Anno XXXI - n.3 - 1,50 euro
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ANIS: piano energetico e integrazione in UE
Anno XXXI - n.3 - 1,50 euro
ANIS: piano energetico e integrazione in UE
Daniele Bartolucci
Bartolucci alle pagg. 6-7
più imprese e occupati E steri
E conomia
“Vivere l’azienda”
S cuola
L’atteso vertice di maggioranza ha confermato le indiscrezioni dei giorni precedenti, ovvero che il programma di governo dovrà essere rivisto e anche un po’ ridotto in funzione del poco tempo rimasto a disposizione. Una scelta che tutti i partiti di maggioranza hanno accettato di buon grado, a quanto pare, con qualche distinguo ma nessun mal di pancia. Anche per questo è condivisibile il richiamo a non chiamarla “verifica” o “resa dei conti”. Per ora, almeno. Le difficoltà della pandemia e del conflitto bellico hanno oggettivamente impegnato gran parte delle istituzioni per molta parte della legislatura, ma all’appello mancano parecchie cose se si guarda al progetto politico sottoscritto dai tanti partiti e movimenti dopo le elezioni (dove si erano presentati da avversari, non si può dimenticare). Alcune questioni sono state affrontate (Giustizia, Pensioni e, in parte, il Lavoro), ma altre sono ancora da discutere, mentre incombe sempre più potentemente quell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea che - come ha spiegato anche la Presidente ANIS in Assemblea, - riprende e spesso ricomprendere tanti temi che San Marino deve assolutamente risolvere. A cominciare da quell’IVA che doveva essere già introdotta anni fa, fino agli impianti (e anche alle norme, vedi la cogenerazione industriale) per la produzione di energia in territorio: anch’essi potevano essere già operativi, ma ora occorre velocizzarne la realizzazione. Non la discussione: per quella il tempo è ormai finito. Nei prossimi mesi si dovrà partire con i progetti. Ne va dell’autonomia, ma anche del futuro del Paese.
ANIS, CSdL e CDLS, in collaborazione con la Scuola Superiore di San Marino e il Gruppo Colombini, hanno ideato e organizzato anche per il 2023 l’iniziativa “Vivere l’azienda”, volta ad avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro.
Il progetto, come nelle precedenti edizioni, coinvolge gli studenti del V anno del Liceo Economico Aziendale e ha lo scopo di stimolare conoscenze, abilità, attitudini degli studenti attraverso il confronto diretto con esperti formatori e consulenti.
Quest’anno, gli studenti saranno divisi in gruppi di lavoro e saranno chiamati a implementare e sviluppare uno dei sei modelli d’impresa predefiniti.
La finalità principale sarà infatti quella di far immedesimare gli studenti nel contesto di un’impresa strutturata, per favorire la comprensione pratica delle materie affrontate durante il percorso scolastico.
Attraverso una vera e propria simulazione dei differenti ruoli aziendali gli studenti sperimenteranno lo sviluppo di capacità organizzative (coordinamento team), di orientamento al risultato, di risoluzione dei problemi e di capacità relazionali (empatia), di raccolta e gestione delle informazioni.
Il progetto è iniziato nella giornata di ieri, 25 gennaio, con la visita nell’Head Quarter di Colombini Group a Rovereta, dove, accompagnati dal Presidente Emanuel Colombini, gli studenti hanno preso coscienza dei tanti processi industriali presenti in una grande azienda. Diversi tra loro, ma anche collegati l’uno con l’altro: la visita in azienda, infatti, aveva lo scopo di fornire anche questa consapevolezza ai ragazzi, per immedesimarsi al meglio in una realtà strutturata senza focalizzarsi unicamente sull’ambito della produzione o del marketing, per esempio.
Il percorso formativo proseguirà quindi la prossima settimana, da lunedì 30 gennaio a venerdì 3 febbraio, con le lezioni in presenza nella sala corsi presso la sede di ANIS, la quale per l’occasione metterà a disposizione un laboratorio attrezzato ad hoc per poter simulare le attività aziendali insieme ai diversi docenti chiamati ad accompagnare gli studenti dalla strategia aziendale allo sviluppo organizzativo, per arrivare all’operation management e alla sostenibilità
aziendale, fino alla fase della comunicazione e del marketing.
Al termine del percorso didattico, gli studenti coinvolti
presenteranno ai colleghi delle classi IV i progetti d’impresa sviluppati nel corso dei vari incontri formativi. Per gli studenti si tratta quin-
di di una formidabile occasione per consolidare gli apprendimenti didattici maturati nel percorso scolastico, sperimentandoli attraverso
una metodologia innovativa.
Un segno tangibile della volontà degli organizzatori di promuovere un’aggiornata e adeguata cultura del lavoro e
dell’impresa, mettendo a disposizione nuove risorse e opportunità per l’innovazione del sistema scolastico sammarinese.
“Le immagini legate ai campi di sterminio nazisti rischiano di perdere il loro impatto originale e confondersi, perdendo di significato, nella quantità di foto che ci bombardano ogni giorno sui social e non solo”. Per questo l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, nell’ambito del corso di laurea triennale in Design, ha dedicatoun laboratorio a un progetto con il quale 39 studenti andranno a ‘ridefinire’ e includere in una mostra una serie di fotografie che negli anni ‘70 destò scalpore: quelle, allora poco conosciute, selezionate da Albe Steiner. “Si trattava di uno dei grafici più rappresentativi del Dopoguerra - spiega la docente Lucia Roscini, che coordina il laboratorio - in precedenza partigiano insieme allo moglie. Fra le altre cose, avevano elaborato il logo della Divisione Val d’Ossola, utilizzato dai partigiani: un importante simbolo di riconoscimento in tempi durissimi”. Proprio la figlia della coppia, Anna, docente e architetto, ha incontrato il 12 e 13 gennaio scorsi gli studenti dell’Ateneo sammarinese per un workshop nel quale i ragazzi “sono venuti a contatto con una testimone diretta che conosceva la selezione originaleprosegue Roscini, supportata dall’assistente Ilaria Ruggeri - l’ha vista nascere e aveva un rapporto speciale, ovviamente, con i curatori”.
Il saldo attivo di quasi 100 imprese è la sintesi migliore per capire lo stato dell’economia di San Marino. Il numero totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2022, difatti è pari a 5.049 unità registrando, rispetto al 31 dicembre 2021, un incremento di 92 aziende (+1,9%). Analizzando il trend dell’ultimo anno, sottolinea il bollettino dell’UPECEDS, i settori che hanno registrato variazioni positive più significative sono stati: “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+55 unità pari al +5,7%), “Servizi di informazione e comunicazione” (+15 unità pari al +7,7%), “Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento” (+13 unità pari al +8%) e “Attività finanziarie e assicurative” (+13 unità pari al +16,7%). I settori nei quali il numero di imprese attive è diminuito sono stati invece: “Costruzioni” (-16 unità pari al -4,1%), “Sanità e Assistenza Sociale” (-6 unità pari al -4,2%) e “Attività manifatturiere” (-6 unità pari al -1,2%). A dicembre 2022 la forma giuridica più diffusa è quella societaria, pari al 57,8% delle imprese, con 2.919 unità (+136 unità nel 2022) seguono le attività libero professionali, che sono 720 (14,3% del totale). Le 348 imprese artigianali rappresentano il 6,9% del totale e nell’ultimo anno sono diminuite di 17 unità, così come le imprese commerciali che ammontano a 283 e sono diminuite di 18 unità.
