E ditoriale
Più energia
decidere
Mentre nel riminese si discute di mega impianti eolici, prima in mare e ora, con il progetto alle spalle di Casteldelci, anche in montagna, e mentre a Ravenna stanno aspettando l’accensione del rigassificatore, a San Marino si discute ancora su come chiamare la questione energetica: è una priorità o un’emergenza?
Cambierebbe poco, nella sostanza, se appunto ci fosse sostanza. Il livello della discussione è infatti fermo a quello delle bollette, che sicuramente è il punto di partenza perché quando si toccano le tasche, chiunque - che sia un cittadino o un’impresa - alza le antenne. Ma da lì ci si è mossi poco, nonostante siano passati mesi, anzi, è passato quasi un anno esatto dall’invasione della Russia in Ucraina: un fatto che passerà alla storia non solo per aver riportato la guerra in Europa, ma per aver messo a nudo le debolissime politiche energetiche di tanti Paesi industrializzati.
San Marino in primis. L’antica Repubblica ha vissuto per anni senza curarsi di queste dinamiche, evitando accuratamente di pianificare una qualsiasi produzione di energia in territorio o ricercando opportunità di investimento fuori confine (lo stesso rigassificatore di Ravenna o gli impianti eolici di cui si parla oggi, non potevano valere una trasferta di qualche Segretario di Stato?). Il tempo, però, sembra scorrere sempre lento sulla cima del Monte Titano, ma come il gas e la corrente elettrica, non è che ce ne sia così tanto da poterlo buttar via. Serve un’azione “energica”, insomma. Lo chiedono i cittadini, spaventati dalle bollette, ma soprattutto le imprese, che temono per la loro competitività.
Daniele Bartolucci
Edilizia, c’è il rinnovo: ora la parola ai lavoratori
L’accordo prevede 1.500 euro una tantum e un aumento del 4,5% nel triennio. Per ANIS è il terzo contratto sbloccato in pochi mesi
Detto fatto. Solo una settimana fa, durante l’Assemblea pubblica, la Presidente Neni Rossini aveva ribadiuto l’impegno di ANIS nel concludere le trattative per i rinnovi dei contratti scaduti ed ecco, pochi giorni fa, la firma insieme a UNAS e OSLA dell’accordo per il settore Edilizia
Privata, siglata con le tre organizzazioni sindacali. Dopo quello dell’Industria (rinnovato ad aprile scorso, a cui si è aggiunto il Testo Unico a fine anno) e quello delle Assicurazioni, per ANIS è il terzo rinnovo in pochi mesi, a testimonianza dell’impegno in tale direzione. A maggior ragione in un settore come quello dell’Edilizia, così vicino al mondo delle industrie e delle imprese in generale: ora la parola spetta ai lavoratori che dovranno votarne l’approvazione definitiva.
Servizio a pag. 3
spazio riservato all’indirizzo alle pagg.8-11 alle pagg.6-7 a pag.2 La “Liscia” tra le strade di Città Nuovi record a San Marino Innovation C ultura I mprese Il doppio “aumento” sul Titano B enzina
nel
sull’energia
Anno XXXI - n.4
1,50
-
euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 3 Febbraio 2023
La
Carburanti, giù le accise ma anche lo “sconto”
La riduzione delle aliquote rimarrà in vigore sino a fine febbraio
Due, in estrema intesi, le notizie di questo scorcio di inizio anno e che riguardano chi viaggia per strada, sia su due, tre o quattro ruote. La prima è la modifica delle aliquote dell’imposta speciale sulle importazioni di benzina, di gasolio e di gas di petrolio liquefatti (GPL) ad uso carburante e conseguente adeguamento dei provvedimenti fiscali (di cui al Decreto Delegato 6 agosto 2012 n. 114 e successive modifiche”): il Decreto Delegato del 26 gennaio 2023 numero 7 interviene nuovamente abbassando l’imposta speciale sulle importazioni di carburanti, prevedendo tuttavia un’ulteriore riduzione dello sconto applicato. La seconda è la riduzione del rimborso SMaC, già attuato dal 1° gennaio.
La riduzione delle aliquote dell’imposta speciale su benzina, di gasolio e GPL è ora determinata come segue:
a) benzina euro al litro -0,10 (in precedenza -0,15);
b) gasolio euro al litro -0,10 (in precedenza -0,15);
c) GPL euro al kg. -0,0511 (confermato sconto precedente) euro al litro -0,0281 (confermato sconto precedente).
La nuova riduzione verrà applicata per tutto il mese di febbraio, quindi dal 1° sino al giorno 28.
Viene prorogata alla medesima data la riduzione delle accise per gli autotrasportatori di cui all’articolo 1, commi 1 e 5 del Decreto Delegato numero 114 del 2012, che rimangono definite rispettivamente in 20 e 8 centesimi al litro. Come quanto scritto sopra, non si “limita” invece a quest’anno il “taglio” della ricarica SMaC, passata, lo ricordiamo, da 15 a 10 centesimi. A confermarlo, e a mettere una deadline, è stata la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio che nei giorni scorsi, dopo aver confermato la riduzione della “ricarica” alla pompa, ha stabilito un orizzonte temporale. “A partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2028, ai sensi dell’articolo 34 comma l della Legge 29 novembre 2022 n.l57, lo sconto per l’acquisto di pro-
dotti petroliferi presso gli esercenti aderenti al progetto San Marino Card, è corrisposto nella misura di € 0,10 (dieci centesimi di euro) per ogni li-
tro anziché nella misura di € 0,15 (quindici centesimi di euro) per ogni litro. Il prezzo preso a riferimento per il calcolo dello sconto è quello del-
la benzina verde in modalità servito. Per operatori che non effettuano servizio di vendita con questa modalità la base di calcolo per il riconoscimento
dello sconto è riferita al prezzo medio giornaliero”. A partire dal 27 dicembre 2022 inoltre “tutti gli esercenti aderenti al progetto carburanti do-
vranno effettuare la trasmissione dei prezzi di vendita esclusivamente dal Portale Esercenti San Marino Card”. Alessandro Carli
F ocus
Nella rilevazione del MASE datata 16 gennaio 2023, che si riferisce alla media settimanale dei prezzi dal 9 al 15 gennaio, i prezzi nazionali (€/1.000 litri) della benzina, del gasolio e del gpl per l’autotrazione in modalità self-service sono i seguenti:
Benzina: 1.813,58 euro di cui 728,40 (accisa), 327,04 (Iva) e 758,14 (netto); Gasolio auto: 1.863,68 euro di cui 617,40 (accisa), 336,07 (Iva) e 910,21 (netto);
Gpl: 799,71 euro di cui 147,27 (accisa), 144,21 (Iva) e 508,23 (netto). Ne consegue che l’accisa pesa quasi il 40% sul costo finale di benzina e diesel (assai meno sul gpl), e aggiungendoci l’Iva al 22% (calcolata su netto + accisa) il carico sale al 55% circa. Nell’UE solo Olanda e Regno Unito hanno imposte indirette sui carburanti più alte dell’Italia.
La somma delle 19 accise sui carburanti (tra le altre la Guerra d’Etiopia del 1935-1936, la crisi di Suez del 1956, la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963 e dell’alluvione di Firenze del 1966, l’acquisto di autobus ecologici nel 2005, l’emergenza terremoti dell’Emilia del 2012) ammonta a circa 0,41 euro (per litro), a cui si deve aggiungere l’imposta di fabbricazione sui carburanti, che porta il totale finale dell’accisa a 0,7284 euro/litro per la benzina e 0,6174 euro/ litro per il diesel.
