Cui prodest l’affronto di Affronte?
La questione degli energetici è vitale per San Marino e non può essere terreno di scontro, né politico né tantomeno diplomatico tra le istituzioni stesse. Al di là delle - giuste - recriminazioni dei cittadini sugli aumenti tariffari, tutti concentrati in pochi mesi dopo un decennio di tariffe intoccate e intoccabili (e nessuno che ha detto niente), la questione riguarda soprattutto il tessuto economico, quello che poi genera lavoro per i sammarinesi, dandogli la possibilità di pagarle, quelle utenze domestiche. Ed è sulla competitività, per non dire la sussistenza stessa, delle imprese sammarinesi che tutti, Governo, Istituzioni (e quindi anche l’Autorità per l’energia), politica e parti economiche e sociali dovrebbero fare squadra, perché San Marino ha un problema grande come il Monte Titano: non ha gas, non ha acqua e produce pochissima energia elettrica. Il piano strategico per l’energia, a cui stanno lavorando gli esperti incaricati dal Governo, è di fatto una priorità e non serve aumentare le difficoltà generando confusione con screzi, “incidenti” o altro tra le stesse istituzioni. Anzi, certe decisioni andrebbero prese quasi d’accordo, pur nel rispetto dei ruoli. Anche perché se l’Autorità delibera delle tariffe e il Governo poi deve intervenire sulle stesse per Decreto, a che serve l’Autorità, a maggior ragione in un regime di monopolio dove l’unico operatore è di fatto statale? Il meccanismo va verificato, non c’è dubbio. Nel frattempo, però, passa il tempo e si continua a focalizzarsi sulle tariffe, dimenticandosi che sono tariffe basate su materie prime che San Marino continua - senza alternative - ad importare.
Daniele Bartolucci
Tariffe energetiche: si cambia ancora
Scoppia il “caso tariffe”, con l’Autorità per l’energia che annuncia un cambiamento a partire dal 1° aprile e il Governo che, oltre a non saperne nulla ufficialmente, aveva già deciso di non prorogare i due Decreti per calmierare le tariffe, ma quelle attuali. Un incidente diplomatico, almeno così pare, che il Segretario competente, Teodoro Lonfernini non esplicita, ma si limita a commentare così: “Non ho le delibere in mano quindi non posso fare valutazioni sui contenuti. Di certo è una risposta in ritardo all’esigenza che avevamo manifestato di temepstività rispetto ai mutamenti dei mercati. L’Autorità”, aggiunge con sarcasmo, “dovrebbe vigilare, non fare annunci di questo tipo”.
Bartolucci a pag. 7
UE, ok sugli appalti
Trattativa quasi chiusa anche su trasporti e professioni
L’ultimo round negoziale tra San Marino e Commissione europea ha visto la trattativa in corso avanzare di diversi passi, alcuni fondamentali. Come l’allegato sugli appalti, che poteva rappresentare un problema per San Marino, ma che invece è stato sostanzialmente chiuso, anche se la locuzione corretta è “provvisoriamente”. Lo stesso si può dire dei trasporti, su cui manca davvero poco per raggiungere un’intesa di massima, così come sul riconoscimento e l’operatività delle professioni, altro tema spinoso. Nel frattempo proseguono gli incontri pubblici per spiegare alla cittadinanza non solo i termini dell’Accordo, ma anche le possibilità e le opportunità che darebbe ai sammarinesi, a partire dalla mobilità, con il superamento degli attuali svantaggi.
Servizi a pag. 2
spazio riservato all’indirizzo a pag.6 a pag.4 a pag.3 Colombini: fatturato a 300 milioni Società, chi le amministra quanto paga? I mprese C ontributi L’indagine: il “sogno” è il trilocale C asa
Editoriale
L’Autorità: “Anche il gas sarà indicizzato”. Lonfernini: “Decisione in ritardo e non condivisa. Dovrebbero vigilare, non fare gli annunci”
Anno XXXI - n.11 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 24 Marzo 2023
A Bruxelles sono proseguiti i negoziati con la Commissione europea per rispettare l’ambiziosa road map condivisa a livello politico circa gli impegni tesi a raggiungere, entro l’anno, un accordo politico sull’Accordo di associazione tra San Marino e l’Unione europea. A Palazzo Charlemagne la discussione negoziale si è incentrata su allegati dal profilo prettamente tecnico, consolidando il lavoro effettuato negli anni precedenti e integrandolo laddove necessario in considerazione degli sviluppi nel frattempo intervenuti nel diritto dell’UE. È il caso, ad esempio, dell’Allegato II relativo degli standard tecnici, le regolamentazioni, le certificazioni, nonché di quello concernente ambiente e clima (Allegato XX). Le parti hanno raggiunto un’intesa circa le iniziative da programmare per chiudere provvisoriamente entrambi gli allegati. Anche nel caso dei trasporti su strada, la delegazione sammarinese ha argomentato a favore di talune specificità della Repubblica che, secondo la Commissione europea, non sono così impattanti da minacciare l’omogeneità del mercato europeo dei trasporti. Le parti auspicano di poter procedere alla chiusura provvisoria dell’allegato nel corso di un prossimo incontro negoziale. È stata inoltre la prima volta che, a livello bilaterale, le par-
Appalti, raggiunta l’intesa Trasporti e professioni, quasi
La trattativa con l’UE per l’Accordo di Associazione compie ulteriori passi in avanti
ti negoziali hanno affrontato il tema del riconoscimento delle qualifiche professionali. Il confronto ha consentito di esaminare e di chiarire i principali adempimenti di natura amministrativa richiesti al Paese derivanti dalla pertinente disciplina europea, nonché di concordare i successivi passi da compiere per procedere alla rapida soluzione degli aspetti ancora
da sciogliere. In materia di appalti, il dibattito circa alcuni aspetti potenzialmente sensibili per San Marino era in corso da diversi mesi. A seguito di intensi approfondimenti condotti e dei conseguenti chiarimenti forniti da entrambe le parti, si è finalmente raggiunto l’obiettivo –fortemente auspicato da entrambi - di chiudere provvisoriamente l’allegato. AC
Nel quadro del ciclo di incontri pubblici organizzati dalla Società Unione Mutuo Soccorso e dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, in collaborazione con il CRRI dell’Università di San Marino, si è tenuto ieri sera, presso la Sala Montelupo di Domagnano, il terzo incontro concernente la libera circolazione delle persone, una delle quattro libertà fondamentali su cui regge il mercato interno.
Il Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari, nel suo intervento, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa, tesa a diffondere tra la popolazione maggiore consapevolezza e conoscenza del diritto dell’Unione europea, alla luce del percorso in atto in Repubblica per addivenire a un Accordo di Associazione con la stessa Unione; Beccari ha puntualizzato altresì alcuni aspetti politici legati ai confronti negoziali con l’Unione europea e alla necessità di considerare la mobilità in senso più ampio, soffermandosi in particolare sulle opportunità che, a livello individuale, potranno
cogliersi nella cornice di un nuovo rapporto con l’Unione europea. L’intervento di Lino Zonzini ha illustrato i principali passaggi storici che hanno segnato l’affermazione della libertà di movimento - uno dei valori su cui poggia l’Unione europea - focalizzandosi sulle trasformazioni introdotte dal legislatore europeo per assicurare il diritto a circolare e soggiornare liberamente nell’Unione europea.
In particolare, sono stati presentati i principi e i diritti su cui si regge questa libertà fondamentale dell’Unione europea e gli atti giuridici di riferimento che figureranno nella base giuridica dell’Accordo di Associazione.
In seguito, sono state approfondite le implicazioni derivanti dall’integrazione del Paese nel mercato unico dei lavoratori e delle persone, con particolare riguardo agli adempimenti richiesti nel processo di adeguamento alle pertinenti disposizioni dell’Unione europea. La presentazione si è poi incentrata sulle positive
ricadute sulla mobilità dei sammarinesi in Europa che, al pari degli altri cittadini europei, potranno godere della libertà di movimento. L’Accordo di associazione potrà infatti consentire di togliere gli attuali svantaggi derivanti dall’essere Stato terzo che gravano sulla mobilità dei cittadini sammarinesi.
