Fixing_05_2025

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ditoriale

UE e Italia: questione di fiducia

La firma dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea non è stata così “imminente” come era stato annunciato e il dilatarsi dei tempi apre lo spazio a domande e indiscrezioni. La notizia, rimbalzata da Andorra, secondo cui a ritardare i lavori sarebbe stata l’Italia per “colpa” di San Marino, è una di queste. Senza creare un caso diplomatico, si potrebbe insinuare il dubbio, di contro, che il tema della finanza riguardi anche e forse più Andorra, la cui economia di fatto si basa fortemente su questo settore oltre che commercio e turismo, mentre San Marino ha una ricca varietà di settori, compresa la manifattura che il Principato non ha, eccezion fatta per sigari e sigarette. Detto ciò, però, non si può dimenticare il fatto che da Roma, sponda Banca d’Italia, avessero avanzato in tempi non sospetti l’idea di gestire loro la vigilanza di San Marino. Ma la trattativa con la Commissione europea ha portato a un altro tipo di soluzione, ovvero che sarà una vigilanza ibrida, concordata dalle e tra le autorità europee e quelle dei due piccoli Stati. L’Italia, come tutti i Paesi membri, può avanzare tutte le osservazioni che vuole, ma per arrivare alla riapertura delle trattative ce ne vuole. Quello che è stato trattato, salvo sorprese, resta quello che conosciamo tutti. L’Italia se ne farà una ragione, insomma. Oppure dovrà uscire allo scoperto ed esplicitare la sua contrarietà. Cosa peraltro abbastanza incredibile dopo il placet di Mattarella a una cooperazione sempre più forte. Si dovranno fidare. Non di San Marino, però, ma dell’Unione Europea che ha fatto l’Accordo. A San Marino il compito di meritarla questa fiducia, dell’Italia e dell’Europa.

Daniele Bartolucci

Occupazione: la forza lavoro sfiora i 25mila

Il 2024 si è chiuso ancora in miglioramento: rispetto al dicembre 2023 ci sono 97 imprese in più. Record lavoratori frontalieri: ora sono 8.228

La “fotografia” di fine 2024 del sistema sammarinese –lavoro, imprese, occupazione, turismo – mette in evidenza segnali incoraggianti: tutti i numeri difatti, confrontati con quelli di fine 2023 (fonte: Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica), sono in territorio positivo: le “forze di lavoro” sono oltre 500 in più, il numero delle imprese è cresciuto di quasi 100 unità mentre i lavoratori dipendenti del privato sono aumentati del 2,2%. Negli ultimi 12 mesi il numero dei frontalieri è aumentato del 4,5%.

Al 31 dicembre 2024 poi i disoccupati totali sono risultati essere 772 (-19 rispetto al 31 dicembre 2023); di questi, 422 sono “in senso stretto” (-6 rispetto al 31 dicembre 2023. Nel 2024 l’afflusso turistico è stato pari a 2.069.421 visitatori (+2% rispetto al 2023).

Carli a pag. 3

Direttore Daniele Bartolucci

Dopo aver firmato dazi del 25% verso Canada e Messico, e del 10% verso la Cina, se gli Stati Uniti imponessero una tariffa anche solo del 10% sui beni europei si innescherebbe una forte contrazione dell’export europeo verso gli USA e, indirettamente, un contraccolpo sulle economie dei paesi europei impattando anche sull’indotto dei settori non esportatori verso gli Stati Uniti. L’impatto sarebbe particolarmente significativo per i principali esportatori europei verso gli Stati Uniti — Germania, Italia e Francia — e il rallentamento dell’export tedesco finirebbe per ripercuotersi anche sull’economia italiana, data la stretta interconnessione industriale tra i due Paesi. Solo in Italia potrebbe colpire 44mila imprese con un calo dell’export fino al 16%. Le stime indicano che un inasprimento dei dazi USA danneggerebbe gravemente le esportazioni delle filiere del Made in Italy – nelle quali le imprese sammarinesi sono pienamente integrate.

L’impatto sull’economia sammarinese Tale scenario desta naturalmente grande preoccupazione anche a San Marino, fanno sapere da Agenzia - Camera di Commercio di San Marino - poiché gli Stati Uniti sono il primo mercato, dopo quello italiano, e le aziende sammarinesi esportano oltreoceano: “direttamente” circa 36 milioni di euro (2023) e “indirettamente”, attraverso filiere e clienti italiani ed europei, molto decine di milioni aggiuntivi. Tra le merci sammarinesi esportate negli USA figurano ai primi posti macchine industriali, integratori e cosmetici, ceramiche, mobili e abbigliamento. È ipotizzabile che difficilmente le imprese sammarinesi riuscirebbero ad assorbire tutti i costi aggiuntivi. Vanno immaginate da subito contromisure per preservare il valore aziendale e l’occupazione mentre si attivano strategie per aumentare competitività e resilienza fino al completamento del riassetto interno aziendale e del riposizionamento competitivo sui mercati internazionali. Anche questo “evento” dimostra la sempre maggiore necessità, per San Marino, di “giocare” più strettamente nella “squadra” dell’Unione europea - con l’auspicabile prossima firma dell’Accordo di Associazione UE - quale rete di sicurezza e leva di sviluppo sia a livello economico che sociale. In attesa di misure istituzionali, una delle leve a disposizione delle imprese

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I dazi di Trump: l’impatto sulle aziende sammarinesi

Diversificare i mercati: il supporto di ASE-CC all’internazionalizzazione

è la rapida diversificazione dei mercati per ridurre l’incidenza delle dinamiche statunitensi sul proprio fatturato, espandendo le relazioni

commerciali con altre regioni e mercati in forte crescita. Altra leva è quella della transizione tecnologica alla ricerca di maggiore efficienza pro-

duttiva ed economica e per la maggiore reattività competitiva. Utile, dal lato istituzionale il rafforzamento del credito di imposta, delle agevo-

lazioni fiscali e dei contributi in conto interessi alle imprese che mettono in atto azioni volte alla diversificazione dell’export e alle imprese che

investano in tecnologie volte all’efficientamento produttivo e commerciale.

Le strategie da adottare nell’immediato Nell’immediato quali precauzioni adottare? Bacciardi Partners, studio legale d’affari specializzato nel supporto all’internazionalizzazione che collabora con AgenziaCamera di Commercio, indica due casistiche e come affrontarle.

Per mitigare i rischi legati alle misure protezionistiche annunciate da Trump, è fondamentale aggiornare le previsioni dei contratti commerciali. Una soluzione efficace è adottare un termine di resa Incoterms che trasferisca al compratore statunitense l’onere dell’importazione dei prodotti e il pagamento dei dazi. In alternativa, si può inserire una clausola che consenta di adeguare automaticamente i prezzi in caso di incremento dei dazi.

Per ridurre i rischi legati alle fluttuazioni valutarie, può essere utile una clausola che aggiorni i prezzi in base al tasso di cambio, applicando l’adeguamento a scadenze prefissate o al superamento di una soglia definita. Allo stesso modo, le clausole di forza maggiore e di eccessiva onerosità sopravvenuta (hardship), se ben strutturate, possono offrire vie d’uscita dal contratto qualora le condizioni economiche diventino insostenibili.

