tradizione locale ha un nome “plurale” – i maltagliati con i fagioli – ma

un sapore singolare, unico. Il nostro ricettario, per sei persone, li vuole così: 400 gr di fagioli secchi, 4 uova, 400 grammi di farina, mezza cipolla affettata, una carota, una costa di sedano, olio e sale. Prima di “mettere le mani in pasta”, una nota: la preparazione inizia la sera prima mettendo nell’acqua

modo, tanto da indicarla nella firma di diverse sue lettere, e a quella di pittore, costretto dalla volontà papale prima di Giulio II e poi di Clemente VII e Paolo III Farnese, ebbe a dedicarsi all’architettura, dimostrandosi ben all’altezza degli impegnativi compiti affidatigli sia per capacità tecniche che per inventività creativa. Del suo genio resta testimonianza nei numerosi fogli che ci sono rimasti, gran parte dei quali è tutt’oggi conservata a Firenze in Casa Buonarroti che, coi suoi 130 fogli autografi, è la collezione più importante al mondo, in questo settore specifico. Rimasti alla famiglia alla morte dell’artista, i disegni, con altri 75 studi di figura, vennero la-

sciati nel 1858 alla collettività, sottraendoli a vendite e dispersioni, da Cosimo, l’ultimo dei Buonarroti, insieme al resto del patrimonio di famiglia. Diversi di quei fogli vengono esposti in questa mostra e consentono di ripercorrere i diversi momenti in cui Michelangelo ebbe a occuparsi di architettura. Imprese grandiose, anche sfortunate, come la facciata della basilica laurenziana o la chiesa della Nazione fiorentina a Roma, di cui, attraverso questi disegni, è possibile ripercorrere l’iter creativo e addentrarci nella mente geniale di un grande e rivoluzionario protagonista del suo tempo, in ogni settore dell’attività artistica”.

omniway.sm

i fagioli secchi. Veniamo a loro quindi. Mentre una volta si facevano con quello che rimaneva della pasta fatta in casa, oggi si ottengono dalla “sfoglia”. Per farla (bene) bisogna impastare la farina con le uova, tirare l’impasto sottile e dopo averlo tagliato a strisce più o meno regolari

occorre tagliare le tagliatelle a circa 45 gradi per ottenere dei “rombi” di circa due centimetri di lunghezza (meglio se irregolari, o “mal tagliati”). A questo punto vanno coperti con un panno. Poi si passa al soffritto (olio, cipolla, carota e sedano, tutti ben tritati). Quando il “sughino” è pronto, unire i fagioli e aggiungere due litri di acqua salata. Una volta che i fagioli sono cotti (basta assaggiarli con il mestolo), unire i maltagliati: cuociono in pochissimi minuti.

Prima di servire in tavola si può aggiungere un filo d’olio: quella della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi è perfetto.

Rubrica periodica a cura
del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@
I passatelli e i maltagliati con i fagioli secondo la tradizione sammarinese Due grandi piatti da riscoprire e da portare in tavola quando è più freddo
Nuova della medesima chiesa alla Biblioteca Laurenziana, dalle fortificazioni per la difesa di Firenze repubblicana chiesa, rimasta allo stadio progettuale, di San Gio vanni dei Fiorentini a Roma, per giungere alla fabbrica di San Pietro, alla Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore e alla Porta Pia, tutte Cecchi: “La mente geniale di un grande e rivoluzionario protagonista”
La mostra sul Buonarroti architetto a Palazzo SUMS sino al 14 maggio 10 FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023 S peciale Cultura

Quello che vediamo non è diverso da come siamo

Il cielo.

Il mare.

Il nulla.

E se chiudi gli occhi cosa vedi?

Gli ulivi.

Un fumetto.

Il nulla.

