L’intervista al Presidente ANIS per aprire l’anno editoriale del nostro giornale è un appuntamento tradizionale, ma che al tempo stesso si rinnova nei contenuti. Spesso ci si ferma però ai singoli interventi senza affrontare il ragionamento che li mette in luce e che, soprattutto li collega. E si pensa siano distanti dal sentire comune della gente, perché magari troppo esclusivi del mondo imprenditoriale. Al contrario, seppur usando un “vocabolario” differente, ANIS sta parlando esattamente delle stesse cose di cui tutti parlano in questi tempi. Il tema del caro vita, per esempio, o la sostenibilità del welfare state sammarinese, considerato a buon diritto un’eccellenza nel panorama globale, non sono legati strettamente all’economia del Paese? E come si possono ridurre gli effetti del caro vita se non intervenendo sul mondo del lavoro (con il rinnovo dei contratti, in primis, di cui ANIS è sempre stata parte attiva nei settori che le competono, non a caso quello dell’Industria è sempre il primo ad essere rinnovato e a fare da guida agli altri) e sui fattoi negativi come gli aumenti degli energetici, che è vero impattano di più sulle imprese che sulle utenze domestiche, ma in generale “li pagano tutti”, direttamente o indirettamente. Così come il welfare, appunto, che si alimenta di fiscalità e contribuzione previdenziale: e da dover arrivano queste risorse se non dallo sviluppo economico del Paese? Le parole saranno anche diverse, ma gli obiettivi, alla fine sono gli stessi o comunque legati tra loro: lo sviluppo delle imprese porta risorse anche alle politiche di welfare e ne sostiene, appunto, lo sviluppo. Daniele Bartolucci
“La priorità sia lo sviluppo Energia, rifiuti e incentivi”
Il
Presidente Emanuele Rossini, traccia l’agenda del 2025:
“L’Accordo con l’UE è fondamentale, ma senza l’IVA non saremo mai alla pari”
“La priorità del 2025 dovrà essere lo sviluppo economico di tutto il sistema sammarinese e per raggiungere questo ambizioso obiettivo occorre dare più competitività alle imprese, favorendone gli investimenti in tecnologie e in capitale umano, come sta già avvenendo in Europa. In parallelo, occorre una politica più coraggiosa e determinata, capace di risolvere problematiche che purtroppo trattengono San Marino un passo indietro rispetto agli altri Paesi, come ad esempio un’adeguata autonomia energetica e nello smaltimento dei rifiuti, oppure superare la mancanza di un sistema IVA per le imposte indirette: un freno all’interscambio che va assolutamente eliminato”, ribadisce il Presidente ANIS nell’intervista che apre il primo numero dell’anno di Fixing.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
La Segreteria agli Interni parla apertamente di “un nuovo modello inclusivo”
Cittadinanza, niente più rinuncia obbligatoria
Il Congresso di Stato ha approvato il Progetto di Legge risolutivo
“Un passo verso un modello inclusivo”, annuncia con soddisfazione la Segreteria di Stato per gli Affari Interni , ma soprattutto un passo in avanti nei diritti, rispetto a un contesto sociale profondamente cambiato rispetto a quando furono promulgate le norme riguardanti la cittadinanza. Un passo che si completerà poi con l’iter parlamentare, perché il Congresso di Stato ha approvato il Progetto di Legge tanto atteso (presentato appunto dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni) che introduce significative modifiche alla normativa sulla cittadinanza per naturalizzazione. “Questo provvedimento”, spiega una nota della stessa Segretria di Stato, “rappresenta un ulteriore passo verso la modernizzazione del quadro normativo della Repubblica di San Marino, in linea con gli standard internazionali e con la tutela della pluralità identitaria. Il testo di legge”, ricordano dagli Affari Interni, “trae origine dall’approvazione, da parte del Consiglio Grande e Generale, dell’Istanza d’Arengo n. 3, presentata l’8 ottobre
tadini sammarinesi mantengono la propria cittadinanza anche in caso di matrimonio con cittadini stranieri, salvo esplicita richiesta di rinuncia.
2023 e accolta nella seduta dell’8 marzo 2024 con 30 voti favorevoli, 4 contrari e 8 astenuti. L’Istanza richiedeva l’eliminazione della rinuncia alla cittadinanza di origine come requisito per ottenere quella sammarinese per naturalizzazione. La scelta del Consiglio ha sottolineato la volontà di promuovere una riforma inclusiva e adeguata alle esigenze dei cittadini e dei richiedenti”.
Di seguito i contenuti principali del Progetto di Legge.
GRimozione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza di origine: L’articolo 1 stabilisce che non sarà più necessario rinunciare alla cittadinanza di origine per acquisire quella sammarinese, garantendo un approccio più rispettoso della pluralità identitaria. Revisione dei requisiti di dimora: L’articolo 2 modifica le disposizioni sulla dimora effettiva, introducendo criteri più flessibili e riducendo i periodi richiesti per alcune categorie, come coniugi e adottati di cittadini sammarinesi. Abrogazione di norme restrittive: Gli articoli 3 e 4 eliminano obblighi e vincoli considerati eccessivi, tra cui l’obbligo di giuramento per alcune categorie di richiedenti e disposizioni restrittive in materia di naturalizzazione.
Conservazione della cittadinanza in caso di matrimonio: L’articolo 5 chiarisce che i cit-
A seguito di ciò, il Congresso di Stato esprime “soddisfazione per l’approvazione di questo Progetto di Legge, che riflette la volontà di garantire un sistema di cittadinanza più inclusivo e rispettoso delle realtà personali e familiari dei richiedenti. La nuova normativa rappresenta una risposta concreta alle esigenze di armonizzazione con gli standard internazionali e un significativo avanzamento verso una Repubblica più moderna e accogliente”.
Il Progetto di Legge sarà ora trasmesso al Consiglio Grande e Generale per il successivo iter di approvazione definitiva.
Daniele Bartolucci
li italiani residenti a San Marino Il Comites aveva proposto l’Istanza d’Arengo decisiva: “Una grande soddisfazione”
“Nella seduta del 23 dicembre scorso”, spiegano dal Comites San Marino, “il Congresso di Stato ha approvato un Progetto di Legge presentato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni che introduce importanti modifiche alla normativa sulla cittadinanza per naturalizzazione, tra cui la rimozione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza di origine come requisito per ottenere la cittadinanza sammarinese”. “Grande soddisfazione da parte del Presidente del Comites, Alessandro Amadei”, recita la nota stampa diffusa nei giorni scorsi, “per l’approvazione del Progetto di Legge che testimonia la volontà da parte del Congresso di Stato, in particolar modo della Segreteria di Stato per gli Affari Interni, di inquadrare il tema della cittadinanza nella giusta ottica, andando
così oltre i pregiudizi ideologici, le paure ingiustificate e gli stereotipi anacronistici”. “Ogni legge”, rileva quindi lo stesso Presidente Amadei, “è il prodotto del suo tempo, in quanto riflette le idee dominanti, i valori, i bisogni e le sfide di una determinata epoca, adattandosi ai cambiamenti dei costumi e delle mentalità.
La Segreteria di Stato per gli Affari Interni ed il Con-
gresso di Stato hanno ben compreso che le dinamiche rispetto ad anni fa sono cambiate, così come sono mutate le sensibilità, rendendo necessario un quadro normativo in tema di cittadinanza moderno ed in linea con gli standard e con la tutela della pluralità identitaria. La nostra soddisfazione è doppia”, prosegue Amadei, “perché l’approvazione del progetto di legge fa seguito all’accoglimento dell’istanza d ‘Arengo in tema di cittadinanza che presentammo nell’ottobre del 2023, riconoscendo così assoluto valore ad un istituto di democrazia diretta che avvicina i cittadini alle istituzioni, facendoli partecipare alla vita politica e rendendoli parte del processo decisionale. Ora attendiamo fiduciosi l’avvio dell’iter consiliare affinché il PdL diventi legge”.