Lavoro
Al 31 dicembre 2022 le forze di lavoro complessive sono state pari a 23.674 unità, rispetto al 31 dicembre 2021 si evidenzia un aumento di 463 unità (+2%). I lavoratori dipendenti del settore privato sono 17.597 e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano il 90% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro sono rappresentate da 1.542 lavoratori indipendenti (6,5% della forza lavoro) e 824 disoccupati totali (3,5%), di cui 508 sono disoccupati in senso stretto. I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo
di mercato” ammonta a 1.143.461 euro, pari al 67% del totale. L’Indennità Economica Speciale liquidata nel 2022 è pari a 1.684.175 euro.
Turismo
anno sono aumentati di 548 unità (+3,2%); i settori che hanno registrato le variazioni positive più significative sono stati: “Commercio”
(+159 lavoratori pari al +5,5%), “Attività Manifatturiere”
(+190 lavoratori pari al +2,8%), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+80 unità lavoratori al +8,4%), “Servizi di Informazione e Comunicazione (+65 lavoratori pari al +7,2%) e “Attività Finanziarie e Assicurative” (+58 lavoratori pari al +9,7%). Il numero di lavoratori è diminuito nei seguenti settori: “Attività dei Servizi di Alloggio e Ristorazione” (-65 lavoratori pari al -6%) e “Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per il personale domestico, Produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze” (-48 lavoratori pari al -9,9%).
Nel Settore Pubblico Allargato il numero dei lavoratori è aumentato di 157 unità rispetto a fine 2021, assestandosi a 3.711, la media annuale
dei lavoratori è aumentata di 15 unità rispetto all’anno precedente. Considerando la variazione del numero di lavoratori all’interno degli Enti nel corso del 2022, si rileva che i lavoratori impiegati sono aumentati di 88 unità nella Pubblica Amministrazione e di 63 unità presso l’Istituto di Sicurezza Sociale. Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato dell’8,1%, raggiungendo la cifra di 7.199 lavoratori (+540 unità), pari al 33,8% del totale dei lavoratori dipendenti. Nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (56,8%) e “Impiegati” (41,1%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti.
Al 31 dicembre 2022 i disoccupati totali ammontano a 824 unità (-206 rispetto al 31 dicembre 2021); di questi, 508 sono disoccupati in senso stretto (-177 rispetto al 31 dicembre 2021), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. In
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quest’ultima categoria il 33% sono maschi e il 67% femmine, lo scorso anno le percentuali erano rispettivamente 26% e 74%. Il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (30,7% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 11,6% con 59 unità.
Cassa
La cassa integrazione guadagni liquidata, nel periodo gennaio - settembre 2022, ammonta a 1.719.436 euro, con un totale di 278 aziende che ne hanno fatto ricorso. Relativamente alle cause si rileva che l’importo liquidato per “Situazioni temporanee
Nel 2022 l’afflusso turistico è stato pari a 1.924.536 visitatori (+42% rispetto al 2021), superando dell’1% le presenze del 2019. Analizzando l’andamento mensile dei visitatori si rilevano saldi positivi per ogni mese del 2022 rispetto all’anno precedente, gli incrementi percentuali più rilevanti sono stati registrati nel primo quadrimestre. Il mese con il maggior numero di presenze è agosto, seguito da luglio, mentre in ottobre e in dicembre l’incremento percentuale dei visitatori rispetto al 2021 è stato del 33%. Per quanto riguarda il turismo di sosta, nel 2022 si sono registrati 109.682 arrivi (+16,5% rispetto al 2021) per un totale di 202.406 pernottamenti (+11,5%), con una media di 1,8 notti trascorse per ogni persona arrivata. I turisti che nel 2022 hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per il 92% dall’Europa, l’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (60,3% sul totale), seguita da Germania (7,5%) e Paesi Bassi (2,9%). Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non proviene dagli USA.
Alessandro CarliStampa
Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino
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integrazioniBene le “Attività Manifatturiere” (+2,8%), vero volano occupazionale
Nata nel 1920 come banca d’affari privata e indipendente per iniziativa di un gruppo di imprenditori sammarinesi, Banca Agricola Commerciale (BAC) è oggi una realtà internazionale, orgogliosa della consolidata vocazione retail, cioè di vicinanza alle esigenze delle famiglie, dei professionisti e delle imprese, che contribuisce a renderla “banca di riferimento” in tutta l’area sammarinese. BAC è presente con una rete capillare di filiali retail nella Repubblica di San Marino, servendo contestualmente l’area imprese e grandi investitori con le filiali Corporate, Private.
“Fiducia, Responsabilità e Competenza caratterizzano BAC”, spiega il Direttore di Bac Investments SG Spa, Luca Pantaleoni. “Fiducia, quale ambito di relazione ideale con gli investitori, che pianificano in BAC un futuro trasparente ed ottimale. Responsabilità verso imprese e professionisti, che trovano in BAC il partner ideale. Competenza nei servizi e nei prodotti, attraverso l’evoluzione tecnologica, organizzativa e l’adeguamento normativo. Costruiamo con i nostri clienti una relazione di fiducia che dura nel tempo, basata su criteri di semplicità e trasparenza”.
L’offerta: “Prodotti semplici e trasparenti”
“Abbiamo un’anima internazionale ma con le radici ben salde nel nostro Paese”, aggiunge il Direttore Pantaleoni. “BAC Investments SG è una società specializzata nella gestione dei patrimoni in particolare con profili di rischio medio-bassi; il team di gestione ha esperienza ventennale negli investimenti sui mercati finanziari globali e la competenza è il valore fondante della Società. Da un lato la forza di appartenere ad un Gruppo Bancario consolidato nel territorio sammarinese da oltre 100 anni, dall’altro l’autonomia nella ricerca della migliore soluzione per i sottoscrittori grazie a rapporti di-
retti con le migliori realtà finanziarie globali, BAC Investments SG offre prodotti di investimento semplici e trasparenti rivolti a clientela retail o istituzionale. In qualità di investitore responsabile, BAC Investments SG ritiene sia fondamentale tenere in considerazione i rischi e le opportunità ambientali, sociali e di governance (ESG) nella scelta degli investimenti. Per questo motivo”, prosegue Pantaleoni, “lo scorso anno è stato modificato il regolamento dei fondi introducendo il concetto di rischio di sostenibilità, ovvero un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, può provocare un significativo impatto negativo, ef-
fettivo o potenziale, sul valore dell’investimento. I Fondi attualmente istituiti e gestiti sono 7 con profili di rischio-
rendimento diversi e con percentuali variabili tra la
componente azionaria e obbligazionaria I Fondi hanno un track record di oltre 4 anni con eccellenti risultati. Il 2022 è stato un anno molto complicato sui mercati finanziari ma i fondi della Società hanno contenuto i ribassi rispetto ai parametri di riferimento, soprattutto sui profili di rischio più bassi”. In particolare, “il fondo BAC Absolute Return, che si propone di perseguire un rendimento positivo su base anno solare (dall’1/1 al 31/12) in qualsiasi contesto di mercato, con il contributo dei primi giorni del 2023 ha un rendimento positivo calcolato ad 1 anno. Il portafoglio attuale del fondo, oltre ad aver annullato tutti gli elementi negativi dell’anno passato, è ben impostato per avere un ottimo rendimento nel 2023 con una volatilità contenuta”.
Per ulteriori informazioni, scansionando il Qr-code sottostante, si potranno consultare le proposte di investimento di BAC Investments SG.
Oltre a Banca Agricola Commerciale, fanno parte del Gruppo BAC: BAC Life, BAC Investments SG S.p.A., BAC Trustee SpA e San Marino Finanza e Previdenza S.r.l. BAC Life, costituita e controllata da BAC, è storicamente la prima compagnia di assicurazione sulla vita della Repubblica di San Marino e offre una gamma di soluzioni di investimento innovative e di riferimento
per l’intero mercato. BAC Investments SG S.p.A., costituita nel 2016 e controllata da BAC al 100%, è una società di gestione del risparmio che, oltre a servizi di gestione collettiva del risparmio realizzati attraverso fondi comuni d’investimento, servizi di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi e, limitatamente alle quote di Fondi
Comuni di Investimento di propria istituzione, servizi di collocamento senza impegno irrevocabile di strumenti finanziari.
