Fixing 08 2016

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Anno XXIV - n.8 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 26 Febbraio 2016

E ditoriale Cessione beni, con l’IVA S torie I veri precari Simetovic sono Bilancio e Riforme

La liquidità dello Stato è in forte contrazione e si avvia l’emissione dei primi titoli di Stato per 40 milioni di euro (vedi San Marino Fixing numero 7 del 19 febbraio), mentre arranca la tanto sbandierata spending review che, tra le altre cose, prevede accorpamenti e razionalizzazione delle risorse umane. Ci si aspetterebbe di trovarsi in pieno regime di austerity, e invece, se da un lato si continua a parlare di riforme che non arrivano, dall’altro la politica sembra vivere in un altro mondo. E’ passato difatti sottotraccia l’accordo sulla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, che di fatto andrà a ingrossare (e quindi a rendere più costoso per lo Stato) il numero dei dipendenti pubblici che, se raffrontato a quello di altri piccoli Stati, appare già oltremodo sovradimensionato. San Marino sembra vivere due situazioni parallele: quella del pubblico, che non è stato toccato dalla crisi e che pensa alle stabilizzazioni, e quella del privato, che la crisi l’ha subita, eccome, e dovrà sobbarcarsi molto probabilmente anche il peso di quelle stabilizzazioni, con il proprio gettito fiscale. Mentre questi ultimi si rimboccano le maniche e studiano progetti per ripartire, la politica pensa a stabilizzare i precari, dimenticando gli interessi della collettività e soprattutto quei 40 milioni di debito che serviranno a pagare non un progetto di sviluppo a medio o lungo termine, bensì la spesa corrente, che comunque aumenta anche senza le stabilizzazioni annunciate. “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci (...) Segue a pag. 2

molti prezzi si abbassano

Giro in pista con “Dindo”

Con l’aliquota del 10% il passaggio da monofase a IGC non peserà in automatico sui consumatori, dipenderà dal ricarico dell’operatore a pag.3

C erfeda

San Marino e la macroarea dell’Adriatico

a pag.5

I GR

Qual è la ricaduta in termini di prezzo finale del passaggio dall’attuale monofase alla nuova IGC, ovvero ad un sistema IVA? La risposta è semplicemente un calcolo matematico. I prezzi dipendono dal ricarico che farà il singolo operatore economico sul costo iniziale. E’ questa infatti la discriminante che determinerà un prezzo maggiore o minore tra i due sistemi. Se davvero l’aliquota per la cessione dei beni sarà del 10%, significa che se il ricarico effettuato sarà inferiore al 70%, il prezzo finale potrebbe essere inferiore all’attuale determinato dalla monofase. Questo a patto che l’imprenditore trasformi questa differenza in competitività (minor prezzo per ottenere più vendite) e non subito in guadagno, mantenendo i prezzi uguali a quelli attuali. Bartolucci a pag. 8

In primavera il testo coordinato

a pag.2

spazio riservato all’indirizzo


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