E conomia
Dipendenti del privato a quota 18.500, aziende aumentate di 60 unità
Imprese e lavoratori Numeri in crescita
Il “cruscotto” con i dati di novembre 2024 su novembre 2023
Imprese e lavoro: novembre 2023 e novembre 2024
È di poco inferiore alle 25 mila unità il totale delle forze di lavoro del Monte Titano evidenziato dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino nel “cruscotto” del mese di novembre 2024. Totale in crescita rispetto a 12 mesi prima quando il dato aggregato (quindi la somma dai dipendenti, degli indipendenti e dei disoccupati) si era “fermato” a quota 24.451. A trainare la crescita, il numero dei dipendenti, passati da 22.194 di novembre 2023 a 22.673 di novembre 2024. Le altre due “voci” invece non hanno fatto registrare particolari oscillazioni: gli indipendenti sono aumentati di meno di 20 unità (da 1.551 a 1.165) mentre i disoccupati di due (da 706 a 708). Zoomando quelli “in senso stretto” invece i numeri sono più contenu-
ti e in lieve contrazione: il “cruscotto” dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ne ha contati 395 a novembre 2023 quando invece erano 393 a novembre 2024.
Il settore privato I lavoratori dipendenti del settore privato per ramo di attività sono “saliti” di quasi 400 unità: erano 18.237 a novembre 2023, a novembre
ISTAT: disoccupazione ai minimi storici e crescono i dipendenti permanenti
Anche in Italia si registra un nuovo record per la disoccupazione, che a novembre - ha rilevato l’ISTAT - ha toccato il l livello più basso di sempre, ovvero dall’inizio delle serie storiche nel 2004, attestandosi ad un tasso su base mensile del 5,7%. Se il tasso di occupazione è stabile al 62,4%, registra un lieve calo a novembre, rispetto al
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mese precedente, il numero di occupati: scende dello 0,1%, pari a -13mila unità, attestandosi a 24 milioni 65mila. Nel confronto annuo, il numero di occupati in Italia supera quello di novembre 2023 dell’1,4% (+328mila unità). La diminuzione degli occupati su base mensile registrata a novembre (-0,1%, pari a -13mila unità) è determi-
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nata dal calo dei dipendenti a termine (-1,4%, pari a -39mila), mentre aumentano i dipendenti permanenti (+0,2%, pari a +28mila) e restano sostanzialmente stabili gli autonomi (-2mila). Rispetto a novembre 2023 l’aumento dei dipendenti permanenti (+3,2%) è pari a 500mila unità in più, mentre gli autonomi salgono di 108mila unità.
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2024 sono risultati 18.635 (+398). Il settore delle attività manifatturiere conferma ancora una volta il suo ruolo di “volano” occupazionale: a novembre 2024 ha dato lavo-
ro a 7.081 persone (a novembre 2023 erano invece 7.106). Sono invece in “terreno positivo” le costruzioni (946 dipendenti a novembre 2023, 953 all’ultimo rilevamento, le attività finanziarie e assicurative, passate da 654 lavoratori del 2023 a 656 dell’undicesimo mese dello scorso anno e le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (da 1.035 a 1.100). Sempre per quel che riguarda l’occupazione, spicca la performance dei lavoratori frontalieri che in 12 mesi sono passati da 7.837 unità a 8.235.
I numeri in crescita vanno di pari passo a quelli relativi al numero di imprese per ramo di attività economica: le 5.205 aziende attive su territorio a novembre 2023 sono diventate 5.265 (+60). Scendendo nei dettagli, in dodici mesi si sono “contratte” le attività
manifatturiere (-10, da 488 di novembre 2023 a 478 di novembre 2024) e le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (da 189 a 186). Le costruzioni sono rimaste pressoché invariate (354 a novembre 2023, 353 a novembre 2024) mentre sono cresciute le attività finanziarie e assicurative (da 238 a 247).
Il settore pubblico Come detto, da novembre 2023 a novembre 2024 i lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza sono aumentati di 81 unità, passando da 3.957 del 2023 a 4.038 del 2024. Crescita trainata dalla Pubblica Amministrazione (da 2.222 a 2.258) e dall’Istituto per la Sicurezza Sociale che in 12 mesi ha fatto registrare +34 (da 1.210 a 1.244).
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
di Alessandro Carli
Nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione in cui lo Stato presta garanzia, disciplina le procedure di cessione e le forme di pubblicità finalizzate all’alienazione a soggetti terzi dei beni immobili oggetto di garanzia dei crediti ceduti, San Marino si è dotato del Regolamento nr. 24 del 2024. “Fatto salvo quanto previsto dalla Legge 30 agosto 2021 n.157 e successive modifiche nonché dall’articolo 52 della Legge 17 novembre 2005 n.165 e successive modifiche e relative disposizioni attuative di vigilanza, gli atti e le scritture private autenticate portanti l’alienazione a soggetti terzi di beni immobili da parte dei veicoli di cartolarizzazione e dei Servicer incaricati sono assoggettati agli obblighi previsti dalle normative vigenti sulla trascrizione, registrazione, bollo e voltura. Restano escluse dalla disciplina delle procedure di cessione a terzi dei beni immobili oggetto di garanzia dei crediti ceduti, i criteri, i metodi e le modalità attraverso cui determinare l’ammontare del relativo prezzo di vendita, dovendosi a tal fine fare riferimento ai soli contratti, atti e documenti facenti parte dell’operazione cartolarizzazione”.
Norme per i Servicer I Servicer gestiscono i beni immobili oggetto di garanzia dei crediti ceduti ai sensi di quanto previsto dalla Legge n.157/2021 e dalle disposizioni attuative di vigilanza. I Servicer rendono disponibile su apposito sito internet chiara informativa in ordine ai beni immobili amministrati. In particolare, per ciascun bene immobile sono indicati i seguenti elementi: a) la rappresentazione fotografica del bene e il relativo codice di identificazione; b) la categoria di riferimento; c) la zona di ubicazione; d) il prezzo o l’indicazione di eventuale trattativa privata; e) le dimensioni e la relativa planimetria; f) la descrizione delle caratteristiche strutturali. I Servicer devono altresì fornire, sul sito internet, informazioni sulla propria sede legale, il numero di telefono, l’indirizzo e-mail, i dati relativi all’iscrizione nel Registro delle Società e nel Registro dei Servicer, le indicazioni sul relativo codice operatore economico e sull’avvenuto versamento del capitale sociale. I Servicer sono tenuti all’osservanza delle previsioni sino alla conclusione dell’operazione di cartolarizzazione.
La sorveglianza Nelle operazioni di cartolarizzazione perfezionate ai
Alienazione di beni immobili Le procedure di cessione
Cartolarizzazioni:
sensi del Capo III della Legge n.157/2021 e successive modifiche, nell’ambito delle quali lo Stato ha prestato la garanzia al rimborso di ABS Se-
nior, l’Organismo di Sorveglianza è tenuto a monitorare l’andamento dei flussi di cassa e dei costi di pertinenza dello Stato e, più in gene-
rale, le condizioni economiche che possono determinare una variazione di valore delle garanzie rilasciate ai sensi dell’articolo 21 della
Legge n.157/2021. L’Organismo di Sorveglianza collabora con la Banca Centrale in relazione alle attività di competenza finalizzate all’anali-
si dei documenti dallo stesso acquisiti e per ricevere da quest’ultima un eventuale supporto tecnico. Nel rispetto dei rispettivi ruoli, funzioni e prerogative, le due entità possono stipulare protocolli che definiscono le modalità e il perimetro di tale forma di collaborazione.
