Anno XXIII - n.8 - 1,50 euro
E ditoriale Budgettare i progetti nel tempo
Le curiose coincidenze di un Paese: da un lato gli imminenti impegni che proietteranno la Repubblica di San Marino a livello mondiale – Expo di Milano e la Biennale d’arte di Venezia – dall’altro la paludosa e rallentata situazione della politica del Titano, che continua a rotolarsi nel sudario, più preoccupata ad assicurarsi la sedia calda per il domani che a dare un aiuto concreto (ai privati il compito di proporre idee, alla politica quello di sostenerle) al rilancio del sistema. Lo stato di salute cagionevole della politica prosegue: questa volta però non può dare la colpa al freddo che si è abbattuto negli ultimi giorni sul Monte. Un’influenza costringe a letto qualche giorno. Qui invece il “malato” sembra davvero lungodegente: ancora una volta si parla di verifica sull’atavica “questione morale”, di compattezza, ma anche di responsabilità politiche che piano piano vengono a galla. Il Paese deve liberarsi della coperta di Linus e iniziare a pensare da uomo adulto. All’orizzonte (già dal mese di marzo) ci sono tre o quattro appuntamenti davvero strategici: l’avvio dell’accordo di associazione con l’Unione europea, il pareggio di bilancio, lo sviluppo e la riforma del mercato del lavoro. Senza dimenticare il grande appuntamento del 1° gennaio 2016, quando verrà mandato in pensione la monofase, che farà posto all’IVA. E’ necessario capire bene cosa si è fatto quello che ancora dobbiamo fare e urgentemente verificare se l’economia ha imboccato la strada dello sviluppo dopo i diversi provvedimenti approvati. Insomma budgettare le prospettive di medio e lungo termine. Al momento tutto tace. Che il malato abbia anche il mal di gola? Alessandro Carli
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 27 Febbraio 2015
Russia, un mercato che si può riconquistare
B SM
Sviluppo con il credito commerciale
In un anno perso circa il 25% dei turisti di Mosca, ma San Marino resta la seconda meta in Italia. E se riaprisse l’aeroporto “Fellini”... a pag.4
A ccordi
ODCEC, Italia e San Marino più vicini
a pag.5
I mprese
San Marino guarda alla crisi russa con preoccupazione ma anche tanta aspettativa. Preoccupazione perché la svalutazione del rublo e le tensioni con Ucraina ed Europa hanno già fatto perdere il 25% di turisti al Titano in solo un anno. Aspettativa perché comunque San Marino è la seconda meta preferita dai russi che visitano l’Italia essendo collegata al tour delle città d’arte del centro/ nord e a breve, si spera, dovrebbero riprendere i voli anche da Rimini. Senza considerare che quello russo è uno dei turisti ‘top buyer’ nel mondo, con capacità di spesa sopra la media (soprattutto per gioielli e abbigliamento), come hanno potuto vedere negli anni gli operatori sammarinesi, che non vedono l’ora di poterli riavere tra i loro migliori clienti. Bartolucci alle pagg. 6-7
Gruppo Sit, il ricordo di Ferrero
a pag.8
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