“stretta” si somma al minor rimborso SMaC, dai 15 ai 10 cent./litro
Quanto pesano in Italia 2 T rasporti FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023
di Daniele Bartolucci
ANIS, UNAS e OSLA, hanno firmato questa settimana l’accordo per il Contratto Edilizia Privata, valevole per il triennio in corso. Dopo l’approvazione dell’assemblea dei lavoratori, già avvenuta ad ampia maggioranza nei giorni scorsi, le tre organizzazioni datoriali si sono incontrate presso la sede ANIS con i sindacati per siglare il Testo Unico del Contratto di lavoro, il quale nella parte economica prevede: un aumento una tantum per gli anni 2018-2022 e aumenti annuali del 2% per il 2023, dell’1,5% per il 2024, e dell’1% per il 2025.
Oltre, ma anche a fronte di questi aumenti, l’intesa prevede altresì la sospensione del versamento del contributo al Fondo salario garantito da parte delle aziende dal 2023 al 2028 e la sua riduzione dal 3% all’1,75% dal 1° gennaio 2029.
A seguito della sottoscrizione sono state attivate le procedure previste dalla nuova legge sulla rappresentatività (Legge 59/2016), per cui lo stesso accordo verrà sottoposto a referendum tra tutti i lavoratori dell’edilizia privata, per l’approvazione definitiva entro marzo. Referendum non necessario per la parte datoriale in quanto le tre associazioni insieme rappresentano un numero di aziende che occupano circa l’80% degli addetti.
ANIS: terzo contratto rinnovato in pochi mesi
“Il contratto Edilizia era fermo dal 2018”, spiegano da ANIS, “e il suo rinnovo, come annunciato nella nostra recente assemblea, rappresenta non solo un punto di valore per l’intero settore, ma anche e soprattutto un ulteriore passo verso il completamento dei rinnovi contrattuali, già iniziato l’anno scorso con quello del settore Industria, a cui è seguita anche l’approvazione del Testo Unico su cui sono in corso le assemblee nelle aziende per la votazione finale da parte dei lavoratori, e quello del settore Assicurazioni”. Il riferimento è
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L’accordo prevede 1.500 euro per il periodo 2018-2022 e un +4,5% nel triennio successivo
Sbloccato il contratto Edilizia
Ecco aumenti e una tantum
Per ANIS è il terzo rinnovo in pochi mesi, che conferma l’impegno preso in Assemblea
ovviamente alla storia di ANIS, che non si è mai sottratta dalla sua responsabilità nella contrattazione collettiva, ma anche e soprattutto all’intervento della Presidente Neni Rossini proprio nell’Assemblea della settimana precedente: “L’attenzione è volutamente sul mondo del lavoro”, aveva spiegato davanti alla platea di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, dei partiti politici e delle parti sociali, “perché riteniamo sia fondamentale per tutta la società oltre che per le imprese e per il loro sviluppo. Il risultato raggiunto a fine 2022 con la firma del primo Testo Unico del settore Industria e la conferma degli aumenti per il biennio 2022-2023, ha messo in luce il valore sociale del nostro modo di fare impresa. Sappiamo bene che le aziende sono fatte delle persone
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che ci lavorano, e queste ne rappresentano la risorsa più preziosa. Questa consapevolezza ha fatto sì che - con una inflazione galoppante e un’incertezza spaventosasia stata subito avvertita, e accolta da imprenditori e sindacati, l’esigenza di affrontare insieme un contesto tanto difficile per tutti. Non era scontato raggiungere un accordo, e invece siamo riusciti, insieme alle organizzazioni sindacali, a dare un senso profondo ed eticamente virtuoso alla parola “compromesso”. Ecco perché l’accordo di quest’anno mi rende particolarmente orgogliosa. Ciascuno di noi per il bene comune, la pace sociale e la possibilità di lavorare senza altre tensioni, ha avuto il coraggio e l’abnegazione di sacrificare qualcosa: l’ANIS e le sue imprese facendosi carico di ulteriori costi oltre ai già
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pesantissimi incrementi di tutte le materie prime, e i sindacati rinunciando a una quota altrettanto significativa del potere di acquisto che
si è perso. E tutto questo trovando una modalità di dialogo e di rispetto delle reciproche posizioni che - perdonate l’immodestia - dovrebbe essere d’esempio in tanti altri contesti. Ciò non significa che non ci saranno altre tensioni”, aveva premesso la Presidente Rossini, “ma con lo stesso senso di responsabilità stiamo affrontando anche il rinnovo degli altri contratti, a partire da quello siglato dalle Assicurazioni, a quello imminente dell’Edilizia (siglato meno di una settimana dopo, ndr), ai Servizi e agli altri ancora in discussione. Per questa esperienza, siamo convinti che, nel rispetto dei ruoli, si possa sviluppare una sempre più efficace collaborazione nell’ambito delle relazioni industriali, anche in prospettiva di altri tavoli di lavoro come quelli sulle importanti riforme di cui il Paese ha bisogno”. In tal
senso, il riferimento va subito alle riforme e alle scelte di politica industriale e di politiche energetiche, su cui ANIS è convinta che si debba
trovare un’ampia condivisione, ma anche “più coraggio”, come ha ammonito la stessa Presidente Neni Rossini.
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
A favore delle imprese ci sarà la sospensione del contributo al Fondo salario garantito fino al 2028 e successiva riduzione dal 3% all’1,75%
3 L avoro FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023
Per info contattare l’Ufficio Pianificazione Territoriale e per l’Edilizia Sanatoria straordinaria Domande entro marzo
Scaduto il termine potrà essere presentata con una maggiorazione
La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente rammenta che il termine per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria di cui al Decreto Legge 16 settembre 2022 n. 134 scadrà il 31 marzo 2023. La Segreria, a tal proposito, rammenta che scaduto il suddetto termine del 31 marzo 2023 la domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria potrà essere ancora presentata ai
Dopo il 31/03/23 e sino al 31 dicembre 2024 si dovrà pagare il 30% in più
sensi del comma 9 dell’articolo unico del predetto decreto legge fino al 31 dicembre 2024 con la maggiorazione dei relativi oneri pari al 30%. Come previsto dallo stesso decreto legge, il predetto termine non verrà prorogato e pertanto si invita la cittadinanza ad usufruire dell’ulteriore periodo di tempo previsto per legge per sanare gli eventuali vizi insistenti sugli immobili in proprietà rientranti nelle categorie sanabili ai sensi dalla Legge 7 agosto 2017 n. 94 e successive modifiche e integrazioni. La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente invita, quindi, tutti coloro che sono interessati a regolarizzare i propri immobili a contattare un tecnico di fiducia e/o contattare l’Ufficio Pianificazione Territoriale e per l’Edilizia della Repubblica di San Marino al seguente numero di telefono 0549882165 al fine di ricevere tutte le informazioni utili sulle modalità di presentazione della domanda.
Il Decreto Legge
numero 134 del 2022
Il termine previsto per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria, di cui all’articolo 33, comma 1, della
Legge 7 agosto 2017 n.94 come prorogato dal comma 1 dell’articolo 37 della Legge 22 dicembre 2021 n.207, è prorogato al 31 marzo2023.
I singoli termini per la presentazione
Il termine per la presentazione della documentazione di cui all’articolo 33, comma 4, della Legge n.94/2017 come prorogato dal comma 2 dell’articolo 37 della Legge n.207/2021, è prorogato al 30 novembre 2023.
