Anno XXIII - n.11 - 1,50 euro
E ditoriale Avanti con riforme, Ue e IGC
Le riforme che arrancano e l’ipotesi – davvero deleteria – che l’introduzione del sistema IVA (o a essere più precisi, l’Imposta Generale sui Consumi) possa slittare oltre la data prefissata del 1 gennaio 2016, sono segnali ben precisi di una carenza programmatica da parte del governo rispetto alle reali necessità del Paese. Specie se si è fatta una precisa scelta di campo: mercoledì scorso difatti è iniziato ufficialmente a Bruxelles il negoziato per la definizione dell’Accordo di Associazione con l’Unione europea, che sarà suddiviso in una prima parte più istituzionale – molto importante per la rilevanza politica in quanto tratterà l’identità del Paese - e una seconda in cui verranno discusse le “quattro libertà fondamentali”, ovvero la libera circolazione delle merci, dei capitali, delle persone e della prestazione dei servizi. Il rilancio del Paese passa anche attraverso l’UE. Una delle chiavi di accesso all’Europa è senza dubbio l’IVA, che permetterà a San Marino di parlare la stessa lingua degli altri Stati. Non rispettare la data del 1 gennaio 2016 potrebbe avere ripercussioni davvero dannose per le imprese del territorio. Il ritardo atavico delle riforme e una miopia sulla programmazione del futuro del Paese ci preoccupa non poco, e non solo in chiave europea. Se in un’ottica di visione UE sarà fondamentale esser pronti e partire in pole position – quindi in linea con quanto richiesto – e non dalle ultime file (l’accordo interessa da vicino le attività economiche, in particolare per quelle che vendono sui mercati internazionali i loro prodotti), internamente persistono ancora molti punti critici. In primis (...) Segue a pag. 2
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 20 Marzo 2015
Imprese: ora serve una SMaC aziendale
I mprese
Grafik art: dove le idee si stampano
La proposta di ANIS al tavolo di lavoro per la nuova scontistica: sarà a fasce dal 2 al 10% e verrà decisa dal singolo operatore a pag.5
B anche
Guidi (ABS): “Far ripartire il sistema”
alle pagg.6-7
L atte
“Occorre dare una risposta positiva alla richiesta delle imprese i poter avere la Smac aziendale”. Questa la proposta di Anis al tavolo di lavoro per la nuova scontistica convocato dalla Segreteria alle Finanze, a cui ha partecipato anche Unas, mentre per protesta hanno disertato l’incontro Osla, Usc e Usot. La novità più interessante è l’introduzione di 5 fasce di sconto da un minimo del 2% ad un massimo del 10% su scelta dell’esercente, indipendentemente dalla categoria merceologica di appartenenza. Inoltre per promuovere il circuito scontistica, verrà prodotta una APP che consentirà al consumatore di visionare in base alla propria posizione geografica (geolocalizzazione) i negozi aderenti alla Smac scontistica presenti nelle vicinanze. Bartolucci a pag. 3
Centrale: soluzione interna
a pag.9
spazio riservato all’indirizzo