Il successivo dibattito ha consentito di gettar luce e meglio precisare, da un punto di vista politico e tecnico, i principali approdi negoziali raggiunti da San Marino durante le più recenti fasi negoziali con la Ue che, perseguendo l’obiettivo di adeguamento del sistema agli standard europei, sono state un’occasione per far presente alla Commissione europea la particolare situazione del Paese, conformemente alla Dichiarazione n. 3 all’articolo 8 del Trattato dell’Unione europea che così recita: “L’Unione terrà conto della situazione particolare dei paesi di piccole dimensioni territoriali che intrattengono con l’Unione specifiche relazioni di prossimità”.
Nel round negoziale dei giorni scorsi diversi allegati sono stati “provvisoriamente chiusi”
Libertà di movimento: per i sammarinesi significa superare gli attuali svantaggi
2 E steri FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
Incontri pubblici
La domanda immobiliare nella Repubblica di San Marino è costituita essenzialmente da giovani coppie o famiglie alla ricerca della prima casa con un budget che oscilla tra 180.000 Euro e 250.000 Euro. La tipologia più richiesta è il trilocale. Così il “cruscotto” del Gruppo Tecnocasa, presente sul Monte Titano con un’agenzia affiliata attiva dal 2002 e continua a crescere con la presenza dal titolare coadiuvato da sette risorse.
Dal punto di vista dell’offerta, sul mercato si trovano molti appartamenti e qualche soluzione semindipendente come bifamiliari o villette a schiera con un valore che va dai 160 ai 250.000 Euro per gli appartamenti e oltre i 250.000 Euro per le soluzioni bifamiliari e a schiera. Da qualche anno sono sempre più disponibili soluzioni indipendenti da ristrutturare completamente come fabbricati rurali e case di campagna anche se di piccole dimensioni.
Le più richieste: Borgo, Domagnano e Serravalle
Le zone più richieste da chi acquista sono sicuramente le più servite, come il castello di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle; un discorso a parte, essendo patrimonio mondiale dell’UNESCO, riguarda il centro storico di San Marino.
“Chi vuole investire nell’im-
Le zone che piacciono di più sono quelle di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle Affitti
e acquisti: il trilocale è la “dimensione” più richiesta
Mercato immobiliare, il “cruscotto” di Tecnocasa: budget tra i 180 e i 250 mila Euro
fa si prediligevano le zone più servite oltre a dovere aspettare a lungo una disponibilità.
Acquistare una casa: i requisiti
Dal 2017 sono entrate in vigore diverse leggi che hanno permesso l’apertura del mercato immobiliare sammarinese all’Italia e al resto del mondo. Sono cinque le possibilità di acquistare casa nella Repubblica di San Marino:
1 - Residenza elettiva: con un investimento su un immobile residenziale di un minimo di 500.000 Euro si può ottenere la residenza sammarinese.
150.000 Euro dopo 2 anni.
3 - Casa Vacanza: si può comprare senza limite di spesa e con un’imposta del 9,5% sul valore del compravenduto, tuttavia in questo caso non si può eleggere qui il domicilio.
4 - Residenza per i frontalieri: E’ ormai possibile, per un Italiano o residente in Italia che lavora a San Marino da almeno 15 anni con un contratto a tempo indeterminato e senza sospensione di lavoro di più di 15 giorni tra un impiego e l’altro di richiedere la residenza in Repubblica. Saranno accettate 20 richieste ogni anno.
mobile - si legge nella notapuò optare per due soluzioni: comprare abitazioni più grandi a costi minori nei castelli secondari come Chiesanuova, Faetano, Montegiardino oppure scegliere i
Il mercato in Italia
castelli più serviti come Serravalle, Borgo Maggiore o Domagnano dove, in caso di vendita, può spuntare prezzi più elevati”. Sul mercato delle locazioni l’aumento della domanda è stato esponenziale e
Soluzioni indipendenti e semindipendenti: nella maggior parte dei casi si tratta di ville
Nel 2022 la tipologia più compravenduta è il trilocale con il 34,4% delle preferenze, a seguire le soluzioni indipendenti e semindipendenti (21,1%), i bilocali (19,4%) e i 4 locali (16,7%). Il trilocale si conferma quindi la tipologia più compravenduta in Italia, mentre al secondo posto le soluzioni indipendenti e semindipendenti eviden -
Direttore responsabile
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Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm
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ziano una lieve contrazione rispetto al 2021, seppur rimanendo sul secondo gradino del podio. Gli anni seguenti all’arrivo del Covid, e in particolare il 2021, hanno visto una forte richiesta di soluzioni indipendenti e semindipendenti, tendenza che sembra affievolirsi nel 2022.
Per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semin-
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dipendenti nella maggior parte dei casi si tratta di ville (50,2%), così distribuite: ville singole (17,1%), ville a schiera (14,9%) e ville bifamiliari, trifamiliari e quadrifamiliari (18,2%). Al secondo posto si piazzano le case indipendenti e semindipendenti con il 44,8% delle scelte, percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti.
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la mancanza di offerta di immobili ha determinato un forte aumento dei canoni di locazione. Chi cerca una soluzione in locazione è ormai disposto a spostarsi su tutto il territorio mentre fino a poco
2 - Residenza economica: Specifica per gli imprenditori che, per avere la residenza in Repubblica, oltre ad un piano occupazionale, devono investire almeno 75.000 Euro in un immobile di tipo residenziale o commerciale; investimento che dovrà essere di
5 - Residenza atipica: questa possibilità di ottenere la residenza è riservata ai cittadini con capitale elevato.
Al momento la domanda di richieste per la residenza atipica per i pensionati è quella più importante.
Alessandro Carli
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
3 I mmobiliare FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
La duplice riforma delle pensioni prima e quella del mercato del lavoro dopo, come noto, avevano creato qualche “confusione” nell’evidenziare al meglio quanto e come gli amministratori delle società dovessero regolarizzare la loro posizione contributiva, ma anche i successivi Decreti di coordinamentoprevisti fin dall’inizio - non avevano chiarito definitivamente la situazione, tanto che sono occorsi ulteriori approfondimenti ed emendamenti per arrivare alla sintesi finale. Ma non alla soddisfazione di tutte le parti, visto che l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili ha alzato le barricate e non sembra intenzionato ad abbassarle nemmeno dopo gli aggiustamenti in sede di ratifica. Aggiustamenti che, comunque, ora rendono il quadro molto più chiaro (vedi tabella), e che, come spiega il Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini, assolve all’indirizzo iniziale, ovvero quello di andare a regolarizzare al meglio situazioni finora un po’ opache, soprattutto per le società senza dipendenti, senza contare che alcune modifiche andavano fatte anche per allinearsi alle dinamiche europee.
“Sul tema soci, amministratori e società senza dipendenti”, commenta Lonfernini, “si è scritto tanto, troppo e molto spesso o a sproposito o utilizzando i numeri e le informazioni in maniera parziale, ai fini, purtroppo ci viene da pensare, di strumentalizzare anche politicamente la questione oppure di portare il ragionamento in difesa di alcuni interessi particolari, senza troppo pensare al sistema in maniera complessiva”.
Partendo dal confronto con la normativa italiana, spiega Lonfernini, “non volendo strutturare in maniera così rigida il nostro sistema, sulla base di questi principi riconosciuti a livello internazionale ed a seguito dei tanti mesi di lavoro e confronti con categorie e sindacati, abbiamo cercato di modellare il nostro ordinamento, difendendo almeno un concetto di base, ovvero che un amministratore/socio “sovrano/di maggioranza”, se vuole essere considerato lavoratore subordinato, non possa inquadrarsi (essendo lui stesso il datore di lavoro) ad un livello pari o inferiore a quello dei suoi sottoposti. Come detto, questa scelta è un adattamento a dei concetti giuridici riconosciuti a livello internazionale che, invece, vietano la sovrapposizione datore di lavoro/lavoratore. Principi
L avoro
Lonfernini (Lavoro): “Non si creano nuovi costi per le aziende, si fa ordine”
Amministratori e Soci: ecco quanto verseranno
Riforme e modifiche, con annesse polemiche, ora il quadro è chiaro
CONTRIBUZIONE DELL’AMMINISTRATORE/SOCIO NEL CICLO PRODUTTIVO SITUAZIONE PRE RIFORMA**
Tipologie
Possibilità/note: unica soluzione
AMMINISTRATORE nel ciclo produttivo obbligo assunzione 5° livello + gestione separata
Contributi complessivi* (parteacaricodeldatoredilavoro elavoratoreessendolostesso soggetto)
13.212 €
esistere tra una società e il suo amministratore o socio “sovrano/di maggioranza”.