Il termine per la presentazione della documentazione di cui al comma 1 bis dell’articolo 3 del Decreto Delegato 29 aprile 2019 n.70, come prorogato dal comma 3 dell’articolo 10, del Decreto-Legge 16 giugno 2021 n.107, e come ulteriormente prorogato dall’articolo 37, comma 3 della Legge n.207/2021, è prorogato al 31 marzo 2023. Qualora l’importo della sanzione e del contributo di concessione siano di importo complessivo sino ad euro 5.000,00 (cinquemila/00) il termine previsto per il versamento del 50% dell’importo della sanzione e del contributo di concessione previsto al comma 8 dell’articolo 33 della Legge n.94/2017, come sostituito dal comma 4 bis dell’Articolo Unico del Decreto – Legge 30 gennaio 2020 n.14, e prorogato dal comma 4 dell’articolo 10 del Decreto - Legge 16 giugno 2021 n.107, resta fissato al 30 settembre 2022.
Le domande di concessione edilizia in sanatoria straordinaria presentate dal 1° ottobre 2022 devono essere corredate, all’atto della presentazione della domanda, di ricevuta di pagamento di un importo pari all’intera sanzione calcolato ai sensi dell’Allegato “F” della Legge n. 94/2017 e ricevuta dell’intero importo di pagamento del contributo di concessione calcolato ai sensi della delibera n. 1 della seduta della Commissione Urbanistica del 31 luglio 2000.
Le dilazione del pagamento
Il comma 8 bis, dell’articolo
33 della Legge numero 94 del 2017 come sostituito dal comma 5 dell’articolo 10 del Decreto - Legge 16 giugno 2021 numero 107 e ulteriormente sostituito dal comma 5, dell’articolo 37 della Legge numero 207 del 2021, è così sostituito: “8 bis. Qualora l’importo della sanzione e del contributo di concessione siano superiori alla somma complessiva di euro 5.000,00 (cinquemila/00) è ammessa una dilazione del pagamento secondo quanto già specificato dall’articolo 37, comma 5 della Legge numero 207 del 2021, ovvero:
- 50% dell’importo alla presentazione della domanda di sanatoria straordinaria entro il 30 settembre 2022;
- 25% entro il 30 novembre 2022;
- 25% entro il 31 gennaio 2023. Per la domanda di sanatoria straordinaria presentata dal 1° ottobre 2022 al 30 novembre 2022 è ammessa una dilazione del pagamento secondo quanto di seguito specificato:
- 50% dell’importo alla presentazione della domanda di sanatoria straordinaria;
- 25 % entro il 30 novembre 2022;
- 25% entro il 31 gennaio 2023. Per la domanda di sanatoria straordinaria presentata dal 1° dicembre 2022 sino al 31 gennaio 2023 è ammessa una dilazione del pagamento secondo quanto di seguito specificato:
- 75% dell’importo alla presentazione della domanda di sanatoria straordinaria;
- 25% entro il 31 gennaio 2023. Per la domanda di sanatoria straordinaria presentata dal 1° febbraio 2023 è richiesto il pagamento dell’intero importo all’atto di consegna della domanda.
Il termine per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria, di cui al comma 1 dell’articolo 33-bis, della Legge numero 94 del 2017, introdotto con l’articolo 4 del Decreto Delegato 7 agosto 2020 numero 133, è prorogato al 31 dicembre 2024.
Alessandro Carli
Gestione Rifiuti
Pioggia e neve, mettete in sicurezza i vostri rifiuti
Come mettere in sicurezza anche dagli agenti atmosferici – quindi dalla neve ma anche dalla pioggia o dalla grandine – i propri rifiuti? Ci sono rifiuti stoccati dalle aziende e nelle aziende che soffrono il ghiaccio? Questa settimana parliamo di questo, visto anche il panorama imbiancato della Repubblica di San Marino. Qualche consiglio quindi che potrebbe sembrare banale ma che nella realtà dei fatti non lo è affatto. Com’è noto, molte realtà produttive del Monte Titano “accomodano” i propri rifiuti nelle aree esterne. Alcune tipologie non soffrono gli sbalzi di temperatura (questo mese approfondisco le “gelate”, a mano a mano che ci avviciniamo alla bella stagione affronterò “il caldo”) mentre altre lo subiscono in maniera molto decisa. Questo “cambio di stato” – lo dico subito – fa aumentare i costi legati alla gestione. Vado sul concreto: si prenda come esempio
un’officina o una carrozzeria. Tra gli scarti che vengono lasciati alle intemperie ci sono anche gli oli. Oli che, se vengono “macchiati” dall’acqua, dalla neve o dal ghiaccio, diventano emulsioni. Questa “metamorfosi” si traduce – quando verranno mandati nei siti preposti alla raccolta - anche in una maggiorazione dell’esborso economico. Vi sono anche altri prodotti che soffrono l’acqua: penso alle vernici o alle pitture, ai grassi (anche di natura organica) che con il freddo e il gelo tendono a consolidarsi formando sul fondo una morchia. “Far portare via”, come si dice in gergo, i rifiuti solidi costa di più rispetto all’eliminazione di quelli liquidi. Una pratica efficace è quella di isolarli, magari con un tappo.
La regola di base quindi è la seguente: i rifiuti, a prescindere dalla loro composizione chimica, devono in linea di massima essere coperti. Con alcune eccezioni, ovvio, ma non è di
queste che voglio parlare. Gli “scarti” che si prendono la pioggia e il ghiaccio, si sa, non sono così sicuri per l’ambiente. A chi non è capitato (o chi non ha visto) un solvente che dopo una notte sotto le stelle e con la temperatura sotto lo zero ha gonfiato l’imballaggio che lo conteneva andandolo a danneggiare? Una “crepa” che ha ricadute sia per quel che concerne la gestione del rifiuto ma anche dal punto di vista ambientale: lo sversamento finisce sulla terra e poi scende in profondità, inquinando.
Altro caso: gli imballaggi plastici omologati ADR che, essendo fatti di plastica, se esposti agli agenti atmosferici si deteriorano sino a perdere la loro capacità “contenitiva” e isolante, facendo fuoriuscire il prodotto contenuto. Il mio consiglio quindi è quello, ove possibile, di tenere al coperto o all’interno i rifiuti, cercando di non accumularne troppi.
Mirkare Manzi
Rubrica a cura di:
4 A mbiente
FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023
& Territorio
I prodotti Bioagrotech fanno il “pieno” in sala
Successo per i convegni a Rimini con clienti e Consorzi agrari d’Italia
Oltre un centinaio di iscritti all’evento del 31 gennaio dedicato ai Consorzi agrari d’Italia e più di 120 al convegno del 1 febbraio dedicato soprattutto alla presentazione delle prove sperimentali effettuate su Ergostart Nemavir Bio e Zeokill. Sono questi i numeri raccolti da Bioagrotech, l’azienda sammarinese specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti biologici per l’agricoltura professionale, dai fertilizzanti ai corroboranti e ai substrati organici, durante la due giorni all’Hotel Ambasciatori di Rimini. Una conferma dell’attenzione che il settore dell’agricoltura bio ha verso l’azienda sammarinese, ma anche la conferma - visti i temi trattati - di quanto impegno venga messo nell’innovazione e nella ricerca: non solo un punto di valore per Bioagrotech, ma una scelta strategica forte-
mente voluta per differenziarsi ed essere quindi competitivi in un settore sempre più tecnico. Un’azione co-
stante, che Bioagrotech svolge anche attraverso importanti collaborazioni con i centri di saggio, e che le permette
di portare sul mercato più prodotti per l’agricoltura biologica. E di presentarli insieme alle prove sperimentali,
come avvenuto durante il convegno riminese, sia per mostrare le capacità di Ergostart Nemavir Bio (prodotto già registrato, ndr) di migliorare la fisiologia delle colture, erbacee e arboree, in condizioni fitoiatriche avverse come ad esempio forte pressione di nematodi galligeni e malattie del legno. Sia di Zeokill bio, che è in fase di registrazione come sostanza attiva a basso rischio per la protezione delle derrate ed in particolare cereali e su cui sono state eseguite le prove sperimentali in collaborazione con l’Università di Foggia e con l’Ente Nazionale Risi.
