Fixing 2023 nr. 14

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Dieci mesi per “rollare” il debito

Editoriale Il totale dei salari supera quota 600 milioni di euro

Il DES ha fagocitato il dibattito politico delle ultime settimane, facendo passare in secondo piano quella che, alla prova dei numeri, è la priorità più importante per il futuro di San Marino: trovare il modo di rifinanziare i 340 milioni di euro che scadranno il prossimo 24 febbraio 2024. Mancano praticamente dieci mesi e ogni giorno che passa la domanda diventa sempre più impellente: come faremo?

Ovviamente i debiti, perché di questo si tratta, vanno ripagati quindi non c’è dubbio che occorra trovare i 340 milioni (più gli interessi dell’ultima cedola) per rifondare quanti hanno investito nei titoli di Stato sammarinesi. Ancora di più per premiare quella fiducia che è stata concessa a San Marino, visto che era la prima volta che si affacciava sui mercati internazionali con questo genere di operazioni. Quindi vanno trovati. Il modo più logico sarebbe stato investire queste risorse per modernizzare il Paese e, grazie allo sviluppo conseguente, avere oggi un tesoretto per ripagare il prestito. L’altro modo, altrettanto logico, è quello di costruire un’operazione di roll over, ovvero di emettere nuovi titoli di stato per ripagare quelli in scadenza, come fanno tantissimi Stati. Il problema non è trovare chi presterà questi soldi, semmai è il fatto che i tassi attuali faranno schizzare anche gli interessi da pagare nei prossimi anni, rendendo quel debito insostenibile. Anche questo era un rischio noto e su queste pagine è stato esplicitato più volte in questi due anni, come le soluzioni: spendere meno e incassare di più, favorendo lo sviluppo economico. Restano dieci mesi per rollare il debito e non venirne “rollati”.

Aumento di oltre 36 milioni, di cui 13 in più nel settore manifatturiero San Marino è ancora tra i primi 10 Paesi al mondo per PIL-pro capite

Da una parte l’aumento dell’occupazione, dall’altro gli aumenti contrattuali corrisposti già l’anno scorso (nell’Industria, nelle Assicurazioni e nell’Artigianato), il risultato non poteva che essere una crescita del “monte salari” di San Marino, ovvero dei redditi lordi dei dipendenti del settore pirvato e del settore pubblico. Ma non così importante, tanto che per la prima volta il volume totale ha superato la soglia dei 600 milioni di euro, trainati ancora una volta dal manifatturiero, che con i suoi 215 milioni di euro fa la parte del leone nella classifica. Un dato che concretizza anche un’altra classifica, quella stilata dal Foreign and Commonwealth Office del Regno Unito che conferma San Marino tra i 10 Paesi più ricchi al mondo come PIL pro capite.

spazio riservato all’indirizzo a pag.11 a pag.3 a pag.2 Corporate Run, si parte il 23 aprile Richieste CIG Sono già 333 le aziende S port L avoro I “conti” dei partiti: ecco i loro bilanci P olitica
Bartolucci, Carli alle pagg. 6-7 Anno XXXI - n.14 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 14 Aprile 2023

Il Collegio per la revisione dei Bilanci presentati dai Partiti e dai Movimenti Politici - composto da Luciano Ciavatta, Patrizia Bellavista e Alessandro Bianchini – ha presentato la Relazione di competenza sui bilanci presentati dai Partiti e dai Movimenti Politici riferiti al periodo 01/01/202131/12/2021.

Espletamento controlli

I Sindaci hanno esaminato la documentazione predisposta, in particolare i Bilanci. Il Collegio dei Revisori, per quanto di competenza, ha inoltre visionato - quando presenti - i Bilanci e i rendiconti delle gestioni autonome e i bilanci di Associazioni, Fondazioni e Società partecipate o finanziate dai Partiti o Movimenti Politici allegati ai bilanci di questi ultimi, nonché i soli conti correnti dei Consiglieri Indipendenti. I Bilanci depositati risultano corredati della delibera di approvazione del competente organo di Partito o Movimento. La documentazione presentata risulta sostanzialmente conforme alla rappresentazione dei dati di Bilancio, all’indicazione delle poste attive e passive e, nei rendiconti, ai costi e ai ricavi, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Legge 170/2005. Sulla scorta della documentazione prodotta e delle informazioni ottenute nel corso delle verifiche effettuate, il Collegio, si legge nel-

Revisione Bilanci, documenti

rico” e che “alcuni costi/spese/rimborsi spese non sempre sono supportati da adeguata documentazione giustificativa”.

“Con pochi miliardi quota 41 non si fa, questo è chiaro. Dovremmo capire quante risorse avremo e come potremo avvicinarci a quell’obiettivo, che è lo stesso discorso della flat tax. La flat tax al 15% si può fare per tutti subito, ma bisogna avviare un percorso di avvicinamento e poi capiremo cosa si potrà fare. Non ci accontentiamo di una proroga della quota 103, il nostro obiettivo è quello di arrivare a quota 41, e migliorare quello che è stato fatto nella scorsa legge di bilancio, che sul fronte delle pensioni non è stato esaltante. Ci si aspettava sicuramente di più. Su altre partite invece sono stati raggiunti dei risultati più importanti, come ad

le conclusioni, “ritiene di poter ragionevolmente affermare che tutti i bilanci sono

stati redatti con chiarezza e rappresentino in modo veritiero la situazione economi-

co patrimoniale. Al riguardo il Collegio evidenzia che “in occasione delle verifiche è

stata riscontrata la disponibilità e la collaborazione nell’espletamento dell’inca-

Il Collegio raccomanda poi: relativamente agli obblighi dei Consiglieri Indipendenti, la necessità di un intervento normativo affinché siano previste anche per loro, opportune procedure che consentano adeguati controlli. Relativamente alla ripartizione del contributo pubblico a partiti facenti capo alla stessa lista elettorale o a un gruppo di partiti, la necessità di un intervento normativo affinché venga estesa agli stessi e regolata la modalità della rendicontazione e la tenuta libri e registri vidimati essendo beneficiari finali dei contributi pubblici tenendo anche conto dei profili di responsabilità in caso di irregolarità.

esempio l’aumento dei regimi minimi per le partite iva. I conti si fanno con numeri, quindi vedremo quali sono i fondi a disposizione, ed è chiaro che per la Lega il tema delle pensioni è da sempre prioritario, e se anche non potremmo fare quota 41 per tutti, dal mio punto di vista dovremmo cercare di migliorare la quota 103 uscita l’anno scorso”. Lo ha detto Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.

“Nomine: bizzarro se vertici partecipate scelti solo da un partito”

“La scelta dei vertici delle società di Stato quotate è

una partita ristretta tra i leader, quindi questa è una partita che sta seguendo direttamente il nostro segretario Salvini con Giorgia Meloni e Tajani e credo Gianni Letta per Forza Italia. È chiaro che c’è massimo riserbo sulle scelte, ma è chiaro che sarebbe bizzarro che fosse un solo partito ad indicare i nomi a discapito degli altri”. Così Molinari a Radio 24.

Partiti o Movimenti: i Bilanci Consuntivi al 31 dicembre 2021 Partito o Movimento Attività Passività Costi Ricavi Utile (perdita) Movimento Idealisti Socialisti (Consigliere Indipendente Rossano Fabbri) 18.938 € 18.938 € 5.223 € 21.690 € 16.467 € Domani - Motus Liberi 78.804 € 78.804 € 93.100 € 100.383 € 14.283 € Denise Bronzetti (Consigliere Indipendente dal 4 novembre 2021) 2.153 € 2.153 € 12 € 2.165 € 2.153 € Grazia Zafferani (Consigliere Indipendente) 6.788 € 6.788 € 260 € 6.797 € 6.537 € Sandra Giardi (Consigliere Indipendente) 6.791 € 6.791 € 2.752 € 9.293 € 6.541 € PDCS 399.315 € 399.315 € 364.882 € 495.655 € 130.773 € Movimento RETE 213.010 € 213.010 € 201.825 € 207.020 € 5.195 € Repubblica Futura 93.238 € 93.238 € 130.716 € 156.168 € 25.452 € Libera 39.694 € 39.694 € 194.755 € 170.186 € 24.569 € Noi per la Repubblica 15.423 € 15.423 € 142.232 € 152.776 € 10.544 € Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:SegreteriaDGFP
Per i Consiglieri Indipendenti è stata sottolineata “la necessità di un intervento normativo”
“sostanzialmente conformi”
Il Collegio ha esaminato i consuntivi per l’anno 2021: attività, costi, ricavi e utili
Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com
Radio 24 News - “24 Mattino”
2 P olitica FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023
DEF, Molinari: “Con pochi miliardi quota 41 non è realizzabile”

Dopo aver trattato imprese e lavoro - quasi 700 occupati in più, 187 nel solo manifatturiero tra febbraio 2022 e febbraio 2023 -, per capire un po’ di più lo stato di salute dell’economia reale ci soffermiamo sulla CIG liquidata al settore privato nel primo mese del 2023. A fornire i dati, l’UPECEDS. Complessivamente le imprese che ne hanno fatto richiesta sono state 333 per un totale di 180.359 ore e un importo di 1.719.436 euro.