Il supporto offerto da ASE-CC Oggi l’Agenzia – Camera di Commercio offre già diversi servizi alle imprese locali per accrescere la propria presenza sui mercati esteri, anche in un’ottica di diversificazione. Tra questi, il servizio di supporto all’internazionalizzazione regolato dalla legge n. 115/2017 sul riconoscimento del credito di imposta in caso di partecipazione a missioni commerciali, fiere ed eventi B2B pari al 20% delle spese ammissibili sostenute con un tetto massimo di euro 25.000 annui di agevolazione per operatore economico sammarinese richiedente; organizza missioni commerciali, come quella in progress in Austria, Slovacchia e Giappone, mentre sono allo studio iniziative analoghe focalizzate sull’Irlanda e il Regno Unito; supporta gli operatori attraverso partnership con altre camere di commercio ed i canali messi a disposizione dalla diplomazia economica; organizza momenti di approfondimento tecnico su tematiche doganali e fiscali internazionali.

Crescono inoltre imprese, occupazione, turismo, frontalieri e residenti

Settore privato: quasi 400 lavoratori in più

Il raffronto tra i numeri del IV° trimestre 2023 e quello del 2024

2023 e IV° trim. 2024

Sono numeri in crescita, quelli che emergono dal bollettino di statistica del IV trimestre 2024 firmato dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica. Numeri in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 e che “toccano” un po’ tutti i settori, a partire dalle imprese che operano sul territorio e passando per l’occupazione e il turismo.

Imprese

Il numero totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2024, è pari a 5.247 unità, rispetto al 31 dicembre 2023 sono aumentate di 97 unità (+1,9%). Analizzando il trend dell’ultimo anno, i settori che hanno registrato le variazioni positive più significative sono stati “Attività Finanziarie e Assicurative” (+28 unità pari al +12%), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+23 unità pari al +2,2%) e “Attività Immobiliari” (+18 unità pari al +5,5%).

Occupazione

Al 31 dicembre 2024 le forze di lavoro complessive sono state pari a 24.869 unità, rispetto al 31 dicembre 2023 si evidenzia un aumento di 513 unità (+2%). I lavoratori dipendenti del settore privato sono 18.586 e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano il 91% della forza lavoro. I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno sono aumentati di 397 unità (+2,2%); i settori che hanno registrato i maggiori incrementi sono: “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese”

Direttore responsabile

Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm

Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm

Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,DatieStatistica

(+106 lavoratori pari al +13%), “Servizi di Informazione e Comunicazione (+57 lavoratori pari al +5,4%), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (+55 lavoratori al +5%) e “Trasporto e Magazzinaggio” (+47 lavoratori pari al +8,7%). Il settore manifatturiero e quello del commercio, che impiegano il 55% dei lavoratori del settore privato, hanno chiuso l’anno con un lieve incremento degli occupati, rispettivamente +0,2% e +0,4%.

Negli ultimi dodici mesi il numero dei lavoratori frontalieri è aumentato del 4,5%, raggiungendo il numero di 8.228 lavoratori (+357 unità), pari al 36,5% del totale dei lavoratori dipendenti (35,7% nel 2023).

I lavoratori del Settore Pubblico Allargato sono 3.958, peri quali si registra un incremento di 117 unità rispetto a fine 2023. La media annuale dei lavoratori è pari a 3.950 e

ha subito un aumento di 89 unità rispetto al 2023

Disoccupazione

Al 31 dicembre 2024 i disoccupati totali sono risultati essere 772 (-19 rispetto al 31 dicembre 2023); di questi, 422 sono “in senso stretto” (-6 rispetto al 31 dicembre 2023), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. In quest’ultima categoria il 36% sono maschi e il 64% femmine, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (37,9% del totale), mentre la percentuale di disoccupati con un titolo di studio universitario è pari a 26,1%.

Turismo

Nel 2024 l’afflusso turistico è stato pari a 2.069.421 visitatori (+2% rispetto al 2023). Analizzando l’andamento trimestrale dei visitatori rispetto all’anno precedente, si rileva-

di informazione economica, finanziaria e politica

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no saldi positivi in tutti i periodi tranne che nel terzo trimestre. Il mese con il maggior numero di presenze è agosto, mentre nel mese di maggio si è registrato un incremento di visitatori del 28% rispetto al

2023. Per quanto riguarda il turismo di sosta, nel 2024 si sono registrati 122.126 arrivi (12% rispetto al 2023) per un totale di 218.763 pernottamenti (+11%), con una media di 1,8 notti trascorse per ogni persona arrivata. I turisti che nel 2024 hanno scelto di pernottare a San Marino provengono per l’89% dall’Europa, l’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (53,7% sul totale), seguita da Germania (8,5%) e Paesi Bassi (2,7%). Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti registrati nelle strutture, alberghiere e non proviene dagli USA).

Trasporti

Al 31 dicembre 2024 il totale dei veicoli registrati in Repubblica è di 53.505, 403 in meno rispetto all’anno precedente. Nel 2024 sono stati immatricolati 3.162 veicoli, +100 rispetto al 2023. Le automobi-

li registrate sono state 2.229, di cui 991 nuove (+18 rispetto al 2023) e 1.238 usate (-8 rispetto al 2023). Nel 2024 le immatricolazioni di mezzi di lavoro sono state 295 (+13 rispetto al 2023) e quelle di veicoli a due ruote sono state 638 (+73 rispetto all’anno precedente). Analizzando le immatricolazioni di autoveicoli per tipo di combustibile, si rileva un saldo positivo per le auto ibride o elettriche (+68 unità rispetto al 2023) e a benzina (+37 unità rispetto al 2023) ed un saldo negativo per le auto a gasolio (-81 unità rispetto al 2023).

Popolazione Al 31 dicembre 2024 infine la popolazione residente risulta pari a 34.045 unità (di cui 49,5% maschi e 50,5% femmine), rispetto all’anno precedente è aumentata di 137 unità (+0,4%).

“C’è un problema dell’industria in Europa, perché tutti gli altri paesi industriali, sono in affanno. Per quanto riguarda l’Italia, notiamo che nell’ultimo trimestre si segnala una leggera ripresa del sistema industriale. Sappiamo che il problema va risolto laddove è nato, cioè in Europa. Per questo siamo impegnati con tutte le nostre forze a cambiare la politica industriale europea, affinché sia altrettanto assertiva come quella degli Stati Uniti d’America. Una politica industriale che si deve fondare su una politica energetica che punti all’autonomia energetica europea e che sia tutelata da misure commerciali che tutelino le imprese europee dalla concorrenza sleale

di altri attori”. Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.

“PIL: prospettiva di crescita Italia”

“Per l’Italia la prospettiva è di crescita del PIL nel prossimo anno e di continua crescita dell’occupazione in un contesto molto difficile che dobbiamo tutelare con gli investimenti. Per questo il governo ha messo in campo, per quest’anno, oltre 22 miliardi di euro come incentivi agli investimenti e alla produzione delle imprese, con contratti di sviluppo, piccoli contratti di sviluppo come chiedono le piccole e medie imprese, accordi di innovazione, Transizione 5.0 e Industria 4.0, IRES

premiale per chi investe nelle proprie imprese, ZES unica del Mezzogiorno. Ci sono 22 miliardi per chi vuole crescere nel nostro paese con nuovi investimenti produttivi, ammodernando i propri stabilimenti per renderli più competitivi nella duplice transizione green e digitale”. Così ancora Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy.