La formazione prosegue in modalità online Momenti formativi come quello di Rimini fanno parte dell’agenda di Bioagrotech da diverso tempo, così come i corsi di formazione dedicati agli operatori e ai professio-
nisti del settore (cone relativi crediti formativi, laddove previsti). Tanto è vero che proprio nei prossimi giorni è previsto un nuovo webinar che focalizzerà l’attenzione sugli “Impieghi e aspetti normativi di corroboranti e ammendanti a base di rocce naturali in agricoltura”. Il corso di formazione, a cura di Bioagrotech, si svolgerà in modalità online il 7 febbraio.
L’attività formativa dell’azienda prosegue con il webinar del 7 febbraio
5 A gricoltura Bio FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023
di Daniele Bartolucci
San Marino Innovation continua a crescere: anche il 2022 si è chiuso con un bilancio in crescita rispetto all’anno 2021, già ricco di successi. Sono aumentati infatti i principali indicatori statistici, a iniziare dal numero di imprese ad Alto Contenuto Tecnologico (89 costituite) e dal numero delle persone occupate nelle stesse, che ha oltrepassato quota 200. Il lavoro avviato quasi tre anni fa sta portando i frutti sperati in termini di visibilità e attrattività del sistema, che si traducono anche nei nuovi record di imprese, di occupati e di fatturati, che a loro volta contribuiscono a sostenere anche economicamente San Marino Innovation, come dimostra l’aver raggiunto, per il secondo anno consecutivo, un risultato di bilancio positivo. “Era un obiettivo prioritario per il CdA e per tutto lo staff, ma la soddisfazione più grande”, spiega il Presidente Lorenzo Spadoni, “è stata ancora una volta riuscire a dare alle imprese innovative un sostegno fondamentale per il loro sviluppo, con servizi puntuali, momenti di formazione e un network di qualità attraverso realtà istituzionali e private. Il successo delle imprese è anche il successo di San Marino Innovation: la loro crescita è quindi il nostro primo obiettivo e noi cresciamo con loro”.
Per il secondo anno consecutivo il risultato di bilancio è positivo. Il Presidente Lorenzo Spadoni: “Diamo
San Marino Innovation, nel 2022 un’istanza
Superati i record del 2021: le imprese ad Alto Contenuto Tecnologico costituite salgono a quota Aumentano quelle che si occupano di sostenibilità e circa un’azienda su cinque opera
In aumento sia le imprese sia gli occupati Sono state 53 le istanze di richiesta di accesso al regime innovazione pervenute nel corso del 2022, una media di un’istanza a settimana: 2 in più del 2021. Le istanze risultate positive e quindi certificate sono state in tutto 30, 5 sono in valutazione mentre 18 sono state respinte, il doppio rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto soprattutto ad un processo di valutazione e selezione dei progetti imprenditoriali presentati sempre più accurato. La scelta operata dal CdA, infatti, è tesa ad alzare il livello qualitativo dell’ecosistema certificando i progetti ad alto grado innovativo e le attività economiche che aprono le prospettive del paese a nuovi mercati, in particolare attraverso l’assunzione di professionalità fortemente specializzate. La valutazione di carattere tecnico effettuata dall’Istituto tiene in
considerazione i profili innovativi del prodotto, servizio, processo, tecnologia, organizzazione o modello di business proposto. La certificazione del carattere innovativo d’impresa, infatti, è rilasciata in seguito all’analisi dei principali criteri su cui si basa la valutazione, ovvero, il grado di innovazione ri-
spetto al mercato di riferimento, la sostanzialità dell’impresa nonché la solidità e la coerenza del business plan. Per questo è richiesto alle imprese, che vogliono entrare nel regime innovazione, di completare l’istanza in tutte le sue parti e allegare tutti i documenti necessari a verificare questi aspetti. Il CdA, nel processo di validazione, considera non solo l’effettiva valenza e sostenibilità del progetto imprenditoriale, ma anche eventuali profili di rischio e di opportunità per il sistema paese. Nel complesso, la percentuale di insuccesso, per di più dovuta alla mancanza di un mercato per il prodotto o servizio ideato e proposto, si è assestata sull’11%, un valore relativamente basso se paragonato alla media degli altri paesi europei. Se gli occupati
nelle imprese ad Alto Contenuto Tecnologico a dicembre 2021 si aggiravano già a 127 unità, a dicembre 2022 hanno raggiunto quota 215 dipendenti, di cui 49 assunti part time. Un incremento pari al 69,29%, in buona parte dovuto al nuovo contratto stipulato tra i legali rappresentanti delle imprese ACT e San Marino Innovation, che prevede l’assunzione di almeno un dipendente full time o due dipendenti part time entro dodici mesi dal rilascio della licenza d’esercizio all’impresa stessa. A livello statistico, le donne imprenditrici rappresentano l’8% del totale, un valore in crescita (nel 2021 erano il 7%) e che l’Istituto punta a incrementare nei prossimi anni.
Aumentano le imprese industriali e “green” Seppur la maggior parte del-
L a struttura
le aziende presenti nel Registro dedicato alle Imprese ad Alto Contenuto Tecnologico, appartiene al settore servizi, che vanno dallo sviluppo di software, alla telemedicina, all’intelligenza artificiale (82,00%), le imprese che svolgono attività industriali sono aumentate: attestandosi intorno al 18,00% (+4,31% rispetto all’anno precedente). Le imprese che operano nell’ambito della sostenibilità sono altresì in crescita; si occupano principalmente della riduzione degli sprechi o di favorire l’economia circolare. Stanno riscontrando particolare successo le iniziative legate allo sviluppo di strumenti innovativi di marketing e che mirano a incrementare l’educazione tecnologica.
“Se è vero che le società specializzate in sviluppo software, consulenza per e-
Organizzazione: Consiglio d’Amministrazione Comitato Scientifico e Team Operativo
Oltre al Presidente Lorenzo Spadoni e al Vicepresidente Alessandro Rossi, il Consiglio di Amministrazione di San Marino Innovation è composto da: Marco Galassi, Enrico Zanotti, Andrea Cecchetti, Diego Ercolani e Lorenzo Amadori.
Il Comitato Scientifico è invece composto da: Direttore Enrico Zanotti, che è coordinatore anche dell’A-
nell’Industria
rea Tematica “IoT”- membro onorario Gian Angelo Geminiani; Valentina Lorini, coordinatrice dell’Area “Biotecnologia e Sanità”membro onorario Ferdinando Chiacchio; Alessandro Rossi coordinatore dell’Area “Attivazione dell’Ecosistema Blockchain”- di cui sono membri onorari Sara Noggler, Renato Grottola e Emanuele Cangini; Andrea
Pisetta coordinatore dell’Area “TLC” ed Enzo Mataloni, coordinatore dell’Agenda Digitale.