Inoltre l’Organismo di Sorveglianza monitora l’operazione di cartolarizzazione sotto l’aspetto legale e contabile, al fine di tutelare l’interesse dello Stato, che ha prestato la garanzia di rimborso delle ABS Senior. Nei confronti di Istituto per la Gestione ed il Recupero dei Crediti – I.G.R.C. S.p.A. ed S3 – Special Servicer Sammarinese S.r.l.:, invece, all’Organismo di Sorveglianza è demandato di svolgere le seguenti attività: a) riscontrare che il processo di recupero degli Attivi Bancari risulti rispondente alle previsioni dei flussi di cassa previsti nel Business Plan, potendo a tal fine ricevere i rendiconti dell’operazione, che tuttavia potrà rendere noti ai soggetti legittimati, per i soli fini di legge e solo dopo che gli stessi siano stati trasmessi alle agenzie di rating e al rappresentante dei portatori dei Titoli Senior; nel caso in cui gli incassi risultanti dai rendiconti non siano in linea con le previsioni del Business Plan, verificare le ragioni dello scostamento per quei flussi di cassa che risultino inferiori al rispettivo target price; b) verificare l’assenza di conflitti di interesse rispetto al recupero degli Attivi Bancari;
c) verificare, ai fini della concentrazione degli incarichi ai legali, affidatari del recupero degli Attivi Bancari, che l’assegnazione sia avvenuta in modo conforme alle previsioni che regolano l’Operazione di cartolarizzazione; d) verificare che le spese legali ed oneri sostenuti nell’ambito dell’attività di recupero degli Attivi Bancari risultino complessivamente conformi alle previsioni di costi stimate nel Business Plan dell’operazione di cartolarizzazione. Alessandro Carli Dalle
Economia e mercati: il commento di gennaio di Denis Manzi, CFA, CIPM
Che cosa dobbiamo attenderci per il 2025?
L’orizzonte del nuovo anno: navigare tra incertezza e volatilità
Ebbene sì, il 2024 è già terminato e siamo di fronte a un nuovo anno pieno di incertezze e insidie. L’anno appena conclusosi, come era stato un po’ anche per quello precedente, si è rivelato tutto sommato abbastanza semplice per gli investitori, che hanno potuto godere di performance decisamente buone sui mercati azionari e performance in ripresa sui mercati obbligazionari, grazie ad una situazione di partenza che, dopo il difficile 2022, mostrava valutazioni discrete. In effetti, sebbene dicembre - complice l’atteggiamento più restrittivo di quanto previsto mostrato dalla banca centrale americana - abbia visto un incremento della volatilità con conseguente performance negative un po’ su tutte le principali classi di investimento, il 2024 si è chiuso con performance talmente buone che, se qualcuno ci desse la possibilità ex-ante di vederci garantita la performance del 2024 anche per il 2025, accetteremmo sicuramente la proposta senza battere ciglio (Tabella performance).
Le prospettive per il 2025 La crescita economica mondiale, dopo avere mostrato una marcata resilienza nel 2023 e nel 2024, nello scenario di base dovrebbe mantenere un andamento positivo anche nel 2025 (grafico crescita economica), sebbene in leggero calo rispetto ai livelli di crescita del 2024, palesando comunque divergenze importanti tra le varie aree geografiche. I rischi, a livello generale, rimangono comunque al ribasso e di difficile stima. L’andamento economico – oltre a essere guidato da fattori geopolitici di impossibile previsione in Russia, in MedioOriente e nell’area di Taiwan continuerà in larga parte ad essere fortemente influenzato dall’andamento dell’inflazione. I livelli di inflazione, nello scenario di base e in assenza quindi di stress esogeni, dovrebbero continuare a scendere gradualmente verso gli obiettivi perseguiti dalle banche centrali. A contribui-
re in tal senso sarà probabilmente la diminuzione della domanda aggregata. Tuttavia non sono da escludere recrudescenze nell’andamento dei prezzi, specialmente a causa di fattori esogeni e anche della fase, tutt’ora in corso, di parziale “de-globalizzazione”. Sul fronte della politica monetaria, come già anticipato, nello scenario di base le principali banche centrali saranno in grado di continuare nel graduale processo di normalizzazione della politica monetaria, con l’obiettivo di portare i tassi in linea a quelli neutrali. Tuttavia, specialmente in considerazione della volatilità macro e finanziaria che sicuramente aumenterà sotto la nuova amministrazione USA, il processo non potrà essere lineare e pertanto gli approcci saranno decisamente “data dependent”, il che non ci permette di escludere anche lunghi momenti di pausa nel processo e per-
ché no, se appunto i dati lo richiederanno, anche un’inversione di marcia.
I mercati finanziari Ci addentriamo nel nuovo anno con una situazione di partenza sicuramente peggiore di quella presente a inizio 2024. Infatti, abbiamo valutazioni più care sui mercati azionari, spreads di credito più stretti e tassi di interesse, sulla parte a breve delle curve, generalmente più bassi. Il 2025 non sarà pertanto un anno facile e pertanto, sebbene il contesto macroeconomico e di politica monetaria appaia tutto sommato benevolo, ci aspettiamo un andamento maggiormente volatile rispetto a quello degli ultimi due anni. I mercati azionari dei paesi sviluppati, nel 2025, difficilmente potranno contare su un’ulteriore espansione dei multipli e pertanto la performance sarà guidata principalmente dall’anda-
mento degli utili aziendali. Ci aspettiamo tuttavia una parziale decompressione del differenziale di performance tra America e resto del mondo, con i mercati emergenti che rimangono alquanto a buon mercato. Per quanto riguarda i settori industriali, il 2025 potrebbe essere un anno di “rivendicazione” da parte dei settori più difensivi, locali e che trattano a valutazioni meno care rispetto a quelli a “maggiore hype” come il settore tecnologico e tutti i titoli legati in qualche modo al settore dell’intelligenza artificiale. Vediamo comunque un andamento maggiormente volatile rispetto a quello del 2024 (questa è l’unica costanza quando si parla di azionario) e non sono comunque probabili performance positive a due cifre. A livello geografico, visto lo sconto a cui trattano e anche alle aspettative della street generalmente fosche sulla Cina (che potreb-
bero essere lette in ottica contrarian), continuano ad apparire interessanti i listini dei mercati emergenti nel loro aggregato, sebbene vada appunto sempre tenuto in considerazione che investire sui mercati in via di sviluppo in maniera agnostica significa avere una elevata esposizione all’andamento del listino Cinese, con tutto ciò che ne consegue in termini di incertezza. Le obbligazioni governative dei principali paesi sviluppati trattano ancora, nonostante la riduzione dei tassi di interesse registrata nell’ultimo anno sulla parte a breve della curva, a livelli di rendimento non disdicevoli e, con un’inflazione che è rientrata gradualmente a livelli più vicini ai target perseguiti dalle principali banche centrali, mostrano livelli di rendimento reale in aumento e positivi negli USA. Le stesse, anche per il 2025, continueranno a fornire un livello di carry decente. Sebbene la probabilità che le principali banche centrali continueranno nel processo di riduzione dei tassi di politica monetaria appaia elevata, il rischio al momento appare che il mercato potrebbe scontare mosse eccessive. Tuttavia, indipendentemente da come si muoveranno i tassi di interesse, l’asset class, partendo dai livelli di tassi attuali, continuerà ad essere in grado di fornire un andamento decorrelato all’andamento degli attivi più volatili. In considerazione dei livelli di rendimento di partenza e dell’attuale e prospettico contesto macroeconomico, è sicuramente lecito attendersi una performance positiva per l’asset class obbligazionaria governativa. Gli spread di credito dopo il restringimento dell’ultimo periodo trattano a livelli sotto alla media di lungo periodo e pertanto un’ulteriore compressione appare poco probabile. A livello complessivo, quindi, sarà il carry a dettare la performance 2025 dell’asset class ed in tal senso l’all-in yield non appare ancora disdicevole. Nel 2025 la selettività la farà da padrone e,
sebbene a livello generale non si noti particolare valore sul credito, vi sono sicuramente delle sacche di valore da potere estrapolare, prevalentemente sul credito dei mercati emergenti. Inoltre, così come è stato per il 2023 e per il 2024, non va dimenticato che anche la liquidità è ora in grado di offrire quel porto sicuro per cui viene solitamente inserita nei portafogli, dando un rendimento nominale positivo. In ordine di preferenza, prendendo come riferimento 5 delle principali categorie di investimento, per il 2025 abbiamo:
1 - Obbligazionario governativo; 2 - Liquidità; 3 - Azionario; 4 - Obbligazionario a Spread; 5 - Materie Prime. Come scriviamo da sempre, fare previsioni risulta sempre particolarmente difficile, ma su una cosa siamo molto più confidenti: la volatilità. Infatti, gli ultimi anni hanno ben dimostrato come l’andamento di mercato sia ormai da tempo caratterizzato da lunghi momenti di calma intervallati ad altri di elevatissima volatilità. Rimane quindi fondamentale non farsi prendere troppo la mano durante le fasi di tranquillità e cercare invece di sfruttare le oscillazioni negative. Il mantra è un po’ sempre il solito: restare umili senza pretendere di volere prevedere i movimenti di mercato nel breve periodo (cosa impossibile da fare con attendibilità statistica significativa) e mantenere dei portafogli robusti composti da classi di investimento che si rivelino decorrelate tra loro soprattutto nelle fasi di avversione al rischio.
Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com
di Daniele Bartolucci
“La priorità del 2025 dovrà essere lo sviluppo economico di tutto il sistema sammarinese e per raggiungere questo ambizioso obiettivo occorre dare più competitività alle imprese, favorendone gli investimenti in tecnologie e in capitale umano, come sta già avvenendo in Europa”, spiega il Presidente ANIS, Emanuele Rossini. “In parallelo, occorre una politica più coraggiosa e determinata, capace di risolvere problematiche che purtroppo trattengono San Marino un passo indietro rispetto agli altri Paesi, come ad esempio una adeguata autonomia dal punto di vista energetico e dello smaltimento dei rifiuti, che eviterebbe gli attuali costi esorbitanti per tutti, compreso lo Stato. Oppure, ancora più evidente, la mancanza di un sistema IVA per le imposte indirette: un freno all’interscambio che va assolutamente eliminato, soprattutto nella imminenza dell’Accordo di Associazione che ci permetterà finalmente di competere alla pari nel mercato unico europeo. Senza IVA non lo faremo affatto alla pari”, ribadisce il Presidente ANIS nella consueta intervista che apre il primo numero di Fixing, in cui tocca i principali temi dell’agenda 2025. Un’agenda che la più importante associazione di categoria di San
“Fondamentale l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, ma senza IVA non saremo mai
“La priorità del 2025 è lo sviluppo economico
Il Presidente ANIS, Emanuele Rossini, guarda alle principali sfide che San Marino dovrà affrontare: problematiche che ci trattengono un passo indietro rispetto agli altri Paesi, come la mancanza
Marino (che raggiungerà proprio quest’anno il traguardo degli 80 anni di attività) auspica di condividere con tutto il Paese, stimolando la politica a mettere in campo tutti gli interventi necessari.
“Le risorse si trovano, anche razionalizzando e ottimizzando la spesa corrente”
Lo sviluppo è dunque la parola chiave del 2025?
“Possiamo dire che per chi fa impresa lo sia tutti i giorni, ma l’anno che abbiamo davanti deve avere per tutti questo obiettivo, perché da esso possono discendere i benefici che tutti attendiamo: per le imprese, per chi vi lavora e anche per lo Stato e il welfare del nostro Paese.
Prendiamo atto che negli ultimi mesi sia effettivamente una parola molto ricorrente anche nelle dichiarazioni e nei documenti politici e questo non può che essere di buon auspicio perché si traduca tutto in azioni concrete”.
Il riferimento è anche al progetto di legge parallelo alla finanziaria?
“La scelta di tenere la parte tecnica staccata da quella politica è apprezzabile dal punto di vista procedurale e anche del dibattito in Consiglio Grande e Generale che si è potuto concentrare su aspetti più pertinenti. Abbiamo già espresso il nostro gradimento anche per l’inserimento di diversi articoli che rispondono alle istanze presentate dalla nostra Associazione nei mesi scorsi, al fine di sostenere il mondo delle imprese. Tra gli interventi di maggiore impatto c’è il credito agevolato, il cui plafond è stato portato a 10 milioni di
euro e dovrebbe garantire una copertura sufficiente agli investimenti delle imprese sammarinesi. Ma ora occorre dare corpo a una serie di interventi importanti che ci aspettiamo vengano recepiti nella discussione finale, per dare appunto concretezza a quella parola, sviluppo, che caratterizza lo spirito del provvedimento: i temi prioritari vanno dalle politiche energetiche alle opere pubbliche realmente strategiche, dagli incentivi agli investimenti delle imprese, compresi quelli relativi per l’adeguamento alle norme antincendio, a una pianificazione territoriale moderna che dia risposte alle istanze dell’edilizia come del turismo”.
Ci sono le risorse per tutto questo?
“Molti di questi interventi, ad esempio gli incentivi, si ripagano da soli nel tempo: tutti i Paesi fanno leva su questi strumenti perché i privati realizzino non solo le opere che servono al loro sviluppo, ma anche alla crescita del sistema. Inoltre più investimenti in territorio si traducono in maggiori posti di lavoro e questo indirettamente genera nuove risorse per lo Stato. Per quanto riguarda gli investimenti strategici, invece, ad esempio su viabilità, telecomunicazioni, logistica e infrastrutture, se non si vuole ricorrere al debito, in questo caso debito buono, si
possono ricercare partnership vincenti con altri soggetti, anche privati. Infine, come da tempo auspicato, molte risorse possono essere recuperate attraverso un serio piano di revisione e ottimizzazione delle spese correnti, soprattutto razionalizzando quei servizi che oltre ad essere inefficienti accusano anche una perdita insostenibile”.
Per le aziende industriali c’è una problematica che rappresenta un’urgenza, se non un’emergenza?
“A una situazione globale di incertezza che si protrae da tempo, purtroppo a causa anche dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, stiamo assistendo ad una risalita dei prezzi degli energetici e di
conseguenza dei costi di produzione: le imprese energivore stanno subendo questa dinamica, non solo a San Marino, ovviamente, ma in tutta Europa. Anche per questo, molti Paesi stanno varando misure straordinarie per ridurre l’impatto negativo di questi nuovi aumenti: l’Italia, ad esempio, sta studiando l’introduzione di una gas release, ovvero un meccanismo finalizzato ad incrementare la produzione nazionale di gas e la sua vendita a prezzi ragionevoli, prioritariamente, a clienti finali industriali che ne consumano in grande quantità per la propria produzione. San Marino non è nelle condizioni di aumentare alcuna produzione, in quanto non ne ha in terri-
ISTAT, i prezzi alla produzione dell’industria sono cresciuti dello 0,5% su base annua
A novembre 2024, ultimo dato rilevato dall’ISTAT e diffuso in questi giorni, i prezzi alla produzione dell’industria sono cresciuti dell’1,2% su base mensile e flettono dello 0,5% su base annua.