BAC Trustee SpA è invece la nuova denominazione di BAC Fiduciaria SpA a seguito dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività di Trustee Professionale avvenuta nel 2020.
San Marino Finanza e Previdenza S.r.l., è un’agenzia
assicurativa costituita nel 2021. Grazie ad una struttura esperta e qualificata, offre ogni giorno le migliori soluzioni assicurative e previdenziali dedicate a ogni esigenza: dalla tutela e l’incremento del risparmio alla protezione della casa e l’assistenza dopo infortuni e malattia, tramite prodotti assicurativi, di risparmio ed investimento, rivolti a persone, famiglie ed imprese.
“Dal 1920 caratterizzano la Banca: fiducia, responsabilità e competenza”
Innovazione e ricerca sono da sempre i punti di forza di Bioagrotech, l’azienda sammarinese specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti biologici per l’agricoltura professionale, dai fertilizzanti ai corroboranti e ai substrati organici: non solo un punto di valore, ma una scelta strategica fortemente voluta per differenziarsi ed essere quindi competitivi in un settore sempre più tecnico. Un’azione costante, che Bioagrotech svolge anche attraverso importanti collaborazioni con i centri di saggio, e che le permette di portare sul mercato più prodotti per l’agricoltura biologica. Come ad esempio Ergostart Nemavir Bio e Zeokill, che saranno i protagonisti del convegno organizzato per il 1° febbraio all’Hotel Ambasciatori di Rimini, a cui sono stati invitati i clienti e i partner dell’azienda. Qualora si desiderasse partecipare, basterà inviare una email a: comunicazione@bioagrotech.com e accreditarsi.
Il programma
Dopo i saluti del Direttore Generale, Pasquale Vetrella, si alterneranno sul palco i vari relatori, tra cui il Dott. Davide Barnabè (Agri2000), il Prof. Luigi Lucini (Università Cattolica del Sacro CuorePiacenza), il Prof. Salvatore Germinara (Università di Foggia) ed Enrico Cantaluppi (Ente Nazionale Risi). Ol-
tre agli esperti esterni, interverranno anche i tecnici di Bioagrotech, il Dott. Giuseppe Perrotta, il Dott. Agr. Giulio Giannardi e il Dott. Agr. Mattia Fricano. “Durante la prima parte del convegno”,
spiega quest’ultimo, “verranno presentati i risultati di prove sperimentali - eseguiti in collaborazione con centri di saggio certificati e Università - sul prodotto che mostrano la capacità di Ergostart
Il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati, accompagnato dalla prima Segretaria d’Ambasciata di San Marino a Bruxelles Lisa Gualtieri e dai consulenti Massimo Feruzzi e Stefano Moroncelli, ha sottoscritto capitale belga, l’accordo per l’adesione al CoOp Programme 2023, un piano di promozione turistica co-finanziato dall’Unione Europea che garantisce un contributo pari a 330.000 euro ai progetti della Repubblica di San Marino quale capofila e promotore di un consorzio che coinvolge anche le regioni Marche ed Emilia Romagna. Dall’altra parte del tavolo il Direttore Esecutivo di European Travel Commission Eduardo Santander che riceve nella sua sede le autorità sammarinesi per la seconda volta in pochi mesi. La Repubblica di San
Marino, infatti, aveva già beneficiato di questo tipo di fondi la scorsa primavera per un progetto che è stato realizzato e sviluppato e i cui risultati sono già stati presentati. L’incontro organizzato per firmare l’accordo si è rivelato l’occasione per presentare all’European Travel Commission le iniziative che la Repubblica di San Marino sta portando avanti in ambito turistico e le strategie di sviluppo per il periodo post-pandemia. Il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati ha presentato al Direttore Esecutivo Eduardo Santander i dati, molto positivi, fatti registrare dal turismo sammarinese nel 2022, dati che confermano l’interesse per la meta, per gli eventi e per le esperienze che il Paese e i suoi operatori turistici sono in grado di garantire ai visitatori. Si è discusso
delle difficoltà che la mobilità transnazionale vive ed ha vissuto ha causa della emergenza sanitaria da Covid-19 e dei problemi che, non solo al comparto turistico, sta causando il conflitto in Ucraina. Il Direttore Esecutivo di ETC Eduardo Santander ha ricordato l’amicizia che lega San Marino all’organizzazione che lui guida e il compianto Ambasciatore Mauro Maiani, primo diplomatico ad impegnarsi con convinzione perché la collaborazione fra ETC e San Marino potesse portare risultati importanti. Si è parlato di turismo accessibile, di sostenibilità e di nuove prospettive per lo sviluppo dell’economia turistica sammarinese oltre che delle collaborazioni con altre nazioni oltre a quella, non solo in questo caso particolarmente fruttuosa, con la vicina Italia.
Nemavir Bio (già registrato, ndr) di migliorare la fisiologia delle colture, erbacee e arboree, in condizioni fitoiatriche avverse come ad esempio forte pressione di nematodi galligeni e malattie del legno.
Durante la seconda metà della mattina”, aggiunge sempre il Dott. Agr. Fricano, “saranno presentati i risultati di prove sperimentali - in collaborazione con Università di Foggia ed Ente Nazionale Ri-
si - condotte sul prodotto Zeokill bio, che è in fase di registrazione come sostanza attiva a basso rischio per la protezione delle derrate ed in particolare cereali”.
Daniele BartolucciPedini Amati ha firmato l’accordo Co-Op 2023
Verranno illustrate le prove sperimentali contro le malattie del legno e la protezione delle derrate
Un piano di investimenti e norme per l’autonomia energetica, la conclusione della trattativa con l’UE per l’Accordo di Associazione con più benefici possibili per il sistema sammarinese e ovviamente il completamento delle riforme in funzione di quell’economia reale che ha saputo mantenere alti i livelli occupazionali e di investimenti nel Paese nonostante le difficoltà create da pandemia e guerra in Ucraina. Sono questi i temi su cui si sono confrontati gli imprenditori ANIS nell’Assemblea del 25 gennaio, esplicitati poi nella parte pubblica dalla Presidente Neni Rossini nel suo intervento davanti quindi non solo agli associati, ma anche ai rappresentanti delle istituzioni- in primis gli Eccellentissimi Capitani Reggenti Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta -, della politica, e delle altre parti sociali.
“Avere tutti voi riuniti qui, oggi, assume un significato particolarmente importante”, ha esordito la Presidente ANIS. “Sia perché l’incertezza globale del momento che stiamo vivendo richiede la presenza e la consapevolezza di tutti, e non può essere che affrontata in maniera collettiva e partecipata, sia perché le sorti del tessuto economico e del Paese sono più che mai intrecciate e interdipendenti dato il contesto macroeconomico in cui le imponenti risorse stanziate dall’Unione Europea con il Next Generation EU stanno rilanciando l’economia dei Paesi europei, che rappresentano il nostro mercato di riferimento come concorrenti, clienti e fornitori. Se da un lato infatti abbiamo superato la fase emergenziale della pandemia e saputo cogliere le opportunità di crescita nella fase di ripresa, grazie alle capacità delle aziende, al loro dinamismo vitale e grazie ad alcune scelte politiche sagge, tra cui l’apertura alla liberalizzazione delle assunzioni che è un progresso enorme per la nostra realtà, dall’altro lato rimangono - e anzi si sono acutizzati - problemi e annose criticità del sistema sammarinese che erano ben noti anche prima della guerra in Ucraina e della pandemia. Per citarne i principali: la priorità di mettere in sicurezza il Bilancio dello Stato e quindi di rendere sostenibile il nostro welfare è diventata sempre più un’urgenza, a cui si è sommata l’emergenza di rendere San Marino più autonomo sul fronte dell’energia. E ancora, il grave ritardo nell’in-
L’Accordo di Associazione al centro della relazione della Presidente Neni Rossini, che ha invitato Emergenza energetica: “Il fotovoltaico va bene, ma non basterà. Servono più interventi paralleli,
tegrazione del nostro Paese con il contesto europeo, che ha assunto la forma di un isolamento di fatto che ci è costato finora tantissimo in termini di risorse e di opportunità soprattutto e che, finalmente, oggi sembra traguardare una soluzione nel tanto agognato accordo di associazione entro la fine dell’annocome ha confermato, oltre al Segretario di Stato agli Esteri Beccari, lo stesso vicepresidente della commissione europea Maroš Šefčovič nella sua visita della scorsa settimana”.