Il Team Operativo è costituito da: Michele Cervellini Direttore Operativo e Legale Interno, Giovanni Righi per i rapporti con le imprese, Linda Zavoli per la Comunicazione e i Social media e Anna Gasperoni per la Segreteria Amministrativa.
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6
Innovazione FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023
un’istanza a settimana
quota 89, con ben 215 dipendenti (49 assunti part time) nell’Industria (18% del totale, +4,31% sull’anno precedente)
commerce, intelligenza artificiale e blockchain rimangono ancora le più numerose”, commenta il Vice- Presidente Alessandro Rossi, “la pandemia da Covid-19 ha apportato significativi cambiamenti nel mondo dell’istruzione, della sanità e della tutela dell’ambiente, accelerando di fatto il processo di digitalizzazione in tutti questi settori”.
Comunicazione efficace e network di alto profilo
Uno dei principali catalizzatori della crescita dei numeri dell’Istituto è sicuramente l’attività online e anche su questo fronte si è registrato un aumento di pubblico social del 10% rispetto all’anno precedente, mentre l’audience generica del web è aumentata del 15% con una media di 1200 visitatori al mese. I numeri più importanti sono stati quelli della pagina di LinkedIn dell’Istituto seguiti da quelli di Facebook e Instagram Business. A ottobre 2022, l’Istituto è approdato anche su Tik Tok per intercettare un’ulteriore fascia di pubblico.
Un altro canale di comunicazione, più istituzionale, in linea con la mission dell’Istituto, è rappresentato dalle collaborazioni con gli Uffici Pubblici, l’Università di San Marino, le Segreterie di Stato, l’Agenzia per lo Sviluppo Economico e gli ordini professionali. Un vero valore aggiunto, a cui si accompagna la stipula di memorandum of understanding internazionali, ideati e sottoscritti
esclusivamente per le imprese ad alto contenuto tecnologico dal Direttore del Comitato Scientifico Enrico Zanotti, con partner quali ‘M Accelerator’ di Los Angeles allo lo scopo di promuovere la cooperazione per l’accelerazione di startup sammarinesi e “MDS World”, società che offre la possibilità alle imprese di accedere agevolmente a percorsi ed eventi dedicati con investitori negli Stati Uniti. A gennaio 2023, inoltre, San Marino Innovation è diventato partner di Popri International che si occupa del concorso internazionale per le idee imprenditoriali dei giovani Eusair Youth 2023
“La creazione e l’ampliamento di una rete così forte per le aziende, infatti”, spiega il Direttore Operativo, Michele Cervellini, “ci ha permesso sia di acquistare visibilità, sia di portare vantaggi per tutto l’ecosistema innovativo. Non importa chi sia a dare il via alla comunicazione tra i vari partner, che si tratti di comunicati stampa, post sui social o eventi, le possibilità di condivisione aumentano e danno la possibilità di raccontare a un pubblico più esteso le storie d’innovazione che nascono nel nostro ecosistema. A tal proposito, sono state ideate delle interviste con gli imprenditori certificati da San Marino Innovation, presenti anche sul nostro sito, in cui la prerogativa è raccontarsi e illustrare il proprio progetto imprenditoriale. Inoltre, quest’anno, senza le limitazioni dovute al Covid, è stato organizzato un evento dedicato alle imprese innovative che, dopo tre anni, si sono ritrovate. L’evento, oltre a favorire il networking, ha dato la possibilità agli imprenditori di presentare le proprie aziende agli altri startupper e ai rappresentanti delle istituzioni coinvolti.
La prossima iniziativa è prevista entro l’estate 2023 con un format diverso e in una nuova location”.
Formazione
I nuovi scenari competitivi richiedono alle imprese sem-
pre più adeguamenti dei sistemi di produzione, dei modelli di business nonché una verticalità sulle competenze strategiche per rispondere alle nuove richieste del mercato. “Per rispondere a que-
sta esigenza”, afferma il Direttore del Comitato Scientifico, Enrico Zanotti, “sono iniziati nel 2022 e proseguiranno nel 2023, dei workshop formativi dedicati alle imprese del regime, ma anche per tutti gli interessati, pensati e realizzati dall’Istituto in collaborazione con alcune imprese innovative o partners certificati, finalmente in presenza”. San Marino Innovation ha infatti previsto diverse offerte formative di alto profilo in differenti settori, con tematiche di interesse tra le più diversificate: la prima è stata incentrata su uno dei social di maggior successo,
ILinkedin, seguita da quella su Facebook e Instagram Business. Il 24 gennaio si è tenuto un workshop sul packaging ecosostenibile, rivolto soprattutto alle aziende che si occupano di food e cosmesi, mentre il prossimo incontro in programma è l’utilizzo di Tik Tok per le imprese.
“La formazione proposta”, spiega ancora Zanotti, “è di breve durata e si focalizza su tematiche chiave, tecniche e strumenti concreti, per rispondere in maniera efficace e rapida ai fabbisogni di innovazione delle imprese. Per il futuro, però, sono previsti anche corsi di una durata
maggiore come le 5 giornate dedicate alla Blockchain in collaborazione con l’Università di San Marino: dal 13 al 17 febbraio è stato programmato, infatti, il workshop esclusivo per gli studenti del corso di Ingegneria Gestionale, dal titolo “Applicazioni della Tecnologia Blockchain, approfondimento su Criptovalute e NFT” in cui esperti del settore toccheranno temi quali blockchain permissionless e permissioned, differenza tra Bitcoin e Ethereum e i diversi ambiti di applicazione della tecnologia anche attraverso alcuni casi studio”.
“Diamo un sostegno fondamentale allo sviluppo delle imprese”
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Al termine dei lavori della Commissione Affari Esteri è stato con 10 voti a favore e 4 astenuti il Pdl “Diritto dell’Informazione e dei Media”. L’esame del progetto di legge “Diritto dell’Informazione e dei Media” è stato presentato dal Segretario di Stato con delega all’Informazione, Teodoro Lonfernini. All’articolo 33, si legge nel report di SMNA, “Formazione professionale degli operatori dell’informazione”, viene presentato e accolto (all’unanimità) un emendamento di Libera che aggiunge e indica la scadenza annuale per l’organizzazione di corsi formazione permanente.
All’Articolo 37 “Divieto di posizioni dominanti”, è stato concordato un emendamento tra governo e gruppi per esplicitare che il divieto di posizioni dominanti nell’editoria riguarda esclusivamente il settore privato.
Si è passati al Capo II della norma, dedicata a “Radio, Televisione e audiovisivo”, in particolare alla prima parte, su “Finalità e ambito di applicazione. Definizioni, soggetti e prodotti”. Libera ha presentato un emendamento totalmente abrogativo di tutti gli articoli del Capo II, dal 39 a 62. “Tutta questa parte della legge di fatto è un’altra leggemotiva Giuseppe Maria Morganti, Libera -. Infatti nei primi articoli vi sono spiegazioni su definizioni e ambiti di applicazione”. Per il commissario la normativa in sé è ben
Informazione e Media: ok della Commissione
La nuova normativa per editori e giornalisti sta prendendo forma
fatta ma così presentata “diventa un problema di interpretazione e confusione legislativa- prosegue- Proporremmo piuttosto che il Capo II diventi un’altra legge, più specifica che riguarda il servizio audiovisione, audiovisivo e le piattaforme. I due progetti non centrano nulla l’uno con l’altro”. “Cerco di offrire ogni rassicurazione a chi chiede perché mixare due normative in un unico testo –la replica del Segretario Lonfernini- Perché stiamo disciplinando in modo completo il settore di informazione, editoria e giornalismo, in un Paese per cui l’attività pubblica della Tv di Stato è colei che rappresenta per eccellenza l’informazione, l’editoria, il giornalismo e il veicolo promozionale dell’intero Paese, per cui ha senso disciplinarla in questa norma”.
