Anno XXVII - n.15 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 19 aprile 2019
E ditoriale UE, un “semaforo” guida L eggi BCSM e la Raccomandata credibilità del Sistema
Non si può evitare di commentare la notizia che è stata ribattuta anche su tutti i principali media nazionali italiani riguardante un decreto del Tribunale che coinvolge il Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino Catia Tomasetti e l’Onorevole Sandro Gozi per una presunta consulenza “fantasma” nell’ambito del negoziato in corso per giungere all’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Notizia che cade proprio in questa fase in cui il Paese è impegnato a raggiungere il Memorandum of Understanding con Bankitalia e a stipulare l’Accordo di Associazione con l’Ue per essere accreditato a pieno titolo nel contesto internazionale. Un percorso virtuoso che viene nuovamente interrotto dalla gogna mediatica che sta risucchiando tutta San Marino, compresa quell’economia sana che con grande difficoltà sta tenendo in piedi il Paese. Banca Centrale, da elemento di criticità a causa dell’instabilità che l’ha caratterizzata negli anni con Presidenti e Direttori usciti di scena in breve tempo, deve diventare finalmente quel fattore di garanzia della Repubblica di San Marino. Come i sammarinesi hanno compreso da tempo, ora anche a un occhio esterno è evidente l’aspro conflitto che sta dilaniando il Paese. La Repubblica deve decidere quale futuro vuole ed essere unito per riuscire a raggiungerlo. Recuperare credibilità è sempre un percorso in salita che richiede sacrifici, unità d’intenti e soprattutto tempo. Tempo che oggi San Marino non si può permettere di sprecare. Alessandro Carli
la trattativa del Titano
elettronica entro aprile
In ballo circa 12mila atti: segnati in verde quelli recepibili e in rosso quelli su cui si chiedono deroghe, come la “libertà di stabilimento” a pag.3
T erritorio
“San Marino Bio”, progetto da 250 mila €
a pag.5
S port
Un “semaforo” per regolare la trattativa e districarsi nel “traffico” tra gli oltre 12mila atti dell’dell’acquis communautaire. Questo il metodo che il Governo ha impostato per discutere quali siano le norme da recepire e quelle invece da derogare (e come) nell’Accordo di Associazione con l’UE. Pur non entrando nel merito delle singole questioni, il Segretario Renzi ha alzato un po’ il velo sul lavoro svolto in questi mesi, avviando una serie di incontri pubblici. Nella presentazione in Consiglio ci sono molte spiegazioni, ma pochi dati specifici. Uno è la “libertà di stabilimento”, su cui il Governo ha tracciato una linea rossa molto evidente. Gli altri ambiti certi sono l’interscambio (a partire dal T2) e il sistema bancario, ma anche la libertà di circolazione dei lavoratori. Bartolucci alle pagg. 6-7
Giro del Monte e “Corporate” il 25 maggio
a pag.11
spazio riservato all’indirizzo