Editoriale
Un passo indietro o vera crisi?
La partita del DES era ed è tutta interna alla maggioranza, questo era chiaro fin dall’inizio. Ma quanto inciderà nel futuro dell’alleanza di Governo non è facile capirlo, anche se le premesse per una crisi ci sono tutte. C’è l’opacità di un’operazione che, pur intervenendo su un tasto dolente del sistema sammarinese (la mancanza di investimenti consistenti nel turismo ricettivo e in particolare nel settore luxury), è apparsa fin dall’inizio come “eterodiretta”, con tanto di nome e cognome del miliardario di turno interessato a rendere San Marino un luogo favoloso. C’è la perdita di consenso elettorale (e non solo) palesata dalla protesta dei sindacati. C’è lo sfilacciamento interno alla stessa maggioranza, con uno dei soci di peso (RETE) che ha preso le distanze da questa operazione e di altri che magari non l’hanno esplicitato pubblicamente. Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti e il passo indietro formalizzato in Commissione è un segnale importante, qualunque fosse il messaggio. Distensione o apertura della crisi? Nei prossimi giorni si vedranno i risultati di questa mossa, anche se già qualche “vittima” c’è stata, perché in Commissione si sono fermati anche i provvedimenti sulle società benefit e soprattutto la Legge sul Consumo (che tra le altre cose è voluta dai sindacati, gli stessi che erano in piazza a protestare).
Con diverse riforme già in agenda, il roll over del debito in scadenza e la trattativa per l’Accordo UE in corso, servirà un grande sforzo - anche di responsabilità - per riportare il clima al giusto livello di serenità e non bloccare il Paese proprio in questi mesi cruciali per il suo futuro.
Daniele Bartolucci
“DEStoppato”: sospeso il progetto della discordia
Sit-in dei sindacati e dubbi interni, la maggioranza costretta a rinviare l’idea del Distretto Economico Speciale. Sindacati in piazza: “Vittoria”
Il DES si arena in Commissione, dove è giunto per la discussione mercoledì 5 aprile in un “clima non sereno”. Non solo perché c’erano i sindacati fuori da Palazzo Pubblico a protestare (e che legittimamente esultano per questo stop), ma anche perché all’interno della stessa maggioranza non c’era la necessaria compattezza. Del resto era stato l’annuncio del mancato appoggio da parte di RETE a far presagire qualche mal di pancia, a cui non si è voluto dare sfogo in Commissione, soprassedendo alla discussione degli emendamenti. Tutto rimandato, sia perché c’è una “mole di emendamenti” da verificare, ma anche perché sono ancora necessari ulteriori confronti sul progetto stesso.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Le nuove bollette
Ricalendarizzazione e taglio del 30% sui consumi stimati
Le bollette del gas verranno riemesse a partire da maggio e ricalendarizzate fino alla fine dell’anno, e saranno ricalcolate con un taglio netto del 30% per la componente di consumi presunti, che aveva fatto schizzare i conti verso l’alto e anche le proteste. Di fatto, però, resteranno comunque più alte dell’anno scorso, stante gli aumenti disposti nel corso del 2022 e ancora in vigore fino a marzo. Da aprile, infatti, le tariffe saranno calcolate indicizzate e bisognerà vedere l’andamento del prezzo del gas per capire quanto e come cambieranno. Nel frattempo il Governo ha preso atto del problema e insieme ad AASS ha chiesto scusa per i disagi, avviando al contempo una verifica puntuale di come siano andate le cose, anche per evitare che il problema si ripeta.
Servizi a pag. 3
spazio riservato all’indirizzo alle pagg.9-11 a pag.8 a pag.2 San Marino nei romanzi italiani CTSM lancia l’Accademia Contadina C ultura T erritorio Autorità ICT, ecco il Regolamento N orme
Anno XXXI - n.13 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 7 Aprile 2023
A distanza di cinque anni –era il 2018 quando il Segretario di Stato Andrea Zafferani aveva spiegato al Congresso di Stato l’importanza dell’introduzione di “una autorità a garanzia nel mercato delle Tlc della Repubblica di San Marino” e aveva illustrato le funzioni di Public NetCo, società al 100% pubblica – è stato pubblicato il Regolamento attuativo che disciplina i servizi pubblici di telecomunicazioni e sancisce la costituzione della società “Public NetCo” e dell’Autorità ICT.
Rimandando il lettore al testo integrale – il Regolamento numero 4 del 2023 è scaricabile dal portale del Consiglio Grande e Generale – approfondiamo alcuni articoli. Per quanto riguarda le società concessorie (art. 9), l’Autorità ICT esamina le richieste avanzate dalle società candidate a offrire servizi di telecomunicazioni, al fine di esprimere un parere per la concessione ad operare. Le richieste dovranno essere corredate da un piano industriale a cinque anni che mostri gli investimenti che la società richiedente intende realizzare nel
Tutte le richieste dovranno essere corredate da un piano industriale
NetCo e Autorità ICT
Ecco il Regolamento
Disciplina i servizi pubblici delle telecomunicazioni di San Marino
sono negoziare tra loro accordi sulle disposizioni tecniche e commerciali relative all’accesso e all’interconnessione.
vati, di accogliere richieste ragionevoli di accesso e autorizzare l’uso di determinati elementi di rete e risorse correlate riferite a servizi sia di rete fisse che di rete mobile, in particolare, qualora verifichi che il rifiuto di concedere l’accesso o la previsione di termini e condizioni non ragionevoli di effetto equivalente ostacolerebbero lo sviluppo di una concorrenza sostenibile sul mercato al dettaglio e sarebbero contrari agli interessi dell’utente finale. Agli operatori può essere imposto, tra l’altro:
territorio della Repubblica in termini di infrastrutture e di occupazione. L’Autorità ICT, sulla base delle dimensioni
del mercato sammarinese e delle indicazioni del piano industriale, valuta la sostenibilità della proposta e i bene-
L’analisi di Enrico Gaudenzi
Per Pierre Bourdieu un alto capitale sociale si traduce in un alto capitale economico
L’avvento del rialzo dei tassi di interesse ha, in pochi mesi, cambiato completamente i paradigmi dell’utilizzo del debito e della valutazione degli investimenti. La liquidità torna ad essere un fattore produttivo pregiato e costoso, da utilizzare con attenzione. Una situazione macroeconomica dinamica con inflazione e tassi di interesse in crescita impongono una gestione finanziaria consapevole, monitorata e orientata al futuro. Competenze aggiornate in finanza sono sempre più strategiche per le aziende di ogni dimensione. Il tema dell’educazione finanziaria in azienda diventa oltre che come da sempre trasversale, anche imprescindibile. Tutti i paesi con una economia capitalistica sono attraversati da profondi cambiamenti
che stanno incidendo a livello politico economico (pandemia, guerra, crisi energetica, inflazione e alto tasso di disoccupazione giovanile) e socio demografico (denatalità, allungamento della vita media, crescita dei grandi adulti over 65) ma anche sul rapporto con il denaro tra le generazioni e nelle generazioni (criptovalute, smaterializzazione moneta). I processi che ne derivano sono finanziarizzazione che indica la penetrazione di concezioni, strategie e dispositivi di natura finanziaria nella vita quotidiana di individui e famiglie e nella gestione delle risorse che questi hanno a disposizione oltre che il processo di sgretolamento di un vecchio sistema di welfare nazionale che caratterizzava le pensioni, l’assistenza sanitaria, la previdenza, e che ora enfatizza la responsabilità di ognuno di costruire la sua pensione, difendere la sua salute, in risposta ad uno shock finanziario. Anche l’azienda si colloca come attore di scelte fondamentali per il futuro e il manager come centrale per dare la giusta direzione. Diventa
fondamentale ad esempio l’analisi degli investimenti e dello studio di come questi inneschino maggiore o minore elasticità di cassa. L’ammortamento porta a una ritenzione di liquidità. L’azienda rinnova i propri beni e contemporaneamente si autofinanzia. Un vettore che “guarda” agli asset può essere quello che molti analisti chiamano “margine di struttura secondario” che indica il rapporto tra capitali permanenti e immobilizzazioni di ogni tipo (ad es. capitale proprio sommato al fondo TFR sommato ai debiti di medio lungo al numeratore e immobilizzazioni al netto dei fondi al denominatore) che ci permette di indagare nel tempo quanto le fonti messe a disposizione nel lungo termine dall’azienda e dai soci siano sufficienti a coprire gli impegni durevoli dell’azienda e quindi se si traducono in un “alto capitale economico”.