All’Articolo 53 “Disciplina della concessione del servizio pubblico radio fonico e te-
levisivo”, relativa alla concessione rilasciata da Eras, viene presentata una modifica consistente da parte del governo per semplificare il testo. Ovvero, come ha spiegato lo stesso Segretario Lonfernini, sono proposti una serie di emendamenti che “vanno a selezionare e ridurre il testo, per evitare di creare maggiore confusione su questioni statutarie o sulla disciplina della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo”. Sull’introduzione dell’ultimo comma, che dà mandato al governo di intervenire con decreto, Giuseppe Maria Morganti, Libera, esprime perplessità: “Benissimo le cancellazioni previste per larga parte dell’articolo, proposte dal governo, ma guardiamo all’ultima parte che dà potere al congresso di Stato di adottare modifiche per decreto, ai comma 1 e 8, ci sembra di finire dalla padella alla brace”. Il Segretario Lonfer-
nini rassicura: “Rifuggo la polemica sull’uso del decreto- manda a dire- Non ci ravvedo nessun pericolo o preoccupazione nel mantenere questa finestra sul decreto”. L’articolo emendato viene approvato.
All’Articolo 54, “Obblighi del concessionario del servizio pubblico radiofonico e televisivo”, su segnalazione dei commissari di Libera ed Rf, viene presentato dal Segretario un emendamento parzialmente abrogativo del testo alla lettera m).
Nicola Renzi, Rf, fa presente che avrebbe preferito che tale articolo e quello successivo non fossero inseriti: “Sono articoli predittivi, danno indicazioni specifiche e puntuali, che probabilmente sono contenuti in altri testi- come statuti, regolamenti, accordi di collaborazione- ma quando vengono trasportati in una legge, con questo grado di approfondimento, dob-
biamo tenere conto che le cose possono mutare. Siamo certi che quanto prescritto qui poi potrà avere validità erga omnes che continui nel tempo?”. E ancora,“poi c’è il grande tema della libertà di indirizzo editoriale in capo alla nostra Tv di Stato”. Il Sds Lonfernini chiarisce: “Qui stiamo indicando solo linee guida generali sulla conduzione di servizio pubblico, non entriamo nel merito delle questioni editoriali”.
Quindi Marica Montemaggi, Libera, entra nel dettaglio dell’articolo, puntando il dito sulle indicazioni alla lettera m) ‘assicurare sempre l’uso appropriato della lingua italiana e la correttezza dei comportamenti, evitando scene od espressioni volgari o contrarie al buon costume assicurare’. “Non rischiamo di cadere nelle vecchie consuetudini della censura?”, manda a dire. Lonfernini propone quindi di venire in-
contro alle osservazioni e presenta un emendamento con abrogazione dell’intero punto m). L’emendamento, e poi l’articolo modificato, sono approvati.
Uno degli ultimi emendamenti proposti dal governo riguarda le Norme finali, “articolo 75 bis” che introduce la possibilità di modificare alcuni articoli del Pdl attraverso decreto, una volta verificato il funzionamento del sistema dell’Informazione alla luce della nuova disciplina e dell’andamento del mercato. Esprime disappunto il commissario Renzi: “Un terzo degli articoli della legge sono modificabili per decreto. Per paradosso, dopo un mese, il Segretario può emanare 25 decreti delegati e modificare nella sostanza la legge. Sono convinto che sia scritto in buona fede, ma allora non ha più senso fare le leggi”. Lonfernini fa notare come il settore sia in continua evoluzione e che le deleghe siano spiegate dalla possibilità di intervenire tempestivamente. Ad ogni modo, ritira l’emendamento per proporne uno ex noto articolo 75 bis in cui si riducono gli articoli in cui mantenere la delega per intervenire con decreto delegato. “Ho mantenuto la delega aperta - chiarisce il Segretario Lonfernini - solo per quegli aspetti nell’articolato che possono riguardare il digitale, l’uso di piattaforme e degli algoritmi o parte dell’articolo 53”.
L’intero Capo II della legge è dedicato precisamente alla San Marino RTV
8 FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023 E ditoria & Media
Lungo le stradine bianche di Città
Parliamo della “Liscia”, certi che alcuni nostri lettori l’abbiano “sperimentata” tra le stradine scoscese Uno sport invernale che ha avuto anche l’onore di venire “rappresentato” in una serie di francobolli
Spesso gli spunti accadono, ti capitano davanti agli occhi. Per l’apertura del primo “Speciale cultura” del 2023 abbiamo deciso di dedicare le nostre parole ai bambini, ricordando, come scrisse Antoine de Saint-Exupéry, che “tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi di essi se ne ricordano)”. Lo spunto è subito detto: due francobolli del 1989 che raffigurano due giochi molto noti in Repubblica, uno più estivo e uno più invernale. E, vista la stagione, parliamo della “Liscia”, certi che alcuni nostri lettori l’abbiano “sperimentata” tra le stradine scoscese di Città.
Tra le strade del Centro Storico in slitta
La rigida stagione invernale, con abbondanti nevicate che costringevano le persone a uscire di casa solo per stretta necessità, forniva l’occasione, nei giorni in cui soffiava la tramontana, per un divertimento semplice, che comunque rallegrava sia gli adulti che i bambini. In una via cittadina particolarmente adatta per il tracciato misto di tratti in discesa e pianeggianti, veniva costruita una rudimentale pista con il fondo e le spondine di neve pressata sulla quale, all’imbrunire, veniva irrorata acqua affinché il freddo della notte formasse uno strato gelato.
L’indomani tutto il tracciato era pronto per accogliere coloro che avessero voluto cimentarsi in spericolate discese su sedie di ogni genere e forma o slittini adattati alla buona: bastavano ogni tanto due tavole di legno allungate, un po’ di dimestichezza con la falegnameria più elementare, chiodi, pialle, martelli. E quel senso di aggregazione che solo certe attività ti fanno vivere.
Questo gioco collettivo inizialmente non aveva alcun costo. Poi, a poco a poco, le comitive che si adoperavano a realizzare la “liscia”, pensando di unire l’utile al dilettevole, cominciarono a far
pagare un biglietto ai discesisti, 50 centesimi per un’ora di corsa, mettendo anche un addetto alla “stanga”.
Questa era all’inizio della “liscia” e regolamentava le partenze, anticipando i celebri “palazzi del ghiaccio” e i moderni impianti nelle stazioni invernali.
Il divertimento si protraeva anche per diversi giorni, se la tramontana perdurava.
Quando il tempo cambiava e soffiava lo scirocco – quel vento caldo che riscaldava le mani -, allora la “liscia” si scioglieva, trasformando la
pista in un impervio rigagnolo di fanghiglia e acqua, ponendo fine al divertimento.