San Marino FIXING settimanale

Il 25 gennaio, la Banca Centrale della Repubblica di San Marino ha preso parte alla tavola rotonda “Unione Europea: Visione, Strategia e Azione”, organizzata dall’Associazione Bancaria Sammarinese (ABS) e svoltasi al Teatro Titano di San Marino. L’evento ha concluso il ciclo formativo ABS dedicato all’approfondimento dell’Accordo di Associazione all’UE. La Repubblica di San Marino guarda al futuro con un nuovo slancio, pronta a cogliere le opportunità offerte dall’integrazione all’Unione Europea. L’Accordo apre nuove prospettive per il Paese e il suo sistema bancario e finanziario. Tre sono i pilastri che guideranno questo percorso: visione, strategia e azione. Nel suo intervento, Catia Tomasetti, Presidente della BCSM, ha sottolineato l’importanza del dialogo e della collaborazione: “Imprescindibile il lavoro di squadra tra il sistema finanziario, BCSM e le altre istituzioni sammarinesi”. Ha inoltre evidenziato che “La Repubblica è stata posta nelle migliori condizioni per superare gli assessment che permetteranno agli operatori del paese di accedere al mercato unico dei servizi finanziari dell’UE”.

Il convegno organizzato da ABS È un futuro aperto, quello che attende la Repubblica di San Marino, sotto il profilo

Tomasetti: “La Repubblica è stata posta nella miglior condizione per superare gli assessment”

BCSM alla tavola rotonda UE: sinergia tra istituzioni e banche

All’evento, organizzato dall’ABS al

dell’integrazione nell’Unione Europea. L’Accordo di Associazione apre nuove e interessanti opportunità; lo hanno affermato gli autorevoli Esperti che si sono avvicendati sul palco del Teatro Titano per valutare i tre aspetti fondamentali che attengono al percorso intrapreso: visione, strategia e azione.

Per il mondo bancario e finanziario, la strada è quella della specializzazione. Interessanti i riferimenti al Tech e al Fintech, che aprono nuove prospettive per i servizi bancari. Lo hanno sostenuto sia gli Esperti che gli Esponenti della politica nazionale, in primis il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilan-

cio Marco Gatti: “Stiamo lavorando in questa direzione”.

Evidenziate tutte le opportunità per il Paese e la necessità di dare corso ad un nuovo approccio culturale.

Fiducioso il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari che ha dichiarato: “Siamo più pronti di quanto pensia-

mo a questo passaggio epocale”.

Fondamentale il rapporto umano, come ha sottolineato il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli che ha particolarmente apprezzato il lavoro svolto da San Marino: “L’integrazione che avete realizzato è una conquista importante, la prospettiva è assolutamente quella giusta”. Il Presidente Patuelli ha affrontato anche il tema di stretta attualità legato alla presidenza Trump: “È finito il lunghissimo secondo dopoguerra, è finita una fase di protezione verso gli sconfitti cominciata con il Piano Marshall. È iniziata una concorrenza economica tra Stati Uniti e vecchio continente.”

“L’Accordo di Associazione è un punto di partenza e non di arrivo”, ha concluso il Presidente di ABS Federico Gianni che insiste sulla necessità di fare Sistema.

primi 16 giorni di gennaio il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,76% in diminuzione di 8 punti base rispetto a dicembre e in diminuzione di 124 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,56% in calo di 6 punti base rispetto a dicembre 2024 in calo di 149 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,50%.

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Tra il dire il fare c’è di mezzo il mare

Ma certe volte, anzi spesso, anche di più. Vi spieghiamo il perché

“Sunt facta verbis difficiliora”, scrive Cicerone in latino in una delle sue “Epistulae”. In italiano, i fatti sono più difficili delle parole o, a maggiore effetto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Effettivamente, chiunque abbia avuto l’onore – e l’onere – di ricoprire un qualche ruolo di responsabilità a livelli più o meno alti, si è dovuto sicuramente scontrare con la dura realtà, ovvero con l’acquisizione della consapevolezza di come sia molto più semplice promettere di fare qualcosa, magari pontificando o criticando l’operato di altri, rispetto ad effettivamente implementarla. Tale dinamica, in quanto di dominio pubblico, si riscontra molto spesso, per non dire sempre, all’interno del contesto politico, sia esso locale, nazionale o internazionale, contesto nel quale quasi sempre accade di partire con progetti molto ambiziosi che poi strada facendo, quando va bene, si annacquano diventando sempre più modesti. Senza volere scomodare le campagne elettorali, che sappiamo essere condite da promesse a cui molte volte nemmeno chi le fa crede veramente, assistendo all’insediamento in pompa magna di Donald Trump quale 47° Presidente degli Stati Uniti d’America e prendendo per buone le tante promesse fatte, durante i prossimi quattro anni assisteremo a tanti spettacoli di fuochi d’artificio, con un mantra su tutti: l’egemonia americana potrà solo aumentare, a discapito della forza relativa di tutti gli altri blocchi economici e delle altre nazioni.

Sarà realmente così?

Quanti dei propositi iniziali saranno mantenuti?

Grafica:SanMarinoFixing.Fonte:Polifact.comtruth-o-meter

Fonte:elab.BSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari

za sarà costellato da tante parole ma anche da tante azioni reali, che ovviamente avranno effetti tangibili sul contesto macroeconomico ma soprattutto su quello dei mercati finanziari, che ci aspettiamo quindi andranno incontro ad una price action mediamente più volatile rispetto a quella registrata durante la presidenza Biden. Tornando brevemente sul tema di “quante delle promesse fatte sono poi effettivamente mantenute” e per gli amanti della statistica, riportiamo di seguito alcune analisi sulle ultime tre presidenze americane (tabella promesse).

mente di una sensazione, è che in questo mandato, che per forza di cose sarà il suo ultimo e non dovrà pertanto confrontarsi con una nuova campagna elettorale, la percentuale delle promesse mantenute sarà superiore al 23% del primo mandato. Ciò che è certo, a parere di chi scrive, è che le azioni e le dichiarazioni di Trump saranno ampiamente influenzate anche dall’andamento dei mercati finanziari, specialmente quelli azionari, visto che il Presidente attualmente in carica ama utilizzare l’andamento dei listini borsistici come cartina di tornasole della salute del popolo americano.

sizione di dazi e tariffe, cosa che invece non si è verificata e il dollaro ha perso terreno.

I mercati finanziari nell’ultimo periodo

Mese a due facce il primo di questo nuovo anno.

La prima parte ha mostrato una certa dose di negatività sia sul fronte azionario che su quello obbligazionario, a causa di prese di profitto dopo un anno, il 2024, che ha registrato performance di tutto rispetto, ma anche per una marcata incertezza sul fronte macroeconomico – con livelli di inflazione che stanno continuando a mostrare segnali contrastanti – ma soprattutto su quello politico, con il cambio di amministrazione americana che potrebbe comportare diversi cambi di paradigma che potrebbero indurre le banche centrali, Federal Reserve in primis, ad adottare un approccio più cauto nel processo di allentamento della politica monetaria.

La seconda parte del mese invece, complice la pubblicazione di alcuni indicatori macroeconomici con segno positivo dal lato del mercato del lavoro e dell’inflazione, unita alla lieve diminuzione delle tensioni geopolitiche in medio-oriente e all’effettiva presa del potere di Trump, ha registrato segno opposto, con una ottima performance sui mercati obbligazionari ma soprattutto su quelli azionari (tabella performance).

La gestione dei portafogli

posizione, né al rialzo né al ribasso.

La verità probabilmente, come spesso accade, sta nel mezzo.