Enrico Gaudenzi (ChiefFinancialOfficerper primarieaziendeindustriali ediservizi,giàdocentedi Matematicafinanziariaper l’UniversitàdiBologna)
fici per il mercato e presenta al Congresso di Stato un parere sulla candidatura. La durata della Concessione non potrà essere inferiore a 10 anni al fine di favorire il ritorno degli investimenti fatti. In merito al quadro di riferimento generale per l’accesso e l’interconnessione, l’art. 10 evidenzia che “l’operatore di telecomunicazioni costituito in un altro Stato che richiede l’accesso o l’interconnessione a reti di comunicazione elettronica gestite da operatori sammarinesi autorizzati, ubicate sul territorio sammarinese, non necessita di una concessione per operare a San Marino qualora fornisca un servizio all’ingrosso nei confronti di operatori sammarinesi autorizzati e purché non fornisca servizi all’utenza finale o non gestisca una rete di telecomunicazioni propria”. Gli operatori pos-
Il
L’Autorità ICT può imporre obblighi di trasparenza in relazione all’interconnessione e all’accesso, prescrivendo agli operatori e ai titolari di infrastrutture, siano essi pubblici o privati, di rendere pubbliche determinate informazioni quali, a titolo meramente esemplificativo e/o non esaustivo, descrizioni contabili, specifiche tecniche, caratteristiche della rete, termini e condizioni per la fornitura e per l’uso, comprese eventuali condizioni che limitino l’accesso a servizi e applicazioni o il loro utilizzo, e prezzi. In particolare, l’Autorità ICT può esigere che, quando un operatore è assoggettato a obblighi di non discriminazione (operatore con SPM) o quando la società è di proprietà pubblica, presenti un’offerta di riferimento sufficientemente disaggregata per garantire che gli operatori non debbano pagare per risorse non necessarie ai fini del servizio richiesto e in cui figuri una descrizione delle offerte suddivisa per componenti in funzione delle esigenze del mercato, corredata dei relativi termini, condizioni e prezzi.
L’Autorità ICT può imporre agli operatori pubblici e pri-
Progetti europei
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e il Dipartimento Affari Esteri rendono noto che, a seguito della nuova possibilità per la Repubblica di San Marino di accedere ai bandi Interreg-VI IPA ADRION, il primo bando (call for proposals) relativo alla programmazione 2021-2027 sarà aperto dal 4 aprile al 30 giugno 2023.
Il bando costituisce la prima importante occasione per i soggetti pubblici
a) di concedere agli operatori che lo richiedono un accesso a determinati elementi o risorse di rete, compreso l’accesso agli elementi della rete che non sono attivi o l’accesso disaggregato alla rete locale, anche per consentire la selezione o la preselezione del vettore o l’offerta di rivendita delle linee di contraenti;
b) di negoziare in buona fede con gli operatori che chiedono un accesso;
c) di non revocare l’accesso alle risorse consentito in precedenza;
d) di garantire determinati servizi all’ingrosso necessari affinché terze parti possano formulare offerte;
e) di concedere un accesso alle interfacce tecniche, ai protocolli e ad altre tecnologie indispensabili per l’interoperabilità dei servizi o dei servizi di reti private virtuali;
f) di consentire il “co-siting” e/o la co-ubicazione degli impianti o altre forme di condivisione associata, inclusa ogni possibile forma di “network sharing”;
g) di fornire determinati servizi necessari per garantire agli utenti l’interoperabilità dei servizi da punto a punto, tra cui risorse per servizi di reti intelligenti o servizi di roaming tra operatori di reti mobili.
Alessandro Carli
e privati sammarinesi di poter concorrere all’ideazione e alla realizzazione dei progetti europei, in partenariato con gli altri Paesi eleggibili dell’area adriatico-ionica.
Nelle prossime settimane sarà organizzato a San Marino un Info Day, evento di presentazione dei dettagli tecnici del bando, in occasione del quale, grazie alla collaborazione con gli esperti del Segretariato Congiunto di IPA ADRION,
saranno possibili ulteriori approfondimenti.
Per una descrizione dettagliata degli obiettivi e dei contenuti del bando, delle tipologie di attività possibili, della composizione del partenariato e del budget, dal 4 aprile sarà disponibile il pacchetto completo di documenti sul sito della Segreteria di Stato (https://www.esteri.sm) e sul sito del Programma IPA ADRION (https://www. adrioninterreg.eu/).
programma “Interreg-VI Ipa Adrion” aperto anche alle imprese sammarinesi
2 T elecomunicazioni FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023
di Daniele Bartolucci
Le bollette emesse per i consumi di dicembre 2022 e di gennaio 2023 sono state annullate e verranno rimesse con nuove modalità di calcolo e di calendarizzazione. A illustrare le modalità sono intervenuti direttamente il Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonfernini e il Segretario di Stato Fabio Righi insieme al Direttore Generale dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici Raoul Chiaruzzi.
“Ho tenuto in Congresso di Stato un riferimento su quanto accaduto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica e sui provvedimenti che si è scelto di attivare”, ha spiegato il Segretario di Stato Lonfernini, “ovvero la richiesta tempestiva ad AASS di storno delle fatture finalizzato all’interruzione dei disagi dei cittadini. Il flusso delle riscossioni è stato interrotto lunedì, in maniera veloce, tempestiva e puntuale con il supporto delle banche e senza disagi per i cittadini. Contemporaneamente abbiamo lavorato dal punto di vista tecnico, amministrativo e organizzativo per risolvere il problema e programmare la futura fatturazione”. Inoltre, con l’obiettivo di ridurre al minimo i disagi e difficoltà di liquidità, è stato emesso un decreto delegato che permetterà di rateizzare i pagamenti delle utenze gas naturale (e tecnologico secondario) senza l’applicazione dell’interesse di mora.
Le modalità di riemissione Il Direttore di AASS Raoul Chiaruzzi ha spiegato che la soluzione individuata prevede dunque lo storno delle fatture emesse relative ai consumi di dicembre-gennaio e l’emissione di nuove fatture con abbattimento del 30% dei soli consumi stimati. Questa iniziativa consentirà di abbattere i costi del “consumo stimato” anche in presenza di letture effettive che invece fisseranno in maniera definitiva il consumo derivante dalle letture. I pagamenti già effettuati saranno riportati a cre-
Emesso anche il Decreto Delegato 58/2023 per la rateizzazione senza le indennità di mora
Bollette del gas “ricalcolate” e ricalendarizzate da maggio
Previsto un taglio del 30%, ma solo per i “consumi presunti” da dicembre a marzo
dell’azienda pubblica per 6070 milioni di euro, la cessione è stata decisa in considerazione del forte calo delle quotazioni di mercato che avrebbero portato ad annullare gli effetti benefici e permetterà l’applicazione di tariffe che si prevedono inferiori alle attuali”.
Rateizzazione senza
tà di saldare in anticipo le fatture. Le modalità della dilazione sono quelle definite dal Regolamento in materia di incasso, rateizzazioni, dilazioni e decurtazioni di pagamento delle utenze AASS approvato dal Consiglio di Amministrazione AASS con propria Delibera n.358 emessa nella seduta del 6 dicembre 2022”.
dito sulle fatture di nuova riemissione salva la facoltà dell’utente di chiederne il rimborso. Con la finalità di informare con precisione gli utenti sammarinesi è stato illustrato un cronoprogramma puntuale delle prossime fatturazioni: a maggio 2023 verranno emesse le fatture dei mesi di dicembre-gennaio con l’abbattimento del 30% della “componente presunta dei consumi”; a luglio 2023 verranno emesse le fatture dei mesi di febbraio-marzo con abbattimento del 30% della “componente presunta dei consumi”; nel mese di settembre 2023 verranno emesse le fatture di competenza dei mesi aprile-maggio-giugno; a novembre 2023 verranno emesse le fatture di competenza del trimestre luglioagosto-settembre, in seguito riprenderà la normale emissione delle fatture del gas con cadenza bimestrale.