Paolo Forcellini (sua la foto in pagina) ha dedicato parte delle sue attenzioni a questa attività, che riportiamo volentieri per completezza. A partire dal nome: sì “Liscia” ma anche “Oriolo”, e “per i giovani sammarinesi, e non solo, della fune degli anni ’50 uno dei maggiori divertimenti del lungo inverno che in quei tempi si viveva a San Marino. Una pista di ghiaccio, larga quanto una scara-
nina, la tipica slitta tutta sammarinese, scendeva da Piazza Titano sino al Crocefisso
fra due montagne di neve. Veniva preparata, per lo più nel mese di gennaio-febbraio con grande cura dagli scalpellini, che nell’inverno non esercitavano il loro lavoro, dopo un’abbondante nevicata e quando le temperature restavano sotto lo zero per intere settimane. Si scendeva a grande velocità o singolarmente o in coppia o in gruppo che formava il così detto carrozzone, talvolta composto anche da più di dieci persone. I più coraggiosi invece di scendere seduti, univano due scaranine e si stendevano di ‘pancetta’ rischiando non poco in caso di uscita dalla pista per l’alta velocità che raggiungeva il suo mas-
simo davanti all’ara dei Volontari per poi ridursi fino ad azzerarsi davanti al ‘macello’ da dove si risaliva di nuovo a piedi per raggiungere il punto di partenza e così poter effettuare un’altra discesa. E così fino a tarda notte, se la stanchezza non sopraggiungeva prima. L’oriolo, costantemente curato e riparato, veniva utilizzato dopo il tramonto quando la bassa temperatura rendeva il ghiaccio più solido. L’oriolo, che qualcuno chiamava anche oriuolo, purtroppo dal 1960 non è stato più costruito, rimanendo nei ricordi di tantissimi sammarinesi che hanno avuto la fortuna di provare l’ebbrezza di quelle discese”.
di Alessandro Carli
Dalle immagini di Marylin Monroe agli iconici barattoli della Campbell
I colori di Andy Warhol ritornano sul Titano
La mostra è ospitata sino all’11 marzo negli spazi di San Marino Art
Famosissimo, geniale e… di casa sul Titano. Dopo l’esposizione del 1967 al palazzo Kursaal nella sesta Biennale Internazionale d’Arte della Repubblica di San Marino (partecipò con “Sedia elettrica”) e quella del 2012 intitolata “Da Hopper a Warhol”, il padre della Pop Art torna sul Monte. A portarlo è stata San Marino Art (Piazza Marino Tini, 11 - Dogana): sino all’11 marzo 2023 sarà possibile vedere una mostra dedicata al Maestro a cura di Ubaldo Erra, Stefano Soleri e Prof. Gabriello Milantoni - Storico dell’arte. Attraverso un attento viaggio nei quarant’anni di carriera di Andy Warhol, il pubblico ha l’opportunità di conoscere l’artista e di entra-
re nel mondo della Pop Art e della serigrafia, la sua tecnica più rappresentativa, insieme ad altre opere. “The colors of Andy Warhol” è il racconto dell’incredibile vita di un uomo, personaggio e artista, che ha cambiato i connotati
del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, che ha stravolto radicalmente definizione estetica precedente.
Le opere esposte “Le iconiche Marilyn Mon-
C onsorzio Terra di San Marino
“Senza pentole, senza padelle, senza acqua, senza olio, con il solo ausilio del fuoco e di un pezzo di ferro su cui posare la carne cruda, il gesto della cottura riacquista il senso primordiale che dovette avere non appena Prometeo regalò il fuoco agli uomini” ha scritto Massimo Montanari nel libro “Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo”. Un’arte, quella della carne cotta, che è ben conosciuta anche sul Monte Titano e che “torna” agli antichi fasti – o meglio, che è stata “recuperata” dal Consorzio Terra di San Marino – ne “Il ricettario”. Molti contadini della Repubblica difatti allevavano assieme alle galline e a qualche altro animale anche il maiale. La carne di maiale garantiva il sostentamento alimentare dei mesi invernali ed era l’unica carne disponibile – eccetto qualche pollo – poiché quella di manzo, di agnello o di altro tipo era difficilmente reperibile. Quando si macellava il maiale era un momento di particolare importanza
e, come ricordano ancora oggi gli anziani, si invitavano amici e parenti. Come preparare quindi una grigliata “come si deve”? Il libretto del CTSM – che si può trovare anche all’interno della Casa di Fabrica – è chiarissimo. Occorre in pri-
ma battuta partire dalla brace, abbondante ovviamente. Poi si devono sistemare le carni (quelle della Cooperativa Allevatori Sammarinesi) sulla griglia ben calda in modo che non si “attacchino”, avendo sempre cura di non bucare la bistecca
roe”: l’artista rappresenta la diva americana Marilyn Monroe, uno dei suoi soggetti preferiti trasformato da Warhol in icona della cultura di massa e della società americana. L’attrice, prematuramente scomparsa nel 1962, è colta in primo piano, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Con la scelta di un soggetto ben noto al grande pubblico Andy Warhol dà il via a un processo di “democratizzazione” dell’arte. Il fine della Pop Art risiede infatti proprio nel dare vita a un’arte accessibile e comprensibile da tutti, che parla della realtà e della società americana contemporanea all’artista.
“Campbell’s soup - Green
Pea - This is not by me”: nel
1970 la nota stamperia belga
Sunday B Morning, fondata da alcuni amici di Warhol, decide di lanciare una ristampa per l’Europa della prima serie “Marilyn”, che aveva appena avuto un incredibile successo internazionale. Warhol però, si rifiuta di collaborare per quella nuova serie. La Sunday B Morning non demorde e dà comunque il via alla produzione, ponendo però sul retro un timbro con la scritta: “Published by Sunday B. Morning” e “Fill in your own signature”, ovvero “Metti la tua firma”.
Di fronte a questa presa di iniziativa e vista la grande amicizia che lo legava ai fondatori della stamperia, Warhol decide di firmare sul
retro alcune di queste opere con la dicitura “This is not by me, Andy Warhol”: ironico riferimento alla paternità e all’autenticità dell’opera. Le serigrafie di Andy Warhol, “Flowers” risalgono agli anni 70. L’opera raffigura quattro fiori di ibisco con diverse tonalità di rosa. Con Flowers Andy Warhol prende temporaneamente le distanze dai ritratti di star e dive americane per rappresentare un soggetto proveniente dal mondo naturale: un fiore di ibisco. Il maestro della Pop Art Andy Warhol lo riprende da una fotografia a colori pubblicata sulla rivista “Modern Photography” nel 1964. Partendo da essa l’artista realizza le sue celebri serigrafie. AC
la Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi).
La salatura va fatta solamente a fine cottura: una piccola ma fondamentale “attenzione” utile per non dispendere i succhi. La carne di maiale, inutile dirlo ma è sempre bene ricordarlo, deve essere ben cotta al fine di garantire sapore e succulenza al taglio. Quella di manzo (“The times they are a-changin” cantava il Premio Nobel Bob Dylan, “i tempi stanno cambiando”, anzi, sono cambiati) ha invece più gradi di cotture che variano a seconda dei gusti (anche se i puristi ve la consiglierebbero “al sangue” o al massimo “rosata”).
L’unica raccomandazione è quella di evitare di girare la griglia troppo spesso.
Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
e la braciola (un gesto che purtroppo capita di vedere) per non fare uscire i “succhi” della carne”. Si passa poi alla “tinteggiatura”: spennellare leggermente i “pezzi” durante la cottura usando un rametto di rosmarino intinto nell’olio (ottimo quello del-
La neve delle ultime settimane di certo non invoglia a fare la grigliata (gli impavidi e i coraggiosi però non mancano): il “Ricettario” ha una soluzione davvero saporita, il “pollo alla cacciatora”. Gli ingredienti sono semplici: un pollo, 200-250 grammi di pomodori freschi, un
bicchiere di vino bianco (per dare “un’anima” sammarinese al piatto si utilizzi qualche proposta della Cantina San Marino, Biancale o Roncale per esempio), mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, cipolla, sale e pepe. A questo punto si deve pulire il pollo, tagliarlo in piccoli pezzi, far soffriggere in una padella la cipolla e aggiungere i “tocchetti” di pollo. Una volta rosolati, aggiungere il vino, il sale, il pepe e i pomodori maturi. Il tutto va cotto per un’ora e mezza a fuoco basso e poi servito in tavola. Se, come può accadere, “si attacca”, basta magnarlo con un cucchiaio di brodo.