In un contesto del genere, caratterizzato appunto da incertezza ma volatilità implicita contenuta, unitamente a valutazioni non a buon mercato sui mercati azionari ed un livello dei tassi di interesse che permette di assorbire in maniera non troppo dolorosa (a livello di prezzo delle obbligazioni) eventuali ulteriori rialzi nei tassi, il suggerimento è quello di focalizzarsi su soluzioni con elevata convessità (acquisto di downside protection sull’equity ed acquisto di duration sul reddito fisso).

Considerato il tutto a 360 gradi, per il prossimo periodo in dettaglio si consiglia quindi di:

Quanti invece saranno annacquati e quanti infine non vedranno proprio la luce?

Ovviamente è impossibile saperlo in anticipo sebbene, vista l’esperienza del primo mandato di Trump ed in considerazione dell’ampio consenso che attualmente sembra avere, il primo periodo della sua seconda presiden-

Il track record, a quanto pare e come era facilmente immaginabile, non è di certo egregio, con un hit ratio (ovvero la percentuale di promesse mantenute) che si attesta a circa un terzo.

Trump riuscirà nel suo secondo mandato a migliorare il magro risultato registrato nel suo primo mandato?

La sensazione, sottolineando che appunto si tratta sola-

Strategicamente, quindi, per i prossimi quattro anni, a meno che si vada incontro a situazioni di stress esogeno, non appare peregrino affermare che una tecnica che potrebbe offrire discreti risultati sarà quella del buying the dip, ovvero accumulare posizioni di rischio sui ribassi, specialmente, come detto, sui mercati azionari. Di sicu-

ro, un altro asset che mostrerà decisi saliscendi, è il dollaro americano che, oltre ad essere influenzato dalle classiche variabili che ne guidano l’andamento (crescita dell’economia, inflazione, bilancia dei pagamenti, differenziale dei tassi rispetto ai partners commerciali, eccetera) subirà una decisa influenza, quantomeno nel breve periodo, dalle dichiarazioni e dalle misure che la nuova amministrazione prenderà sul tema dei dazi commerciali (da un punto di vista teorico e semplificando un po’, nel breve periodo l’imposizione di dazi commerciali comporta l’apprezzamento della valuta del paese che li applica in quanto le importazioni risultano più care e quindi vi è meno richiesta di convertire la moneta locale nella moneta del paese esportatore). In tal senso, effettivamente, il movimento del dollaro americano messo a segno durante la cerimonia di insediamento conferma questa view. Infatti, le aspettative erano per l’immediata impo-

I livelli di volatilità implicita, sia sull’azionario che sull’obbligazionario sono decisamente bassi, soprattutto in considerazione delle tante incertezze che la nuova amministrazione americana comporta. Ora, la ragione potrebbe essere duplice: o i mercati non stanno scontando a sufficienza ciò che – nel bene o nel male – potrebbe succedere nel prossimo periodo, oppure l’incertezza è talmente elevata che gli operatori non hanno appetito per prendere

• Mantenere l’esposizione all’azionario nella parte bassa del range stabilito in sede di asset allocation strategica; • Mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica; • Aumentare l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito portandola leggermente sopra a quanto stabilito in sede di asset allocation strategica.

Come già scritto in diversi frangenti durante lo scorso anno, fortunatamente ci troviamo in una condizione nella quale la liquidità non investita rende comunque un tasso di interesse non disdicevole e pertanto appare saggio evitare di farci prendere dalla “fear of missing out” (paura di rimanere fuori).

Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com Economia e mercati: il

San Marino Innovation ha consolidato il proprio ruolo di motore dello sviluppo tecnologico e imprenditoriale, contribuendo in modo significativo alla crescita dell’ecosistema sammarinese. L’Istituto ha il compito di creare un ambiente favorevole e stimolante per le imprese ad alto contenuto tecnologico che, a seguito dell’ottenimento della certificazione, accedono ad un percorso normativo agevolato della durata di 12 anni previsto dal Decreto Innovazione.

Una crescita continua e “internazionale” Nel 2024, 25 nuove imprese innovative sono entrate a far parte dell’ecosistema di San Marino Innovation, confermando il trend positivo degli ultimi anni. Questo dato evidenzia come l’ambiente favorevole creatosi nel segno del Decreto Innovazione susciti interesse e consegua risultati. In particolare, imprenditori e società estere individuano in San Marino il giusto contesto in cui avviare spinoff delle proprie aziende, sviluppare progetti innovativi e consolidare le proprie attività, preferendo la Repubblica a discapito di altre giurisdizioni. A riprova di ciò, ad oggi, il panorama ad alto contenuto tecnologico di San Marino si caratterizza per la presenza di 96 imprenditori esteri e 12 locali, confermando il processo di crescente internazionalizzazione.

Anche il dato riferito alle donne imprenditrici mostra una costante evoluzione positiva, passando dal 7% nel 2021 al 12% nel 2024, a segnalare un significativo progresso verso una maggiore bilanciamento di genere.

Grande attrattività ma anche selezione Il numero dei progetti presentati all’Istituto si è attestato sulla media dei 50 all’anno circa, ma delle 49 istanze sottoposte a valutazione nel corso del 2024, ben 21 sono state respinte poiché non aderenti ai requisiti di innovazione per mancanza di necessaria sostanzialità o per carenze nella solidità del business plan. Questo è il risultato di un processo selettivo sempre più rigoroso adottato dall’Istituto sotto la guida del Consiglio di Amministrazione, presieduto dall’Ing. Lorenzo Spadoni. A conferma dell’efficacia di questa strategia, il Presidente commenta: “Oggi l’ecosistema imprenditoriale di San Marino Innovation conta 73 imprese in Startup di I livello, 27 in Startup II li-

Il Presidente Spadoni: “Dal 2020 abbiamo attratto progetti di valore, capaci di rafforzare il sistema economico.

Con San Marino Innovation sempre

Consolidato nel 2024 il ruolo di “motore dello sviluppo tecnologico” per il territorio: sono il totale a 109, con una selezione sempre più forte: su 49 istanze, 21 sono state respinte.

vello e 9 nella fase finale Scale Up Acceleration (pronte a diventare azienda), per un totale di 109 imprese ad alto contenuto tecnologico. Dal 2020, anno della mia nomina, abbiamo attratto progetti di valore, capaci di rafforzare il sistema economico sammarinese. La crescita costante del nostro ecosistema dimostra che puntare sulla qualità e la serietà paga”.

Sempre più talenti in territorio Le imprese ad alto contenuto tecnologico certificate da San Marino Innovation stanno contribuendo a trasformare il panorama lavorativo del Paese, creando nuove opportunità professionali in settori avanzati e favorendo l’evoluzione del mercato del lavoro. Un aspetto di fondamentale rilevanza in questo processo di cambiamento nel settore è legato alla crescente difficoltà per le imprese di reperire, a livello locale, professionisti con competenze tecniche altamente specializzate, indispensabili per lo sviluppo di progetti innovativi. Le aziende, tuttavia, avviano innanzitutto una ricerca approfondita sul territorio, cercando di individuare e valorizzare le risorse sammarinesi, anche attraverso opportunità di formazione e aggiornamento. Solo qualora le competenze richieste risultino non reperibili a livello locale, le imprese si orientano verso la ricerca di professionisti al di fuori dei confini sammarinesi. Tale approccio consente non solo di colmare un gap di competenze, ma anche di arricchire il panorama sammarinese con professionalità fortemente specializzate, favorendo così l’approdo di nuovi talenti in Repubblica. Gli imprenditori del regime di innovazione rappresentano già di per sé un valore aggiunto per la crescita del contesto locale sviluppando progetti che contribuiscono ad elevare l’innovazione del Paese.