SOCIO SOVRANO (non amministratore)
nel ciclo produttivo nessun livello minimo (esempio 2° livello)
SITUAZIONE POST RIFORMA
Tipologia Possibilità/note: 2 opzioni
a) contratto collaborazione amministratore operativo Ha copertura sanitaria (malattia lunga, infortuni, maternità)
b) assunzione*
AMMINISTRATORE e SOCIO SOVRANO (almeno 50% quote)
9.511 €
Contributi complessivi* (parte a carico del datore di lavoro e lavoratore essendo lo stesso soggetto)
9.100 €
7° livello se sopra i 10 dipendenti o dipendenti sino al 6° livello + getsione separata 16.135 € 6° livello se ha meno di 9 dipendenti inquadrati sino al 5° livello + gestione separata
€ 5° livello - se ha meno di 9 dipendenti inquadrati sino al 4° livello + gestione separata
€
CONTRIBUZIONE DELL’AMMINISTRATORE NELLE SOCIETA’ SENZA DIPENDENTI Tipologie SITUAZIONE PRE RIFORMA** SITUAZIONE POST RIFORMA
9.100 €
SOCIETA' SENZA DIPENDENTI Amministratore con una iscrizione (no pensionato)
5.600 €
Non poteva rientrare nel ciclo operativo e non aveva accesso a copertura socio sanitaria (malattia lunga/infortuni/ maternità)
7.420 €
Può rientrare nel ciclo operativo e ha accesso a copertura socio sanitaria (malattia lunga/infortuni/maternità). Possibilità di richiedere deroga qualora si dimostri che non esiste un ciclo operativo/ produttivo o che l’amministratore non se ne occupa
7.420 €
Con questo intervento, inoltre, si è risolta la storica ed annosa problematica dell’Amministratore ordinario che non poteva rientrare nel ciclo produttivo/operativo aziendale e che rischiava, quindi, sanzioni o contenziosi. Come dimostreremo con le tabelle che seguiranno, chi opterà per l’amministratore operativo non sosterrà più costi rispetto alla situazione previgente (obbligo di assunzione al 5° livello), infatti, a livello contributivo, il contratto di collaborazione per amministratore operativo/socio costa meno di un’assunzione al 2° livello e garantisce, al pari dei lavoratori autonomi, malattia lunga, infortuni sul lavoro e maternità. Vero”, ammette il Segretario al Lavoro, “le società di capitali senza dipendenti (948 dato aggiornato a gennaio 2023) avranno qualche costo in più, ma si corregge la distorsione dell’esistenza di società che creavano fatturato senza nessun tipo di apporto da parte di nonché la concorrenza sleale verso quelle imprese individuali che, a parità di condizione (ovvero senza dipendenti –1124 unità a gennaio 2023), pagavano maggiori contributi per poter lavorare in pieno rispetto delle norme sul lavoro. Anche in questo caso, fissata la regola generale, è stata definita la possibilità di richiedere deroghe a questo principio, qualora si dimostri che l’attività operativa dell’azienda sia in pratica inesistente, oppure non venga svolta dall’amministratore, ma da altri soggetti esterni. Altrimenti, queste società, pagando 3500 euro in più all’anno di contributi, per la quasi totalità rimborsabili una volta raggiunta l’età pensionistica, potranno operare in libertà e nelrispetto della legge, senza più rischiare contenziosi in materia di lavoro”.
IMPRESA INDIVIDUALE (imprenditori)
semplici e basici che, riteniamo, dovrebbero essere condivisi da tutti, proprio per rispettare almeno un minimo
Non ha obbligo dipendenti, rischia in proprio, non ha accesso a copertura socio sanitaria (malattia lunga/infortuni/ maternità)
Non ha obbligo dipendenti, rischia in proprio, non ha accesso a copertura socio sanitaria (malattia lunga/infortuni/ maternità)
ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing.Fonte:SegreteriadiStatoalLavoro *CCNLIndustriaminimoterritorialecon4scattianzianità **Aggiornata con aliquote e minimi in vigore dal 1/1/2023
di coerenza nell’organizzazione gerarchica dei rapporti di lavoro. Per evitare però di aggravare i costi delle azien-
de, è stata ideata un’alternativa: il contratto di collaborazione per amministratore o socio, una tipologia di rap-
porto di lavoro nuova, più snella, flessibile e meno gravosa, molto più confacente al rapporto di lavoro che può
“I dati sovra esposti”, chiosa definitivamente il Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini, “dimostrano inequivocabilmente che le nuove norme (lavoro e pensioni) non creano in nessun modo nuovi costi alle aziende, ma anzi, garantiscono una serie di opzioni e possibilità, creando un maggior ordine e coerenza alle modalità e ai rapporti di lavoro, anche rispetto a norme di livello internazionale. Invitiamo pertanto a valutare questa Legge in maniera equa, complessiva, non strumentale, senza una strenua difesa di interessi di parte”.
Daniele Bartolucci
14.524
13.212
4 FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
“BAC si racconta” è la nuova iniziativa ideata dal Gruppo BAC per comunicare con cittadini, famiglie e imprese, attraverso la voce delle persone che ogni giorno, con le loro competenze e professionalità nelle varie attività del gruppo, trasmettono all’esterno i valori che in oltre cento anni sono stati fondamento e stimolo per Banca Agricola Commerciale. “Fiducia, responsabilità e competenza, valori che”, spiega il Vice Direttore Generale, Marco Castronovo, “ci accompagnano ancora oggi e ci guidano nel proporre sempre nuovi ed efficaci servizi sul mercato. Con la consapevolezza e la forza date da una storia ultracentenaria, vorremmo far comprendere al meglio le nostre attività, invitando i lettori in un percorso che toccherà una ad una le società del Gruppo BAC, raccontando non solo i servizi oggi disponibili, ma anche le scelte che li hanno determinati e soprattutto la strategia da cui tutte dipendono, ovvero la centralità del cliente, delle sue esigenze e delle sue aspettative”.
Oltre a Banca Agricola Commerciale, nata come banca d’affari privata e indipendente nel 1920 per iniziativa di un gruppo di imprenditori sammarinesi, oggi fanno parte del Gruppo BAC anche BAC Life, BAC Investments SG SpA, BAC Trustee SpA e San Marino Finanza e Previdenza Srl. “Con oltre 110 collaboratori”, sottolinea il Vice Direttore Generale Castronovo, “mettiamo a disposizione sia il know how proprio di una banca così antica e sempre protagonista nel sistema sammarinese, sia una expertise estremamente variegata e continuamente rinnovata –io stesso sono arrivato nel novembre del 2021 dopo oltre vent’anni in gruppi di primaria importanza come Banca Intesa e BNP Paribas - sul mercato di riferimento e in specifici settori che ci permettono un approccio e una visione davvero a 360 gradi, dalla gestione del credito e del risparmio fino all’assicurativo, ora anche nel ramo danni, all’ambito dei trust e a quello dell’immobiliare. Nel tempo, la gamma di prodotti e servizi è stata infatti ampliata e, laddove necessario, sono state costituite le società più idonee alla gestione degli stessi, così come sono stati fatti investimenti sulle persone”, spiega Castronovo, “ed è ciò che continueremo a fare, acquisendo nuovi strumenti e nuove iniziative in linea con le dinamiche più evolute dei
Parte “BAC si racconta”: per far conoscere servizi, prodotti e strategie del Gruppo
non potevamo esimerci né dal portare a termine, ancora una volta, le operazioni sistemiche a cui siamo stati chiamati, né venir meno al nostro ruolo nella società, facendo mancare il necessario sostegno a famiglie e imprese. Anzi, proprio in funzione di quei valori che abbiamo sempre portato avanti, abbiamo deciso di continuare a erogare prestiti a tasso fisso nonostante il rialzo dei tassi di interesse consigliasse di imporre solo il variabile. Allo stesso tempo, per ridurre l’impatto dei rincari energetici, abbiamo predisposto per le utenze domestiche delle linee di credito a interessi zero”.