Sul mercato interno i prezzi aumentano dell’1,8% rispetto a ottobre e mostrano un calo dello 0,7% su base annua (da -3,8% del mese precedente). Nel trime -
stre settembre-novembre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell’1,2% (+1,9% mercato interno, +0,2% mercato estero). A novembre 2024, fra le attività manifatturiere, le flessioni tendenziali più ampie riguardano la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,2% area euro), articoli in gom-
ma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,7% area euro) e mezzi di trasporto (-1,7% area euro). Gli aumenti tendenziali più elevati, invece, si rilevano per industria del legno, della carta e stampa (+5,6% area euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature.
alla pari: occorre avviare il progetto anche in via sperimentale già nel 2026”
economico di tutto il sistema”
affrontare: “Per dare competitività alle imprese occorre risolvere tutte le mancanza di un’adeguata autonomia energetica e nello smaltimento dei rifiuti”
torio, ma questo impone semmai di trovare altri strumenti e metodi per intervenire. L’avere un regime di monopolio sugli energetici, gestito dall’Azienda Autonoma dei Servizi, potrebbe e dovrebbe calmierare questi aumenti, prevedendo incen-
tivi o tariffe scontate per determinati periodi, come è stato già fatto in passato”. Soluzioni temporanee che non risolverebbero però il problema strutturale, giusto?
“La quasi completa dipendenza dall’esterno su energia, gas e acqua è un’emergenza su cui ANIS ha sempre tenuto altissima l’attenzione, proponendo nel tempo possibili soluzioni e dando sempre la massima disponibilità a ragionare su piccoli e grandi investimenti che dovessero necessitare anche del contributo di soggetti privati. Crediamo sia giunto il momento di compiere delle scelte in tal senso, guardando alla sostenibilità del sistema economico in generale come quella dell’ambiente, individuando le migliori e più sicure tecnologie che già altri Paesi utilizzano”. Lo stesso discorso vale per i rifiuti?
“La mancanza di impianti in
territorio impone a tutte le imprese di smaltire fuori confine i rifiuti prodotti, con oneri di conseguenza maggiori rispetto ai propri competitor e con procedure e tempistiche non sempre ottimali dettate dalle distanze e dagli accordi con le varie Regioni. Se questo non bastasse per intervenire, dobbiamo prendere coscienza del fatto che operiamo, come Paese, in un contesto internazionale che da tempo stimola, se non obbliga, i singoli Paesi a gestire internamente e in maniera virtuosa i propri rifiuti. Una strategia che abbiamo tra le altre cose abbracciato anche noi come Stato, impegnandoci a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti nell’Agenda 2030 dell’ONU. Non possiamo continuare a dipendere dall’esterno portando fuori i nostri rifiuti e pagando oneri sempre più alti nonché affrontando obblighi burocratici sempre più stringenti.
Inoltre la gestione dei rifiuti deve essere vista non solo come un problema ma anche come una opportunità da cogliere”.
L’ONU non è l’unico organismo internazionale con cui
“Pianificazione territoriale per dare risposte all’edilizia e al turismo”
San Marino ha preso impegni: in tal senso il FMI è stato ancora più chiaro, esplicitando le ultime raccomandazioni.
“Una su tutte riguarda l’IVA, tanto che è al primo punto del report. Si tratta di un passaggio fondamentale per il sistema economico sammarinese che non può essere più rimandato. Sia per l’ovvio
impatto che avrà sull’interscambio con l’estero, dove tutti i nostri clienti e fornitori adottano sistemi di imposte indirette basati sull’IVA, sia per l’impatto positivo che potrebbe avere sul gettito dello Stato, ma anche per una maggiore equità di prelievo. Ma soprattutto è lo strumento fiscale utilizzato nel mercato unico europeo, il nostro principale mercato di riferimento, dove stiamo per raggiungere un livello di integrazione massima grazie all’Accordo di Associazione di cui si attende imminente la firma. Senza IVA non potremo mai competere alla pari degli altri. Va introdotta il prima possibile ed è ciò che abbiamo richiesto al Governo anche negli ultimi incontri ufficiali: se lo studio sulle norme partisse nei prossimi mesi, si potrebbe prospettare un’entrata in vigore già nel 2026, magari in forma sperimentale inizialmente su alcuni settori. Una tempistica
che si allineerebbe con quella della ratifica dell’Accordo e ci permetterebbe di essere già pronti alla sua entrata in vigore”.
La prospettiva europea è l’altro grande tema del 2025? “Sarà una prospettiva che traguarderà non solo quest’anno ma i prossimi dieci e probabilmente anche molti di più. Va detto, però, che trattativa si è conclusa oltre un anno fa e il testo finale è a disposizione ormai da mesi, per cui salvo sorprese sappiamo già tutti cosa comporterà questa nuova dimensione per San Marino, per lo Stato inteso come apparato pubblico, i cittadini e le imprese. L’auspicio è che il 2025 veda tutto il sistema muoversi già in questa direzione per essere pronto a raccogliere le nuove sfide e opportunità, che a nostro avviso sono tantissime, una volta che saremo un Paese associato, quindi alla pari con tutti gli altri Paesi”.
Il Decreto 196/2024 detta norme transitorie sulla dirigenza pubblica nelle more della complessiva revisione della normativa di settore, allo scopo di novellare la normativa in materia di valutazione dell’azione amministrativo –gestionale della dirigenza pubblica, al fine di consentire una maggiore flessibilità nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali nel Settore Pubblico Allargato, analogamente a quanto già previsto per la dirigenza medica dall’articolo 7, comma 4 e dall’articolo 13, comma 3 del DD 131/2022; valorizzare l’alta professionalità dei dipendenti pubblici che abbiano maturato lunga esperienza dirigenziale e non possano essere ulteriormente rinnovati nella medesima posizione in ragione del raggiungimento del termine massimo stabilito dalla normativa in materia di durata continuativa degli incarichi dirigenziali soggetti all’obbligo di rotazione; consentire la prosecuzione temporanea di incarichi dirigenziali apicali in pendenza di processi di modifica e riorganizzazione di Unità Organizzative, Aziende Autonome di Stato, Enti Pubblici e organi amministrativi apicali; allineare la retribuzione di posizione prevista per la posizione dirigenziale dell’UO Ufficio Segreteria Istituzionale all’implementazione delle funzioni in capo a detta UO effettuata
Prevista anche la prosecuzione temporanea di incarichi apicali e l’allineamento delle retribuzioni
San Marino, novità in arrivo per la dirigenza pubblica
Il Decreto numero 196 del 2024 punta sulla valorizzazione delle professionalità
tramite il Decreto 10 del 2022.
Modifica dell’art .7 del Decreto 94 /2021
Il comma 5, dell’articolo 7 del DD 94/2021 è così sostituito:
“Fatto salvo quanto indicato al comma 8 per i dirigenti con vecchio regime retributivo, in caso di valutazione finale positiva il Congresso di Stato dispone: il rinnovo dell’incarico e dell’assegnazione già attribuiti; qualora siano vacanti posizioni dirigenziali a parametro ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del DD 21/2013 e s.m., il conferimento di altro incarico di pari o maggiore rilievo gestionale ed economico; il conferimento di incarico anche di rilievo gestionale ed economico inferiore alla presenza delle seguenti condi-
M otori
zioni: qualora sussista il consenso del Dirigente interessato; qualora il Dirigente interessato rientri fra coloro che sono indicati all’articolo 1, commi 6 e 7 del DD 21/2013 e s.m. e non possa essere ulteriormente rinnovato nella medesima posizione in ragione del raggiungimento del termine massimo stabilito dalla normativa in materia di durata continuativa degli incarichi dirigenziali soggetti all’obbligo di rotazione”.