L’arte della grigliata: nel “Ricettario” la tecnica, i tempi e la cottura corretta
E per chi non vuole prendere freddo, ecco il succulento “pollo alla cacciatora”
10 FIXING - Anno XXXI - n.4 - Venerdì 3 Febbraio 2023 S peciale Cultura
S peciale Cultura
Quando una giornata si sveglia “sbagliata”
Come correre ai ripari e raddrizzarla? Ecco qualche consiglio pratico
La “giornata storta” inizia con un incessante ronzio interiore diffuso. Come se il musicista di turno si fosse dimenticato a casa il basso e avesse deciso di suonare direttamente sui tuoi nervi “Another one bites the dust” dei Queen. A volte si scatena senza un motivo apparente. Altre volte basta un brutto sogno, un fastidio pregresso, una notizia innervosente avuta il giorno prima (lì per lì non ci avevi dato peso poi il livore è cresciuto ed esploso nel sonno), e lei arriva. Si presenta spiazzante, calcoli che le prossime 24 ore saranno tutte in salita e ti chiedi come affrontarla senza distruggere amicizie, vasi di vetro o te stesso. “Non sono proprio del tutto disperata, stamattina. Non posso mai esserlo a quest’ora, perché il mattino è un’altra cosa meravigliosa” confidava ottimista Anna dai capelli rossi, nel romanzo di
Lucy Maud Montgomery. Così ti aggrappi a un cappuccino, pensando che basterà a risolvere tutto e ripartire con una rinnovata allegria. Poi, la bruciante scoperta: non era questione di due biscotti e un po’ di caffè, sei proprio caduto in pieno in una “giornata no”. E allora lo devi ammettere. Non è colpa del vicino, della cocorita, del nonno. Non è proprio colpa di nessuno, stai solo vivendo una giornata storta, quindi - possibilmente - non prendertela con chi ti circonda. Puoi lasciarti scappare una risposta arrogante al tuo migliore amico, che ormai ti conosce e commenterà mentalmente “poveretto”. Ma non esagerare! Perché, quando fai perdere la pazienza a chi ti ama per davvero, poi vengono fuori parole che non sei pronto ad ascoltare. E poco importa che siano vere o dettate solo dal momento. Durante giornate
come questa, tutto quello che accadrà ti darà fastidio. Anche situazioni di nessuna importanza, anche (e soprattutto) frasi pronunciate in modo carino. Vivrai come un oltraggio il sorriso di chi incontri. Sappi che sei in torto tu, non loro. O meglio, non sei in torto, sei semplicemente inavvicinabile, non coerente, insofferente. Ma non ti preoccupare, capita a tutti prima o poi. Gli altri dovranno sopportare te e domani tu sopporterai loro. Non ti abbattere e ricordati che la “giornata no” è destinata a finire, esattamente come tutte le altre.Segui il monito del filosofo Schopenhauer e “Considera ogni giornata come una vita a sé stante”. Quindi tieni duro e concentrati sul fare meno danni possibili. Cerca di non essere scortese. Trattieniti quel tanto da non sembrare posseduto da tutti i venti avversi che circolano per il mon-
do. Accetta di apparire giù di corda. Giustificati con un leggero mal di testa, che (forse) inibirà il prossimo ad avvicinarsi. E viviti appieno la tua giornata storta, come puoi. Cammina senza una meta, solo per fare muovere le gambe e i pensieri. Stappa la tua acqua tonica migliore. O una birra, se a te piace di più. Chiama la tua migliore amica e raccontale - in modo confuso e illogico - la sequela di dubbi e angosce di cui domani non ricorderai più nulla. E quando arriva la notte tira un sospiro di sollievo. “La felicità è il singhiozzo dopo che è passato”, suggerisce Charlie Brown. Magari non sei stato la persona più gradevole del circondario. Hai sicuramente perso la tua occasione per essere candidato al Nobel per la pace. Ma, tutto sommato, ti sei portato a casa questa giornata. Anche se era storta.
Simona Bisacchi
Università
Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com
La TOP FIVE di Fixing
1 Metodi per sopravvivere (Gudrùn Eva Mínervudòttir)
Iperborea € 17
2 Per niente al mondo (Ken Follett)
Mondadori € 16,50
3 La fine è ignota (Bruno Morchio)
Rizzoli € 17
4 Mrs England (Stacey Halls)
Neri Pozza € 19
5 Il mago (Colm Tóibín)
Einaudi € 24
Storia e società: è stato creato
l’Archivio
Multimediale delle Memorie Sammarinesi
“Le storie individuali e familiari della comunità del Titano verranno raccolte, tutelate, digitalizzate, conservate e valorizzate dal nuovo Archivio Multimediale delle Memorie Sammarinesi, curato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. L’iniziativa sarà suddivisa in due sezioni: una legata all’audiovisivo, per riscoprire il patrimonio cinematografico privato e inedito custodito in repubblica, l’altra composta da testi autobiografici e simili, in forma scritta. Cruciale, da questo punto di vista, il contributo della comunità sammarinese: il materiale dovrà arrivare proprio dalla cittadinanza. A proposito, il Centro Studi sulla Memoria dell’Ateneo sammarinese aprirà una call, a partire da mercoledì 1° febbraio, per la raccolta di filmati amatoriali, sperimentali, indipendenti e documentari,
nonché diari, lettere, registrazioni audio e non solo. L’invito è rivolto a chiunque abbia un legame affettivo o di altro tipo col Titano. Il progetto, che prevede la formazione di personale con competenze specifiche per la catalogazione dei materiali e la creazione di una piattaforma online per scopi di ricerca e divulgazione, vede la partecipazione di una serie di figure impegnate su vari livelli: fra loro la docente Maria Elena D’Amelio, la direttrice del Centro di Ricerca sull’Emigrazione Patrizia Di Luca, la direttrice scientifica del Centro Studi sulla Memoria Patrizia Violi, il consulente scientifico Mario Panico e la responsabile della catalogazione Claudia Gattei, nell’ambito del Dipartimento di Scienze Umane diretto da Luigi Guerra.
“I film di famiglia – ha spiegato D’Amelio dopo aver
mostrato un trailer dell’iniziativa – ci permettono non solo di conservare delle memorie private, ma anche di metterle in dialogo con la grande storia”, quindi con il contesto in cui sono state realizzate e gli avvenimenti del periodo. In ballo c’è materiale come “bobine, 8mm, VHS e DVD”, ha sottolineato Panico. L’intenzione espressa da D’Amelio è “recuperare e salvare questo patrimonio anche attraverso la digitalizzazione, per evitare che scompaia”.
Le ha fatto eco Violi: “Filmini di famiglia e diari – le parole dell’accademica – non sono marginali ma molto importanti perché testimoniano, fra le altre cose, forme e modi di rappresentazione”. Rispetto ai testi “accoglieremo sia testimonianze scritte ora che elaborate in passato”, ha specificato Di Luca, che ha inoltre letto due estratti”.
Charlie Brown è sicuro: “La felicità è il singhiozzo dopo che è passato”
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