mercati, grazie anche al confronto con esperti di alto livello, come per il progetto
Villa BAC Forum, con l’obiettivo di posizionarci al meglio anche nel fintech e soprattutto nell’ambito ESG”. Su quest’ultimo aspetto, sempre più forte e impattante all’interno dei piani strategici delle imprese e in particolar modo delle banche, il Gruppo BAC si è già mosso da tempo per offrire un’assistenza puntuale verso la propria
clientela, ma anche con azioni rivolte al suo interno. “Per privati e imprese, sempre più interessati a investimenti green e in particolare sulle rinnovabili”, spiega il Vice Direttore Generale, “abbiamo creato prodotti ad hoc per finanziare i loro progetti, ma abbiamo approntato una serie di interventi anche sulle nostre strutture e all’interno delle stesse, al fine di ridurre l’impatto ambientale della nostra attività. Ad esempio, a parziale riduzione dei consumi elettrici abbiamo dotato la sede principale di pannelli fotovoltaici ed abbiamo spento le insegne luminose dalla mezzanotte alle 6 di mattina, abbiamo già installato le colonnine di acqua microfiltrata, aderendo quindi alla campagna plastic free, azioni che si aggiungeranno ai monitoraggi continui che stiamo effettuando da tempo e grazie ai quali abbiamo già individuato diverse aree che non avevano bisogno di essere illuminate e nelle quali sono stati disattivati i rispettivi punti luce”.
L’attenzione verso certe tematiche, del resto, è attualissima: “Tutto il mondo si sta muovendo in questa direzione e per il Gruppo BAC è un
punto di merito essersi mosso in anticipo e con la giusta consapevolezza. La stessa che ci ha guidati nell’affrontare le criticità determinate dalla pandemia e poi dalla crisi determinata dal conflitto in Ucraina, in particolare sui rincari energetici. Al di là dell’opportuna revisione degli obiettivi che ci eravamo dati prima di tutto questo,
Ma l’attenzione al cliente, come detto, non è riferita solo alle esigenze eccezionali, bensì anche e soprattutto al servizio offerto: “Nel corso del 2022”, spiega Castronovo, “abbiamo avviato una grande campagna di customer satisfaction, chiedendo a tutti i clienti di valutare i nostri servizi in base ai criteri Net Promoter Score-NPS (es. quanto consiglieresti questo prodotto a un parente/amico?) elaborati da, Satisfactory srl azienda leader del settore che annovera tra i suoi clienti e partner alcune delle impre-
se più importanti e diverse multinazionali in Italia. La raccolta dati, che avviene attraverso i totem digitali nelle nostre sedi e online sul nostro sito web, ha evidenziato un punteggio molto positivo di 4,6 su un massimo di 5, da cui comunque emergevano anche margini di miglioramento. L’analisi finale è stata sottoposta quindi al nostro Consiglio di Amministrazione, il quale ha individuato le azioni conseguenti che abbiamo già iniziato a mettere a terra, in particolare sulle tempistiche d’attesa e la dematerializzazione dei documenti da firmare. In parallelo, anticipando anche alcune di queste evidenze, abbiamo aumentato la disponibilità dei servizi con le aree self e soprattutto attivato una nuova modalità di assistenza dedicata per tutti i clienti, che possono fare affidamento su un unico referente, riducendo quindi tempi di risposta e anche di spostamenti perché molte attività si possono fare ora online o telefonicamente. La campagna continuerà anche nel 2023”, annuncia Castronovo, “e siamo certi di poter andare a migliorare ancora più approfonditamente i nostri servizi e prodotti”.
ESG, l’Unione Europea si muove con la nuova Corporate Sustainability Reporting Directive
Un nuovo passo verso la costruzione di un quadro normativo europeo in materia di responsabilità sociale e ambientale delle imprese è rappresentato dalla Direttiva (Ue) 2022/2464 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD-Corporate Sustainability Reporting Directive), entrata in vigore lo scorso 5 gennaio. L’obiettivo è quello di promuovere la transizione verso un sistema economico sostenibile,
partendo – questo il punto fondamentale – dall’estensione degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità, già previsti con la Direttiva 2013/34/Ue, a tutte le grandi imprese, nonché agli emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati comprese quindi le Pmi, con la sola eccezione delle microimprese. Interessante notare che ora anche le imprese costituite in Paesi terzi saranno vincolate al Sustainability Report, a condizione che svolgano
una parte significativa della loro attività nell’Unione, ovvero almeno una produzione di ricavi netti superiori a 150 milioni di euro. C’è comunque un “transitorio”, perché l’applicazione delle misure attuative della CSRD da parte degli Stati membri sarà scaglionata in base alle dimensioni: si partirà dagli esercizi che inizieranno dal 1 gennaio 2024 per le grandi imprese che superino i 500 dipendenti, per concludere con le Pmi quotate, per gli esercizi che inizieranno dal 1 gennaio 2026.
“Vogliamo essere un punto di riferimento in ambito ESG, verso l’esterno e verso l’interno: sono già diversi gli interventi di riduzione dei consumi di plastica e di energia”
F ocus
di Daniele Bartolucci
Il Vice Direttore Generale, Marco Castronovo: “Una visione e un’offerta davvero a 360 gradi”
“Valori e persone: è così che mettiamo al centro il cliente”
5 B anche FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
Dopo gli ottimi risultati del 2021, Colombini Groupo ha chiuso anche il 2022 con una performance fortmente positiva: il fatturato ha raggiunto i 300 milioni di euro, in aumento dell’11% rispetto ai 270 milioni di euro del 2021 nonostante l’attuale contesto economico e una dinamica del mercato caratterizzata, soprattutto nel secondo semestre dell’anno, da maggiori costi dell’energia, dall’incremento dei prezzi delle materie prime e da forti ritardi nella supply chain.
I risultati del 2022 confermano la validità del percorso strategico intrapreso e consentono al Gruppo di continuare in maniera ambiziosa verso gli obiettivi delineati dal Consiglio di Amministrazione, come commenta il Presidente Emanuel Colombini: “Il nostro percorso di sviluppo prosegue così come avevamo pianificato. Grazie alla solidità industriale e finanziaria che ci caratterizza possiamo affrontare il 2023 con serenità cogliendo le opportunità offerte dal mercato. La nostra strategia prevede lo sviluppo dell’integrazione tra Design e Tecnologia, per fornire strumenti di progettazione sempre più forti alla nostra rete vendita, un percorso di crescita sia organica che per aggregazioni di aziende del mobile e design con cui realizzare importanti sinergie. Vogliamo diventare un vero e proprio polo a matrice familiare nel settore dell’arredo, l’unico in Italia, sia in termini dimensionali che di ampiezza dell’offerta, creando un’eccellenza nel nostro territorio”.
“Il 2022”, gli fa eco Giovanni Battista Vacchi, Amministratore Delegato del Gruppo Colombini, “è stato un anno di grandi soddisfazioni e traguardi raggiunti grazie a scelte strategiche che hanno messo in primo piano innovazione, dialogo con la rete di vendita e attenzione ai consumatori. Abbiamo spazio per crescere ancora con tutti i nostri brand in Italia e all’estero, dove stiamo investendo per conquistare nuove quote di mercato. Abbiamo grandi stimoli che ci spingono a fare sempre meglio in un contesto globale particolarmente competitivo dove, per riuscire ad anticipare i trend di mercato, è indispensabile pianificare con continuità investimenti in sviluppo prodotti, innovazione tecnologica, strumenti a supporto della rete di vendita e grande attenzione ai clienti, con un approccio sempre più orientato alla sostenibilità”.