Il valore aggiunto del networking San Marino Innovation svolge inoltre un ruolo fonda-

mentale nel rafforzare l’ecosistema imprenditoriale sammarinese, promuovendo anche momenti di confronto e networking che favoriscano l’incontro tra imprenditori. Questi scambi generano proficue sinergie, permettendo di affrontare le sfide in modo collaborativo e condiviso. Gli imprenditori, infatti, non si limitano a individuare soluzioni innovative per le proprie esigenze, ma partecipano attivamente alla ricerca di opzioni risolutive per le sfide altrui, contribuendo a creare un ambiente dinamico basato sul supporto reciproco.

“Negli ultimi 3 anni - commenta il Direttore del Comitato Scientifico Enrico Zanotti - abbiamo organizzato almeno un evento di networking all’anno, con l’obiettivo di favorire il confronto e la collaborazione tra gli imprenditori. L’ultimo incontro si è svolto a luglio 2024 presso l’Hotel Titano ed ha rappresentato un’importante occasione di scambio di idee e avvio di nuove collaborazioni. Questi eventi sono così seguiti e apprezzati dalla nostra community che abbiamo deciso di aumentare la frequenza, organizzando più di uno all’anno. Ogni iniziativa avrà modalità organizzative differenti, spaziando da aperitivi di networking a cene e incontri tematici, con l’intento di stimolare il confronto e favorire nuove opportunità di collaborazione”.

Superata quota trecento occupati totali Dal 2022 a oggi, l’occupazione nel settore delle imprese ad alto contenuto tecnologico è aumentata significativamente, riflettendo una crescente domanda di competenze specializzate e un consolidamento delle realtà aziendali locali. Nel 2022, le imprese innovative contavano 215 occupati, di cui 49 part-time. Nel 2023, i numeri sono saliti a 272 occupati (61 part-time), mentre nel 2024 sono arrivati a 309, con un incremento del 13,6%, e solo 51 contratti part-time, segno di una maturazione del settore verso forme di occupazione più stabili.

“La riduzione dei contratti part-time è un chiaro segnale che il settore sta evolvendo verso un’occupazione più solida e qualificata”, sostiene il Direttore Operativo di San Marino Innovation Avv. Michele Cervellini. “Per le aziende questo significa una maggiore fidelizzazione delle risorse umane consenten-

do di investire sulle stesse, mentre per i lavoratori dipendenti delle imprese ad alto contenuto tecnologico rappresenta un incremento della stabilità e del valore del proprio rapporto di lavoro”.

San Marino Innovation: attività e iniziative Nel 2024, l’Istituto ha conso-

lidato collaborazioni e rapporti con Istituzioni sammarinesi e internazionali, facilitando le interazioni tra queste e le imprese certificate, ad esempio promuovendo eventi, mostre e corsi di formazione in collaborazione con le Segreterie di Stato e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.

sempre più imprese e talenti

che verrà selezionato a marzo per l’edizione 2025 del concorso. Quest’anno, l’iniziativa presenta una novità: oltre agli studenti dell’Università di San Marino, potranno partecipare anche cittadini sammarinesi non iscritti all’Ateneo ma interessati a proporre idee innovative. La prossima edizione del POPRI si terrà in Grecia.

o l’ammissione alla negoziazione di token dello stesso tipo (ad esempio utility token).

L’Istituto cura inoltre la tenuta del Registro degli operatori DLT ed emana regolamenti di settore, direttive applica-

Tra gli eventi più rilevanti, la mostra “100 in Giallo”, curata dall’impresa ad alto contenuto tecnologico Sprint Cycling Agency, in collaborazione con la Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, ha celebrato lo storico passaggio del Tour de France attraverso l’esposizione di 100 fotografie iconiche.

Da ricordare anche il seminario “Costruire in legnol’Edilizia del Futuro”, organizzato dall’impresa innovativa Fabbricante in collaborazione con l’Università di San Marino, in cui si sono esplorate le potenzialità del legno nel costruire un futuro sostenibile.

Inoltre, attraverso il concorso per la creazione di “Un Nuovo Logo Per San Marino Innovation”, organizzato in collaborazione con l’Università di Design, l’Istituto ha rafforzato la propria identità visiva, promuovendo la creatività degli studenti, con un focus sulle soluzioni innovative e l’imprenditorialità giovanile.

In collaborazione con l’Università di San Marino, l’Istituto ha promosso il concorso Titan Business Plan, volto a selezionare i migliori progetti ideati dagli studenti dell’Ateneo. L’edizione 2024 ha premiato l’innovativa idea CAP, che ha rappresentato la Repubblica di San Marino al concorso internazionale POPRI in Croazia, ottenendo un prestigioso riconoscimento. San Marino Innovation è già al lavoro per supportare un nuovo team sammarinese,

Inoltre San Marino Innovation ha rafforzato la sua collaborazione con Nuove Idee Nuove Imprese, assumendo un ruolo di maggiore rilevanza quale membro del Comitato Tecnico-Scientifico, dove può contribuire attivamente alla valorizzazione dei giovani imprenditori e al supporto di idee originali. Anche nel 2024, come da otto anni a questa parte, l’Istituto è parte della giuria della Business Plan Competition della Fiera We Make the Future, un’iniziativa che promuove i settori tecnologici e innovativi.

La nuova sfida: gli operatori DLT “San Marino Innovation esprime soddisfazione per il risultato ottenuto grazie alla collaborazione con le Segreterie di Stato per l’Industria e per le Finanze, la Banca Centrale della Repubblica di San Marino (BCSM) e l’Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF), che ha portato alla definizione della normativa del Decreto Delegato n. 138/2024 sulle tecnologie basate su registri distribuiti (DLT) - commenta il Presidente Ing. Lorenzo Spadoni - Questo traguardo segna un passo decisivo per la creazione di un quadro normativo chiaro, capace di attrarre nuovi operatori nel settore dell’innovazione tecnologica”.

Il Decreto Delegato 29 agosto 2024 n. 138 definisce il ruolo di BCSM e di San Marino Innovation quali autorità di riferimento a seconda della tipologia di token con cui si opera, pertanto, sono soggetti alle competenze dell’Istituto per l’Innovazione gli operatori DLT che prestano esclusivamente servizi in token diversi da cripto-attività, nonché l’emissione, l’offerta

tive e linee guida connesse ai propri ambiti di competenza in collaborazione con gli uffici pubblici preposti.

“Il processo di cooperazione è stato guidato dall’obiettivo di conformare la Repubblica

di San Marino a livello internazionale in ambito DLT, allineando la normativa alle esigenze del mercato e mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza per operatori e utenti”, afferma

infine il Direttore Operativo Avv. Michele Cervellini. “San Marino Innovation è orgogliosa di aver contribuito con la propria esperienza alla stesura di questo progetto normativo”.

Il Padiglione è sempre più vetrina per le imprese

I nuovi sponsor: Arzilli Gioielli, Marco Delli-Karosso e Oggi Frutta

Sempre più partecipazione ed entusiasmo da parte delle aziende che credono nel progetto Expo San Marino e hanno deciso di investire nel Padiglione sammarinese a Osaka 2025. Nei giorni scorsi sono stati annunciati i nuovi sponsor: Arzilli Gioielli, che fornirà le spille in argento che riproducono lo stemma istituzionale della Repubblica per il team di manager e volontari del Padiglione di San Marino all’Expo di Osaka; le “Titan Steps”, la calzatura nata dalla collaborazione tra Marco Delli e Karosso che indosserà il team del Padiglione di San Marino a Expo 2025 Osaka; l’azienda giapponese Oggi Frutta di Yuko Furugen.