“La destinazione Europa è irrinunciabile”
Il tema dell’integrazione europea è strategico per ANIS, anzi, “la destinazione Europa è per ANIS, come per la stragrande maggioranza degli interlocutori sammarinesi, una destinazione irrinunciabile e un passaggio obbligato per un micro Stato come il nostro, perché nessuno da solo può avere la forza né le risorse necessarie per tenere il passo di un mondo che ragiona sempre più per grandi
Focus sui vantaggi del “Trusted Trader” a cura di Massimo Fabio (KPMG)
sistemi internazionali e sovranazionali. E il dato ancor più significativo e dirimente è che le aziende sammarinesi, operando prevalentemente sul mercato europeo, già ne rispettano le normative e sono compliant (conformi) ai principi e alle regole previsti in Europa. Quindi di fatto ne subiscono diligentemente gli oneri senza per contro poter beneficiare di vantaggi come la ridotta burocrazia e le semplificazioni sull’interscambio commerciale, di cui invece godono le aziende europee in senso stretto. Non ci stancheremo mai di ripetere che alle imprese, per consentire loro di fare bene il proprio lavoro, non servono interventi
eccezionali né tantomeno privilegi, bensì sono indispensabili solo pochissimi fattori di contesto, appena tre: regole chiare, certezza del diritto e condizioni di competitività almeno pari a quelle dei concorrenti. In questa direzione l’integrazione nel mercato unico permetterà a tutte le imprese e a tutti i cittadini sammarinesi di competere liberamente e alle stesse condizioni in Europa, senza subire oneri aggiuntivi o barriere burocratiche”. A tal proposito, ha poi relazionato uno dei due relatori ospiti, Fabio Massimo, partner di KPMG, proprio su alcune peculiarità del mercato unico, focalizzando l’attenzione sul “trusted trader” e il “Trade Facilitation Agreement-TFA”, che “fornisce misure di facilitazione degli scambi relative alle formalità e alle procedure di import, export o transito”. Ma solo se vengono soddisfatti determinati requisiti gli operatori economici possono acquisire lo status di “Operatore Autorizzato”, ovvero: compliance doganale e fiscale; adeguate scritture contabili; comprovata solvibilità finanziaria e presentazione di garanzia; affidabilità e riconoscibilità all’interno della supply chain. Si tratta quindi di “vantaggi” effettivi per queste imprese, a cui potrebbero aspirare anche quelle sammarinesi.
E proprio per questo la Presidente Rossini ha voluto sottolineare “la portata epocale di questo passaggio per la Repubblica di San Marino, a livello economico certamente, come dicevamo, ma anche a livello sociale e, per molti versi, come vero e proprio salto culturale. Un cambiamento profondo di prospettiva che chiama in causa il concorso di tutta la popolazione, da coinvolgere quanto prima e il più possibile con una comunicazione efficace e pervasiva. Perché parallelamente, tutto il sistema si troverà proiettato finalmente nella dimensione europea, determinando una riduzione del ruolo dello Stato nell’economia a favore di una maggiore facilità e libertà d’impresa, in linea con i prin-
cipi ispiratori e fondanti del mercato unico. Un processo di liberalizzazione che, a partire dal mercato del lavoro, dove servono più strumenti di flessibilità, faccia fare tanti altri passi in avanti abbandonando velleità protezionistiche - di cui storicamente San Marino subisce il fascino - a tutto vantaggio invece del merito e della competenza”.
“Contratto Industria: ne siamo orgogliosi” L’altro punto di attenzione “è volutamente sul mondo del lavoro, perché riteniamo sia fondamentale per tutta la società oltre che per le imprese e per il loro sviluppo. Il risultato raggiunto a fine 2022 con la firma del primo Testo Unico del settore Industria e la conferma degli aumenti per il biennio 2022-2023, ha messo in luce il valore sociale del nostro modo di fare impresa e conferma ancora una volta l’attenzione al binomio inscindibile impresa-lavoro. Sappiamo bene che le aziende sono fatte delle persone che ci lavorano, e queste ne rappresentano la risorsa più preziosa. Questa diffusa consapevolezza ha fatto sì che - con una inflazione galoppante e un’incertezza spaventosa - sia stata subito avvertita, e accolta da imprenditori e sindacati, l’esigenza di affrontare insieme un contesto tanto difficile per tutti. Non era scontato raggiungere un accordo, e invece siamo riusciti, insieme alle organizzazioni sindacali, a dare un senso profondo ed eticamente virtuoso alla parola “compromesso”. Ecco perché l’accordo di quest’anno mi rende particolarmente orgogliosa. Ciascuno di noi per il bene comune, la pace sociale e la possibilità di lavorare senza altre tensioni, ha avuto il coraggio e l’abnegazione di sacrificare qualcosa: l’ANIS e le sue imprese facendosi carico di ulteriori costi oltre ai già pesantissimi incrementi di tutte le materie prime, e i sindacati rinunciando a una quota altrettanto significativa del potere di acquisto che si è perso. E tutto questo trovando una modalità di dialogo e di rispetto
delle reciproche posizioni che - perdonate l’immodestia - dovrebbe essere d’esempio in tanti altri contesti. Ciò non significa che non ci saranno altre tensioni, ma con lo stesso senso di responsabilità stiamo affrontando anche il rinnovo degli altri contratti, a partire da quello siglato dalle assicurazioni, a quello imminente dell’edilizia, ai servizi e agli altri ancora in discussione”. Inoltre “per questa esperienza, siamo convinti che, nel rispetto dei ruoli, si possa sviluppare una sempre più efficace collaborazione nell’ambito delle relazioni industriali, anche in prospettiva di altri tavoli di lavoro come quelli sulle importanti riforme di cui il Paese ha bisogno”.