Vediamo nei dettagli i singoli rami, soffermandoci sulla “doppia cifra”. Le aziende manifatturiere che ne hanno fatto richiesta sono state 78: 9 per “causa di forza maggiore” (7.841 ore e 77.727 euro); 55 per “situazioni temporanee di mercato” (85.263 ore e 853.217 euro); una per “crisi economica, ristrutturazioni e riconversioni aziendali” (4.929 ore e 54.074 euro); 13 per “riduzione di attività per Covid-19” (3.051 ore e 28.132 euro). Il totale di ore richieste è stato di 101.084 per un importo di 1.015.634 euro. Le imprese di “Costruzioni” che hanno fatto richiesta di CIG sono state 92: 74 per “causa di forza maggiore” (19.805 ore e 204.187 euro); 14 per “situazioni temporanee di mercato” (2.717 ore e 27.054 euro); 4 per “riduzione di attività per Covid-19” (849 ore e 7.427 euro). Il totale di ore richieste è stato di 23.370 per un importo di 240.340 euro.

Nel “Commercio all’ingros-

CIG liquidata a gennaio: 333 imprese hanno fatto richiesta

UPECEDS: oltre 180.359 le ore totali e un importo complessivo di 1.719.436 euro

Gennaio 2023: CIG liquidata cumulata per causa e ramo

100.099 euro. Di queste, 10 per “causa di forza maggiore” (1.743 ore e 14.766 euro); 11 per “situazioni temporanee di mercato” (3.916 ore e 33.587 euro); 9 per “riduzione di attività per Covid-19” (5.684 ore e 53.293 euro). Infine le “Altre Attività di Servizi” con 12 imprese (6.857 ore e 54.830 euro): 7 per “situazioni temporanee di mercato” (1.825 ore e 13.327 euro); 5 per “riduzione di attività per Covid-19” (5.032 ore e 40.218 euro).

so e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” le attività “CIG” sono state in tutto 59 per un totale di 15.462 ore e 132.442 euro. Nei dettagli: una per “causa di forza maggiore” (96 ore e 807 euro); 37 per “situazioni temporanee di mercato” (11.127 ore e

99.733 euro); 21 per “riduzione di attività per Covid-19” (4.239 ore e 32.985 euro).

Le “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” invece sono state in tutto 29 per 14.200 ore e 100.041 euro. Due per “causa di forza maggiore” (1.087 ore e 8.572 euro); 17

INPS: a febbraio autorizzate 41.153.400 ore (oltre il 2% in meno rispetto a gennaio)

A febbraio sono state autorizzate in totale 41.153.400 ore, il 2,2% in meno rispetto a gennaio e il 35,7% in meno rispetto a febbraio 2022. Così l’INPS. Le ore di Cassa Integrazione Guadagni ordinaria autorizzate sono state 17.184.509. A gennaio 2023 erano state autorizzate 16.710.920 ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è del

2,8%. A febbraio 2022 le ore autorizzate erano state 18.410.095. Il numero di ore di CIG Straordinaria autorizzate a febbraio 2023 è stato pari a 22.403.074, di cui 9.578.582 per solidarietà, con un decremento del 8,1% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente. A febbraio 2023, rispetto al mese precedente, si registra una

variazione congiunturale del -4,8%. Gli interventi di CIG in Deroga sono stati pari a 92.351 ore autorizzate. La variazione congiunturale registra, a febbraio 2023 rispetto al mese precedente, un incremento pari al 310,6%. A febbraio 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 3.750.891, con una variazione tendenziale del -97,5%.

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Elab.grafica:SanMarinoFixing.Fonte:UPECEDS

*Attivitàconalmeno30impresecoinvolte

per “situazioni temporanee di mercato” (8.083 ore e 60.598 euro); 10 per “riduzione di attività per Covid-19” (5.030 ore e 30.871 euro). Quattordici le “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” per un totale di 2.701 ore e 26.880 euro: 12 per “si-

tuazioni temporanee di mercato” (2.433 ore e 24.084217 euro); 2 per “riduzione di attività per Covid-19” (269 ore e 2.910 euro). Sono state complessivamente 30 le attività di “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” con 11.343 ore e

La CIG nei primi nove mesi del 2022

La CIG liquidata nel periodo gennaio - settembre 2022 è stata di 1.719.436 euro, con un totale di 278 aziende che ne hanno fatto ricorso. Relativamente alle cause si rileva che l’importo liquidato per “Situazioni temporanee di mercato” ammontava a 1.143.461 euro, pari al 67% del totale.

Italia
Attività* Numero imprese Ore Importo Manifattura 78 101.084 € 1.015.634 Costruzioni 92 23.370 € 240.340 Commercio, Riparazione di Autoveicoli e Motocicli 59 15.462 € 132.442 Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle imprese 30 11.343 € 26.880 Totale 333 180.359 € 1.719.436
Tra i motivi la “causa di forza maggiore”, le “situazioni temporanee di mercato” e il Covid
3 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023

Periodicamente sul Monte tre professionisti di chiara fama internazionale

L’ISS “spinge” deciso sulla chirurgia robotica

Formazione di alto livello per il personale delle équipe sanitarie

Attività chirurgica e formativa di alto livello in chirurgia robotica per il personale delle equipe chirurgiche dell’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino.

È quanto ha autorizzato il Congresso di Stato, su richiesta del Comitato Esecutivo ISS, e che riguarda l’avvio di una collaborazione fattiva e operativa con alcuni tra i massimi esperti italiani in chirurgia robotica nei rispettivi ambiti specialistici.

Si tratta di attività chirurgica e interventistica, che viene svolta da parte del Professor Michele Gallucci, Esperto in Endourologia, Professore dell’Università “La Sapienza” di Roma e specialista in Urologia oncologica; del Professor Enrico Vizza, professore dell’Università “La Sapienza” di Roma, Presidente della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica e Di-

rettore della UOC Ginecologia Oncologica e Centro di Onco Fertilità IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma; e del Professor Francesco Facciolo, professore dell’Università “La Sapienza” di Roma e Direttore dell’Unità di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Ro-

ma.

I tre professionisti, di chiara fama internazionale, saranno periodicamente a San Marino per svolgere interventi di chirurgica robotica di alta complessità specialistica di loro competenza.

“Sono grato di questa importante attività offerta alle equipe chirurgiche del nostro

Ospedale di Stato – spiega il Direttore della UOC di Chirurgia dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Giovanni Landolfo –. Sono convinto che solo l’adeguamento tecnologico e l’investimento sulle risorse umane possano elevare il nostro sistema sanitario agli stessi standard di cura che si trovano nei centri

d’eccellenza di altri paesi. Le professionalità che daranno un contributo importante a settori specialistici in corso di sviluppo sono certo che contribuiranno a farci raggiungere risultati in termini di qualità, efficacia e sicurezza a beneficio di tutti coloro che ne avranno bisogno sia sul fronte urologico che su quello polmonare”.

“L’attenzione che da sempre l’ISS dedica all’attività ginecologica, grazie a queste importanti collaborazioni trova nuovo impulso – spiega la Direttrice della UOC Ostetricia e Ginecologia Miriam Farinelli –. Sono particolarmente soddisfatta di poter ampliare ulteriormente gli strumenti al servizio della chirurgia femminile, con particolare attenzione anche all’ambito oncologico.”

