Anno XXIX - n.7 - 1,50 euro
E ditoriale Vaccini, ora ci invidiano Siate primi!
L’arrivo di un furgoncino colorato ha cambiato nel volgere di poche ore l’immagine di San Marino in Italia e probabilmente nel mondo. Lo Sputnik V, il vaccino anti Covid-19 prodotto a Mosca e arrivato l’altro giorno, è infatti il primo vaccino erogato ai sammarinesi, ma è anche il primo “non approvato dall’EMA” che viene somministrato in Europa. Tralasciamo per un attimo ciò che aveva sottolineato anche il Prof. Igor Pellicciari - che “i sammarinesi con doppia cittadinanza USA-RSM saranno i primi americani con vaccino russo”- , ovvero la questione geopolitica e delle autorizzazioni internazionali: lo Sputnik ha cambiato volto all’immagine di San Marino. Prima bistrattata e sbeffeggiata a livello globale perché non aveva ancora una sola dose di vaccino, poi idolatrata perché ha avuto per prima, in Europa, il vaccino russo, che tutti ora vogliono. Dal Presidente Zaia che l’ha pure annunciato, ai riminesi e pesaresi che già da qualche giorno si informano se sono in vendita (non lo sono, ovviamente). Senza dimenticare lo schiaffetto all’Italia, che tale non è: semmai un moto di orgoglio e di dignità nazionale: ci avete promesso 50mila dosi, non possiamo fare a meno del vaccino, per cui intanto li prendiamo da Putin. Più o meno il messaggio è questo. E non è un brutto messaggio. La diplomazia funziona se tutti sono disposti a rispettarsi. Il punto è stato segnato, insomma. Ora però bisogna essere grandi e velocizzare il piano di vaccinazioni. Perché con i numeri che San Marino ha, non è impensabile in poche settimane diventare il primo Paese in Europa per vaccinati. Forza, siate primi. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 26 Febbraio 2021
Riforme: il “cantiere” delle pensioni è aperto
V accini
Arrivato lo Sputnik Via al piano
Vagnini (ANIS): “L’obiettivo deve essere la sostenibilità del sistema Interventi mirati, evitando di penalizzare le imprese e lo sviluppo” a pag.3
R ifiuti
Le modifiche al Codice Ambientale
a pag.5
E -fattura
La riforma delle pensioni entra finalmente nel vivo. Nelle scorse settimane, infatti, si è aperto ufficialmente il “cantiere”, con i primi incontri tra il Governo, le categorie economiche e le parti sociali. “E’ una delle priorità su cui abbiamo posto l’attenzione da tempo”, spiega il Segretario Generale di ANIS, William Vagnini, “perché il sistema attuale non è sostenibile né economicamente, stante il saldo negativo tra entrate e uscite, né socialmente, visto che rischia di scaricarne il peso, oltre che sul Bilancio dello Stato, soprattutto sulle future generazioni di lavoratori”. Tra gli interventi ipotizzabili: la nuova “quota 103”, il passaggio al contributivo, il potenziamento del FONDISS, il superamento del tetto ai manager, ma anche la revisione dei prepensionamenti. Bartolucci alle pagg. 6-7
“Una svolta epocale per San Marino”
a pag.4
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