Arzilli Gioielli Una storia d’amore quella tra la Famiglia Arzilli e i gioielli che dura da oltre 90 anni, un’attività tra passato e futuro che detiene ancora oggi il

primato di gioielleria più grande d’Europa, meta di vip internazionali, sportivi, imprenditori, attori, cantanti e politici. Non solo gioielli, ma anche orologi e argenteria, realizzati i primi e l’ultima nel laboratorio interno, uno spazio di creazione e produzione nato per avere il con-

trollo sulla qualità dei materiali e delle pietre preziose proposte ai clienti. Personalizzazione, trasformazione e spiccata femminilità dei gioielli sono oggi i valori su cui Arzilli punta.

Le “Titan Steps” Si chiama “Titan Steps” la cal-

zatura nata dalla collaborazione tra Marco Delli e Karosso (che si aggiungono quindi ai Gold Sponsor del Padiglione) che celebra la fusione tra artigianato tradizionale e design innovativo, riflettendo lo spirito del patrimonio culturale e artistico di San Marino. Nato a Los Angeles negli anni

‘90, il marchio Marco Dellispecializzato in scarpe, giacche di pelle e accessori fatti a mano in Italia - ha ottenuto il riconoscimento di celebrità come Lenny Kravitz, Elton John, Will Smith, Rod Stewart, Eva Mendes, Sharone Stone, Madonna. Karosso è invece il marchio messicano leader a livello nazionale e internazionale nella produzione di calzature che, da oltre 30 anni, si dedica allo sviluppo di prodotti che aiutano gli atleti a migliorare le proprie prestazioni grazie a un perfetto equilibrio tra design, confort e qualità. La visione creativa di Marco Delli unita all’esperienza manifatturiera e alle tecniche di produzione all’avanguardia di Karosso, ha dato luogo, per la calzatura del Padiglione di San Marino all’Expo giapponese, a un design che coniuga l’estetica semplice con i materiali ecofriendly.

Oggi Frutta

Già ponte di collegamento tra il Giappone e San Marino, la Oggi Frutta, guidata dalla brillante imprenditrice Yuko Furugen, non poteva non figurare tra le aziende che faranno parte del progetto del Padiglione di San Marino. Con il suo generoso contributo economico e la firma del contratto a Tokio nelle scorse settimane, Oggi Frutta si è così aggiunta ai Gold Sponsors. Da anni importatrice dei vini di San Marino in terra nipponica, l’amore di Yuko Furugen per San Marino è nato più di dieci anni fa. Visionaria imprenditrice, insignita nel 2019 dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Equestre di Sant’Agata, alla Furugen si deve anche il prezioso supporto nel creare il contatto con la rockstar Toshihiko Takamizawa, recentemente nominato Ambasciatore del Padiglione.

Rosso Gilera oppure Rosso Guzzi?

Nel 1995 il grande Maestro Alighiero Boetti partecipò a due mostre collettive realizzate a San Marino Tra le sue opere anche un bellissimo dittico dedicato alle due celebri aziende motociclistiche italiane

Esattamente 30 anni fa nel 1995, la Repubblica di San Marino ospitò due straordinarie mostre collettive: “Le mille e una volta” dal 23 giugno al 30 luglio e “Titanica. Simbologie del contemporaneo” dal 24 giugno al 10 settembre. Straordinarie entrambe sia per i nomi dei critici d’arte contemporanea che le curarono, che per le opere esposte, che ovviamente per i nomi degli artisti.

Ma entriamo nel dettaglio. In “Le Mille e una volta” le opere sono introdotte dai testi di Laura Cherubini e Giacinto Di Pietrantonio, l’editore è Giancarlo Politi mentre “Titanica. Simbologie del contemporaneo” è a cura di Vittoria Coen, con i suoi testi e quelli di Giorgio Bonomi. Tra i partecipanti anche Alighiero Boetti: celebre soprattutto per i suoi arazzi. Il Maestro torinese prese parte ad entrambe le mostre con tre lavori innovativi.

All’interno di “La mille e una volta Boetti” portò “Bugs Bunny, né testa né croce” del 1991, tecnica mista su carta intelata, 100 x 70 cm e “Tutto” un arazzo del 1988, 100 cm x 100 cm mentre a “Titanica. Simbologie del contemporaneo” Boetti propose “Rosso Guzzi – Rosso Gilera” (1967, metallo verniciato, cm 100 x100).

Sull’importanza dell’opera con cui Boetti ha preso parte ad entrambe le collettive ci vengono incontro le parole che Ann Temkin che ha scritto sul sito del Museo Moma di New York: “‘Rosso Gilera e Rosso Guzzi’ si riferiscono ai due rossi delle aziende motociclistiche, Guzzi e Gilera. Queste erano due aziende rivali, e le persone in Italia a metà del secolo sarebbero state molto appassionate se eri una persona Gilera o una persona Guzzi. E Boetti prende in giro quella rivalità, e in realtà celebra, in un certo senso, l’abbraccio appassionato di entrambe le motociclette dipingendo una dipingendo il rosso che è stato fatto per Gilera, e l’altra dipingendo il rosso che è stato fatto per Guzzi, due rossi leggermente

diversi. E così questo dittico descrive l’intera gamma di passioni e storia tra queste due aziende motociclistiche in quadrati di colore acquistato”.

L’opera, dieci anni fa, è stata messa all’asta anche sul sito “Christie’s” ed è stata accompagnata da un prezioso “Saggio”.

“Le Vernici industriali corrispondono a un’opera concettuale realizzata da Boetti tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70. Boetti ha prodotto diversi esemplari di questo tipo di opere, ognuno diverso dall’altro, caratterizzati da un’ampia gamma cromatica. Tutti, tuttavia, condividevano lo stesso rigoroso formato quadrato e avevano il nome e il codice del colore inscritto al centro dell’opera. I colori scelti da Boetti corrispondevano tipicamente alle gradazioni cromatiche applicate in quel periodo a specifiche tipologie di auto o (come nel caso di quest’opera) di moto. ‘Rosso Gilera 60 1232Rosso Guzzi 60 1305’ è una testimonianza importante e significativa di queste opere appartenenti alla serie ‘Vernici industriali’. L’esemplare presente nella nostra collezione è un pezzo davvero ra-

ro, uno dei più preziosi che possediamo. Infatti il primo ‘Rosso Gilera - Rosso Guzzi’ fu realizzato nel 1967, in metallo, e misurava cm 100 x 100. Il secondo e unico esemplare di questa categoria è il nostro, realizzato sempre su metallo nel 1971, ma di dimensioni leggermente inferiori: cm 70 x 70. Inoltre, l’artista eseguì due edizioni limitate di Rosso Gilera - Rosso Guzzi: la prima nel 1971 (cm 25 x 25) e la seconda nel 1984, identica al nostro esemplare del 1971 (cm 70 x 70, ma in edizione limitata). Ci è piaciuta subito quest’opera: abbiamo subito percepito che le lettere e i numeri, posti al centro dei due pannelli metallici, costituivano l’immagine e il titolo dell’opera. Non eravamo a conoscenza della sua rarità, finché l’Archivio Boetti non ci ha fornito tutte le informazioni a riguardo, cui ho fatto riferimento sopra. Un’opera che, oltre al suo valore concettuale, fa sentire la sua autorevolezza su qualsiasi parete, in qualsiasi spazio. Le due tonalità di rosso attraggono l’attenzione, poi segue la “lettura” che ne suggerisce il significato; infine, se il visitatore è un amante dell’arte, il commento è sempre lo stesso:

‘Brillante Boetti!’”.