Investimenti per 25 milioni di euro per incrementare capacità produttiva e sviluppo prodotti
Colombini Group, il fatturato a quota 300 milioni di euro
La crescita del 2022 vale il +11%, concretizzando il percorso di sviluppo pianificato
arredi per circa 500 appartamenti a Milano e la fornitura di oltre 500 cucine in Cina, a Canton, Beijing e Shangai, a cui si aggiungeranno altre 1.100 cucine nel 2023.
Colombini Casa ha implementato la propria strategia di sviluppo con 60 nuovi private label e 70 progetti gallery raggiungendo i 4.500 rivenditori in Italia.
M otori
Gli investimenti
Nel 2022 il Gruppo Colombini ha investito circa 25 milioni di euro per l’ampliamento e il miglioramento della capacità produttiva delle proprie aziende e per le attività
Il Presidente Emanuel Colombini:
drive to store. Forte presidio pubblicitario anche sui canali stampa, tv e digitali a livello nazionale, supporto ai dealer a livello locale con investimenti e iniziative dedicate, attraverso l’utilizzo di Salesforce, leader mondiale nelle soluzioni di CRM, che consente una gestione ottimizzata dei dealer e dei consumatori finali in ambito sales e marketing.
settore dell’arredo”
di sviluppo dei prodotti anche grazie ad un complesso sistema di Intelligenza Artificiale. L’AI, introdotta nell’ultimo biennio per rendere sempre più efficiente una produzione già altamente automatizzata, è stata estesa ad altre aree aziendali con l’obiettivo di ridurre il time to market dei prodotti con un approccio sempre più orientato alla sostenibilità. Sono stati inoltre effettuati investimenti per lo sviluppo della rete distributiva e per il potenziamento ulteriore delle attività omnichannel di
Nell’anno è proseguito a pieno ritmo il piano di formazione del network di Gruppo attraverso la Colombini Academy, la scuola interna dedicata alla realizzazione di percorsi di eccellenza per la formazione e l’aggiornamento del personale e dei partner commerciali che nel 2022 ha realizzato circa 7.000 ore di formazione online, in presenza e con top partner meeting che hanno coinvolto circa 400 partner italiani e internazionali.
I risultati raccolti
dai singoli brand In particolare, con riferimento ai singoli brand del Gruppo, nel 2022 Febal Casa ha aperto 40 nuovi store raggiungendo i 170 punti vendita monomarca in Italia e all’estero. L’obiettivo è arrivare a 300 punti vendita entro la fine del 2025.
Colombini Group Contract, la struttura specializzata nella progettazione e realizza-
zione di soluzioni chiavi in mano in ambito residenziale, hôtellerie e uffici ha avviato importanti progetti, tra cui la partnership siglata con AbitareIn per la realizzazione di
Bontempi Casa, presente in 800 negozi in Italia e in 400 all’estero, nel 2022 ha avviato il progetto “Bontempi Space”, relativo all’opening di spazi dedicati all’esposizione dei propri prodotti all’interno di importanti negozi multimarca. Sono già attivi 12 Bontempi Space che arriveranno a 50 entro il 2023. In occasione della 61esima edizione del Salone del Mobile. Milano, infine, Bontempi Casa inaugurerà il primo flagship store a Milano in via F. Turati n.6. DB
Vista la richiesta della Scuderia San Marino, in occasione dello svolgimento della manifestazione “22° Rally Bianco Azzurro”, con osservanza delle prescrizioni della Polizia Civile, da venerdì 31 marzo 2023 dalle ore 24.00 alle ore 24.00 di domenica 2 aprile 2023 resteranno chiusi al traffico veicolare e alla sosta diversi tratti stradali della Repubblica di San Marino.
I percorsi alternativi, riporta l’ordinanza n. 32/2023, saranno debitamente segnalati.
“Vogliamo diventare un vero e proprio polo a matrice familiare nel
Il 22esimo Rally Bianco Azzurro FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023 I mprese
di Daniele Bartolucci
Il 31 marzo scadranno i due Decreti predisposti dal Governo per calmierare i prezzi di luce e gas per imprese e famiglie, ma dal 1° aprile non si tornerà alle tariffe regolari (ovvero quelle deliberate dall’Autorità per l’energia a novembre 2022), bensì a nuove tariffe che la stessa Autorità ha deciso di istituire in questi giorni. Ad annunciarlo è stato il Presidente dell’Autorità stessa, Marco Affronte, con una breve intervista a RTV in cui ha spiegato anche il cambiamento principale, ovvero l’indicizzazione di entrambe le tariffe, quindi non solo quella dell’energia elettrica (oggi legata al PUN italiano), ma anche quella del gas. Inoltre –altra novità – nei prossimi mesi, “dopo l’estate”, verrà predisposta una doppia tariffa a cui l’utente potrà scegliere se indicizzata oppure fissa.
Una mossa quasi a sorpresa, si potrebbe dire, tanto che lo stesso Governo sembra non ne sapesse nulla, avendo anche convocato un tavolo con le categorie per i primi giorni di aprile proprio sul tema delle tariffe, ma soprattutto che sorprende il Segretario direttamente interessato, ovvero quello al Lavoro con delega all’AASS (l’azienda che, in base alla procedura, deve richiedere le modifiche all’Autorità), Teodoro Lon-
Tariffe energia, si cambia Anche il gas sarà “variabile”
L’annuncio dell’Autorità sorprende anche il Governo, Lonfernini: “Decisione
Nell’alveo degli eventi relativi al 50° anno dall’entrata in vigore dell’IVA e, parallelamente, ai 50 anni dagli accordi sull’interscambio fra Italia e San Marino, Agenzia per lo Sviluppo Economico - Camera di Commercio di San Marino e Commercialista Telematico organizzano un incontro sul percorso che ha portato a disciplinare l’IVA, l’imposta italiana,
fernini. “Non ho la delibera in mano per poterla commentare né per fare le valutazioni in merito”, spiega, “quando avrò gli elementi a disposizione, potrò eventualmente esprimere una
posizione in merito. Al di là dei contenuti, qualche considerazione si può comunque fare: la delibera annunciata dal Presidente Affronte arriva comunque in ritardo rispetto alle richieste dell’A-
zienda dei Servizi avanzate ormai mesi fa e anche all’appello che io stesso insieme a tutto il Governo le avevamo fatto, ovvero di rispondere tempestivamente alle mutate esigenze della collettività e
alle mutate dinamiche dei mercati, che stavano evidenziando un calo dei prezzi degli energetici e ancora oggi stanno scendendo. Inoltre”, avverte Lonfernini, “l’Autorità non credo abbia tra le sue prerogative quelle di fare interviste e annunci, ma sono certo che ha il compito di vigilare il mercato interno, ma a differenza di quella italiana o di un altro Paese dove gli operatori sono decine se non centinaia, qui ne abbiamo solo uno, AASS, che opera in regime di monopolio ed è una società interamente di proprietà dello Stato, quindi non credo sia così complicato controllare e agire in tempi consoni. Qui si è andato invece oltre ogni tempo massimo, dando inoltre una risposta, mi riferisco all’indicizzazione del gas, in linea con l’ormai vecchia richiesta di AASS a cui invece si era risposto che occorrevano ulte-
riori approfondimenti. A questo punto gli approfondimenti dovremo farli anche noi, come Governo, perché nel frattempo come noto siamo dovuti intervenire con due Decreti per calmierare le tariffe che erano state deliberate e che non erano state modificate come richiesto all’abbassarsi dei prezzi di mercato. Abbiamo annunciato che tali Decreti non verranno prorogati, ma facendo conto sulle tariffe che conosciamo. Ora dovremo rifare i conti con quelle che l’Autorità ci presenterà”. La sensazione, anche se diplomaticamente Lonfernini non lo esplicita, è che questo sia l’ennesimo “incidente” tra Autorità, Governo e AASS: un incidente che rischia di creare ancora più confusione in una partita, quella dell’approvvigionamento energetico, estremamente delicata per tutto il sistema sammarinese.
e monofase, l’imposta sulle importazioni sammarinese. Il webinar, dal titolo “Gli accordi di interscambio tra Italia e San Marino compiono 50 anni” si terrà mercoledì 29 marzo dalle 15 alle 17.