“L’accordo raggiunto con i professori Gallucci, Vizza e Facciolo, che ringrazio senti-

tamente – dichiara il Direttore Generale dell’ISS, Francesco Bevere – è estremamente vantaggioso per l’Istituto e consente di far compiere ulteriori passi in avanti alla complessiva attività chirurgica in campo oncologico, garantendo al tempo stesso, a chi si rivolge all’Ospedale di Stato di San Marino, i migliori e più elevati standard qualitativi in ambito tecnico-chirurgico, anche tenuto conto della collaborazione con le rispettive realtà ospedaliere presso cui gli specialisti lavorano quotidianamente. L’ampliamento della disponibilità di questi servizi specialisti in campo oncologico dimostra ancora una volta l’attenzione dell’ISS verso i bisogni dei cittadini e l’impegno continuo a migliorare dal punto di vista tecnologico e tecnico-specialistico i servizi di assistenza nell’area della chirurgia oncologica”.

Si è conclusa nei giorni scorsi con la stipula del contratto, la gara d’appalto per l’affidamento di servizi assicurativi relativi alla Responsabilità Civile verso Terzi e prestatori di lavoro – Rischio Sanitario dell’Istituto Sicurezza Sociale. Il nuovo accordo, della durata triennale, permetterà all’ISS di garantire le migliori condizioni assicu-rative, con un risparmio rispetto ai precedenti contratti di circa 300 mila euro complessivi. Ad aggiudicarsi il servizio la società Relyens Mutual Insurance, gruppo europeo che opera nel campo della gestione dei rischi con specializzazione sanitaria in Francia, Italia, Spagna e Germania. “Voglio ringraziare l’intero Comitato Esecutivo per aver concluso positivamente questa gara d’appalto, che porterà all’Istituto Sicurezza Sociale

un risparmio economico importante, mantenendo le stesse condizioni qualitative”, dichiara il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta. “Quello raggiunto è soltanto il primo dei risultati riguardanti il più ampio settore dei servizi che l’ISS richiede all’esterno attraverso bandi di gara - sottolinea il Direttore Generale dell’ISS, Francesco Be-vere –. Il tema delle assicurazioni è molto delicato e ri-

guarda aspetti che hanno a che fare con le at-tività complessivamente svolte dal personale dell’Istituto e che consentono, grazie ad elevati stan-dard qualitativi, di rassicurare tutti i nostri professionisti. Ringrazio il Direttore Amministrativo Mar-cello Forcellini per aver portato a termine in collaborazione con l’Ufficio Affari Generali diretto dall’Avvocato Marco Ghiotti questa importante trattativa”.

Assicurazioni, rinnovo vantaggioso per l’ISS: risparmiati quasi 300 mila euro complessivi
A ppalti
4 FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023 S anità

Il Distretto Economico Speciale resta nell’agenda politica di Governo nonostante la sospensione della discussione in Commissione. Ma restano anche i dubbi in seno alla maggioranza e, ovviamente, alle opposizioni e ai sindacati (che erano scesi in piazza per protestare contro questo progetto). Dubbi che, secondo il Segretario alle Finanze, Marco Gatti, possono essere superati attraverso il confronto: “Proporrò al Congresso di Stato l’avvio tempestivo di un necessario e doveroso confronto diretto con la cittadinanza per smentire le informazioni distorte e rispondere alle domande dei sammarinesi e spiegare dove sono le opportunità”, ha annunciato.

Gatti (Finanze): “Progetto di sviluppo” “Quello del Distretto Economico Speciale”, ha poi confermato Gatti, “è un progetto della maggioranza non di una singola Segreteria, è un progetto paese, un obiettivo di governo che necessita di condivisione totale. Quanti hanno provato a screditare il progetto, mi aspetto ora propongano soluzioni”. E ancora: “Il DES non è un progetto dai contorni etici, ma è un progetto di sviluppo economico e di crescita importante di un settore in crisi da tanti anni, quello del turismo, di un settore che non vede investimenti in territorio da troppo tempo. Le residenze fiscali non domiciliate di cui si è parlato, sono una realtà diffusa nel mondo che ha portato investimenti proprio in questi settori. In Europa, nel mondo, gli Stati stanno giocando la loro competitività sul differenziale fiscale grazie alle norme attuali sulla trasparenza che permettono una competizione leale e non dannosa. Rimanere fuori dalla partita della competitività fiscale significa perdere attrattività quando anche i paesi più conservativi hanno invece introdotto norme di incentivazione, innovative e più audaci rispetto al passato”. Insomma, “crediamo nella bontà del progetto e siamo disponibili a continuare il confronto, a cambiare l’impostazione laddove serve, ma non a prestarci ulteriormente a speculazioni politiche che non danneggiano i partiti ma vanno a scapito delle opportunità per il Paese. Non vogliamo pensare che il DES diventi una delle tante opportunità perse che si aggiungono a quelle passate quando il Paese è stato chiamato a scegliere propo-

il Governo non lo cancella Ma la maggioranza non è coesa

Gatti (Finanze): “Confronto con la cittadinanza per spiegarne le opportunità”

lavorare per il nostro Paese, mettendo al centro dell’agire il bene e gli interessi della Repubblica, e nient’altro. Lo abbiamo fatto con il DES e continueremo a farlo. Quando il Consiglio Direttivo di RETE ha detto no, è stata marcata una netta differenza di metodo e di contenuto rispetto agli altri partiti. Per questo il PdL è stato sospeso. Qui è il dato politico”.

Alleanza Riformista: “Mancano le condizioni”

ste di investimento che hanno trovato invece risposte a pochi chilometri oltre i nostri confini”.

PSD: “Coerenza con l’Accordo UE” Anche il PSD rilancia sulla necessità di uno sviluppo economico, ma puntualizza, “che sia coerente con l’Accordo UE”. Dopo aver smentito che si sia creata “una frattura all’interno della maggioranza”, il PSD ammette che “sul DES le posizioni erano articolate ed anche distanti e il lungo confronto che si è generato ha avuto comunque il merito, soprattutto nella fase di elaborazione degli emendamenti al progetto di legge, di esplicitare condizioni ed obiettivi per permettere l’effettuazione di grossi investimenti in settori specifici, come quelli definiti nel DES”. Tra questi vincoli il PSD evidenzia in particolare “la convergenza di tutti i partiti rispetto all’esigenza di non fare passi indietro sul percorso della trasparenza e soprattutto quello dell’associazione all’Unione Europea” per-

ché “è imprescindibile che qualsiasi scelta strategica, in questo caso relativa allo sviluppo economico ed alla creazione di ricchezza in un settore che ora ristagna come quello della ricettività di alto livello, sia compresa nella cornice di regole ed opportunità che l’appartenenza al mercato europeo e la presenza nei paesi white list comporta”. “Il DES è una architettura incentivante presente in molti paesi, compresi quelli UE”, ammettono dal PSD, “ma l’adattamento alla Repubblica di San Marino deve essere ben ponderato sia per gli effetti sull’economia esistente, sia nel rapporto con gli altri stati e la UE. Un supplemento di indagine è quindi utile”. Non solo: ricordando che “questo è l’anno del termine del negoziato dell’Accordo di Associazione e di preparazione al rinnovo del debito internazionale, dovrebbe anche essere quello in cui si definisce la strategia per rendersi maggiormente autonomi sulla energia e sull’acqua”. Per questo il PSD suggerisce “di

redigere una agenda da qui al termine della legislatura che ponga al centro dell’attenzione il Programma e le proposte più utili e necessarie per la collettività, senza tralasciare gli aspetti relativi allo sviluppo economico, che deve essere coerente con gli obiettivi richiamati”.

RETE: “Ci sono rischi reputazionali”

Chi si è defilato dal progetto DES per primo è stato il Movimento RETE e alla luce dello stop in Commissione, rimarca la propria posizione: “Preferiamo essere protagonisti che spettatori, anche di fronte a un progetto complesso e non di facile accettabilità, come il DES. Proprio per questo RETE si è seduta al tavolo e ha lavorato intensamente con l’obiettivo di tirarne fuori il meglio possibile, nell’interesse del Paese. In pochi l’hanno fatto. IL DES, come tutte le cose”, ammoniscono, “ha un dritto e un rovescio: può essere un’opportunità di sviluppo importante, ma ci espone a rischi reputazionali. Continuiamo a studiare e a

“I fatti di questi giorni”, avvertono da Alleanza Riformista, “certificano che non vi siano le condizioni per chiudere il cerchio attorno al progetto di legge relativo al DES. Così come è evidente che le ragioni non nascono dalle posizioni legittime, sia pur strumentali, delle minoranze. Il punto centrale, almeno per noi, non è stare oggi a cavillare a posteriori su quanto accaduto”. Il riferimento è agli alleati, ma anche alla tenuta del Governo nell’ultimo anno e mezzo di legislatura. Rischi a cui occorre metter mano, partendo dalla “necessità di ripristinare, non solo nella forma, un quadro di collaborazione all’insegna di un rinnovato metodo di lavoro tra le fila della maggioranza”.