Retribuzione per distacco amministrativo In via transitoria e nelle more della complessiva revisione della normativa sulla dirigenza pubblica, il distacco amministrativo presso le Segreterie di Stato può essere disposto in favore di ex dirigenti che abbiano, con positiva valutazione, coperto posizioni dirigenziali mediante contratti a tempo determina-
to e che, stanti le vigenti disposizioni in materia di durata massima continuativa degli incarichi dirigenziali soggetti all’obbligo di rotazione, non siano più rinnovabili né possano essere nominati ed assegnati su altra posizione dirigenziale a mente dell’articolo 7, comma 5, lettera c), numero 2) del DD 94/2021 e successive modifiche. Ad essi è applicato, per l’intera durata del distacco, il trattamento economico previsto dall’articolo 7 del DD 21/2013, esclusivamente nel caso in cui il distacco amministrativo sia disposto senza soluzione di continuità rispetto al precedente incarico dirigenziale. La disposizione transitoria si applica unicamente in favore di dipendenti in organico in altra qualifica o inquadrati, ai sensi dell’art. 69 della Legge n.188/2011, a tempo indeterminato in un PDR nel Settore Pubblico Allargato. AC
Veicoli acquistati da rivenditori sammarinesi: arriva l’imposta di trascrizione agevolata
Gli acquisti di veicoli nuovi o usati, anche in permuta, effettuati a scopo di vendita da rivenditori o concessionari sammarinesi, presso chiunque effettuati, possono essere soggetti all’iscrizione e alla conseguente immatricolazione, anche temporanea, nel Registro Immatricolazione Veicoli dell’UO Ufficio Registro Automezzi e Trasporti. La finalità di vendita deve essere espressamente dichiarata all’atto della formalità. Co-
sì il comma 1 del Decreto Delegato numero 207 del 2024. Per le autovetture nuove o usate, che rispettino le condizioni di cui sopra, l’imposta di trascrizione di cui alla Tabella “A” della Legge 25 novembre 1997 n.136 e successive modifiche, come da ultimo sostituita dalla Tabella “A”, dell’Allegato “2” del Decreto Delegato 28 novembre 2013 n.161, è pari ad euro 20,00 (venti/00), nel caso in cui tale
trascrizione sia effettuata da operatore economico sammarinese, che eserciti attività di commercio di veicoli. Per le altre categorie di veicoli, differenti da quelli di cui sopra e che rispettino le condizioni di cui al comma 1, l’imposta di trascrizione è pari ad euro 10,00(dieci/00). 4. I veicoli, a cui si applicano le disposizioni previste dall’articolo, non possono circolare su strada, se non per finalità di prova connesse alla vendita.
Dal 3 gennaio 2025 è disponibile sull’applicativo OPEC la nuova versione della pratica di richiesta delle autorizzazioni a operare per imprese estere nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica fino a 15 giorni lavorativi e della pratica di comunicazione per interventi limitati a un giorno nel medesimo ambito. A comunicarlo, l’Ufficio Attività Economiche - Dipartimento Economia.
La modalità di richiesta rimarrà invariata rispetto alla precedente, pertanto si ricorda che le pratiche di richiesta e di comunicazione saranno compilabili tramite l’applicativo OPEC.
Saranno disponibili due tipi di pratiche a seconda dell’esigenza.
Interventi della durata di un giorno Tale comunicazione fa riferimento solo ad interventi della durata di un giorno riguardanti le costruzioni o ristrutturazioni edili di qualsiasi natura e/o l’installazione di impianti in genere nel territorio sammarinese effettuati da parte di imprese estere. La comunicazione per un giorno è limitata ad una ogni 90 giorni (i 90 giorni decorrono dal giorno indicato nella precedente comunicazione); se le giornate sono più di 1 nei 90 giorni, sarà necessario richiedere l’autorizzazione di cui al punto 2). Tale pratica non comporta il
A mbiente
Due le tipologie per le imprese estere: interventi della durata di un giorno e permesso quindicinale
Edilizia, richiesta dei permessi Cambiano le autorizzazioni
La Circolare dell’Ufficio Attività Economiche: già disponibili sull’applicativo OPEC
pagamento di tasse o di diritti di pratica, consistendo in una semplice comunicazione all’Ufficio che non necessita di istruttoria. La procedura è totalmente guidata dal sistema e prevede le seguenti fasi: a) Se non si è già in possesso delle credenziali di accesso, occorre che il legale rappresentante o il titolare dell’im-
presa estera si registri al sito www.gov.sm richiedendo l’applicativo OPEC come persona fisica e attendendo la validazione da parte dell’Ufficio
b) Accedere con le proprie credenziali al sito www.gov. sm, entrare nell’applicativo OPEC (se si è già in possesso di COE, entrare nell’applicativo OPEC con il ruolo di am-
Catasto dei rifiuti 2024 prodotti in territorio Registrazione attiva sino al 30 aprile 2025
Come previsto dalla Delibera CTA n. 106 del 28/09/2011, i dati riguardanti la produzione di rifiuti per l’anno 2024, come definito dall’articolo 27, Catasto rifiuti, del Decreto Delegato 44/2012 e s.m. e integrazioni (Codice Ambientale), dovranno essere inviati all’Ufficio competente UPAV tramite il software dedicato denominato Servizi Web UPAV.
Per la compilazione del catasto è attiva la nuova funzionalità di importazione dati dal Registro carico/ scarico attraverso apposito pulsante. Sarà comunque necessario ricontrollare con cura i dati proposti dal software ed inserire manualmente i dati del deposito temporaneo.
La data di inizio/fine delle registrazioni riguardanti i dati del Catasto rifiuti relativi all’anno 2024, è la
seguente: 2 gennaio 2025 - 30 aprile 2025. L’Ufficio Prevenzione Ambiente e Vigilanza del Territorio evidenzia, inoltre, che la Commissione Tutela Ambientale, con delibera n. 149 del 14 luglio 2014, ai fini di una puntuale ricezione e monitoraggio dei dati di cui in oggetto, ha stabilito che le eventuali integrazioni alla dichiarazione Catasto rifiuti devono essere presentate all’Ufficio competente entro 15 giorni dalla richiesta pervenuta all’azienda.
La dichiarazione catasto rifiuti è obbligatoria (ai sensi dell’Art. 27 D.D. n. 44/2012 e ss.mm.ii.) come di seguito riportato:“E‘ tenuto a comunicare annualmente all‘UPA le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti, ai fini dell‘elaborazione dei dati, chiunque effettui a titolo professionale
le seguenti attività: attività di raccolta e trasporto di rifiuti; i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione; le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; e) le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi.
Sono esonerati dall’obbligo di comunicazione:
a) gli imprenditori agricoli, limitatamente ai rifiuti non pericolosi; b) le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi e non pericolosi di cui all’articolo 29, comma 4.
c) le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 19, comma 3, lettere c), d), g), con meno di venti dipendenti.
ministratore d’impresa; in caso contrario, con il ruolo di cittadino), cliccare sul pulsante “Le mie pratiche” e, nella sezione Prestazioni a Termine, creare una nuova pratica denominata “Comunicazione Intervento Edilizia singola giornata”
c) Compilare la pratica in ogni campo obbligatorio, inserendo in particolare: denominazione dell’impresa estera; nome, cognome, data di nascita dei lavoratori; giorno di presenza in territorio; denominazione del committente sammarinese; luogo di lavoro; descrizione dell’attività.
d) Se non si è già in possesso del COE, la pratica dovrà essere trasmessa all’Ufficio che la sbloccherà per assegnarlo; se si è già in possesso del COE, la pratica potrà essere confermata automaticamente.
Permesso quindicinale Tale autorizzazione fa riferimento solo ad interventi riguardanti le costruzioni o ristrutturazioni edili di qualsiasi natura e/o l’installazione di impianti in genere nel territorio sammarinese effettuati da parte di imprese estere. I 15 giorni (anche non consecutivi) di ogni autorizzazione possono essere utilizzati esclusivamente entro 90 giorni dal primo giorno di presenza in territorio. I giorni residui non utilizzati entro il 90esimo giorno non sono recuperabili. Si possono ottenere al massimo 2 autorizzazioni di questo tipo per ogni anno solare
(per il computo dell’anno di riferimento fa fede quello del primo giorno di presenza in territorio).