Sempre sul sito della celebre casa d’asta è stato pubblicato un ulteriore approfondimento.

“’Rosso Gilera 60 1232 - Rosso Guzzi 60 1305’ è l’unico dittico di un’importante serie di dipinti monocromi quadrati che Boetti realizzò nel 1967. È anche uno dei migliori esempi dell’opera di Boetti all’apice del suo coinvolgimento con l’Arte Povera. Realizzati a Torino, sede della casa automobilistica Fiat, i due pannelli quadrati in ferro che compongono quest’opera sono stati verniciati a spruzzo in due tonalità di rosso leggermente diverse. Boetti ha selezionato i suoi colori da una gamma creata per la verniciatura di auto e moto e ha scelto tra questi in base al romanticismo o all’eccitazione suscitati dai nomi spesso poetici che erano stati loro dati. In questo modo ‘Bianco Saratoga’, ‘Oro Longchamps’ o ‘Argento Auteuil’, tutti titoli che si riferiscono a circuiti e un tema appropriato nella scelta di un colore per auto, sono diventati tutti dipinti di Boetti. In un atto di semplice mimesi che riflette l’umore aperto e minimalista del pe-

riodo, i dipinti monocromi di Boetti erano pannelli quadrati in ferro che comprendevano solo il colore, il suo nome e il numero di codice industriale. ‘Rosso Gilera 60 1232 - Rosso Guzzi 60 1305’ è l’unico dittico di questa serie di dipinti quasi pronti all’uso. Ogni colore si riferisce a due dei più famosi produttori di motociclette italiani, gli acerrimi rivali nelle corse Gilera e Guzzi. Negli anni ‘50 e nei primi anni ‘60, Gilera e Guzzi avevano ciascuna il proprio seguito devoto di fan italiani ed è questa rivalità che Boetti rappresenta giocosamente e celebra con umorismo nella forma gemellata e dittico di quest’opera. Qui, la storia intensa e rumorosa e la rivalità tra queste due grandi istituzioni italiane vengono silenziosamente catturate attraverso la semplicità e la simmetria di questi due pannelli rettangolari rossi molto simili ma leggermente diversi. La mimesi intrinseca di quest’opera, con ogni pannello che mostra apertamente ciò che è mentre riflette anche la sua natura quasi gemella nell’altro, tradisce gli inizi di una nuova importante tendenza nell’opera di Boetti e che alla fine avrebbe

trasceso i suoi inizi di Arte Povera. Mentre la simmetria e la differenza simultanee all’interno dei due rettangoli anticipano le origini del principio di Ordine e Disordine che Boetti esplorò ulteriormente in altre opere rettangolari di questo periodo come la sua Dama e Quadrati, la sua infusione del concetto di identità ha anche spinto l’integrazione più personale con la sua opera che Boetti ha espresso nelle due targhe in ottone 11 Luglio 2023 - 16 Dicembre 2040, i suoi Gemelli del 1968 e forse il suo ultimo atto mimetico, la separazione di se stesso nella persona gemella di Alighiero e Boetti”. Entrambe le pubblicazioni“Le mille e una volta” e “Titanica” - sono tutt’ora in vendita nel bookshop sito all’entrata della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Sono anche disponibili alla consultazione nello stesso Museo, presso l’Archivio Performativo. Si tratta del nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di San Marino che ha sede da otto anni nelle Logge dei Volontari, ove proprio queste due mostre ebbero luogo. Alessandro Carli

Ha saputo costruire un linguaggio visivo denso di riferimenti culturali

Montesano “mostra” la sua storia artistica

L’antologica è ospitata all’interno della “Galleria Claudio Poleschi”

Sino al 31 maggio 2025 la Galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea (Via Consiglio dei Sessanta 11 Dogana –RSM) presenta “Mon histoire à moi”, mostra personale di Gian Marco Montesano, a cura di Carlo Vanoni, che ripercorre cinquant’anni di carriera di uno degli artisti italiani più significativi e conosciuti sulla scena internazionale. Concepita come un’ampia antologica, l’esposizione raccoglie nella sede sammarinese della galleria una selezione di opere che offre una visione completa dell’evoluzione artistica di Montesano, attraversando tutte le fasi della sua produzione, dalla ricerca fortemente personale delle origini alle creazioni più recenti, testimoni di un costante rinnovamento stilistico e

C

di un’inesauribile creatività. Con una narrazione visiva articolata e potente, la mostra racconta i diversi modi in cui l’artista ha saputo affrontare il tema della memoria storica e dell’immaginario collettivo. Il titolo della mostra, “Mon histoire à moi”, ne riassume il tema centrale: la nar-

razione personale e intima della storia, filtrata dalla sensibilità e dall’immaginazione di Montesano, e la sua capacità di guardarla con occhio poetico, trasformando eventi storici, figure simboliche e immagini della cultura popolare in opere che vanno oltre il semplice episodio, di-

onsorzio Terra di San Marino

ventando strumenti di riflessione sull’identità collettiva e sulla natura del ricordo. Un’arte intrisa di memoria, una forma di narrazione che invita lo spettatore a osservare il passato con sguardo nuovo, ricco di sfumature emotive e intellettuali. Montesano è celebrato anche

per la sua attenzione all’immaginario cinematografico, in particolare degli anni Trenta e Quaranta, che si riflette in molte delle sue opere, dove atmosfere sospese e riferimenti iconici offrono una rilettura dei temi della memoria e della storia.

Le tele dell’artista, spesso caratterizzate da cromie delicate e da una tecnica che coniuga rigore e lirismo, evocano scene e personaggi che diventano simboli di momenti cruciali, dal fascismo alla resistenza.

Gian Marco Montesano ha saputo costruire un linguaggio visivo denso di riferimenti culturali, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico. Attraverso l’uso sapiente delle immagini, l’artista crea un dialogo tra passa-

Nella stalla di Anna Maria Broccoli, in compagnia delle Charolaise e delle Limousine:

una tradizione familiare portata avanti con grande passione

Al nostro arrivo a Chiesanuova, Anna Maria Broccoli e suo marito Gabriele sorridono. Anna Maria ha in mano una vecchia copia di San Marino Fixing, datata 2014, in cui compare lei in fotografia e il racconto della sua storia. La “scaletta” delle domande diventa “qualcosa” che non serve più: meglio partire da dove ci eravamo salutati: esattamente 11 anni fa. “In oltre due lustri ci sono stati diversi cambiamenti” esordisce Anna Maria. “Il primo riguarda il numero di mucche: rispetto al 2014 abbiamo meno fattrici e meno vitellini. Ai tempi avevamo circa 20 o 22 mucche, adesso il numero è più o meno dimezzato”. Le novità non finiscono ovviamente qui: sono cambiate anche alcune “abitudini” dei più “piccoli”. “Sino a qualche anno fa lasciavamo i vitellini all’aperto, poi però abbiamo avuto qualche problema con i lupi e quindi abbiamo preferito lasciarli in stalla” racconta Anna Maria. Nonostante tutto, non perde