Libera: “Confronto?

Andava fatto prima” Se dalla maggioranza ci sono critiche ma sostanzialmente il clima sembra tranquillo, dall’opposizione gli attacchi sono a tutti i livelli, sia nei confronti di Gatti, definito “bullo”, sia nei confronti del DES, che “porterà a un ritorno ad una economia opaca”. Questo il punto di vista di Libera: “Il ‘Nessun dietro front sul DES’ rappresenta un vero e proprio atto di disprezzo e menefreghismo intollerabile. Detto questo il confronto con la cittadinanza sarebbe dovuto cominciare mesi fa. Così come il coinvolgimento attivo e reale delle opposizioni e delle associazioni sindacali e datoriali. Questa pervicacia nell’inseguire i propri interessi si commenta da sola

e non potrà che trovare un muro insormontabile da parte di Libera”. Ma al di là di questo, “siamo realmente preoccupati per la possibile perdita di sovranità del nostro Paese e dei problemi che il DES porterà alle nostre attività, così come difficilmente crediamo che gli organismi internazionali potranno accettare un ritorno ad una economia opaca. È chiaro che il nostro Paese quando fa le sue scelte non deve certo chiedere il permesso all’Italia. Ma è anche vero che i nostri vicini potrebbero prendere le proprie contromisure, con danni irreparabili per San Marino e nei rapporti politici, che comunque non sono poi così idilliaci come qualcuno vorrebbe raccontare”.

Repubblica Futura:

“Tutta una farsa”

“Il DES è l’ultimo capitolo di una farsa politica ormai precipitata nel grottesco”, commentano senza mezzi termini da Repubblica Futura. “Il tentativo di regalare il Paese ad un cavaliere - bianco o nero non si sa - è abortito alla vigilia della Commissione Finanze che avrebbe dovuto sancirne le tante pretese. Non certo un progetto trasparente di investimento estero, che sarebbe molto opportuno, ma ben altro. Abbiamo un Paese con un bilancio tecnicamente fallito, con un debito pubblico di oltre 40.000 euro per ogni sammarinese, senza uno straccio di idea su come ripagarlo”, partono all’attacco ricordando le grandi criticità del sistema e lamentando il fatto che “si è incapaci di mettere in campo una qualsiasi delle riforme necessarie per il futuro della Repubblica”. Una situazione aggravata dal fatto che “vi è un’assoluta incapacità di ascolto e di confronto da parte del Governo, come ormai periodicamente attestato dalle organizzazioni sindacali, di categoria e professionali. Quanto dovrà ancora continuare questa tragedia politica, con danni incalcolabili per la Repubblica di San Marino?”.

Ai dubbi di RETE si aggiungono quelli di PSD e Alleanza Riformista. Libera e RF all’attacco DES,
5 P olitica FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023
di Daniele Bartolucci

Oltre 600 milioni di euro, tanto vale il “monte salari” della Repubblica di San Marino. O meglio, valeva alla fine del 2022, perché probabilmente già oggi, con gli aumenti già corrisposti in diversi settori (Industria, Assicurazioni, Edilizia, Artigianato e Commercio) a inizio anno, il volume totale dovrebbe essere aumentato ancora. Ma non sono solo gli aumenti contrattuali ad aver spinto il “monte” oltre la barriera dei 600 milioni per la prima volta nella storia, bensì anche l’aumento della stessa platea di lavoratori, che ha visto concretizzarsi e rafforzarsi nel corso del 2022 il trend positivo che dalla pandemia si è sviluppato in Repubblica in quasi tutti i settori. In primis la manifattura, dove sono state centinaia le nuove assunzioni di personale e dove, non a caso, hanno puntato l’attenzione anche gli organismi internazionali per identificare l’industria come il vero “traino” dell’economia sammarinese. Traino anche per il monte salari, in effetti, visto che gli occupati nel manifatturiero contribuiscono al volume totale per oltre 215 milioni, con un aumento di 13 milioni nel 2022. Un riconoscimento che ha soddisfatto e resa orgogliosa in primo luogo la stessa ANIS, che rappresenta proprio queste aziende industriali, a cui è corrisposto – non a caso per primo – anche il rinnovo contrattuale per il biennio 2022-2023, a cui è seguito – anche qui, per primo – il testo unico secondo le nuova Legge della rappresentatività (sul quale si stanno svolgendo in queste settimane le assemblee dei lavoratori chiamati a votare favorevolmente all’accordo affinché abbia validità erga omnes per tutto il settore).

Dall’altro lato, anche lo Stato ha di che essere contento, perché un maggiore volume si traduce anche in un maggiore gettito fiscale e in maggiori contributi previdenziali. Questi ultimi, inoltre, aumenteranno ancora di più del primo, perché nel 2023 è scattata la riforma delle pensioni, con un aumento dello 0,5% delle aliquote contributive a carico dei lavoratori. L’altro dato interessante e che dovrà essere monitorato e analizzato più precisamente è la crescita in senso stretto, non solo perché i redditi da lavoro sono una parte consistente del PIL nazionale, ma lo sono a maggior ragione nel momento in cui il tasso di disoccupazione è sceso a livelli bassissimi, tra i più bassi al mondo. Ciò significa che lo Stato ci guada-

Marino

Assunzioni e aumenti: il monte

Superata per la prima volta la quota dei 600 milioni di euro: grazie anche ai 13 milioni in più si conferma “traino” dell’economia sammarinese. Il risultato è

gna due volte: tramite l’aumento di gettito, ma anche tramite la riduzione degli ammortizzatori. A livello economico, però, va comunque tenuto conto che l’aumento del “monte salari” sottintende sicuramente un aumento dei redditi (medi, viste le dinamiche differenti dei vari settori), ma non si traduce automaticamente in un aumento dei consumi. A maggior ragione in una fase inflattiva ancora abbastanza forte in Europa e anche a San Marino. Ma anche qui i numeri sono incoraggianti, perché se è vero che “il dato definitivo dell’inflazione

2022 a San Marino è del 5,9%, contro l’8,1% italiano, riferito all’indice per le famiglie di operai e impiegati”, come hanno ribadito anche i sindacati, il monte salari ha “battuto” anche l’inflazione nel 2022, crescendo di oltre il 6,35%, passando dai precedenti 567 ai 603 milioni di euro. Un aumento di oltre 36 milioni in dodici mesi.

San Marino tra i Paesi più ricchi al mondo È sempre interessante osservare e leggere come viene vista la Repubblica di San Marino nel mondo. Quattro an-

ni fa abbiamo raccontato la “sicurezza” del Titano secondo il Foreign and Commonwealth Office, un dicastero del Regno Unito responsabile della promozione degli interessi del Paese all’estero: nel sito del FCO –un portale che gli anglosassoni consultano prima di partire – si legge che il Monte è un Paese sicuro e che “il crimine di strada è estremamente raro”.

Il sito https://digitalemigre. com/, quest’anno, ha inserito il Paese nella top 15 di due classifiche, quella delle Nazioni più ricche al mondo e quella in cui è più difficile

ottenere la cittadinanza.

Il sito digitalemigre.com ha messo insieme l’elenco degli ultimi dati del FMI e della Banca mondiale, utilizzando il PIL (prodotto interno lordo) pro capite come misura.

“Il PIL pro capite misura la produzione economica pro capite in un paese. Fornisce una rappresentazione più accurata della ricchezza a livello di popolazione rispetto al puro PIL. Il rovescio della medaglia”, avvertono gli analisti, “è che il PIL pro capite non mostra come viene distribuita la ricchezza e quindi non rappresenta ac-

curatamente la disuguaglianza. Tuttavia, è uno dei modi migliori per misurare i paesi più ricchi del mondo” si legge nell’introduzione.

I 10 paesi più ricchi del mondo del 2023 sono Lussemburgo (con un PIL pro capite di 141.590 USD, Dollari statunitensi). A seguire Singapore, Irlanda, Qatar, Svizzera, Norvegia, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America, Brunei Darusalam e, al decimo posto, San Marino con un PIL pro capite di 72.070 Dollari USA.

