Anno XXIX - n.11 - 1,50 euro
E ditoriale Il mondo si vaccina, ma studia altro
Dall’altisonante “il Covid è come la guerra mondiale” dei primi roboanti annunci, oggi siamo alla fase del “il Covid ha cambiato il mondo”. Il paragone con la guerra, a parte purtroppo il numero di morti, non regge: anche perché per molte persone l’unica vera “battaglia” era arrivare a riempire le giornate chiusi in casa, non certo fronteggiare invasori o combattere in terra straniera. L’unico vero paragone, in chiave però ottimistica, è quello della fase “post bellica”, perché con l’avvento dei vaccini soprattutto, il mondo sembra prepararsi ad una rinascita epocale, pari se non maggiore dell’impatto della pandemia stessa. Al di là della complessa macchina dei piani vaccinali e dei ritardi (inaccettabili) della produzione e della logistica, infatti, tutti i Paesi stanno lavorando ad altro. La fase delle vaccinazioni, del resto, è già “passato” per l’economia: il vaccino c’è, cambia poco (cinico ma è così) se si arriverà all’immunità della popolazione a giugno, settembre o gennaio. Ci si arriverà certamente. E dopo? Ecco, questa è la domanda che si fanno tutti e che dovrebbe farsi anche San Marino: quando la pandemia sarà finita, cosa resterà e cosa succederà? Quale economia avremo? A queste domande occorre dare risposta oggi, per non farsi trovare impreparati. Lo sanno bene in Europa, dove i “maggiorenti” dell’Unione - e finalmente, con Draghi, c’è anche l’Italia tra questi - studiano tali risposte. Qualcuno ha già messo in campo piani di rilancio, altri lo stanno facendo. San Marino a cosa sta lavorando? Qual è il piano di rilancio? Le risorse (prestate, ndr) ci sono: ora spendetele! Anzi, investitele. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 26 Marzo 2021
L’Import/Export vale oltre 4 miliardi di euro
C ovid
Nuova spinta allo Smart Working
Interscambio in crescita dal 2013, ma frenato dai ritardi per accordo con l’UE e IVA. Effetti positivi attesi dall’imminente fattura elettronica a pag.3
E conomia
Imprese e lavoratori in calo
a pag.5
R isorse
L’interscambio commerciale di San Marino vale oltre 4 miliardi di euro, con la bilancia che pende decisamente dalla parte delle esportazioni (2,4 miliardi contro 1,8 miliardi di importazioni), a conferma dell’anima “produttiva” del Paese. I dati del 2019 parlano di un’espansione importante sui mercati internazionali: “Le esportazioni hanno segnato un aumento nominale pari al +5,3 per cento, mentre per le importazioni l’aumento è stato del +1,2 per cento (+1,9% nel 2018)”, spiegano gli esperti dell’UPECEDS nella Relazione Economica Statistica che accompagnava l’ultima Legge di Bilancio. Una crescita che, però, sconta ancora “ostacoli” e vincoli legati ai ritardi con cui il sistema ha quotidianamente a che fare: accordo con l’UE, IVA e fattura elettronica. Bartolucci alle pagg. 6-7
San Marino “a rischio” per l’acqua
a pag.10
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