Un ragazzo che vive in una casa immersa nel verde ha risposto “la mia macchina”. Una bambina che vive in un palazzo in città dice “i fiori” che sono sul davanzale della vicina. Quello che vediamo non è lontano da quello che siamo. Da come viviamo. Da cosa vogliamo. E la bambina che ama il colore farà vagare il suo sguardo finché non lo incontrerà. E il ragazzo che riconosce la felicità in quello che possiede, non è tanto interessato a quello che la natura gli dà. Nessuno dei due mente. Come non mente Giacomo Leopardi che coglie

ibri

“interminati spazi” e “sovrumani silenzi” davanti a una siepe, dimostrandoci che “L’infinito” lui ce l’aveva dentro prima che in punta di penna. Dimostrandoci, anche, che chi insiste a guardare solo con gli occhi è un osservatore su cui non si può contare tanto.

Per vedere bene bisogna ascoltare, immaginare, collegare, intuire. Bisogna ammettere di essere imprecisi, limitati. Bisogna ammettere che ci troviamo sempre in una posizione svantaggiata, perché il bene che vogliamo a

una persona o l’antipatia che proviamo per un’altra ci oscura la visuale.

Il filosofo Kierkegaard scrisse che “Ciò che si vede dipende da come si guarda. Poiché l’osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo”. Bisogna creare. Creare una nuova prospettiva, per vedere finalmente le imponenti risorse che - inaspettatamente - esistono in noi e nella vita che conduciamo, ma a cui mai abbiamo dedicato del tempo per guardarle veramente, per prenderle davve-

ro in considerazione. Creare una nuova mentalità, per vedere le potenzialità di una realtà che sembra sempre più insoddisfacente e decadente, ma che inevitabilmente porta con sé panorami nuovi e inattesi.

Il saggista Enzo Bianchi scrive “Gli occhi sono capaci di guardare ma non bastano per vedere: Plinio scriveva che si vede con la mente non con l’occhio; e Saint Exupery diceva che si vede bene solo con il cuore. Guardare è facile, vedere è un’arte”. Vedere il motivo per cui corriamo continuamente sulla giostra delle giornate, vedere che non siamo cavallucci di legno sbiaditi che girano intorno, ma che c’è un valore in quello che facciamo, c’è vita nelle azioni che compiamo: questo è l’orizzonte su cui non dobbiamo mai staccare lo sguardo.

Simona Bisacchi

“Una storia vera e dimenticata” riporta la quarta di copertina. “Un’anomalia meravigliosa” è il primo pensiero che affiora dopo aver finito “Fiore di roccia” di Ilaria Tuti (ed. Longanesi), affresco vibrante e doloroso che accende la luce sul silenzio delle donne che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Sono le portatrici carniche, l’altra metà del cielo, che camminavano in mezzo alla neve e vivevano il conflitto

bellico per amore, per un affetto, per un parente, per senso di dovere.

“Alcune sono ancora bambine, altre già anziane, ma insieme, ogni mattina, corriamo ai magazzini militari a valle. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione. Risaliamo per ore, nella neve fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. I cecchini nemici –

diavoli bianchi, li chiamano – ci tengono sotto tiro. Ma noi cantiamo e preghiamo, mentre saliamo con gli scarpetz ai piedi” scrive l’autrice.

“I soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare. Dall’inferno del fronte alpino noi scendiamo con le gerle svuotate e le mani strette alle barelle che ospitano i feriti da curare, o i morti che noi stesse dovremo seppellire”. AC

L
La TOP FIVE di Fixing 1 Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi (Maurizio De Giovanni) Einaudi € 19 2 La portalettere (Francesca Giannone) Nord € 19 3 Punto pieno (Simonetta Agnello Hornby) Feltrinelli € 13 4 Tre modi per non morire (Giuseppe Montesano) Bompiani € 12 5 Piccole cose da nulla (Claire Keegan) Einaudi € 13
La storia vera delle portatrici carniche durante la Prima Guerra Mondiale
Guarda fuori dalla finestra e dimmi cosa vedi. Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com Bianchi: “Gli occhi sono capaci di guardare ma non bastano per vedere”
Per vedere bene bisogna però anche ammettere di
11 FIXING - Anno XXXI - n.1 - Venerdì 13 Gennaio 2023 S
essere imprecisi
peciale Cultura

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.