I relatori sranno Renato Portale, Mario Spera, Raffaele Rizzardi e Giampaolo Giuliani. L’introduzione verrà svolta da Denis Cec-
chetti – Direttore Generale Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio di San Marino. L’iscrizione al webinar è gratuita fino alle ore 11.00 del 29 marzo sul sito www. commercialistatelematico. com. Si sottolinea che è stato richiesto l’accreditamento all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
“Gli accordi di interscambio tra Italia e San Marino compiono 50 anni”: webinar gratuito
A SE-CC
Le modifiche scatteranno in concomitanza della scadenza dei due Decreti “calmieranti”
tardiva”
7 FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023 E nergetici
Nasce la carta aziendale “301 business credit”
Verrà emessa da BAC, BSM, CARISP e sarà gestita da BKN301
BKN301 lancia 301 business credit, la carta di credito progettata per soddisfare le esigenze dei professionisti e delle imprese Una carta di credito dedicata alle aziende emessa dalle banche BAC, BSM e CARISP, ideale per i viaggi d’affari, acquisto di beni e servizi sia nei negozi fisici che sulle piattaforme ecommerce, in totale sicurezza. Nasce così 301 business credit, la carta aziendale gestita da BKN301 per conto della banca emittente sul circuito Mastercard. Con questa carta si ha inoltre la possibilità di monitorare i pagamenti tramite l’app mobile BKN301 e il portale web, e gestire il plafond in modo pratico e semplice. Consente inoltre di effettuare pagamenti online e nei negozi di tutto il mondo grazie ai milioni di esercizi convenzionati con Mastercard, di prelevare contanti presso gli ATM abilitati, a
San Marino, in Italia e nel mondo e pagare i rifornimenti di carburante e i pedaggi autostradali.
La carta è funzionante sia su POS fisico sia con prelievi da ATM presso gli esercenti abilitati al circuito internazionale Mastercard, assicurando la massima copertura. Il funzionamento su POS fisico/ ATM è di tipo Chip & Pin, con la transazione richiesta tramite lettura del chip e autorizzata tramite la digitazione del pin. Per un’ulteriore flessibilità, nei terminali abi-
litati, sarà possibile utilizzare anche la modalità contactless, per effettuare pagamenti di importi ridotti in modo veloce e pratico, tramite inserimento PIN per qualsiasi altra somma. Grazie alla tecnologia 3DS costantemente aggiornata, la carta prepagata 301 business credit è la scelta sicura per gli acquisti online. Con l’autenticazione SCA (Strong Customer Authentication) solo l’utente associato potrà avere accesso ai fondi della carta e nessuno altro potrà utilizzar-
Aggiornamento statistiche del settore finanziario
Su richiesta della Banca Centrale della Repubblica di San Marino (CBSM), il Dipartimento di Statistica (STA) del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha condotto una missione di assistenza tecnica (TA) a distanza dal 28 marzo al 15 aprile 2022 con riguardo alla compilazione degli indicatori di solidità finanziaria (FSIs) e alle statistiche monetarie e finanziarie (MFS).
erenza con la metodologia della 2019 FSIs Guide e del MFSMCG. Di seguito sono elencate le principali riclassificazioni dei dati contenuti nelle statistiche del settore finanziario.
la senza il suo esplicito consenso. Disponibile anche il servizio SMS Alert (Avviso utilizzo carta) che invia un SMS di avviso al numero di cellulare indicato al momento della sottoscrizione del contratto.
Ottenere 301 business credit è semplice e veloce: il cliente potrà rivolgersi alla propria banca, Banca Agricola Commerciale, Banca di San Marino e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che procederà con la richiesta.
La missione TA ha confermato che i dati di origine per la compilazione di FSIs e MFS sono sostanzialmente coerenti con la Guida alla compilazione degli indicatori di solidità finanziaria del 2019 (2019 FSIs Guide) e il Manuale e la Guida alla compilazione delle statistiche monetarie e finanziarie del 2016 (MFSMCG).
Sono stati altresì aggiornati i metadata FSIs e le IFS country note che accompagnano la pubblicazione delle statistiche FSI e MFS sui siti internet del FMI.
A seguito della missione tecnica, gli indicatori FSIs e i dati MFS sono stati rivisti per assicurare la co-
C GIA di Mestre
Da giugno 2015 i certificati di deposito sono riclassificati nell’aggregato Broad Money, in precedenza erano classificati tra i titoli di debito esclusi dal Broad Money; i depositi delle banche in regime di sospensione dei pagamenti sono esclusi dall’aggregato Broad Money.
Da settembre 2016 il tasso di interesse sui depositi è calcolato come tasso di interesse medio ponderato sui depositi con durata prestabilita (nuove operazioni) con riguardo al settore delle famiglie e delle società non finanziarie; il tasso di interesse sui prestiti è calcolato come tasso di interesse medio ponderato sui prestiti (nuove operazioni) con riguardo al settore delle famiglie e delle società non finanziarie. Sono esclusi i prestiti rotativi, gli scoperti di conto corrente e i crediti da carte di credito a saldo e revolving.
Fondi europei: entro il 31 dicembre l’Italia rischia di perdere circa 20 miliardi di euro
Dei 64,8 miliardi di euro di fondi europei di coesione messi a disposizione dell’Italia nel periodo 20142020, di cui 17 di cofinanziamento nazionale, la spesa complessiva certificata da Bruxelles al 31 dicembre scorso è stata di 35 miliardi, pari al 54 per cento dell’ammontare totale che include anche la quota che gli italiani hanno dovuto sostenere. Pertanto, entro il 31 dicembre 2023, data di scadenza di attuazione di questo settennato, l’Italia deve spendere i restanti 29,8 miliardi (pari al 46 per cento della quota totale), di cui 10 sono di cofinanziamento nazionale. “Se non riusciremo a centrare questo obbiettivo, la quota di fondi UE non utilizzatati andrà persa. Insomma, è a rischio una buona parte dei 19,8 miliardi che Bruxelles ci ha messo a disposizione
da almeno nove anni”. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. “Le ragioni di questa difficoltà nell’ utilizzare i soldi europei è nota da tempo. Scontiamo, innanzitutto, una grossa difficoltà di adattamento della nostra Pubblica amministrazione alle procedure imposte dall’UE. Dopodichè, la nostra macchina pubblica presenta livelli di qualità dei servizi resi ai cittadini e alle imprese molto modesti e una efficienza che può contare ancora su ampi margini di miglioramento. Il personale, soprattutto dell’area tecnica, ha retribuzioni basse e, spesso, risulta, anche per questa ragione, poco motivato. Specificità che caratterizzano, in particolar modo, i dipendenti pubblici delle regioni e degli enti locali del Mezzogiorno. Va comunque segnalato che dei 19,9 mi-
liardi di euro di risorse europee che dobbiamo ‘mettere a terra’ entro la fine di quest’anno, 15,3 sono in capo allo Stato centrale (Progetti PON, FESR e FSE) e 4,6 alle regioni”. Insomma, sarebbe sbagliato “prendersela” solo con le amministrazioni periferiche; la necessità di investire nel personale pubblico riguarda, purtroppo, tutti i livelli. “Come era prevedibile - ricorda la CGIA - sono a rischio anche i fondi del PNRR. In attesa della presentazione del nuovo stato di avanzamento da parte di Italia Domani, secondo la Nota di aggiornamento al DEF (Nadef), presentata il 27 settembre scorso, entro il 31 dicembre 2022 dovremmo aver speso 20,5 miliardi di euro, praticamente la metà dei 41,4 miliardi previsti inizialmente dal DEF”.