Il portale racconta così San Marino: “Il minuscolo paese (…) ha un settore finanziario

Effetto positivo sui redditi: il Foreign and Commonwealth Office del Regno Unito conferma San
MONTE SALARI DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO 2019-2022 2019 2020 2021 Dipendenti Settore Pubblico ISS € 41.202.126,72 € 41.006.045,08 € 41.390.502,75 Stato € 66.505.764,26 € 62.165.171,42 € 65.685.170,33 Cantieri Stato € 5.486.539,02 € 4.897.901,79 € 4.685.149,35 AASPL € 1.159.887,16 € 1.193.962,78 € 1.339.249,16 CONS € 349.892,57 € 345.333,73 € 325.704,42 AASS € 6.001.350,56 € 5.600.490,11 € 5.966.884,05 Università' € 1.446.637,63 € 1.284.031,50 € 1.436.612,37 Autorità Aviazione Civile e Navigazione Marittima € 113.755,54 € 121.929,29 € 104.080,09 Poste e Telecomunicazioni € 2.687.262,76 € 2.509.212,81 € 2.405.188,42 Totale Settore Pubblico € 124.953.216,22 € 119.124.078,51 € 123.338.540,94 Dipendenti Settore Privato Agricoltura, Silvicoltura e Pesca € 444.926,64 € 421.701,85 € 407.734,17 Attività Manifatturiere € 189.232.801,02 € 184.223.156,86 € 202.075.312,79 Fornitura di Energia Elettrica, Gas, Vapore e Aria Condizionata € 78.353,96 € 9.309,21Fornitura di Acqua; Reti Fognarie, Gestione dei Rifiuti e Risanamento € 1.443.584,07 € 1.540.884,23 € 1.173.487,13 Costruzioni € 24.197.582,61 € 23.000.389,15 € 24.032.794,18 Commercio all'ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli € 66.216.855,82 € 61.078.367,95 € 67.582.723,34 Trasporto e Magazzinaggio € 11.316.477,66 € 11.081.221,58 € 12.358.105,93 Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione € 18.914.288,03 € 14.383.913,41 € 17.963.707,11 Servizi Informazione e Comunicazione € 24.615.357,16 € 25.101.238,63 € 26.831.940,81 Attività Finanziarie e Assicurative € 32.985.798,54 € 30.253.049,38 € 27.127.109,07 Attivita' Immobiliari € 2.041.971,98 € 1.805.394,96 € 2.835.043,86 Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche € 21.770.535,73 € 21.749.013,28 € 24.572.264,21 Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese € 16.010.624,24 € 12.559.325,25 € 12.615.779,89 Amministrazione Pubblica e Difesa; Assicurazione Sociale Obbligatoria € 296.481,01 € 225.793,72 € 260.585,18 Istruzione € 1.440.270,77 € 1.422.095,92 € 1.722.749,02 Sanita' e Assistenza Sociale € 6.087.816,20 € 4.899.255,42 € 5.257.276,72 Attività Artistiche, Sportive, di Intrattenimento e Divertimento € 5.279.836,16 € 4.351.500,01 € 4.064.448,95 Altre Attività di Servizi € 9.797.602,44 € 8.521.001,43 € 8.956.045,89 Attività di Famiglie e Convivenze come Datori di Lavoro per Personale Domestico € 3.866.437,17 € 4.133.366,87 € 4.029.047,66 Organizzazioni ed Organismi Extraterritoriali € 74.533,05 € 50.752,32 € 67.943,71 Totale Settore Privato € 436.112.134,26 € 410.810.731,43 € 443.934.099,62 TOTALE GENERALE € 561.065.350,48 € 529.934.809,94 € 567.272.640,56 Elaborazioneacura FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 6 A ttualità FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile E conomia
frutto della crescita eccezionale

Marino tra i 10 Paesi più ricchi al mondo come PIL pro capite monte

salari è da record

più nel solo settore manifatturiero, che con 215 milioni eccezionale dell’occupazione e, in parte, dei rinnovi contrattuali

che i residenti di San Marino godono di un’assistenza sanitaria di prim’ordine, infrastrutture eccellenti e accesso a un’abbondanza di beni di consumo di fascia alta. Se vuoi vivere a San Marino,

uno dei migliori percorsi nel paese è aprire una società lì. Dovrai anche investire un minimo di € 150.000, oltre a qualsiasi in-vestimento nella società stessa. Ci sono anche opzioni per i pensionati

stranieri. Ma non contare su San Marino come via per la seconda cittadinanza. È uno dei paesi più difficili al mondo per ottenere la cittadinanza , che richiede 30 anni di residenza più la rinuncia alla nazionalità originaria”. Ottenere la doppia cittadinanza , soprattutto per naturalizzazione, è raramente un compito facile. Ma alcuni paesi lo rendono più difficile di altri. I 17 paesi più difficili per “ottenere la cittadinanza” sono Qatar, Città del Vaticano, Liechtenstein, Bhutan, Arabia Saudita, Kuwait, Svizzera, Cina, Corea del nord, Giappone, Emirati Arabi Uniti, San Marino (12esimo posto). “Avrai

un impegno a lunghissimo termine se vuoi diventare sammarinese. Questo piccolo paese al confine con l’Italia ha la cronologia della cittadinanza più lunga d’Europa. Per naturalizzare come cittadino sammarinese devi essere residente da almeno 30 anni. Inoltre, devi rinunciare a qualsiasi altra nazionalità. Come ci si aspetterebbe, San Marino non riconosce la doppia cittadinanza. Competente alle approvazioni è il Consiglio Grande e Generale di San Marino e la tua domanda deve essere approvata con la maggioranza qualificata dei due terzi” conclude digitalemigre.

C ontratti

estremamente impressionante per le sue piccole dimensioni. Molte banche hanno aperto negozi nel paese, attirando a loro volta tutta una serie di imprese. Combinata con la sua forte enfasi sul turismo, questa strategia ha aiutato San Marino a diventare uno dei paesi più ricchi del mondo. La fiorente industria del turismo del paese attira milioni di visitatori ogni anno, che vengo-no a sperimentare i suoi splendidi paesaggi e monumenti storici, come la Torre Guaita. Tutta questa ricchezza per una popolazione così piccola significa

La “stagione dei rinnovi contrattuali” partita l’anno scorso con quello Industria siglato da ANIS con tutti e tre i sindacati e proseguita con il settore Assicurazioni ed Edilizia, nelle scorse settimane ha visto sottoscrivere l’accordo anche per il Commercio, mentre in questi giorni è stato sottoscritto anche il nuovo testo unico relativo al Contratto Collettivo Unico Generale di Lavoro dell’Artigianato, valevole “per le aziende artigianali o di riferimento all’artigianato e i lavoratori in esse occupati”, fanno sapere congiuntamente i sottoscrittori. “Dopo gli accordi intercorsi nel mese di giugno del 2022” spiegano da UNAS, “la realizzazione di un testo unico del contratto che inglobasse 25 anni abbondanti di storia contrattuale sempre caratterizzata da accordi integrativi, alla luce delle disposizioni normative della legge 59/2016 verrà sottoscritto il contratto del settore artigianato, unico per il settore che dopo il passaggio referendario potrà diventare un contratto unico per tutta categoria delle imprese interessate con validità erga omnes, ovvero con reciproca certezza di diretti, tanto per i lavoratori, quanto per le imprese associate”. Il riferimento al referendum è ormai una costante in questi casi, perché previsto dalla nuova legge della rappresentatività. La novità, infatti, è che l’erga omnes venga riconosciuto ad un solo e unico contratto per settore, ma solo dopo aver ottenuto il voto favorevole dei lavoratori. Cosa che dovrà quindi avvenire anche nell’artigianato, dopo che è stato già fatto per le Assicurazioni (quello siglato da ANIS e i sindacati è infatti diventato il primo testo unico a norma della nuova legge) e si sta facendo per gli altri contratti. In primis quello dell’Industria, che per numeri è il più impegnativo, anche a livello logistico, con innumerevoli assemblee sparse in tutto il territorio che proseguiranno probabilmente almeno fino a maggio. DB