Il caso: la vendita del contratto finanziario Particolare attenzione il Segretario Lonfernini l’ha ri-
servata al tema del contratto finanziario, contratto di copertura che ha permesso ad AASS di fissare il costo degli approvvigionamenti e, quindi, di applicare aumenti calmierati. La media degli aumenti del 2022 è stata del 49% (primo semestre + 30%, secondo semestre ulteriore +30%) a fronte dell’incremento medio dei costi della materia prima del +170%. La cessione del contratto finanziario è stata decisa in considerazione del forte calo delle quotazioni di mercato che avrebbero portato a ad annullare gli effetti benefici di tale contratto o, anzi, a renderli negativi. Tale cessione, insieme al passaggio alle tariffe indicizzate, permetteranno l’applicazione di tariffe che si prevedono inferiori alle attuali. Un intervento che, chiesto da AASS a novembre e ribadito a gennaio, non ha avuto una risposta tempestiva dall’Autorità Garante, motivo per cui il Governo è intervenuto con il decreto urgente di febbraio che ha bloccato gli ulteriori au-
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menti già programmati. Un ritardo che è costato ad AASS circa 4 milioni di euro. Anche dalla maggioranza, in una nota congiunta di tutti gli alleati di governo, viene ribadito il concetto: “Per quanto riguarda il contratto finanziario per le forniture che ha portato a un risparmio sommato per il bilancio
mora: ecco il Decreto Il Decreto Delegato 31 marzo 2023 n.58 “Misure straordinarie in materia di utenze del servizio gas naturale” prevede che “gli utenti del servizio gas naturale uso civile e gas naturale tecnologico secondario potranno accedere alla rateizzazione delle fatture del gas naturale con competenza dicembre 2022 – maggio 2023”. “Il piano di rateizzazione”, prosegue il testo, “dovrà prevedere il pagamento con rate non superiori a n.6 mesi, fatta salva la facol-
Come annunciato, “a tali piani di dilazione non si applicano le indennità di mora previste dall’articolo 3 del Decreto 15 marzo 1999 n.32, dall’articolo 7 del Decreto Delegato 10 marzo 2008 n.43 e dall’articolo 20 del Regolamento 22 gennaio 2019 n.1 fintanto che tale piano sia rispettato”. Resta inteso che “il mancato pagamento delle rate concordate comporterà l’immediata sospensione del piano di rientro, l’iscrizione a ruolo e l’applicazione dell’indennità di mora”.
BOLLETTE GAS: IL CALENDARIO DELLE NUOVE SCADENZE CONSUMI EMISSIONE BOLLETTA RICALCOLO Dicembre 2022 e Gennaio 2023 Maggio 2023 -30% sui consumi presunti Febbario e Marzo 2023 Luglio 2023 -30% sui consumi presunti Aprile, Maggio e Giugno 2023 Settembre 2023 Luglio, Agosto e Settembre 2023 Novembre 2023 ElaborazionegraficacuradiSanMarinoFixing
3 E nergetici FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023
Un centinaio tra imprenditori e manager si sono confrontati sui temi ESG
Il report di sostenibilità come chiave di crescita
Successo per l’evento di Audi Reggini, Studi Skema e Banca Generali
Transizione verde, economia circolare, riduzione e azzeramento dell’impatto ambientale, sono i nuovi traguardi del sistema produttivo del continente Europa. A certificarlo è un nuovo strumento, che le aziende hanno iniziato a conoscere e che rappresenterà in futuro un punto di valore per tutti i business: il Report di Sostenibilità. L’innovazione di questo strumento è nel fatto che misura e comunica in modo trasparente e accessibile a tutti, la sostenibilità a 360° dell’azienda e, quindi, ne fa aumentare il suo valore.
È questo il tema affrontato il 31 marzo nel pomeriggio di dibattito e confronto, “Ambiente, Società, Governance. Bilancio di sostenibilità obiettivo e opportunità per le imprese”, svoltosi nella show room sammarinese di Audi Reggini. Ad incontrare una platea di 100 imprenditori e manager dei distretti produttivi di Romagna e San Marino e dintorni, sono stati Andrea Favaro, formatore certificato Audi Italia, Andrea Moretti partner Studi Skema e Leandro Bovo area manager di Banca Generali Private.
Star dell’appuntamento i nuovi modelli SUV Audi Q8 e-tron. Non solo un’auto completamente elettrica, ma vera piattaforma tecnologica d’avanguardia che esprime la visione concreta di un do-
mani sostenibile e della nuova corporate identity dell’intera gamma elettrica Audi. Oltre all ultima novità, gli argomenti discussi sono stati il percorso d’innovazione e sostenibilità. La casa dei quat-
Protagonisti della giornata anche i nuovi
SUV Audi
Q8 e-tron
tro anelli ha stabilito una nuova agenda globale di ricerca, sviluppo e commercializzazione di auto. Nel 2025 è previsto l’avvio della produzione degli ultimi modelli con motore endotermico, destinata a chiudersi definitivamente nel 2033. Mentre
Gestione Rifiuti
dal 2026 presenterà esclusivamente modelli elettrici. Invece, Andrea Moretti dello studio di consulenza aziendale riminese Skema, ha descritto lo stato dell’arte della governance ambientale, sociale e aziendale (ESG), e come essa sia la base sui cui poggia la rendicontazione del Report di Sostenibilità. Obbligo UE e nazionale per aziende quotate o emittenti titoli obbligazionari di grandi dimensioni del settore bancario, assicurativo con più di 500 di dipendenti e più di 40 mln di euro di fatturato. Un obbligo esteso dal 2025 anche a imprese con 250 dipendenti. Infine Leandro Bovo, Area Manager Wealth Management di Banca Generali Private, ha evidenziato come Banca Generali sia stata una delle prime realtà bancarie ad essere incluse nell’indice MIB ESG.
Raccolta differenziata: una nuova app per i cittadini di Città, Montegiardino e Faetano
L’ATI Cooperativa Trasforma, in occasione dell’avvio del nuovo servizio dal 3 aprile, ha deciso di promuovere l’utilizzo gratuito di “Junker”, l’app che in oltre 1800 comuni italiani ogni giorno aiuta oltre 2 milioni e mezzo di persone a gestire in modo corretto i propri rifiuti. Per iniziare a usare Junker, basta scaricare l’app sul proprio smartphone (Android, Apple o Huawei). Da
quel momento i cittadini di San Marino Città, Montegiardino e Faetano avranno a disposizione un vero e proprio tutor personale, che li aiuterà a differenziare senza errori. In caso di dubbi, basta inquadrare il codice a barre dell’imballaggio o, se non presente, scattare una foto al prodotto, per sapere in tempo reale di quali materiali è composto e come va con-
ferito. Utilizzando inoltre la geolocalizzazione, sarà utile anche quando ci si sposta per lavoro o vacanza. All’interno della app si trovano anche altri servizi: fra le altre cose si sottolinea il calendario aggiornato di raccolta e i quiz per imparare a differenziare e a ridurre i propri rifiuti. Inoltre sarà anche possibile ricevere messaggi diretti dai gestori del servizio.