“Riforme urgenti, ma che siano bilanciate” In tema di riforme, la Presidente Rossini ha ricordato sia i ritardi sia l’urgenza di alcuni interventi, richiamando tutte le aprti a una maggiore determinazione: “Serve però più coraggio e determinazione, soprattutto da parte della politica, per intervenire con determinazione, oculatezza e lungimiranza, e - fondamentale - in tempi utili, nel percorso di cambiamento su cui San Marino si è incamminato ormai anni fa, facendo però davvero poca strada”. A tal proposito ha citato la recente riforma delle pensioni: “calcoli alla mano, sicuramente non è la soluzione al problema di sostenibilità del sistema pensionistico, tanto che bisognerà riparlarne tra qualche anno - ma almeno la strada è stata intrapresa e ci aspettiamo che gli si possa dare seguito in una visione coerente con la realtà e con la determinazione e il coraggio di arrivare alla soluzione definitiva”. “Un’altra riforma in discussione, che tocca da vicino sia il nostro sistema che la sua attrattività, riguarda l’IGR”, ha annunciato lanciando, di fatto, la parola all’ospite istituzionale, il Segretario alle Finanze, Marco Gatti, che ha in effetti aggiornato i presenti su questa e le altre riforme, anche riportando le decisioni scaturite dal
vertice di maggioranza svoltosi sabato scorso. “Nel riconoscere la necessità di una revisione dell’IGR”, ha quindi aggiunto la Presidente Rossini, “chiediamo che sia un intervento bilanciato e coerente, in grado di rivedere in funzione dell’equità certe situazioni, ma allo stesso tempo di non soffocare le possibilità di investimento. Ad esempio la fattispecie degli utili reinvestiti è uno strumento virtuoso che incentiva le aziende a riutilizzare le risorse prodotte per andare avanti nella crescita dimensionale e tecnologica, è uno strumento che funziona molto bene da molti anni e non va compresso. Piuttosto dovremmo cercare di creare più leve di quelle che abbiamo oggi, per gli investimenti delle aziende già insediate e per attrarne di nuove”. Ma soprattutto, “collegato a questo intervento c’è poi ovviamente anche l’introduzione del sistema IVA, che non può più essere rinviata. Se ne parla da almeno dieci anni e in tutte le legislature. Ma ci vuole quel coraggio e quella visione di cui dicevamo per aprire quest’anno ufficialmente il cantiere di lavoro dedicato. Perché l’IVA è la lingua fiscale internazionale e soprattutto lo è nell’Unione Europea, perché non averla si traduce
“Occorre indirizzare scelte e investimenti coerentemente allo sviluppo del Paese e, in particolare, all’economia
in un vero e proprio svantaggio competitivo - lo è oggi a tutti gli effetti - e perché le nostre imprese, e i nostri cittadini, meritano l’impegno del proprio Paese a diventare internazionale e riconosciuto come tale, come già lo sono molte delle nostre aziende. Cosa che ci libererà sia dagli oneri visibili e invisibili che oggi gravano il nostro interscambio commerciale con l’estero, sia dall’imbarazzo di dover spiegare la monofase, che ci fa apparire alieni e lontani anni luce dai nostri clienti e dal resto mondo”.
“Un piano energetico che ci dia più autonomia” Capitolo a parte l’energia “La totale assenza nel nostro territorio di impianti per la produzione energetica ha aggravato la crisi di questi mesi. Da un lato il regime di monopolio - già di per sé anacronistico soprattutto, in un processo di integrazione europea - sta mettendo le aziende in una gravissima difficoltà, costringendole, se non ci saranno azioni mirate, a pagare l’energia elettrica quasi il doppio di quello che la pagano le aziende italiane. Il sistema è poi totalmente esposto alle dinamiche e alle fluttuazioni dei mercati esterni, sia per quanto riguarda il gas e l’energia elettrica, che per
l’acqua e il ciclo dei rifiuti. È assolutamente necessario occuparsene e considerare tra le priorità per il Paese una maggiore autonomia energetica su cui il Governo e la politica in generale devono impegnarsi da subito nella seria ricerca di soluzioni tra le tante opportunità tecnologiche disponibili, senza preconcetti né posizioni ideologiche, un rischio che su questi temi si corre spesso e non solo nel nostro Paese. Siamo tutti consapevoli che non ci potrà essere una soluzione unica e monotecnologica, ad esempio quella più accattivante del fotovoltaico. Sicuramente infatti questa tecnologia può essere implementata e anche le imprese manifatturiere faranno la loro parte, ma è già stato calcolato che alla massima potenza installabile raggiungeremmo a malapena il 25% del fabbisogno in qualche anno. Troppo poco e troppo tardi. Servono invece più interventi paralleli: nel breve periodo la cogenerazione industriale che tutti gli altri Paesi hanno sbloccato da tempo e che a San Marino
Sostenibilità e transizione energetica i temi trattati da Carlo Cici (Ambrosetti)
non è ancora normata; la valutazione di impianti che, nel medio periodo, ci portino verso l’autonomia. E la parola termovalorizzatore non deve essere un tabu o cancellata dai programmi per motivazioni ideologiche: la tecnologia a basso impatto ambientale esiste e dobbiamo fare anche questo tipo di scelte, soprattutto di fronte al fatto che anche per la questione dei rifiuti siamo oggi nelle stesse condizioni dell’energia, ovvero di totale dipendenza dall’esterno. Riponiamo quindi molta fiducia nel gruppo di lavoro avviato dal Governo, insieme a Camera di Commercio, che coinvolge anche ANIS, con gli esperti
incaricati per individuare strategie e piani di investimento, anche all’insegna di un modello di efficiente collaborazione pubblico-privato”. Un tema che si sposa molto bene con la relazione dell’altro ospite dell’Assemblea, ovvero Carlo Cici, Partner and Head of Sustainability di The European House-Ambrosetti, incentrato proprio sulla domanda, volutamente provocatoria: “Sostenibilità: un’accelerazione senza precedenti?”, in cui ha approfondito sia la dinamica del riscaldamento globale, sia, soprattutto, le azioni possibili per la transizione energetica.
“È proprio questo il tipo di investimenti virtuosi che lo Stato, come fanno le imprese”, ha ammonito quindi Neni Rossini, “dovrebbe attivare in maniera metodica e mirata, perché sono quelli che a fronte di un impegno economico consentono un ritorno di risorse e generano aumento di valore. Del resto, il tema delle risorse - di come vengono gestite e di come aumentarle - è sempre fondamentale, e lo è ancor di più per San Marino da quando il debito estero è diventato un fattore cospicuo della nostra economia, e a cui deve necessariamente corrispondere un piano di interventi infrastrutturali e di modernizzazione”. Da qui l’appello finale: “Avere chiara la strategia per il Paese, il compito principale e il più nobile di ogni governo, serve proprio a questo: indirizzare concretamente le azioni, gli investimenti e tutte le scelte in una direzione coerente all’obiettivo di sviluppo del Paese, nei settori identificati che maggiormente garantiscano un futuro sostenibile, credibile e all’altezza del contesto più ampio a cui si è scelto di appartenere, nel nostro caso l’Unione Europea. E mi assumo volentieri il rischio di essere tacciata di conflitto di interessi nel dire che l’economia reale è uno degli ambiti più meritevoli in assoluto su cui investire e sviluppare la strategia dello Stato. Non solo perché l’industria ha già ampiamento dimostrato di essere una colonna portante del sistema eco-
nomico sammarinese, producendo una quota di PIL ormai alla soglia del 34% e affrontando con capacità e proattività i momenti di mercato più difficili. Ma anche perché è un modello sano di sviluppo, dove l’imprenditore investe, crea posti di lavoro, genera indotto, e produce risorse che si riversano nell’economia e nel Paese stesso, con impegno, gioco di squadra e capacità. Per giunta stando sul libero mercato, in un con-
testo presidiato da norme, regole e requisiti stringenti, dove la differenza la fa il merito. Una consapevolezza che non sembra essere così evidente quando purtroppo meritevoli investimenti e progetti di ampliamento proposti da aziende anche già operative in territorio sono stati bloccati e respinti dall’aula parlamentare. Eppure le aziende continuano a trovare, con i loro collaboratori, le risorse per andare avanti, per gene-
rare lavoro e ricchezza, per crescere, per dare un futuro anche al nostro Paese, in attesa che venga finalmente perseguita con determinazione questa direzione strategica che fornisce le migliori garanzie in termini di credibilità e reputazione per tutto il Paese: elementi di cui, da imprenditori, conosciamo bene il valore intrinseco e il potere di incidere, ancor più del patrimonio, sul successo di qualunque strategia”.