“Progettata per soddisfare le esigenze dei professionisti e delle imprese”
B CSM 8 FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
I mprese
Nel
“Maratona” assembleare per il contratto Industria
In programma 200 incontri per far votare tutti i lavoratori del settore
Procedono a ritmo serrato le assemblee referendarie sui posti di lavoro per far votare e quindi validare - dandogli efficacia erga omnes - il nuovo Testo Unico del settore Industria, siglato tra ANIS e le tre sigle sindacali nei mesi scorsi.
I sindacati parlano apertamente di “una vera e propria maratona di circa 200 appuntamenti per estendere gli aumenti e le tutele contrattuali a tutti i lavoratori del settore industria. Si tratta di un passaggio previsto dalla legge della Rappresentatività (59/2016), che impegnerà le organizzazioni sindacali fino a primavera inoltrata”.
“Questa capillare consultazione referendaria è indispensabile”, spiegano congiuntamente i segretari delle Federazioni Industria, Agostino D’Antonio (CSdL), Paride Neri (CDLS) Enrico Biordi (USL), “per veder riconosciuta l’efficacia erga omnes al contratto collettivo del settore industriale sottoscritto il 7 dicembre del 2022 dalle tre organizzazioni sindacali e l’Associazione Industria”. Sono circa 10.000 i dipendenti delle aziende che aderiscono al contratto collettivo del settore industriale.
“Il loro voto è importante –sottolineano i tre segretari delle Federazione Industria – perché potranno estendere i medesimi diritti economici e normativi a tutti i lavoratori del settore. L’efficacia erga omnes costituisce infatti un vero e proprio vincolo che obbliga tutte le aziende di un determinato settore ad applicare il relativo contratto collettivo, a prescindere dal fatto che le stesse siano iscritte o meno all’associazione datoriale che lo ha firmato”.
In caso di prevalenza del si, quindi, le aziende che non avranno ancora erogato gli aumenti stabiliti fin dallo scorso aprile (3% da gennaio 2022 e 2,4% da gennaio 2023), dovranno obbligatoriamente corrispondere gli interi arretrati e adeguare le relative tabelle retributive. “La posta in gioco è altissima”, affermano Agostino D’Antonio,
Paride Neri, Enrico Biodi, “perché la difesa del principio dell’erga omnes è un baluardo imprescindibile nella tutela dei diritti di ciascun
lavoratore del comparto e non lasciare così indietro nessuno. Per questo”, si appellano infine i sindacalisti in una nota inviata ai gioir-
nali, “chiediamo a tutti i lavoratori, operai ed impiegati, di partecipare alle assemblee referendarie convocate sui posti di lavoro”.
Si sblocca il Contratto
Commercio: c’è l’aumento Si rasserena il clima tra le parti datoriali e sindacali riunite finalmente al tavolo del con-
tratto del settore Commercio per siglare un accordo, dopo mesi di scontri - compreso un referendum specifico oltre a quello generale - e comunicati al vetriolo che si sono rimbalzati sui giornali e sui social da ambo le parti. La trattativa è quindi rientrata negli ultimi giorni nell’alveo del dialogo e della buona volontà, come dimostra la firma del contratto avvenuta mercoledì all’insegna del “giusto compromesso” tra gli interessi delle due parti. Perché, come ha ricordato anche Monica Bollini (OSLA) “avvenuto in un periodo difficile per tutti, incluse le imprese, su cui ricade esclusivamente il costo del lavoro”. “Siamo tutti sulla stessa barca”, ha aggiunto Marina Urbinati (USC), “le imprese esistono perché esistono i lavoratori, e viceversa”. E in questo caso si parla di oltre 3000 lavoratori occupati nel settore, ai quali anche i sindacati avevano necessità di dare una risposta, dopo che il contratto era scaduto da anni e non era mai più stato rinnovato. Ora invece c’è l’accordo sulla parte economica ed è migliorativo rispetto alle iniziali proposte sul tavolo (che ricordiamo erano del 4,5%): “Il contratto”, ha spiegato il Segretario della FUCS-CSdL Stéphane Colombari, “prevede infatti un aumento del 5,5% sul triennio 2022-2024”. “Una risposta importante per i lavoratori, un primo passo e un buon risultato” aggiunge il Segretario Servizi e Commercio USL, Marco Santolini. Il contratto scade comunque già a dicembre del 2024, per cui la trattativa dovrà essere ripresa a breve. “Purtroppo questi sono i tempi”, ha spiegato infatti a RTV il Segretario Federservizi Cdls Nicola Canti. “La normativa prevede che almeno sei mesi prima della scadenza vada riaperta la trattativa per il rinnovo. Tra l’altro occorre mettere in campo le iniziative per la tornata referendaria che dovrà sancire l’efficacia erga omnes. Oggi abbiamo infatti siglato il testo unico ma la parola fine spetta ai lavoratori”.
frattempo si sblocca il Commercio: aumento del 5,5% nel triennio 22-24
9 FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023
Lavoro 9
Inaugurato nel 2020, il “Progetto Scuole: San Marino Plastic Free” è uno dei primi passi concreti verso l’eliminazione della plastica monouso che la Repubblica di San Marino ha messo in atto. Tutti gli studenti delle scuole sammarinesi possono usufruire di colonnine erogatrici d’acqua grazie al lavoro congiunto di Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Azienda Autonoma di Stato per i Servizi e Lavori Pubblici, Dipartimento Prevenzione ISS, Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile, Associazione Studentesca Sammarinese e Fridays For Future SM.
I dati del 2023
Sono disponibili i dati dell’utilizzo degli ultimi due mesi degli erogatori dislocati nelle scuole, dati che confermano l’apprezzamento del progetto da parte degli studenti e che, di riflesso (calcolando una bottiglietta ogni mezzo litro), rendono perfettamente l’idea di quanta plastica sia stata risparmiata. I tre erogatori della Scuola media di Serravalle hanno erogato complessivamente 1.451 litri d’acqua, i 4 installati alla Scuola media di Fonte dell’Ovo hanno erogato 9.218 litri d’acqua.
Sono sei gli erogatori installati alla Scuole Superiori che in totale hanno erogato 7.474 litri d’acqua. I due erogatori dell’Università degli Studi installati nella sede del centro storico sono stati utilizzati per un totale di 1.530 litri mentre quello dell’Università degli Studi della sede WTC ha erogato un totale di 2.511 litri d’acqua.
In soli due mesi sono stati erogati complessivamente 22.184 litri d’acqua per un risparmio di 44.368 bottigliette da 0,5 litri risparmiate.
Unitamente al valore di tale iniziativa per l’ambiente si consideri anche l’importanza di promuovere nei giovani studenti quanto fondamentale sia bere regolarmente acqua per il benessere e la salute.
Le dichiarazioni
Stefano Canti (Segretario di Stato del Territorio della Repubblica di San Marino): “La manutenzione degli erogatori è curata dal Servizio Tecnologico dell’Azienda dei Lavori Pubblici e prevede la pulizia e la sanificazione periodica di filtri e tubazioni al fine di garantire l’erogazione di acqua con parametri definiti dalla legge per le acque potabili destinata al consumo umano. Parallelamente il Laboratorio di Sanità Pubblica del Dipartimento Prevenzione ISS esegue periodici pre-
La scuola “boccia” le bottiglie di plastica
In soli due mesi erogati complessivamente 22.184 litri d’acqua
lievi di campioni d’acqua al fine di verificare il rispetto di tali parametri. Questo per garantire la massima sicurezza degli utenti che usufru-
iscono del servizio. Un considerevole sforzo per la pubblica amministrazione volto alla riduzione dei rifiuti di plastica. Ricordo inoltre che è
entrato in vigore l’articolo di Legge del Codice Ambientale che prevede il divieto di commercializzazione e distribuzione di prodotti in
plastica monouso. Tutti gli esercenti di attività di somministrazione di cibi e bevande e i distributori automatici sul territorio della Re-
pubblica, sono tenuti a distribuire contenitori per alimenti, posate, piatti, bicchieri, palette e cannucce monouso, in materiale compostabile, in luogo di quelle in plastica”.