I tanti rincari che stanno caratterizzando questo periodo – dalle bollette ai prezzi degli alimenti e dei carburanti, ma non solo – in parte hanno distolto l’attenzione sulla Pasqua, una “data” che tradizionalmente coincide con le famose “pulizie”. Quella di quest’anno, per i motivi che ho poco sopra accennato, si presenta un po’ in controtendenza rispetto al passato: se sino dodici mesi fa accadeva con buona frequenza che le persone regalassero ad amici o parenti le cose che erano state “dismesse” o che portassero nei centri preposti indumenti, biciclette, stereo, scarpe, libri e “tutto quello che non serviva più”, adesso gli stessi “rifiuti” vengono visti in maniera diversa, ovvero come “opportunità economica”. I “rifiuti” degli ambienti domestici e delle imprese – per essere più preciso, solamente alcune tipologie – stanno convergendo verso i mercatini in quanto il trend è quello di cercare di monetizzare il più possibile: insomma, si cerca di “ottimizzare”, anche per cercare di arginare, almeno in parte, l’aumento del costo della vita. Questa crisi dalle variegate facce, in estrema sintesi, ha fatto capire che il rifiuto è una seconda opportunità e che
può far entrare qualche prezioso euro, sempre utile per far fronte alle spese. Ma ci sono anche altre attenzioni che possono essere messe in campo per risparmiare. A partire dalla casa – quindi da una spesa “su misura”, dall’utilizzare gli alimenti avanzati per preparare qualche altro piatto (ricordiamo i “tortini” della nonna, farciti con grande fantasia e con quello che era rimasto in frigo) sino agli abiti o alle bottiglie di plastiche che possono trasformarsi in fioriere –passando per le attività lavorative. Imprese che utilizzano tantissima carta. Il primo suggerimento –nulla di nuovo, gli occhi più attenti la seguente frase, “Non stampare questa mail se non è necessario”, l’hanno letta e riletta tantissime volte – è quello di ascoltare quanto “suggerito. Certo, l’abitudine di leggere su carta è dura da “scardinare” ma quante parole “digitali” leggiamo tutti i giorni sugli smartphone o sui tablet? Se poi davvero si preferisce “leggere” in maniera “materica”, basta riciclare i fogli A4 già usati. Come? Molte stampanti hanno più di un cassetto per il formato A4: basta predisporne uno per la carta già utilizzata (basta mettere i fogli dal verso giusto per evitare sovrap-
posizioni: si corre il rischio di non leggere nulla) e il “risparmio” va in stampa! I fogli già “stampati” poi possono diventare un “block notes” su cui prendere appunti. Anche in questo caso, basta “ribaltarli”, magari “pinzarli” e sono pronti per fare quello che devono fare: accogliere parole, numeri di telefono, indirizzi email, appuntamenti.
Un altro suggerimento è legato ai raccoglitori di fatture e documenti vari. Una volta “digitalizzato” quello che può servire, possono essere recuperati. Per abbattere i “costi gestionali” – i prezzi dei nuovi “libri con anelli” non sono bassi bassi, anzi - basta “ripulirli” dei contenuti e rimetterli “in campo”.
Come? Con alcune etichette, oppure ricoprendoli con carta. Anche già usata, perché no: in fondo, spesso, un “lato” del foglio rimane sempre bianco.
Mirkare Manzi
Rubrica a cura di:
Le “attenzioni” da mettere in campo per risparmiare
T rasforma consiglia “Junker”
4 S ostenibilità FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023
Economia e mercati: il commento di aprile di Denis Manzi, CFA, CIPM
Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?
Dopo il 2008, è forse già alle porte una nuova crisi finanziaria?
“Alziamo i tassi fino a quando qualcosa si rompe!”. Questa frase non è stata pronunciata da nessun banchiere centrale anche se, considerando quanto storicamente quasi sempre accade, potrebbe essere il mantra di un po’ tutti i policy makers delle principali istituzioni monetarie. Le principali banche centrali infatti, sebbene abbiano a disposizione una miriade di dati, analisi, modelli econometrici, spesso navigano al buio o in un mondo complesso come quello in cui viviamo, navigano in un mare che presenta scarsa visibilità all’orizzonte e può passare in poco tempo dall’essere calmo e mite a forza nove. È proprio per questo che, nel contesto di cicli economici classici, le mosse che le banche centrali effettuano sui tassi sono in genere morbide e non troppo brusche. L’obiettivo è quello di gestire il ciclo economico, alzando i tassi quando l’economia mostra segni di surriscaldamento e abbassandoli nel caso contrario, riuscendo così ad avere evidenze circa gli effetti che la politica monetaria ha sia sull’andamento economico che sulla stabilità finanziaria. Purtroppo il ciclo economico che stiamo vivendo, caratterizzato da un’impennata verticale dei livelli inflazionistici, non ha permesso di adottare questo approccio graduale e meticoloso e le banche centrali sono state costrette ad alzare i tassi in maniera repentina (la BCE ha alzato i tassi del 3,5% in un anno e la FED del 4,75%). Rialzi così aggressivi rischiano di causare delle rotture negli ingranaggi del sistema economico e a marzo se ne sono visti gli effetti, con una crisi del settore finanziario reminiscente di quanto accaduto tre lustri fa, con tuttavia diverse differenze, in primis il fatto che nel 2008 vi erano problemi molto seri di qualità degli attivi e di scarsa capitalizzazione del settore bancario, che invece allo stato attuale non figurano. I problemi attuali sono più legati alla liquidità – esacerbato dalla velocità con cui oggi è possibile movimentare le disponibilità finanziarie
Grafico tasso: rendimento del titolo governativo USA a 2 anni nell’ultimo anno. Fonte: elaborazione BSM su dati Bloomberg (dati al 29/3/2023)
ElaborazioneBSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari
detenute presso un istituto di credito - e potenziali problemi derivanti dal mismatching temporale tra attivi e passivi dei bilanci, situazioni pertanto meno letali per il sistema nel suo complesso.
Il settore bancario
Durante la seconda settimana di marzo, la Silicon Valley Bank, la 16° banca per grandezza degli USA con 209 miliardi di USD di attivi e banca di riferimento per tutto il mondo delle startup e del venture capital americano, è stata posta in risoluzione dall’ente regolatore USA dopo un’epica fuga dei depositanti che ha visto oltre il 25% dei depositi della banca volatilizzarsi in pochi giorni, mandandola in crisi di liquidità. I problemi della banca sono nati dal fatto che l’enorme aumento dei depositi (passività per le banche) registrato dalla banca negli
ultimi anni, ha richiesto alla stessa di “gestire” le proprie attività e SVB ha acquistato decine di miliardi di dollari di attività apparentemente sicure, principalmente buoni del Tesoro USA a lungo termine e titoli ipotecari garantiti dal governo. Il portafoglio titoli di SVB è passato da circa 27 miliardi nel I° trimestre 2020 a circa 128 miliardi a fine 2021. Questi titoli non corrono praticamente alcun rischio di insolvenza ma pagano tassi di interesse fissi per molti anni. Questo non è necessariamente un problema, a meno che la banca non abbia improvvisamente bisogno di vendere i titoli (i titoli erano a elevata duration ed erano stati inseriti nel portafoglio immobilizzato della banca, che non richiede l’applicazione del mark to market e quindi le plusvalenze e le minusvalenze non finiscono in conto economico).
Poiché i tassi di interesse di mercato si sono spostati molto più in alto, quei titoli improvvisamente valevano meno sul mercato di quanto valessero sui libri contabili della banca. Di conseguenza, potevano essere venduti solo in perdita. Le perdite non realizzate di SVB sul suo portafoglio titoli a fine 2022, o il divario tra il costo degli investimenti e il loro valore equo, sono balzate a oltre 17 miliardi (il capitale di classe primaria della banca era di circa 17 miliardi, il che implica appunto che se avesse dovuto vendere tutti i titoli in portafoglio, lo avrebbe azzerato!). Allo stesso tempo, gli afflussi di depositi di SVB si sono trasformati in deflussi poiché il settore economico sul quale la banca era concentrata (startup e venture capital) ha iniziato dal 2022 a bruciare cassa e ha smesso di ricevere nuovi fondi da offerte
pubbliche o raccolte di fondi. Anche l’attrazione di nuovi depositi è diventata molto più costosa, con i tassi richiesti dai risparmiatori in aumento a seguito degli aumenti dei tassi della FED. I depositi sono così scesi da quasi 200 miliardi alla fine di marzo 2022 a 173 miliardi alla fine del 2022. SVB a marzo ha dichiarato di aver venduto una grossa fetta dei suoi titoli, per un valore di 21 miliardi al momento della vendita, con una perdita di circa 1,8 miliardi. L’obiettivo della banca era quello di reimpostare i suoi guadagni da interessi ai rendimenti più elevati di oggi e fornirle la flessibilità di bilancio per far fronte a potenziali deflussi e finanziare ancora nuovi prestiti. Ha così deciso di raccogliere circa $ 2,25 miliardi di capitale. L’annuncio dell’aumento di capitale ha portato il prezzo del titolo a crollare, rendendo più difficile raccogliere capitali e il piano è così fallito. È iniziata quindi la fuga dei depositanti, che in un giorno hanno tentato di prelevare $ 42 miliardi di depositi, mandando la banca in crisi di liquidità e rendendo necessario l’intervento del regolatore. Nonostante l’intervento del regolatore che ha protetto tutti i depositanti della banca, la crisi si è dilatata ad altre realtà ma soprattutto a Credit Suisse, che già non godeva di ottima reputazione. Una settimana dopo dalla risoluzione di SVB – anche a seguito di dichiarazioni del principale azionista che si era detto non disposto a ricapitalizzare ulteriormente - in considerazione degli enormi deflussi di liquidità dalle casse della banca (uscivano anche 10 miliardi al giorno di depositi) le autorità sono state costrette a orchestrare l’acquisizione della banca da parte di UBS per 3,5 miliardi di CHF, con azzeramento delle obbligazioni subordinate di categoria additional tier 1, le più rischiose.