2022 41.390.502,75 € 41.948.442,86 65.685.170,33 € 66.992.968,55 4.685.149,35 € 4.419.261,08 1.339.249,16 € 1.730.105,85 325.704,42 € 318.885,91 5.966.884,05 € 5.747.643,33 1.436.612,37 € 1.591.700,86 104.080,09 € 94.682,67 2.405.188,42 € 2.144.989,96 123.338.540,94 € 124.988.681,07 407.734,17 € 489.113,32 202.075.312,79 € 215.411.429,001.173.487,13 € 1.988.574,58 24.032.794,18 € 24.874.269,07 67.582.723,34 € 73.760.481,94 12.358.105,93 € 12.736.644,70 17.963.707,11 € 20.065.211,34 26.831.940,81 € 29.126.441,09 27.127.109,07 € 28.927.160,56 2.835.043,86 € 2.196.267,21 24.572.264,21 € 27.421.390,60 12.615.779,89 € 14.584.474,89 260.585,18 € 347.295,12 1.722.749,02 € 2.098.530,90 5.257.276,72 € 5.393.729,76 4.064.448,95 € 5.459.415,46 8.956.045,89 € 9.435.202,22 4.029.047,66 € 3.909.138,55 67.943,71 € 85.248,11 443.934.099,62 € 478.310.018,42 567.272.640,56 € 603.298.699,49 curadiSanMarinoFixing.Fonte:UPECEDS
Assemblee e nuovi Testi unici A ttualità 7 FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014 XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023 E conomia 7

“Verso la nascita di nuovi operatori, si apre la sfida”

ASI plaude al nuovo Regolamento per l’Autorità ICT: “Ora il 5G”

L’Associazione Sammarinese per l’Informatica esprime il proprio compiacimento per la pubblicazione del Regolamento 4 del 3 aprile 2023 sui servizi di telecomunicazioni.

“Il Regolamento - spiega in una nota l’ASI - apre finalmente la strada alla nascita di nuovi operatori di telecomunicazioni nel territorio sammarinese permettendo così una maggiore concorrenza di mercato. L’attività regolatoria prevista da questa norma permetterà finalmente di dare slancio al grande investimento sulla fibra ottica AASS”. Progetto unico al mondo nel suo genere ed in grado di permettere agli operatori offerte di fornitura inimmaginabili anche nelle grandi città metropolitane.

“Basti pensare - prosegue l’Associazione Sammarinese per l’Informatica - che gli

operatori, sfruttando l’attuale infrastruttura AASS, con investimenti mirati potrebbero fornire interconnessioni aziendali fino venticinque Gigabit. Sul piano economico ciò agevolerebbe la nascita di piccole aziende di servizi cloud orientati al calcolo distribuito, al metaverso, agli e-sports, e più in generale al cloud edge computing. Così gli operatori nuovi e attuali saranno stimolati a tenere ampio il proprio parco servizi verso un’utenza professionale sempre più esigente ed al contempo l’utenza retail potrà beneficiare di offerte innovative derivanti dal salto tecnologico”.

L’Associazione si fa quindi promotrice dello stesso entusiasmo che alleggiava in Via Caldera a Milano alla fine degli anni ’90, dove si concentravano i maggiori investimenti sulla parte italiana di Internet.

“Investimenti che hanno poi permesso la nascita di quegli Internet Service Provider che oggi sono riusciti a trasformarsi nelle maggiori Internet company italiane” prosegue la nota. ASI si pregia di avere già tra i propri soci “il principale operatore di telecomunicazioni e diverse aziende che hanno manifestato formalmente la richiesta di concessione”, per cui si propone come interlocutore preferenziale con AASS per la negoziazione dell’assegnazione risorse scarse e la promozione di sinergie pubblico/private volte al potenziamento sia del settore che dell’indotto”. E proprio in quest’ultimo contesto ASI auspica che, grazie al nuovo Regolamento che demanda all’Autorità ICT il compito di assegnare le frequenze per il servizio radiomobile, si possa procedere, in tempi rapidi, all’asse-

gnazione delle frequenze 5G per ridurre il gap che si sta creando con l’Italia e con il resto del mondo e permettere di disporre, in particolare alle imprese sammarinesi, di servizi di nuova generazione che necessitano di grande ampiezza di banda come l’automazione, l’IoT e l’intelligenza artificiale in fabbrica, consentendo lo sviluppo delle smart factory. “Da sottolineare l’ultimo articolo del regolamento che rimanda la definizione del piano sanzionatori in un apposito decreto. L’Associazione Sammarinese per l’Informatica plaude tale scelta e rinnova pubblicamente la propria intenzione di incontrare l’Autorità ICT, una volta rilasciate le nuove concessioni e rinnovate quelle in scadenza, per mettere in opera il tavolo di confronto permanente sull’attività regolatoria previsto dalla normativa.

Imprese

Il Regolamento

Rimandando il lettore al testo integrale – il Regolamento numero 4 del 2023 è scaricabile in formato pdf dal portale del Consiglio Grande e Generale – approfondiamo le società concessorie (art. 9): l’Autorità ICT esamina le richieste avanzate dalle società candidate a offrire servizi di telecomunicazioni, al fine di esprimere un parere per la concessione ad operare. Le richieste dovranno essere corredate da un piano industriale a cinque anni che mostri gli investimenti che la società richiedente intende realizzare nel territorio della Repubblica di San Marino in termini di infrastrutture e di occupazione.

L’Autorità ICT, sulla base delle dimensioni del mercato sammarinese e delle indicazioni del piano industriale, valuta la sostenibilità della proposta e i benefici per il

BusinessEurope:

mercato e presenta al Congresso di Stato un parere sulla candidatura.

La durata della Concessione non potrà essere inferiore a dieci anni al fine di favorire il ritorno degli investimenti fatti.

In merito al quadro di riferimento generale per l’accesso e l’interconnessione, l’art. 10 evidenzia che “l’operatore di telecomunicazioni costituito in un altro Stato che richiede l’accesso o l’interconnessione a reti di comunicazione elettronica gestite da operatori sammarinesi autorizzati, ubicate sul territorio sammarinese, non necessita di una concessione per operare a San Marino qualora fornisca un servizio all’ingrosso nei confronti di operatori sammarinesi autorizzati e purché non fornisca servizi all’utenza finale o non gestisca una rete di telecomunicazioni propria”.

”L’Inflation Reduction Act è stato al centro delle discussioni politiche negli ultimi mesi, sia con gli Stati Uniti che all’interno dell’UE. Ha generato molte tensioni, ma ha avuto l’effetto collaterale positivo di stimolare una riflessione tanto necessaria sulla competitività in Europa”, ha dichiarato il direttore generale di BusinessEurope Markus J. Beyrer a Jay Tim-

mons, Presidente e CEO della National Association of Manufacturers durante un incontro il 29 marzo. Sebbene siano stati compiuti molti progressi su questioni importanti come i flussi di dati e un nuovo quadro UEUSA sulla privacy dei dati, rimangono da affrontare alcune questioni in sospeso, tra cui le sovvenzioni per l’acciaio e l’alluminio e gli

aeromobili. “Continuiamo a credere che il Consiglio “Commercio e tecnologia” dovrebbe essere la principale piattaforma per il dialogo UE-USA e le iniziative congiunte per migliorare le relazioni transatlantiche, ma abbiamo bisogno di maggiore trasparenza e risultati concreti alla prossima riunione ministeriale di maggio”, ha aggiunto.

“Permetterà di dare slancio anche all’investimento sulla fibra ottica AASS”
“Discutere le relazioni transatlantiche con le imprese statunitensi”
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In crescita gli indici dei prezzi al consumo

Il raffronto tra il 2021 e il 2022: ecco le voci che sono aumentate

Gli indici dei prezzi al consumo a San Marino per le famiglie di operai e impiegati sono “indicatori” utili per capire lo stato di salute dell’economia locale. Nei giorni scorsi l’Ufficio Programmazione Economica e Centro Elaborazione Dati e Statistica ha pubblicato i dati del 2022 che andiamo a raffrontare con quelli del 2021.

Il “paniere” del Monte Titano

Sono 12 le voci che compongono il cosiddetto “paniere” della Repubblica di San Marino: prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricetti-

Trainato

UE

Secondo i dati pubblicati a fine 2022 dall’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, nei paesi dell’area euro il tasso di inflazione annuo ha sfiorato il 10%.

I dati danno l’inflazione in UE al 10,9%. L’inflazione è salita sulla scia dell’aumento dei prezzi registrato soprattutto nel comparto energetico (+4,19%). Aumenti più repentini sono stati osservati su cibo, bevande alcoliche e tabacco, servizi (+1.80%) e beni industriali non energetici (+1.47%). Il tasso di inflazione più basso su base annuale è stato registrato in Francia, Malta e Finlandia, mentre i picchi più alti si sono avuti in Estonia, Lituania e Lettonia.