“Avremo un anno caratterizzato per i primi sei mesi da alcune difficoltà. Nel secondo semestre l’economia dovrebbe riprendere in maniera robusta. Temiamo però una frenata degli investimenti, ed è il motivo per cui Confindustria, anche durante la discussione della legge di Bilancio, ha spinto molto il governo per stimolarli”. Così il presidente Carlo Bonomi, a 24 Mattino su Radio 24, rispondendo sull’andamento dell’economia e un’eventuale recessione. “Auspichiamo ci siano strumenti di supporto alle imprese finalizzati agli investimenti. Dobbiamo avere l’ossessione della crescita - ha detto alla trasmissione condotta da Simone Spetia - e la facciamo solo se siamo competitivi”.
“Inflazione: la stimiamo per fine anno intorno al 5 - 6%”
“Stimiamo per la fine dell’anno di avere una inflazione intorno al 5-6%”, se non ci dovesse essere un ulteriore aumento del prezzo del gas.” Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a 24 Mattino su Radio 24. “La nostra - ha rimarcato a Radio 24 - è una inflazione da importazione dovuta alla fiammata dei costi delle materie prime, soprattutto energetiche. Se il prezzo del gas si dovesse mantenere ai livelli odierni, è presumibile pensare che nel secondo semestre, a partire da settembre, si riduca in maniera molto forte”. Fino ad agosto “continueremo a scontare il picco di agosto 2022”,
ha aggiunto a 24 Mattino il presidente di Confindustria.
“BCE: rialzo tassi gestibile fino a forchetta del 3%”
Il rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea “fino ad una forchetta del 3% credo sia gestibile, nella speranza che non ci sia un aumento dei costi dell’energia e che quindi ci sia una discesa dell’inflazione”. Lo dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a 24 Mattino su Radio 24, rimarcando che la Banca centrale europea “sta facendo il suo lavoro, per raffreddare l’impennata dell’inflazione. Io credo che un tasso di sconto del 2% non sia un problema per l’economia. Quello che si può imputare alla Banca Centrale Europeaè forse che nella comunicazione non è stata impeccabile. Questa, se vogliamo, è la critica che possiamo muovere. Noi però dobbiamo fare i compiti a casa”, ha detto ancora Bonomi sottolineando che ancora “non abbiamo tagliato il debito pubblico”.
“Unione Europea: aiuti Stato strumento asimmetrico, strada è Eurobond”
Gli aiuti di Stato sono “uno strumento asimmetrico”, “la strada è quella degli Eurobond, un’emissione finanziaria garantita dall’Unione Europea: non può che essere uno strumento finanziario comune a sostenere un intervento industriale comune”. Lo ha rimarcato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a 24 Mattino su
Radio 24, riferendosi anche al piano industriale green lanciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Non possiamo permetterci una guerra commerciale con gli USA o con la Cina”
“Come industria europea non possiamo permetterci una guerra commerciale con gli Stati Uniti d’America o con la Cina. Abbiamo la necessità di mettere in campo strumenti comunitari per la transizione a industria 5.0. Quindi ben venga l’annuncio del piano green ma non può essere finalizzato solo al green, dobbiamo tenere dentro tutte le filiere”, ha detto. Gli aiuti di Stato sono “un intervento asimmetrico perché favorisce i Paesi che hanno maggior spazio fiscale: nel 2022 gli aiuti di Stato autorizzati dall’Unione Europea sono stati 540 miliardi, il 49,3% è stato utilizzato dalla Germania, il 29,9% dalla Francia e solo il 4,7% dall’Italia. Questo dà la dimensione di come anche all’interno dell’Europa non possiamo mettere in campo strumenti asimmetrici perché favoriamo alcune industrie e non altre”, ha sottolineato ancora Bonomi a Radio 24.
all’economia reale, per garantire al Paese un futuro sostenibile”
invitato la politica ad “avere più coraggio nelle riforme” paralleli, dalla cogenerazione industriale agli impianti”
Nella seduta della seconda metà di gennaio del Consiglio Grande e Generale ha tenuto banco, com’era facile immaginare, il progetto di legge sul Des, “Disciplina del Distretto Economico a fiscalità Speciale”, presentato in prima lettura dal Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti. All’articolo 2 è definito il DES, progettato, sviluppato e gestito da una società di gestione che fornisce ed eroga, anche per il tramite delle società dalla stessa controllate, i servizi alle imprese clienti e alle persone fisiche clienti del DES, sulla base di requisiti e di procedure autorizzative ben precise. Il promotore della società di gestione per ottenere la qualifica di società di gestione del DES deve presentare, per il tramite dell’Ufficio Attività Economiche, domanda di autorizzazione alla Commissione Consiliare Perma-
nente Finanze, Bilancio e Programmazione; Artigianato, Industria, Commercio; Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione corredando la stessa di un puntuale e strutturato piano Industriale.
“Ai fini dell’ottenimento della qualifica di società di gestione del DES – ha spiegato il Segretario Gatti nel report di SMNA - la società di gestione deve essere costituita nella forma di società per azioni con capitale sociale iniziale minimo, interamente versato con conferimenti in denaro, di euro 50.000.000; inoltre il patrimonio netto deve essere incrementato fino ad un minimo di euro 100.000.000 entro i tre esercizi successivi alla costituzione o trasformazione e fino ad un minimo di euro 200.000.000 entro i sei esercizi successivi alla costituzione o trasformazione”.
La società che intende avere
la funzione ed autorizzazione a essere la società di gestione del DES deve presentare un piano industriale esaustivo, completo e dettagliato, che abbia le seguenti caratteristiche:
1 - indicare l’assetto partecipativo della stessa società di gestione con indicazione dei titolari effettivi;
2 - prevedere l’impegno a realizzare investimenti in nuove infrastrutture del settore ricettivo, turistico, commerciale e servizi connessi che offrono livelli inquadrabili nelle primarie classi di categoria di settore per una clientela ideale di elevata fascia economica, quanto precede per non originare un’offerta che possa creare concorrenza diretta a quella esistente al momento dell’entrata in vigore della legge, garantendo almeno 1.000 posti letto;
3 - favorire il recupero di immobili mediante la loro ri-
qualificazione tesa ad accrescerne la funzionalità e il valore patrimoniale, nei limiti delle disposizioni del piano regolatore generale vigente. Il progetto di investimento deve essere realizzato in 7 anni dal ricevimento dell’autorizzazione, salvo proroghe per eventi non dipendenti dalla volontà degli investitori, e deve essere di importo complessivo uguale o superiore ad euro 300.000.000. La Commissione Finanze decide in merito all’istanza presentata con propria deliberazione riservandosi la possibilità di autorizzare il piano industriale anche parzialmente e la deliberazione della Commissione Finanze è condizionata agli adempimenti in capo ai promotori previsti al comma 5. Il comma 6 dell’articolo 2 invece disciplina le eventuali modifiche o integrazioni al piano industriale. Al comma 7 dell’arti-
colo 2 si prevede che gli immobili che possono essere acquisiti dalla società di gestione o dalle sue partecipate siano esclusivamente quelli funzionali alle attività proprie attività economiche a favore dei clienti del DES e che l’autorizzazione all’acquisto è subordinata alla coerenza per destinazione d’uso al progetto industriale.