I mercati finanziari
Chi nell’ultimo mese si fosse soffermato solo sulle notizie senza guardare l’andamento dei mercati finanziari, potreb-
be attendersi performance pesantemente negative mentre invece, a livello generale, l’andamento non è stato così male, anzi! A contribuire positivamente alla price action ha contribuito il riprezzamento da parte degli operatori di mercato circa la futura traiettoria della politica monetaria, come dimostrato dal calo dei tassi di interesse sulla parte più a breve della curva. Secondo tale ragionamento, la crisi in atto sulle banche contribuirà a ridurre il flusso di credito verso l’economia, i livelli di inflazione, di conseguenza, fletteranno e le banche centrali potranno adottare una politica monetaria meno restrittiva.
I portafogli
Da gennaio avevamo suggerito di rimanere sottopesati di rischio e la strategia ha pagato. Crediamo che, sebbene non sia da escludere una recrudescenza della volatilità, possa avere senso alzare leggermente l’esposizione agli attivi più volatili con preferenza verso il mondo obbligazionario a spread (corporate bonds sia investment grade che high yield) rispetto al mercato azionario. Si consiglia quindi di:
• Mantenere invariata la componente azionaria di portafoglio, poco sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
• Aumentare leggermente l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito, portandola almeno in linea al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;
• Ridurre l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito, portandola a livelli leggermente inferiori a quelli stabiliti in sede di asset allocation strategica.
Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com
Asset Class Performance % maggio in valuta locale Performance % 2023 valuta locale Azionario Americano 3,51% 7,03% Azionario Europeo 1,81% 13,74% Azionario Mercati Emergenti 2,73% 3,54% Obbligazionario Investment Grade Americano 2,54% 2,96% Obbligazionario Investment Grade Europeo 2,00% 2,09% Obbligazionario globale High Yield 0,92% 3,15% Obbligazionari mercati emergenti aggregato 1,24% 2,15%
Tabella performance
5 F inanza FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023
di Daniele Bartolucci
“Con la presente tutti i gruppi di maggioranza, unitamente ai Segretari proponenti del Pdl al Comma n.3, alla luce della mole degli emendamenti sopraggiunti e delle ulteriori necessità di confronto tuttora esistenti, chiedono di poter soprassedere alla trattazione del comma stesso”. Questa la lettera presentata dal Segretario di Stato alle Finanze in Commissione il 5 aprile, sottoscritta anche da Pdcs, Movimento civico Rete, Noi per la Repubblica e Gruppo misto di maggioranza, con cui si è aperto e chiuso l’esame in sede referente del progetto di legge “Disciplina del Distretto Economico a fiscalità Speciale”. Di fatto una sospensione dell’iter legislativo, visto che in Commissione si dovevano discutere anche gli emendamenti al progetto, ma dietro tale decisione c’è molto di più. Ma anche davanti, si potrebbe dire, visto che davanti a Palazzo Pubblico, proprio in quel preciso momento, si erano radunati i sindacati per protestare contro il DES e per chiedere il ritiro del provvedimento. Un sit in annunciato da giorni, a cui si era aggiunto anche il defilamento di RETE, a riprova che anche in maggioranza qualche dubbio ci fosse e forse anche più di uno, visto come si è deciso di procedere, o di non procedere, per ora.
Troppe tensioni dentro e fuori la
Sospeso l’iter in Commissione Finanze mentre fuori da Palazzo Pubblico protestavano i sindacati, sono arrivate anche da RETE, che aveva annunciato di non sostenere il progetto.
Esultano i sindacati: “Ora accantonatelo” “La grande partecipazione al sit-in di questa mattina dei delegati sindacali delle tre organizzazioni sindacali, a cui si sono aggiunti diversi cittadini, e in generale il ruolo svolto dal sindacato, ha contribuito in modo decisivo a determinare la sospensione dell’esame del PdL sul DES”. Esultano quindi CSdL, CDLS, USL per la sospensione dell’iter legislativo. “Riteniamo che questo atto dipenda soprattutto dal forte dissenso che è maturato nel paese nei confronti di questo PdL, espresso fin da subito dalle organizzazioni sindacali. Il fatto che questo progetto non prosegua il suo iter - noi contiamo in via definitiva - è un successo di tutto il sindacato e della San Marino che non cerca soluzioni facili e scorciatoie per fare cassa”. Ed è su questi temi che i tre Segretari sindacali hanno relazionato in piazza. “Que-
sto”, ha arringato Enzo Merlini (CSdL), “non è un progetto qualsiasi, ma il progetto dei progetti, che condizionerebbe l’intera economia e il futuro del Paese. Noi abbiamo sottolineato in particolare il tema delle residenze fiscale non domiciliate, ovvero la possibilità, risiedendo a San Marino per un periodo, di svolgere operazioni che con un semplice clic possono generare enormi ricchezze, pagando solo 10mila euro all’anno di tasse. Non è tornando ad essere un paradiso fiscale, seppur legalizzato, che possiamo dare un futuro al paese! C’è una grandissima economia reale a San Marino, di cui poco si parla, con un sistema industriale importante che ha creato molti posti di lavoro e si sta sviluppando: e tutto questo con il DES passerebbe in secondo piano. I progetti su cui investire devono tendere allo sviluppo dell’economia reale che crea veri posti di lavoro e
permette di non vanificare i passi avanti che il paese ha compito sul piano della lega-
lità e trasparenza”. A fargli eco l’intervento di Francesca Busignani (USL): “Noi siamo
una piccola Repubblica che ha intrapreso la strada della trasparenza. Ciò significa
Il sit in sul Pianello è stata anche l’occasione per ribadire alcuni messaggi: “No all’opacità, serve
Il “clima non
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 P olitica FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile
la maggioranza: bloccato il DES
opaca che in passato ha creato molti danni”.
che dobbiamo puntare sulla crescita dell’economia reale come asset principale. Non abbiamo bisogno di attrarre investitori o residenti “a tempo” che usano questa Repubblica come bonus o schermatura fiscale. Il DES, così come è strutturato, probabilmente affosserebbe tutto il lavoro portato avanti fin qui dallo Stato in termini di recupero di credibilità. La giusta strada è quella di un’economia reale con investitori seri e residenti che non adoperino San Marino come “mordi e fuggi” utile solo per la loro fiscalità”.