Rispetto al mese precedente, tra le economie più forti hanno registrato il tasso di inflazione più elevato l’Olanda (17,1% contro 13,7%),

Numeri indici dei prezzi al consumo a San Marino per le famiglie di operai e impiegati - Base dicembre 2010=100

ce i servizi sanitari e spese per la salute (da 111,02 a 112,66) e istruzione (da 108 a 108,16), qualche punto di differenza invece per i servizi ricettivi e di ristorazione (da 107,66 a 109,78). Crescita un po’ più marcata invece per i trasporti (da 106,30 a 113,89), per “ricreazione, spettacoli e cultura” (da 109,91 a 114,45).

Le medie nel triennio 2019-2020-2021

vi e ristorazione; altri beni e servizi. Preso il valore 100 come base (dicembre 2010), il “Generale” a fine 2022 è arrivato a 121,85 quando 12 mesi prima era 115,07.

Rimandando il lettore al documento integrale (scaricabile in formato Excel dal sito dell’UPECEDS), ci soffermiamo su alcune “voci” indicative, quotidiane e fami-

e la Germania (10,9% contro 8,8%), seguite dall’Italia (9,4% contro 9,1%). La Svizzera, con un tasso al 3,2% a settembre 2022, è il paese europeo con l’inflazione più bassa.

Come si calcola il tasso d’inflazione in Europa

Nell’area euro il tasso di inflazione è calcolato utilizzando la media ponderata degli aggregati dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IPCA). Le componenti principali dell’IPCA sono: cibo, bevande alcoliche e tabacco (19% del peso totale), energia (11%), beni industriali non energetici (29%) e servizi (41%).

Gli aggregati IPCA sono calcolati come media ponderata delle componenti IPCA di ciascun paese. Il peso di un paese corrisponde alla sua quota di spesa.

Gran Bretagna

Gli ultimi dati sull’inflazione in Gran Bretagna vedono un calo del tasso al 9,9% ad agosto dal 10,1% del mese precedente. La riduzione è da attribuire al calo dei prezzi di benzina e diesel; un vantaggio tuttavia ampiamente compensato dall’aumento dei prezzi dei beni alimentari. Nonostante la lieve flessione, l’inflazione nel Regno Unito supera di quasi cinque volte l’obiettivo del 2% fissato dal governo per la Bank of England (BoE) e continua a esercitare pressioni sui consumatori e sulle famiglie già alle prese con la crisi del costo della vita. La BoE ha avvertito in più di un’occasione che l’inflazione nel Regno Unito potrebbe raggiungere un picco di circa il 13% quest’inverno e mantenersi a livelli alti per tutto il 2023.

liari: i prodotti alimentari e le bevande analcoliche; le bevande alcoliche e i tabacchi; l’abbigliamento e le calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti. I prodotti alimentari e le bevande analcoliche, in un anno, hanno fatto il balzo in avanti più marcato di tutti, passando da 147,63 a 164,65. Sono invece dieci i punti di “forbice”, com’era facile immaginare, per “abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (111,33 a fine 2021, 121,96 a fine 2022).

Più contenute ma sempre in crescita le bevande alcoliche e i tabacchi (da 112,89 a 118,04), l’abbigliamento e le calzature (da 114,79 a 116,77), così come i “mobili, articoli e servizi per la casa” (da 114,82 a 120,85).

Quasi in pari con il 2021 inve-

Il “Generale” nel triennio 2019-2020-2021 (l’UPECEDS ha calcolato la “media”) non aveva fatto registrare grandi oscillazioni: 112,48 nel 2019, 112,72 nel 2020 e 115,07 nel 2021. Idem per la categoria “abitazione, acqua, elettricità e combustibili”: 110,77 nel 2019, 110,75 nel 2020 e 111,33 nel 2021. Per i prodotti alimentari e bevande analcoliche invece la crescita era stata la seguente: 138,23 nel 2019, 142,62 nel 2020, 147,63 nel 2021.

ISTAT: prezzi al consumo a dicembre 2022

Nel mese di dicembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi è aumentato dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente).

Così l’ISTAT. In media, nel 2022 i prezzi al consumo crescono dell’8,1% (+1,9% nel 2021). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi, i prezzi al consumo aumentano del 3,8% (+0,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1% (+0,8% nel 2021). Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazio-

ne è dovuto prevalentemente ai prezzi degli energetici non regolamentati (che, pur mantenendo una crescita sostenuta, passano +69,9% a +63,3%), degli alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a +6,0%); per contro, un sostegno alla dinamica dell’inflazione deriva dall’accelerazione dei prezzi degli energetici regolamentati (da +57,9% a +70,2%), degli alimentari lavorati (da +14,3% a +14,9%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +6,2%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (da +0,2% a +0,7%).

A dicembre 2022, l’inflazione di fondo (cioè al netto degli energetici e degli alimentari freschi) accelera da +5,6% a +5,8% e quella al netto dei soli beni energetici sale da +6,1% a +6,2%.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano da +12,7% a +12,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,8% di novembre a +8,5%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, alla crescita da un lato dei prezzi degli energetici regolamentati (+7,8%), dei beni alimentari lavorati (+0,8%) e degli altri beni (+0,7%), dall’altro, a causa di fattori stagionali, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1,1%).

La variazione media annua del 2022 è pari a +8,1% (era +1,9% nel 2021).

Il “generale” è passato da 115 a 121 trainato dal cibo e dagli analcolici
2021 media 2022 media Generale 115,07 121,85 Prodotti alimentari e bevande analcoliche 147,63 164,65 Bevande alcoliche e tabacchi 112,89 118,04 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 111,33 121,96 Servizi sanitari e spese per la salute 111,02 112,66 Servizi ricettivi e di ristorazione 113,28 118,14
Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,Dati,eStatisticadella RepubblicadiSanMarino
Eurostat
dall’energia, il tasso di inflazione
9 E conomia FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023
lo scorso anno ha superato il 10%

“Turismo Accessibile, avremo qui la Conferenza Europea”

L’annuncio del Segretario di Stato Pedini Amati durante il Forum F.E.S.T.A. a Tirana

Durante F.E.S.T.A. (Future of Environmental Sustainable Tourism Albania), il Forum sul Turismo organizzato dal Ministero del Turismo dell’Albania insieme all’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite UNWTO, il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati ha annunciato che la Repubblica di San Marino ospiterà, il 16 e 17 novembre 2023, per la seconda volta, i lavori della Conferenza Europea UNWTO sul Turismo Accessibile. La “2nd UNWTO Conference on Accessible Tourism in Europe: Tourism for All as a win-win for destinations, companies and quality of life” presenterà le best practices sul ruolo delle pubbliche amministrazioni e delle destinazioni nel guidare l’adozione di politiche e strategie inclusive, soddisfare le comunità ospitanti e i visitatori. Tema principale dell’evento sarà la presentazione degli standard internazionali ISO 21902:2021 per l’accessibilità universale come strumento guida per rendere infrastrutture, le strutture turistiche, i servizi e i prodotti sempre più accessibili.

Durante il suo intervento nel Panel di alto livello che aveva aperto il Forum di Tirana il Segretario di Stato aveva detto: “C’è una cosa sulla quale i Governi devono e possono lavorare con convinzione e sulla quale noi quest’anno organizzeremo, insieme a UNWTO, un prestigioso evento nella nostra Repubblica: l’accessibilità. Dobbiamo garantire che il turismo possa essere accessibile a tutti. Questo significa lavorare per ridurre le barriere fisiche che possono impedire alle persone con disabilità di godere appieno delle attrazioni turistiche ma anche quelle economiche che impediscono a molte persone di viaggiare e contemporaneamente tutte quelle barriere che limitano la mobilità delle persone, la conoscenza, lo sviluppo, l’innovazione. In sintesi, dobbiamo lavorare insieme per garantire che il turismo, sempre più, sia di tutti e per tutti”.

Chi è UNWTO L’Organizzazione mondiale del turismo (OMT è la sigla ufficiale in italiano, mentre UNWTO è la sigla inglese di

United Nations World Tourism Organization) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Madrid che si occupa del coordina-

mento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile. UNWTO fornisce leadership e supporto nel

promuovere la conoscenza e le politiche del turismo e funge da forum globale per la politica del turismo e una fonte di ricerca e conoscenza.

