Anno XXVII - n.2 - 1,50 euro
E ditoriale Arriva il FMI Ma le riforme non ci sono
La prima versione della Finanziaria conteneva un certo numero di interventi, circa 40 articoli, che poi – dopo il passaggio in seconda lettura - sono raddoppiati. Nonostante lo “sforzo di pensiero” prodotto dall’Aula però, davanti alla lettura del nuovo documento approvato e pubblicato, la delusione è tanta: mancano tutti quegli elementi qualificanti, dalle riforme più urgenti per arrivare a quelli dedicati alla messa in sicurezza del sistema bancario e a quelli per il rilancio della crescita del Paese. Molto di più di come è stata presentata e raccontata, la finanziaria approvata ha una natura quindi di stampo prettamente “tecnico”. Non contiene riforme importanti (e necessarie, visto lo stato di salute dei conti pubblici) ma preferisce concentrarsi su “interventi-tampone”, buoni per “il momento” ma ovviamente insufficienti in prospettiva. Il contrario di quanto fatto dalla vicina Italia che in finanziaria ha inserito la flat tax, il superamento della “Legge Fornero” e il reddito di cittadinanza. Sulla bontà e sull’efficacia degli interventi, in particolar modo sull’ultimo, non spetta a noi giudicare. Però constatiamo che l’impegno e una “visione” verso il domani sono stati comunque messi in campo. Sul Monte Titano la situazione è forse peggiore rispetto a quella italiana, eppure, sfogliando il documento, non è stato fatto nulla per provare a rilanciare concretamente il Paese. Il Governo può giustificarsi spiegando che proprio a ridosso della presentazione della Legge c’è stato un avvicendamento al Dicastero Finanze. L’impianto però era già (...) Segue a pag. 3
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 18 Gennaio 2019
Rifiuti e altre utility: San Marino resta cliente
V iaggi
Passaporti San Marino in crescita
L’accordo con l’Emilia Romagna riapre l’annoso tema dell’autonomia Importare energetici e servizi costa, e ai privati si lascia poca libertà a pag.2
A NIS
Privacy Convegno sulla Legge
a pag.3
A uto
Nuovo accordo con l’Emilia Romagna per inviare e smaltire i rifiuti nei loro impianti. Per San Marino un risultato importante, per il territorio circostante non proprio, viste le critiche agli scarsi risultati sulla differenziata. Ma soprattutto, quelli dei rifiuti riapre anche il tema dell’autonomia in ambito “utility”. Essere dipendenti dall’esterno sta diventando sempre più complicato e forse anche poco economico (le gestioni dei rifiuti e dell’acqua in carico ad AASS sono in rosso di diversi milioni). Mentre sugli energetici, pur generando utili, lasciano poca libertà alle imprese, che vorrebbero investire in impianti di cogenerazione, depuratori, biogas. Senza dimenticare che, a proposito di gas, la mancata liberalizzazione continua a penalizzare le imprese. Bartolucci alle pagg. 6-7
Caos targhe La Circolare del Viminale
a pag.9
spaz io riservato all’ indiriz z o