Dello stesso avviso anche Gianluca Montanari (CDLS):
“Il DES non è quella fonte di sviluppo che vogliamo a San Marino; è una scorciatoia che non porta da nessuna parte. Il Governo, anziché concentrarsi sul DES, dovrebbe discutere con noi e con le associazioni di categoria di un vero piano di sviluppo e di progetti che magari sono chiusi in qualche cassetto. Ribadiamo la preoccupazione per il debito estero; una parte di esso dovrebbe essere investito in progetti per l’occupazione, che consentirebbero di produrre un ritorno economico in futuro. Il DES va ritirato definitivamente, per evitare il ritorno ad un’economia
I mal di pancia di RETE e di Righi (DML) Prima ancora della protesta dei sindacati, era stato però un partito di maggioranza, RETE, a esplicitare tutte le perplessità di questa operazione, con un comunicato stampa molto chiaro: “Il DES è un’opportunità di sviluppo che ha ancora troppi rischi per il Paese”. Questa la posizione del Consiglio Direttivo a seguito dagli incontri di maggioranza svoltisi la scorsa settimana: “Si ritiene importante per San Marino”, premettono, “attrarre investimenti esteri, anche rilevanti, per dare impulso alla nostra economia in un sistema di regole chiare e di meccanismi concreti di trasparenza e tracciabilità”, ma anche “porre estrema attenzione sugli strumenti fiscali che possano rappresentare una occasione di rilancio del nostro Paese, fermi restando il rispetto della trasparenza finanziaria, dei trattati e convenzioni internazionali sottoscritti dalla Repubblica e delle normative europee in materia fiscale”. Per questi motivi, “ci si è posti nei confronti del Progetto DES in maniera equilibrata, razionale e costruttiva, evidenziandone le criticità al Governo e agli alleati di maggioranza con l’obiettivo di superarle”. Da qui una lunga serie di modifiche e “tutele” che RETE ha chiesto e in parte ottenuto, ma che evidentemente non sono bastate. Tanto che “seppur il PdL risulti, con le modifiche apportate, più tutelante e garantista per il nostro Paese, permangono diverse criticità legate alla poca chiarezza sull’investimento che verrà fatto e degli impatti che questo progetto possa avere sul Paese; sulla mancanza di rassicurazioni in merito alle ripercussione sul percorso rispetto all’Accordo di Associazione con l’ Europa e sotto il profilo reputazionale anche nei confronti della vicina Italia; la mancanza di un confronto franco e sincero con tutti gli attori del Paese, che oggi vedono il progetto come fumo negli oc-
chi”. Per questo “il Consiglio Direttivo del Movimento ha deliberato di non dare il proprio appoggio al progetto, ma riaffermando il diritto di libertà di voto dei propri Consiglieri”.
In Commissione, però, non si è votato e questo ha evitato magari problemi assai maggiori. Ma non si è votato nemmeno per gli altri due provvedimenti all’ordine del giorno, presentati dal Segretario
all’Industria Fabio Righi, che rappresenta in Congresso
Domani Motus Liberi: “Riscontro una situazione politica strana in questo contesto e il mio timore è che questa Commissione possa essere
oggetto di una strumentalizzazione politica che non mi sento di affrontare su progetti di legge come quello sui consumi e benefit, fortemente richiesti dalle categorie, con il rischio di comprometterli in un clima non sereno”. Per questo ha chiesto di “soprassedere” anche sui sui due pdl su Società benefi e Legge del Consumo, rimandandoli nella prossima sessione: “Credo sia responsabile. Non me la sento di affrontarli in un clima come quello che si è venuto a creare, rischiamo di non avere la lucidità necessaria per affrontare questi temi”.
serve un piano di sviluppo dell’economia reale da condividere con noi sindacati e le categorie”
7 P olitica FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023
sindacati, che esultano: “Un successo, ora auspichiamo che venga ritirato del tutto”. Ma critiche non sereno” ha convinto anche il Segretario all’Industria Righi (DML) a ritirare le sue proposte
di Daniele Bartolucci
Non un semplice percorso di formazione, ma una vera e propria “Accademia” in cui valorizzare tutto il patrimonio di conoscenze ed esperienze del Consorzio Terra di San Marino e allo stesso tempo promuovere la cultura e le tradizioni rurali, diffondendolo sia tra gli addetti ai lavori che a tutta la popolazione: “L’obiettivo è come sempre ambizioso e un po’ sognatore”, spiega la Presidente Aida Maria Adele Selva, “è accrescere nella comunità sammarinese la consapevolezza che tutto ciò rappresenti un valore, non con lo sguardo rivolto al passato, ma per il ruolo che questo settore ha nella società moderna e lo avrà ancora di più in futuro”. Nasce così l’Accademia Contadina, la nuova iniziativa nell’ambito delle attività formative e di comunicazione che da sempre caratterizzano il Consorzio Terra di San Marino: “Non un corso specifico”, spiega il Coordinatore Flavio Benedittini, “ma un percorso completo che toccherà molteplici aspetti dell’attività agricola e diverse filiere che si sviluppano sul nostro territorio. Abbiamo ideato infatti un programma di ben otto giornate, dalla mattina fino a sera, dedicate ciascuna a uno specifico ambito: inizieremo il 15 aprile con “L’orto che vorrei”, rivolto soprattutto agli hobbisti e
Dal 15 aprile l’iniziativa del Consorzio Terra di San Marino in collaborazione
con l’UGRAA
Al via l’Accademia Contadina “Per una cultura che nutre”
estive, mentre in autunno ci focalizzeremo sulla filiera dei formaggi e su quella del vino, per finire con le tecniche di potatura e la tartuficoltura. Un progetto molto ampio e variegato”, commenta Benedettini, “che abbiamo strutturato coinvolgendo non solo tutte le realtà del Consorzio e quindi le Cooperative che ne fanno parte, ma anche alcuni tra i massimi esperti a livello italiano, che qualificheranno il livello dei corsi di questa che è, di fatto, una vera Accademia Contadina”.
tà: un luogo dove si fa cultura, una cultura che nutre, sia il corpo che la mente”.
L’Accademia Contadina è organizzata in collaborazione con l’UGRA e con il patrocinio della Segreteria di Stato al
agli appassionati che hanno un piccolo appezzamento di terra da coltivare per diletto, spiegando tutti i passaggi necessari, dalla preparazione del terreno fino all’irrigazione e alle difese naturali delle
piante. Il 22 aprile proseguiremo con il focus sull’olio, quindi il 29 con gli oli essenziali, che già l’anno scorso sono stati protagonisti di un corso di formazione dal successo straordinario. Il 13
maggio sarà invece il turno del miele e poi, una volta definite le date precise, completeremo il programma con “i segreti della carne” e in particolare quali scegliere e come utilizzarle per le grigliate
“Le giornate comprenderanno anche un’esperienza gastronomica, proprio perché il nostro scopo è quello di informare, ma anche fare educazione ambientale e alimentare”, riprende la Presidente Selva. “Gli appuntamenti saranno ovviamente a Casa Fabrica, che è il luogo ideale e privilegiato per queste attivi-
Territorio. I corsi, per i quali è previsto un contributo per l’organizzazione, sono a numero chiuso e quindi è obbligatoria l’iscrizione. Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Consorzio Terra di San Marino e sui canali social.
Focus specifici dall’orto alle potature, fino alle filiere di olio vino o formaggi
8 FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023 T erritorio
“Otto giornate formative per divulgare l’educazione sia ambientale che alimentare”
San Marino nella letteratura italiana
Da Giacomo Leopardi a Vincenzo Monti, passando per la preziosa raccolta di Giuseppe Macina che tratta anche “Il trono dei poveri” di Marino Moretti sino ai contemporanei Sperduto, Cesari e Swan
“I Meridionali sono facili e pronti e frequenti a muoversi, rivoltosi, poco tolleranti della tirannide, poco amici dell’ubbidire, ma facilissimi ancora a racquietare, facilissimi a ritornare in riposo; mobili, volubili, instabili, vaghi di novità politiche, incapaci di mantenerle; vaghi di libertà, incapaci di conservarla; al contrario de’ settentrionali che di rado la cercano, poco se ne curano; cercata o comunque acquistata, lunghissimamente la conservano. Infatti essi, e in particolare i tedeschi o teutoni, sono i soli in Europa che serbino qualche vestigio di libertà, qualche immagine delle antiche repubbliche; i soli appo cui le repubbliche si veggano per esperienza poter durare anche a’ tempi moderni. Verbigrazia gli Svizzeri, le città libere di Germania, le repubblichette de’ Fratelli Moravi ec. Nel mezzogiorno d’Europa non esiste più neppure un’ombra di repubblica in alcun luogo, fuori di San-Marino. In Germania ve n’ha non poche, ed alcuni piccoli principati di colà si governano oggi, o per volontà del principe (come Saxe-Gotha) o per costituzione, quasi a maniera di repubblica e stato franco”.
È un estratto dello “Zibaldone” di Giacomo Leopardi datato 3 settembre 1823, 200 anni fa, nelle pagine dedicate al carattere dei popoli europei.
Oltre ai celebri Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci quindi anche altri “famosi” scrittori italiani hanno trattato la Repubblica di San Marino: il poeta di Recanati, come detto, e Vincenzo Monti che in una missiva inviata a Pietro Giordani su una questione letteraria scrisse di essersi confrontato con gli “alti potenti della letteratura” e afferma di reputarsi “meno che fra i signori del mondo la repubblica di S. Marino”.