Dopo il grande successo riscosso per le aperture programmate durante il Natale delle Meraviglie (oltre 1.200 passeggeri in 12 giorni) l’amato Treno Bianco Azzurro è tornato a correre lungo la galleria Montale in occasione delle festività pasquali (e sarà aperto anche il 25 aprile).

Nel primo giorno di corse oltre 100 persone hanno scelto di provare l’emozione di un vero e proprio viaggio nel tempo: 1.500 metri per rivivere le gesta del Treno Bianco Azzurro, la ferrovia che collegava Rimini a San Marino purtroppo non più attiva dal bombardamento Dell’estate del 1944. Le corse saranno attive anche 25 aprile con i seguenti orari: 10.30-12.30 e 14.30-18. Il costo del biglietto sarà di 5,00 euro, il cui ricavato finanzierà le attività dell’Associazione Treno Bianco Azzurro.

Investimento italiano Il Ministero del Turismo, attraverso la propria partecipazione quale Aderente Istituzionale alla Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, ha definito il versamento di un apporto in capitale di 2 milioni di euro per finanziare lo studio di fattibilità e la progettazione per la riapertura della ferrovia Rimini – San Marino. Il rapporto di amicizia e collaborazione fra la Segreteria di Stato per il Turismo di San Marino con il Ministero del Turismo, aderente istituzionale della Fondazione FS Italiane, unite all’interesse diretto e pragmatico del Ministro Garavaglia ha fatto si che si potesse celermente e concretamente arrivare alla definizione dell’accordo per il finanziamento della redazione del progetto di ricostruzione del dismesso e spettacolare tracciato ferroviario Rimini-San Marino. La linea a scartamento ridotto che ha garantito il collegamento diretto tra le due Repubbliche fino al 1944 diede allora una forte spinta all’economia della Repubblica, ed in particolare al turismo e oggi sarà riproposta come linea e attrazione turistica per lo spostamento sostenibile.

Si svolgerà il 16 e 17 novembre e avrà come focus la ISO 21902:2021 per l’accessibilità universale
Il Trenino è “pieno”. Si replica il 25
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La novità
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Distanze e modalità per tutti: dalla corsa trail alla camminata trekking

Titano Trail Run: prima sfida per le imprese

Con l’evento del 23 aprile riparte anche il programma Corporate Run

Con il ritorno della bella stagione riparte anche l’attività sportiva di Track&Field San Marino. Tre distanze sui sentieri della Repubblica di San Marino, di corsa trail o di cammino trekking, per tutti: dai top runner agli amatori di ogni età, ai nuovi appassionati delle squadre “corporate” (compagini aziendali) fino ai camminatori più tranquilli.

È questa l’identità della “Titano Trail Run San Marino”, ovvero della prima gara nazionale FIDAL di trail run, alla scoperta dei luoghi più affascinanti di San Marino in programma domenica 23 aprile.

Tre percorsi, su distanze diverse per a tutti coloro che praticano il trail running (top runner, amatori e squadre Corporate) o le diverse forme di cammino, dal nordic walking alla semplice camminata trekking: Trail

medio 25km 1400D+, Trail corto 14km 700D+ e Trail urbano 4km 270D+. San Marino Fixing è, come sempre, media partner del programma Corporate Run.

L’evento avrà partenza e arrivo al Campo Bruno Reffi, nel cuore del centro storico di

San Marino. La manifestazione è stata inserita tra gli eventi di interesse nazionale italiano di trail run. Sarà possibile partecipare anche alla Corporate Run, con la speciale classifica per team amatoriali di amici e colleghi, e alla corsa/camminata non

ASCO 35 per San Marino for the Children

L’anno scorso a pochi chilometri da Monaco di Baviera si era svolta la partita di calcio ASCO35 vs SAUWA KICKER ‘03, un evento sportivo nato per promuovere l’amicizia e solidarietà e che aveva coinvolto calciatori sammarinesi e tedeschi. La squadra ASCO35, giocatori over della Repubblica di San Marino e carissimi amici sostenitori dell’Associazione e San Marino for the Children onlus, dopo quell’evento ha deciso di organizzare un grande “girone di ritorno” per la Solidarietà. Sabato 15 Aprile 2023 infatti questa partita si svolgerà nella Repubblica di San Marino, presso lo stadio di Calcio di Fonte dell’Ovo Montecchio. A questo torneo di calcio veterani parteciperanno la squadra sammarinese ASCO 35 e le squadre tedesche SAUWA KICKER ‘03 e BAYERISCHE

KLERUSAUSWAHL in questo che sarà un triangolare internazionale di Calcio Veterani. Un evento tra calciatori giovani e meno giovani uniti dalla stessa passione per il calcio; grazie a questo loro gesto sportivo vogliono essere ancora una volta portavoce esemplari di amicizia e solidarietà – mai importanti quanto ora - dandone concreta testimonianza con la loro partecipazione a questa partita. Le squadre ASCO35, SAUWA KICKER ‘03 e BAYERISCHE KLERUSAUSWAHL devolveranno tutto il ricavato della partita all’Associazione per aiutarci a sostenere tutti i progetti avviati a favore dell’infanzia più povera e abbandonata del Malawi. Sarà possibile accedere alla manifestazione sportiva e assistere a tutte le partite di calcio in programma a partire alle ore 9.00 di Sabato 15

Aprile 2023 mattina presso lo Stadio di Calcio di Fonte dell’Ovo-Montecchio.

Tutto il ricavato di questo evento sportivo organizzato dalla Associazione ASCO 35 verrà interamente devoluto all’Associazione San Marino for the Children onlus a sostegno di tutti i progetti avviati a favore dell’infanzia più povera ed emarginata del Malawi.

Durante tutta questa manifestazione sportiva saranno presenti i volontari dell’Associazione con un tavolo informativo. San Marino for the Children onlus Desidera rivolgere un ringraziamento speciale alla ASCO 35 “perché ogni volta per tutta l’amicizia e sostegno sempre vive e rinnovate per i nostri progetti di solidarietà, ed alle squadre SAUWA KICKER ‘03 e BAYERISCHE KLERUSAUSWAHL per la loro collaborazione”.

competitiva aperta a tutti. I percorsi sono visibili anche su Garmin Connect. Le iscrizioni on-line alla “Titano Trail Run San Marino 2023”, il programma, i percorsi e il regolamento ufficiale sono disponibili sul sito web www.tfsanmarino.com

e su ENDU. Inoltre sono disponibili offerte speciali riservate ai partecipanti e loro accompagnatori per chi desidera sfruttare l’occasione per fare un week end con soggiorno a San Marino. Maggiori informazioni sul sito web www.sanmarinowelcome.com oppure al Tel. 0549 995613.

Il programma nei dettagli Ritiro pettorali nell’area ospitalità allestita nel Campo Bruno Reffi, adiacente al P.7, alla fine di Via F. Maccioni - 47890 San Marino (RSM), sabato 22 aprile dalle 10 alle 18 e domenica 23 aprile dalle

8:30 alle 9:30 nel Campo Bruno Reffi (47890 San Marino). Ritrovo concorrenti domenica 23 aprile, dalle 8 alle 9:30, nell’area ospitalità allestita nel Campo Bruno Reffi. Allineamento concorrenti in area di partenza alle 9:50,

all’inizio della Salita alla Cesta - 47890 San Marino. Partenza alle ore 10; arrivo nella zona arrivo allestita nel Campo Bruno Reffi. Premiazioni alle 13 nell’area premiazioni, allestita nel Campo Bruno Reffi.

Tutti i percorsi si svolgono su superfici varie: sterrato, sentieri, mulattiere o carrarecce, presenza si radici, terreno scivoloso e con alcuni attraversamenti su strada. I percorsi sono interamente segnato con bandelle colorate, con presenza di personale in alcuni punti. In caso di fenomeni meteo avversi (ad esempio: nebbia fitta o forti temporali), l’organizzazione si riserva di effettuare, anche all’ultimo minuto o durante lo svolgimento dell’evento, variazioni di percorso in modo da evitare potenziali pericoli o condizioni di disagio per i partecipanti.

Calcio
onlus: in campo il 15 aprile a Fonte dell’Ovo
11 S port e Imprese FIXING - Anno XXXI - n.14 - Venerdì 14 Aprile 2023

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