Fixing 15 2016

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Anno XXIV - n.15 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 15 Aprile 2016

E ditoriale Welfare al top: tutelarlo S torie La storia Terenzi ci deve insegnare

E’ bastato che qualche sammarinese abbia notato una famiglia di stranieri in visita al Pianello per far scatenare – sull’onda emotiva che sta affliggendo l’Europa (non da ultimo, la costruzione di un muro di 250 metri sul Brennero) – un’autentica caccia alle streghe lì dove, chiaramente, le streghe sono gli immigrati. Complice Facebook, il sasso lanciato nello stagno della rete (e prontamente ripreso da alcuni media locali) ha alimentato un’autentica alzata di scudi. Forse il tempo ha cancellato la memoria collettiva, eppure basta sfogliare un libro di storia, aver seguito qualche evento pubblico o ascoltato un racconto dei propri nonni tornare a quel lontano 26 giugno del 1944 quando il trenino che collegava San Marino a Rimini fu bombardato dagli inglesi provocando oltre 60 vittime (su questo fatto, in occasione del 72esimo anniversario, il 26 giugno del 2016 gli attori Elena Ferrari e Mariano Arenella metteranno in scena uno spettacolo che mette in scena il diario personale di una concittadina) e che le 17 gallerie della linea ferroviaria si trasformarono in rifugi occasionali. Lì, sotto la pietra di San Marino, vennero accolte 100 mila persone: italiani ma anche ebrei. 72 anni fa, qui da noi, c’era un rapporto di ben sette rifugiati per ogni sammarinese. Nonostante la forte prevalenza di “non sammarinesi” però, la popolazione locale si seppe distinguere per grandissimo senso di umanità. Perché si crea un allarme per un nucleo familiare (o due, o 10, che verrebbero comunque ospitati dalla Caritas) quando, davanti a 100 mila sfollati, il Titano scrisse una delle pagine umanitarie più importanti della sua storia millenaria? Alessandro Carli

ma rendendolo più equo

tra lo sci e il sociale

Avviata la riforma degli ammortizzatori sociali per renderli sostenibili Fondamentali l’introduzione dell’ISE e l’uscita dalle liste disoccupati a pag.3

S ocietà

Piace il doppio cognome

a pag.9

I AM

La riforma degli ammortizzatori sociali è stata formalmente avviata, dopo la presentazione alle parti sociali della relazione del Gruppo Tecnico incaricato un anno fa. Relazione che, al pari di quelle per le altre riforme (in primis quella in corso d’opera sul sistema previdenziale), impone un’accelerazione all’introduzione dell’ISE, strumento indispensabile per rendere più equa l’erogazione delle risorse pubbliche a chi ne abbia bisogno. Si è partiti dal disegnare il quadro della situazione, sfida ardua nel reperire tutti i dati, ma vinta. L’altra sfida, che la riforma ha accettato, è quella di finalizzare tali risorse al reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, evitando che restino troppo tempo nelle liste. Bartolucci alle pagg. 6-7

Il porta a porta per le imprese

a pag.4

spazio riservato all’indirizzo


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