L’unico romanzo italiano ambientato a San Marino invece è “Il trono dei poveri” di Marino Moretti, pubblicato nel 1928. Sull’opera ne ha scritto il professor Giuseppe Macina: al centro della storia
le vicende di Marino Foglia-
I l cartoon
Lupin III sul Monte Titano
ni, nato sul Monte Titano, educato all’amore degli studi umanistici, abbandona le comodità del suo status di proprietario terriero per seguire ambizioni letterarie che lo portano al di fuori del suo quieto vivere famigliare. La tentazione porterà il Fogliani a Roma, nella grande città, ad inseguire la gloria letteraria, ad abbandonarsi senza eccessi peccaminosi ai turbamenti della suggestione femminile. La vita cittadina lo avvolgerà nelle sue spire senza però traviarlo, rendendolo più responsabile. Si aprirà al mondo, l’intenzione di partecipare alla vita in maniera più consapevole lo porterà ad andare al fronte come volontario nelle file della Croce Rossa. Non uomo di guerra ma di pace, non protagonista ma presente, maturato grazie all’esperienza della guerra, dimenticherà le tentazioni della grande città e farà ritorno al suo paese, alle tradizioni degli avi, alla donna modesta che lo ha atteso. Pur desiderando vivere nell’ombra, non potrà sottrarsi agli impegni di un giovane di buona nascita e benestante. Sarà Reggente come era stato il pa-
dre, com’era nei voti della madre, questo il traguardo di una vita che, consumate le esperienze giovanili, era approdata aduna formazione adulta e consapevole.
“Cuor di Titano” è il romanzo scritto dal giornalista romano Simone Sperduto, pubblicato da Il Cerchio nel 2016, è diviso in quattro capitoli: il primo è il racconto del viaggio realmente realizzato dall’autore in treno alla vigilia del 3 settembre del 2013 da Roma a San Marino, passando prima per Bologna e poi per Rimini. Nel capitolo si descrivono brevemente anche i maggiori monumenti di queste due città italiane.
Il secondo capitolo tratta della storia della fondazione di San Marino partendo dalle persecuzioni dei cristiani ai tempi di Diocleziano, con tutto il retroscena e il contesto storico di profonda crisi istituzionale in cui versava l’Impero Romano. Nel terzo capitolo si sviluppa quindi il romanzo vero e proprio con i dialoghi tra i due protagonisti: un giovane giornalista romano, il signor Esse (alter ego dell’autore), e Felicissima che richiama il personaggio
della leggenda. I due parlano per le contrade cittadine nel girono della festa nazionale scambiandosi idee ed opinioni sulla storia sammarinese che viene sviscerata nei suoi particolari. Nell’ultimo capitolo, c’è una rivisitazione della “Vita Sancti Marini”, riadattata al romanzo. Tocca, o meglio, sfiora il Titano anche “Sono un po’ infastidito”, il primo romanzo di Filippo Cesari, uscito una manciata di anni fa. Il libro, un giallo-comedy politicamente scorretto, è ambientato principalmente a Rimini (ma non è felliniano quindi non si incontra il realismo magico del regista) ma, in alcune pagine, la scena si sposta anche a San Marino. Nel volume c’è, ovviamente, il morto (è pur sempre un giallo), ci sono le donne (che per il protagonista sono causa di gioia ma soprattutto di grandi dolori e di profonde delusioni), ma anche la comicità del quotidiano vivere, la malinconia degli incontri finiti, la musica degli anni Novanta, qualche incidente stradale, diverse parolacce, molti personaggi bizzarri e autentici, litri di birra e numerosi
pacchetti di sigarette. E un cane. Chiamato l’Eletto.
Il fantasy del Titano
Il primo volume della trilogia di Greta Hamilton di Angela Rossi, in arte Lara Swan - dal titolo “Greta Hamilton e il segreto delle pietre di luce” - è ambientato nella Repubblica di San Marino. Il lettore viene accompagnato attraverso le stradine del centro storico e fatto salire sulla funivia. Scopre il trenino bianco e azzurro, assapora la magnificenza delle Torri, della Statua della Libertà e del Palazzo del Governo. Qui si fa travolgere dalla magia e sprofonda in una feroce battaglia al centro della terra. Cenni storici impreziosiscono il romanzo affinché il lettore possa conoscere o ricordare, la storia del nostro paese, vedere con occhi nuovi luoghi familiari che diventano un portale per un altro mondo. Ha così inizio la crescita interiore della protagonista Greta Hamilton, alla quale vengono elargiti alcuni importanti valori che le permetteranno di superare le proprie paure.
Alessandro Carli
Teatro Concordia pieno di ogni ordine di posto con tanto di spettatori rimasti nel foyer, sabato 29 agosto 2015, per l’anteprima mondiale della nuova serie di Lupin III, che si è concesso – dopo 30 anni – un’avventura italiana. Teatro gremito per una semplicissima e straordinaria motivazione: una puntata del cartoon del ladro-gentiluomo, “Il matrimonio di Lupin III” è stata ambientata proprio a San Marino e il popolo del Titano pare abbia gradito. La puntata. Bella, molto. Salutata, ogni volta che appariva un monumento del Titano, da risate divertite e scroscianti applausi. A portare Lupin a San Marino è, apparentemente, l’amore: nella Basilica del Santo il ladro gentiluomo si avvicina all’altare per sposare Rebecca Rossellini, bionda e ricchissima ereditiera sammarinese quando entra l’ispettore Zenigata, che non crede ai buoni propositi sentimentali di Lupin, anzi… Anche questa volta Zazà non si è sbagliato.
Dietro al rapimento di Rebecca e dietro al classico tesoro, una corona (della Libertà) preziosa e bellissima, che viene messa sulla testa della sposa, c’è anche molto esoterismo (la quarta Torre, equidistante dalle altre tre: per individuarla occorre seguire lo sguardo della Statua della Libertà) e, naturalmente, il Monte: il capitano Patrick, Palazzo Pubblico, il Pianello, il ponte di De Carlo di Dogana.
Pubblico in estasi. Lupin III, con questa puntata, è diventato un ambasciatore del Monte Titano nel mondo. AC
I “Modi ‘d dì” del Titano Checco Guidi, terzo atto
Già in libreria e nelle edicole l’ultima “fatica” del poeta sammarinese
L’impostazione è più o meno la stessa: rispetto alle prime due puntate sono cambiate le “firme” di chi ha illustrato il libro. Nel 2004 è stata Nicoletta Ceccoli, nel 2010 Antonio Giuffrida, nell’edizione del 2023 lo stesso curatore, Checco Guidi. È fresco di stampa “Modi ‘d dì”, la “parte terza” del viaggio che il poeta del Monte Titano ha intrapreso nei “modi di dire” in dialetto sammarinese. Un volume - che si può già acquistare nelle librerie e nelle edicole del territorio - che non ha bisogno di particolari presentazioni: i primi due capitoli, sulla Rupe, sono nelle case di quasi tutti i cittadini. Il tre è il numero perfetto.
“Negli anni che separano il
secondo volume dal terzo ho continuato a raccogliere i detti popolari. Detti spesso incontrati casualmente: ho sempre frequentato gli an-
ziani, il loro modo di parlare o di commentare qualcosa. Ho appuntato su carta quello che sentivo dire perché temevo, il giorno dopo, di non
C onsorzio Terra di San Marino
“La gallina non è un animale intelligente / lo si capisce, lo si capisce / da come guarda la gente” cantavano esattamente 50 anni fa Cochi e Renato. Non è d’accordo (ma lo dice sorridendo) Mirco Canti, titolare della Fattoria Mia, in zona Cailungo. “Per me sono intelligenti: ti vedono quando arrivi, sono molto furbe e guardinghe, timorose. E fanno fatica a darti confidenza” esordisce prima di raccontarci la sua vita e la strada che lo ha portato verso la terra, verso i 300 ulivi, verso le galline ovaiole, verso i quattro o cinque galli, verso le oche (“sono un ottimo antifurto, ti avvertono appena sentono qualcosa”), verso le piante di frutti di bosco, quindi mirtilli, lamponi e more. Mirco ha 41 anni e tre anni fa è “entrato nell’azienda agricola. “Per 15 anni ho lavorato come tecnico installatore di sistemi di sicurezza, poi a causa della crisi dei mercati sono entrato in mobilità. Mi sono confrontato con mia moglie Ermira – che mi vedeva stressato
in quanto ‘portavo a casa’ le ‘scorie’ del lavoro che ho fatto per tre lustri – e abbiamo pensato alla fattoria, un mestiere privo di tensioni.
