Anno XXIV - n.10 - 1,50 euro
B usinessEurope “Reform to perform”
ANIS al tavolo che conta
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 11 Marzo 2016
S torie Pensioni, il peso Bernardi
ricade sui giovani
“Dal rally ho imparato...”
Con l’attuale legge si incassa più di quanto versato Senza riforma l’aliquota potrebbe salire fino al 36% a pag.3
I talia
Riforme per essere (più) performanti. Piccola licenza poetica nella traduzione di “Reform to perform”, il titolo della giornata che Bruxelles ha ospitato il 3 marzo e che ha visto anche la partecipazione di una delegazione dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, composta dal Presidente Stefano Ceccato, dalla vicepresidente Neni Rossini e da Marta Bossi. ANIS, membro già da molti anni di BusinessEurope (la Confindustria europea, attualmente guidata da Emma Marcegaglia), ha seguito con grande attenzione i temi toccati e discussi durante la giornata. “Abbiamo avvertito una comune tensione rispetto al fatto che l’Unione Europea debba stare al passo con i tempi – raccontano Stefano Ceccato e Neni Rossini –. L’UE è un conglomerato di persone e imprese e rappresenta una delle realtà più importanti a livello mondiale ma che, a differenza della Cina e degli USA, si presenta come un’area molto frammentata sia dal punto di vista linguistico (sono presenti 24 idiomi diversi) che di singoli Stati (ad oggi sono 28)”. L’Europa è un gruppo forte, con alcuni solisti importanti ma complessivamente è poco corale. La competizione tra UE ed altri Paesi è stata definita ‘not fair’, ‘non giusta’, in
quanto le condizioni e le regole (si pensi ai salari per i lavoratori o alle norme di sicurezza) sono molto diverse da mercato a mercato. Molto sentita anche la problematica legata al dumping praticato da alcuni paesi su qualche categoria merceologica. Durante il “Reform to perform” si è parlato anche del tema, caldissimo, dell’immigrazione. Dagli interventi dei relatori, proseguono il Presidente e la vicepresidente, “è emerso che attualmente questo rappresenta chiaramente un problema, mentre una corretta gestione dello stesso potrebbe trasformarsi in una opportunità”. Innovazione e competitività Tra gli asset che devono essere sviluppati in Europa, le confindustrie hanno riposto grandi attenzioni sull’innovazione e sulla digitalizzazione. E’ ritenuto fondamentale investire pesantemente sull’istruzione e sulla crescita di quelle che saranno le future generazioni di innovatori ed anche di consumatori. Tra gli elementi di freno invece, le troppe leggi e la burocrazia. Insomma, come a San Marino. “E’ stato come sentire le istanze che l’ANIS porta avanti da tempo – commentano -. Quasi tutti (...) Segue a pag. 2
“San Marino è ottimale per investire”
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I LO
Un tavolo per “leggere” il Paese
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