il sorriso: natura e animali sono una questione di “famiglia”: suo babbo ha aperto la prima stalla nel 1958 e lei, dopo aver lavorato per qualche anno in fabbrica, ha proseguito l’attività del genitore. “Ci siamo trasferiti a Chiesanuova, dove siamo tuttora, nel 2011. Per i lavori abbiamo chiamato i parenti”

spiega, non prima di aver fatto un salto nel passato. “Da bambina salivo sul trattore del babbo e lavoravo la terra in costume da bagno, così mi abbronzavo. I primi ricordi risalgono ai miei otto o dieci anni, forse prima”. Dal passato al presente, il passo è breve: più o meno quello che ci porta dal piazzale

in terra battuta all’interno della stalla. Qui ci accolgono loro, i bovini. “Mio babbo ha allevato solo la Charolaise: era un ‘purista’. Io e mio marito abbiamo mantenuto alcuni capi della razza che piacevano a lui ma abbiamo aggiunto la Limousine per ottenere gli ‘incroci’. La Charolaise ha un’ossatura

importante che ci ha creato qualche problema durante i parti, la Limousine invece è più piccola. L’incontro tra queste due razze, secondo noi, è il migliore”.

La stalla di Anna Maria e Gabriele, nel tempo, è diventata anche “meta didattica” per i bambini delle elementari di Chiesanuova e per i

to e presente invitando lo spettatore a interrogarsi sui propri ricordi e sul modo in cui la storia viene narrata e ricordata.

Le sue opere, così ricche di spunti e significati, offrono un’esperienza estetica e intellettuale di grande impatto, che mette lo spettatore di fronte a domande profonde sull’identità, sulla memoria e sul significato dell’arte come mezzo di indagine storica e culturale.

Con il suo stile unico e la sua capacità di attraversare epoche e linguaggi, Montesano continua a essere una presenza fondamentale nel panorama contemporaneo, con opere che non sono solo quadri, ma veri e propri strumenti di riflessione che trascendono il tempo e lo spazio.

Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

ragazzi e le ragazze delle medie: conoscere, vivere, toccare per creare un futuro al settore. Il “primo” studente lo hanno in casa. “Nostro figlio Marco. Oggi lavora come meccanico ma ci ha detto che un giorno lascerà il suo impiego e rileverà l’azienda”. Mentre camminiamo, i bovini mangiano. “L’alimentazione è importantissima. Ogni giorno prepariamo una specie di farina ‘schiacciata’ a base di orzo, mais, fava e piselli. Qualche volta ci mettiamo anche il sorgo: sono comunque tutti cereali e legumi locali”.

S peciale Cultura

Credere in sé stessi non significa credere di essere il centro dell’universo

L’egocentrismo, un faro che guida ogni scelta

Lo spiega Eric Fromm in “Avere o essere”, lo conferma Claudio Magris

Qualche anno prima di morire, Erich Fromm scrisse “Avere o essere?”, un saggio in cui lo psicanalista tedesco auspicava un nuovo umanesimo fondato non sull’avere ma sull’essere, spiegando che “essere” significa rinunciare al proprio egoismo e al proprio egocentrismo.

A distanza di quasi cinquant’anni da quelle parole, ci ritroviamo a vivere una quotidianità in cui l’egocentrismo è il faro che guida ogni scelta e occasione.

Anche quando crediamo di compiere un’azione per il bene altrui, in realtà stiamo solo dimostrando a noi stessi come gli altri abbiano bisogno di noi. Se gli altri, poi, non riconoscono quanto siamo stati preziosi, allora sono solo invidiosi o ingrati.

Come sottolineò lo scrittore Claudio Magris in “L’egoista e l’egocentrico” - breve scritto uscito una decina di anni fa sul Corriere della sera“Nel lavoro come in una relazione sentimentale, l’egocentrico tende a sentirsi incompreso, mal ripagato e pone al centro del mondo la sua stizza, la sua malinconia, la sua infelicità e soprattutto la sua convinzione che l’altro, gli altri non capiscono l’ineffabile ricchezza del suo cuore”.

E mentre l’egocentrismo si innalza fino a volare, l’autostima precipita nel sottosuolo. Ciò che sembra una contraddizione in termini è in realtà un fenomeno molto diffuso, che non osiamo vedere. Ogni giorno ci impegniamo per nutrire il nostro ego: ci muoviamo, agiamo, parlia-

mo per ottenere un riconoscimento - monetario, professionale, affettivo - da chi abbiamo di fronte, perché senza di quello ci sentiamo incompleti, infelici. Abbiamo bisogno di qualcosa o qualcuno che ci faccia sentire importanti, che sottolinei quanto valiamo, perché noifondamentalmente - non ci stimiamo. Non abbiamo fiducia in noi, nelle nostre possibilità.

Il nostro egocentrismo è così forte che noi non ci impegniamo per far evolvere le nostre capacità e sanare le nostre mancanze. No, noi ci dedichiamo anima e corpo a nascondere i nostri difetti. Al contrario, la nostra autostima è così fragile che davanti a una risposta sgradevole ci offendiamo. Davanti a un brutto voto, o a un parere negativo, aggrediamo. E se qualcuno ci fa notare un nostro difetto, rispondiamo elencando i suoi, in uno stantio gioco di “specchio riflesso” che non era divertente nemmeno da bambini.

Ma se per una volta quella risposta sgradevole ce la facciamo scivolare addosso, ricordandoci di quante ne abbiamo date noi di risposte ben peggiori di questa. Se davanti a quel parere negativo decidiamo di imparare di più, di capire meglio. E se davanti alla lista dei nostri difetti ammettiamo un onesto “È vero. Hai ragione. Ma quasi quasi mi viene voglia di cambiare”. Allora mettiamo da parte un po’ del nostro egocentrismo, per dedicarci semplicemente a tutta quella potenziale bellezza che in noi risiede, ma che soffochiamo nel tentativo di apparire qualcosa di più, senza chiederci “Ma più di cosa? Più di chi?”.

Siamo così occupati a dimostrare agli altri di avere doti che non possediamo, da trascurare quelle che abbiamo e che vanno allenate, sviluppate, per diventare reali, efficaci.

Credere in sé stessi non significa credere di essere il centro dell’universo ma sem-

grizia - fisica e intellettualeper compiere slanci inaspettati.

Credere in sé stessi significa credere che - se stiamo attenti a non nuocere - gli altri diventano la nostra opportuni-

plicemente di farne parte, ed essere quindi responsabili della zolla di terra che occupiamo, per quanto piccola e polverosa.

Significa credere che possiamo diventare persone degne di fiducia, nonostante i nostri errori. Credere di poter andare al di là della nostra pi-

tà di scoprirci, di metterci alla prova, di correggerci. Perché - come ha rimarcato

Fromm - “Se la separazione egocentrica è il peccato basilare, si può tuttavia espiarlo con l’atto d’amore”.

La TOP FIVE di Fixing

1 Le ventisette sveglie di Atena Ferraris (Alice Basso) Garzanti € 16,90

2 Il giorno dell’ape (Paul Murray) Einaudi € 22

3 Come si uccide un gentiluomo (Tullio Avoledo) Neri Pozza € 20

4 Socrate, Agata e il futuro (Beppe Severgnini) Rizzoli € 17,50

5 Ti ricordi di Sarah Leroy? (Marie Vareille) Rizzoli € 18

di Simona Bisacchi

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