Si ricorda, inoltre, che in base al nuovo D.D. 50/2024 non vi è più proporzionalità tra il numero di lavoratori e il numero di giorni a disposizione. I giorni di intervento andranno comunicati entro la giornata precedente rispetto a quella di presenza in territorio.
La procedura è totalmente guidata dal sistema e prevede le seguenti fasi: a) Se non si è già in possesso delle credenziali di accesso, occorre che il legale rappresentante o il titolare dell’impresa estera si registri al sito www.gov.sm richiedendo l’applicativo OPEC come persona fisica e attendendo la validazione da parte dell’Ufficio
b) Accedere con le proprie credenziali al sito www.gov. sm, entrare nell’applicativo OPEC (se si è già in possesso di COE, entrare nell’applicativo OPEC con il ruolo di amministratore d’impresa; in caso contrario, con il ruolo di cittadino), cliccare sul pulsante “Le mie pratiche” e, nella sezione Prestazioni a Termine, creare una nuova pratica denominata “Autorizzazione ad Operare Edilizia (15gg)”.
c) Compilare la pratica in ogni campo obbligatorio, inserendo in particolare: denominazione dell’impresa estera; denominazione del committente sammarinese; luogo di lavoro; descrizione dell’attività.
Dovranno essere inserite le specifiche date in cui sono previsti interventi in territorio: non è necessario indicare 15 giornate, in quanto con successive pratiche denominate “Modifica Giorni per Autorizzazione ad Operare (15gg)” sarà possibile aggiungere o modificare i giorni (entro il giorno precedente alla prestazione).
d) Sarà necessario allegare obbligatoriamente i seguenti documenti: - Visura camerale con data non antecedente i 6 mesi ri-
spetto alla data di trasmissione della pratica all’Ufficio. - Documento d’identità del legale rappresentante o titolare dell’impresa estera + dichiarazione di conformità dei dati e di conformità all’originale (modulo denominato “Dich. di Conformità all’originale di copia di Documenti identità e di variazione di dati” reperibile su OPEC nella sezione “Moduli e Documenti”).
e) La pratica potrà essere inviata all’Ufficio e risulterà trasmessa in attesa di sblocco.
L’Ufficio, se la pratica è conforme, apporterà lo sblocco e assegnerà un COE (se il soggetto ne è sprovvisto). All’utente comparirà il bottone “Accedi a LABOR”. Cliccandolo, l’utente verrà condotto all’applicativo LABOR in cui potrà inserire i lavoratori che saranno effettivamente presenti in territorio, inserendo altresì i pertinenti documenti d’identità e la copertura assicurativa o previdenziale contro il rischio infortunistico. La pratica di LABOR sarà controllata dall’Ufficio per il Lavoro e le Politiche Attive di concerto con l’ISS.
f) Una volta ricevuta la validazione della pratica di LABOR, si potrà tornare all’interno della pratica iniziale di OPEC per inserire il pagamento (tassa pari ad Euro 350,00 + diritti di pratica pari ad Euro 20,00): quest’ultimo potrà essere effettuato all’interno della pratica con carta oppure presso l’Ufficio del Registro e Conservatoria che rilascerà apposita quietanza il cui numero andrà riportato nell’apposito campo nella pratica.
g) Confermata la pratica, si ottiene l’autorizzazione ad operare. La comunicazione per un singolo giorno di cui al punto 1) non è incompatibile con la richiesta di cui al punto 2): sarà pertanto possibile effettuare una comunicazione di cui al punto 1) e successivamente richiedere un’autorizzazione di cui al punto 2) o viceversa, nel rispetto dei rispettivi limiti temporali. AC
10 U niversità
Il vincitore accederà all’edizione 2025 in calendario a maggio in Grecia
POPRI Youth Project Il bando dell’Università
Scadenza il 9 febbraio, iniziativa aperta a sammarinesi e studenti
Quali saranno le caratteristiche dell’innovazione al centro dell’idea imprenditoriale selezionata per rappresentare il Titano alla prossima edizione del concorso internazionale POPRI Youth Project, incluso nelle strategie dell’Unione Europea per l’area adriatica e ionica? La risposta è attesa il 28 marzo 2025, quando una giuria composta da accademici e rappresentanti istituzionali analizzerà i progetti finalisti di un concorso organizzato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino in collaborazione con San Marino Innovation.
Come partecipare Le modalità di partecipazione sono descritte in un bando in scadenza il 9 febbraio: l’iniziativa è aperta ai cittadini sammarinesi fra i 18 e i 29 anni (non compiuti), nonché agli iscritti all’Ateneo sammarinese, senza limiti di nazionalità e della stessa fascia d’età. Sono ammesse idee elaborate da singoli o da gruppi di 4 componenti al massimo. Non ci sono limiti di settore, prodotto o servizio.
ODue selezioni I progetti presentati affronteranno due selezioni: dalla prima, in programma a fine febbraio, emergerà una rosa di finalisti che il 28 marzo esporrà le proprie idee di
tto i corsi di laurea coinvolti
Gli Open Days dell’Università di San Marino: appuntamento il 21 e 22 febbraio 2025
L’edizione 2025 degli Open Days dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino si svolgerà venerdì 21 e sabato 22 febbraio. Docenti e studenti accoglieranno gli interessati nelle tre sedi che ospitano gli otto corsi di laurea offerti dall’Ateneo sammarinese. L’iniziativa è rivolta in particolare a chi frequenta la quinta superiore e sta scegliendo il percorso giusto per il proprio futuro: per loro, come per le famiglie che li potranno accompagnare, previsti incontri, visite guidate, workshop e altre iniziative. In agenda inoltre appuntamenti dedicati ai laureati che, conseguita la triennale, intendono proseguire con il programma magistrale. Fra gli aspetti che verranno approfonditi, oltre alla caratteristiche di ciascun corso, le prospettive occupazionali e i servizi
offerti. Nel centro storico di San Marino porte aperte dunque agli indirizzi triennali e magistrali in Design (contrada Omerelli, 20), nonché al triennio in Comunicazione e Digital Media (viale Onofri, 87). A Dogana (via Consiglio dei Sessanta, 99) verranno accolti gli interessati a cinque percor -
si: per Ingegneria Civile e Ingegneria Gestionale sono previsti i programmi triennali e magistrali, mentre Costruzioni e Gestione del Territorio, dedicato ai geometri, offre il triennio. Dal mese prossimo, sul sito www.unirsm.sm, le info con gli appuntamenti e il calendario completo dell’iniziativa.
fronte a una giuria della quale faranno parte sei figure provenienti dal Dipartimento Affari Esteri, dall’Ateneo sammarinese, da San Marino Innovation, dalla Segreteria di Stato per l’Industria e
dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura. A chi si candiderà viene richiesto, fra le altre cose, un business plan nel quale inserire una descrizione del prodotto o servizio proposto, una serie di analisi di mercato e tre piani: marketing, economico - finanziario e organizzativo. A risultare decisivi saranno parametri come l’originalità, la realizzabilità industriale e la sostenibilità economica. Il concorso è organizzato con il supporto delle due Segreterie di Stato presenti nella giuria e dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri. Tra i finalisti verranno individuati il primo, secondo e terzo classificato, ai quali andrà una parte del montepremi totale previsto, di 3.000 Euro. Chi ha realizzato il progetto vincitore, inoltre, accederà all’edizione 2025 del POPRI Youth Project, in calendario
nel maggio prossimo in Grecia. L’iniziativa, che negli ultimi due decenni ha coinvolto oltre 3mila partecipanti da Paesi come Italia, Croazia, Slovenia, Serbia e Albania, si afferma come occasione di confronto e crescita, all’insegna delle opportunità imprenditoriali, per studenti e giovani.