Tutti i redditi prodotti dalla società di gestione e dalle sue società controllate sono determinati secondo quanto disposto dal Capo II del Titolo III della Legge nr. 166 del 2013 e successive modifiche. Sui predetti redditi, anziché l’aliquota proporzionale ordinaria prevista per le persone giuridiche dalla predetta legge può essere applicata, su opzione del contribuente esercitata esclusivamente in fase di domanda di rilascio di licenza di ogni società, un’aliquota proporzionale nella
misura del 5%, con una imposta annuale minima dovuta e stabilita in euro 10.000. Il predetto regime fiscale speciale (che è su opzione del contribuente) è incompatibile con ulteriori benefici fiscali in materie di imposte dirette ed altresì con qualsiasi tipo di beneficio in materia di contributo in conto interessi o agevolazioni anche di carattere non fiscale. Sempre a livello di disposizioni fiscali, ma in materia di imposte indirette, la società di gestione del DES e le sue società controllate aderenti al DES, che svolgono attività di commercio di beni al dettaglio all’interno del DES, esclusivamente sulle materie prime, sono soggette all’applicazione di una imposta sostitutiva dell’imposta sulle importazioni di cui alla Legge 22 dicembre 1972 n.40 e successive modifiche nella misura del 17% calcolata sul valore delle vendite.
Il progetto di investimento dev’essere realizzato in 7 anni dal ricevimento
“C’è qualcosa di nuovo oggi (…), anzi d’antico” in casa Volkswagen ma non è un semplice “Amarcord”, un’operazione “Nostalgia”, anzi, anche se a guardare la sua silhouette, le sue linee, non può che battere il cuore. È così per chi entra nella concessionaria Reggini dal lato della SS72.
Un modello di “ID. Buzz” bicolore (bianco e arancione, ma non è l’unico matrimonio cromatico che propone VW: si può scegliere anche in blu, in giallo e in verde in tonalità vintage), la nuova sfida “non inquinante” della casa automobilistica tedesca.
“È un veicolo iconico che riprende lo stile del mezzo che ha fatto la storia, il Bulli –esordisce il Volkswagen Manager Regis Muccioli –. ID. Buzz è un veicolo che possiede la tecnologia del momento, l’elettrificazione, interpretata in chiave moderna”.
Due, attualmente, le versioni disponibili: una “cargo”, indicata per il lavoro e quindi per le imprese che devono spesso “affrontare” i centri storici (e quindi tutti i “paletti” della circolazione), e una “people”, che strizza l’occhio al trasporto delle persone.
Cinque al momento il “carico umano” consentito ma è facile pensare che, ricordando il Bulli (che trasportava sino a 9 persone), il numero possa essere implementato, se non sino a nove, almeno a sei o sette. Un “cantiere” in continua
Trasporti
Alla concessionaria Reggini si può provare il nuovo van 100% elettrico già il 28 e 29 gennaio
Il VW Manager Regis Muccioli: “Esenzione della monofase per i residenti sammarinesi”
evoluzione, quello di “ID. Buzz”: in VW difatti stanno lavorando anche a una versione “camper” dotata di letto, cucina, lavandino e tanto
altro già “presentata” dai siti specializzati. In attesa delle ulteriori novità, viviamo il presente. “Sabato 28 e domenica 29 gennaio – prosegue
Saldo positivo per le auto ibride o elettriche (+85 rispetto al 2021), a GPL e a metano
Regis Muccioli – la concessionaria Reggini rimarrà aperta e chi vuole potrà provare su strada ‘ID. Buzz’ e ‘toccare con mano’ le sue qualità e i suoi ‘talenti’. Oltre all’elettrificazione, il veicolo sorprende per l’isolamento acustico e per la sua maneggevolezza: nonostante le dimensioni (lunghezza di 4,70 metri e una larghezza di circa 2 metri, ndr) le manovre sono davvero agili, anche grazie all’ottimo diametro di sterzata”. Nel “cuore” di ID. Buzz tanta ricerca e sviluppo e un’infinità di soluzioni tecnologiche create sia per l’ambiente ma anche e soprattutto per chi guida: la connettività Car2X e i fari a matrice di LED per esempio (tutte le caratteristiche si possono scaricare dal sito VW) e un’interessante autonomia di viaggio. La casa automobilistica tedesca garantisce oltre 400 km (ov-
viamente dipende anche dal ‘peso’ del piede di chi è al volante). Ricarica rapida, elevata autonomia e soluzioni di “recharge” intelligenti – la batteria può essere “riempita” sia con la corrente domestica che con quella delle colonnine pubbliche - sono tra i plus della nuova proposta del brand teutonico.
“La batteria ad alta tensione agli ioni di litio, integrata nel pianale del veicolo, offre un contenuto energetico netto pari a 77 kWh (lordo: 82 kWh) – aggiunge il Volkswagen Manager della concessionaria Reggini -. La potenza massima di carica per la ricarica veloce è di 170 kW: sono necessari solamente circa 30 minuti per caricare la batteria dal 5% all’80%”.
E se la “spinta” verde non basta (l’ecosostenibilità però si respira anche dentro l’abitacolo attraverso all’impiego di
materiali riciclati per numerosi componenti, come i rivestimenti dei sedili, del pianale e del cielo interno, e alla completa assenza di pelle di origine animale), un ulteriore motivo per andare a “conoscere” ID. Buzz è “parcheggiato” nel “taglio” del prezzo. “Per le imprese e cittadini privati che risiedono a San Marino è riconosciuta l’esenzione, per l’acquisto di un solo veicolo, della monofase sulle importazioni fino ad un importo massimo di euro 50.000”.
Un van elettrico pensato per le sfide di tutti i giorni, anche nei vicoli delle grandi città, da vivere con la famiglia o gli amici. Un van gentile con l’ambiente, un van che “parte” dal passato per viaggiare in sicurezza, sempre con un’anima trendy, verso il domani.
Alessandro CarliAl 31 dicembre 2022 il totale dei veicoli registrati nella Repubblica di San Marino è di 53.157, 101 veicoli in più nell’ultimo anno. Nel 2022 sono stati immatricolati 2.841 veicoli, uno in meno rispetto all’anno precedente. Le auto sono state 2.019, di cui 808 nuove (-81 rispetto al 2021) e 1.211 usate (+80 rispetto al 2021). Nel 2022 le immatricolazioni di mezzi di
lavoro sono state 255 (+10 rispetto al 2021), quelle di veicoli a due ruote sono state 567 (-10 rispetto all’anno precedente). Analizzando le immatricolazione di autoveicoli per tipo di combustibile, si rileva un saldo positivo per le auto ibride o elettriche (+85 unità rispetto al 2021), le auto a GPL e metano (+15 unità rispetto al 2021) e le auto a benzina (+51 unità
rispetto al 2021), mentre per le auto a gasolio si registra una variazione negativa di 166 unità rispetto all’anno precedente. Negli ultimi cinque anni la composizione delle auto per tipologia di combustibile è cambiata notevolmente, si è manifestato sempre più chiaramente il declino del gasolio in favore di soluzioni più ecologiche e a minor impatto ambientale.
Oltre 2 mila pattuglie (erano 2.143 nel 2021) e ben 2.246 posti di controllo
Nel 2022 è diminuito il numero complessivo di furti denunciati
Le attività di prevenzione e controllo del territorio si sono concretizzate in 2.002 pattuglie (2.143 nel 2021) e 2.246 posti di controllo (1.908 nel 2021), durante i quali si è proceduto all’identificazione di 15.361 persone (14.968 nel 2021) ed alla verifica di 7.838 veicoli (7.925 nel 2021). E’ stata registrata 1 rapina (0 nel 2021) ed è diminuito il numero complessivo di furti denunciati alla Gendarmeria, 114 (151 nel 2021). Al riguardo occorre sottolineare l’alto numero di quelli consumati in abitazione, 37 (19 nel 2021) prevalentemente concentrati nell’ultimo quadrimestre, rispetto al decremento dei furti in attività commerciali/industriali/artigianali, 36 (51 nel 2021) e su veicoli, 41 (78 nel 2021). In leggera flessione anche le denunce per danneggiamento 173 (191 nel 2021).
