Anno XXVI - n.4 - 1,50 euro
A NIS
La sinergia tra imprese e Università
Il rapporto tra il mondo delle aziende e quello accademico (oggetto del seminario “Università e impresa – Una sfida sinergica” del 14 febbraio voluto dall’Associazione degli Industriali e Università degli studi della Repubblica di San Marino e che vede l’organizzazione della Segreteria di Stato Istruzione e cultura, Università e ricerca e il patrocinio della Segreteria di Stato Industria, artigianato e commercio, ndr) è “materia” ben conosciuta da SIT Group: negli ultimi tre anni difatti sei studenti hanno preso come “esempio” per le tesi di laurea il gruppo imprenditoriale del Titano. Nello specifico, le attenzioni si sono concentrate su tre tematiche applicate al sistema azienda. ICT, HR Management System e Supply Chain. La dottoressa Neni Rossini, oltre a essere vicepresidente ANIS, è anche vicepresidente di SIT Group. Cosa vi ha “insegnato” il dialogo con l’Università? “Più che ‘insegnato’, ci ha confermato – poiché si tratta di un impulso che nasce all’interno delle aziende stesse – che impresa e università sono due mondi che uniti possono sprigionare una grande energia. L’Università ha, per vocazione e mission, quel ‘fermento’ che la porta a percorrere strade sempre nuove nell’esplorare orizzonti non ancora conosciuti. Le imprese invece hanno come punto di riferimento i mercati e il contesto competitivo in cui lavorano e un occhio sempre rivolto verso l’innovazione e i trend globali. Agli studenti che partecipano ai diversi corsi universitari il mondo delle imprese può dare quella concretezza che deriva proprio dall’operatività (...) Segue a pag. 3
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 2 Febbraio 2018
T rasporti Politiche per la famiglia: Raddoppiate
una ricetta “economica”
le auto ibride o elettriche
Per la prima volta a San Marino i decessi hanno superato le nascite In Europa si sta intervenendo per evitare danni su pensioni e lavoro a pag.4
F isco
Le nuove tasse della Finanziaria
a pag.5
C ultura
Il 2017 si è chiuso con un doppio record negativo per San Marino: dal 2000 ad oggi, è stato l’anno con più decessi e, contemporaneamente, con meno nascite. E per la prima volta, queste ultime sono state inferiori ai primi, proiettando anche l’antica Repubblica nella crisi di natalità che ha già colpito l’Europa da anni. E proprio per questo, molti stati membri dell’Ue si sono attrezzati da tempo per controbattere questo fenomeno che non è solo sociale, ma anche economico. L’incremento del tasso di natalità favorisce infatti l’economia: più bambini significheranno a lungo termine un maggiore numero di occupati, di consumatori e contribuenti. Basta guardare Francia e Germania, “loconomotive” economiche e ai primi posti nelle politiche per la famiglia. Bartolucci a pagina 7
Le favole per spiegare il Titano
alle pag.9-11
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