Anno XXX - n.10 - 1,50 euro
E ditoriale Accoglienza sempre “titanica”
La storia si ripete: cambiano attori e scenario, ma il mondo continua a far la guerra. Se San Marino non può intervenire con le armi (che non ha), può farlo con la sua diplomazia. Ma anche questa è una “battaglia” durissima, come dimostrano i vari tentativi di trovare un accordo per il cessate il fuoco. Tentativi sostenuti ovviamente dalle sanzioni e dalle altre pressioni che gli altri Paesi stanno mettendo in atto contro l’aggressore, ovvero la Russia. Sanzioni che anche San Marino ha deciso di adottare, scegliendo di “non girarsi dall’altra parte” e restare isolata nella sua neutralità. Di fronte alla violazione del diritto e dei valori in cui l’antica Repubblica crede, non si poteva restare impassibili. Questa è la parte difficile, perché la Russia è un Paese amico e perché comunque, anche se pienamente integrati nell’Occidente, San Marino non è né nella UE né nella NATO. Ma non può abbandonare l’Ucraina. Non vuole e non può abbandonare soprattutto i cittadini ucraini. Come non ha abbandonato gli italiani durante i bombardamenti. O altri popoli in fuga dalla guerra. Sono già oltre 200 i profughi ospitati a San Marino e la “macchina della solidarietà” è a pieno regime per dare loro la dignità che meritano. Dall’alloggio alle risorse per le prime necessità, ma anche l’educazione scolastica per i minori e un percorso di inserimento lavorativo per gli adulti. “E’ la faccia bella di San Marino”, ha dichiarato qualcuno. E’ la grandezza della piccola San Marino, aggiungiamo noi. Un Titano in tal senso, a cui la storia dovrà riconoscerne il valore. Ancora una volta, come già fatto tante altre volte in passato. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 18 Marzo 2022
Politiche industriali: ANIS chiede chiarezza
1 Aprile
Rondelli e Mina i nuovi Reggenti
Incontro con il Governo “interlocutorio”: ribaditi i ritardi sulle riforme e l’incoerenza di determinati interventi, che penalizzano lo sviluppo a pag.3
Dall’incontro con il Governo di martedì sera, atteso da quasi sei mesi, non emergono grandi passi in avanti sui temi sollecitati dagli imprenditori ANIS. Soprattutto perché sul tema dell’incontro, le politiche industriali che Governo e maggioranza vogliono portare avanti, “le risposte non sono state esaustive”. Il discorso si allarga quindi alla “mancanza di un piano complessivo”, hanno ribadito gli Industriali sammarinesi, e al ritardo delle riforme. Tutto questo per ribadire che “l’obiettivo è recuperare competitività per il nostro sistema e le nostre imprese”. In un momento, hanno avvertito, di estrema difficoltà già per via della pandemia, aggravato dalla crisi determinata dal conflitto in Ucraina.
E dilizia
Cresce il “movimento” interno
Gas “in cassaforte” Chiuso l’accordo con Enel a meno di 50 euro/Mwh
Bartolucci alle pagg. 6-7
Sulle politiche energetiche si gioca la sfida più urgente, ma anche quella più importante per il futuro. San Marino parte da una condizione svantaggiata, come noto, di completa o quasi sudditanza dal mercato esterno per quanto riguarda gli energetici e dovrà costruire interventi per calmierare gli aumenti delle tariffe (oltre a quanto già fatto). Nel frattempo deve premunirsi anche per l’approvvigionamento degli stessi. Ed è su questo che arriva una buona notizia, annunciata dal Segretario di Stato Lonfernini, ovvero la chiusura di un accordo con Enel per la fornitura di gas ad un prezzo base di meno di 50 euro/Mwh per i prossimi sei anni. “Ora”, ha ribadito insieme al collega agli Esteri, Beccari, “avanti con il resto, anche a livello di infrastrutture”. Servizio a pag. 6
a pag.4
C onsumi
Carburanti: prezzi e contromosse
a pag.8
spazio riservato all’indirizzo