A seguito delle attività investigative svolte dai Reparti del Corpo sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 144 persone (171 nel 2021) ritenute responsabili, tra l’altro, di uso/detenzione/introduzione/spaccio di sostanze stupefacenti, furto, truffa o tentata truffa, sostituzione di persona, alterazione di impronte pubbliche, danneggiamento, false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale, offese a Pubblico Ufficiale, inosservanza di ordine legittimo dell’Autorità e illeciti penali stradali. Di queste, 6 sono state tratte in arresto per furto, una per detenzione di sostanze stupefacenti ed una per attentato alla salute pubblica, fabbricazione e messa in circolazione di medicinali. In quest’ultimo caso, il Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria della Gendarmeria in supporto al Comando Tutela Salute dell’Arma dei Carabinieri, ad esito di articolata indagine per traffico di sostanze anabolizzanti diretta dalla Procura della Repubblica di Rimini in collaborazione con l’A.G. sammarinese, ha sequestrato 100.000 compresse, 1.500 flaconi di sostanze e 500 confezioni di medicinali illegali
per un valore complessivo di circa 2 milioni di Euro, oltre a circa 180.000 Euro in contanti.
E’, altresì, importante men-
zionare la costante opera di monitoraggio proattivo della realtà territoriale svolta dal suddetto Reparto con il supporto delle Brigate, degli Uf-
fici del Corpo e dell’Ufficio Centrale Nazionale – INTERPOL, finalizzata alla prevenzione di fenomeni di devianza sociale e della mi-
naccia terroristica che incombe sullo scenario internazionale.
Dall’impegno dell’Ufficio violenza di Genere e Minori,
a fronte di 99 attivazioni (37 nel 2021), sono conseguite 8 segnalazioni al Giudice Tutelare (6 nel 2021), 25 al Giudice Inquirente (9 nel 2021) e 26 al servizio Igiene Mentale (10 nel 2021) per fatti inerenti la violenza contro le donne; per quanto riguarda i minori, 4 segnalazioni al Giudice Tutelare (1 nel 2021), 10 al Giudice Inquirente (6 nel 2021) e 27 al Servizio Minori (14 nel 2021). Presso il Carcere nazionale, le cui direzione e sorveglianza ricadono sotto la giurisdizione di questo Corpo, sono state associate 14 persone (19 nel 2021), delle quali 3 sammarinesi (10 nel 2021) e 11 straniere (9 nel 2021). Considerando complessivamente 98 giorni di detenzione, il personale del Corpo ha sostenuto 676 turni di servizio presso il Carcere (1119 nel 2021), avvalendosi come sempre dell’insostituibile ausilio dei militi dei Corpi Militari Volontari della Repubblica. I militari del Reparto Servizi di Prevenzione e Controllo del Territorio hanno rilevato 65 sinistri stradali (64 nel 2021) di cui nessuno mortale e 9 con feriti (8 nel 2021). Considerevoli anche le incombenze della Gendarmeria per assolvere agli oneri di ordine pubblico e sicurezza, quantificabili in 2.467 turni di servizio.
Rimini Sono stati 112.763 i veicoli sottoposti a controllo nell’ambito dell’attività di sicurezza stradale, dato in linea con quello dello scorso anno. I controlli alcoolimetrici effettuati sono stati 2.536 (+320 rispetto allo scorso anno) con 152 sanzioni penali (+55), 124 sanzioni amministrative e complessivamente 238 patenti ritirate (+94). Tredici gli automobilisti trovati alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
Aumentano gli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Locale nel corso del 2022 rispetto ai dodici mesi precedenti (1.360 contro 1.174): quattro i sinistri mortali mentre cresce il numero degli incidenti senza feriti (669).
“Raccolgo con entusiasmo e sincera soddisfazione – ha pronunciato il Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari - il frutto di un lavoro costante e continuativo, che ha condotto ad una ricognizione esaustiva e aggiornata di un comparto di sempre maggiore interesse e attualità. La politica estera ha necessità di poter confidare su funzionari e agenti diplomatici preparati a cogliere le sfide di una società globale, in cui il ruolo di ogni Stato si misura con la capacità dei suoi rappresentanti di gestire al meglio potenzialità e risorse. L’importanza di questo vitale settore si è accresciuta ancora maggiormente negli ultimi anni, nei quali la necessità di addivenire a una radicale trasformazione dell’intero sistema economico sammarinese ha imposto tutta una serie di nuove e stringenti priorità alla politica estera”.
Numerose sono le novità inserite nel “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”, un articolato impianto normativo che, oggi più che mai, riveste un ruolo strategico nell’ambito della politica e estera sammarinese e che va a colmare lacune e necessità di aggiornamento delle regolamentazioni pregresse.
Le principali novità del Regolamento Sono tredici le novità introdotte dal Regolamento:
1 - Definizione dello status giuridico dei funzionari della carriera diplomatica e dei dirigenti del Dipartimento Affari Esteri, anche nel confronti dell’Amministrazione Pubblica;
2 - Miglior definizione dei requisiti per l’ingresso nella carriera diplomatica;
3 - Definizione della modalità di avanzamento nella carriera diplomatica, che tiene conto, oltre agli anni di servizio, anche della disponibilità di posizioni nella struttura del Dipartimento Affari Esteri, dell’attività svolta presso le sedi all’estero, della
valutazione del servizio svolto e della professionalità acquisita;
4 - Modifica dei gradi della carriera diplomatica, che da
4 diventano 5;
5 - Previsione di attività di formazione per i funzionari della carriera diplomatica;
6 - Introduzione della catego-
ria delle sedi diplomatiche strategiche;
7 - Più dettagliati criteri per la nomina e revoca di Agenti Diplomatici e Consolari non
appartenenti alla carriera diplomatica;
8 - Definizione di Ambasciatore a Disposizione e l’introduzione della fattispecie di-
plomatica dell’Inviato Straordinario;
9 - Introduzione di disposizioni relative all’assegnazione di funzionari della carriera diplomatica presso una sede all’estero, che includono: la durata degli incarichi come residenti o non residenti, il calcolo della retribuzione di sede, le spese di alloggio, di trasloco, di viaggio, quelle sanitarie e scolastiche;
10 - Ridefinizione dei gradi di accredito diplomatico e consolare;
11 - Trattamento retributivo e le indennità diplomatiche;
12 - Introduzione dell’aspettativa per i funzionari diplomatici in caso di incarico a tempo determinato presso organizzazioni o organi internazionali;
13 - Norme transitorie che includono i criteri di entrata in carriera diplomatica dei funzionari attualmente in forza al Dipartimento Affari Esteri e alle sedi all’estero.
Cinque nuovi ambasciatori Cinque nuovi Ambasciatori accreditati presso la Repubblica di San Marino a fine 2022, esattamente nel mese di novembre..
Si tratta dell’Ambasciatore d’Irlanda, S.E. Patricia O’Brien, Ambasciatore della Repubblica di Corea, S. E. LEE Seong-ho, Ambasciatore del Regno di Thailandia, S.E. Miss Rommanee Kananurak, Ambasciatore d’Israele, S.E. Alon Bar, e Primo Ambasciatore della Repubblica di Macedonia del Nord accreditato presso la Repubblica di San Marino, S.E. Vesel Memedi.
Il Responsabile della politica estera sammarinese Luca Beccari ha offerto agli Ospiti intervenuti piena disponibilità della Segreteria di Stato, del Dipartimento e Sua personale a collaborare proficuamente, nell’obiettivo di mantenere Alta la cooperazione fra Stati, nella convinzione che sia oramai componente imprescindibile dell’azione globale.
Alessandro CarliBeccari (Esteri): “L’importanza di questo vitale settore è accresciuta”