“Promuovere lo sviluppo dell’imprenditorialità” “L’obiettivo - si legge nel testo del bando - è promuovere lo sviluppo dell’imprenditorialità locale e la cultura dell’innovazione attraverso un meccanismo volto a favorire la nascita di nuove imprese” nella Repubblica, “generando un circuito virtuoso”. Maggiori informazioni sul sito www.unirsm.sm nella sezione “Bandi e concorsi”, alla quale si accede dal menù grigio nella parte alta della homepage.
Tra i classici anche Eduardo De Filippo e Placido che propone Pirandello
San Marino Teatro, si apre il sipario sul 2025
La seconda parte del cartellone partirà il 14 gennaio con “Princesa”
di Alessandro Carli
Un libro verticale, spiazzante e profondissimo diventato poi canzone e poi, molto anni più tardi, anche spettacolo teatrale. Si intitola “Princesa” ed è conosciuto da chi ascolta Fabrizio De André. È un romanzo autobiografico di Fernanda Farias De Albuquerque scritto a quattro mani con Maurizio Jannelli (militante delle Brigate Rosse) durante un comune periodo trascorso nel carcere di Rebibbia a Roma, pubblicato inizialmente da “Sensibili alle foglie” nel 1994 e poi nel 1997 da Marco Tropea Editore nella collana “EST”. L’esperienza di un corpo in dissonanza, in transito da un’identità sessuale all’altra, bloccato sul confine dell’ambiguità. Né uomo né donna: una fascinazione antica, uno spavento tra le gambe. Il racconto di Princesa prende avvio da lontano: dal Nord-Est del Brasile, al confine con la caatinga, un tempo deserto di pazzi, santi e banditi. E da un corpo maschile, Fernandinho, che mille José di campagna fanno femmina per il loro piacere. Princesa è anche la narrazione di una metamorfosi e di una fuga. La prima si snoda tra la chimica del silicone e la chirurgia plastica delle bombadeire brasiliane, costruttrici clandestine di corpi “illegali” e transessuali. La seconda, catastrofica, rovina verso un centro vuoto: le grandi città scassate del Brasile e dell’Europa. Fuga paradossale, in ogni caso. Perché lei, l’anomalia, per sottrarsi alla vista si rende più che mai visibile e, nel nascondiglio stereotipato
di un corpo quasi femminile, letteralmente costruito come-tu-mi-vuoi, diventa trasparente. La seconda parte del cartellone 2024-2025 di San Marino Teatro riparte proprio da qui: il 14 gennaio, sulle assi del Titano, Vladimir Luxuria. “Lo spettacolo, tutto tratto da lettere autentiche, si svolgerà in carcere” scrive il regista Fabrizio Coniglio. “Vedremo i sogni, le malinconie della nostra protagonista trans, che troverà conforto grazie al rapporto che ha, soltanto dalla sua finestra, col suo vicino di cella, con cui nascerà un amore platonico che la salverà dall’inferno. Il personaggio con cui la protagonista Princesa interagisce non parla mai, la ascolta soltanto, come avvenne nella realtà”.
Ci si sposterà al Teatro Nuovo di Dogana invece per “La grande magia” di Eduardo De Filippo, in programma il
21 gennaio. La commedia, diretta da Gabriele Russo, “gira” attorno a Natalino Balasso: ambientata in una grande struttura ricettiva di una località termale, meta di svago e di benessere della borghesia più danarosa, il testo racconta che al “Metropolitan” – questo il nome dell’albergo – un “pissi pissi” infastidisce Calogero Di Spelta (Balasso): i villeggianti difatti, viste le piacevoli fattezze della moglie Marta, spettegolano sulla morbosa gelosia del marito. Gelosia non del tutto immotivata: Marta ha un amante, Mariano D’Albino (Gennaro De Biase). Con l’aiuto di Otto Marvuglia (il mago del titolo, Michele Di Mauro) che la fa teatralmente “sparire”, lo incontra, lo bacia davanti a Di Spelta e poi, per magia, scappa a Venezia con lui. Dopo quattro anni, Marta torna dal marito: l’amante l’ha scaricata. Calogero però non la
Gli “Sguardi oltre la scena”: Mauro Pescio e il duo Barbara Andreini-Gabriele Antonelli
Gli “Sguardi oltre la scena” della stagione 2024-2025 poi saranno quelli di Mauro Pescio con “Non è la storia di un eroe” (2 marzo alle 17 all’interno della “Sala
Montelupo” di Domagnano, è il racconto di un uomo che nella vita ha fatto tante scelte sbagliate, che ha toccato il fondo, ma che si è rialzato) e del duo com-
posto da Barbara Andreini e Gabriele Antonelli che il 6 aprile alle 17 a “Palazzo Graziani” (Città di San Marino) daranno voce e sonorità a “Musica nell’aria...”.
accoglie: preferisce perderla e tenersi la sua illusione. Teatro di narrazione, monologo d’autore, rievocazione storica e grande performance attoriale: nel punto di intersezione di queste traiettorie si inserisce Paola Minaccioni, in scena il 31 gennaio al Titano nel monologo “Elena, la matta”, storia ambientata nel 1944 di un’antieroina del Novecento, Elena Di Porto, la “matta” appunto del ghetto ebraico di Roma. Nell’ambito di “E’ bal – palcoscenici per la danza contemporanea”, il 2 febbraio (fuori abbonamento) al Concordia buio in sala su “Una per tutte: Elisabetta Sirani” di “Teatrodanza – Il tempo favorevole”. II progetto mette al centro le donne, in particolare la figura della pittrice bolognese Elisabetta Sirani (1638- 1665, presente a San Marino, all’interno della Basilica, con un’opera o due), un
esempio luminoso per parlare di amor proprio e difesa dei diritti in un secolo dove le donne erano subordinate agli uomini della famiglia. Il più grande drammaturgo del Novecento torna in Repubblica il 12 febbraio: a portare “Pirandello – Trilogia di un visionario” al Teatro Nuovo il 12 febbraio sarà Michele Placido. Un pastiche di tre opere meravigliose - “Lettere a Marta”, “L’uomo dal fiore in bocca” e “La carriola” – per entrare nel verbo e nella poetica del “doppio” del Premio Nobel per la Letteratura del 1934. La sua visione regala al pubblico un’opportunità davvero rara: immergersi nelle profondità dell’animo umano attraverso le parole incisive e intrise di pathos dello scrittore.
Due invece gli spettacoli calendarizzati per marzo: sabato 8 MM Contemporary Dance Company danzerà al Titano “Love Poems”, un lavoro sul tema dell’amore nelle sue diverse forme mentre il 12 al Nuovo il pubblico potrà assistere allo spettacolo “La Ferocia” di VicoQuartoMazzini, la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si annidano nella debolezza dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura.
Ancora due le proposte per il mese di aprile. Si parte il 15 al Nuovo con “Le prénom - cena tra amici”: in una sera come tante altre, cinque amici
quarantenni, tutti appartenenti alla media borghesia, si incontrano a una cena. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l’agente immobiliare e la sua compagna in ritardo per impegno di lavoro, mentre l’amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un’orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio. Non solo, i genitori hanno già scelto il nome per il piccolo, un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il 25 aprile invece al Teatro Titano salirà Karima con “Jazz Inc. Quintet featuring Karima”, un concerto che spazierà dai grandi classici del jazz strizzando l’occhio al pop e al soul.
Chiusura, il 4 maggio, con Renzo Rubino & La Sbanda in “Il silenzio fa tour”, un vero spettacolo di comunità. In apertura (ore 17) la sua band “dialogherà” con la formazione sammarinese San Marino Concert Band accompagnando il pubblico da Piazza Garibaldi al Teatro Titano. Potrebbe bastare ma non è così: tra gli eventi “collaterali” in cartellone troviamo anche “Avanguardia pura” di Camilla Boniardi Guglielmo Scilla (11 gennaio, fuori abbonamento), “Il primo secondo” di Denis Campitelli (8 maggio alla Sala Montelupo di Domagnano). Sipario.