Legambiente
Per aiutare il Pianeta e contrastare la crisi climatica Governo e cittadini possono fare davvero la differenza agendo in maniera concreta. Contro la siccità sono dieci le azioni da mettere in pratica, secondo Legambiente, per migliorare la gestione della risorsa idrica in città.
1 - Approvare in tutti i Comuni Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua.
2 - Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici.
3 - Infrastrutture e tetti verdi, vantaggiosi per la cattura e il trattamento dell’acqua piovana, l’ombreggiamento, la mitigazione dell’effetto isola di calore.
4 - Riuso, recupero e riciclo per riutilizzare e usare le diverse fonti d’acqua con un trattamento che corrisponda all’uso, garantendo una qualità adatta allo scopo di utilizzo e la gestione integrata delle risorse idriche.
5 - Ammodernamento della rete idrica per evitare le perdite di rete e gli sprechi.
6 - Efficientare la depurazione delle acque reflue urbane, per il loro completo riutilizzo in settori strategici, come l’agricoltura, sia sostenendo gli ambiziosi obiettivi previsti dalla revisione della Direttiva sul trattamento delle acque di scarico urbane che superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 185/2003) rispetto al riutilizzo delle acque reflue così come previsto dal regolamento UE 741/2020.
7 - Innovazione tecnologica da utilizzare per numerosi scopi, dal monitoraggio delle risorse al tracciamento delle perdite di rete.
8 - Rifornire i corpi idrici e i loro ecosistemi, scaricando solo quello che può essere assorbito dall’ambiente naturale, riducendo gli apporti idrici e garantendone la qualità.
9 - Modularità dei sistemi, garantendo opzioni multiple di risorse, trattamento, stoccaggio, convogliamento, migliorando i livelli di servizio e la resilienza dei sistemi idrici urbani.
10 - Essere preparati agli eventi estremi, coinvolgendo i cittadini nella gestione sostenibile delle risorse idriche urbane e nella sensibilizzazione alla comprensione dei rischi e opportunità.
Alessandro Carli
Tutti gli studenti della Repubblica possono usufruire delle “colonnine”
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L’impianto Enerlight srl tra i migliori in Italia
Selezionato nei primi tre per il concorso JinkoSolar DG Awards 2022
JinkoSolar, uno dei produttori di moduli fotovoltaici più grandi e innovativi al mondo, ha deciso di premiare i progetti fotovoltaici più importanti del segmento della generazione distribuita nel settore solare in Italia realizzati con moduli JinkoSolar durante l’anno 2022, istituendo un concorso speciale a cui potevano partecipare gli installatori che utilizzano le loro tecnologie. Tra questi c’è anche la sammarinese Enerlight srl, che, come annuncia il titolare, Manuel Gasperoni, ha superato la selezione preliminare della giuria di esperti di JinkoSolar: “Hanno inserito un nostro progetto trai i 3 più belli ed innovativi, pubblicandolo sul loro sito affinché tutti gli utenti possano votarlo. C’è tempo fino al 26 marzo, poi scopriremo chi avrà vinto. Ma già questo riconoscimento ci rende particolarmente orgo-
I talia
gliosi”, commenta con soddisfazione Gasperoni, “a conferma che la passione e l’impegno che mettiamo in quello che facciamo ripaga sempre ed è quello che ci fa andare avanti ogni giorno”.
Il progetto presentato “Il progetto che abbiamo candidato quest’anno”, spiega Manuel Gasperoni, “è un impianto civile in località Ponte Santa Maria Maddalena a Novafeltria (RN) consistente
Rifiuti in plastica, Ecopolietilene raddoppia:
nel 2022
Sono oltre 30 mila le tonnellate di rifiuti plastici gestiti nel 2022 da Ecopolietilene. Il consorzio per la raccolta dei beni in polietilene l’anno scorso ha raddoppiato i volumi rispetto al 2021, confermandosi tra i principali attori di una filiera green per un particolare, ma soprattutto prezioso polimero quale è il polietilene.
“Prosegue il cammino di consolidamento del consorzio - osserva il direttore generale di Ecopolietilene, Giancarlo Dezio - nel solco di profonda attenzione verso le imprese che, nel rispetto del principio EPR, la responsabilità estesa del produttore, sono chiamate a farsi carico della gestione dei rifiuti che i loro prodotti generano. Prosegue anche nel segno di una grande attenzione all’ambiente: Ecopolietilene l’anno scorso si è fatto promotore di una
serie di progetti e iniziative finalizzate non solamente a incrementare e migliorare la raccolta dei rifiuti da beni in polietilene, ma anche a verificare nuovi utilizzi della materia prima seconda ottenuta dai processi di riciclo”.
Sotto il profilo dei numeri, Ecopolietilene nel 2022 ha aumentato del 25% le aziende consorziate: tra fabbricanti, importatori, brand owner e distributori, sono 147 le realtà che fanno riferimento al consorzio.
Le 30.198 tonnellate di rifiuti da beni in polietilene gestite in collaborazione con Ecolight Servizi rappresentano un importante passo in avanti. Nel suo secondo anno di attività Ecopolietilene ha incrementato del 117% le quantità gestite, arrivando a effettuare oltre 8.500 missioni in tutta Italia. “Il
61% della raccolta ha interessato beni in polietilene flessibili, ovvero rifiuti quali sacchi per la raccolta di rifiuti e i film di copertura e pacciamatura utilizzati in agricoltura e allevamento; il restante 39% è rappresentato dai beni rigidi come, ad esempio, tubi, reti e cassette usati in edilizia, ma anche sedie e tavoli, casalinghi e oggetti usati nei ristoranti e nella ristorazione collettiva”, spiega il direttore generale di Ecopolietilene Giancarlo Dezio. “Il sistema di tracciabilità messo in atto dal nostro sistema autonomo - conclude - ci consente di affermare che tutte le 30 mila tonnellate sono state avviate a recupero attraverso gli impianti convenzionati, restituendo così nuova vita a un materiale che è prezioso per la sua caratteristica di essere interamente riciclabile”.
in 6 impianti di case a schiera, realizzati per sostenere e incrementare l’autoconsumo per le proprie abitazioni. Si tratta di uno dei tanti impianti che abbiamo realizzato in Italia, oltre a quelli a San Ma-
rino, in un mercato che ancora si dimostra molto interessante”, aggiunge il titolare di Enerlight srl, “anche se in questa fase stiamo assistendo letteralmente ad un boom di richieste dalle imprese, sia industriali sia, in particolare, le attività commerciali come negozi, ristoranti, uffici e alberghi. Attività che probabilmente hanno sentito più forte l’impatto dei rincari energetici nell’ultimo periodo”.
Il concorso
I JinkoSolar DG Awards 2022
Italia mirano a mettere in evidenza i progetti fotovoltaici più importanti del segmento della generazione distribuita nel settore solare in Italia realizzati con moduli JinkoSolar durante l’anno 2022. Qualsiasi progetto fotovoltaico con moduli JinkoSolar è ammissibile, a partire da un minimo di 3 kW. In base a 3 categorie di progetti (progetto fotovol-
taico industriale/commerciale, progetto fotovoltaico residenziale e progetto fotovoltaico sostenibile/CSR) i progetti di maggiore impatto riceveranno il premio speciale per categoria corrispondente. I “Criteri di valutazione” sono diversi e molto specifici: si va dalla “Valutazione tecnica” (validazione di tutte le componenti del progetto fotovoltaico, verifica del modello Jinko Solar utilizzato, verifica della data di messa in funzione e delle dimensioni del progetto) alla “Sicurezza” (Conformità dell’impianto agli standard di sicurezza del Paese), ai “Vantaggi tecnici e ambientali” (Benefici tecnologici, Benefici ambientali e caratteristiche socialmente rilevanti), fino ai “Benefici economici” (Vantaggi economici per l’utente). I vincitori saranno annunciati online il 31 marzo.
Daniele Bartolucci
oltre 30 mila tonnellate gestite
Manuel Gasperoni: “Un riconoscimento all’impegno e alla passione”
11 G reen economy FIXING - Anno XXXI - n.11 - Venerdì 24 Marzo 2023