Anno XXIX - n.6 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 19 Febbraio 2021
E ditoriale “Quasi 500 milioni, sia F inanza Non basta il NPL, due portafoglio strapieno
I soldi ora ci sono e non era una cosa scontata fino a qualche mese fa. In piena pandemia e crisi economica, chi avrebbe scommesso i propri denari su San Marino? Probabilmente nessuno, se non a un prezzo da strozzino. Insostenibile per la piccola Repubblica pensare a un interesse superiore al 5 o 6%, che comunque non sarebbero stati esagerati per il suo rating di Paese emittente. Aver quasi dimezzato questo “rischio” da pagare è un passo avanti, anche se lo spread con i Paesi europei resta altissimo. In ogni caso, prima il prestito ponte concesso dalla Cargill, poi questo collocamento da 300 (poi 340) milioni di euro, hanno rimpinguato le casse dello Stato. In verità molte di queste risorse sono già “ipotecate” dai debiti pregressi e probabilmente anche dalle coperture che dovranno essere predisposte per l’esborso causa-Covid a carico dell’ISS. Ma il grosso - stimabile in 300-350 milioni di euro - dovrebbe finalmente andare nell’economia reale, aiutando le imprese che hanno subito i maggiori danni della pandemia (i ristori) e quelle che devono affrontare la difficile fase economica attuale e futura (dilazioni, moratorie ecc). Ma soprattutto dovranno sostenere le imprese del futuro, quelle che devono crescere oggi e quelle devono assolutamente - arrivare a San Marino o nascere qui a breve, sostenendo i loro investimenti. Incentivi e agevolazioni mirati, come sta predisponendo un po’ tutta Europa. Mirati significa dove servono e consapevoli di dove si vuole arrivare. Un po’ come quando si va in un negozio con tanti articoli e non si sa quali scegliere. Non basta avere il portafoglio pieno. Daniele Bartolucci
il nostro Recovery Plan”
leggi per risolverli
Collocati ben 340 mln di bond, che si sommano ai 150 del prestito ponte. ANIS: “Ora ci sono le risorse per realizzare tutte le riforme” a pag.3
I mprese
Al via i rimborsi del FSS
a pag.4
O pere
Quasi 500 milioni di euro: questo l’ammontare dei finanziamenti raccolti tra prestito ponte (150) alla fine del 2020 e collocamento titoli di Stato (340) di questa settimana. Risorse fresche e consistenti che serviranno a rilanciare San Marino. A patto che si costruisca un ambizioso piano di riforme e di interventi per lo sviluppo, come sollecita ANIS: “Ora ci sono le risorse per realizzare quello che serve al Paese e all’economia, sia questo il nostro Recovery Plan”. Non solo copertura dei danni della pandemia, quindi, ma anche investimenti capaci di generare risparmi e nuove entrate, in grado di sostenere l’ingente indebitamento e gli interessi corrispondenti, che non sono bassi: quasi il 4% per il prestito ponte, il 3,25% per i titoli di Stato. Bartolucci alle pagg. 6-7
Gli otto “cantieri” pubblici
a pag.10
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