Conoscevo la proprietaria di questo terreno – circa 12 mila metri quadrati – e ci siamo accordati. Sono partito con i frutti di bosco – che in questo periodo stanno germogliando – e poi abbiamo
ricordare più certe parole. In poco più di due lustri ne ho ‘portati a casa’ circa 300, un buon numero per realizzare un libro. La struttura è come quella presente nelle prime due pubblicazioni: il modo di dire in dialetto sammarinese e un mio commento, una ‘genesi’ su come è nato, sul perché si dice”. Con qualche cognome… “La maggior parte dei modi di dire arrivano dalla mia infanzia o dalle parole degli anziani. In questa raccolta compaiono alcuni cognomi: quello di un certo Bartolini, che aveva un maiale non proprio di compagnia, o di un certo Podeschi, che invece aveva un cane. Quando a una persona si indirizzava la
frase ‘Te t cì cmè e’ chén ‘d Podeschi’ si intendeva farle capire che era un buono a nulla. Il paragone richiamava il cane di Podeschi, che probabilmente non faceva la guardia, non allontanava gli animale dannosi, non era di compagnia, mangiava tanto e dormiva tutto il giorno. Praticamente ‘el dèva snà dàn’, per dirla il dialetto”. Il dialetto si presta anche a qualche parolaccia.
“Sì, come ad esempio ‘I zcàr dri de cul’, che potremmo tradurre in italiano con ‘parlano dietro al sedere’. Il significato della metafora è abbastanza chiaro”. Nel libro si incontrano, spesso, parole desuete.
“Un detto che ho raccolta re-
cita così: ‘Soura l’urinèl a sem tot uguèl’. La parola ‘urinèl’ non è più in uso e non risulta quindi molto comprensibile, soprattutto ai più giovani”. E la campagna.
“Appartiene alla vita contadina anche ‘la galoina la fa l’uv e m’e’ gal ui brusa e’ cul’. Siamo nel pollaio: la gallina fa l’uovo, cioè lavora, e il gallo si lamenta. Succedeva che la donna doveva sobbarcarsi il lavoro sia in casa che fuori –stirare, pulire, cucinare –mentre l’uomo, arrivando dal campo, si lamentava perché il pranzo non era pronto, la camicia non era stirata, eccetera. Oggi le cose, per fortuna, sono migliorate e anche la donna sa farsi rispettare”.
Alessandro Carli
Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
re tutto il giorno – spiega sorridendo – poi quando si avvicina il tramonto scende un bel silenzio perché vanno a riposare”.
‘ampliato’ la ‘famiglia’ con le galline, i polli, i conigli e le oche”. Mentre Mirco si racconta, due cuccioli di pastori della Sila gli fanno le feste. “È una razza che ben si presta a questa attività perché proteggono gli animali dai lupi. Purtroppo è un’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle (Mirco ha ‘perso’ diverse galline) così
ho deciso di prendere due cani e di costruire un recinto elettrico per ‘salvaguardare’ i pascoli”.
Mirco ha gli occhi limpidi, sereni. “La mia giornata inizia alle otto quando porta Mia, nostra figlia, a scuola. Poi vengo qui, verso le 8.30 e rimango sino alle 13 o alle 14, pranzo e vado a riprendere Mia. Quando si allungano le
giornate sto sino a cena. Le galline bevono da sole, cioè ‘attingono’ dalle ‘vasche’ che contengono l’acqua. Per mangiare invece le libero, vanno sotto gli ulivi e si nutrono. Verso le 13 raccolgo le uova (le sue galline ne producono circa 100 al giorno)”. Mentre Mirco parla, si sente un gran “vociare” di galli e oche. “Fanno un gran rumo-
Chiediamo qualcosa in più sulla produzione: “Una gallina ‘intensiva’ fa circa cinque uova a settimana, all’aperto il ritmo cambia, è più lento” sottolinea mentre guarda le piante. L’obiettivo della fattoria è quello di creare un ambiente sostenibile, a ciclo chiuso, incorporando in futuro, se possibile, anche altri animali che, oltre a produrre, ‘curino’ il giardino, cioè che la concimazione sia a carico loro. Anche quella delle piante dei frutti di bosco”.
Quando la terra offre una nuova, grande possibilità di lavoro. Fattoria Mia, la storia di Mirco Canti tra le galline, le piante dei frutti di bosco e due cani
“Per ogni ‘frase’ un mio commento su come è nata e sul suo significato”
10 FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023 S peciale Cultura
Non ci sono mai cose davvero impossibili
Lo dice Alice di Lewis Carroll quando entra nel Paese delle meraviglie
Senza il concetto di rinascita, l’esistenza non avrebbe senso.
Consapevoli che non può andare sempre tutto dritto - o speranzosi che non vada sempre tutto storto - ci si fa forza, pensando che anche nella situazione più complessa, anche quando non si vede via d’uscita, ci si può risollevare e ricominciare.
Senza questo principio - che appare ovvio solo quando non si è sommersi dal fangola vita sarebbe uno scorrere di giorni passati con le dita incrociate, augurandosi che non accada qualcosa di così terribile da raderci al suolo.
Ma, si sa, può capitare prima o poi di ritrovarsi stesi come asfalto sui marciapiedi del destino.
A quel punto, per rimettersi in piedi bisogna afferrare la più resistente fune a disposizione: la possibilità di rinascita.
“Senza rinascita niente è del tutto vivo” sosteneva la filosofa spagnola Maria Zambrano.
Se non avessimo la speranza di resuscitare dalle ceneri come una mitologica fenice - se non avessimo la “certezza” di questa “speranza” - l’esistenza si ridurrebbe a un susseguirsi di colpi di fortuna e quando la fortuna finirà finirà tutto.
Invece, ci ritroviamo più spesso davanti a un bivio che davanti alla fine.
Arrendersi o combattere.
Fermarsi o percorrere altre strade.
La scelta non è mai scontata. Ma chi ha voglia di rinascere,
ricomincerà a vivere un po’ ogni giorno. Si rinasce accorgendosi di un fiore viola lungo la strada. Di un certo azzurro del cielo. Di quanto sia buono un tocco di peperoncino nelle penne al pomodoro.
Si rinasce diventando meno ragionevoli e più allegri. Facendo meno smorfie e più sorrisi.
Si rinasce ammettendo chein quello zainetto pesante che ci portiamo lungo il viaggio - non c’è dentro oro ma solo zavorra: inutile e inefficace zavorra a cui non vogliamo rinunciare, come se fosse il metallo più prezioso del mondo. Si rinasce ammettendo che a volte si è proprio sciocchi.
Si rinasce pensandola un po’ come “Alice nel paese delle meraviglie”: “Le erano successe tante cose straordinarie che Alice cominciava sul
serio a credere che per lei non ci fossero cose impossibili”
(Lewis Carroll).
O come “Anna dai capelli rossi”: “Non è bello pensare che domani sia un nuovo giorno, ancora senza errori?”
(Lucy Maud Montgomery).
Si rinasce quando un’amicala migliore - ti dice “capisco, hai pure ragione, ma lascia perdere, non ti arrabbiare”. Quando riconosci che ad annientarti è la rabbia che provi, non il motivo che l’ha scatenata.
Si rinasce quando, alla fin fine, ti viene da ridere: come suggerisce Mark Twain, “Il genere umano ha un’unica arma veramente efficace: ridere”. E, guardandoti indietro, chi ti fa più ridere sei proprio tu.
La risalita non è regolare, non è breve, non è scontata. Ma a forza di ricominciare a vivere un po’ ogni giorno, ti
accorgi che la vita è duranon c’è dubbio - ma sarebbe decisamente più semplice di quanto noi amiamo complicarla.
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Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com
di Simona Bisacchi
Si rinasce diventando meno ragionevoli e più allegri, e facendo più sorrisi
11 FIXING - Anno XXXI - n.13 - Venerdì 7 Aprile 2023 S peciale Cultura